ITAN20100117A1 - Attrezzatura modulare per la realizzazione di telai metallici di elevata precisione. - Google Patents

Attrezzatura modulare per la realizzazione di telai metallici di elevata precisione. Download PDF

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    • F16B7/00Connections of rods or tubes, e.g. of non-circular section, mutually, including resilient connections
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Description

“ATTREZZATURA MODULARE PER LA REALIZZAZIONE DI TELAI METALLICI DI ELEVATA PRECISIONE†.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un’attrezzatura modulare per la realizzazione di telai metallici di elevata precisione, come ad esempio telai portanti per macchine utensili od attrezzature meccaniche da officina, che richiedono strette tolleranze sia per quanto attiene le dimensioni che la configurazione geometrica del telaio.
Secondo la tecnica attuale, siffatti telai di elevata precisione vengono realizzati a partire da barre metalliche, tagliate a misura e saldate a squadro fra loro, le quali vengono sottoposte successivamente ad un trattamento termico di distensione, al fine di annullare le tensioni insorte all’interno del materiale metallico a seguito di detto processo di saldatura . Una volta così realizzato il telaio grezzo, lo stesso viene sottoposto ad una lavorazione di fresatura per ottenere un telaio finito nel rispetto delle tolleranze dimensionali e geometriche di progetto.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di trovare una soluzione alternativa a detta tecnologia per la realizzazione di telai metallici ad elevata precisione, rinunciando al ricorso delle tipiche lavorazioni di carpenteria, prima fra tutte di detta operazione di saldatura, responsabile dell’insorgenza di incontrollabili ed inevitabili deformazioni e tensioni termiche, che rendono impossibili il rispetto delle tolleranze nominali sul telaio grezzo.
L’eliminazione di detta operazione di saldatura comporta indirettamente il vantaggio di azzerare i costi di mano d’opera specializzata e quelli per l’acquisto e la manutenzione delle macchine saldatrici e delle macchine utensili.
Questi ed altri obiettivi sono stati raggiunti dalla presente invenzione, che consiste in una attrezzatura modulare che comprende ;
- più barre metalliche tubolari, di elevata precisione dimensionale e geometrica, in acciaio;
- più unità di giunzione, pure di elevata precisione dimensionale e geometrica, mediante le quali à ̈ possibile congiungere, per mezzo di comuni viti di fissaggio, due o più delle anzidette barre metalliche tubolari;
- più boccole di centraggio da interporre fra le barre metalliche tubolari e le unità di giunzione.
Da quanto appena sopra esposto à ̈ facile intuire che l’attrezzatura secondo il trovato consente la realizzazione di telai metallici portanti ad elevata precisione ricorrendo a semplici operazioni di assemblaggio, con cui l’operatore, pur privo di qualsiasi specializzazione lavorativa, deve avvitare semplicemente ai lati di una stessa unità di giunzione due o più barre, che vengono ad assumere automaticamente un assetto di perfetto allineamento o di ortogonalità, grazie alla elevata precisione di lavorazione delle varie facce dell’unità di giunzione e delle due sezioni di estremità di ciascun barra tubolare .
Va precisato che le sezioni di estremità delle barre tubolari vengono lavorate di precisione alle macchine utensili al fine di conferire loro una perfetta planarità e eseguire i fori filettati di ancoraggio per le viti di fissaggio della barra alla unità di giunzione .
Quest’ultima unità di giunzione à ̈ costituita in pratica da un corpo scatolare cubico, privo delle due pareti di fondo, ottenuto per fusione di ghisa e lavorato di precisione alle macchine utensili al fine di :
- conferire una perfetta planarità ed ortogonalità reciproca alle facce laterali di detto corpo scatolare cubico:
- di eseguire, sulle facce di detto corpo scatolare cubico, i fori di ancoraggio per le viti di fissaggio della barra alla unità di giunzione, nonché le sedi per dette boccole di centraggio.
Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione della attrezzatura secondo il trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, riportate solo a titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- la fig. 1 mostra, con un disegno in esploso ed in assonometria, l’attrezzatura modulare secondo il trovato, in una sua preferita forma di attuazione ;
- la fig. 2 mostra un nodo bidimensionale, a due barre , realizzato con l’attrezzatura secondo il trovato ;
- la fig. 3 mostra un nodo tridimensionale, a sei barre, realizzato con l’attrezzatura secondo il trovato ;
- la fig. 4 Ã ̈ un disegno in esploso di fig. 3.
- la fig. 5 mostra, con un disegno in esploso ed in assonometria, l’attrezzatura modulare secondo il trovato, in una sua ulteriore e diversa preferita forma di attuazione ;
- la fig. 6 mostra un nodo bidimensionale, a due barre , realizzato con l’attrezzatura di fig. 5;
- la fig. 7 mostra un nodo tridimensionale, a sei barre, realizzato con detta versione costruttiva alternativa dell’attrezzatura di secondo il trovato ;
- la fig. 8 Ã ̈ un disegno in esploso di fig. 7.
Con particolare riferimento alle figg. 1 e 2 viene ora descritta una preferita forma di attuazione dell’attrezzatura modulare secondo il trovato.
L’attrezzatura modulare (A) secondo il trovato comprende: - almeno un’unità di giunzione (10)
- almeno due barre tubolari metalliche (20), di sezione quadrata;
- almeno una piastra adattatrice metallica (30), avente sezione identica a quella delle barre (20), destinata ad essere interposta fra detta unità di giunzione (10) ed una delle almeno due barre tubolari metalliche (20)
- boccole di centraggio (40).
Detta unità di giunzione (10) comprende un corpo scatolare cubico, privo delle due pareti di fondo, per cui lo stesso presenta in pratica due contrapposte imboccature quadrate (11) e quattro identiche pareti laterali (12), di forma quadrata .
Grazie ad un’apposita lavorazione alle macchine utensili le superfici dei sei lati di siffatto corpo scatolare cubico sono perfettamente piane, così come ogni coppia adiacente dei suoi lati à ̈ perfettamente a squadro.
Ai quattro angoli di una di dette imboccature quadrate (11) sono eseguiti fori (13), non filettati, che sfociano sui quattro angoli dell'altra ed opposta imboccatura (11) .
I due tratti terminali opposti (13a) di detti fori passanti (13) recano un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40) ; questi tratti (13a) recano una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40), le quali pertanto vi possono trovare esatto alloggiamento, ma solo per metà della loro lunghezza.
Su ciascuna delle quattro pareti laterali (12) sono previsti quattro fori passanti (14) non filettati, disposti ai quattro angoli di un rettangolo immaginario, avente altezza appena inferiore al lato dell’anzidetto corpo scatolare cubico ed avente larghezza inferiore all’interasse che intercorre fra due fori (13) adiacenti.
L’imboccatura esterna (14a) di ciascun foro (14) presenta un diametro maggiorato pari a quello delle boccole di centraggio (40); detta imboccatura (14a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40), le quali pertanto vi possono trovare esatto alloggiamento, ma solo per metà della loro lunghezza.
Si richiama infine l’attenzione sul fatto che detto corpo scatolare presenta internamente un setto mediano, avente la configurazione di una cornice quadrata (15) che sporge dalle sue pareti laterali (12) .
Al centro di ciascuno dei quattro lati di detta cornice quadrata (15) Ã ̈ previsto un foro passante (15a) filettato .
Come già detto l’attrezzatura modulare (A) secondo il trovato comprende anche almeno due barre tubolari metalliche (20), la cui sezione trasversale à ̈ quadrata e perfettamente identica a quella delle contrapposte imboccature (11) dell’anzidetto corpo scatolare cubico .
Va ribadito anche che le sezioni di estremità (21) delle barre tubolari (20) vengono lavorate di precisione alle macchine utensili al fine di conferire loro una perfetta planarità ed ortogonalità rispetto all’asse longitudinale della barra medesima.
