ITBG990023A1 - Sci pieghevole - Google Patents

Description

Descrizione del Breveto per invenzione industriale dal titolo “Sci pieghevole”

Descrizione

Questa invenzione si riferisce ad un nuovo tipo di sci pieghevole ed al suo procedimento realizzai ivo. Come è noto tutte le tipologie di sci ad oggi utilizzate per lo sci alpino, lo sci nordico, lo sci da aplinismo, lo sci acrobatico, lo sci da telemark, lo snowboard, sono atrezzi che hanno diverse lunghezze e diversi spessori, in funzione del diverso utilizzo, e sono costruiti in modo che tale ingombro non possa variare in quanto il corpo dell’attrezzo è unico ed indivisibile. Ciò comporta una difficoltà di trasporto dell'attrezzo e l’utilizzo di appositi porta-sci collocati sul tetto del veicolo dato che la lunghezza appunto è il fattore limitanante. L’invenzione dello sci pieghevole consiste quindi in un attrezzo che, pur mantenendo le caratteristiche fisiche e meccaniche richieste per la pratica dello sport dello sci in ogni sua forma, sia ripieghevole su se stesso al fine di ridurre l’ingombro totale dell’atrezzo e di facilitarne il trasporto, non più con appositi sistemi, ma come un qualsiasi oggeto di dimensioni più contenute. Pertanto può essere facilmente collocato nel baule del veicolo.

La localizzazione degli sci sul tetto del veicolo, come avviene per il trasporto degli sci oggi in commercio, inoltre è risultata da studi recentemente effettuati, altamente pericolosa. In caso di incidente ( tamponamenti tra veicoli o urti e scontri durante la circolazione) gli sci, a causa dell’impato e della loro energia cinetica, si staccano dal supporto e diventano “lance” proiettate verso la vettura ed i suoi occupanti, potendo causare gravi danni a persone e cose.

Gli sci ad oggi prodotti si differenziano uno dall’altro in base ai diversi metodi di costruzione che le diverse aziende adottano, inoltre anche all’interno della stessa tipologia di sci, es. sci da discesa, ci sono differenziazioni in base all’ utilizzo specifico finale. Si può però fare una schematizzazione e classificare le parti dello sci che a livello di tipologia descrivono l’attrezzo; questo è costituito da una soletta di scorrimento, da due lamine per incidere la neve, da un anima in legno o in materiale iniettato, da un rivestimento in materiali compositi e da una serigrafia. Inoltre è ormai pratica comune fissare tra Io sci e gli attacchi degli scarponi una piastra antivibrazioni che permette anche di migliorare l’elasticità del gruppo sciattacchi oltre ad aumentare la distanza tra gli scarponi stessi dalla soletta dallo sci. Nessuno degli sci in commercio è però pieghevole.

Con l’ invenzione dello sci pieghevole si parte da una tecnologia produttiva nota, ma si modifica radicalmente la costruzione dello sci che inglobando all’interno della struttura una piastra scorrevole in materiale composito, come carbonio, kevlar o fibra di vetro, diventa pieghevole, ma anche non necessita più di altri elementi estranei alla struttura come appunto la piastra antivibrazioni. Inoltre una base viene inserita all’interno dello sci al di sopra della piastra scorrevole, in modo da poter avvitare gli attacchi per gli scarponi. Questa base permette di avvitare gli attacchi direttamente su boccole inserite in questa base senza dover creare ulteriori fori nello sci. Inoltre questa base per attacchi, predisposta per accettare tutti i modelli di attacchi in commercio, migliora ulteriormente il comportamento dell’insieme sci-attacchi poiché svincola le sollecitazioni a cui è sottoposto lo sci durante l’utilizzo da quelle a cui sono sottoposti gli attacchi, permettendo a questi ultimi di mantenere la taratura predisposta dall’utilizzatore in qualsiasi condizione. Il meccanismo interessa la parte centrale dello sci, quindi le parti anteriore e posteriore del meccanismo sono tradizionali nella costruzione. Le tavole allegate illustrano come Io sci è costruito in modo esemplificativo ma non limitativo:

Le tavole 1,2, 3 ,4, mostrano i diversi muovimenti del meccanismo per ripiegare lo sci.

Le tavole 5, 6, 7, 8, 9 mostrano le differenti sezioni dello sci nei punti illustrati nella tavola 10. La tavola 11 mostra la sezione longitudinale del meccanismo. L’articolazione del muovimento dello sci avviene in quattro fasi, ognuna di queste è vincolata in modo che l’utente non possa in alcun modo sbagliare il muovimento e neppure danneggiare il meccanismo.

Impugnando lo sci ripiegato si ruota, come nel disegno della tavola 1, la parte posteriore vincolata nella cernirai fino a fondo corsa di quest’ultima. Succesivamente si ruota ulteriormante la parte posteriore portandola in asse alla parte anteriore attraverso la cerniera 2, come da disegno della tavola 2. Si fa quindi scorrere la parte posteriore e la piastra 3 all’interno della parte anteriore 4, come nella tavola 3, fino al fondo corsa del muovimento di scorrimento. Come ultima operazione, al fine di avere lo sci pronto per l’utilizzo, si inseriscono le due apposite spinette 5 e 6 nei rispettivi vani 7 e 8, come mostrato nella tavola 4 figl. Il sistema di bloccaggio può avvenire nello stesso modo anche attraverso una spinetta che si inserisce dall’alto, come nella tavola 4 fig2. Fatte queste operazioni lo sci è pronto per essere utilizzato senza limitazioni e nel modo richiesto dal tipo di sport praticato, come un qualsiasi sci tradizionale.

