ITBA20120023A1 - Sistema modulante oscurante antieffrazione avvolgibile ed autobloccante - Google Patents

Sistema modulante oscurante antieffrazione avvolgibile ed autobloccante Download PDF

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Description

Descrizione tecnica dell’ invenzione industriale dal titolo:
Sistema modulare oscurante antieffrazione avvolgibile ed autobloceante
Di Valicenti Vincenzo, cittadino italiano residente in Cassano delle Murge, via Bitetto 20/c
Oggetto del presente trovato, Ã ̈ un sistema oscurante antieffrazione avvolgibile su un rullo, composto da parti modulari tra loro facilmente removibili dopo la loro posa in opera, atto a garantire la sicurezza verso malintenzionati a tutti i tipi di locali, uffici, abitazioni, garage ecc.
Allo stato della tecnica, sono noti numerosi sistemi di chiusure di sicurezza avvolgibili; tali chiusure, sono composte da elementi orizzontali comunemente chiamati stecche, uniti tra loro tramite vari tipi di meccanismi complessi. Detti meccanismi permettono alle varie stecche di distanziarsi l’una dall’altra o viceversa di accostarsi creando il duplice effetto di protezione o tapparella.
Le chiusure su indicate, presentano importanti problemi tecnici di posa in opera, di conduzione, estetici, di eventuali riparazioni dopo un tentativo di effrazione e soprattutto di sicurezza dato che l’unico meccanismo che impedisce la loro apertura forzata, à ̈ la serratura.
Lo svantaggio delle applicazioni già note à ̈ che esse sono composte da una struttura monoblocco, cioà ̈ i cassonetti nei quali sono alloggiate quando sono avvolte sul rullo, sono collegati in modo permanente alle guide laterali di scorrimento nelle quali scorrono le stecche; questa caratteristica, implica che la loro posa in opera, avvenga prima della posa in opera degli infissi interni, in questo modo ,il monoblocco à ̈ bloccato dalla mazzetta di muro nel lato esterno dell’edificio e dall’infisso nel lato interno; in caso di tentativo di effrazione, le parti che vengono danneggiate, sono le stecche e le guide laterali, quindi per poterle riparare, à ̈ necessario smontare l’infisso interno per estrarre l’intero monoblocco.
Altro svantaggio delle applicazioni già note, à ̈ costituito dal fatto che tutte le stecche del sistema si distanziano l’una dall’altra e poiché per creare una situazione di luce, le stecche si distanziano tra loro attraverso un movimento verticale, quando si vuole sollevare completamente la saracinesca, la sua dimensione in altezza raddoppia, perciò le dimensioni del cassonetto risultano elevate a discapito dell’estetica e della sua posa in opera.
Altro svantaggio delle applicazioni già note, à ̈ dato dal fatto che in condizione di estrema distanza tra le stecche, la luce tra le dette stecche non à ̈ sufficientemente ampia per garantire una adeguata visuale verso l’esterno.
Altro svantaggio dei sistemi già noti, à ̈ dato dal fatto che Γ inserimento della serratura di sicurezza, obbliga il conduttore a fare molta attenzione durante la fase di salita delle stecche ed in particolare ad arrestare la salita prima che l’ultima stecca si sia separata completamente dal terminale in cui à ̈ alloggiata la serratura perché se distrattamente il conduttore continuasse ad azionare la salita, il motore continuerebbe a sollevare le stecche causando gravi danni all’intero sistema.
Per il motivo su indicato, i sistemi già noti non possono essere collegati a sistemi centralizzati che permettono l’apertura parziale (funzione grata) temporizzata ed automatica dei sistemi.
E’ importante evidenziare inoltre che, nei sistemi già noti, la serratura à ̈ l’unico meccanismo che impedisce l’apertura forzata del sistema; per un malintenzionato ,dopo aver forzato la serratura, risulta estremamente facile sollevare le stecche.
