ITAN20110129A1 - Container compattabile per lo stoccaggio ed il trasporto di tubi. - Google Patents

Container compattabile per lo stoccaggio ed il trasporto di tubi. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“CONTAINER COMPATTABILE PER LO STOCCAGGIO ED IL TRASPORTO DI TUBI†.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un container compattabile per lo stoccaggio ed il trasporto di tubi.
Il trovato in questione, che a quanto risulta non conosce antecedenti diretti, à ̈ stato concepito per soddisfare una necessità particolarmente sentita da parte dei produttori di tubi.
Si allude, per l’appunto, all’esigenza di poter stoccare e trasportare in maniera razionale e soprattutto sicura i tubi via via prodotti.
In particolare ciò che preoccupa particolarmente le aziende del settore à ̈ il rischio che i tubi, specie se realizzati in materiali delicati, possano subire danneggiamenti nel corso delle anzidette operazioni.
Ebbene fino ad oggi una simile problematica à ̈ stata affrontata con soluzioni sostanzialmente empiriche, limitandosi a caricare i tubi sui pianali degli autocarri o dei treni, con l’unico accorgimento di vincolarli rigidamente tra di loro al fine di evitare qualsiasi movimento reciproco che potrebbe facilmente danneggiarli.
Peraltro, anche laddove queste operazioni vengano compiute con la massima cura e la migliore affidabilità, resta il fatto che le stesse impegnano lungamente il personale addetto, con notevole dispendio di tempo e di energie che potrebbero essere impiegate più vantaggiosamente per altre attività.
A partire da un simile quadro di riferimento lo scopo specifico della presente invenzione à ̈ quello di creare finalmente un container espressamente ed esclusivamente dedicato allo stoccaggio ed al trasporto dei tubi.
Tale container consiste sostanzialmente in un’intelaiatura parallelepipeda, sostanzialmente “a gabbia†, realizzata con robusti profilati metallici.
Essa risulta infatti formata da un telaio rettangolare di base e di un analogo telaio di sommità collegati da quattro montanti dislocati in prossimità dei quattro angoli dei medesimi telai.
All’interno di un simile container à ̈ possibile insediare stabilmente, secondo le modalità che saranno chiarite nel prosieguo, una pluralità di tubi, disposti in modo da formare una serie di “strati†orizzontali sovrapposti, atti a riempire completamente il volume compreso tra il telaio rettangolare di base e quello di sommità.
In particolare ciascuno di simili strati orizzontali à ̈ formato da più tubi disposti fianco a fianco, secondo l’asse longitudinale del container secondo il trovato, e dotati di una lunghezza sostanzialmente pari a quella dei due anzidetti telai rettangolari.
Al fine di stabilizzare la posizione degli anzidetti tubi à ̈ previsto che le estremità dei tubi di ciascuno strato siano insediate entro opportuni intagli, sostanzialmente a culla, ottenuti nell’ambito di una coppia contrapposta di apposite travi disposte ortogonalmente rispetto all’asse longitudinale del container in questione.
In questo contesto à ̈ previsto in particolare che la coppia di travi destinata a contenere lo strato inferiore degli anzidetti tubi sia appoggiata in prossimità dei bordi trasversali dell’anzidetto telaio rettangolare inferiore.
Le successive coppie di analoghe travi risultano invece appoggiate e fissate sulle corrispondenti coppie immediatamente sottostanti; essendo previsto infine che la coppia di travi destinata a contenere lo strato di tubi che occupa la quota maggiore sia appoggiata e fissata alla coppia di travi immediatamente sottostante, ma sia contemporaneamente anche fissata anche al di sotto dell’anzidetto telaio di sommità del nuovo container in questione.
Si consideri peraltro che ciascuna delle anzidette travi adotta, a valle degli anzidetti rispettivi intagli, una spondina longitudinale di battuta, contro cui si attestano le estremità di tutti i tubi di un medesimo strato, una volta che queste siano state insediate entro gli intagli medesimi.
In questo senso si può affermare che i tubi che compongono ciascuno degli anzidetti “strati†di tubi si trovino sottoposti ad un triplice vincolo che ne impedisce qualsiasi indesiderato movimento.
Essi infatti sono impossibilitati a rotolare lateralmente, l’uno in direzione dell’altro, in quanto contenuti dagli intagli a culla delle rispettive coppie di travi che li ospitano; essi sono inoltre impossibilitati ad essere estratti dagli intagli a culla delle rispettive coppie di travi che li ospitano, in quanto contenuti dall’alto dalla coppia di travi immediatamente sovrastanti; essi infine sono impossibilitati a scorrere in direzione longitudinale al di fuori del container, in quanto bloccati all’interno di quest’ultimo ad opera delle anzidette spondine di battuta in dotazione alle varie coppie di travi che li contengono.
Occorre anche precisare che l’anzidetto telaio di sommità del container in questione non ha soltanto il compito di chiudere dall’alto la struttura a gabbia di quest’ultimo; esso infatti à ̈ destinato ad essere utilizzato – una volta svincolato dagli anzidetti montanti che lo collegano all’anzidetto telaio di base – come un autentico mezzo di sollevamento e movimentazione dei vari strati orizzontali di tubi.
Esso infatti, nell’ambito del container secondo il trovato, si presta ad essere adoperato per caricare e prelevare, uno ad uno, i vari strati orizzontali di tubi, unitamente con la rispettiva coppia di travi di supporto ed alloggiamento.
In effetti ciascuna coppia di travi (già caricata di tubi) va fissata al di sotto dell’anzidetto telaio superiore del container in questione; dopo di che il telaio medesimo può essere sollevato per il tramite di una tradizionale gru e spostato a discrezione, insieme con il suo anzidetto carico di tubi.
Una volta che un simile strato di tubi sia giunto a destinazione (all’interno del container, in fase di carico, o all’esterno del container, in fase di scarico), la sua rispettiva coppia di travi dovrà essere disaccoppiata dal medesimo telaio di sommità, facendo sì che quest’ultimo torni disponibile per eseguire un’ulteriore identica operazione di carico/scarico.
Allorquando invece l’anzidetto telaio superiore sia utilizzato per caricare all’interno del container lo strato di tubi destinato ad occupare la quota più elevata, à ̈ evidente come non si dovrà più procedere all’anzidetta operazione di disaccoppiamento tra il medesimo telaio di sommità e la coppia di travi che sostiene un simile “ultimo†strato di tubi.
In tale condizione si dovrà piuttosto procedere a fissare stabilmente lo stesso telaio di sommità nell’ambito dell’anzidetta struttura a gabbia del container secondo il trovato, servendosi degli anzidetti montanti verticali effettivamente destinati a realizzare il fissaggio tra il telaio di sommità ed il telaio di base e, di conseguenza, ad assicurare il definitivo contenimento di tutti gli anzidetti strati di tubi caricati all’interno del rispettivo container.
Per favorire l’anzidetto sollevamento e l’anzidetta movimentazione del telaio di sommità del container in quesione, e dei vari strati di tubi ad esso solidali, à ̈ previsto che il telaio medesimo adotti superiormente alcuni robusti occhielli metallici sui quali possono agganciarsi le estremità di opportuni cavi azionati da una tradizionale gru.
Un’ulteriore vantaggiosa prerogativa del container secondo il trovato à ̈ quella di poter limitare enormemente il suo ingombro in altezza fintanto che non sia ancora chiamato a svolgere la sua funzione peculiare (quella di contenere ordinatamente una pluralità di tubi), ma debba invece essere provvisoriamente immagazzinato o trasportato in vista di un futuro utilizzo.
