IT9019710A1 - Frantumatore a mascelle - Google Patents

Frantumatore a mascelle

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IT9019710A1 IT019710A IT1971090A IT9019710A1 IT 9019710 A1 IT9019710 A1 IT 9019710A1 IT 019710 A IT019710 A IT 019710A IT 1971090 A IT1971090 A IT 1971090A IT 9019710 A1 IT9019710 A1 IT 9019710A1
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Vladimiro Sacchetti
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Loro & Parisini Spa
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    • B02CRUSHING, PULVERISING, OR DISINTEGRATING; PREPARATORY TREATMENT OF GRAIN FOR MILLING
    • B02CCRUSHING, PULVERISING, OR DISINTEGRATING IN GENERAL; MILLING GRAIN
    • B02C1/00Crushing or disintegrating by reciprocating members
    • B02C1/02Jaw crushers or pulverisers
    • B02C1/10Shape or construction of jaws

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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Food Science & Technology (AREA)
  • Crushing And Grinding (AREA)
  • Saccharide Compounds (AREA)

Description

DESCRIZIONE
dell'invenzione industriale dal titolo:
"Frantumatore a mascelle",
RIASSUNTO
Un frantumatore a mascelle, in cui le mascelle sono montate su rispettive strutture di supporto, prevede degli arpioni che agganciano le mascelle, azionabili tra una posizione di aggancio delle mascelle alle strutture di supporto ed una posizione di sgancio, e prevede inoltre degli organi di azionamento degli arpioni che si estendono all’esterno delle strutture di supporto.
DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne un frantumatore a mascelle comprendente essenzialmente una mascella di frantumazione fissa ed una mascella di frantumazione mobile tra le quali avviene la frantumazione del materiale che può essere ad esempio minerale o materiale sintetico.
C i ascuna mascel l a è montata su una rispettiva struttura di supporto in modo amovibile in modo da essere sostituita quando usurata.
E' poi previsto un sistema di fissaggio che permette il bloccaggio della mascella sulla rispettiva struttura di supporto ed il relativo sbloccaggio.
Il fissaggio della mascella alla struttura di supporto rappresenta un punto critico nella progettazione del frantumatore in quanto devono essere soddisfatte diverse e, per certi aspetti contrastanti, esigenze.
Anzitutto è necessario che la mascella sia bloccata alla rispettiva struttura di supporto in modo efficace onde evitare il distacco della mascella stessa e quindi il blocco operativo del frantumatore.
Il bloccaggio e lo sbloccaggio della mascella deve essere semplice e rapido al fine di ridurre i tempi morti dovuti al1<1>1noperatività del frantumatore.
I componenti destinati al fissaggio non devono comportare un aumento degli ingombri del frantumatore ed in particolare della mascella e della struttura d1 supporto.
Un'esigenza assai importante è che il sistema di fissaggio deve essere manovrabile dall'esterno ovvero non deve obbligare l'operatore ad entrare nella struttura di supporto sia per motivi di comodità operativa sia per motivi di sicurezza.
Infine è richiesta una semplicità costruttiva per i vantaggi in termini di costi e di affidabilità che ne deri vano.
Esistono attualmente diversi sistemi di fissaggio di ciascuna mascella alla rispettiva struttura di supporto .
Ciascuno di questi sistemi d1 fissaggio soddisfa però alcune delle suddette esigenze e non altre, cosi da presentare comunque degli svantaggi certamente non tr ascurabi 1 i .
Scopo della presente invenzione è di proporre un frantumatore a mascelle in cui le suddette esigenze siano congiuntamente e pienamente soddisfatte.
Tale scopo viene raggiunto mediante un frantumatore a mascelle comprendente mascelle di frantumazione montate amovibilmente su rispettive strutture di supporto, caratter i zzato dal fatto di comprendere mezzi di arpionamento di ciascuna mascella azionabili tra una posizione d1 aggancio della mascella alla rispettiva struttura di supporto ed una posizione di sgancio e mezzi di azionamento di detti mezzi di arpionamento che si estendono all'esterno della struttura di supporto.