Il trovato oggetto della presente invenzione, risolve i problemi sopra descritti in quanto il sistema in oggetto, à ̈ caratterizzato da una struttura modulare e non monoblocco, inoltre il particolare gancio a scorrimento che collega le stecche ed i blocchi di incontro sui quali agiscono i ganci a scorrimento in caso di sollevamento forzato, rendono impossibile l’apertura del sistema da parte di malintenzionati anche senza l’inserimento della serratura ed in qualsiasi posizione si trovino le stecche, siano esse accostate, siano esse distanziate. Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di non richiedere alcuna particolare attenzione da parte del conduttore durante la fase di sollevamento del sistema quando la serratura à ̈ inserita in quanto il sistema in oggetto à ̈ dotato di un meccanismo elettrico che consente solo l’apertura parziale della saracinesca ed in particolare sino alla posizione di grata; tale soluzione, permette di centralizzare il comando del sistema con la conseguente possibilità di automatizzare e temporizzare la sua apertura e chiusura.
Altro scopo del presente trovato à ̈ quello di ridurre le dimensioni del cassonetto, nei casi di altezze elevate, permettendo il distanziamento tra una stecca e l’altra, solo al 50% del numero totale delle stecche che compongono il sistema in oggetto.
Tali vantaggi verranno chiariti nella descrizione dettagliata dell’ invenzione con riferimento alle tavole 1/9, 2/9, 3/9, 4/9, 5/9, 6/9, 7/9, 8/8 e 9/9 nelle quali à ̈ rappresentato uno schema realizzativo preferenziale e particolari costruttivi del tutto esemplificativi e non riduttivi. In particolare:
• la fig.l mostra il trovato nella funzione tapparella;
• la fig.2 mostra il trovato nella funzione grata;
• la tav.2/8 mostra i vari componenti necessari alla connessione delle stecche ed in particolare il gancio scorrevole 8, il gancio semplice 9, il gancio scorrevole del terminale; la sezione della stecca l,la sezione del terminale 2 ed il perno di fissaggio fig.8;
• la fig. 9 mostra l’inserimento dei tondini d’acciaio nelle sezioni cave della stecca per creare l’effetto antitaglio;
• la fig. 10 mostra come i ganci 8 e 9 vengono connessi alle stecche tramite i perni 11;
• le fig. 11,13 e 15 mostrano la posizione delle stecche e dei ganci scorrevoli, in funzione tapparella (stecche accostate), rispettivamente vista laterale, vista frontale e vista in pianta;
• le fig.12, 14 e 16 mostrano la posizione degli elementi del punto precedente nella configurazione grata (stecche distanziate) e serratura inserita; mostrano inoltre come la boccola 19 fissata sul puntale della serratura 18, aH’atto dell’ inserimento della serratura, agisce sul microinterruttore MCI e come il perno 20 filettato sul gancio scorrevole 10, agisce sul microinterruttore MC2 arrestando la salita delle stecche;
• le fig. 17 e 18, mostrano la composizione dell’asta metallica scorrevole 14;
• le fig. 20 mostra rinserimento ed il fissaggio dell’asta scorrevole 14 nelle guide laterali 4;
• la fig. 22 mostra l’azione del blocchetto di incontro 17 sui microinterruttori MC3, MC4 e MC5 quando si cerca di sollevare forzatamente le stecche;
• la fig.23 mostra lo schema elettrico del sistema.
In riferimento alle fig.l e 2, il trovato dell’invenzione in oggetto à ̈ costituito da una pluralità di stecche 1 che scorrono lungo due guide laterali 4 ed avvolgibili su un rullo 5 nel quale à ̈ inserito un motore elettrico che lo fa ruotare; nel terminale 2 à ̈ inserita una serratura di sicurezza 3.
