IT9067646A1 - Procedimento per regolare l'avanzamento di articoli in un sistema di convogliamento, particolarmente un sistema automatico di confezionamento, e relativo sistema. - Google Patents

Procedimento per regolare l'avanzamento di articoli in un sistema di convogliamento, particolarmente un sistema automatico di confezionamento, e relativo sistema. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
"Procedimento per regolare l'avanzamento di articoli in un sistema di convogllamento, particolarmente un sistema automatico di confezionamento, e relativo sistema"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce, in generale, agli impianti automatici di convogliamento ed è stata sviluppata con particolare attenzione al possibile impiego negli impianti di confezionamento automatico, particolarmente per il confezionamento di prodotti alimentari.
In modo più preciso, l'invenzione trova applicazione nel contesto schematicamente illustrato nella figura 1.
Tale figura è una vista in pianta schematica di parte di un impianto di confezionamento automatico in cui è possibile distinguere:
- una stazione sorgente S di articoli A costituita, ad esempio, da un forno, una macchina per la formatura di cioccolato, ecc. da cui fuoriesce un flusso continuo o sostanzialmente continuo di articoli A (biscotti, sbarrette di cioccolato, ecc.) ordinati in ranghi, ossia in file di più axticoli identici che avanzano in direzione genericamente ortogonale alla loro direzione di allineamento;
- una linea o ramo principale di convogllamento 1 (costituito, in modo di per sé ampiamente noto, da una cascata di più convogliatoii, tipicamente convogliatori continui a nastro), che riceve dalla stazione S gli articcli A e li fa avanzare in un flusso ordinato (da sinistra verso destra, nella situazione a cui fa riferimento la figura 1); e - una pluralità di rami in dentizione comprendenti rispettive stazioni ci prelevamento 2, note nel settore come RFS ossia Row Feeding Station (stazioni di alimentazione delle righe), qui predisposte in numero di quattro, la cui funzione è quella di prelevare singoli ranghi di articoli A dal flusso che avanza sulle linea principale 1 per avviarli verso corrispondenti stazioni utilizzatrici W1.... Wn (n = 4, nel presente caso) costituite, ad esempio, da macchine incartatrici destinate a confezionare, singolarmente o in gruppi, gli articoli A.
I criteri di realizzazione delle stazioni RFS 2, secondo le configurazioni più diverse, sono ampiamente noti nella tecnica e non richiedono di essere richiamati in questa sede. In generale, le stazioni 2 possono essere realizzate in modo da essere in grado di prelevare articoli A presentati sul convogliatore principale 1 sia a monte, sia eventualmente a valle della singola stazione 2 con riferimento al verso di avanzai,-lento degli articoli A sul convogliatore 1.
Ciò vale in via principale per la stazione 2 disposta più a valle, alla quale è di solito associato un ulteriore tratto di convogliatore 3 suscettibile di muoversi in entrambi i versi di avanzamento e destinato a svolgere la funzione di convogliatore di accumulo. Tn sintesi, il convogliatele 3 è di solito realizzato in modo da poter ricevere su di sè ranghi di articoli A che riescono a superare {per motivi che verranno meglio spiegati nel seguito) anche l'ultima stazione 2 senza essere trasferiti verso una rispettiva stazione utilizzatrice Wk (k - 1, . n) così da immagazzinarli temporaneamente, per trasferirli infine a ritroso, in particolare verso la stazione 2 più a valle per l'avviamento verso le stazioni utilizzatrici.
Nelle condizioni di normale impiego, l'impianto della figura 1 viene regolato (secondo criteri di per sé noti) in modo tale per cui, in presenza di n stazioni di prelevamento 2 con associate n rispettive stazioni utilizzatrici Wk, ciascuna stazione 2 preleva dal flusso che avanza sul convogliatore principale 1 una frazione di tale flusso principale pari a 1/n, ossia - in pratica - un rango su n.
Succede però che il regolare funzionamento dell'impianto è perturbato, in modo assai frequente, da interruzioni del funzionamento delle stazioni utilizzatrici Wk (con conseguente annullamento della capacità di assorbire £li articoli sul /'ispettivo ramo in derivazione del sistema}: questo non necessariamente per l'insorgere di un guasto, ma anche per fenomeni compresi e previsti nel normale funzionamento delle stazioni stesse.
