IT9012456A1 - Apparato per la raccolta dei pacchi di pannelli in uscita da una sezionatrice e per il trasferimento ordinato degli stessi sul piano di lavoro di una successiva sezionatrice, particolarmente per gli impianti con linea di taglio longitudinale e trasve - Google Patents
Apparato per la raccolta dei pacchi di pannelli in uscita da una sezionatrice e per il trasferimento ordinato degli stessi sul piano di lavoro di una successiva sezionatrice, particolarmente per gli impianti con linea di taglio longitudinale e trasveInfo
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Description
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Il trovato fa riferimento agli impianti adibiti alla sezionatura di pacchi di pannelli di legno e/o d'altro materiale e che comprendono almeno due sezionatrici poste tra loro a squadro, una delle quali seziona i pannelli longitudinalmente, mentre l'altra provvede alla sezionatura trasversale dei pannelli stessi .
In taluni di questi impianti, è noto prevedere il piano di raccolta dei pannelli a valle della prima sezionatrice , ad una quota leggermente inferiore a quello che sostiene i pannelli stessi a monte di tale sezionatrice. E' altresì noto prevedere a valle della prima sezionatrice, per tutta la lunghezza di questa, una apertura o botola nella quale poter scaricare gli sfridi di testa e di coda della sezionatura longitudinale, poi evacuati da appositi mezzi di trasporto. Questa botola è normalmente chiusa da una struttura a pettine, orizzontale, complanare al piano di lavoro della prima sezionatrice , che da parte di appositi mezzi può essere spostata orizzontalmente per chiudere od aprire la suddetta botola e che può essere sollevata ed abbassata, dapprima per raccogliere i pacchi o le strisce di pannelli che escono dalla prima sezionatrice, e poi per depositare i pannelli stessi sul piano di lavoro della seconda sezionatrice.
La botola è posta ad una certa distanza dalla linea di taglio della sezionatrice longitudinale, a ridosso di un piccolo piano di lavoro, fisso, posto a valle di tale sezionatrice ed in corrispondenza del quale si attesta complanarmente il detto pettine, che pertanto risulta anch'esso ad una certa distanza dalla linea di taglio della prima sezionatrice. A sezionatura ultimata del pacco di pannelli, il pacco stesso deve essere spinto col proprio fronte posteriore sul pettine, da parte delle pinze che servono la prima sezionatrice. Questa necessità comporta i seguenti inconvenienti:
- Introduce dei tempi morti nel ciclo di sezionatura, per l'ulteriore corsa di andata e ritorno che deve essere eseguita dallo spintore per trasferire il pacco completamnte al di sopra del pettine;
- Può portare ad una scomposizione del pacco di pannelli tagliato, quando lo sfrido che rimane a monte del pacco stesso è di piccole dimensioni. In questi casi, lo sfrido ha una scarsa consistenza e può facilmente scomporsi anche se stretto tra le pinze dello spintore della prima sezionatrice.
Queste gravi manchevolezze, rendono impossibile l'applicazione a livello industriale delle tecniche note alle quali si è dianzi fatto riferimento, che per questo sono rimaste a tutt'oggi un puro e semplice esercizio teorico.
Il trovato intende ovviare a questi e ad altri gravi inconvenienti, con la seguente idea di soluzione. Il pettine è strutturato con l'estremità rivolta verso la sezionatrice dei tagli longitudinali, in modo tale da penetrare in apposite scanalature del piecolo piano fisso di lavoro posto a valle di tale sezionatrice, così da giungere sostanzialmente a filo della linea di taglio. Il pettine è complanare al piano della prima sezionatrice, od è posto leggermente al disotto di tale piano, in modo da non ostacolare lo scorrimento dei pannelli.
A taglio ultimato del pacco di pannelli, il pettine si solleva leggermente per distaccare con certezza la parte terminale del pacco dal sottostante piano della prima sezionatrice, dopo di che trasla per trasferire il pacco sul piano di lavoro della seconda sezionatrice . Gli sfridi di coda del pacco di pannelli, sono stati abbandonati sul piano di lavoro della prima sezionatrice da parte delle pinze che ritornano nel ciclo di presa di un nuovo pacco, mentre in giusta fase interviene una spatola che cala a monte della linea di taglio e che spazza i piani della prima sezionatrice per spingere i detti sfridi nella botola aperta dal pettine sopraddetto.