Le stecche sono connesse Luna all’altra per mezzo di ganci scorrevoli 8 e ganci semplici 9; detti ganci, sono di lamiera di acciaio di grosso spessore e le loro dimensioni possono variare in base al tipo di stecche utilizzate ed in base alla distanza che si vuole ottenere tra una stecca e l’altra. Come illustrato in fìg.3, il gancio scorrevole 8 à ̈ di forma semicircolare; nella parte inferiore presenta un foro ; nella parte superiore del gancio à ̈ presente una asola anch’essa semicircolare; più lunga à ̈ l’asola, più spazio si avrà tra le stecche. Come mostrato in fig. 10, nel foro passa il perno di fissaggio 11 che collega il gancio 8 alla parte superiore della stecca 1; nell’asola passa un altro perno di fissaggio 1 Γ che collega il gancio 8 alla parte inferiore della stecca successiva Γ; un altro gancio scorrevole 8’ à ̈ collegato con un perno di fissaggio 11†attraverso il foro alla parte superiore della stecca Γ e con un perno di fissaggio 1 Γ†che attraversa l’asola, alla parte inferiore della stecca l†e così via. All’atto della salita delle stecche, i perni di fissaggio che attraversano i ganci di scorrimento nelle loro asole, scorrono attraverso dette asole favorendo il distanziamento delle stecche.
Il sistema oggetto del presente trovato, prevede che, nei casi di altezze elevate, il numero di stecche unite tra loro con i ganci scorrevoli 8 e quindi soggetti al distanziamento tra loro, sia il 50% del numero totale delle stecche, il restante 50% à ̈ unito con i ganci semplici 9 che presentano un’asola notevolmente ridotta. Questa soluzione à ̈ adottata perché quando il sistema à ̈ in posizione di protezione a stecche distanziate, il numero di stecche presenti nella superficie da proteggere risulta essere il 50% del numero totale delle stecche con la conseguente riduzione delle dimensioni del cassonetto di circa il 20% rispetto alle applicazioni già note. L’uso di ganci scorrevoli di diverse dimensioni, ci permette varie soluzioni estetiche; per esempio unendo con i ganci 8 due o tre stecche consecutive ed unire le due o tre stecche successive con i ganci 9 e così via ottenendo un effetto visivo alternato. L’uso dei ganci scorrevoli, inoltre, aumenta la distanza massima tra le stecche rispetto ai sistemi già noti, favorendo una maggiore visibilità verso l’esterno ed una maggiore luminosità. Come mostrato in fig.4, il gancio scorrevole 10 che collega il terminale 2 alla prima stecca, à ̈ più lungo nella parte inferiore rispetto agli altri ganci scorrevoli 8 e presenta un foro filettato nel quale à ̈ avvitato un perno 20 ; in uno dei puntali 18 della serratura 3, à ̈ inserita e fissata una boccola metallica 19; tale boccola, nel momento in cui si inserisce la serratura, come mostrato nelle fig.14 e 16, agisce su un microinterruttore MCI fissato all’interno della guida di scorrimento laterale.
Come illustrato nello schema elettrico fig.23 della linea di salita del sistema , nel momento in cui il conduttore aziona tramite il pulsante P fig.23 la salita del sistema, la corrente passa dal contatto comune ( C )del microinterruttore MCI al contatto normalmente chiuso ( NC ) e quindi direttamente al motore che inizia a sollevare le stecche; nel momento in cui si inserisce la serratura, la boccola 19 agisce sul microinterruttore MCI trasferendo il passaggio di corrente dal contatto NC al contatto normalmente aperto ( NA ); dal contatto NA del microinterruttore MCI, la linea di salita viene collegata al contatto C di un altro microinterruttore MC2 e tramite il contatto NC di quest’ ultimo passa al motore che comincia a sollevare le stecche. La salita delle stecche continua fino a quando il perno 20 posto sul gancio scorrevole 10 del terminale agisce sul microinterruttore MC2 interrompendo il flusso di corrente arrestando quindi la salita delle stecche; anche se il conduttore continuasse distrattamente ad azionare il comando di salita, l’intervento del microinterruttore MC2 blocca la salita del sistema. E’ di facile comprensione il fatto che la soluzione su indicata permette il collegamento del sistema in oggetto ad un impianto centralizzato che permetta di automatizzare e temporizzare sia l’apertura in funzione grata sia la chiusura del sistema anche senza la presenza del conduttore.
Le guide di scorrimento laterali 4 sono in alluminio estruso e sono composte da due parti 4 e 4’ fig.19 per facilitare le operazioni di manutenzioni degli elementi alloggiati all’intemo delle guide stesse e ,dato che non sono fissate in modo permanente a nessun altro elemento del sistema, per la loro manutenzione o sostituzione in caso di danneggiamento, à ̈ sufficiente rimuovere la guida interessata senza dover smontare l’intero sistema come avviene invece per i sistemi già noti.