In tali circostanze, infatti, esso può essere facilmente e comodamente condotto in un assetto compatto che limita il suo ingombro verticale ad un valore pari allo spessore complessivo dei suoi anzidetti due telai rettangolari.
Un simile risultato può essere raggiunto per il fatto che i suoi anzidetti quattro montanti, una volta svincolati dal telaio rettangolare superiore, possono essere “abbattuti†verso il centro del telaio inferiore, sì da potersi attestare al di sopra dei lati longitudinali di quest’ultimo.
Si comprende bene come il telaio rettangolare superiore sia destinato, anche nel corso delle anzidette operazioni di svincolo e di abbattimento dei quattro montanti, a restare appeso ad una gru.
Esso tuttavia, non appena i montanti medesimi abbiano raggiunto il loro anzidetto assetto orizzontale, può essere calato ed appoggiato al di sopra degli stessi, creando una sorta di “pacchetto compatto†, dotato di un minimo ingombro verticale, formato per l’appunto dal telaio rettangolare inferiore, dei quattro montanti in assetto orizzontale e dal telaio rettangolare superiore.
Si precisa peraltro che anche in questo caso il compito di stabilizzare saldamente l’anzidetto assetto compatto del container secondo il trovato à ̈ affidato ai montanti medesimi, con la necessaria cooperazione di opportuni bulloni di fissaggio.
Una simile condizione garantisce estrema sicurezza e praticità alle operazioni finalizzate al sollevamento ed allo spostamento del container in questione pure in una simile configurazione compatta; essendo previsto che anche queste operazioni potranno essere comodamente eseguite con l’impiego della solita gru dotata di cavi atti ad agganciarsi entro gli anzidetti occhielli che aggettano comunque dalla faccia superiore dell’anzidetto telaio rettangolare superiore.
È previsto altresì che il container secondo il trovato, una volta condotto nell’anzidetto assetto compatto, possa essere stabilmente impilato con altri analoghi esemplari, minimizzando gli ingombri complessivi e consentendo una manipolazione contemporanea degli stessi.
Per maggiore chiarezza esplicativa la descrizione del trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, aventi solo valore illustrativo e non certo limitativo, in cui:
- la figura 1 Ã ̈ un disegno esploso del container in questione; - la figura 1A Ã ̈ un primo particolare ingrandito di figura 1; - la figura 1B Ã ̈ un secondo particolare ingrandito di figura 1; - la figura 1C Ã ̈ un terzo particolare ingrandito di figura 1;
- la figura 1D Ã ̈ un quarto particolare ingrandito di figura 1; - la figura 2 Ã ̈ una rappresentazione assonometrica che mostra il container anzidetto nel suo assetto operativo, ma non ancora caricato con i vari strati di tubi;
- la figura 2A Ã ̈ un primo particolare ingrandito di figura 2; - la figura 2B Ã ̈ un secondo particolare ingrandito di figura 2; - la figura 3 Ã ̈ una rappresentazione assonometrica che mostra il container anzidetto nel suo assetto operativo, interamente riempito con vari strati sovrapposti di tubi;
- la figura 3A à ̈ un primo particolare ingrandito di figura 3; - la figura 3B à ̈ un secondo particolare ingrandito di figura 3; - le figure 4A mostra con una rappresentazione assonometrica due strati sovrapposti di tubi posizionati all’interno di due coppie di travi destinate ad essere caricate all’interno del container mostrato in figura 2;
- la figura 4B mostra con una vista laterale parziale due esemplari sovrapposti delle anzidette travi portatubi;
- la figura 4C mostra con una rappresentazione assonometrica parziale due esemplari sovrapposti delle medesime travi portatubi;
- la figura 5A mostra con una rappresentazione assonometrica il solo telaio rettangolare superiore del container in questione cui risulta appesa una coppia di travi portatubi;
- la figura 5B Ã ̈ un particolare ingrandito di figura 5A;
- la figura 5C à ̈ una vista frontale dell’anzidetto telaio superiore del container in questione;
- la figura 5D Ã ̈ una vista laterale parziale del medesimo telaio superiore del container in questione;
- la figura 6 mostra con una rappresentazione assonometrica il container in questione nel suo assetto compatto;
- la figura 6A à ̈ un primo particolare ingrandito di figura 6; - la figura 6B à ̈ un secondo particolare ingrandito di figura 6; - la figura 6C mostra, con una rappresentazione assonometrica, una fase intermedia dell’abbattimento dei montanti del container in questione;
- la figura 7 à ̈ una rappresentazione assonometrica relativa a più esemplari del container in questione, sovrapposti nel loro assetto compatto.
Con riferimento alla figura 1, si ribadisce che il container secondo il trovato (Co), destinato ad assumere nel suo assetto operativo una forma parallelepipeda, risulta formato da sei principali componenti metallici.
In particolare questi componenti sono rappresentati: - da un telaio tubolare inferiore (1), di pianta rettangolare, realizzato con robusti profilati metallici e destinato a costituire la parete orizzontale di fondo del container in questione (Co) - da un conforme telaio tubolare superiore (2) destinato a costituire la parete orizzontale di sommità del medesimo container (Co)
- da quattro montanti (3), a due a due speculari, realizzati con una robusta lamiera metallica e destinati ad essere posti in opera tra i due anzidetti telai orizzontali (1, 2), sostanzialmente in corrispondenza dei quattro angoli degli stessi.
Più precisamente l’anzidetto telaio rettangolare inferiore (1) risulta formato da due profilati longitudinali (1a) uniti alle estremità da due profilati trasversali (1b).
È previsto peraltro che questo telaio inferiore (1) rechi due traverse (1c) in posizione appena più interna rispetto agli anzidetti profilati trasversali (1b), nonché una serie di ulteriori profilati di irrigidimento (1d) saldati all’interno del proprio perimetro.
In corrispondenza del fianco esterno di ciascuno degli anzidetti profilati longitudinali (1a) sono eseguite alcune aperture ad asse orizzontale che occupano posizioni simmetriche rispetto all’asse trasversale di simmetria (x-x) dell’anzidetto telaio inferiore (1).
Verso il centro di tale profilato longitudinale (1a), dunque sostanzialmente in prossimità dell’anzidetto asse trasversale di simmetria (x-x), sono previsti due identici fori circolari (10).
Con riferimento alla figura 1A, à ̈ altresì previsto che ciascuna delle estremità del medesimo profilato longitudinale (1a) del telaio inferiore (1) rechi:
- un primo foro circolare (11) eseguito sostanzialmente all’altezza dell’adiacente profilato trasversale (1b)
- un’asola orizzontale (12) allineata all’anzidetto primo foro circolare (11) e dislocata in posizione più interna rispetto allo stesso
- una coppia di fori (13, 14) allineati in orizzontale e compresi entro la lunghezza dell’anzidetta asola (12); essendo previsto che nell’ambito di tale coppia di fori sia possibile individuare un secondo foro circolare (13) eseguito in prossimità dell’estremità interna (12b) dell’asola medesima (12) ed un terzo foro circolare (14) eseguito in prossimità dell’estremità esterna (12a) della stessa.