Con questa soluzione vengono evitati i tempi morti delle soluzioni note e viene evitata ogni scomposizione del pacco.
Queste ed altre caratteristiche del trovato, ed i vantaggi che da esso derivano, appariranno evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo di esempio, non limitativo, nelle figure delle sette tavole allegate di disegno, in cui:
- la fig. 1 illustra in pianta dall'alto, alcune parti del telaio dell'apparato di cui trattasi, nel contesto dell'impianto di sezionatura nel quale il telaio stesso opera;
- le figg. 2 e 3 illustrano l'apparato di scarico in elevazione laterale e con parti in sezione, nonché nelle due diverse posizioni di lavoro;
- la fig. 4 illustra lateralmente un fianco dell'apparato sezionato trasversalmente secondo la linea IV-IV di figura 1;
- lafig. 5 illustra lateralmente, secondo la stessa vista delle figure 2 e 3, degli ulteriori dettagli costruttivi dell'apparato;
- le figg. 6, 7, 8, 9, 10 ed 11 illustrano lateralmente una sequenza operativa dell'apparato;
-la fig. 12 illustra lateralmente e con parti in sezione, la spatola che provvede allo scarico degli sfridi di coda del pacco di pannelli.
Nalle figure 1, 2 e 4, con ZI è indicata la sezionatrice longitudinale, dotata a monte ed a valle di due piccoli piani orizzontali di lavoro Al ed A2 tra i quali viene fatta scorrere a comando la sega a disco di sezionatura. Con SI è indicato lo spintore asservito alla sezionatrice ZI, mentre con S2 è indicato lo spintore asservito alla sezionatrice dei tagli trasversali. Sempre in figura 1, con TI è T2 sono indicati i telai sui quali scorrono gli spintori SI ed S2. Con T3 è indicato il telaio che sostiene le guide orizzontali e complanari di scorimento che realizzano il piano di lavoro della seconda sezionatrice, mentre con 1 è indicato il telaio orizzontale e mobile che porta la struttura a pettine dell'apparato di cui trattasi. Dal dettaglio di figura 4 appare come il telaio T3 sostenga le estremità di trasverse complanari B, parallele allo spintore S2, sulle quali sono montate le guide complanari C che realizzano il piano di lavoro della seconda sezionatrice il quale, nella parte prossima alla sezionatrice ZI, deve essere provvisto di aperture trasversali per consentire la movimentazione in esse del pettine di cui trattasi. Il piano di lavoro formato dalle guide C è posto ad una quota opportunamente inferiore rispetto al piano di lavoro della sezionatrice ZI.
Sempre in figura 4, con 2 sono indicate le traverse montate sul telaio 1, parallele ed interposte a quelle C del telaio fisso T3 e sulle quali sono montate le guide orizzontali e complanari 3, di adatto materiale, che realizzano il piano di lavoro della struttura a pettine e che nella parte rivolta verso la sezionatrice ZI, sporgono per un giusto tratto a sbalzo dalle traverse 2, come indicato nelle figure 2 e 3 con 103.
Il pettine formato dalle guide 3, è montato su traverse 4 fisse al telaio T3, con l'interposizione di mezzi di qualsiasi tipo in grado di trasmettere al pettine stesso i seguenti movimenti:
- un movimento di traslazione lungo l'asse longitudinale, per l'avvicinamento e l'allontanamento nei confronti della sezionatrice ZI;
- un movimento di sollevamento e di abbassamento, sempre al di sotto del piano ideale complanare al piano di lavoro della sezionatrice ZI;
- un movimento di sollevamento e di abbassamento che lo porta al di sopra e poi al di sotto del piano ideale complanare al piano di lavoro della sezionatrice ZI.
Quando il pettine formato dalle guide 3 è nella posizione di avvicinamento alla sezionatrice ZI, le sue punte 103 sono inserite in corrispondenti scanalture 5 del piano A2 posto a valle di ZI (vedi figure 2 e 3) e giungono sostanzialmente a filo della linea di taglio di tale sezionatrice. In questa condizione, il pettine 3-103 è orizzontale ed è complanare o leggermente al di sotto (pochi decimi di millimetro) del piano ideale che contiene i piani A1-A2. In questa stessa condizione, il pettine 3-103 chiude superiormente la botola K posta tra la sezionatrice ZI ed il telaio T3, lunga quanto tale sezionatrice e dotata inferiormente di mezzi di trasporto Y per l'allontanamento degli sfridi che periodicamente vengono scaricati in essa.