Nella lìgi 9 , à ̈ evidenziato un canale formato da due venature interne alla guida a forma di L ; in detto canale, come mostrato in fig. 20, à ̈ inserita una asta metallica 14 appositamente sagomata in modo che essa possa scorrere agevolmente nel canale stesso. Nella parte superiore dell’asta metallica 14, à ̈ praticata una asola; la fig.20 mostra le fasi per l’installazione della stecca metallica: fase 1 la stecca metallica à ̈ inserita nel canale 10; fase 2 l’asta viene bloccata nel canale inserendo nell’asola un perno cilindrico filettato 16; fase 3 il perno 16 viene fissato con la vite .
Come evidenziato dalle fìg.21 e 22 , l’asola permette un lieve scorrimento verso l’alto dell’asta metallica nel canale , il motivo di questo movimento verrà spiegato in seguito. Sull’asta metallica 14, sono fissate ad interassi regolari i blocchetti metallici 15. Detti blocchetti hanno la funzione di bloccare la salita delle stecche net caso in cui esse dovessero ricevere una spinta dal basso verso l’alto, quindi quando malintenzionati cercassero di sollevare le stecche creando l’effetto antisollevamento indipendentemente dal fatto che la serratura sia inserita o meno.
La spinta dal basso verso l’alto di qualsiasi stecca , fa scivolare il gancio scorrevole 8 ad essa connesso grazie alla sua asolatura lungo il perno di fissaggio 11 della stecca successiva; il cinetismo del gancio fa si che la sua estremità superiore si sposti dall’asse verticale di scorrimento delle guide verso il blocchetto metallico 15 posto sull’asta metallica 14; in questo modo la stecca non può più salire perché bloccata dal blocchetto metallico. Il blocco delle stecche à ̈ possibile in qualsiasi posizione esse si trovino. Il lieve scorrimento dell’asta metallica evidenziato nelle figg. 21 e 22 , permette al tronchetto metallico 17 fissato alla sua estremità di agire sui microinterruttori elettrici MC3, MC4 e MC5 fissati su un supporto all’intemo del cassonetto.
E’ importante specificare che l’asta metallica 14 ed i microinterruttori MC3, MC4 e MC5, sono installati su entrambe le guide laterali.
I microinterruttori MC3 dx/sx, hanno la funzione di arrestare il sollevamento delle stecche nel caso in cui uno o più ganci scorrevoli si bloccassero; come mostrato in fig. 23, la linea Elettrica della salita, prima di arrivare al motore, à ̈ collegata in serie ai microinterruttori MC3. I microinterruttori MC4 dx/sx, hanno la funzione ,se sollecitati, di alimentare elettricamente una sirena di allarme alloggiata aU’intemo del cassonetto.
I microinterruttori MC5 dx/sx, hanno la funzione, se sollecitati, di azionare la discesa delle stecche; in tal modo, quanto più si cercherà di sollevare forzatamente una o più stecche, tanto più l’intero sistema verrà abbassato dall’intervento dei microinterruttori MC5 .
E’ importante specificare che à ̈ possibile installare altri microinterruttori al servizio di altri sistemi di sicurezza (allarmi centralizzati, combinatori telefonici, luci esterne ecc).
Per aumentare ulteriormente le resistenza all’effrazione, all’interno dei vani cavi presenti nella sezione delle stecche fig. 9 sono inseriti due tondini di acciaio di diametro leggermente inferiore al diametro del vano stesso in questo modo il tondino di acciaio à ̈ libero di girare sul suo asse nel caso in cui malintenzionati cercassero di tagliare con vari attrezzi da taglio una o più stecche, creando l’effetto antitaglio.
II principio generale di funzionamento del presente trovato à ̈ il seguente:
a saracinesca completamente chiusa, si ha luce nulla (funzione tapparella); all’atto dell’apertura del sistema, nel caso in cui la serratura non à ̈ inserita, azionando la salita tutte le stecche vengono avvolte sul rullo ; con serratura inserita, azionando la salita, le stecche si sollevano sino a quando il sistema raggiunge la configurazione grata, interrompendo automaticamente la salita anche se il conduttore continuasse distrattamente ad azionare la salita.