Per meglio comprendere le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione viene di seguito descritta una realizzazione esemplificativa non limitativa illustrata nei disegni allegati in cui:
la fig. 1 è una vista complessiva parzialmente in sezione di una frantumatore a mascelle secondo l'invenzione;
la fig. 2 è una sezione ingrandita secondo la traccia II-II di un particolare del frantumatore a mascelle di fig. 1;
l a fi g . 3 è un a sezi one i ngrandi ta secondo l a tracci a 1 1 1 - 1 11 di un al tro parti col are del frantumatore a
mascel l e di fi g . 1 ;
la fig. 4 è una vista esplosa di alcuni componenti del frantumatore a mascelle di fig. 1;
la fig. 5 è una vista posteriore di una mascella del frantumatore a mascelle di fig. 1;
le figg. 6, 7, 8 sono viste posteriori di tre tipi di mascelle applicabili al frantumatore a mascelle di
fig■ l;
la fig. 9 è una vista secondo la freccia A di un particolare delle mascelle delle figg. 6, 7, 8;
le figg. 10, 11 sono viste del particolare di fig.
9 rispettivamente secondo la freccia X indicata in fig.
9 e la freccia XI indicata in fig. 10.
Il frantumatore a mascelle illustrato in fig. 1, indicato genericamente con 10, comprende una mascella di frantumazione fissa 11 ed una mascella di frantumazione mobile 111. La mascella 11 è montata su una struttura di supporto fissa 12, mentre la mascella 11' è montata su una struttura di supporto mobile 13.
La struttura di supporto mobile 13 è imperniata ad un'estremità ad un albero 14 fissato eccentricamente ad un volano 15, mentre ad un'estremità opposta la struttura di supporto 13 si articola con un meccanismo a ginocchiera 16 trattenuto in sede da un organo elastico 17.
Il movimento della struttura di supporto mobile 13 e quindi della mascella mobile 11' su di essa montata corrisponde a quello di un quadrilatero articolato risultando come conseguenza della rotazione dell'albero eccentrico 14 mosso dal volano 15 e dall'azione del meccanismo a ginocchiera 16.
Come noto, tale movimento della mascella mobile 11' determina la comminuzione del materiale caricato tra la mascella fissa 11 e la mascella mobile li'.
Non si entra qui nei dettagli costruttivi e funzionali relativi a tale movimento in quanto assolutamente not1.
La mascella fissa 11 ha una parete anteriore attiva di lavoro 18 ed una parete posteriore di fissaggio 19 opposta alla precedente ove sono ricavati degli incavi 49. Dalla parete di fissaggio 19 si estendono delle coppie di talloni 20 contrapposti. Ciascuna coppia di talIoni 20 contrapposti* presenta due rispettive pareti 21 inclinate rispetto alla parete di fissaggio 19 ed in modo opposto una rispetto all 'altra 1n modo da formare due sedi contrapposte di aggancio. In fig. 5 sono ben illustrati la parete di fissaggio 19 ed i talloni 20. Sia la parete 18 che la parete 19 sono simmetriche rispetto a loro assi longitudinali e trasversali.
La struttura di supporto fissa 12 che supporta tale mascella fissa 11 presenta una parete di appoggio 28 con una serie di finestre 22 inferiori ed una serie di finestre 23 superiori, disposte in corrispondenza dei talloni 20 .
Ciascuna finestra della serie di finestre inferiori 22 presenta una parete inclinata 44 contro la quale va a battuta combaciando la parete 21 di un rispettivo tallone 20. Le finestre superiori 23 ricevono invece con molto gioco i rispettivi talloni 20.
I talloni 20 inseriti nelle finestre superiori 23 si impegnano con una serie d1 rispettivi arpioni 24. Con riferimento alle figure 1, 2, 4, gli arpioni 24 hanno ciascuno una forma ad angolo e sono tutti imperniati su un unico perno comune 25 montato su una piastra di irrobustimento 26 della struttura di supporto 12 e fissato alle estremità su due spalle 27 del frantumatore 10. Ciascun arpione 24 è inserito in una rispettiva sede 38 della piastra 26 ed è azionato tramite un rispettivo tirante 29 agente perpendicolarmente rispetto al piano di appoggio delle pareti 19 e 28. Ciascun tirante 29 è incernierato in 39 ad una estremità all'arpione 24 ed è bloccato ad una piastra di bloccaggio, o parete, 30 solidale alla piastra di irrobustimento 26 tramite un dado 31, interponendo tra il dado 31 e la piastra 30 un pacco di molle a tazza 32. Ciascun arpione 24 ha un'estremità di aggancio presentante una parete inclinata 33 che insiste combaciando sulla parete 21 di un rispettivo tallone 20.