Ad esempio, qualora queste ultime siano macchine incartatici, 11ai-resto momentaneo del funzionamento può essere fatto risalire all'esaurimento di una bobina di foglio di avvolgimento e dalla necessità di ripristinare l'alimentazione corretta del foglio stesso (cosiddette "cambio carta").
Si pone quindi il problema di configurare l'impianto in modo tale che lo stesso possa assorbire tali fenomeni transitori senza dover necessariamente procedere allo scarto dei ranghi di articoli A non assorbiti dalla macchina momentaneamente ferma.
Questo problema può essere risolto in modi diversi.
Ad esempio, è già stato proposto di realizzare ciascuna stazione di prelevamento 2 in modo che essa sia in grado di svolgere localmente una certa funzione di accumulo di ranghi di articoli A per i quali non è possibile procedere al trasferimento verso la rispettiva stazione utilizzatrice Wk, momentaneamente ferma. Adottando questa soluzione, uno o più ranghi momentaneamente "parcheggiati" nella stazione di prelevamento 2 vengono poi trasferiti o verso la rispettiva stazione utilizzatrice, quando questa ha ricominciato a funzionare, ovvero verso le stazioni di trasferimento 2 situate più a valle nel flusso, ovvero ancora verso il nastro di accumulo 3, qualora la situazione di arresto sia destinata a protrarsi.
Questa soluzione, concettualmente brillante, crea però notevoli difficoltà di pratica realizzazione, sia per le complicazioni strutturali incotte nella struttura delle singole stazioni di prelevamento 2, sia per il fatto che il problema dell'arresto momentaneo delle stazioni utilizzatrici Wl... Wn non viene risolto con una intelligenza centralizzata del sistema, in modo complessivo, ma con soluzioni parziali adottate a livello di interl.ligenza locale di ciascuna singola stazione di trasferimento 2.
Un tentativo di risolvere il problema a livello centralizzato è stato effettuato da alcuni produttori adottando il principio generale secondo cui, rilevato l'arresto momentaneo di una delle stazioni utilizzatrici Wk, .la velocità di funzionamento di tutte le altre stazioni utilizzatrici {e delle relative stazioni di prelevamento 2) viene immediatamente aumentata facendo si che ciascun ramo di prelievo o in derivazione del sistema rimasto attivo sia in grado di assorbire, invece che una frazione pari a 1/n del flusso globale, una frazione di articoli A pari a l/(n-l).
In concreto, supponendo di avere a disposizione quattro stazioni utilizzatrici Wl... W4, ciascuna delle quali assorbe in condizioni normali 1/4 del flusso degli articoli A, in presenza dell 'arresto di una stazione ciascuna delle stazioni rimaste attive aumenta la sua velocità eli funzionamento in modo da poter assorbire 1/3 degli articoli A provenienti dalla stazione sorgente S.
Anche questa soluzione non si dimostra di per sè esente da inconvenienti, riconducibili al fatto che, quando la velocità di funzionamento nelle stazioni rimaste attive viene aumentata, sul convogliatore principale 1 possono esserci ranghi di articoli che non è più possibile prelevare, anche aumentando la velocità, con la conseguente necessità di avviarli, in ogni caso, verso il nastro di accumulo 3. Cosa più rilevante, può accadere che una o più stazioni di prelevamento 2, predisposte per operare a velocità maggiore, non siano in effetti in grado di prelevare immediatamente un rango di articoli A, per cui la rispettiva stazione utilizzatrice Wk situata a valle, comandata a funzionare più rapidamente, non viene di fatto alimentata. Nel caso di una incartatrice può quindi succedere che quest'ultima produca una o più confezioni vuote (prive di articoli), destinate ad essere scartate.
Per rimediare a questo inconveniente è stato anche proposto di associare alle stazioni di prelievo 2 mezzi sensori (barriere ottiche o similari), che sentono la densità del flusso dei ranghi di articoli A sul convogliatore principale 1 a monte di ciascuna stazione 2 e generano alla loro uscita un segnale analogico indicativo d.i tale intensità di flusso. Tale segnale analogico è destinato ad essere utilizzato come segnale di pilotaggio della stazione utilizzatrice Wk situata a valle. Tutto questo in modo tale per cui quest'ultima si adegua in modo analogico all'effettiva disponibilità dei ranghi di articoli A suscettibili di essere raccolti dalla rispediva stazione di prelevamento 2 sul convogliatore principale 1.
