IT9052873U1 - Dispositivo per prove analitiche. - Google Patents

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Description

plastico avente una dimensione dei pori di 10 micron o superiore, attraverso cui il campione liquido applicato deve passare nel percorso verso il materiale di sopporto poroso, il reagente di legame specifico marcato essendo liberamente solubile o dispersibile in un qualsiasi campione liquido che entra nel corpo macroporoso.
La presente invenzione si riferisce a saggi che comportano legami specifici, specialmente saggi immunologici.
In particolare, l'invenzione si riferisce a dispositivi analitici che sono adatti per l'impiego in casa, in clinica o in chirurgia e che sono previsti per fornire rapidamente un risultato analitico e che richiedono il minimo grado di abilità e coinvolgimento da parte dell'utilizzatore. L'impiego di dispositivi di prova in casa per provare la gravidanza e il periodo fecondo (ovulazione) è ora un fatto normale.
Nella descrizione del brevetto inglese GB-2.204.398A vengono descritti dispositivi di prova che sono facilmente utilizzabili anche da una persona inesperta e che tipicamente richiedono semplicemente che una qualche parte del dispositivo venga posta in contatto con un campione (ad esempio urina nel caso di una prova di gravidanza o ovulazione) e successivamente non si richiedono ulteriori azioni da parte dell'utilizzatore prima di poter osservare un risultato analitico. Il risultato analitico può essere osservabile entro pochi minuti dopo l'applicazione del campione, ad esempio dieci minuti o meno.
E' stato precedentemente proposto l'impiego di strisce di prova impregnate di reagente in saggi di legame specifico, quali saggi immunologici. In tali procedimenti, un campione viene applicato su una porzione della striscia di prova e viene lasciato permeare attraverso il materiale della striscia, generalmente per mezzo di un solvente di eluizione quale acqua. Facendo ciò, il campione progredisce entro o attraverso una zona di rivelazione nella striscia di prova in cui è immobilizzato un reagente di legame specifico. L'analito presente nel campione può prendere parte ad una reazione a sandwich o a competizione entro la zona di rivelazione, con un reagente marcato che può anche essere incorporato nella striscia di prova oppure applicato su questa. Esempi di proposte che utilizzano questi principi vengono forniti nel brevetto inglese 1.589.234, nel brevetto EP 0225054 , nel brevetto EP-0183442 e nel brevetto EP-0186799
La presente invenzione provvede un dispositivo di prova analitica incorporante un sopporto poroso asciutto sul quale può essere applicato indirettamente un campione liquido che si sospetta contenere un analito, il dispositivo comprendendo pure un reagente di legame specifico marcato che è liberamente mobile nel sopporto poroso quando si trova allo stato umido, e un reagente di legame specifico non marcato che è permanentemente immobilizzato in una zona di rivelazione sul materiale di sopporto, i reagenti di legame specifico marcato e non marcato essendo in grado di partecipare sia ad una reazione sandwich, sia ad una reazione di competizione in presenza dell'analito, in cui prima dell'applicazione sul dispositivo di un campione liquido che si sospetta contenga l'analito, il reagente di legame specifico marcato viene trattenuto allo stato secco in un corpo macroporoso attraverso il quale il campione liquido applicato deve passare mentre procede verso il materiale di sopporto poroso, il reagente di legame specifico marcato essendo liberamente solubile o dispersibile in un qualsiasi campione liquido che entra nel corpo macroporoso.
L'invenzione comprende pure un corpo macroporoso contenente allo stato secco un-reagente di legame specifico marcato che è liberamente solubile o dispersibile in un campione acquoso che può essere applicato sul corpo macroporoso. L'invenzione comprende inoltre un qualsiasi dispositivo analitico che incorpora tale corpo macroporoso insieme con una striscia di prova o simile nella quale il campione liquido che porta disciolto o disperso il reagente di legame specifico marcato può scorrere dal corpo macroporoso. L'invenzione comprende pure l'impiego di tale corpo macroporoso per facilitare l'assobimento di un agente di legame specifico marcato da parte di un campione liquido prima che tale campione venga analizzato su una striscia di prova o simile.
Preferibilmente, il materiale di sopporto poroso asciutto comprende una striscia cromatografica, quale una striscia di nitrocellulosa. Volendo, la nitrocellulosa può essere sopportata con materiale impermeabile all·'unidità,anche foglio di poliestere. L'impiego di nitrocellulosa come materiale di sopporto poroso presenta un notevole vantaggio rispetto a materiale striscia più tradizionali, quali carta, poiché la nitrocellulosa ha una capacità naturale di fissare le proteine senza richiedere una precedente sensibilizzazione. I reagenti di legame specifici, quali le immunoglotuline possono essere applicati direttamente sulla nitrocellulosa e esservi immobilizzati. Non si richiede alcun trattamento chimico che potrebbe interferire con l'attività di legame specifico essenziale del reagente. Le posizioni di legame non utilizzate sulla nitrocellulosa possono essere successivamente bloccate impiegando materiali semplici, quali alcool polivinilico. Inoltre, la nitrocellulosa è facilmente disponibile in una gamma di dimensioni di pori e ciò facilita la scelta di un materiale di sopporto che si adatti a requisiti particolari quali la velocità di flusso del campione. Preferibilmente, la nitrocellulosa ha una dimensione dei pori di almeno 1 micron. Preferibilmente la nitrocellulosa ha una dimensione dei pori non superiori a circa 20 micron.
In una forma di attuazione preferita dell'invenzione, il reagente di legame specifico marcato comprende un reagente di legame specifico fissato ad un marcatore particellare. Tali "marcatori diretti" ad esempio particelle di lattice colorate, sol di oro, colloidi non metallici, e sol di coloranti sono già noti. Essi possono essere utilizzati per produrre un risultato analitico istantaneo senza la necessità di aggiungere ulteriori reagenti allo scopo di sviluppare un segnale rivelabile. Essi sono resistenti e stabili e possono perciò essere impiegati facilmente in un dispositivo analitico che viene conservato allo stato secco. La loro liberazione per contatto con un campione acquoso può essere modulata, per esempio mediante l'impiego di vetrine solubili. Preferibilmente, il marcatore particellare è una particella di lattice, quale una particella di lattice colorata che può essere facilmente visibile all'occhio se viene legata nella zona di rivelazione. Se desiderato, il risultato del saggio può essere letto mediante uno strumento, ad esempio mediante riflettanza del colore. In alternativa, la particella di lattice può incorporare un composto fluorescente che può rispondere ad una energia elettromagnetica applicata, quale luce ultravioletta o luce visibile, così da provvedere un segnale emesso che può esseri misurato mediante strumenti. In una forma di attuazione particolarmente preferita, il marcatore diretto è una particella di lattice colorato di forma sferica o quasi sferica ed avente un diametro massimo non superiore a circa 0,5 micron. Un intervallo ideale di dimensioni per tali particelle è da circa 0,05 a circa 0,5 micron.
