ITBO20000129A1 - Procedimento per la realizzazione di piastrelle ceramiche mediante compattazione nello stampo di una pressa di una messa di polvere comprend - Google Patents

Procedimento per la realizzazione di piastrelle ceramiche mediante compattazione nello stampo di una pressa di una messa di polvere comprend Download PDF

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Description

Titolo: PROCEDIMENTO PER LA REALIZZAZIONE DI PIASTRELLE CERA¬
MICHE MEDIANTE COMPATTAZIONE NELLO STAMPO DI UNA PRES¬
SA DI UNA MASSA DI POLVERE COMPRENDENTE UNO STRATO DE¬
CORATIVO SUPERFICIALE ED APPARECCHIATURA PER L'ATTUA¬
ZIONE DI TALE PROCEDIMENTO
La presente invenzione ha per oggetto un procedimento per la realizzazione di piastrelle ceramiche mediante compattazione nello stampo di una pressa di una massa di polvere comprendente uno strato decorativo superficiale. L'invenzione conceme inoltre un'apparecchiatura per la preparazione di detta massa da contattare.
Nella produzione di piastrelle ceramiche a partire da polveri semisecche atomizzate, macinate o rigranulate, con particolare riferimento alle piastrelle in gres porcellanato, è sentita l'esigenza di definire compiutamente l'estetica del manufatto fin dalla fase di formatura nella pressa.
La ricerca estetica è sempre più volta all'imitazione delle pietre naturali, come marmi, graniti e pietre caratterizzate dalla presenza sulla faccia in vista di venature continue e ad andamento casuale che interessano l'intero spessore della piastrella oppure di macchie di forma irregolare e di diverso colore.
Il compito tecnico della presente invenzione è pertanto quello di proporre un procedimento per la fabbricazione di piastrelle ceramiche a partire da una massa di polvere mono o pluristratif icata, comprendente uno strato o più strati di base ricoperti con uno superficiale presentante un decoro qualsiasi, in particolare ad imitazione della morfologia tipica delle pietre naturali quali venature e macchie irregolari e non ripetitive.
Nell'ambito di tale compito costituisce uno scopo della presente invenzione la realizzazione di un ' apparecchiatura che consenta di attuare il procedimento suddetto.
Tale compito e tale scopo vengono ottenuti con un procedimento ed un’apparecchiatura le cui caratteristiche sono definite nelle rivendicazioni.
Ulteriori particolari risulteranno maggiormente dalla descrizione che segue in base agli uniti disegni in cui, a titolo esemplificativo, non limitativo
la fig. 1 mostra una vista schematica in alzato di un ' apparecchiatura secondo l'invenzione per la realizzazione di piastrelle decorate;
la fig. 2 mostra una vista in scala ingrandita del rullo di distribuzione del nateriale per la formazione del decoro delle piastrelle;
la fig. 3 mostra una vista secondo il piano III-III di fig.
le fig. 4, 5, 6,7 mostrano l’apparecchiatura in alcune fasi operative; ,
le fig. 8, 9 mostrano due decori ottenuti con l'apparecchiatura secondo l'invenzione;
le fig. 10, 11, 12, 13 mostrano tre varianti dell’apparecchiatura e
la fi. 14 mostra l ' apparecchiatura di fig. 13 in una fase operativa.
Facendo riferimento alle figure 1-4 con 1 è indicata complessivamente un ' apparecchiatura secondo l'invenzione, operativamente associata ad una pressa 2 per la fabbricazione di piastrelle.
la pressa 2 è di tipo tradizionale e comprende uno stampo inferiore 3 dotato di cavità 4 nelle quali viene trasferita la messa di polvere da compattare.
La compattazione viene effettuata per mezzo di punzoni 5, montati su una traversa 6 sovrastante lo stampo 3 ed azionata lungo colonne verticali (non visibili nelle figure) in modo da portare la traversa 6 a ridosso dello stampo 3 e quindi, azionando i punzoni 5, determinare la compattazione della massa di polvere contro i contropunzoni 7 che costituiscono il fondo delle cavità 4, così da dar luogo a piastrelle di polvere compattata.
L'apparecchiatura 1 comprende un piano 8 complanare alla faccia superiore 9 dello stampo 3, sul quale è in appoggio di scorrimento un carrello 10. Il carrello 10 è nobile nella direzione X di allontanamento dalla pressa e nella direzione Y verso la pressa 2 tramite mezzi di azionamento tradizionali, ad esempio costituiti da un meccanismo del tipo a biella e nonovella.