Di solito, il suddetto segnale di pilotaggio viene ottenuto con un circuito elettrico che realizza una media di un segnale impulsivo, in cui ciascun impulso è indicativo dell'arrivo di un rango di artìcoli A.
Nella pratica applicazione si riscontra però che tale segnale analogico finisce per essere soggetto a continui pendolamenti di valore, in un campo piuttosto ampio.
Al riguardo, conviene ancora ricordare che in impianti quale quello illustrato in figura 1, realizzati secondo le tecniche più recenti, la velocità di funzionamento delle stazioni utilizzatrici Wk può essere dell'ordine di diverse centinaia di "colpi" al minuto (ad esempio 500), e che il suddetto pendolamento della velocità di funzionamento può avvenire (nel caso di un impianto comprendente quattro stazioni utilizzatrici Wk), verso un valore superiore più di un terzo alla velocità di funzionamento nominale.
Infatti, come si è visto, nel funzionamento normale, ciascuna ci tali stazioni assorbe 1/4 (ossia il 2Γ>%) dei flusso complessivo di articoli A, mentre la velocità di funzionarliente accelerata prevista durante l'arresto di una delle macchine poi-ta ciascuna delle macchine rimaste attive ad assorbire 1/3 (ossia il 335») del flusso totale. Questo corrisponde alla necessità di assorbire circa l'S% più del flusso di articoli, pari praticamente ad un terzo del 25% normalmente assorbito dalla stazione.
In generale, poi, il pendolamento della velocità di funzionamento in campi così critici è un fenomeno negativo, suscettibile di produrre un precoce logoramento rìell'apparecchiatura.
Ancora un'altra soluzione preposta è stata quella di provvedere nel sistema un ramo in derivazione aggiuntivo (tipicamente disposto a valle di tutti gli altri) disattivato durante il normale funzionamento dell'impianto è destinato ad essere utilizzata in funzione di rimpiazzo di uno qualsiasi degli altri rami in derivazione la cui stazione utilizzatrice Wk è momentaneamente ferma.
Anche questa soluzione non può però considerarsi soddisfacente.
In primo luogo, per la natura delle interruzioni di funzionamento tipiche delle stazioni Wk (come si è visto abbastanza frequenti e di breve durata), il ramo ausiliario finisce per essere costretto a commutare in continuazione tra .la disattivazione e rapide fasi di attivazione.
Oltre a ciò, la presenza di tale ramo aggiuntiva viene considerata come un inutile aggravio di costi e di assorbimento di spazio da parte dell'utilizzatore finale.
La presente invenzione si prefigge pertanto le scopo principale di fornire mezzi per il controllo del funzionamento di un impianto quale quello illustrato nella figura 1 suscettibili di evitare l'insorgere dei fenomeni negativi delineati in precedenza.
Secondo la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto mediante un procedimento di comando avente le caratteristiche richiamate nelle rivendicazioni che seguono.
L'invenzione ha anche per oggetto un sistema operante secondo tale procedimento di comando.
L'invenzione verrà ora descritta, a puro titolo di esempio non .limitativo, con riferimento ai disegni annessi, in cui:
- la figura 1, che illustra una configurazione di impianto di confezionamento, è già stata ampiamente descritta in precedenza; la stessa figura verrà però anche impiegata al fine di illustrare le caratteristiche dell'invenzione;
- la figura 2 è una vista schematica di parte dell'impianto illustrato nella figura 1 circa corrispondente alla linea II-II della figura 1, e
- la figura 3 illustra, sotto forma di un diagramma di flusso la sequenza di funzionamento di un sistema secondo 1 'invenzione.
La descrizione generale della struttura o del funzionamento di un impianto automatico di confezionamento data in precedenza con riferimento alla figura 1 viene richiamata a tutti gli effetti ai fini della descrizione della presente invenzione .
Caratteristica saliente dell'invenzione è la predisposizione, nell'ambito dell'impianto illustrato in figura 1, più precisamente, in posizione intermedia fra ciascuna stazione di prelevamento (RFS) 2 e la rispettiva stazione utilizzatrice Wk di un convogliatore 4 pilotato dall'unità generale U di gestione del sistema (di solito un controllore PLC) secondo criteri che verranno meglio illustrati nel seguito.
