IT9082646A1 - Metodo ed apparecchiatura per la preparazione di impasti di aggregati di materiale lapideo o ceramico - Google Patents

Metodo ed apparecchiatura per la preparazione di impasti di aggregati di materiale lapideo o ceramico Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda la’preparazione di impasti di aggregati in materiale lapideo o ceramico e più particolarmente un metodo ed una apparecchiatura per preparazione di almeno due impasti di base e la omogeneizzazione in preparazione per la loro formatura in lastre o blocchi
In anni recenti sono state sviluppate tecnologie per fabbricazione di manufatti, sotto forma di lastre blocchi,a base di aggregati di materiale lapideo o ceramico che per mezzo di un opportuno legante cementizio o di resina sintetica acquistano la consistenza necessaria per la loro messa in opera e per assolvere successivamente alle funzioni che si richiedono loro, ad esempio come materiale di rivestimento di edifici o di pavimentazione.
Naturalmente l'obiettivo perseguito è quello di realizzare lastre e blocchi quanto più possibile simili ai materiali lapidei naturali e tradizionali (granito, porfido, marmo, ecc.), con il vantaggio rilevante di riutilizzare materiali altrimenti considerati totalmente di scarto.
Un esempio di questa tecnologia si ritrova nei brevetti italiani Ni.l 056388 e 1117 346 a nome Marcello Toncelli. Secondo la tecnologia attualmente utilizzata gli impasti di base vengono preparati su una o più mescolatrici ,ad esempio di tipo epicicloidale , ad assi orizzontali ecc.
Gli impasti cosi ' preparati vengono poi scaricati in sequenza all'interno di un mescolatore finale di capacità adeguata, dove viene effettuato un ulteriore mescolamento allo scopo di omogeneizzare i diversi impasti.
Si ottiene un impasto finale che presenta porzioni ad elevata concentrazione di un unico impasto di base (il che denota un difetto di omogeneizzazione) e porzioni in cui gli impasti di base si sono fusi tra loro, dando origine ad effetto sostanzialmente monocromatico, la cui colorazione ovviamente è il risultato della miscelazione intima degli impasti di base di partenza.
Sussiste quindi una disuniformità di aspetto dovuta al fatto che porzioni dei diversi impasti di base vengono interessate ,in modo diverso e per tempi diversi, dalla fase di omogeneizzazione e questa disuniformità si ripercuote sul prodotto finale ottenuto con questo impasto, avente scarso valore estetico, privo di ripetitività e nettamente dissimile dall'effetto estetico ricercato, che è quello di una somiglianza quanto maggiore possibile al materiale lapideo naturale.
Per ovviare a questi inconvenienti la tecnica nota prevede in alternativa di mescolare tra loro gli impasti di partenza facendo uso di una pluralità di nastri trasportatori disposti in cascata sui quali vengono scaricati in successione gli impasti di base dando origine ad un impasto finale globalmente omogeneo,senza fusioni tra gli impasti di base per cui si ottiene un prodotto avente le caratteristiche estetiche desiderate.
Anche questa tecnica, tuttavia, presenta diversi problemi ed inconvenienti, tra i quali principalmente quello poter garantire da un ciclo produttivo, all'altro
di omogeneizzazione degli impasti· di base e quindi-lla costanza dell'effetto ed aspetto cromatico del prodotto finale. Inoltre sotto il profilo operativo, l'impianto richiede un numero elevato di nastri trasportatori i quali, oltre a presentare un notevole ingombro, richiedono una manutenzione più onerosa e soprattutto una pulizia laboriosa al termine di ogni turno di produzione.
Scopo principale della presente invenzione è quello di eliminare sostanzialmente i problemi ed inconvenienti sopra brevemente delineati senza che ovviamente ne scapiti la qualità del prodotto finale.
Uno scopo più specifico della presente invenzione è quello di realizzare un'apparecchiatura di preparazione di impasti di aggregati di materiale lapideo o ceramico in preparazione per successive operazioni di formatura ed indurimento,che da una lato sia vantaggiosa e flessibile sotto il profilo della produzione industriale e dall'altro lato migliori le caratteristiche estetiche e cromatiche dei manufatti finali risultanti, specialmente sotto il profilo della colorazione, intesa come alternanza o mescolanza di granuli o particelle di materiali e colori diversi.