Il carrello 10 comprende un cassetto 11 rettangolare aperto verso l'alto e verso il basso, il cui vano è suddiviso in alveoli da una griglia 12. Il cassetto 11 è adibito al trasferimento di una prima quantità di polvere che, in posizione del cassetto 11 esterna alla pressa 2, viene scaricata negli alveoli da una tramoggia 13 avente una bocca d'uscita 14 controllata da una saracinesca 15.
Sul carrello 10, a valle del cassetto 11, cioè dalla parte rivolta verso la pressa, è supportato un dispositivo erogatore 16 costituito da un rullo 18 girevole secondo un asse orizzontale Z, perpendicolare alla direzione X-Y ed azionato da un motore 17. Il rullo 18 comprende un mantello leggermente distanziato dal piano 8 è costituito da un materiale sintetico (gomma, resina plastica e simili) o metallo e presenta superficialmente una pluralità di interstizi o scanalature 19 che copiano il disegno del decoro che si vuole trasportare sulle piastrelle.
Le scanalature 19 possono avere un andamento causale qualsiasi, ad esempio ad imitazione delle pietre naturali, oppure un motivo geometrico. Inoltre le scanalature 19 possono avere larghezza e profondità variabili.
Al rullo 18, a valle dello stesso, è associato un serbatoio 20 di contenimento di un ulteriore tipo di polvere destinata alla realizzazione del decoro.
Il serbatoio 20 si restringe verso il basso con una porzione tubolare 21 che si estende tangenzialmente al mantello del rullo 18 in corrispondenza di un arco sottostante l'asse Z. La porzione tubolare 21 individua una bocca di uscita 22 della polvere affacciata al mantello del rullo 18, dal cui bordo inferiore si estende un prolungamento laminare 23 che avvolge, a contatto di strisciamento, un settore del mantello fino in prossimità del punto inferiore T del rullo 16.
Per il caricamento del serbatoio 20 con la polvere del decoro è prevista una ulteriore tramoggia 24 la cui bocca di scarico è controllata da una saracinesca 25. La tramoggia 24 è posizionata rispetto alla tramoggia 13 in modo da consentire 10 scarico delle polveri contenute nelle tramogge 13,14 contemporaneamente nel cassetto 11 e nel serbatoio 20.
Il funzionamento dell'apparecchiatura descritta è il seguente. Si supponga di partire da una situazione in cui il carrello 10 si trova all'esterno della pressa 2 con il cassetto 11 ed il serbatoio 20 posizionati sotto le tramogge 13 e 24 per ricevere, dalla tramoggia 13, la polvere che costituirà lo strato di base delle piastrelle e, dalla tramoggia 24, la polvere che costituirà lo strato di decorazione superficiale delle piastrelle.
E ' da osservare che in questa fase il rullo 18 è fermo ed occlude la bocca 22 del serbatoio 20 cosicché la fuoriuscita della polvere dal serbatoio 20 è impedita fintantoché non viene riattivata la rotazione del rullo 18.
Terminato il caricamento del cassetto 11 e del serbatoio 20, il carrello 10 viene fatto avanzare nella direzione Y verso la pressa 2 dove i contropunzoni 7 saio a livello della faccia superiore dello stampo 3 (vedi fig.4).
Allorquando il cassetto 11 è stato posizionato sui contropunzoni 7, questi ultimi vengono abbassati così da creare le cavità 4 nelle quali la polvere contenuta nel cassetto 11 può discendere riempiendoli.
La situazione che ora si presenta è rappresentata in figura 5 che evidenzia altresì come parte della polvere eccedente la faccia 9 dello stampo 3 rimanga all'interno del cassetto 11. A questo punto il carrello 10 viene richiamato nella posizione di partenza per il ricaricamento del cassetto 11, mentre nel contarpo viene attivata la rotazione del rullo 18.La corsa di ritorno del cassetto 11 nella direzione X determina un effetto di rasamente della polvere contenuta nelle cavità 4 e la formazione di uno strato di base 26 uniforme sul quale il rullo 18 deposita la polvere contenuta nelle scanalature 16 mano a mano che queste abbandonano il prolungamento laminare E' da notare che nell'esempio illustrato è previsto che il rullo 18 abbia una velocità di rotazione che, all'uscita del prolungamento 23, è concorde con la direzione X. In questo caso la distanza del prolungamento laminare 23 dalla superf icie 9 dello stampo 3 e quindi dallo strato 26 è tale da consentire alla polvere contenuta nelle scanalature 19 di depositarsi sullo strato di base 26 formando rilievi 27 di altezza tale da non interf erire con il bordo frontale del prolungamento 23. La disposizione dei rilievi 27 determina la formazione dello strato superf iciale delle piastrelle.