Per sbloccare ed asportare la mascella 11 dalla struttura di supporto 12 è sufficiente svitare i dadi 31 così da provocare l'allentamento del tiranti 29 e quindi la rotazione in senso orario (osservando la fig. 1) degli arpioni 24 con conseguente scivolamento verso il basso della mascella 11, fino a che i talloni Inferiori 20 vanno a battuta contro le pareti 34 delle finestre inferiori 22 della struttura di supporto 12. A questo punto con semplici operazioni si allontana la mascella 11 dalla struttura di supporto 12 fino a che i talloni 20 sono estratti completamente dalle rispettive finestre 22 e 23, e si trasporta quindi la mascella via dal frantumatore 10.
Lo sbloccaggio e l'asportazione della mascella possono rendersi necessari ad esempio per sostituire la mascella stessa quando essa è usurata.
Per montare la mascella 11 od una nuova identica mascella sulla struttura di supporto 12 si procede in senso inverso rispetto a quanto sopra visto. Ovvero si portano a contatto la parete 19 della mascella 11 e la parete 28 della struttura di supporto 12, inserendo i talloni 20 nelle rispettive finestre 22 e 23 e facendo appoggiare sulle pareti 34 delle finestre 22 inferiori i talloni 20 che si trovano disposti inferiormente. Quindi si avvitano i dadi 31, così da stringere tiranti 29 e da far ruotare g11 arpioni 24 in senso antiorario {osservando la fig. 1); gli arpioni 24 agganciano 1 talloni 20 che si trovano disposti superiormente e la mascella 11 scorre verso l'alto fino a che le pareti 21 dei talloni 20 inferiori vanno a battuta contro le pareti 44 delle finestre inferiori 22. A questo punto vengono avvitati ulteriormente i dadi 31 così da dare un opportuno precarico elastico alle molle a tazza 32.
In questo modo si ha un serraggio elastico della mascella 11 alla struttura di supporto 12 insistendo e-1asticernente gli arpioni 24 sui rispettivi talloni 20 superiori; tale serraggio elastico permette di compensare dilatazioni, deformazioni in genere, o spostamenti della mascella stessa, mantenendo comunque il bloccaggio della mascella contro la struttura di supporto.
Compensando la dilatazione della mascella, che avviene per stiramento a seguito delle sollecitazioni di frantumazione, si evita di ingenerare tensioni nella struttura della mascella che altrimenti dovrebbe essere più robusta e quindi più costosa.
La mascella 11' mobile è identica alla mascella 11 fissa e quindi le varie parti della mascella 11' vengono indicate con gli stessi numeri usati per la mascella 11, seguiti da un apice.
Il sistema di fissaggio della mascella 11<1 >alla sua struttura di supporto 13 è anch'esso sostanzialmente identico al sistema di fissaggio della mascella 11 alla struttura di supporto 12 e quindi per i vari componenti del sistema di fissaggio della mascella 11' vengono usati gli stessi numeri usati precedentemente seguiti da un apice.
Vi è da rilevare che la struttura di supporto 13 ha una configurazione diversa da quella della struttura di supporto 12. In particolare la struttura 13 è una struttura chiusa mentre la struttura 12 è una struttura aperta. Anche la struttura 13 ha comunque una parete di appoggio 28' con una serie di finestre 22* e 23* in cui si inseriscono i talloni 20* della mascella 11*. Gli arpioni 24<1 >sono invece montati (fig. 3) su una serie di corrispondenti piastre 35 interne di irrobustimento fissate alia parete di appoggio 28' e ad una serie di setti interni di irrobustimento 36. I tiranti 29' sono più lunghi dei tiranti 29 e sono bloccati su una parete esterna 37 della struttura 13 sulla quale Insistono le molle a tazza 32' per azione dei dadi 31 '.
Le operazioni di bloccaggio e di sbloccaggio della mascella 11 ' sono identiche a quelle già viste per la mascè! la 11.
Il sistema di fissaggio impiegato sia per la mascella 11 che per la mascella 11<1 >s1 rivela particolarmente vantaggioso.
Anzitutto si ha un bloccaggio efficace della mascella alla propria struttura di supporto grazie all 'azione combinata degli arpioni e dei talloni ed agli accoppiamenti tra le pareti Inclinate degli arpioni, dei talloni e delle finestre che portano ad un saldo aggancio della mascella alla struttura di supporto.