Ai quattro angoli di ciascuna sezione di estremità (21) sono eseguiti fori ciechi (23), filettati, aventi asse parallelo all’asse longitudinale della barra (20).
L’imboccatura non filettata (23a) di detti fori filettati (23) reca un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40) ; questa imboccatura (23a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40), le quali pertanto vi possono trovare esatto alloggiamento, ma solo per metà della loro lunghezza.
Con particolare riferimento alla figura 1 vengono ora descritte le modalità di collegamento a squadro fra una coppia di barre (20) mediante un’unità di giunzione (10) , ipotizzando che la prima barra (20’) debba essere fissata ad una delle imboccature (11) dell’anzidetto corpo scatolare e che la seconda barra (20†) debba essere fissata ad una delle quattro pareti laterali (12) dell’anzidetto corpo scatolare.
Il fissaggio della prima barra (20’) avviene interfacciando la sua sezione di estremità (21) all’imboccatura (11) dell’anzidetto corpo scatolare, previa interposizione di quattro boccole di centraggio (40), ciascuna delle quali trova alloggiamento per metà lunghezza entro l’imboccatura (23a) di ciascun foro filettato (23) e per l’altra sua metà entro l’imboccatura (13a) dei fori non filettati (13) .
Il serraggio definitivo avviene per mezzo di quattro lunghi bulloni (B1), infilati - da una parte all’altra del corpo scatolare cubico - attraverso i fori (13) ed i cui steli filettati attraversano le boccole (40) e si impegnano entro i fori filettati (23).
Non à ̈ invece possibile un analogo collegamento diretto fra la seconda barra (20†) ed una parete laterale (12) , dal momento che i quattro fori (14) ricavati su detta parete laterale (12) non sono coincidenti e coassiali ai quattro fori (23) ricavati sulle sezioni di estremità (21) delle barre (20) .
Per compensare detto disassamento si ricorre ad una piastra adattatrice (30) avente una forma quadrata, di lato pari a quello del corpo scatolare cubico anzidetto.
D’ora in poi per lato interno della piastra adattatrice (30) si intende quello rivolto verso l’unita di giunzione (10) , mentre per lato esterno della piastra adattatrice (30) si intende quello rivolto verso la barra (20).
Su questa piastra adattatrice (30) sono ricavate due quaterne di fori (33 e 34) .
I primi quattro fori (33) non sono filettati e sono eseguiti ai quattro angoli della piastra (30), in maniera tale da risultare coassiali con fori filettati (23) delle barre (20), mentre i secondi quattro fori (34) sono filettati e sono eseguiti ai quattro angoli di un rettangolo immaginario, in maniera tale da risultare coassiali con fori non filettati (14) presenti sulle pareti laterali (12) .
L’imboccatura esterna (33a) di detti fori (33) reca un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40); questa imboccatura (33a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40), le quali pertanto vi possono trovare esatto alloggiamento, ma solo per metà della loro lunghezza.
L’imboccatura interna (34a) di detti fori filettati (34) non à ̈ filettata e reca un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40) ; questa imboccatura (34a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40), le quali pertanto vi possono trovare esatto alloggiamento, ma solo per metà della loro lunghezza.
Ciò premesso, detta piastra adattatrice (30) viene fissata ed interfacciata alla sezione di estremità (21) della seconda barra (20†) previa interposizione di almeno due boccole di centraggio (40), ciascuna delle quali trova alloggiamento per metà lunghezza entro l’imboccatura (23a) di ciascun foro filettato (23) e per l’altra sua metà entro l’imboccatura (33a) dei fori non filettati (33) .
Il serraggio definitivo avviene per mezzo di quattro bulloni (B2), infilati attraverso i fori (33) ed i cui steli filettati attraversano le boccole (40) e si impegnano entro i fori filettati (23).