Si è trovato che l'impiego di un corpo macroporoso come laporzionedel dispositivo in cui il campione liquido applicato incontra il marcatore particellare migliora considerevolmente la facilità con cui il marcatore particellare viene assorbito dal campione liquido, rispetto alla condizione che esiste generalmente se il marcatore particellare viene incorporato come un reagente predosato su una striscia di sopporto por-oso asciutta. Per permettere al- marcatore particellare di migrare liberamente fuori dal- corpo macroporoso con il campione liquido, il corpo macroporoso ha preferibilmente una dimensione dei pori almeno dieci volte maggiore della dimensione massima delle particelle del marcatore particellare. Più preferibilmente, il corpo macroporoso comprende materiale plastico avente una dimensione media dei pori non inferiore a dieci micron, e idealmente di circa 100 micron, poiché tali dimensioni maggiori dei pori forniscono una migliore liberazione del reagente marcato. Il materiale plastico non dovrebbe essere in grado di legare le proteine, né dovrebbe essere facilmente bloccabile mediante reagenti, quali BSA o PVA allo scopo di minimizzare il legame non specifico e facilitare il movimento libero del reagente marcato dopo che il corpo macroporoso è stato inumidito con il campione liquido. Il materiale plastico può essere pretrattato con un agente tensioattivo o un solvente, se necessario, per renderlo più idrofilo e per favorire il rapido assorbimento del campione liquido. In alternativa, se desiderato, un agente tensioattivo può essere incorporato nella soluzione contenente il reagente marcato quando questo viene applicato sul materiale macroporoso durante la fabbricazione del dispositivo.
Il reagente marcato viene preferibilmente incorporato nel materiale macroporoso in forma voluminosa, ad esempio un grosso foglio, prima di essere suddiviso in corpi individuali per l'impiego in un dispositivo di prova secondo l'invenzione.
Dopo che una soluzione contenente il reagente marcato è stata lasciata per saturare il materiale macroporoso, il materiale macroporoso dovrebbe essere essiccato, ad esempio mediante essiccazione sotto vuoto o all'aria oppure preferibilmente mediante liofilizzazione. Facoltativamente, la soluzione può anche contenere un agente tensioattivo, quale un detergente e/oppure un materiale di velatura, quale uno zucchero, ad esempio saccarosio. La presenza del materiale di velatura sembra migliori la liberazione del reagente marcato e favorisca la stabilità dei reagenti di legame specifico delicati, quali gli anticorpi.
Incorporando il reagente marcato in un corpo macroporoso separato, anziché essere predo;ato sul materiale di sopporto che comprende pure la zona di liberazione, si possono ottenere i seguenti vantaggi.
Accresciuta sensibilità della prova, poiché una sostanziale quantità del campione liquido è in grado di assorbire il reagente marcato prima di migrare attraverso il materiale di sopporto verso la zona di rivelazione, aumentando il tempo di reazione potenziale senza aumentare in misura rilevante il tempo di prova globale. Inoltre, il liquido che permea nel sopporto ha una composizione più uniforme e costante. Mentre i dispositivi di prova quali descritti nella precedente domanda di brevetto GB-2204398A sono essenzialmente, sebbene non esclusivamente, adatti per saggi qualitativi, quelli secondo la presente invenzione sono specialmente adatti per saggi quantitativi, oltreché per saggi qualitativi.
Maggiore prestazione percepita della prova. Per esempio, quando il dispositivo incorpora una striscia di sopporto e la zona di rivelazione comprende una linea di reagente immobilizzato, e il marcatore è un marcatore diretto visibile, un risultato positivo si manifesta più chiaramente, con uno sfondo temporaneo notevolmente ridotto provocato dal reagente marcato visibile che viene progressivamente trasportato oltre la zona di rivelazione.
Facilità di fabbricazione, poiché l'incorporazione del reagente marcato nel corpc macroporoso separato evita la necessità di applicare il reagente marcato in una zona speciale nel sopporto, il che può richiedere un attento pretrattamento, come descritto nel nostro GB-2204398A.
Se il dispositivo di saggio è previsto per identificare più di un analito in un singolo campione, il corpo macroporoso può incorporare parecchi reagenti di legame specifico marcati, portanti ognuno un differente marcatore, ad esempio aventi colori diversi o proprietà fluorescenti. Ciò facilita la fabbricazione di un dispositivo di prova per analito multiplo.
Idealmente il corpo macroporoso è in contatto diretto di conduzione di umidità con il materiale poroso, e la zona di rivelazione del materiale di sopporto poroso è distanziata dalla regione di contatto tra il materiale di sopporto poroso e il corpo macroporoso. In tale forma di attuazione, la quantità di campione liquido richiesta per saturare il corpo macroporoso è preferibilmente non inferiore alla quantità di campione liquido che può essere assorbita dalla massa di miteriale di sopporto poroso che lega il corpo macroporoso e la zona di rivelazione. In altre parole, la capacità per il liquido del corpo macroporoso è almeno uguale alla capacità per il liquido della porzione di lavoro del sopporto poroso.
L'invenzione provvede pure un procedimento analitico nel quale un dispositivo quale definito sopra viene posto in contatto con un campione liquido acquoso che si sospetta contenga l'analito, in modo tale che il campione permea per azione capillare tramite il corpo macroporoso attraverso il sopporto solido poroso nella zona di rivelazione e il reagente marcato migra con questo nella zona di rivelazione, la presenza di analito nel campione essendo determinata osservando l'entità {se esiste) nella quale il reagente marcato viene legato nella zona di rivelazione.
In una forma di attuazione dell'invenzione, il reagente marcato è un partner di legame specifico per l'analito. Il reagente marcato, l'analito {se presente) e il reagente di legame specifico non marcato immobilizzato cooperano insieme in una reazione a "sandwich". Ciò porta al fatto che il reagente marcato venga legato nella zona di rivelazione se nel campione è presente un analito. I due reagenti di legame devono avere specificità per differenti epitopi sull ’analito.