Più precisamente, ciascun convogliatore 4 è costituito da una cascata di più convogliatori a nastro continuo (provvisti di rispettive motorizzazioni 4b controllate dall'unità U - il tutto secondo criteri ampiamente noti nella tecnica, che non richiedono di essere qui richiamati in dettaglio), con la predisposizione di una funzione di rilievo dell’accumulo degli articoli A facente capo ad almeno due barriere o sensori ottici 5, 6 situati all'estremità a monte di rispettivi tratti di convogliatore 4.
Più precisamente, il sensore ottico 5 è situato in elementi di convogliameneo situati a valle) allo scopo di svitare che sul convogliatror-e 42 si formi una coda troppo compatta di articoli, evitando nel contempo un eccessivo diradamento del flusso degli articoli.
Per una descrizione compiuta della realizzazione di tale funzione di regolazione del flusso si può fai·e utilmente riferimento alla descrizione della domanda di brevetto per invenzione industriale 68175 A/88, di titolarità della stessa Richiedente.
Il sensore 6 disposto a monte ha invece la funzione di rilevare, segnalandolo all'unità U con la emissione di un corrispondente segnale, la situazione in cui la fila dei prodotti in accumulo a monte della stazione utilizzatrice Wk si è estesa sino ad occupare tutto il tratte convogliatore 42.
Naturalmente, in una ulteriore estensione dell'invenzione (non specificatamente illustrata nei disegni) è possibile riprodurre .la funzione del sensore G con ulteriori sensori disposti a monte, ciascuno dei quali destinato a verificare l’estendersi della coda di accumulo oltre un rispettivo convogliatore.
All'unità U di gestione del sistema, oltre ai segnali forniti dai sensori 5 e 6, pervengono anche dalle singole stazioni Wk segnali indicativi del fatto che ciascuna stazione Wk funziona regolarmente o si trova momentaneamente in condizioni di arresto.
Un ulteriore sensore 7, associato al convogliatore di accumulo 3 è in grado di segnalare alla stessa unità U la presenza di uno o più ranghi di articoli A immagazzinati sul convogliatore 3 stesso.
L'unità U (costituita, come si è detto, da un PLC o da una unità elaborativa equivalente) controlla il funzionamento di ciascuna stazione di prelevamento 2, del rispettivo convogliatore 4, e della stazione utilizzatrice Wk di ciascun ramo di derivazione del flusso di articoli A secondo la logica (implementata a livello software) espressa dal diagramma di flusso di cui alla figura 3.
A partire da una fase di avvio 100, viene dapprima verificato (fase 101) se la rispettiva stazione funziona correttamente.
Nel caso in cui la stazione Wk sia momentaneamente ferma, viene generato verso l'unità U un segnale di allarme (fase 102), destinato ad essere utilizzato secondo i criteri descritti in precedenza.
In caso di corretto funzionamento della macchina, in una successiva fase 103, l'unità U scambia tali informazioni tra tutte le macchine componenti il sistema.
In una successiva fase 104, sulla base della lettura della fase 103, l'unità U verifica che tutte le macchine Wk funzionino correttamente, ed in caso positivo, dopo aver confermato in una fase 105 il comando secondo cui tinte le macchine ed i relativi organi ad esso associati (stazione di prelevamento 2, convogliatore 4) disposti a monte di essa devono continuare a funzionare con la velocità normale (prelievo di una frazione 1/n del flusso totale di articoli, dove n è il numero delle stazioni Wk presenti nel sistema), riavvia lo svolgimento dell'operazione di controllo della fase 101.
In caso contrario, ossia quando si rileva che una delle - altre - macchine Wk del sistema è momentaneamente ferma la macchina si predispone per l’eventuale funzionamento ad una velocità accelerata (smaltimento di uiia frazione l/(n-l) del flusso di articoli A).
A questo fine, l’unità U legge (fase 10G) l’informazione fornita dal sensore 6 (eventuale presenza di un accumulo anche sul convogliatore 42).
Nella fase di confronto 107 l'unità verifica, sulla base del segnale fornito dal sensore 6,se .l'accumulo dei prodotti sul convogliatore A si estende già sino alla posizione identificata dal sensore 6.
In caso negativo, il programma ritorna a monte nella fase 106, dopo aver imposto (fase 106) alla l'ispettiva stazione di prelevamento 2 di mettersi a funzionare alla velocità accelerata (prelevamento di l/(n-l) ranghi).