Dopo avere fissato la piastra adattatrice (30) alla seconda barra (20†) si può procedere con il successivo accoppiamento alla prima barra (20’) mediante la unità di giunzione (10) .
Detta piastra adattatrice (30) viene fissata ed interfacciata alla parete (12) del corpo scatolare cubico previa interposizione di almeno due boccole di centraggio (40) , ciascuna delle quali trova alloggiamento per metà lunghezza entro l’imboccatura (14a) di ciascun foro (14) e per l’altra sua metà entro l’imboccatura (34a) dei fori filettati (34) .
Il serraggio definitivo avviene per mezzo di quattro bulloni (B3), infilati attraverso i fori (14) ed i cui steli filettati attraversano le boccole (40) e si impegnano entro i fori filettati (34).
Nelle figure 3 e 4 viene illustrato il nodo di un telaio reticolare tridimensionale, in cui la stessa unità di giunzione (10) serve per collegare a squadro sei barre (20) due a due perpendicolari fra di loro.
In questo nodo tridimensionale (N) sono chiaramente visibili le quattro piastre adattatici (30) attraverso cui avviene il fissaggio delle barre (20) alle quattro pareti laterali (12) dell’anzidetto corpo scatolare cubico .
In questo nodo tridimensionale (N) à ̈ altresì visibile una gabbia adattatrice (60) indispensabile per fissare la sesta ed ultima barra (20) su una delle due contrapposte imboccature (11) del anzidetto corpo scatolare cubico .
Detta gabbia adattatrice (60) presenta la configurazione di un corpo scatolare parallelepipedo, a sei pareti: due pareti di fondo quadrate e quattro pareti laterali, tutte recanti una apertura centrale (61) , attraverso cui à ̈ possibile accedere all’interno di detto gabbia scatolare, le cui pareti di fondo quadrate presentano un lato di dimensioni identiche a quello della sezione trasversale delle barre (20) .
D’ora in poi per lato interno della gabbia adattatrice (60) si intende quello rivolto verso l’unità di giunzione (10) , mentre per lato esterno della gabbia adattatrice (60) si intende quello rivolto verso la barra (20).
Ai quattro angoli di entrambe le pareti di fondo quadrate della gabbia adattatrice (60) sono eseguiti fori (63), non filettati, corrispondenti e coassiale ai fori (13) .
Detti fori (63) presentano, sia sul lato interno che sul lato esterno della gabbia adattatrice (60), un’imboccatura non filettata (63a) che reca un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40) ; questa imboccatura (63a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40), le quali pertanto vi possono trovare esatto alloggiamento, ma solo per metà della loro lunghezza. Nei quattro punti mediani dei lati di entrambe le pareti di fondo quadrate della gabbia adattatrice (60) sono eseguiti fori (65), non filettati, corrispondenti e coassiali ai fori filettati (15a) dell’ anzidetto setto mediano (15) .
Ciò premesso, la sesta ed ultima barra (20) viene innanzitutto fissata alla gabbia adattatrice (60) .
Il lato esterno di detta gabbia adattatrice (60) viene fissato ed interfacciato alla sezione di estremità (21) della sesta ed ultima barra (20) previa interposizione di almeno due boccole di centraggio (40) , ciascuna delle quali trova alloggiamento per metà lunghezza entro l’imboccatura (23a) di ciascun foro (23) e per l’altra sua metà entro l’imboccatura (63a) dei fori (63) . Il serraggio definitivo avviene per mezzo di quattro bulloni (B4), infilati - dal lato interno a quello esterno della gabbia adattatrice (60) - attraverso i fori (63) ed i cui steli filettati attraversano le boccole (40) e si impegnano entro i fori filettati (23).
Dopo avere fissato la gabbia adattatrice (60) alla sesta ed ultima barra (20) si può procedere con il successivo fissaggio della gabbia adattatrice (60) alla unità di giunzione (10) .