Questi scopi vengono conseguiti con il metodo e l'apparecchiatura secondo la presente invenzione come definiti nelle rivendicazioni allegate.
Per quanto riguarda il metodo esso consente la preparazione di impasti di aggregati di materiale lapideo o ceramic utili per successive operazioni di formatura od induriment del tipo in cui si predispongono almeno due impasti di basΨe<‘ >differenti tra di loro per natura dell'aggregato contenuto nell'impasto e/o per la colorazione, caratterizzato dal fatto che detti due impasti di base vengono depositati a strati in punti tra di loro distanziati di un supporto o cilindro rotante al quale si imprime una velocità di rotazione tale che ciascun impasto all'atto della deposizione si stratifica e detti impasti stratificati vengono eventualmente e preferibilmente sottoposti ad un'azione di omogeneizzazione ad opera di palette rotanti o vomeri fissi, dopo di che l'impasto finale risultante viene scaricato e trasferito alle successive operazioni di lavorazione .
A sua volta l'apparecchiatura dell'invenzione prevede almeno due mescolatori per la preparazione di corrispondenti impasti di base differenti per natura dell'aggregato contenuto nell'impasto e/o per la colorazione,nonché mezzi per l'alimentazione separata a ciascun detto mescolatore degli ingredienti per la preparazione degli impasti di base ,1'apparecchiatura essendo caratterizzata dal fatto di comprendere un tamburo anulare omogeneizzatore,dotato di un foro centrale di scarico della miscela di detti almeno due impasti omogeneizzati ed animato da un moto di rotazione a velocità prestabilita e regolabile, sul quale detti alment due mescolatori scaricano gli impasti di base corrispondenti in posizioni differenti e mezzi omogeneizzatori opziona posizionabili in contatto con il materiale che si dispone in detto tamburo anulare,detti mezzi omogeneizzatori opzionali essendo mobili tra una posizione sollevata o di riposo ed una posizione abbassata o di lavoro,detto tamburo anulare comprendendo inoltre mezzi di apertura e chiusura comandata di detto foro centrale di scarico e mezzi a paletta per convogliare detta miscela di impasti omogeneizzata a detto foro di scarico.
Nella forma di realizzazione preferita della presente invenzione detti mezzi omogeneizzatori opzionali consistono in mandrini girevoli, mobili verticalmente tra le due posizioni anzidette e portanti all'estremità inferiore pale animate da moto di rotazione solidalmente al relativo mandrino.
In alternativa detti mandrini sono soltanto mobili verticalmente e portano all'estremità inferiore un vomere fisso.
Gli aspetti peculiari ed i vantaggi dell'apparecchiatura secondo la presente invenzione appariranno più chiaramente dalla descrizione dettagliata che segue, fatta in relazione ai disegni allegati in cui:
la fig-1 è una vista in pianta schematica dell'apparecchiatura secondo l'invenzione;
le figg.2 e 3 sono viste in sezione trasversale; dell'apparecchiatura di fig.1.rispettivamente secondo i piani di traccia II-II e III-III;
le figg.4 e 5 sono viste analoghe alla figura 3 che mostrano in particolare fasi operative diverse del metodo e dell'apparecchiatura secondo la presente invenzione; e
la fig.6 è una vista in scala ingrandita ed in dettaglio di un componente dell'apparecchiatura di fig.l.
Nella descrizione che segue, come anche nei disegni, molti componenti dell'apparecchiatura dell'invenzione sono di tipo usuale e ben noto per cui ne viene evitata una descrizione dettagliata, in quanto non necessaria per la comprensione dell'invenzione.Ad esempio quando si fa riferimento ai mescolatori di preparazione degli impasti di base viene omessa una rappresentazione e descrizione dettagliata dei vari dispositivi di alimentazione dei diversi componenti ed ingredienti che concorrono a formare ciascun impasto.