Il telaio rettangolare superiore (2) risulta a sua volta formato, analogamente all’anzidetto telaio rettangolare inferiore (1), da due profilati longitudinali (2a) raccordati alle estremità da due profilati trasversali (2b), tra i quali sono saldati alcuni ulteriori profilati di irrigidimento (2d).
Anche in corrispondenza del fianco esterno di ciascuno di tali profilati longitudinali (2a) sono eseguiti alcuni fori ad asse orizzontale che occupano posizioni simmetriche rispetto all’asse trasversale di simmetria (y-y) dell’anzidetto telaio superiore (2).
Verso il centro di tale profilato longitudinale (2a), dunque sostanzialmente in prossimità dell’anzidetto asse trasversale di simmetria (y-y), sono previsti due identici fori circolari (20) che occupano posizioni esattamente corrispondenti a quelle che risultano occupate, nell’ambito di ciascun profilato longitudinale (1a) del telaio inferiore (1), dagli anzidetti fori (10).
Con riferimento alla figura 1B, à ̈ altresì previsto che ciascuna delle estremità del medesimo profilato longitudinale (2a) del telaio superiore (2) rechi:
- un primo foro (21) che occupa una posizione che corrisponde a quella che risulta occupata, nell’ambito del profilato longitudinale (1a) del telaio di base (1), all’anzidetto rispettivo primo foro (11)
- un secondo foro (22) che occupa una posizione sensibilmente più interna rispetto a quella occupata dall’anzidetto primo foro (21)
- un terzo foro (23) che occupa una posizione intermedia rispetto ai primi due (21, 22), a distanza ravvicinata con l’anzidetto primo foro (21).
Si consideri peraltro che l’anzidetto secondo foro (22) occupa, nell’ambito del rispettivo profilato longitudinale (2a), una posizione che risulta appena più avanzata rispetto a quella che risulta occupata, nell’ambito dell’anzidetto profilato longitudinale (1a) del telaio inferiore (1), dall’estremità interna (12b) dell’anzidetta asola (12).
Da parte sua, l’anzidetto terzo foro (23) occupa, nell’ambito del rispettivo profilato longitudinale (2a), una posizione che risulta sostanzialmente allineata con quella che risulta occupata, nell’ambito dell’anzidetto profilato longitudinale (1a) del telaio inferiore (1), dall’anzidetto terzo foro (14).
Nell’ambito del medesimo telaio orizzontale superiore (2) à ̈ altresì prevista la presenza, in posizione appena più interna agli anzidetti profilati trasversali (2b), di due traverse (2c), che occupano una posizione corrispondente a quella che risulta occupata, nell’ambito dell’anzidetto telaio inferiore (1), dalle anzidetti rispettive traverse (1c).
Ciascuna delle traverse (2c) dell’anzidetto secondo telaio (2) reca, in corrispondenza di entrambe le estremità, una coppia di fori (2c’) allineati secondo l’asse longitudinale del container in questione (Co), secondo quanto mostrato nell’ingrandimento di figura 5B.
Va detto ancora, con riferimento alla citata figura 1B, che dalla faccia superiore del medesimo telaio superiore (2), ed in corrispondenza dei quattro angoli dello stesso, aggettano verso l’alto quattro robusti occhielli metallici (24) infilati e serrati entro corrispondenti fori (24a) realizzati al di sopra dei profilati longitudinali (2a) del telaio superiore medesimo (2).
Ebbene, come anticipato, fintanto che il container in questione (Co) debba mantenersi nel suo assetto eretto operativo à ̈ previsto che i due anzidetti telai orizzontali (1, 2) siano reciprocamente collegati ad opera degli anzidetti quattro montanti (3), opportunamente mantenuti in assetto verticale, secondo quanto mostrato in figura 2.
In effetti ognuno di tali montanti (3) risulta dislocato verso una delle estremità longitudinali del container in questione (Co), in una posizione appena più interna rispetto agli anzidetti profilati trasversali (1b, 2b) appartenenti agli anzidetti telai rettangolari inferiore (1) e superiore (2).
La stessa figura 2 permette infatti di verificare come la posizione di ciascun montante (3) sia perfettamente allineata con quella occupata dalle anzidette traverse (1c, 2c) appartenenti agli anzidetti telai rettangolari inferiore (1) e superiore (2).
Con riferimento alla figura 1, ciascuno di tali montanti (3) reca peraltro, in corrispondenza di entrambe le estremità (4, 5), un profilo sostanzialmente a “T†, generato dalla presenza di due appendici orizzontali atte a favorire il fissaggio del rispettivo montante (3) contro la faccia esterna degli profilati longitudinali (1a, 2a) rispettivamente appartenenti al telaio inferiore (1) ed al telaio superiore (2) del container secondo il trovato (Co).
Più precisamente l’estremità inferiore (4) di ciascuna colonna (3) à ̈ destinata ad essere attestata ed avvitata contro la faccia esterna del rispettivo profilato longitudinale (1a) del telaio inferiore (1), mentre la corrispondente estremità superiore (5) à ̈ destinata ad essere attestata ed avvitata contro la faccia esterna del corrispondente profilato longitudinale (2a) del telaio superiore (2).
Con particolare riferimento alle figure 1 e 2, si noti poi che sull’esterno delle anzidette estremità inferiore (4) e superiore (5) di ciascun montante (3) risultano saldate rispettive piastre (40, 50), di profilo sostanzialmente triangolare.
Ciascuna di tali piastre (40, 50), insieme con le retrostanti estremità (4, 5) del rispettivo montante (3), risultano attraversate da una pluralità di aperture che consentono la posa in opera di mezzi atti a realizzare il collegamento tra gli anzidetti quattro montanti (3) e i due anzidetti telai orizzontali (1, 2).
Con riferimento alla figura 1A, Ã ̈ previsto che ciascuna delle anzidette piastre inferiori (40) rechi:
- un primo foro (41) che risulta eseguito in corrispondenza dello spigolo esterno (40a) della piastra medesima (40) e dunque in una posizione esterna anche rispetto al relativo montante (3)
- un secondo foro (42) eseguito ad una quota leggermente superiore rispetto a quella occupata dall’anzidetto primo foro (41) ed in posizione interna rispetto al relativo montante (3) - un terzo foro (43), allineato in orizzontale con l’anzidetto primo foro (41), che risulta eseguito in corrispondenza dello spigolo esterno (40b) della piastra in questione (40) e dunque in posizione ancora più esterna rispetto al relativo montante (3).
Con riferimento alla figura 1B Ã ̈ previsto invece che ciascuna delle anzidette piastre superiori (50) rechi:
- un primo foro (51) eseguito in corrispondenza del suo spigolo esterno (50a) e dunque in una posizione esterna anche rispetto al relativo montante (3)
- un intaglio (52) ad asse orizzontale eseguito in corrispondenza del suo spigolo interno (50b) e dunque in una posizione interna anche rispetto al relativo montante (3).
In un simile contesto il fissaggio di ciascuna delle anzidette piastre inferiori (40) dei montanti (3) al rispettivo profilato longitudinale (1a) del telaio inferiore (1) deve essere eseguito secondo le specifiche modalità mostrate in figura 2B, vale a dire utilizzando:
- un primo bullone (B1), corredato di rispettivo dado, in grado di penetrare contemporaneamente l’anzidetto primo foro (41) della piastra inferiore (40) e l’anzidetto primo foro (11) del rispettivo profilato longitudinale (1a)
- un secondo bullone (B2), corredato di rispettivo dado, in grado di penetrare contemporaneamente l’anzidetto secondo foro (42) della piastra inferiore (40) e l’anzidetto secondo foro (13) del rispettivo profilato longitudinale (1a)
- una vite (V), corredata di una rispettiva boccola (Bo) e di un rispettivo dado, in grado di penetrare contemporaneamente l’anzidetto terzo foro (43) della piastra inferiore (40) e l’anzidetta asola (12) del rispettivo profilato longitudinale (1a).