Il lato interno di detta gabbia adattatrice (60) viene fissato ed interfacciato all’imboccatura (11) dell’anzidetto corpo scatolare cubico previa interposizione di almeno due boccole di centraggio (40) , ciascuna delle quali trova alloggiamento per metà lunghezza entro l’imboccatura (13a) di ciascun foro (13) e per l’altra sua metà entro l’imboccatura (63a) dei fori (63) .
Il serraggio definitivo avviene per mezzo di quattro viti prigioniere (70), le cui estremità filettate interne (70a) sono preventivamente avvitate negli anzidetti fori filettati (15a), mentre le loro estremità filettate esterne (15b) vengono dapprima infilate attraverso detti fori (65) e poi associate a rispettivi dadi di serraggio (71), inseriti all’interno della gabbia (60) attraverso le anzidette aperture laterali (61) .
Con particolare riferimento alle figg. 5 a 8 viene ora descritta una seconda preferita forma di attuazione dell’attrezzatura modulare secondo il trovato, la quale differisce dalla prima soltanto per il fatto di prevedere differenti barre metalliche (200) .
Proprio a quest’ultimo proposito si precisa che in questo secondo gruppo di figure da 5 a 8 sono stati utilizzati gli stessi numeri di riferimento per indicare quei componenti costruttivi dell’attrezzatura che sono comuni ad entrambe le versioni costruttive del attrezzatura medesima .
Ebbene dette barre metalliche (200) presentano due sezioni di estremità (210) dove sono eseguite due quaterne di fori (230 e 240) .
Ai quattro angoli di ciascun sezione di estremità (210) sono eseguiti in primi quattro fori ciechi (230), filettati, aventi asse parallelo all’asse longitudinale della barra (200).
L’imboccatura non filettata (230a) di detti fori filettati (230) reca un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40); questa imboccatura (230a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40), le quali pertanto vi possono trovare esatto alloggiamento, ma solo per metà della loro lunghezza.
Sempre in corrispondenza di ciascuna sezione di estremità (210) sono eseguiti i secondi quattro fori ciechi (240) filettatati, dislocati ai quattro angoli di un rettangolo immaginario, in maniera tale da risultare coassiali con fori non filettati (14) presenti sulle pareti laterali (12) .
L’imboccatura esterna (240a) di detti fori (240) reca un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40) ; questa imboccatura (240a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40), le quali pertanto vi possono trovare esatto alloggiamento, ma solo per metà della loro lunghezza.
La previsione di queste due quaterne di fori filettati (230 e 240) su ciascuna delle due sezioni di estremità (210) di ciascuna bara (200) elimina la necessita di ricorrere all’anzidetta piastra adattatrice (30) , visto che i bulloni (B3) possono direttamente impegnarsi in detti fori filettati (240).
In definitiva le barre (200) vengono fissate alle pareti (12) dell’anzidetto corpo scatolare cubico tramite bulloni (B3) infilati nei fori non filettati (14) ed impegnatesi entri i fori filettati (240), mentre le barre (200) vengono fissate alle imboccature (11) dell’anzidetto corpo scatolare cubico tramite i bulloni (B1) infilati attraverso i fori non filettati (13) ed impegnantesi entro i fori filettati (230) .

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Attrezzatura modulare per la realizzazione di telai metallici di elevata precisione che comprende : - almeno un’unità di giunzione (10), avente la configurazione di un corpo scatolare cubico, privo delle due pareti di fondo, per cui lo stesso presenta in pratica due contrapposte imboccature quadrate (11) e quattro identiche pareti laterali (12), di forma quadrata ; - almeno due barre tubolari metalliche (20, 200), di sezione quadrata di lato pari a quello dell’anzidetto corpo scatolare cubico ; dove : - ai quattro angoli di una di dette imboccature quadrate (11) sono eseguiti fori (13) , non filettati, che sfociano sui quattro angoli dell'altra ed opposta imboccatura (11) ; - su ciascuna delle quattro pareti laterali (12) sono previsti quattro fori passati (14) non filettati, disposti ai quattro angoli di un rettangolo immaginario, avente altezza appena inferiore al lato dell’anzidetto corpo scatolare cubico ed avente larghezza inferiore all’interasse che intercorre fra due fori (13) adiacenti. - ai quattro angoli di ciascun sezione di estremità (21,210) delle barre (20,200) sono eseguiti fori ciechi (23,230), filettati, aventi asse parallelo all’asse longitudinale della barra (20,200) e coassiali con detti fori (13).