Il bloccaggio e lo sbloccaggio della mascella avviene, come visto sopra, con semplici operazioni, agendo sui dadi con i classici attrezzi e movimentando in modo opportuno la mascella, così da ridurre i tempi morti dovuti al 1 ' i noperati vi tà del f r antumatore . I talloni sporgenti e le rispettive finestre costituiscono un efficace sistema di centraggio e di appoggio della mascella in attesa del fissaggio della stessa. Il fatto che la mascella sia fissata elasticamente in trazione alla struttura di supporto impedisce in caso di allungamento della mascella il bloccaggio irreversibile della mascella stessa e la deformazione degli organi di fissaggio.
I componenti del sistema di fissaggio sono perfettamente integrati nel gruppo mescei1a-struttura di supporto e non comportano un aumento degli ingombri, come si può ben comprendere osservando la fig. 1.
Un vantaggio assai rilevante è che tale sistema di fissaggio è manovrabile dall'esterno grazie al fatto che i tiranti si estendono all'esterno della struttura di supporto e quindi 1 dadi per tendere od allentare i tiranti si trovano all'esterno di tale struttura di supporto cosi da evitare che l'operatore debba accedere all'interno della struttura stessa, rendendo in questo modo l'operazione di tensione od allentamento dei tiranti comoda e sicura e di conseguenza incrementando la semplicità, la velocità e l'efficacia delle operazioni di bloccaggio e sbloccaggio della mascella. La manovrabilità dall'esterno del sistema, di fissaggio della mascella mobile permette la costruzione della struttura di supporto mobile in configurazione scatolata chiusa che è molto più robusta a parità di peso, e quindi risulta meno costosa,della struttura di supporto a configurazione aperta.
Vi è poi da sottolineare la semplicità costruttiva di un tale sistema di fissaggio, composto da elementi semplici quali sono gli arpioni, i tiranti ed i talloni, con vantaggi in termini di costi e di affidabilità.
La sagoma angolata degli arpioni ne permette la collocazione all'interno della struttura di supporto in quanto la sua estensione è ripartita lungo due direzioni; inoltre tale configurazione angolare permette di estendere i tiranti all'esterno della struttura di supporto e dà la possibilità di avere un notevole braccio di leva poiché tale braccio di leva risulta diretto secondo l'altezza della struttura di supporto che è di gran lunga la maggiore delle dimensioni di quest<1 >ultima.
Il fatto di incernierare arpioni ad un elemento di irrobustimento della struttura di supporto permette di sfruttare un elemento già previsto e necessario per la struttura di supporto, senza dover ricorrere ad elementi di sostegno supplementari.
Le sedi dell'elemento di irrobustimento in cui sono accolti gli arpioni ed il perno comune su cui sono imperniati tali arpioni permettono di semplificare notevolmente il montaggio del sistema di fissaggio.
La caratteristica dei talloni sporgenti dal piano di appoggio della mascella che si inseriscono nelle finestre della struttura di supporto permette di realizzare una mascella di elevato spessore rispetto alle mascelle in cui per il fissaggio delle mascelle stesse sono realizzati in esse degli incavi profondi. Ciò consente di avere un elevato spessore di usura della mascella.
La configurazione simmetrica della mascella ne permette il montaggio nel verso illustrato e nel verso opposto; in questo modo, poiché si usura prevaientemente la parte della mascella disposta inferiormente, la possibilità di ruotare la mascella di 180° permette una migliore distribuzione delle usure e quindi minori necessità di sostituzione della mascella. L'identità della mascella fissa e della mascella mobile consente di realizzare un solo tipo di mascella che può essere montata sia sulla struttura di supporto fissa che sulla struttura di supporto mobile.
Le figg. 6, 7, 8 illustrano tre particolari mascelle Indicate rispettivamente con 50, 51 e 52.
Ciascuna di queste tre mascelle presenta ai quattro angoli quattro ganci 53 di ugual configurazione disposti nella parte posteriore della mascella ed in essa incassati. Uno di detti ganci 53 è mostrato in dettaglio nelle ficg. 9, 10, 11. Tali ganci 53 servono come organi di aggancio per funi di sollevamento al fine di montare la mascella sulla rispettiva struttura di supporto o da qui smontarla. Grazie a tali ganci 53 l 'aggancio della mascella sia nuova che usurata è eseguibile con semplici operazioni e non § necessario impiegare sistemi di afferraggio appositi. Il fatto che tali ganci 53 sono incassati nella mascella nella parte posteriore di essa non altera la superficie di contatto della mascella con il materiale in frantumazione e quindi si evita un'usura concentrata di tale superficie di contatto; inoltre i ganci stessi non sono soggetti ad usura.