All'inizio di ogni ciclo di lavoro, il pettine 3-103 è nella posizione di allontanamento da ZI, come illustrato nella figura 3, in modo da aprire la botola K nella quale viene scaricato lo sfrido di testa del pacco di pannelli, spinto dal pacco stesso, durante la corsa di posizionamento successiva a quella di rifilatura di testa. A scarico avvenuto dello sfrido di testa, il pettine 3-103 si posiziona automaticamente come illustrato nella figura 2, per chiudere la botola K e per disporsi a filo della linea di taglio di ZI.
Il pettine 3-103 ha una lunghezza tale da raccogliere l'intero pacco di pannelli X lavorato dalla sezionatrice ZI.
Ad esecuzione avvenuta dell'ultimo taglio, come illustrato nella figura 2, tutto il pacco di pannelli è già posizionato al di sopra del pettine 3-103 per cui non è necessaria alcuna corsa supplementare da parte delle pinze associate allo spintore SI della sezionatrice ZI, le quali possono tornare nella posizione di inizio ciclo per la ripetizione di una nuova sequenza di lavoro. Ad esecuzione avvenuta dell'ultimo taglio da parte di ZI, il pettine 3-103 viene sollevato di una piccola entità, per sollevare dal piano A2 le strisce di pannelli a questo soprastanti. A questo punto il pettine 3-103 trasla orizzontalmente, porta il pacco di pannelli nella giusta posizione al di sopra del piano formato dalle guide C della seconda sezionatrice , dopo di che scende per depositare il pacco su tali guide. Mentre il pacco viene preso dalle pinze associate allo spintore S2 e viene trasferito verso la sezionatrice dei tagli trasversali, i mezzi illustrati in figura 12 provvedono a scaricare nella botola aperta K, lo sfrido di coda H del pacco evacuato, rimasto sul piano Al di ZI.
Dalla figura 12 si rileva che a monte della sezionatrice ZI, sulle fiancate del telaio TI di scorrimento dello spintore SI, sono fissate delle guide 6 che per mezzo di rullini 106 portano scorrevolmente delle rispettive slitte inclinate 7, che con la loro estremità inferiore sopportano il corpo di un martinetto 8 a pressione di fluido ed a doppio effetto, orizzontale, che col proprio stelo sostiene le estremità di una spatola 9 parallela alla linea di taglio di ZI. Degli appositi mezzi provvedono al sollevamento ed all'abbassamento sincrono delle slitte 7, così che quando queste sono abbassate, la spatola 9 si pone posteriormente allo sfrido H da evacuare. Con l'attivazione dei martinetti 8, la spatola 9 trasla come illustrato nella figura 3 e spinge lo sfrido H nella botola K. In successione di fase, i martinetti 8 riportano la spatola 9 nella posizione di riposo, dopo di che le slitte 7 vengono sollevate per riportare la spatola stessa nella posizione alta di non interferenza con lo spintore SI. Per il sollevamento e l'abbassamento, le slitte 7 sono collegate con le estremità inferiori ad un capo di rispettive funi o nastri di acciaio 10, avvolti con l'altro capo sulle estremità di un albero 11 parallelo alla spatola 9 e sostenuto girevolmente dai supporti 6. Questo albero viene ruotato nei due sensi da un piccolo motoriduttore 12 o da altri adatti mezzi che agiscono su una sola estremità dello stesso albero.