In un'altra forma di attuazione dell'invenzione il reagente marcato è sia l'analito stesso che è stato coniugato con un marcatore, sia un analogo dell'analito, cioè un gruppo chimico avente caratteristiche di legame specifico identiche all'analito, e che analogamento è stato coniugato con un marcatore. In quest'ultimo caso, è preferibile che le proprietà dell'analogo dell'analito che influiscono sulla sua solubilità o dispersibilità in un campione liquido acquoso e la sua capacità a migrare attraverso il materiale poroso umido in fase solida siano identiche a quelle dell'analito stesso, o almeno molto simili. In questa seconda forma di attuazione, l'analito marcato o l'analogo dell'analito migrano attraverso il sopporto poroso entro la zona di rivelazione e si legano con il reagente immobilizzato. Un qualsiasi analito presente nel campione compete con il reagente marcato in questa reazione di legame. Tale competizione porta ad una riduzione nella quantità di reagente marcato che si lega nella zona di rivelazione, e ad una conseguente diminuzione dell'intensità del segnale osservato nella zona di rivelazione in confronto con il segnale che viene osservato in assenza di analito nel campione.
In un'ulteriore forma di attuazione alternativa, un analito o un analogo di analito viene immobilizzato nella zona di rivelazione, e il reagente marcato è specifico per l'analito. Se un campione contenente l'anelito viene applicato al dispositivo, la competizione tra l'analito immobilizzato e l'analito libero riduce il grado cui il reagente marcato può legarsi nella zona di rivelazione.
In un'ulteriore forma di attuazione della preente invenzione, il sopporto poroso viene legato tramite il corpo macroporoso ad un elemento di ricevimento poroso sul quale si può applicare il campione liquido e dal quale il campione può permeare entro il sopporto poroso. Preferibilmente, il materiale poroso e il corpo macroporoso sono contenuti entro una custodia o involucro impermeabile all'umidità, e l'elemento poroso di ricevimento si estende fuori dall'involucro e può funzionare come mezzo per permettere ad un campione liquido di entrare nell'involucro e raggiungere il sopporto poroso. L'involucro dovrebbe essere provvisto di mezzi, ad esempio aperture opportunamente collocate, che permettano che la zona di rivelazione del materiale di sopporto poroso in fase solida (che porta il reagente di legame specifico non marcato immobilizzato) sia osservabile dall'esterno dell'involucro, cosicché sia possibile osservare il risultato del saggio. Se desiderato, l'involucro può anche essere provvisto di ulteriori mezzi che permettono di osservare dall'esterno dell'involucro una ulteriore zona del materiale di sopporto poroso in fase solida, e la quale ulteriore zona incorpora uno o più reagenti di controllo che permettono di fornire un'indicazione sul fatto che il procedimento di saggio sia stato completato. Preferibilmente, l'involucro è provvisto di un coperchio rimovibile o riparo che può proteggere l'elemento sporgente poroso di ricevimento durante l'immagazzinamento prima dell'impiego. Se desiderato, il coperchio o il riparo può essere ricollocato sopra l'elemento sporgente poroso di ricevimento, dopo la applicazione del campioni;, mentre viene effettuato il procedimento di saggio.
Una forma di attuazione importante dell'invenzione è un dispositivo per la prova di gravidanza comprendente una custodia allungata cava contenente un sopporto di nitrocellulosa porosa asciutto che comunica indirettamente con l'esterno della custodia tramite un elemento assorbente di ricevimento dell'urina che sporge dalla custodia, il sopporto di nitrocellulosa poroso e l'elemento di ricevimento del campione essendo uniti tramite un corpo macroporoso, in modo tale che tutte· il campione che raggiunge il sopporto poroso deve prima passare attraverso il corpo macroporoso, l'elemento di ricevimento del campione e il corpo macroporoso agendo insiemecome un serbatoio dal quale l'urina viene liberata nel sopporto poroso, il corpo macroporoso contenendo un nnticorpo anti-HCG altamente specifico che porta un marcatore colorato "diretto", l'anticorpo marcato essendo liberamente mobile entro il corpo macroporoso e il sopporto poroso quando allo stato inumidito, e in una zona di rivelazione sul sopporto distante spazialmente dal corpo macroporoso un anticorpo anti-hCG non marcato altamente specifico che è permanentemente immobilizzato sul materiale di sopporto e perciò non è mobile allo stato inumidito, gli anticorpi marcato e non marcato avendo specificità per differenti epitopi hCG, la custodia essendo costruita da materiale opaco o traslucido incorporante almeno un'apertura attraverso la quale si può osservare il risultato analitico, insieme con un coperchio rimovibile e ricollocatile per l'elemento sporgente assorbente di ricevimento dell'urina. Un dispositivo per la previsione del periodo fecondo, essenzialmente come ora definito eccetto che l’analito è LH, è una importante alternativa.
Tali dispositivi possono essere provvisti come corredi adatti per l'impiego domestico, comprendenti una-pluralità (ad esempio dueIdidispositivi avvolti individualmente in un involucro impermeabile all'umidità e confezionati insieme con opportune istruzioni per l'utilizzatore.
L'elemento poroso di ricevimento del campione può essere formato da qualsiasi materiale assorbente, poroso o fibroso in grado di assorbire rapidamente un liquido. La porosità del materiale può essere unidirezionale,(cioè con pori o fibre che corrono completamente o prevalentemente parallele ad un asse dell'elemento) oppure multidirezionale (onnidirezionale in modo che l'elemento ha una struttura amorfa simile a una spugna). E1 possibile impiegare materiali plastici porosi, quali polipropilene, polietilene (preferibilmente a peso molecolare molto elevato), fluoruro di polivinilidene, vinilacetato di etilene,acriionitrile, e politetrafluoroetilene. Può essere vantaggioso pre-trattare l'elemento con un agente tensioattivo durante la fabbricazione, poiché ciò può ridurre una idrofobicità intrinseca nell'elemento e perciò aumentare la sua capacità ad assorbire e erogare rapidamente e efficientemente un campione liquido. Gli elementi porosi di ricevimento del campione possono anche esser.’ formati da carta od altri materiali cellulosici, quali nitrocellulosa. I materiali che sono ora impiegati nelle punte delle cosiddette penne con punta di fibra sono particolarmente adatti e tali materiali possono essere sagomati o estrusi in una varietà di lunghezze e sezioni adatte al contesto dell'invenzione. Preferibilmente, il materiale comprendente l'elemento poroso di ricevimento dovrebbe essere scelto in modo tale che l'elemento poroso possa essere saturato con liquido acquoso entro pochi secondi. Preferibilmente, il materiale rimane robusto quando umido, 3 per questa ragione la carta e materiali simili soro menopreferiti in una qualsiasi forma di attuazione in cui l'elemento poroso di ricevimento sporge da un involucro. Il liquido deve successivamente permeare liberamente dall'elemento poroso di ricevimento del campione entro il corpo macroporoso.