L’esame combinato delle figure 1A e 2A, permette di accertare che, nella condizione appena descritta, l’anzidetta vite (V) si dispone in corrispondenza dell’estremità interna (12b) della rispettiva asola (12) del profilato longitudinale (1a) del telaio inferiore (1).
Con riferimento alla figura 2B, il fissaggio di ciascuna delle anzidette piastre superiori (50) delle colonne (3) al rispettivo profilato longitudinale (2a) del telaio inferiore (2) deve invece essere eseguito utilizzando:
- un terzo bullone (B3), corredato di rispettivo dado, in grado di penetrare contemporaneamente l’anzidetto primo foro (51) della piastra superiore (50) e l’anzidetto primo foro (21) del rispettivo profilato longitudinale (2a)
- un quarto bullone (B4), corredato di rispettivo dado, in grado di penetrare contemporaneamente l’anzidetto intaglio (52) della piastra superiore (50) e l’anzidetto secondo foro (22) del rispettivo profilato longitudinale (2a).
È previsto altresì che ciascun montante (3) rechi un bordo longitudinale scatolato (30) che risulta dislocato sul lato interno del montante medesimo, vale a dire sul lato rivolto verso l’anzidetto asse trasversale di simmetria (x-x) del telaio inferiore (1).
Questo bordo (30) reca infatti una sezione sostanzialmente ad “L†, in quanto formato da un primo tratto (30a) piegato di 90° rispetto al montante (3) e rivolto verso il centro del container (Co), nonché da un secondo tratto (30b) ulteriormente piegato a 90° e rivolto in direzione del più vicino lato trasversale del container medesimo (Co); la specifica configurazione di tale bordino (30) può essere rilevata grazie all’osservazione della figura 6.
Con riferimento alle figure 6, 6A, 6B e 6C, si precisa altresì che gli anzidetti montanti (3) in dotazione al container secondo il trovato (Co) hanno la capacità di essere disaccoppiati dall’anzidetto telaio superiore (2) e di essere condotti in un assetto orizzontale, in virtù di una rotazione di circa 90° dal loro assetto verticale operativo ad un assetto orizzontale, non operativo; essendo previsto che, al termine di tale rotazione, i montanti medesimi (3) si pongano nella condizione di minimizzare il loro ingombro e di liberare lo spazio tutto attorno all’anzidetto telaio inferiore (1).
Da un lato, infatti, una simile capacità di abbattimento degli anzidetti montanti (3) serve a condurre l’intero container (Co) in un assetto compatto, particolarmente utile tutte le volte in cui lo stesso container (Co) debba essere mantenuto in una condizione non operativa e sia magari semplicemente destinato ad essere immagazzinato, anche in pile, o trasportato.
Dall’altro lato l’abbattimento dei montanti (3) à ̈ richiesto per favorire il caricamento e lo scarico dei vari strati sovrapposti di tubi (T) in seno al container medesimo (Co), secondo quanto sarà chiarito nel prosieguo.
Per realizzare l’anzidetto abbattimento dei quattro montanti (3) occorre innanzitutto svincolare e sollevare il suddetto telaio rettangolare superiore (2) dalla sommità degli stessi.
Una simile operazione può essere eseguita previa rimozione di quegli anzidetti terzo bullone (B3) e quarto bullone (B4) che assicurano il fissaggio di ciascuna delle anzidette piastre superiori (50) dei vari montanti (3) contro la faccia esterna dei due profilati longitudinali (2a) del medesimo telaio superiore (2).
A tale scopo l’ulteriore operazione richiesta à ̈ relativa alla rimozione di tutti gli anzidetti primi bulloni (B1) e degli anzidetti secondi bulloni (B2) che assicuravano il rigido fissaggio delle piastre inferiori (40) dei montanti (3) contro la faccia esterna dei due profilati longitudinali (1a) dell’anzidetto telaio rettangolare inferiore (1).
A questo punto ciascuno dei quattro montanti (3) può essere “abbattuto†dall’alto verso il basso in direzione dell’anzidetto asse trasversale di simmetria (x-x) del telaio inferiore (1), sì da potersi sovrapporre, in un perfetto assetto orizzontale, ad un corrispondente tratto del rispettivo profilato longitudinale (1a).
In realtà questa operazione di “abbattimento†di ciascun montante (3) si configura come una roto-traslazione, visto che in tale circostanza il montante medesimo (3), oltre che ruotare di 90° fino al piano orizzontale, si trova anche ad arretrare, nel senso cioà ̈ di scorrere all’indietro in direzione dei profilati trasversali (1b) del medesimo telaio inferiore (1).
Se da un lato, infatti, il montante medesimo (3) sfrutta come perno di rotazione l’anzidetta vite (V) infilata nell’anzidetta asola (12) del rispettivo profilato longitudinale (1a), à ̈ previsto, dall’altro, che questa stessa vite (V) si trovi contemporaneamente e progressivamente a scorrere verso l’estremità esterna (12a) dell’asola medesima (12).
In ogni caso, si à ̈ già detto che al completamento di un simile abbattimento degli anzidetti quattro montanti (3), il container in questione (Co) à ̈ disponibile alternativamente per essere condotto nel suo assetto compatto non operativo o per essere caricato con i vari strati sovrapposti di tubi (T).
Nel caso in cui esso debba essere semplicemente condotto nel suo assetto compatto, à ̈ previsto che il telaio superiore (2), che fino a questo momento à ̈ rimasto preferibilmente appeso ai cavi di un gru o di un altro opportuno dispositivo sollevatore, sia calato esattamente al di sopra del telaio inferiore (1), in una condizione in cui esso si attesta direttamente contro i medesimi montanti (3) che hanno già raggiunto il loro desiderato assetto orizzontale; tale condizione corrisponde a quella mostrata in figura 6.
A questo punto non resta che completare il fissaggio dei vari componenti del container in questione (Co) in questo loro assetto compatto, sfruttando ancora una volta la presenza delle anzidette piastre (40, 50) montate alle estremità (4, 5) degli anzidetti montanti (3) ed anch’esse ormai ruotate di 90° solidalmente agli stessi.
Con particolare riferimento alla figura 6A, occorre porre in opera un quinto bullone (B5), con rispettivo dado, che attraversi contemporaneamente il secondo foro (42) della piastra inferiore (40) di ciascun montante (3) ed il terzo foro (14) del retrostante profilato longitudinale (1a) del telaio inferiore (1), nonché un sesto bullone (B6), con rispettivo dado, che attraversi contemporaneamente il primo foro (41) della medesima piastra inferiore (40) ed il terzo foro (23) del retrostante profilato longitudinale (2a) del telaio superiore (2). Con particolare riferimento alla figura 6B, occorre altresì porre in opera un settimo bullone (B7), con rispettivo dado, che attraversi contemporaneamente l’anzidetto intaglio (52) della piastra superiore (50) di ciascun montante (3) ed il retrostante foro (10) previsto sul retrostante profilato longitudinale inferiore (1a) in prossimità dell’asse trasversale di simmetria (x-x) del telaio inferiore (1), nonché un ottavo bullone (B8), con rispettivo dado, che attraversi contemporaneamente l’anzidetto primo foro (51) della piastra superiore (50) di ciascun montante (3) ed il retrostante foro (20) previsto sul retrostante profilato longitudinale inferiore (2a) in prossimità dell’asse trasversale di simmetria (y-y) del telaio superiore (2).