Riferendosi ai disegni con i riferimenti· 10 e 12 sono indicati due mescolatori comprendenti due vasche fisse 11 e 13 alle quali la parte eolida dell'impasto, sotto forma di granuli o di polvere, perviene da una rispettiva tramoggia dosatrice, mentre da opportuni dosatori viene alimentato il colorante ovvero ciascun colorante di ciascun impasto;infine da altri dosatori viene alimentata a ciascun mescolatore la quantità desiderata di legante per ciascun impasto.
Per quanto riguarda la predetta parte solida questa normalmente costituita da aggregati di marmo, granito o qualsiasi altra pietra naturale; in alternativa può trattarsi di aggregati di materiale ceramico e per entrambi i tipi si prescelgono sia le quantità che le scale granulometriche in funzione delle caratteristiche del prodotto da ottenere.
A sua volta il colorante può essere in polvere od in pasta e di preferenza, data la necessità di un dosaggio accurato, dai dosatori esso passa contenitori a tramoggia che fungono da polmoni per ciascun ciclo operativo.
Infine per quanto riguarda il legante, esso può essere di natura cementizia o ceramica, nel qual caso esso viene premescolato con gli aggregati contenuti nelle tramogge dosatrici, per cui i dosatori di legante provvedono in questo caso ad alimentare la quantità necessaria di acqua.
Quando invece il legante è una resina essa viene conservato e dosato nei dosatori di legante, ai quali sono associati dosatori ausiliari per il catalizzatore di indurimento.
Naturalmente ciascuna tramoggia di alimentazione e ciascun dosatore sono dotati di opportune valvole di controllo, azionate preferibilmente sotto il controllo di un quadro elettronico {non mostrato).
Per la miscelazione ed il successivo scarico degli impasti di base che vengono preparati nei mescolatori 10 e 12 sono previsti mezzi mostrati più dettagliatamente in fig. (riferita a titolo di esempio al mescolatore *0) comprendenti una traversa orizzontale 14 che viene fatta ruotare intorno al suo asse verticale da mezzi motori di cui è mostrato soltanto l'albero di uscita 15.In fig.l le frecce F indicano il senso di rotazione delle traverse 14.
Alla traversa 14 per mezzo di opportuni gruppi di trasmissione di moto sono solidali gli alberi di azionamento 16 di crociere 17,ciascuna delle quali porta alle estremità esterne dei quattro bracci orizzontali una paletta o dente verticale di rimescolamento 18,ciascuna crociera essendo animata da un moto di rotazione intorno al rispettivo albero 16,per cui gli ingredienti alimentati in modo dosato alla vasca 11 vengono accuratamente ed intimamente miscelata fino al grado di omogeneità necessario e desiderato.
Una volta preparato l’impasto di base nelle vasche 11 e 13 sso viene scaricato attraverso un'apertura di scarico di fondo 19 e rispettivamente 20, che viene chiusa ed aperta per mezzo di una piastra a settore 21,22, ciascuna piastra a settore essendo mobile in modo comandato tra una posizione di chiusura, corrispondente a quella mostrata in fig.6,ed una posizione di apertura o scarico, mostrata in fig.l per mezzo di un attuatore che nella forma di realizzazione mostrata consiste in un complessivo a cilindro e pistone 23,24: quando l'attuatore viene azionato, lo stelo del complessivo in questione viene fatto fuoriuscire trascinando la piastra a settore per una distanzaprestabilita in direzione radiale e verso l'esterno rispetto alla vasca 11,per cui si scopre una parte dell'apertura di scarico anch'essa sagomata a settore, attraverso la quale in virtù dell'azione dei mezzi miscelatori 14,16,17 e 18,viene forzato l'impasto. E importante osservare che regolando lo spostamento verso l'esterno della piastra a settore che controlla lo scarico dalla vasca 11, 13, si controlla la quantità di impasto di base che viene scaricata nell'unità di tempo, mentre la configurazione dell'apertura di scarico rimane sempre quella di una fenditura più o meno larga dalla quale fuoriesce un velo o cortina di impasto.