Se presente, la zona di "controllo" può essere prevista semplicemente per trasportare un segnale indipendente all1utilizzatore che il dispositivo ha lavorato. Per esempio, la zona di controllo può essere caricata con un anticorpo che si lega al reagente marcato, ad esempio un suiticorpo "anti-sorcio" se il reagente marcato è un anticorpo che è stato derivato impiegando ibridodoma murino, per confermare che il campione è permeato nella striscia di prova. In altenativa, la zona di controllo può contenere un reagente anidro che, quando inumidito^produce un cambiamento di colore o una formazione di colore, ad esempio solfato di rame anidro che diventa blu quando inumidito da un campione acquoso.Come ulteriore alteranti·^ , una zona di controllo potrebbe contenere l'analito immobilizzato che reagisce con l'eccesso di reagente marcato dalla prima zona. Poiché lo scopo della zona di controllo è di indicare all 'utilizzatore che la prova è stata completata, la zona di controllo dovrebbe essere disposta a valle rispetto alla zona di rivelazione in cui viene registrato il risultato desiderato della prova. Un indicatore positivo di controllo dice perciò all'utilizzatore che il campione è permeato per la distanza richiesta attraverso il dispositivo di prova.
Il marcatore può essere un qualsiasi gruppo la cui presenza può essere facilmente rivelata. Preferibilmente, il marcatore è un marcatore diretto, cioè un gruppo che, nel suo stato naturale, è facilmente visibile sia a occhio nudo, sia con l'ausilio di un filtro ottico e/oppuredi uno stimolo applicato, ad esempio luce UV per favorire la fluorescenza. Per esempio, sono molto adatte particelle colorate piccole, quali sol di colorante, sol metallici, (ad esempio di oro) e particelle colorate di lattice. Tra queste possibilità, sono maggiormente preferite le particelle colorate di lattice. La concentrazione del marcatore in una piccola zona o volume dovrebbe dar luogo ad un segnale facilmente rilevabile, ad esempio un'area fortemente colorata. Ciò può essere valutato a occhio, oppure mediante strumenti, se desiderato.
Si possono impiegare marcatori indiretti, quali enzimi, ad esempio fosfatasi alcalina e perossidasi di barbaforte,ma questi generalmente richiedono l'aggiunta di uno o più reagenti di sviluppo, quali substrati, prima di poter rivelare un segnale visìbile. Perciò questi sono meno preferiti. Tali reagenti addizionali possono essere incorporati nel materiale poroso in fase solida o nel corpo macroporoso oppure nell'elemento di ricevimento del campio ne, se presente, in modo tale che si sciolgano o si disperdano nel campione liquido acquoso. In alternativa, i reagenti di sviluppo possono essere aggiunti al campione prima del contatto con il materiale poroso,oppure il materiale poroso può essere esporto ai reagenti di sviluppo dopo che ha avuto luogo la reazione di legame.
L'accoppiamento lei marcatore al reagente di legame specifico può essere mediante legame covalente, se desiderato, oppure mediante legame idrofobo. Tali tecniche sono di uso comune nella tecnica, e non fanno parte della presente invenzione. Nella forma di attuazione preferita, in cui il marcatore è un marcatore diretto, quale una particella colorata di lattice, si preferisce il legame idrofobo.
In tutte le forme di attuazione dell'invenzione, è essenziale che il reagente marcato migri con il campione liquido mentre questo avanza verso la zona di rivelazione. Preferibilmente, il flusso di campione prosegue oltre la zona di rivelazione e viene applicato al materiale di sopporto poroso campione in quantità sufficiente perché ciò si possa verificare e tutto il reagente marcato in eccesso che non partecipa ad alcuna reazione di legame nella zona di rivelazione venga lavato via dalla nona di rivelazione da questo flusso che prosegue. Se desiderato, alla estremità distale del materiale di sopporto può essere provvisto un "pozzo" assorbente. Il pozzo assorbente può comprendere, per esempio, carta per cromatografia Whatman 3MM e dovrebbe provvedere una capacità di assorbimento sufficiente per permettere a tutto il coniugato non legato di essere lavato via dalla zona di rivelazione. Come alternativa a tale pozzo, può essere sufficiente avere una lunghezza di materiale poroso in fase solida che si estenda oltre la zona di rivelazione.
La presenza o l'intensità del segnale dal marcatore che si è legato nella zona di rivelazione può provvedere una misura qualitativa o quantitiva dell'analito nel campione. E' anche possibile impiegare una pluralità di zone di rivelazione disposte in serie sul materiale poroso in fase solida, attraverso cui il campione liquido acquoso può passare progressivamente, in modo da provvedere una misura quantitativa dell'analito, oppure può essere caricata individualmente con differenti agenti di legame specifi- -co cosi da provvedere una prova multi-analito.
Il reagente immobilizzato nella zona di rivelazione è preferibilmente un anticorpo altamente specifico, e più preferibilmente un anticorpo monoclonale. Nella forma di attuazione secondo l'invenzione che comporta la reazione a sandiwich, il reagente marcato è pure preferibilmente un anticorpo altamente specifico, e più preferibilmente un anticorpo inonoclonale.
Preferibilmente, il materiale di sopporto poroso ha la forma di una striscia o foglio su cui durante la fabbricazione del dispositivo, possono essere applicati uno o più reagenti in zone spazialmente distinte. Durante l'impiego, il campione liquido viene lasciato permeare attraverso il foglio o striscia da un lato o estremità all 'altro.
Se desiderato, un dispositivo secondo l'invenzione può incorporare due o più corpi discreti di materiale di sopporto poroso in fase solida, ad esempio strisce o fogli separati, portanti ognuno reagenti immobilizzati. Questi corpi discreti possono essere disposti parallelamente, per esempio, in modo tale che una singola applicazione di campione liquido sul dispositivo inizi il flusso di campione simultaneamente nei corpi discreti. I risultati analitici separati che possono essere determinati in questo modo possono, essere utilizzati come risultati di controllo, oppure se si impiegano differenti reagenti sui differenti sopporti, si può effettuare la determinazione simultanea di una pluralità di analiti in un singolo campione. In alternativa, campioni multipli possono essere applicati individualmente su una serie di sopporti, ed essere analizzati simultaneamente.