La movimentazione del pettine 3-103 può essere realizzata con qualsiasi adatti mezzi noti. Con riferimento alle figure 2 e 4 viene ora descritta una forma preferita di realizzazione di questi mezzi. Su ogni traversa 4 del telaio fisso T3, è fissata con la interposizione di supporti registrabili 13-113, una coppia di camme lineari, uguali 14-14', il cui profilo superiore comprende un ampio tratto rettilineo--orizzontale 114, un tratto inclinato 214 ed un piccolo tratto orizzontale 314 posto ad una quota inferiore rispetto a quello 114. I tratti 114 delle camme sono posti su uno stesso piano ideale orizzontale che è ad una quota opportunamente superiore rispetto a quello che porta i tratti 314 delle stesse camme. Il telaio 1 del pettine 3-103, porta fissate sulle fiancate 101, delle staffe orientate verso il basso e dotate inferiormente di rullini ad asse orizzontale e d'altri ad asse verticale, per cooperare rispettivamente col profilo superiore e col fianco interno delle camme lineari 14-14' sopraddette. Più in particolare il telaio 1 è dotato lateralmente, in corrispondenza della parte posteriore, di staffe fisse 15 che portano un rispettivo rullino ad asse orizzontale 16 ed un rullino ad asse verticale 17 (fig. 2) operanti rispettivamente sul profilo superiore e sul fianco interno delle camme posteriori 14'.
In corrispondenza della parte anteriore, i fianchi del telaio 1 sono invece dotati di staffe 18 che portano inferiormente dei rispettivi rullini ad asse verticale 19 {fig. 4) cooperanti coi fianchi interni delle camme 14. Sulle stesse staffe 18 sono interfulcrate esternamente in 20, delle leve 21 che inferiormente portano un rullino ad asse orizzontale 22 per la cooperazione col profilo superiore delle camme anteriori 14 e che con l'estremità superiore cooperano a gravità con lo stelo di un piccolo martinetto 23, anche a semplice effetto, fissato col corpo sulla fiancata 101 del telaio 1.
In corrispondenza delle staffe 18, le fiancate 101 sono dotate di ulteriori staffe 24, orientate verso il basso e parallele (vedi figure 4 e 5), che portano girevolmente un albero 25 parallelo alla sezionatrice ZI e che ha calettati in estremità dei pignoni 26 di ugual diametro. Sopra questi pignoni, ogni staffa 24 porta oscillante sul bullone di fissaggio 27, una piccola guida 28 ad "U" rovesciato, che mantiene in cooperazione coi detti pignoni 26, delle rispettive cremagliere 29, ortogonali all'albero 25 e fissate con una estremità ad un supporto 30 fulcrato in 31 ad un supporto 32 a sua volta fisso al longherone del telaio T3, prossimo alla botola K dianzi detta (vedi anche figura 2). Grazie a questi ultimi mezzi è possibile sincronizzare il movimento di traslazione impartito al pettine 3-103 da un sistema di martinetti a pressione di fluido ed a doppio effetto 33, ancorato in 34 ad ognuna delle staffe 18 ed ancorato con l'estremo opposto, in 35, ad una staffa 36 fissa al telaio T3. Mediante questi sistemi di azionamento 33 (vedi oltre) , il pettine viene spostato longitudinalmente sulle camme 14-14' che portano il pettine stesso alle diverse quote di lavoro necessarie dapprima per la cooperazione col piano A2 della sezionatrice Z1, per raccogliere il pacco di pannelli scaricato da quest'ultima e poi, per deporre delicatamente il pacco stesso sulle guide C del piano di lavoro della sezionatrice dei tagli trasversali.
Comandando l'estensione con corsa prefissata degli steli dei martinetti 23, come illustrato in figura 2 con segno a trattini, il pettine fulcra sulle ruote posteriori 16 e si solleva con la parte anteriore 103, dell'entità necessaria per allontanare il pacco dei pannelli dal piano A2 della sezionatrice ZI. Questo semplice movimento di beccheggio, evita il sollevamento dell'intero pettine secondo l'ipotesi precedentemente considerata, con gli intuibili vantaggi che da questa condizione derivano.
La figura 6 illustra il pettine nella cooperazione col piano A2 di ZI. In questa fase il pettine coopera col profilo rettilineo alto 114-114' delle camme 14--14' ed i martinetti 23 sono a riposo. La figura 7 illustra il pettine nella posizione di inizio trasferimento del pacco, che vede l'attivazione dei martinetti 23 per il sollevamento anteriore del pettine ed il conseguente sollevamento del pacco X dal piano A2 di ZI.
La figura 8 illustra che il pettine permane nella condizione di figura 7, fintanto che le sue punte 103 sone uscite da A2, dopo di che i martinetti 23 vengono disattivati ed il pettine stesso si dispone orizzontalmente prima della discesa.