Quando il carrello 10 si è spostato in modo che il dispositivo erogatore 16 risulti esterno alla pressa 2, vengono attivati i punzoni 5 (vedi fig. 7) per la compattazione delle polveri dello strato 26 e dei rilievi 27 del decoro all'interno delle cavità 4 dello stampo 3.
Le polveri così compattate danno luogo a piastrelle che vengono espulse dalle cavità 4 mediante sollevamento dei contropunzoni 7 al livello della faccia 9 dello stampo. Per l'allontanamento delle piastrelle formate dalla pressa è previsto uno spintore applicato frontalmente al carrello 10 ed attivo durante la successiva corsa di quest'ultimo nella direzione Y.
Costituisce una prerogativa della presente invenzione il fatto che variando la velocità di rotazione del rullo 18 e di traslazione del cassetto 11 è possibile modificare la deposizione della polvere che costituisce il decoro.A titolo esemplificativo, le figure 8,9 nostrano due decori ottenuti mantenendo costante la velocità del cassetto e dimezzando la velocità di rotazione del rullo 18. Come si può notare le venature create dai rilievi del decoro si allungano nella direzione X di scorrimento del carrello 10,creando un disegno più rado.
L'apparecchiatura descritta è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nello stesso concetto inventivo.
La figura 10 mostra una prima variante in cui il serbatoio 20 è disposto fra il rullo 18 ed il cassetto 11. In questo caso il rullo 18 viene azionato nel verso in cui la sua velocità inferiore è contrapposta a quella del carrello 10 quando quest'ultimo si muove nella direzione X di allontanamento dalla pressa.
La figura 11 mostra una seconda variante in cui il mantello del rullo 18 è sostituito da una spazzola cilindrica 28 che distribuisce uniformemente la polvere proveniente dal serbatoio 20 sullo strato 26 formando i rilievi 27.
La figura 12 mostra una terza variante in cui il mantello del rullo 18 è costituito da un tappetto 29 chiuso ad anello su un rullo motore 30 ed un rullo condotto 31.
Infine le figure 13 e 14 mostrano una quarta variante in cui fra il rullo 18 ed il cassetto 11 è interposta una ulteriore tramoggia 32 avente una bocca 33 controllata da una saracinesca 34 e giacente in un piano orizzontale tangente inferiormente il rullo 18. Quando il carrello 10 è in posizione esterna alla pressa, la tramoggia 32 è allineata sotto ad un alimentatore 35 che scarica in esso un terzo tipo di polvere. Come risulta dalla figura 14 quando il carrello 10 si allontana dalla pressa nella direzione X dopo aver riempito le cavità 4 dello stampo 3 e formato lo strato di base 26, i contropunzoni 7 vengono abbassati di una piccola corsa così da consentire alla tramoggia 32 di scaricare la polvere in essa contenuta per la formazione di un secondo strato 36 su cui il rullo 18 provvede a depositare la polvere dei rilievi 27 di realizzazione del decoro.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la realizzazione di piastrelle ceramiche mediante compattazione nello stampo di una pressa di una massa di polvere ceramica comprendente almeno una prima polvere ceramica per la formazione dello strato di base delle piastrelle ed una seconda polvere ceramica per la formazione dello strato decorativo superficiale delle piastrelle, caratterizzato dal fatto che conprende le fasi di - alimentare il cassetto di un carrello di alimentazione di una pressa con detta prima polvere ceramica; - alimentare un primo dispositivo erogatore supportato da detto carrello davanti al detto cassetto e dal lato rivolto verso detta pressa, con detta seconda polvere, l'alimentazione di detti cassetto e dispositivo erogatore essendo effettuata all'esterno della pressa, - spostare detto carrello verso detta pressa fino al posizionamento di detto cassetto sopra detto stampo e di detto dispositivo erogatore oltre guest'ultimo, - scaricare detta prima polvere ceramica da detto cassetto in detto stampo, - impartire a detto carrello una corsa di ritorno in detta posizione di caricamento e azionare detto dispositivo erogatore durante detta corsa di ritorno per determinare il deposito di detta seconda polvere ceramica sopra detta prima polvere ceramica scaricata in detto stampo, - compattare la massa di polvere composta da detta prima e seconda polvere all'interno di detto stampo per ottenere piastrelle composte da uno strato di base ricoperto da uno strato decorativo; - espellere dette piastrelle da detto stampo.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che prevede l'alimentazione con una terza polvere ceramica di un ulteriore dispositivo erogatore, disposto fra detto primo erogatore e detto cassetto e nello scaricare detta terza polvere ceramica durante la corsa di ritorno del carrello in modo da creare uno strato fra detto strato di base e detto strato decorativo.