Di seguito vengono descritte invece le modalità che debbono essere osservate allorquando si tratti di realizzare il caricamento (e lo scarico) dei vari strati sovrapposti di tubi (T), sempre partendo dalla medesima condizione in cui i montanti (3) del container in questione (Co) siano nel loro anzidetto assetto orizzontale non operativo.
A tale scopo à ̈ previsto per l’appunto che il container medesimo (Co) sia corredato di un congruo numero di esemplari di una particolare trave metallica (6) che adotta lunghezza e larghezza sostanzialmente corrispondenti a quelle delle anzidette traverse (1c, 2c) degli anzidetti telai rettangolari inferiore (1) e superiore (2).
Con particolare riferimento alle figure 4A, 4B e 4C, ciascuna delle anzidette travi (6) consiste in particolare in un profilato metallico dotato di una sezione a “T†capovolta, nell’ambito del quale à ̈ infatti possibile individuare un’ala verticale (6a) ed una sottostante ala orizzontale (6b).
Una simile trave (6) risulta dotata di mezzi che assicurano il contenimento dei tubi appartenenti al medesimo strato sia in direzione trasversale, che in direzione longitudinale.
Lungo l’anzidetta ala verticale (6a) sono eseguiti infatti, ad intervalli regolari di spazio, più intagli (60), sostanzialmente ad “U†, atti ad accogliere esattamente le estremità dei tubi (T) destinati a formare un medesimo strato orizzontale all’interno del container in questione (Co); grazie a detti intagli (60), infatti, i tubi medesimi (T) sono impossibilitati a rotolare di lato incontrollatamente.
Da parte sua l’anzidetta ala orizzontale (6b) presenta, per tutta la lunghezza del proprio bordo esterno, una spondina (61), il cui profilo longitudinale di sommità si dispone ad una quota superiore di quella occupata dal fondo degli anzidetti intagli (60).
Tale accorgimento assicura che le estremità dei tubi insediate negli anzidetti intagli (60) possano trovare nell’anzidetta spondina (61) un ostacolo che ne impedisca ogni possibile scorrimento in direzione assiale al di fuori della rispettiva trave (6).
Va detto ancora che alle estremità della medesima ala orizzontale (6b) sono eseguite, da parti opposte rispetto all’anzidetta ala verticale (6a), due coppie di fori (62); essendo previsto che, nell’ambito di ciascuna di tali coppie, i due fori (62) siano allineati secondo un asse ortogonale rispetto all’asse longitudinale della trave medesima (6); si veda a tale riguardo la figura 4C.
In corrispondenza delle medesime estremità di ciascuna trave (60) à ̈ fissato un particolare ponticello, o cavallotto (63), che abbraccia dall’esterno l’anzidetta ala orizzontale (4b) della trave medesima (6).
In particolare un simile cavallotto (63) risulta formato da due identiche fiancate collegate in sommità da un tratto orizzontale piatto dal quale aggetta verso l’alto una coppia di steli cilindrici filettati (64); essendo previsto che, nell’ambito di una simile coppia, i due rispettivi steli filettati (64) occupino una posizione che corrisponde a quella che risulta occupata, nell’ambito dell’ala orizzontale (6b) di ciascuna trave (6), all’anzidetta rispettiva coppia di fori (62).
È previsto infatti che gli steli filettati (64) appartenenti ad una medesima coppia siano allineati secondo un asse ortogonale rispetto all’asse longitudinale della rispettiva trave (6) ed abbiano un interasse pari a quello che si registra nell’ambito di ciascuna delle anzidette coppie di fori (62) eseguiti in corrispondenza dell’ala orizzontale (6b) della trave medesima (6).
Come già detto, ciascuna coppia di tali travi (6) à ̈ destinata a contenere uno degli anzidetti strati orizzontali di tubi destinati ad essere alloggiati nel container in parola (Co), secondo quanto mostrato in figura 4A.
Ebbene, allorquando si tratti effettivamente di caricare il container medesimo (Co), occorre appoggiare al suolo una coppia delle anzidette travi (6) e caricarne i rispettivi intagli (60) con un corrispondente numero di tubi (T), creando insomma un primo strato orizzontale dei tubi medesimi.
A questo punto occorre calare, al di sopra di questa coppia di travi (6), l’anzidetto telaio rettangolare superiore (2) del container medesimo (Co), opportunamente appeso ai cavi azionati da una gru o da un differente dispositivo di sollevamento.
In occasione di una simile discesa à ̈ previsto che le due anzidette coppie di steli filettati (64) che aggettano verso l’alto dai cavallotti di estremità (63) delle travi (6) appoggiate al suolo possano infilarsi, dal basso verso l’alto, entro le anzidette corrispondenti coppie di fori (2c’) eseguite verso le estremità delle anzidette traverse (2c) in dotazione all’anzidetto telaio rettangolare superiore (2).
La posa in opera di rispettive coppie di dadi, in corrispondenza degli anzidetti steli filettati (64) che aggettano dalle traverse (2c) del telaio superiore (2), fa sì che l’anzidetta coppia di travi (6) resti appesa al medesimo telaio superiore (2) e possa essere movimentata solidalmente allo stesso, sempre ad opera di una normale gru; a tale riguardo si rimanda nuovamente all’esame della figura 5B.
Una volta sollevata dal suolo, questa coppia di travi (6) dovrà essere depositata direttamente al di sopra delle traverse (1c) in dotazione all’anzidetto telaio rettangolare inferiore (1) del container secondo il trovato (Co).
Con particolare riferimento alla figura 1D, à ̈ prevista la presenza, sostanzialmente all’altezza delle estremità di ciascuna delle anzidette traverse (1c), di rispettive coppie di steli cilindrici verticali (1c’) atti ad infilarsi esattamente, dal basso verso l’alto, entro le anzidette coppie di fori (62) realizzati verso le corrispondenti estremità della rispettiva sovrastante trave (6).
In effetti, nell’ambito di ciascuna coppia di tali steli cilindrici (1c’), à ̈ opportunamente previsto che i due medesimi steli (1c’) siano allineati lungo un asse ortogonale all’asse longitudinale della rispettiva traversa (1c).
Si comprende comunque come l’accoppiamento che si stabilisce tra gli anzidetti steli verticali (1c’) delle due traverse (1c) del telaio rettangolare inferiore (1) e le rispettive coppie di fori (62) della sovrastante coppia di travi (6) abbia l’effetto di favorire il reciproco centraggio tra le travi sovrastanti (6) e le relative sottostanti traverse (1c) di appoggio.
Completato il caricamento di questo primo strato di tubi (T), il telaio rettangolare superiore (2) deve essere disaccoppiato dalla rispettiva coppia di travi (6) ed utilizzato per agganciare, secondo le stesse anzidette modalità, le travi (6) di un secondo strato di tubi (T), anch’esso preventivamente predisposto al suolo.
Questo secondo strato di tubi (T) Ã ̈ destinato, sempre mantenendosi appeso al medesimo telaio rettangolare superiore (2), ad essere calato al di sopra di quello precedentemente caricato al di sopra del telaio rettangolare inferiore (1) del container secondo il trovato (Co).