Questo significa - elemento rilevante ai fini de.ll’invenzione - che quando si rileva il fatto che una dellle stazioni utilizzatrici Wk è ferma, il controllo del sistema si U mica ad accelerare (fase 106) il funzionamento di tutte le stazioni di prelevamento 2 associate alle altre stazioni V/k che funzionano correttamente, senza però produrre l’effettiva accelerazione del funzionamento di tali altre stazioni utilizzatrici e dei relativi convogliatori 4 (ossia di tutto il ramo in derivazione nel suo complesso) se non dopo aver verificato il formarsi, sui rispettivi convogliatori di alimentazione 4, un certo accumulo di articoli A.
Tutto questo risponde all’esigenza di accelerare senz'altro, in presenza dell'allarme indotto dalla rilevazione del fatto una delle macchine V/k si è fermata, la "captazione" dei ranghi degli articoli A da parte delle stazioni di prelievo 2 dei rami in derivazione che continuano a funzionare, senza però comandare il funzionamento di tutto il ramo in derivazione.
Come si è detto nella parte introduttiva della descrizione, infatti, l'incremento di velocità conseguente alla adozione di tale configurazione particolare può essere notevole (anche di un terzo o più): se, inoltre, si considera che molto spesso la durata delle interruzioni del funzionamento di una delle macchine V/k è di breve durata (ad esempio intervallo di cambio carta) appare evidente che l'accelerazione del funzionamento di tutto il sistema risulta molto spesso superflua, visto che il sistema nel complesso è in grado di assorbire tale interruzi one momentanea del funzionamento, senza dover necessariamente portare tumte le stazioni rimaste operative a funzionare alla velocità superiore. Oltre a ciò - come già si è detto - l'incremento di velocità di una o più stazioni di prelevamento 2 associate alle stazioni utilizzatrici Wk rimaste attive, può trovarsi di fronte ad una situazione in cui non è immediatamente disponibile un rango di articoli A da prelevare, con conseguente rischio di formazione di confezioni vuote.
Nella soluzione secondo l'invenzione, il fatto che il convogliatore 4 e la stazione utilizzatrice Wk disposta a valle dello stesso non vengano portati immediatamente a lavorare alla velocità superiore, assicura comunque la formazione di un certo polmone di articoli A in accumulo, tale da evitare in ogni caso la formazione di confezioni vuote.
Soprattutto, la soluzione secondo l'invenzione evita che possano ingenerarsi nelle stazioni Wk fenomeni di pendolamento della velocità di funzionamento, come accade invece in quei sistemi in cui tali stazioni sono asservite ad un segnale analogico di pilotaggio indicativo della densità del flusso dei ranghi di articoli A in arrivo.
Nella soluzione secondo 1'invenzione, nonsi ha dunque il passaggio immediato del convogliatore 4 e della stazione Wk alla velocità accelerata di funzionamento nel caso in cui una delle stazioni Wk si arresti. Se ciò accade, senza che però sul convogliatore 4 e precisamente sul ttìtto 42 si sia formato un accumulo, dopo aver comandato {fase 108) l'accelerazione della velocità di captazione delle stazioni 2 associate alle stazioni utilizzatrici rimaste attive, il controllo del sistema ritorna a monte della fase 104. In questo modo, se nel frattempo la stazione utilizzatrice che si era fermata ha ricominciato a funzionare, il sistema ritorna nel ciclo di funzionamento normale.
Il passaggio generale nella configurazione di allarme (con accelerazione della velocità di funzionamento - anche -delle stazioni utilizzatrici Wk rimaste attive e dei relativi convogliatori 4 al valore suscettibile di assicurare uno smaltimento di una frazione l/(n-l) del flusso totale) si ha invece se e soltanto se il segnale fornito dal sensore 6 conferma l'avvenuta formazione di un accumulo (esito positivo della fase di confronto 107).
A questo punto, l'unità U comanda effettivamente (fase 109) l'accelerazione del funzionamento, non solo della stazione di prelievo 2, ma anche del convogliatore 4 e della stazione utilizzatrice Wk. Tutto questo con riferimento a tutti i rami in derivazione del sistema in cui è presente una stazione utilizzatrice Wk attiva.