Gli impasti preparati nei mescolatori 10 e 12 cadono dalle aperture di scarico 19 e 20 in un tamburo anulare omogeneizzatore 26, montato girevolmente su cuscinetti 25, che viene fatto ruotare a velocità controllata e regolabile da un opportuno gruppo motovariatore 28, per mezzo di una trasmissione meccanica a pignone 27 e cremagliera circolare 29.
Si deve osservare in particolare che le aperture di scarico dei due mescolatori 10 e 12 sono disposte per convenienza costruttiva ma non necessariamente alle estremità opposte di un diametro del tamburo omogeneizzatore ;qualora il numero di mescolatori di preparazione degli impasti di base superiore a due,(ad esempio qualora si desiderino inclusioni, di diversa natura o colorazione,derivanti da additivi come per esempio ossidi metallici alimentati da una o piu' tramogge ausilirie di materiale od additivo specifico) , i relativi scarichi saranno posizionati ad intervalli regolari rispetto al tamburo omogeneizzatore.
Dal tamburo omogeneizzatore l'impasto finale omogeneizzato si scarica attraverso il foro centrale imbutiforme di scarico controllato 30.
Per l'omogeneizzazione degli impasti che vengono alimentati dai mescolatori 10 e 12 al tamburo omogeneizzatore è previsto almeno un mandrino omogeneizzatore 32, montato in modo da poter scorrere verticalmente lungo una slitta 34 di supporto, sotto il comando di opportuni mezzi motori; all'estremità inferiore del mandrino 32 sono montate pale di omogeneizzazione 36, azionate in rotazione da mezzi motori 38 solidali al mandrino stesso.
In alternativa all estremità inferiore del mandrino 32 può essere solidale un omogeneizzatore fisso in forma di vomere. Nel primo caso come si apprezzerà dalla spiegazione che segue del metodo e del funzionamento dell'apparecchiatura secondo l'invenzione l'omogeneizzazione avviene mediante mescolazione, mentre nel secondo caso l'omogeneizzazione è determinata da un effetto di ribaltamento degli impasti di base alimentati al cilindro 26.
Dalla forma di realizzazione illustrata in figura 3 si vede chiaramente che sono previsti due mandrini 32, ognuno quali è mobile lungo due colonne cilindriche di guida e scorrimento 33 ad opera di mezzi motori, ad esempio pneumatici od oleodinamici, che comandano lo spostamento di ciascun mandrino lungo le colonne 33;all<1 >albero di uscita del gruppo motore 38 sono fissate le pale di omogeneizzazione 36 che vengono di conseguenza poste in rotazione mentre si trovano immerse, come si vedrà,negli strati verticalmente sovrapposti di impasti alimentati al tamburo anulare di omogeneizzazione 26.
Venendo ora allo scarico dell'impasto finale omogeneizzato dal tamburo omogeneizzatore 26, questo prevede un'apertura circolare di scarico 30,alla quale si raccorda inferiormente un elemento imbutiforme 40 di convogliamento dell'impasto omogeneizzato dal tamburo anulare 26 agli stadi successivi di processo, come ad esempio una stazione di formatura di lastre o blocchi (non mostrata e di per se nota).
L'apertura circolare di scarico 30, disposta concentricamente rispetto al centro del tamburo anulare 26,viene chiusa,in corrispondenza della fase di immissione ed omogeneizzazione degli impasti,da un cilindro di chiusura 42.solidale ad un complesso azionatore a cilindro e pistone, indicato genericamente con il riferimento 44,ad esempio di tipo pneumatico od oleodinamico,che comanda lo spostamento del cilindro di chiusura 42 tra una posi
chiusura, non mostrata nelle figure
l'apertura circolare di scarico 30 e forma la parete anulare interna del tamburo anulare di omogeneizzazione 26,ed una posizione sollevata o di scarico (che è quella illustrata nelle figure 2 e 3),in cui l'impasto finale omogeneizzato può scaricarsi attraverso l'apertura di scarico 30 e la parte imbutiforme 40,passando come già accennato alla successiva stazione di lavorazione o di processo.