Anche in questo caso la necessaria perfetta sovrapposizione delle due travi (6) del secondo strato di tubi (T) rispetto alle due analoghe travi (6) del precedente strato di tubi (T) risulta favorita, in termini di centraggio, per il fatto che gli steli filettati (64) che aggettano verticalmente dai cavallotti di estremità (63) delle due travi sottostanti (6) si infilano, dal basso verso l’alto, all’interno delle corrispondenti coppie di fori (62) previste in corrispondenza delle estremità delle due travi sovrastanti (6).
Inutile dire che questa sequenza operativa va ripetuta fintanto che tutte i vari strati di tubi (T) siano stati insediati all’interno del container in questione (Co); essendo evidente che le due travi (6) che alloggiano l’ultimo strato di tubi (T) insediato nel container (Co) non dovranno essere – diversamente da tutte le precedenti – disaccoppiate dall’anzidetto telaio rettangolare superiore (2).
A questo punto, infatti, si dovrà ricondurre i quattro montanti (3) nel loro assetto verticale operativo – in virtù di una roto-traslazione inversa a quella precedentemente descritta – e fissarne le rispettive piastre inferiori (40) e superiori (50) contro la faccia esterna degli profilati longitudinali (1a, 2a) rispettivamente appartenenti al telaio rettangolare inferiore (1) ed al telaio rettangolare superiore (2), utilizzando all’uopo i già citati bulloni (B1, B2 / B3, B4).
Una simile operazione à ̈ infatti sufficiente per “chiudere†definitivamente la struttura del container in questione (Co) e, con essa, tutti i vari strati di tubi contenuti al suo interno.
In tal modo tutti i medesimi tubi potranno essere spostati, stoccati e trasportati opportunamente protetti dall’anzidetta struttura a gabbia dello stesso container (Co), sfruttando all’occorrenza anche una doppia coppia di ruotine (35) montate, con l’ausilio di rispettivi perni ad asse orizzontale (P), su rispettive coppie di bracci forati (36) che aggettano di taglio sull’esterno di uno degli anzidetti profilati trasversali (1a) del rispettivo telaio inferiore (1); si veda al riguardo l’apposita figura 1C.
Si precisa peraltro che, in un simile assetto protetto, la stabilità degli anzidetti strati di tubi all’interno del container (Co), anche rispetto a possibili scorrimenti incontrollati in direzione assiale, à ̈ altresì garantita dall’interferenza che gli anzidetti bordi longitudinali sagomati (30) dei quattro montanti (3) esercitano nei confronti degli anzidetti cavallotti di estremità (63) appartenenti alle varie file sovrapposte di travi (6).
Allorquando poi un simile container (Co) sia giunto a destinazione e debba essere scaricato, sarà necessario compiere al contrario tutte le operazioni descritte con riferimento alla sua fase di caricamento.
Ciò significa innanzitutto svincolare il telaio rettangolare superiore (2) dalle estremità superiori degli anzidetti montanti (3) e sollevarlo verso l’alto, al di fuori del container in questione (Co), per poi condurre i montanti medesimi (3) nel loro anzidetto assetto “abbattuto†; tutte operazioni presuppongono naturalmente la rimozione di tutti gli anzidetti bulloni di fissaggio (B1, B2, / B3, B4) rispettivamente in dotazione alle estremità inferiore (4) e superiore (5) dei quattro medesimi montanti (3).
Va detto peraltro che l’anzidetto sollevamento del telaio rettangolare superiore (2) genera anche la contestuale estrazione dello strato di tubi che occupava la quota maggiore nell’ambito del container (Co).
Tale fenomeno si produce proprio per il fatto che le due travi (6) che contengono i tubi (T) di quest’ultimo strato risultano tuttora fissate con l’anzidetto telaio rettangolare superiore (2).
In ogni caso il telaio rettangolare superiore (2), una volta estratto dal container in questione (Co) ad opera della solita gru, può essere appoggiato al suolo, sì da rendere possibile il distacco della sottostante coppia di travi (6) e del rispettivo carico di tubi (T).
A questo punto il medesimo telaio rettangolare superiore (2) deve essere nuovamente sollevato dal suolo, depositato al di sopra del successivo strato di tubi ancora presente nel container (Co) ed utilizzato per l’estrazione dello stesso.
È previsto naturalmente che il compimento di questa nuova operazione di estrazione di uno strato di tubi (T) possa essere compiuta per il fatto che le due coppie di steli verticali filettati (64) che aggettano dagli anzidetti cavallotti (63) previsti alle estremità di ciascuna delle travi (6) in dotazione a quest’ultimo strato di tubi (T) si infilino, dal basso verso l’alto, entro gli anzidetti corrispondenti fori (2c’) eseguiti verso le estremità della rispettiva traversa (2c) del medesimo telaio orizzontale superiore (2).
In tal modo la posa in opera di un congruo numero di dadi permette effettivamente di solidarizzare quest’ultimo telaio orizzontale superiore (2) all’anzidetta coppia di travi (6).
Certamente una simile operazione va ripetuta per tutte le successive coppie di travi (6), fintanto che tutti gli strati di tubi (T) contenuti nel container secondo il trovato (Co) non siano effettivamente estratti.
La figura 7 permette infine di verificare la capacità del container secondo il trovato (Co) di impilarsi esattamente con altri identici manufatti, nel momento che tutti questi container (Co) siano condotti nel loro anzidetto assetto compatto e se ne vogliano razionalizzare le comuni operazioni di stoccaggio o di trasporto.
A questo specifico riguardo à ̈ previsto che il telaio rettangolare superiore (2) di ciascun container (Co) rechi superiormente ai suoi anzidetti profilati longitudinali (2a), quattro spine (2a’), aggettanti verso l’alto, atte ad infilarsi esattamente entro corrispondenti fori (1a’) eseguiti inferiormente, ed in posizioni corrispondenti, sui profilati longitudinali (1a) del telaio rettangolare inferiore (1) del sovrastante container (Co); peraltro la presenza di tali spine (2a’) e di tali corrispondenti fori (1a’) può essere verificata anche tramite la consultazione dell’anzidetta figura 1.
In ogni caso l’anzidetto centraggio-accoppiamento si realizza nel momento in cui la faccia inferiore del telaio rettangolare inferiore (1) di un container sovrastante (Co) si attesti esattamente, dall’alto verso il basso, contro la faccia superiore del telaio rettangolare superiore (2) di un container sottostante (Co).