Il materiale comprendente la fase solida porosa è preferibilmente nitrocellulosa. Ciò ha il vantaggio che i reagenti proteinici, quali un anticorpo,,nella zona di rivelazione possono essere immobilizzati saldamente senza un precedente trattamento chimico. Se il materiale poroso in fase solida comprende carta, per esempio, la immobilizzazione di un anticorpo nella seconda zona deve essere effettuata mediante accoppiamento chimico utilizzando, per esempio, CNBr, carbonildiimidazolo, o cloruro di tresile.
Dopo l'applicazione del reagente di legame specifico nella zona di rivelazione, il rimanente del materiale poroso in fase solida dovrebbe essere trattato per bloccare tutte le posizioni di legame residue. Il bloccaggio può essere ottenuto mediante trattamento con proteina, ad esempio sieroalbumina bovina o proteina di latte, oppure con alcool polivinilico o etanolammina, o una qualsiasi combinazione di questi agenti, per esempio. Tra queste fasi di processo, il materiale di sopporto poroso in fase solida dovrebbe essere essiccato.
Preferibilmente, il materiale poroso in fase solida è un foglio di nitrocellulosa avente una dimensione dei pori di almeno circa 1 micron, ancora piùpreferibilmente superiore a circa 5 micron, e in modo ancora maggiormente preferìbile circa 8-12 micron. Un foglio di nitrocellulosa molto adatto avente una dimensione nominale dei pori sino ad approssimativamente 12 micron, è ottenibile commercialmente dalla Schleicher e Schuell GmbH.
Preferibilmente, il foglio di nitrocellulosa è "sopportato", ad esempio con un foglio di materiale plastico, allo scopo di aumentare la sua resistenza nella manipolazione. Questo può essere fabbricato facilmente formando un sottile strato di nitrocellulosa su un foglio di materiale di sopporto. La effettiva dimensione dei pori della nitrocellulosa quando sopportata in questo modo tende ad essere minore di quella del corrispondente materiale non sopportato.
In alternativa, un foglio preformato di nitrocellulosa può essere saldamente bloccato tra due fogli di sopporto di materiale solido, ad esempio fogli di materiale plastico.
E' preferibile che la velocità di flusso di un campione acquoso attraverso il materiale poroso in fase solida sia tale che nel materiale non trattato, il liquido acquoso migri ad una velocità di 1 cm in non più di 2 minuti, ma, se desiderato si possono impiegare velocità di flusso inferiori.
La separazione spaziale tra il corpo macroporoso e la zona di rivelazione, e le caratteristiche di portata del materiale di sopporto poroso, possono essere scelte in modo da permettere adeguati tempi di reazione durante i quali si possa verificare il necessario legame specifico. Un ulteriore controllo di questi parametri può essere ottenuto incorporando nel campione modificatori di viscosità (ad esempio zuccheri e cellulose modificate) per rallentare la migrazione del reagente.
Preferibilmente, il reagente immobilizzato nella zona di rivelazione viene impregnato attraverso lo spessore del sopporto nella zona di rivelazione (ad esempio attraverso lo spessore del foglio o striscia se il sopporto è in questa forma). Tale impregnazione può aumentare la misura in cui il reagente immobilizzato può catturare un qualsiasi analito o reagente marcato presente nel campione che sta migrando.
Reagenti possono essere applicati al materiale di sopporto poroso in una varietà di modi. Sono state precedentemente proposte varie tecniche di "stampa" per la applicazione su sopporti di reagenti liquidi, ad esempio microsiringhe, penne utilizzanti pompe dosatrici, stampa diretta e stampa a getto di inchiostro, e una qualsiasi di queste tecniche può essere impiegata nel presente contesto. Per facilitare la fabbricazione, il sopporto (ad esempio il foglio) può essere trattato con i reagenti e quindi essere suddiviso i l piccole porzioni (ad esempio piccole strisce strette comprendenti ognuna le richieste zone contenenti il reagente) in modo da provvedere una pluralità di gruppi identici di sopporto.
Un saggio basato sui precedenti principi può essere utilizzato per determinare una grande varietà di analiti mediante scelta di adatti reagenti di legame specifico. Gli analiti possono essere, per esempio, proteine, apteni, immunoglobuline , ormoni, polinucleotidi, steroidi, farmaci, agenti di malattie infettive (ad esempio di origine batterica o virale), quali Streptococcus Neisseria eChlamydia . Saggi a sandwich, per esempio, possono essere eseguiti per analiti quali hCG, LH e agenti di malattie infettive, mentre saggi di competizione, per esempio, possono essere eseguiti per analiti quali E-3-G e P-3-G.
La determinazione della presenza (se esistono ) di più di un analito nel campione può avere una notevole utilità clinica. Per esempio, il rapporto dei tenori di apolipoproteine A1 e B può essere indicativo della suscettibilità a disturbi coronarici del cuore. Analogamente, il rapporto tra i tenori di emoglobina glicata (HbA) e emoglobina non glicata (HbAo) o totale (Hb) può contribuire al trattamento dei diabetici. Inoltre, è possibile configurare prove per misurare due steroidi simultaneamente ad esempio E-E-G e P-3-G.
La determinazione della presenza di più di due analiti (cioè multipla) in un qualsiasi campione può avere una utilità clinica notevole. Per esempio, la rivelazione della presenza di vari differenti sierotipi di un batterio, oppure la rivelazione della presenza di marcatori sierologici solubili negli esseri umani;può essere utile. A titolo di esempio, una prova di analiti multipli per la rivelazione della presenza di differenti sierotipi di Streptococcus può essere preparata per i gruppi A, B, C e D. Una miscela di anticorpi monoclonali, ognuno specifico per vari sierotipi patologicamente importanti, o un antisiero policlonale cresciuto contro un particolare gruppo di Streptococcus, può essere erogata su una striscia di sopporto poroso come una linea estendentesi per tutta la larghezza della striscia della lunghezza di approssimativamente 1 mm. Linee multiple possono essere erogate in zone spazialmente discrete, ogni zona contenendo componenti immunochimicamente reattivi in grado di legare l'analito di interesse. Dopo l'applicazione delle zone multiple, tramite un adatto procedimento di applicazione (ad esempio stampa a getto di inchiostro, pompa dosatrice e penna, pennello ad aria), il resto del materiale poroso dovrebbe essere trattato con un reagente (ad esempio sieroalbumina bovina, alcool polivinilico, etanolammina) per bloccare tutte le posizioni di legame rimanenti.
A titolo di esempio soltanto, verranno ora descritte in dettaglio alcune forme di attuazione preferite dell'invenzione, con riferimento ai disegni allegati.