Le tre mascelle 50, 51, 52 presentano posteriormente tre specifiche configurazioni di nervature, disposte simmetricamente rispetto agli assi della mascella. Ciascuna configurazione di nervatura permette di ottimizzare la ripartizione dei carichi sulla mascella e la ripartizione del consumo di materiale di usura.
In particolare la mascella 50 presenta una nervatura centrale circolare 54 da cui si estendono quattro nervature radiali 55 ciascuna delle quali si raccorda al termine con una nervatura ad arco di cerchio 56.
La mascella 51 presenta una nervatura centrale circolare 57 da cui si estendono delle nervature radiali 58 che terminano in una seconda nervatura circolare concentrica 59.
La mascella 52 presenta in una zona centrale due nervature ad anello 60 raccordate da due nervature parallele 61 e dalle quali si estendono coppie di nervature 62 disposte a "V" che si raccordano con altre porzioni della mascel1a.
Tutte le suddette nervature sono formate mediante delle incavature 63 praticate nella parete posteriore di fissaggio della mascella, analoghe alle incavature 49 e 49' delle mascelle 11 e 11'.
Le mascelle 50, 51 e 52 sono anch'esse ovviamente provviste dei talloni 20 sporgenti già visti nelle mascelle 11 e 11'. Inoltre la parte anteriore di lavoro delle mascelle 50, 51 e 52 è uguale a quella già vista nelle suddette mascelle 11 e 11'.
La conformazione, la disposizione ed il numero dei talloni, delle finestre e degli arpioni possono essere diversi da quelli illustrati. Gli arpioni ad esempio possono essere disposti inferiormente invece che superiormente e l'accoppiamento inferiore tallone-finestra viene ovviamente previsto superiormente. Possono anche essere realizzate più file di arpioni. Si possono prevedere file di arpioni opposte che agganciano in modo contrapposto file di rispettivi talloni della mascella, invece di prevedere gli arpioni da un lato e l'accoppiamento tallone-parete della finestra dall'altro.
I tiranti possono essere sostituiti da mezzi qualunque che permettano l'azionamento degli arpioni tra una posizione di aggancio ed una posizione di sgancio e che si estendano all'esterno della struttura di supporto per poter essere azionati dall'esterno. Tali mezzi possono comprendere leve, bielle, azionatori elettromagnetici, idraulici, ecc.
Le molle a tazza possono essere sostituite da mezzi qualunque di precarico elastico quali molle elicoidali tarabili od altro.
Un tale sistema di fissaggio delle mascelle può chiaramente essere applicato ad un qualunque tipo di frantumatore a mascelle.
La struttura di supporto della mascella, sia fissa che mobile, può essere chiusa o aperta.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Frantumatore a mascelle comprendente mascelle di frantumazione montate amovibilmente su rispettive strutture di supporto, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di arpionamento di ciascuna mascella azionabili tra una posizione di aggancio della mascella alla rispettiva struttura di supporto ed una posizione di sgancio e mezzi di azionamento di detti mezzi d1 arpionamento che s1 estendono all'esterno della struttura di supporto.
  2. 2. Frantumatore a mascelle secondo la rivendicazione 1, ir cui ciascuna mascella presenta talloni sporgenti da un piano di appoggio della mascella alla rispettiva struttura di supporto, detti talloni essendo agganciati da detti mezzi di arpi onamento.
  3. 3. Frantumatore a mascelle secondo la rivendicazione 2, in cui ciascuna mascella presenta ulteriori talloni sporgenti da detto piano di appoggio, inseriti in corrispondenti finestre della struttura di supporto della mascella e trattenuti in dette finestre in contrapposizione all 'azione di detti mezzi di arpi onament o .
  4. 4. Frantumatore a mascelle secondo la rivendicazione l,1n cui sono previsti mezzi di precarico elastico di detti mezzi di arpi onamento .