Per il convogliamento dell'impasto finale omogeneizzato verso la predetta bocca di scarico è previsto un dispositivo convogliatore mostrato nelle figure 1 e 3 e comprendente una coppia di pale ricurve o semicircolari 46, ancorate ad un braccio o struttura trasversale ed orizzontale 48,che si estende in modo che il cerchio descritto dai bordi radialmente esterni del braccio stesso intersechi la circonferenza che definisce il contorno dell'apertura di scarico 30 per cui la rotazione delle pale porta le stesse a passare per un certo tratto direttamente al di sopra della bocca di scarico 30.Alla struttura formata dalle pale 46 e dal braccio 48 è solidale, per mezzo di una staffa inclinata orizzontalmente 50, un raschietto a lama 52 che nella rotazione delle pale 46 striscia contro la superficie interna verticale della parete esterna del tamburo anulare omogeneizzatore 26.La stessa struttura sopra definita unitamente alla staffa 50 è solidale ad un mandrino 5 mobile verticalmente lungo una coppia di colonne di guida e' scorrimento 56 facenti parte di una slitta cui sono anche solidali mezzi motori che comandano lo scorrimento verticale anzidetto e la rotazione del braccio 48 e con esso delle pale 46 e della staffa 50 con relativo raschietto 52.
Venendo ora al funzionamento dell'apparecchiatura secondo la presente invenzione e quindi anche al metodo secondo l'invenzione (per il quale si rimanda in particolare alle figure 3,4 e 5), il ciclo di omogeneizzazione ha inizio con la preparazione in modo di per se noto di un impasto in ciascun mescolatore 10 e 12, con azionamento dei mezzi mescolatori ed agitatori fino a quando l'impasto stesso acquista le caratteristiche desiderate di omogeneità e consistenza o viscosità.
A questo punto vengono azionati gli attuatori che comandano lo scorrimento verso l’esterno delle piastre a settore 21 e 22 di chiusura delle aperture di scarico 19 e 20 e dopo aver posto il tamburo 26 in rotazione alla velocità desiderata, ciascun impasto comincia a defluire sulla superficie sottostante del tamburo 26, dove, per effetto del moto di rotazione da cui questo è animato, forma uno strato sottile sul quale quando il tamburo ruotando giunge sotto lo scarico diametralmente opposto si forma uno strato analogo dell'altro impasto e cosi' via.Al termine dello scaricoi, degli impasti dai mescolatori 10 e 12 all'interno de tamburo anulare 26 si è formata una massa di impasto costituita da una pluralità di strati molto sottili di ciascun impasto che si alternano regolarmente, ciascuno avendo un andamento sostanzialmente elicoidale che sposa la disposizione analoga dell'altro impasto.
E' evidente che regolando opportunamente la velocità di rotazione del tamburo anulare 26 che di regola è relativamente bassa,preferibilmente dell'ordine di alcuni metri al secondo, con diametri del tamburo 26 fino a 3 - 4 metri, è possibile in ultima analisi controllare lo spessore dei singoli strati di materiale che si depositano e quindi 1'interstratificazione dei due impasti.
Naturalmente questa operazione di scarico dei due mescolatori 10 e 12 ha luogo con il ciclindro di chiusura 42 in posizione abbassata e con i mandrini omogeneizzatori e la struttura a pale di scarico in posizione sollevata, per non interferire con la deposizione ordinata del materiale scaricato dai due mescolatori.
Una volta ultimata questa fase, si comanda la discesa dei madrini omogeneizzatori 32, i cui elementi a pala 36 iniziano a ruotare per un tempo prestabilito ed a velocità prefissata e regolabile,fino a che si ottiene il grado di omogeneizzazione desiderato e soprattutto quella uniformità di miscelazione dei due impasti, pur mantenendone 1 'individualità,che finora non era stato possibil conseguire.