  2. 2) Attrezzatura secondo la rivendicazione precedente caratterizzata per il fatto di comprendere boccole di centraggio (40) e per il fatto che : - i due tratti terminali opposti (13a) di detti fori passanti (13) recano un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40) ; questi tratti di diametro maggiorato recano una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40); - l’imboccatura esterna (14a) di detti fori (14) presenta un diametro maggiorato pari a quello delle boccole di centraggio (40); detta imboccatura (14a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40). - le imboccature (23a,230a) dei fori (23,230) recano un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40); questi tratti di diametro maggiorato recano una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40) .
  3. 3) Attrezzatura secondo la rivendicazione precedente caratterizzata per il fatto di comprendere una piastra adattatrice (30) avente una forma quadrata, di lato pari a quello del corpo scatolare cubico anzidetto, sulla quale sono ricavate due quaterne di fori (33 e 34) ; - i primi quattro fori (33) non sono filettati e sono eseguiti ai quattro angoli della piastra (30), in maniera tale da risultare coassiali con fori filettati (23) delle barre (20); -i secondi quattro fori (34) sono filettati e sono eseguiti ai quattro angoli di un rettangolo immaginario, in maniera tale da risultare coassiali con fori non filettati (14) presenti sulle pareti laterali (12) .
  4. 4) Attrezzatura secondo la rivendicazione precedente caratterizzata per il fatto che : - l’imboccatura esterna (33a) di detti fori (33) reca un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40) ; questa imboccatura (33a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40); - l’imboccatura interna (34a) di detti fori filettati (34) non à ̈ filettata e reca un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40) ; questa imboccatura (34a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40); 5) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata per il fatto che detto corpo scatolare presenta internamente un setto mediano, avente la configurazione di una cornice quadrata (15) che sporge dalle sue pareti laterali (12); al centro di ciascuno dei quattro lati di detta cornice quadrata (15) à ̈ previsto un foro passante (15a) filettato . 6) Attrezzatura secondo la rivendicazione precedente caratterizzata per il fatto di comprendere una gabbia adattatrice (60) che presenta la configurazione di un corpo scatolare parallelepipedo, a sei pareti: due pareti di fondo quadrate e quattro pareti laterali, tutte recanti una apertura centrale (61) ; ai quattro angoli di entrambe le pareti di fondo quadrate della gabbia adattatrice (60) sono eseguiti fori (63), non filettati, corrispondenti e coassiale ai fori (13) . 7) Attrezzatura secondo la rivendicazione precedente caratterizzata per il fatto che detti fori (63) presentano , sia sul lato interno che sul lato esterno della gabbia adattatrice (60) , un’imboccatura non filettata (63a) che reca un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40) ; questa imboccatura (63a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40) . 8) Attrezzatura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzata per il fatto che dette barre (200) presentano, in corrispondenza di ciascuna sezione di estremità (210) quattro fori ciechi (240) filettatati, dislocati ai quattro angoli di un rettangolo immaginario, in maniera tale da risultare coassiali con fori non filettati (14) presenti sulle pareti laterali (12) dell’anzidetto corpo scatolare cubico . 9) Attrezzatura secondo la rivendicazione precedente caratterizzata per il fatto che l’imboccatura esterna (240a) di detti fori (240) reca un diametro maggiorato, pari a quello delle boccole di centraggio (40) ; questa imboccatura (240a) reca una profondità pari a metà della lunghezza delle stesse boccole di centraggio (40)
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