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Container per lo stoccaggio ed il trasporto di tubi, caratterizzato per il fatto di adottare una struttura sostanzialmente a gabbia, di forma parallelepipeda, composta da: - un telaio rettangolare inferiore (1) formato da due profilati longitudinali (1a) e da due profilati trasversali (1b) ed altresì dotato, in posizione appena più interna agli anzidetti profilati trasversali (1b), di rispettive traverse (1c) - un telaio rettangolare superiore (2), conforme all’anzidetto telaio inferiore (1) e parimenti formato da due profilati longitudinali (2a) e da due profilati trasversali (2b), nonché dotato, in posizione appena più interna agli anzidetti profilati trasversali (2b), di rispettive traverse (2c) che occupano una posizione esattamente corrispondente a quella che risulta occupata, in seno al telaio inferiore (1), dalle anzidette rispettive traverse (1c) - quattro montanti (3) interposti agli anzidetti telai rettangolari (1, 2), sostanzialmente a quattro angoli degli stessi, ciascuno dei quali risulta dotato, in corrispondenza delle rispettive estremità inferiore (4) e dell’estremità superiore (5), di rispettivi mezzi di fissaggio (41, 43 / 51, 52) atti a cooperare con corrispondenti mezzi (11, 14 / 22, 23) previsti in corrispondenza di ciascuna delle estremità degli anzidetti profilati longitudinali (1a, 2a) rispettivamente in dotazione all’anzidetto telaio inferiore (1) e all’anzidetto telaio superiore (2); - più coppie contrapposte di travi (6) atte ad essere posizionate in assetto orizzontale, le une sulle altre, tra l’anzidetto telaio inferiore (1) e l’anzidetto telaio superiore (2), nello spazio compreso tra le anzidette rispettive traverse (1c, 2c) degli stessi; essendo previsto che ciascuna di dette travi (6) rechi mezzi (60, 61) per il contenimento in direzione trasversale e in direzione longitudinale di una rispettiva serie orizzontale di tubi (T), nonché mezzi di collegamento (62, 64) atti a realizzarne lo stabile fissaggio nei confronti di un’analoga trave (6) immediatamente sovrastante e nei confronti delle anzidette traverse (2c) del telaio superiore (2).
  2. 2) Container secondo la rivendicazione 1, caratterizzato per il fatto che ciascuno degli anzidetti montanti (3) risulta allineato con una delle anzidette traverse (1c) del telaio rettangolare inferiore (1) e con la corrispondente sovrastante traversa (2c) del telaio rettangolare superiore (2).
  3. 3) Container secondo la prima o entrambe le rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti telai inferiore (1) e superiore (2) recano, sull’interno del loro perimetro, rispettive serie di profilati di irrigidimento (1d, 2d).
  4. 4) Container secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che l’anzidetto telaio superiore (2) reca, sostanzialmente in corrispondenza dei suoi quattro angoli, rispettivi fori (24a) atti al fissaggio di rispettivi occhielli (24) ad asse verticale.
  5. 5) Container secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che l’anzidetto telaio inferiore (1) reca, in corrispondenza di almeno uno dei suoi profilati trasversali (1b), due coppie di bracci forati (36) atti a consentire il fulcraggio, ad opera di rispettivi perni ad asse orizzontale (P), di rispettive coppie di ruotine (36).
  6. 6) Container secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto che le anzidette estremità inferiore (4) e superiore (5) di ciascun montante (3), dotate di rispettive appendici orizzontali, sono associate esternamente a rispettive piastre (40, 50) di profilo sostanzialmente triangolare.
  7. 7) Container secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto: - che gli anzidetti mezzi di fissaggio previsti in corrispondenza dell’estremità inferiore (4) di ciascuno degli anzidetti montanti (3) sono costituiti da un primo foro (41) dislocato sull’esterno del rispettivo montante (3) e da un secondo foro (42) dislocato sull’interno del rispettivo montante (3), ad una quota leggermente superiore; essendo previsto che gli anzidetti corrispondenti mezzi di fissaggio presenti su ciascuna delle estremità longitudinali dei profilati longitudinali (1a) dell’anzidetto telaio inferiore (1) consistono rispettivamente in un primo foro (11) ed in un secondo foro (13) dislocato in posizione più interna e ad una quota superiore rispetto a quelle del medesimo primo foro (11); essendo previsto che gli anzidetti primo foro (41) e secondo foro (42) eseguiti in corrispondenza dell’estremità inferiore (4) di ciascun montante (3) siano atti a disporsi in perfetto allineamento rispettivamente con gli anzidetti primo foro (11) e secondo foro (13) eseguiti sulla corrispondente estremità del rispettivo profilato longitudinale (1a) del telaio inferiore (1), sì da favorire la posa in opera di rispettivi bulloni di serraggio (B1, B2); - che gli anzidetti mezzi di fissaggio previsti in corrispondenza dell’estremità superiore (5) di ciascuno degli anzidetti montanti (3) sono costituiti da un primo foro (51) dislocato sull’esterno del rispettivo montante (3) e da un intaglio ad asse orizzontale (52) dislocata sull’interno del rispettivo montante (3), sostanzialmente sulla medesima quota su cui giace l’anzidetto primo foro (51); essendo previsto che gli anzidetti corrispondenti mezzi di fissaggio previsti su ciascuna delle estremità longitudinali dei profilati longitudinali (2a) dell’anzidetto telaio superiore (2) consistano rispettivamente in un primo foro (21) ed in un secondo foro (22); essendo previsto altresì che gli anzidetti primo foro (51) ed intaglio (52) eseguiti in corrispondenza dell’estremità superiore (5) di ciascun montante (3) siano atti a disporsi in perfetto allineamento rispettivamente con gli anzidetti primo foro (21) e secondo foro (22) eseguiti su un’estremità del rispettivo profilato longitudinale (2a) del telaio superiore (2), sì da favorire la posa in opera di rispettivi bulloni di serraggio (B3, B4).
  8. 8) Container secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che ciascuna delle anzidette travi (6) consiste in un profilato metallico dotato di una sezione a “T†capovolta, nell’ambito del quale à ̈ possibile individuare un’ala verticale (6a) ed una sottostante ala orizzontale (6b), sull’esterno della quale risulta fissato, in corrispondenza di ciascuna estremità della trave medesima (6), un rispettivo cavallotto (63).
  9. 9) Container secondo la rivendicazione 8, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti mezzi di contenimento trasversale dei tubi (T) in dotazione all’anzidetta trave (6) risultano costituiti da rispettivi intagli ad “U†(60) realizzati in corrispondenza dell’anzidetta ala verticale (6a) della trave medesima (6).
  10. 10) Container secondo le rivendicazioni 8 e 9, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti mezzi di contenimento longitudinale dei tubi (T) in dotazione all’anzidetta trave (6) risultano costituiti da una spondina (61) prevista in corrispondenza del bordo esterno dell’anzidetta ala verticale (6b) della trave medesima (6) ed altresì dotata di un’altezza tale per cui il suo profilo longitudinale di sommità si dispone ad una quota superiore a quella occupata dal fondo degli anzidetti intagli (60).
  11. 11) Container secondo una o più delle rivendicazioni da 8 a 10, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti mezzi di collegamento in dotazione all’anzidetta trave (6) consistono in una coppia di fori (62) eseguita su ciascuna estremità della trave medesima (6) in corrispondenza dell’anzidetta ala orizzontale (6b), da parti opposte rispetto all’anzidetta ala verticale (6a) ed in assetto simmetrico rispetto a quest’ultima, nonché in una coppia di corrispondenti steli cilindrici filettati (64), accoppiabili elicoidalmente con rispettivi dadi, che aggettano verticalmente dalla parete orizzontale superiore di ciascuno degli anzidetti cavallotti (63) e che risultano atti a infilarsi esattamente dal basso, fuoriuscendone verso l’alto, entro gli anzidetti fori (62) della trave (6), così come entro analoghi fori (2c’) previsti in corrispondenza di ciascuna delle estremità delle anzidette traverse (2c) in dotazione all’anzidetto telaio rettangolare superiore (2).