Forma di attuazione 1
La figura 1 dei disegni allegati rappresenta una vista isometrica dì un dispositivo di saggio secondo l'invenzione, e la figura 2 rappresenta una elevazione laterale in sezione del dispositivo illustrato nella figura 1.
Riferendosi alla figura 1, il dispositivo comprende un involucro o custodia 100 di forma rettangolare allungata avente ad una estremità 101 una porzione 102 con area in sezione ridotta. Un coperchio 103 può essere adattato sulla porzione 102 e può poggiare contro lo spallamento 104 all'estremità 101 dell'involucro. IL coperchio 103 viene illustrato separato dall'involucro 100. Oltre l'estremità 100 della porzione 102 si estende un collettore poroso del campione 106. Quando il coperchio 103 è adattato sulla porzione 102 dell'involucro, esso ricopre il collettore poroso del campione 106. La faccia superiore 107 dell'involucro 100 comprende due aperture 108 e 109. L'involucro è costituito da una metà superiore 110 e da una metà inferiore 111.
Riferendosi alla figura 2, si può vedere che l'involucro 100 è di struttura cava. IL collettore poroso del campione 106 si estende entro l'involucro 100. L'estremità interna del campione 112 del collettore del campione 106 è incassato per ricevere un corpo macroporoso 113 di materiale plastico. Un campione acquoso liquido applicato al collettore 106 può passare liberamente entro il corpo macroporoso 113, saturandolo rapidamente. A sua volta, il corpo macroporoso 113 è in contatto permeabile liquido con una striscia di materiale di sopporto poroso 114. L'involucro è costituito da una metà superiore 110 e da una metà inferiore 111 e la striscia 114 si sovrappone per assicurare che vi sia un adeguato contatto tra questi due componenti e che un campione liquido applicato al collettore del campione 10G possa permeare tramite il corpo macroporoso 113 e entro la striscia 114. La striscia 114 si estende ulteriormente nell'involucro 100. Per contribuire ad assicurare che niente del campione liquido raggiunga la striscia 114 senza prima essere passato attraverso il corpo macroporoso 113, può essere lasciata una intercapedine 115 nell'involucro 100 disponendo perché la striscia 114 si sovrapponga al corpo macroporoso 113 soltanto parzialmente. La striscia 114 è "sopportata" da una striscia di sopporto 116 formata da materiale plastico trasparente impermeabile all'umidità. La striscia 114 si estende oltre le aperture 108 e 109. Sono provvisti mezzi entro l'involucro 100 ria nastri 117 e 110 per trattenere saldamente in posizione la striscia 114. Sotto questo aspetto, i dettagli costruttivi interni dell'involucro non sono un aspetto rilevante dell'invenzione, purché la striscia venga trattenuta saldamente in posizione entro l'involucro, il collettore del campione 106 sia saldamente trattenuto dell'involucro e venga mantenuto un adeguato contatto permeabile al fluido tra il collettore del campione 106, il corpo macroporoso 113 e la striscia 114. La striscia di sopporto trasparente 116 è disposta tra la striscia 114 e le apert ure 108 e 109 e può servire come una tenuta contro l'ingresso dell'umidità dall'esterno dell'involucro 100 attraverso queste aperture. Se desiderato, lo spazio residuo 119 entro l'involucro può contenere materiali assorbenti l'umidità, quali silica—-gel, per contribuire a mantenere la striscia 114 nella condizione asciutta durante l'immagazzinamento. La zona di rivelazione contenente il reagente nella striscia 114 non viene illustrata nella figura 2, ma la zona contenente il reagente non marcato immobilizzato si trova nella zona esposta attraverso l'apertura 108 affinché,quando il dispositivo è stato utilizzato in un saggio, il risultato possa essere osservato attraverso 1 'apertura 108. L'apertura 109 provvede un mezzo attraverso il quale si possa osservare una zona di controllo contenente altri reagenti che possono permettere l'adeguata permeazione del campione attraverso la striscia.
Durante il funzionamento, il coperchio protettivo 103 viene tolto dal sopporto e il collettore del campione 106 viene esposto ad un campione liquido, ad esempio collocandolo in una corrente di urina, nel caso di una prova di gravidanza. Dopo esposizione del collettore del campione 106 al campione liquido per un tempo sufficiente ad assicurare che il collettore 106 sia saturato con il campione, il coperchio 103 può essere ricollocato e il dispositivo essere messo da parte dall1utilizzatore per un periodo di tempo opportuno (ad esempo per 2 o 3 minuti) mentre il campione permea la striscia di prova 114 così da provvedere il risultato analitico. Dopo il tempo opportuno, l'utilizzatore può osservare la striscia di prova attraverso le aperture 108 e 109 e può determinare se il saggio è stato completato osservando la zona di controllo attraverso l'apertura 109, e può determinare il risultato del saggio osservando la seconda zona attraverso l'apertura 108.
Durante la fabbricazione, il dispositivo può essere facilmente assiemato, per esempio, da’ materiale plastico, l'involucro 100 essendo stampato in due parti (ad esempio una metà superiore ed una inferiore 110 ed 111).che possono essere saldamente fissate insieme (ad esempio mediante saldatura a ultrasuoni), dopo che il collettore del campione,il corpo macroporoso e la striscia di prova sono stati collocati entro una delle metà e quindi bloccati tra le due metà. L'operazione di formare questa struttura a sandwich può essere utilizzata per "strozzare" insieme il corpo macroporoso collettore del campione e la striscia di prova in modo da assicurare un adeguato contatto tra loro. Il coperchio 103 può essere stampato come un articolo completo separato. Se desiderato, le aperture 108 e 109 possono essere provviste di inserti trasparenti che possono assicurare una maggiore sicurezza contro l 'ingresso di umidità estranea dall'esterno dell'involucro. Provvedendo un accoppiamento stretto tra l'estremità 105 dell'involucro 100 e il collettore del campione sporgente 106, l'applicazione di campione sull'elemento sporgente non fa sì che il campione entri nel dispositivo direttamente e bipassi il collettore 106. Il collettore 106 provvede perciò la sola via di accesso al campione verso la striscia entro l'involucro, e può erogare campione alla striscia in un modo controllato. Il dispositivo nel suo insieme combina perciò le funzioni di campionatore e di analizzatore.
Impiegando i materiali in striscia per prova ed i reagenti come qui descritto, può essere prodotto un dispositivo secondo le figure 1 e 2 il quale sia essenzialmente adatto per l'impiego come un corredo per prova di gravidanza o come un corredo per prova del periodo fecondo per l'impiego in casa o in clinica. L'utilizzatore deve semplicemente applicare un campione di urina sull'elemento poroso esposto e quindi (dopo eventualmente avere ricollocato il coperchio) egli può osservare il risultato della prova attraverso l'apertura 108 entro un periodo di pochi minuti .