Il tentativo da parte di malintenzionati di sollevare forzatamente le stecche, à ̈ reso vano perché tutte le stecche connesse tra loro con i ganci scorrevoli sono bloccate dai blocchetti metallici fissati sull’asta scorrevole che a sua volta grazie al suo leggero scorrimento verso l’alto, attiva contemporaneamente la sirena di allarme posta nel cassonetto e la discesa automatica delle stecche.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI Sistema modulare oscurante antieffrazione avvolgibile ed autobloccante che per comodità di seguito chiameremo semplicemente sistema: 1. sistema caratterizzato dal fatto che le stecche sono collegate tra loro con ganci scorrevoli 8 che possono avere forma e dimensioni diverse in relazione alla forma e dimensione delle stecche usate; tali ganci presentano nella parte inferiore un foro per connetterli tramite i perni 11 alla parte superiore della stecca 1 ed una lunga asola attraverso la quale passa un altro perno 11 che lo connette alla parte inferiore della stecca successiva in modo da creare durante la fase di salita, il distanziamento delle stecche; 2. sistema secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti ganci scorrevoli 8 grazie al loro cinetismo, durante un tentativo di sollevamento forzato delle stecche, urtano contro i blocchetti metallici 15 bloccando le stecche e rendendo il sistema autobloccante anche senza l’inserimento della serratura; 3. sistema secondo le rivendicazioni 1 e 2 caratterizzato dal fatto che nelle guide di scorrimento laterali sono inserite due aste metallica 14 bloccate da un perno 16 inserito in ima asola dell’asta; sull’asta metallica sono ancorati i blocchetti metallici 15 che agendo sui ganci 8 bloccano il sollevamento forzato delle stecche; 4. sistema secondo le rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che in caso di tentativo di sollevamento forzato delle stecche, l’asta metallica 14, grazie ad un lieve movimento verticale, agisce sui microinterruttori elettrici MC3, MC4 e MC5, i quali attivano rispettivamente il blocco della salita delle stecche, la sirena di allarme e la discesa automatica delle stecche; 5. sistema caratterizzato dal fatto che all’interno delle stecche sono inseriti due tondini in acciaio che ruotano sul loro asse in caso di tentativo di taglio delle stecche; 6. sistema caratterizzato dal fatto che, nei casi di sistemi che presentano altezze elevate, il numero di stecche interessate alla funzione grata (stecche distanziate) unite con i ganci 8 à ̈ il 50% del numero totale delle stecche del sistema, il restante 50% à ̈ collegato con i ganci 9 che presentano un’asola più piccola riducendo notevolmente le dimensioni del cassonetto; 7. sistema caratterizzato dal fatto che il collegamento delle stecche, può essere effettuato alternando un gancio 8 ad un gancio 9 oppure due o più ganci 8 a due o più ganci 9 con la possibilità di variare l’effetto visivo del sistema; 8. sistema caratterizzato dal fatto che a serratura inserita, la salita delle stecche à ̈ automaticamente arrestata quando tutte le stecche raggiungono la massima distanza tra loro (configurazione grata) anche se il conduttore continuasse distrattamente ad azionare la salita del sistema; tale situazione à ̈ resa possibile grazie all’ausilio del microinterruttore MCI azionato dalla boccola 19 fissata sul puntale 18 della serratura, e dal microinterruttore MC2 azionato dal perno 20 fissato sul gancio scorrevole 10 del terminale 2 ; in alternativa ai microinterruttori, possono essere utilizzati contatti magnetici o con sensori di prossimità ; 9. Sistema modulare oscurante antieffrazione avvolgibile ed autobloccante secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato da quanto descritto ed illustrato nelle tavole allegate, il cui insieme ed i cui elementi possono essere anche di forma e dimensioni diverse e/o realizzati con qualsiasi tipo di materiale e/o componenti con funzioni simili ai componenti fin ora descritti.
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