Tale situazione di funzionamento viene mantenuta sino a quando l'unità U ottiene un risultato negativo da due operazioni di confronto effettuate nelle fasi, di decisione 110, 111 in cascata fra loro.
Nella fase 110 l'unità U verifica se il segnale fornito dal sensore 6 indica il persistere di accumulo sul ramo 42. Se sì, viene senz'altro mantenuto il funzionamento alla velocità superiore.
In caso negativo (rilevazione dello smaltimento dell'accumulo sul tratto 42 del convogliatore 4) l'unità U va a leggere il segnale fornito dal sensore 7 associato a.1 convogliatore di accumulo 3.
Se questo sensore indica la presenza di ranghi in accumulo sul convogliatore 3 (esito positivo della fase 111) l'unità U conserva il funzionamento del sistema alla velocità superiore .
La presenza di ranghi in accumulo sul convogliatore 3 è infatti indicativa del fatto che esiste un arretrato di ranghi di articoli A da smaltire, per i quali si rende quindi necessario che il sistema continui a lavorare a velocità accelerata.
In particolare, lo smaltimento dell'accumulo formatesi sul convogliatore 3 viene intrapreso in via primaria (secondo principi noti che non richiedono di essere richiamati in questa sede) dalla stazione di prelevamento 2 situata più a valle. Come si è detto nell'introduzione alla presente descrizione, tale stazione è di solito configurata in modo da poter prelevare ranghi di articoli sia a monte, sia a valle della stazione stessa.
In particolare, la stazione di prelevamento in questione è in grado di prelevare g.li articoli A che si trovano sul convogliatore di accumulo 3 e trasferirli verso la rispettiva stazione utilizzatrice Wn.
Soltanto quando anche il confronto effettuato nella fase 111 dà esito negativo (il che indica l'avvenuto smaltimento dell'accumulo sul convogliatore 4|) l'unità U ripristina (fase 112) il funzionamento di tutto il sistema alla velocità più bassa (quella che assicura lo smaltimento, da parte di ciascuna linea in derivazione di una quota pari a 1/n del flusso totale di articoli, riportando il controllo del sistema nella fase iniziale).
Naturalmente, fermo restando il principio dell'invenzzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazine potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto descritto ed illustrato, senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.
corrispondenza dell'estremità a monte del tratto 41 del convogliatore 4 situato più a valle (ossia quello rivolto verso la rispettiva macchina utilizzatrice Wk), mentre il sensore 6 è associato all'estremità a monte del tratto 42 del convogliatore 4 situato a monte del tratto 41.
Naturalmente, per rilevare la presenza degli articoli A sui tratti di convogliatore 41 e 42 è anche possibile adottare sensori di tipo diverso (ad esempio tastatori con un braccio oscillante mosso per effetto del contatto con gli articoli A che avanzano).
L'impiego di sensori ottici (ad esempio i sistemi fotorivelatori prodotti dalla società Erwin Sick della Repubblica Federale Tedesca) è però ritenuta al momento preferenziale.
In ogni caso, le caratteristiche di tali sistemi di rilevazione e le modalità di impiego degli stessi sono ampiamente note nella tecnica, e non richiedono una descrizione specifica in questa sede.