Sebbene descritto con particolare riferimentope?prove di gravidanza eper prove del periodo fecondo, si deve notare che il dispositivo, quale ora descritto può essere utilizzato per determinare la presenza di una grandissima varietà di analiti se nella striscia di prova vengono incorporati reagenti adatti. Si deve inoltre notare che l'apertura 109 è superflua e può essere omessa se la striscia di prova non contiene alcun mezzo di controllo. Inoltre, la forma generale dell'involucro e del coperchio, sia come lunghezza, sezione chi come altre caratteristiche fisiche, può essere soggetta a notevole variazione senza scostarsi dallo spirito dell'invenzione.
La figura 3 dei disegni allegati illustra una vista ingrandita del collettore del campione, del corpo macroporoso e della striscia di prova nel dispositivo illustrato nelle figure 1 e 2.
Il collettore assorbente del campione 1G6 è unito al corpo macroporoso 113 e alla striscia di prova 114, sopportato dal foglio di materia plastica trasparente 116, in modo che il liquido può scorrere nella direzione illustrata dalle frecce dal collettore del campione attraverso il corpo macroporoso ed entro la striscia porosa. La zona porosa incorpora il reagente di legame specifico immobilizzato e la zona di controllo 121 contiene un reagente per indicare che il campione è permeato per una distanza sufficiente lungo la striscia di prova.
Un campione acquoso depositato nel collettore 106 può scorrere nel corpo macroporoso 113 e assorbirvi il reagente marcato. Il campione può permeare dal corpo macroporoso 113 lungo la lunghezza della striscia 114 e,facendo ciò, trasporta il reagente marcato lungo la striscia e attraverso la zona 120.
Se desiderato, ad esempio per comodità di fabbricazione, il collettore 106 non è necessario che sia incassato per ricevere il corpo macroporoso 113. Viceversa, questi componenti possono semplicemente essere collocati in una disposizione sovrapposta, insieme con la striscia porosa 114, e compressi insieme durante il montaggio del dispositivo completo. Ciò in pratica provvede una disposizione fisica nella quale il percorso del liquido è essenzialmente quale illustrato nella figura 3.
Forma di attuazione 2
Le figure 4 e 5 illustrano un'altra forma di attuazione dell'invenzione che si vede in vista in pianta nella figura 4 e in sezione nella figura 5, la sezione essendo una elevazione secondo la linea Λ nella figura 4,
Riferendosi alla figura 4, il dispositivo di prova comprende una custodia rettangolare piatta 400 comprendente una apertura rettangolare disposta centralmente 401, vicino all'estremità sinistra 402, e due altre aperture 403 e 404 vicino al punto centrale del dispositivo e disposte in modo che le aperture 401, 403 e 404 giacciano sull'asse longitudinale centrale del dispositivo corrispondente alla linea A. Sebbene tutte e tre le aperture siano illustrate come rettangolari, la loro forma effettiva non è critica.
Riferendosi alla sezione della figura 5, il dispositivo è cavo e comprende un elemento macroporoso di ricevimento del campione 405 adiacente all'estremità 402 della custodia 400 e giacente direttamente sotto l'apertura 401. L'elemento di ricevimento del campione 405 è in contatto di conduzione di liquido con una estremità di una striscia,di prova 405 sopportata da un foglio plastico trasparente 407 pure contenuto entro la custodia 400, e che si estende all'altra estremità estrema della custodia. Il foglio di sopporto trasparente 407 e in saldo contatto con la superficie interna superiore 408 della custodia 400, e provvede una tenuta contro le aperture 403 e 404 per impedire l'entrata di umidità o di campione entro la custodia. Sebbene non illustrato nei disegni, la striscia porosa di provi) 406 incorpora una zona di prova e una zona di controllo disposte opportunamente in relazione con le aperture 403 e 404, in un modo analogo a quello descritto nella forma di attuazione 1. L'elemento macroporoso di rivestimento del campione incorpora un reagente marcato che è facilmente solubile o dispersibile in un campione liquido applicato.
Nel funzionamento, un campione acquoso può essere applicato attraverso l'apertura 401, ad esempio mediante una siringa, per saturare l'elemento poroso di ricevimento 405 che contiene il reagente marcato che può essere assorbito dal campione. Successivamente il campione acquoso può permeare nella striscia di prova e, dopo un tempo opportuno, il risultato della prova può essere osservato attraverso le aperture 403 e 404.
Esempio
Un foglio (spesso 1,4 min) di polietilene macroporoso pretattato con detergente, ottenibile commercialmente, avente una dimensione dei pori di circa 100 micron, viene saturato con una sospensione acquosa di particelle di lattice colorate in blu (preparate come descrittc^in GB 2204398A) con dimensioni delle particelle di circa 0,4 micron. Le particelle di lattice portano un anticorpo monoclonale LH anti-beta. La soluzione contiene pure 3% di BSA e 4% di zucchero. Il foglio viene successivamente liofilizzato e tagliato in porzioni ognuna di 6x12 mm, aventi una capacità di liquido di circa 50 μl. Queste vengono incorporate in dispositivi di prova come descritti sopra nella forma di attuazione 1, la striscia di prova comprendendo nitrocellulosa sopportata con un anticorpo monoclonale LH anti-alfa immobilizzato nella zona di prova. La capacità per liquido della "lunghezza di lavoro" della striscia di prova tra il corpo macroporoso e la zona di rivelazione è circa 40 μl.