Al termine della fase di omogeneizzazione viene comandato il sollevamento dei mandrini 32 di omogeneizzazione ed ha inizio la fase di scarico dal tamburo anulare di omogeneizzazione 26 della miscela di impasti omogeneizzata. A tale scopo di procede all’innalzamento del cilindro di chiusura 42 ed all’abbassamento della struttura a pale di scarico (46,48) che poste in rotazione convogliano la miscela di impasti verso la bocca di scarico 30 ed il raccordo imbutiforme 40, con il concorso della lama raschiatrice 52, che porvvede al ricupero del materiale che altrimenti rimarrebbe almeno in parte aderente alle pareti verticali o quanto meno inclinate verso l'alto del tamburo anulare di omogeneizzazione 26.
Una volta scaricata tutta la miscela di impasti dal cilindro 26 attraverso la predetta bocca di scarico, con l'innalzamento del mandrino 54 e con 1'abbassamento del cilindro di chiusura 42 l'apparecchiatura è pronta per iniziare un nuovo ciclo,tenendo presente che durante le fasi di omogeneizzazione e scarico è stato possibile mettere in funzione i mescolatori 10 e 12, per la preparazione di due nuovi impasti con gli evidenti vantaggi di risparmio di tempo e conseguente aumento della produttività.
Come già accennato nel preambolo della descrizione è stata descritta una forma di realizzazione preferita dell'invenzione, che ammette modifiche e varianti concettualmente e meccanicamente equivalenti.
Ad esempio i mandrini omogeneizzatori rotanti sono preferiti ma non indispensabili in quanto possono essere sostituiti con elementi a vomere fisso,nel qual caso verranno omessi i corrispondenti mezzi motori.E' anche possibile e previsto di omettere del tutto i mandrini omogeneizzatori affidando l'omogeneizzazione stessa ad una regolazione fine della velocità di rotazione del tamburo anulare ed al tempo stesso all'azione delle pale di convogliamento allo scarico 46.
Anche la struttura di chiusura ed apertura della bocca di scarico 30 del tamburo anulare 26 può essere realizzata diversamente, ferma restando la necessità che l'apertura stessa venga chiusa durante la fase di scarico e deposizione degli impasti dai mescolatori di preparazione dei singoli impasti e soprattutto che questa fase di deposizione non sia disturbata dalla presenza di elementi di disturbo della deposizione ordinata in strati di ciascun impasto.
Analoghe considerazioni valgono per la motorizzazione del tamburo anulare di omogeneizzazione, per i mandrini e per i dispositivi a slitta di movimentazione verticale degli stessi, nonché per la forma delle pale di omogeneizzazione 36 che nella forma di realizzazione illustrata sono sagomate lame verticali, ma possono essere configurate a denti come quelli in uso nei dispositivi di erpicatura del terreno.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la preparazione di impasti dii aggregati materiale lapideo o ceramico in preparazione p_er s_uccessive operazioni di formatura od indurimento, del tipo in cui si predispongono almeno due impasti di base differenti tra di loro per natura dell'aggregato contenuto nell'impasto e/o per la colorazione, caratterizzato dal fatto che detti due impasti di base vengono depositati a strati in punti tra di loro distanziati di un supporto o tamburo rotante al quale si imprime una velocità di rotazione tale che ciascun impasto all'atto della deposizione si stratifica e detti impasti stratificati vengono eventualmente sottoposti ad un'azione di omogeneizzazione ad opera di palette rotanti o vomeri fissi, dopo di che l'impasto finale risultante viene scaricato e trasferito alle successive operazioni di lavorazione.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo scarico dell'impasto finale risultante viene effettuato per mezzo di palette semicircolari che applicano al detto impasto finale un effetto di ribaltamento che si somma a o sostituisce l'effetto di omogeneizzazione di dette palette rotanti o vomeri fissi.