La figura 9 illustra la discesa del pettine, coi rullini di scorrimento che hanno percorso il tratto inclinato 214-214' e sono giunti sul tratto inferiore 314-314' delle camme 14-14'. Il pettine scende al di sotto delle guide C del telaio T3 e deposita dolcemente su queste il pacco di pannelli X.
Le figure 10 ed 11 illustrano che la corsa di ritorno del pettine nella cooperazione col piano A2 della sezionatrice ZI, avviene senza attivazione dei martinetti 23, col pettine stesso che rimane sempre orizzontale .
Dalle figure 2, 3 e 4 si rileva che ogni sistema di martinetti 33 comprende una coppia di martinetti fissati reciprocamente col corpo, collegati tra loro in sequenza e dei quali uno, quello indicato con 133, è più corto dell'altro 233 ed ha una sezione maggiore così che a parità di pressione di alimentazione, sviluppa una spinta maggiore e muove il pettine più lentamente .
Il martinetto 133 aziona il pettine con la maggior potenza quando questo deve superare i tratti inclinati delle camme 14-14'.
Come già detto, i due martinetti sono collegati tra loro in sequenza, in modo che quando si arresta il primo intervenga automaticamente l'altro, e sono dotati di ammortizzatori di fine corsa, il tutto in modo intuibile e realizzabile dai tecnici del ramo.
Almeno uno dei due martinetti è del tipo antirotazione per evitare che i corpi degli stessi ruotino sugli steli e sottopongano i condotti di alimentazione a trazioni indesiderate.
Resta inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche, soprattutto costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell'invenzione, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti riportati tra parentesi, hanno il solo scopo di facilitare la lettura delle stesse rivendicazioni e per questo non debbono in alcun modo essere interpretati limitativamente per quanto attiene l'ambito di protezione delle medesime rivendicazioni
Claims (7)
- RIVENDICAZIONI 1) Apparato per la raccolta dei pacchi di pannelli in uscita da una sezionatrice e per il trasferimento ordinato degli stessi sul piano di lavoro di una successiva sezionatrice, particolarmente per gli impianti con linea di taglio longitudinale e trasversale, nei quali il piano di lavoro (C) della sezionatrice dei tagli trasversali è posto ad una quota inferiore rispetto a quello (A1-A2) della prima sezionatrice (ZI) e dove a valle di quest'ultima opera un pettine orizzontale (3) che ha la funzione di raccogliere il pacco dei pannelli tagliato, di trasferirlo e depositarlo correttamente sul piano di lavoro dell'ultima sezionatrice e che ha anche la funzione di aprire e chiudere una botola (K) immediatamente a valle della prima sezionatrice, nella quale poter scaricare gli sfridi di testa e di coda del pacco di pannelli tagliato longitudinalmente, apparato caratterizzato dal fatto che il detto pettine (3) è dotato di denti (103) a sbalzo sul lato rivolto verso la prima sezionatrice (ZI), che penetrano in corrispondenti scanalature (5) del piano (A2) a valle di tale sezionatrice, disponendosi sostanzialmente a filo della linea di taglio; in questa fase, il pettine essendo posto complanarmente o ad una quota leggermente inferiore rispetto al piano di lavoro (A1-A2) della prima sezionatrice, ed essendo previsto che ad esecuzione avvenuta dell'ultimo taglio longitudinale del pacco, mentre lo spintore della sezionatrice longitudinale ritorna a ripetere un ciclo di lavoro, appositi mezzi sollevino leggermente il pettine (3-103) per distanziare con certezza il pacco (X) dal sottostante piamo (A2) della sezionatrice, dopo di che il pettine stesso viene fatto traslare orizzontalmente per trasferire il pacco sul piano di allontanamento (C), sul quale lo deposita delicatamente con un movimento di abbassamento e di scomparsa sotto tale piano, essendo previsto che ad allontanamento avvenuto del pettine dalla prima sezionatrice e ad apertura avvenuta della botola (K) posta a valle di tale sezionatrice, una spatola (9) venga calata a monte degli sfridi di coda (H) rimasti sul piano di lavoro di questa sezionatrice, e venga attivata per spingere gli stessi sfridi in tale botola, ritornando poi nella posizione alta di non interferenza con lo spintore della sezionatrice longitudinale.