Applicando al dispositivo un campione di urina contenete LH, un risultato positivo si manifesta come una linea blu molto chiara, con un colore blu di fondo trascurabile visibile nella finestra di rivelazione, mentre il saggio viene eseguito.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1. - Dispositivo per prove analitiche comprendente un sopporto poroso asciutto sul quale si può applicare indirettamente un campione liquido sospetto di contenere un analito, il dispositivo comprendendo pure un reagente marcato di legame specifico che è liberamente mobile nel sopporto poroso quando allo stato inumidito, e un reagente non marcato di legame specifico che è permanentemente mobilizzato in una zona di rivelazione sul materiale di sopporto, i reagenti di legame specifico marcato e non marcato essendo in grado di partecipare sia ad una reazione sandwich sia ad una reazione di competizione in presenza dell'analito, in cui prima dell'applicazione al dispositivo di un campione liquido sospetto di contenere l 'analito, il reagente di legame specifico marcato viene trattenuto allo stato secco in un corpo macroporoso attraverso il quale il campione liquido applicato deve passare nel percorso verso il materiale di sopporto poroso, il reagente di legame specifico marcato essendo liberamente solubile o dispersibile in un qualsiasi campione liquido che entra nel corpo microporoso. 2. - Dispositivo per prove analitiche secondo la rivendicazione 1, in cui il materiale di sopporto poroso asciutto comprende una striscia cromatografica. 3. - Dispositivo per prove analitiche secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il reagente di legame specifico marcato comprende un reagente di legame specifico attaccato ad un marcatore particellare. 4. - Dispositivo per prove analitiche secondo la rivendicazione 3", in cui il marcatore particellare è un lattice . 5. - Dispositivo per prove analitiche secondo la rivendicazione 4 , in cui il lattice comprende particelle aventi una dimensione massima non superiore a circa 0,5 micron 6. - Dispositivo per prove analitiche secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il lattice è colorato. 7. - Dispositivo per prove analitiche secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il lattice è fluorescente. 8. - Dispositivo per prove analitiche secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7, in cui il corpo macroporoso comprende materiale plastico. 9. - Dispositivo per prove analitiche secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-8, in cui il corpo macroporoso ha una dimensione media dei pori non inferiore a 10 micron. 10. - Dispositivo per prove analitiche secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3-9, in cui il corpo macroporoso ha una dimensione dei pori non meno di dieci volte maggiore della dimensione massima delle particelle del marcatore particellare. 11. - Dispositivo per prove analitiche secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il materiale di sopporto poroso è nitrocellulosa. 12. - Dispositivo per prove analitiche secondo la rivendicazione 11, in cui la nitrocellulosa ha una dimensione dei pori maggiore di circa 1 micron. 13. - Dispositivo per prove analitiche secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo macroporoso ò in contatto diretto di conduzione di umidità con il materiale di sopporto poroso, e la zona di rivelazione sul materiale di sopporto poroso è distanziata dalla zona di contatto del materiale di sopporto poroso con il corpo macroporoso. 14. - Dispositivo per prove analitiche secondo la rivendicazione 13, in cui la quantità di campione liquido richiesta per saturare il corpo poroso non è minore della quantità di campione liquido che può essere assorbita dalla massa cii materiale di sopporto poroso che lega il corpo macroporoso e la zona di rivelazione. 15. - Dispositivo per prove analitiche secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo macroporoso e il sopporto poroso sono contenuti entro una custodia o involucro costruito da materiale impermeabile all'umidità ed avente una apertura di entrata del campione comunicante con il corpo macroporoso, la custodia o involucro comprendendo pure mezzi che permettono alla zona di rivelazione di essere osservabile dall'esterno della custodia o dell'involucro. 16. - Dispositivo analitico secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-14 in cui il sopporto poroso è legato tramite il corpo macroporoso ad un elemento di ricevimento poroso in cui il campione liquido può essere applicato ed in cui il campione può permeare entro il sopporto poroso. 17. - Dispositivo analitico secondo la rivendicazione 16, in cui il sopporto poroso e il corpo macroporoso sono contenuti entro una custodia o involucro costituito da materiale impermeabile all'umidità e l'elemento poroso di ricevimento si estende fuori dalla custodia o involucro e può agire come mezzo per permettere ad un campione liquido di entrare nell'involucro e raggiungere il sopporto poroso, la custodia o involucro essendo provvisto di un mezzo che permette alla zona di rivelazione del sopporto poroso di essere osservabile dall'esterno della custodia o involucro in modo che è possibile osservare il risultato del saggio. 18. - Dispositivo analitico secondo la rivendicazione 17, in cui la custodia o involucro è provvisto di mezzi che permettono ad una ulteriore zona del sopporto poroso di essere osservata dall’esterno dell'involucro e la quale ulteriore zona comprende uno o più reagenti di controllo che permettono di fornire una indicazione circa il fatto che il procedimento di saggio sia stato completato. 19. - Dispositivo analitico secondo una delle rivendicazioni 17 o 18, provvisto di un coperchio o riparo rimovibile che può proteggere l'elemento poroso sporgente di ricevimento durante l'immagazzinamento prima dell'impiego. 20. - Dispositivo per la prova di gravidanza comprendente una custodia allungata cava contenente un sopporto di nitrocellulosa porosa asciutta che comunica indirettamente con l'esterno della custodia tramite un elemento assorbente di ricevimento dell 'urina, che sporge dalla custodia, il sopporto poroso di nitrocellulosa e l'elemento di ricevimento del campione essendo uniti tramite un corpo macroporoso in modo tale che tutto il campione che raggiunge il sopporto poroso deve dapprima passare attraverso il corpo macroporoso, l'elemento di ricevimento del campione e il corpo macroporoso agendo insieme come un serbatoio ria cui urina viene liberata nel sopporto poroso, il corpo macroporoso contenendo un anticorpo anti-hCG altamente soecifico che porta un marcatore diretto colorato, l'anticorpo marcato essendo liberamente mobile entro il corpo macroporoso e il sopporto poroso quando allo stato inumidito, e in una zona di rivelazione sul sopporto spazialmente distante dal corpo poroso un anticorpo anti-hCG non marcato altamente specifico che è permanentemente inmobilizzato sul materiale di sopporto ed è perciò non mobile nello stato umido, gli anticorpi marcato e non marcato avendo specificità per differenti epitopi hCG, la custodia essendo costruita da materiale opaco o traslucido comprendente almeno unii apertura attraverso la quale si può osservare il risultato analitico, insieme con un coperchio rimovibile e risistenabile per l'elemento assorbente sporgente di ricevimento dell'urina. 21. - Dispositivo per la previsione del periodo fecondo, secondo la rivendicazione 21, eccetto che l'analito è LH. 22. - Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti., in cui il campione liquido è acquoso. 23. - Corpo macroporoso contenente allo stato asciutto un reagente di legane specifico marcato che è liberamente solubile o dispersione in un campione acquoso che può essere applicato al corpo macroporoso. 24. - Dispositivo analitico comprendente un corpo macroporoso secondo la rivendicazione 23, insieme con una striscia per prova o simile in cui il campione liquido che porta disciolto o disperso il reagente di legame specifico marcato può scorrere dal corpo macroporoso. 24. - Impiego di un corpo macroporoso secondo la rivendicazione 23 per facilitare l'assorbimento di un agente di legame specifico marcato da parte di un campione liquido prima che tale campione venga analizzato su una striscia di prova o simile.
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