  3. 3. Apparecchiatura per la preparazione di impasti aggregati di materiale lapideo o ceramico in preparazione per successive operazioni di formatura ed indurimento, tipo comprendente almeno due mescolatori per la preparazione di corrispondenti impasti di base differenti per natura dell'aggregato contenuto nell'impasto e/o per la colorazione ,nonché mezzi per l'alimentazione separata a ciascun detto mescolatore degli ingredienti per la preparazione degli impasti di base, caratterizzata dal fatto di comprendere un tamburo anulare omogeneizzatore,dotato di un foro centrale di scarico della miscela di detti almeno due impasti omogeneizzati ed animato da un moto di rotazione a velocità prestabilita e regolabile, sul quale detti almento due mescolatori scaricano gli impasti di base corrispondenti in posizioni differenti, e mezzi omogeneizzatori opzionali posizionatili in contatto con il materiale che si dispone in detto tamburo anulare,detti mezzi omogeneizzatori opzionali essendo mobili tra una posizione sollevata o di riposo ed una posizione abbassata o di lavoro,detto tamburo anulare comprendendo inoltre mezzi di apertura e chiusura comandata di detto foro centrale di scarico e mezzi a paletta per convogliare detta miscela di impasti omogeneizzata a detto foro di scarico.
  4. 4. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto foro centrale di scarico è dotato di mezzi di chiusura ed apertura a comando.
  5. 5. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di apertura e chiusura a comando consistono in un cilindro di chiusura mobile verticalmente per mezzo di opportuni mezzi' motori,detto cilindro di chiusura in detta posizione chiusura essendo posizionato in modo da chiudere detto foro di scarico e formare la parete anulare interna di detto tamburo anulare di omogeneizzazione.
  6. 6. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detto moto di rotazione a velocità prestabilita e regolabile di detto piatto anulare di omogeneizzazione è assicurato da un gruppo motovariatore e da una trasmissione meccanica, detto tamburo anulare essendo montato su cuscinetti di supporto della rotazione.
  7. 7. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto detti mezzi omogeneizzatori opzionali consistono in palette montate girevolmente a mandrini motorizzati mobili verticalmente tra le due detto posizioni, ossia una posizione sollevata o di riposo in cui non interferiscono con il materiale presente od in via di deposizione nel detto tamburo anulare di omogeneizzazione ed una posizione abbassata od operativa in cui impegnano il materiale depositato in detto tamburo anulare di omogeneizzazione da detti almeno due mescolatori.
  8. 8. Apparecchiatura secondo la rivendicazione caratterizzata dal fatto che detti mandrini sono montati a slitte verticali mobili lungo colonne di guida e scorrimento.
  9. 9. Apparecchiatura secondo la rivendicazione caratterizzata dal fatto che detti mezzi omogeneizzatori' opzionali consistono in elementi a vomere fisso fissati a mandrini mobili verticalmente tra una posizione sollevata o di riposo ed una posizione abbassata od operativa nella quale interferiscono con il materiale depositato in detto tamburo anulare di omogeneizzazione da detti almeno due mescolatori.
  10. 10. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi a paletta di convogliamento di detto impasto finale a detto foro di scarico centrale consistono in palette semicircolari montate ad un braccio orizzontale, a sua volta solidale all'estremità inferiore di un mandrino mobile verticalmente tra una posizione sollevata o di riposo ed una posizione abbassata od operativa in cui impegnano detto impasto finale presente in detto tamburo anulare di omogeneizzazione,detto braccio anulare essendo azionato in rotazione intorno ad un asse verticale da primi mezzi motori e detto mandrino essendo mobile verticalmente tra dette due posizioni ad opera di secondi mezzi motori.
  11. 11. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che a detto braccio è solidale untf staffa inclinata lateralmente ed orizzontale portante una; lama di raschiatura mantenuta in contatto con la superficie interna della parete esterna di detto tamburo anulare di omogeneizzazione .
  12. 12. Apparecchiatura secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che per lo scarico di ciascun impasto di base da ciascun mescolatore questo comprende un'apertura di fondo sagomata a settore circolare,e mezzi di chiusura a piastra di forma a settore circolare per detta apertura di scarico, detti mezzi a piastra essendo mobili tra una posizione di chiusura di detta apertura a settore circolare ed una posizione di apertura in cui hanno effettuato uno spostamento per una distanza prestabilita e regolabile radialmente verso l'esterno, in modo da scoprire almeno in parte detta apertura di scarico a settore,mezzi attuatori essendo previsti per lo spostamento di detta piastra a settore circolare tra le dette due posizioni
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