  12. 12) Container secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto di adottare mezzi di collegamento e fulcraggio (43, 12, V) operanti tra le estremità inferiori (4) degli anzidetti montanti (3) e le rispettive estremità dei profilati longitudinali (1a) dell’anzidetto telaio inferiore (1); essendo previsto che detti mezzi di collegamento e fulcraggio (43, 12, V) siano atti a consentire ai montanti medesimi (3), una volta liberati dal vincolo degli anzidetti bulloni di serraggio (B1, B2, B3, B4), di ruotare di 90°, dall’assetto verticale a quello orizzontale, in direzione dell’asse trasversale di simmetria (x-x) del telaio inferiore (1).
  13. 13) Container secondo la rivendicazione 12, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti mezzi di collegamento e fulcraggio previsti tra l’estremità inferiore (4) di ciascun montante (3) e la rispettiva estremità degli anzidetti profilati longitudinali (1a) dell’anzidetto telaio inferiore (1) consistono in: - un’asola (12), di assetto orizzontale, eseguita in corrispondenza di ciascuna estremità degli anzidetti profilati longitudinali (1a), in posizione più interna rispetto a quella occupata dall’anzidetto primo foro (11) e sostanzialmente alla medesima quota - un terzo foro (43) realizzato in corrispondenza dell’anzidetta estremità inferiore (4) del montante (3), sull’interno del montante medesimo (3), sostanzialmente alla stessa quota dell’anzidetto primo foro (41) della medesima estremità inferiore (4); essendo previsto che detto terzo foro (43) sia atto a disporsi in perfetto allineamento con l’anzidetta asola (12) del profilato longitudinale (1a) nel momento in cui l’anzidetta estremità inferiore (4) del rispettivo montante (3) sia attestata contro la corrispondente estremità di uno degli anzidetti profilati longitudinali (1a) del telaio inferiore (1); - una vite (V), con relativa boccola (Bo), atta ad infilarsi entro l’anzidetto terzo foro (43) eseguito in corrispondenza dell’anzidetta estremità inferiore (4) del montante (3) e a scorrere alternativamente, in solido con le anzidette rotazioni del montante medesimo (3), lungo l’anzidetta asola (12) eseguita in corrispondenza del rispettivo profilato longitudinale (1a).
  14. 14) Container secondo le rivendicazioni 12 e/o 13, caratterizzato per il fatto che ciascuno degli anzidetti montanti (3) reca, in corrispondenza del lato rivolto verso l’asse trasversale di simmetria (x-x) dell’anzidetto telaio inferiore (1), un bordo longitudinale scatolato (30), formato da un primo tratto (30a) piegato di 90° rispetto al montante (3) e rivolto verso il centro del container (Co), nonché da un secondo tratto (30b) ulteriormente piegato a 90° e rivolto in direzione del più vicino lato trasversale del container medesimo (Co); essendo previsto che detto bordo scatolato (30) sia atto ad appoggiarsi, in corrispondenza del suo anzidetto primo tratto (30a), contro la faccia superiore del rispettivo profilato longitudinale (1a) dell’anzidetto telaio inferiore (1) nel momento in cui il rispettivo montante (3) abbia raggiunto il proprio assetto orizzontale, al termine dell’anzidetta rotazione di 90°.
  15. 15) Container secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato per il fatto di adottare ulteriori mezzi di collegamento (14, 23 e/o, 10, 20, / 41, 42 e/o 51, 52) atti a creare uno stabile vincolo tra l’anzidetto telaio inferiore (1) e l’anzidetto telaio superiore (2), con l’interposizione degli anzidetti montanti (3) disposti in assetto orizzontale, in una configurazione compatta del container medesimo (Co).
  16. 16) Container secondo la rivendicazione 15, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti mezzi di collegamento consistono: - in un terzo foro (14) eseguito in corrispondenza di ciascuna delle estremità degli anzidetti profilati longitudinali (1a) del telaio superiore (1) ad una quota superiore a quella occupata dall’anzidetta asola (12) ed in prossimità dell’estremità esterna (12a) della stessa - in un terzo foro (23) eseguito in corrispondenza di ciascuna delle estremità degli anzidetti profilati longitudinali (2a) del telaio superiore (2), in una posizione che corrisponde esattamente a quella che risulta occupata, nell’ambito della corrispondente estremità dell’anzidetto profilato longitudinale (1a) del telaio inferiore (1), dall’anzidetto terzo foro (14) - negli anzidetti primo foro (41) e secondo foro (42) eseguiti in corrispondenza dell’estremità inferiore (4) di ciascun montante (3); essendo previsto che detti primo foro (41) e secondo foro (42) siano atti, nel momento in cui il rispettivo montante (3) abbia raggiunto l’anzidetto assetto orizzontale, a disporsi rispettivamente in perfetto allineamento con l’anzidetto terzo foro (23) eseguito sugli anzidetti profilati longitudinali (2a) del telaio superiore (2) e con l’anzidetto terzo foro (14) eseguito sugli anzidetti profilati longitudinali (1a) del telaio inferiore (1), ai fini della posa in opera di rispettivi bulloni di serraggio (B6, B5); 17) Container secondo la rivendicazione 15, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti mezzi di collegamento consistono in: - due fori circolari (10) eseguiti simmetricamente su ciascuno degli anzidetti profilati longitudinali (10a) del telaio inferiore (1) in prossimità dell’asse trasversale di simmetria (x-x) dello stesso - due fori circolari (20) eseguiti simmetricamente su ciascuno degli anzidetti profilati longitudinali (20a) del telaio superiore (1) in prossimità dell’asse trasversale di simmetria (y-y) dello stesso - negli anzidetti primo foro (51) e nell’anzidetti intaglio (52) eseguiti in corrispondenza dell’estremità superiore (5) di ciascun montante (3); essendo previsto che detto primo foro (51) e detto intaglio (52) siano atti, nel momento in cui il rispettivo montante (3) abbia raggiunto l’anzidetto assetto orizzontale, a disporsi rispettivamente in perfetto allineamento con uno degli anzidetti fori (20) eseguiti sugli anzidetti profilati longitudinali (2a) del telaio superiore (2) e con uno degli anzidetti fori (10) eseguiti sugli anzidetti profilati longitudinali (1a) del telaio inferiore (1), ai fini della posa in opera di rispettivi bulloni di serraggio (B7, B8). 18) Container secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che ciascuna delle anzidette traverse (1c) dell’anzidetto telaio rettangolare inferiore (1) à ̈ associata, sostanzialmente all’altezza di ciascuna delle sue estremità, con una coppia di steli cilindrici ad asse verticale (1c’), allineati lungo un asse ortogonale all’asse longitudinale della rispettiva traversa (1c); essendo previsto che ciascuna coppia di detti steli cilindrici (1c’) sia atta ad infilarsi esattamente, debordandovi superiormente, entro una delle anzidette coppia di fori (62) previste verso le estremità delle anzidette travi (6). 19) Container secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che gli anzidetti profilati longitudinali (2a) dell’anzidetto telaio rettangolare superiore (2) recano superiormente una pluralità di spine (2a’), aggettanti verso l’alto, e che gli anzidetti profilati longitudinali (1a) dell’anzidetto telaio rettangolare inferiore (1) recano inferiormente una corrispondente pluralità di fori (1a’) atti ad accogliere esattamente le anzidette spine (2a’) del medesimo telaio rettangolare inferiore (2).
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EP4324757A1 (en) * 2022-08-16 2024-02-21 Mäkelä Alu Oy A transport rack for elongated objects and a method for packing elongated objects

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