- 2) Apparato secondo la rivendicazione 1), caratterizzato dal fatto che il telaio (1) del pettine (3--103) è dotato lateralmente di ruote ad asse orizzontale (16-22) e ad asse verticale (17-19) con le quali coopera rispettivamente col profilo superiore e col fianco interno di camme lineari e fisse (14-14·), essendo il detto profilo superiore dotato di due tratti rettilinei-orizzontali {114-114 '-314-314') di diversa lunghezza, posti a quote diverse ed intercollegati da un tratto inclinato (214-214'), il tutto in modo che spostato su tali camme, il pettine compie i movimenti di traslazione orizzontale e di abbassamento e sollevamento necessari per potarsi dapprima in cooperazione col piano di lavoro (A2) della prima sezionatrice e poi per scomparire sotto il piano di lavoro (C) dell'ultima sezionatrice, e viceversa.
- 3) Apparato secondo la rivendicazione 2), in cui le ruote ad asse orizzontale (22) del telaio del pettine, vicine al lato del pettine stesso che è rivolto verso la prima sezionatrice, sono montate su mezzi di sollevamento e di abbassamento, ad esempio sulla estremità di leve (21) interfulcrate al detto telaio (101) e collegate ad un martinetto di azionamento (23), il tutto in modo che con l'attivazione di questi mezzi, la parte del pettine che sostiene la porzione terminale del pacco di pannelli, può essere sollevata con un movimento di beccheggio per distaccare il pacco stesso dal sottostante piano di lavoro (A2) prima che il pettine venga fatto traslare per il trasferimento del pacco medesimo, essendo previsti dei mezzi per far sì che il pettine venga ricondotto automaticamente nella posizione orizzontale prima che le sue ruote percorrano il tratto inclinato (214--214') delle rispettive camme lineari di guida.
- 4) Apparato secondo la rivendicazione 2), caratterizzato dal fatto che sono previsti dei mezzi per la sincronizzazione degli spostamenti lineari del telaio del pettine e tali mezzi comprendono un albero orizzontale (25), sopportato girevolmente e trasversalmente dalla parte inferiore del detto telaio e che porta calettati sulle estremità dei pignoni uguali (26) cooperanti con rispettive cremagliere (29) poste parallelamente alle camme lineari (14-14·) di guida del pettine ed articolate con una loro estremità a punti fissi (31) ed allineati su un asse parallelo al detto albero con pignoni, essendo previste delle piccole guide oscillanti (28) per mantenere le cremagliere nella necessaria cooperazione coi relativi pignoni .
- 5) Apparato secondo la rivendicazione 2), in cui il movimento di traslazione orizzontale del pettine è fornito da coppie di martinetti (33) a pressione di fluido ed a doppio effetto, agenti su ogni fianco del telaio del pettine stesso, fissati reciprocamente col corpo, tra loro allineati longitudinalmente e collegati in sequenza, essendo previsto che un martinetto (133) sia più largo e più corto dell'altro (233) e che questo martinetto intervenga per primo durante la movimentazione del detto telaio, per far fronte al maggior sforzo necessario all'inizio di tale movimentazione, essendo infine previsto che almeno uno dei detti martinetti sia del tipo antirotazione.
- 6) Apparato secondo la rivendicazione 1), in cui la spatola (9) di scarico dello sfrido di coda (H), è portata per le estremità dallo stelo di una coppia di martinetti a pressione di fluido ed a doppio effetto (8), fissati col corpo alla estremità inferiore di una coppia di slitte inclinate (7) sostenute da guide (6-106) fissate a monte della sezionatrice longitudinale, ad esempio sulle guide di scorrimento dello spintore di tale sezionatrice, essendo previsto che tali slitte siano sincronizzate tra loro nello spostamento di salita e discesa, da un albero (11) sostenuto girevolmente dalle dette guide, al quale le slitte sono collegate con qualsiasi mezzi, ad esempio tramite funi o nastri e che viene fatto ruotare nei due sensi da altri adatti mezzi (12).
- 7) Apparato per la raccolta dei pacchi di pannelli in uscita da una sezionatrice e per il trasferimento ordinato degli stessi sul piano di lavoro di una successiva sezionatrice, particolarmente per gli impianti con linea di taglio longitudinale e trasversale, realizzato più in particolare, in tutto od in parte, come descritto, come illustrato nelle figure delle sette tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
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