A titolo di sintesi, si può rammentare che la funzione del sensore 5 è essenzialmente quella di fornire un segnale indicativo del fatto che sul convogliatore 41 è presente un accumulo o scorta di articoli A sufficiente a far sì che la stazione utilizzatrice Wk situata immediatamente a valle possa operare correttamente. Tutto questo producendo, ad esempio, una contenuta variazione della velocità di avanzamento del tratto di convogliatore 42 (e/o di eventuali

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. - Procedimento per l'avanzamento di articoli (A) in un sistema di convogliamento comprendente: - un ramo principale di convogliamento (1) su cui avanza un flusso di dettai articoli (A), e - una pluralità di rami in derivazione (2,4,Wk), auscettj.hi.le di operare ad una velociti- di funzionamento normale (1/n) e ad almeno una velocita maggiorata (l/'n-l), su cui vengono instradate rispettive frazioni di detto flusso di articoli (A), detto procedimento comprendendo le operazioni di rilevare l'eventuale arresto di uno di detti rami in derivazione (2, 4, Wk) e di comandare il funzionamento degli altri rami in derivazione rimasti attivi a detta velocità maggiorata per assicurare l'assorbimento di detto flusso dì articoli (A), caratterizzato dal fatto che comprende le operazioni di rilevare (0), in ciascuno di detti rami in derivazione rimasti attivi, la possibile formazione di un accumulo di articoli (A) e l'operazione di comandare il funzionamento a detta velocità maggiorata soltanto in presenza di detto accumulo. 2. - Procedimento secondo la rivendicazione 1, applicato ad un sistema comprendente inoltre mezzi di accumulo (3) per 1’immagazzinanento temporaneo di articoli (A) eventualmente non instradati su detti rami in derivazione (2, 4, Wk), caratterizzato dal fatto che comprende le operazioni di rilevare (7) la presenza di articoli (A) su detti mezzi di accumulo (3) e di comandare il ritorno di detti rami in derivazione alla velocità di funzionamento normale, dopo una accelerazione a detta velocità maggiorata, soltanto dopo lo smaltimento completo degli articoli (A) su detti mezzi di accumulo (3). 3. - Procedimento secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, applicato ad un sistema in cui, in ciascun ramo in derivazione sono presenti, in cascata fra loro: - una stazione di prelevamento (2) degli articoli (A) da detto ramo principale di convogllamento (1), - un mezzo convogliatoli (9) e - una stazione utilizzatrice (Wk), caratterizzato dal fatto che comprende le operazione di: comandare il funzionamento di detta stazione di prelevamento (2) a detta velocità maggiorata in detti rami in derivazione rimasti attivi all'avvenuta rilevazione (107) dell'ambito di un altro ramo in derivazione, e - mantenere detto mezzo convogliatore (4) e detta stazione utilizzatrice (Wk) a detta velocità inferiore normale di funzionamento (1/n) sino a quando viene rivelata (6) la formazione di un accumulo su detto mezzo convogliatore (4). 4. - Sistema per il convogliamento di articoli (A) comprendente: - un ramo principale (1) per convogliare un flusso di detti articoli (A), e - una pluralità di rami in derivazione (2,4, Wk), suscettibile di operare ad una velocità di funzionamento 1’ina {'.radamente di rispettive frazioni di detto flusso ili articoli (A), - mezzi (U) per rilevare l'eventuale arresto di uno di detti rami in derivazione (2, 4, Uk) e comandare il funzionamento degli altri rami in derivazione rimasti attivi a detta velocità corrispondente mente maggiorata per assicurare l'assorbimento di detto flusso di articoli (A), caratterizzalo dal fatto che comprende: - mezzi sensori (6) per rilevare in ciascuno di detti rami in derivazione rimasti attivi , .la possibile formazione di un accumulo di articoli (A), e - mezzi d.i comando (U) per comandare il funzionamento a detta velocità maggiorata soltanto in presenza di detto accumulo. 5. - Sistema secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che comprende - mezzi di accumulo (3) per l'immagazzinamento temporaneo di articoli (A) eventualmente non instradati su detti rami in derivazione (2, 4, Wk), - ulteriori mezzi sensori (7) per rilevare la presenza di articoli (A) su detti mezzi di accumulo, - e dal fatto che detti mezzi di comando comandano i.l ritorno di detti rami in derivazione alla velocità di funzionamento normale, dopo una accelerazione a detta velocità maggiorata, soltanto quando detti ulteriori mezzi sensori (7) rilevano lo smaltimento completo degli articoli (A) su detti mezzi di accumulo (3). 6. - Sistema secondo la rivendicazione 4 o la rivendicazione 5, caratterizzato dai fatto che in ciascun ramo in derivazione sono presenti, in cascata fra loro: - una stazione di prelevamento (2) degli articoli (A) da deetto ramo principale di convogllamento (1), - un mezzo convogliatore (9) e - una stazione utilizzatrice (Wk), e dal fatto che detti mezzi di comando (li) accelerano il funzionamento di detta stazione di prelevamento (2) a detta velocità maggiorata in detti rami in derivazione rimasti attivi all'avvenuta rilevazione dell'arresto di un altro ramo di. derivazione e mantengono detto mezzo convogliatore (4) e detta stazione utilizzatrice (Wk) a detta velocità normale di funzionamento sino a quando detti mezzi sensori (6) rivelano la formazione di un accumulo su detto mezzo convogliatore (4). 7. - Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 4 a 6, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sensori (6) comprendono sensori ottici.
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