  3. 3. Apparecchiatura per la realizzazione di piastrelle ceramiche secondo il procedimento di rivendicazione 1, mediante compattazione nello stampo di una pressa di una massa di polvere ceramica comprendente una prima polvere per la formazione di uno strato di base ed una seconda polvere per la formazione di uno strato decorativo superficiale, detta prima polvere essendo trasferita in detto stampo da un cassetto di un carrello di alimentazione mobile fra una posizione di detto cassetto esterna a detta pressa ed una interna a detta pressa di sovrapposizione a detto stampo, caratterizzata dal fatto che comprende un dispositivo ero gatore supportato da detto carrello davanti a detto cassetto e dal lato rivolto verso la pressa, detto erogatore essendo atto ad erogare detta seconda polvere su detta prima polvere durante la corsa di ritorno del cassetto dopo che la prima polvere è stata scaricata e livellata in detto stampo da detto cassetto.
  4. 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che detto dispositivo erogatore è costituito da un rullo motorizzato avente asse orizzontale, perpendicolare alla direzione di spostamento del detto carrello ed un mantello presenante interstizi aperti verso l'esterno, e da un serbatoio di contenimento di detta seconda polvere, dotato di una bocca di scarico di detta polvere affacciata a detto mantello in corrispondenza di un arco sostanzialmente al di sotto del detto asse di detto rullo, inferiormente a detta bocca essendo previsto un prolungamento laminare che avvolge, a contatto di strisciamento, un settore di detto mantello inferiore a detto asse ed è atto a trattenere la polvere contenuta in detti interstizi ed a rilasciarla mano a mano che gli interstizi che la contengono, durante la rotazione del rullo, non sono più coperti da detto prolungamento laminare.
  5. 5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4 caratterizzata dal fatto che detto mantello è costituito da una spazzola.
  6. 6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che detto mantello è costituito da materiale flessibile
  7. 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6 caratterizzata dal fatto che detto mantello è costituito da un tappeto chiuso ad anello su detto rullo motorizzato ed un rullo condotto.
  8. 8. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni 3-7 caratterizzata dal fatto che fra detto cassetto e detto dispositivo erogatore è disposta una ulteriore tramoggia di contenimento di una terza polvere avente una bocca di scarico controllata in modo da depositare uno strato di detta terza polvere fra lo strato di base e quello decorativo durante la corsa di ritorno di detto cassetto.
  9. 9. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni 4-7 caratterizzata dal fatto che detto serbatoio è disposto fra detto rullo e detto cassetto e che detto rullo è azionato nel verso in cui la sua velocità inferiore è contrapposta a quella del carrello durante la corsa di ritorno.
  10. 10. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto che detto serbatoio è disposto fra detto rullo e detta ulteriore tramoggia e che detto rullo è azionato nel verso in cui la sua velocità inferiore è contrapposta a quella del carrello durante la corsa di ritorno.
  11. 11. Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni 4-8 caratterizzata dal fatto che detto serbatoio è disposto dal lato di detto rullo rivolto verso la pressa e che detto rullo è azionato nel verso in cui la sua velocità inferiore è concorde con quella del carrello durante la corsa di ritorno.
  12. 12. Procedimento per la realizzazione di piastrelle ceramiche mediante compattazione nello stampo di una pressa di una massa di polvere comprendente uno strato decorativo superficiale ed apparecchiatura per la preparazione di detta massa da compattare secondo quanto desumibile dalla descrizione che precede e dai disegni allegati.
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