Le tavole successive mostrano come è costruito il meccanismo nelle sue diverse parti.

Tavola 5: La figura mostra la sezione dello sci nella parte verso la punta che interessa il meccanismo di piegatura. Si evidenzia come la costruzione dello sci sia tradizionale: 1. soletta, 2. lamine in acciaio, 3. base elastica in fibra di vetro, 14.anima in legno, 9. piastra di muovimento, 5. primo strato in materiale composito di irrigidimento, 6. base per attacchi, 7. Secondo strato di irrigidimento, 8. ri vestimento con serigrafia.

Tavola 6: La figura mostra la sezione dello sci in corrispondenza della cerniera di piegatura 13, si vedono inoltre i supporti di fondo corsa del muovimento 17, la piastra rigida in titanal o altro materiale composito 16, il vano per il muovimento 15, la piastra 9, e le altre parti come nella tavola 5. Tavola 7: la figura mostra la sezione nel punto in cui si inseriscono le due spinette di fermo muovimento 12, il vano di inserimento 11, lo spazio di muovimento 15, le viti di fermo del tappo del muovimento 18, e le altra parti come in Tavola 5.

Tavola 8: La figura mostra la sezione nel secondo punto di inserimento delle spinette 12 di blocco del muovimento e i fianchi in legno 10 della struttura. Tavola 9: La figura mostra la sezione nel punto dello sci posteriore al muovimento ed evidenzia la costruzione nota dell'atrezzo, soletta 1, lamine2, base elastica 3, anima in legno 4, primo strato di irrigidimento 5, base per attacchi 6, secondo strato di irrigidimento 8, rivestimento per serigrafia 8.

La tavola 11 mostra la sezione longitudinale del meccanismo con i componenti che la formano: 1. soletta, 3. base elastica, 4. anima in legno, 5. primo strato in materiale composito, ó.base per attacchi, 7.secondo strato di materiale composito, 8. serigrafia, 9.piastra antivibrante di muovimento, 11. sedi delle spinette di bloccaggio, 13. prima cerniera di piegatura, 14.anima in legno, 15. spazio di mouvimento piegatura, 16. piastra rigida, 17. supporti di muovimento, 18. viti del tappo, 19.elastomero piastra antivibrante, 20.tappo muovimento di scorrimento, 21. elastomeri base per attacchi.

I componenti come la piastra di scorrimento, i supporti di fondo corsa del muovimento e la spinetta sono ricavate da stampi, tutti gli altri componenti come le lamine, la soletta, la base elastica, gli strati di irrigidimento sono ottenuti con procedimenti noti.

Claims (1)

1. Rivendicazioni 1. Sci pieghevole al fine di limitarne l’ingombro e facilitarne il trasporto 2. Inserimento della piastra anti-vibrante all’interno dello sci, come alla rivendicazione precedente, per limitere le vibrazioni dello stesso. 3. Inserimento della piastra anti-vibrante nel corpo dello sci, come alla rivendicazione precedente, ai fine di alzare la base di appoggio degli attacchi per gli scarponi e aumentare l’angolo di inclinazione laterale possibile 4. Inserimento di una piastra di aggancio degli attacchi nel corpo dello sci. come alla rivendicazione precedente, per separare le reazioni fisiche a cui è sottoposto lo sci durante l’utilizzo dalle reazioni a cui sono sottoposti gli attacchi. 5. Inserimento di una piastra, di aggancio degli attacchi nel corpo dello sci, come alla rivendicazione precedente, in modo che durante l’utilizzo dello sci, la taratura degli attacchi impostata dall’ utilizzatore rimanga costante. 6. Inserimento di una piastra di aggancio degli attacchi nel corpo dello sci, come alla rivendicazione precedente, che sia preforata e dotata di boccole adattabili a qualsiasi modello di attacchi per scarponi in commercio, in modo che l’ utilizzatore possa montare gli attacchi senza dover praticare ulteriori fori nello sci. 7. Bloccaggio della muovimentazione di piegatura, come alla rivendicazione precedente, con spinette trasversali (tavola 4 fig. 1 ). 8. Bloccaggio della muovimentazione di piegatura, come alla rivendicazione precedente, con spinetta verticale (tavola 4 fig.2). . Utilizzazione dell’invenzione, come alla rivendicazione precedente, per sci da discesa per tutte le specialità alpine stabilite dalla F.I.S. 10. Utilizzazione dell’invenzione, come alla rivendicazione precedente, per sci per tutte le specialità nordiche stabilite dalla F.I.S. 11. Utilizzazione dell’invenzione per sci, come alla rivendicazione precedente, da alpinismo. 12. Utilizzazione dell’invenzione, come alla rivendicazione precedente, per snowboard. 13. Utilizzazione dell’invenzione, come alla rivendicazione precedente, per sci acrobatico. 14. Utilizzazione dell’invenzione, come alla rivendicazione precedente, per sci da telemark. 15. Possibilità in caso di rottura dello sci, come alla rivendicazione precedente, di poter sostituire solo la parte compromessa, con significativo risparmio per Putente sciatore. 16. Possibilità in caso di mutate esigenze tecniche o di utilizzo, come alla rivendicazione precedente, di poter variare la lunghezza o la forma di una o entrambe le parti dello sci, mantenendo il meccanismo di snodo.