  5. 5. Frantumatore a mascelle secondo la ri vendi cazi one 1 , in cui detti mezzi d1 arpionamento comprendono degli arpioni che agganciano del rispettivi talloni della mascella sporgenti da un plano di appoggio della mascella alla rispettiva struttura di supporto, ed in cui detti mezzi di azionamento comprendono dei tiranti ciascuno dei quali è incernierato ad un'estremità ad un rispettivo arpione ed è stretto od allentato da un dado avvitato all'altra sua estremità.
  6. 6. Frantumatore a mascelle secondo la rivendicazione 5, in cui ciascuna mascella presenta ulteriori talloni sporgenti da detto piano di appoggio, inseriti in corrispondenti finestre della struttura di supporto della mascella e trattenuti in dette finestre in contrapposizione all’azione di detti arpioni.
  7. 7. Frantumatore a mascelle secondo la rivendicazione 6, in cui ciascun arpione ed 11 rispettivo tallone presentano prime pareti combacienti di contatto e ciascuna finestra ed il rispettivo ulteriore tallone presentano seconde pareti combacienti di contatto, dette prime e dette seconde pareti combacienti essendo inclinate rispetto a detto piano d1 appoggio secondo angoli di inclinazione contrapposti le une rispetto alle altre.
  8. 8. Frantumatore a mascelle secondo la rivendicazione 5, in cui tra detto dado ed una parete di detta struttura di supporto sono interposti mezzi di precarico elastico dell'arpione.
  9. 9. Frantumatore a mascelle secondo la rivendicazione 5, in cui detti arpioni sono accolti in sedi di almeno un elemento di irrobustimento della struttura di supporto e sono incernierati ad un perno comune inserito in detto elemento di irrobustimento.
  10. 10. Frantumatore a mascelle secondo la rivendicazione 5, in cui detti arpioni hanno una sagoma angolare, un'estremità di ciascun arpione impegnandosi con il rispettivo tallone, l'altra estremità di ciascun arpione essendo collegata al rispettivo tirante.
  11. 11. Frantumatore a mascelle secondo la rivendicazione 10, in cui i tiranti si estendono secondo una direzione perpendicolare a detto piano di appoggio.
  12. 12. Mascella per frantumatori a mascelle montata amovibilmente su una struttura di supporto del frantumatore, caratterizzata dal fatto di comprendere del talloni sporgenti da un piano di appoggio posteriore della mascella alla struttura di supporto, detti talloni essendo atti ad essere agganciati da mezzi di arpionamento della mascella alla struttura di supporto.
  13. 13. Mascella secondo la rivendicazione 12, in cui sono previsti ulteriori talloni sporgenti da detto plano di appoggio atti ad essere inseriti in corrispondenti finestre della struttura di supporto ed atti ad essere trattenuti in dette finestre in contrapposizione all'azione di detti mezzi di arpionamento.
  14. 14. Mascella secondo la rivendicazione 13, in cui detti talloni presentano prime pareti di contatto e detti ulteriori talloni presentano seconde pareti di contatto, dette prime e dette seconde pareti di contatto essendo inclinate rispetto a detto piano di appoggio secondo angoli di inclinazione contrapposti le une rispetto alle altre.
  15. 15. Mascella secondo la rivendicazione 12, comprendente dei ganci per 11afferramento della mascella.
  16. 16. Mascella secondo la rivendicazione 15, in cui detti ganci sono disposti agli angoli della mascella.
  17. 17. Mascella secondo la rivendicazione 16, in cui detti ganci sono ricavati posteriormente e sono incassati nella mascella.
  18. 18. Mascella secondo la rivendicazione 12, presentante posteriormente una nervatura centrale circolare da cui si estendono quattro nervature radiali ciascuna delle quali si raccorda al termine con una nervatura ad arco di cerchio, dette nervature essendo disposte simmetricamente rispetto agli assi della mascella.
  19. 19. Mascella secondo la rivendicazione 12, presentante posteriormente una nervatura centrale circolare da cui si estendono delle nervature radiali che terminano in una seconda nervatura circolare concentrica, dette nervature essendo disposte simmetricamente rispetto agli assi della mascel1a.
  20. 20. Mascella secondo la rivendicazione 12, presentante in una zona centrale due nervature ad anello raccordate da due nervature parallele e dalle quali si estendono coppie di nervature disposte a "V" che si raccordano con altre po ture essendo disposte simmetricamente rispetto agli a della mascel1
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