IT8312594A1 - Terminale a magazzino verticale per container - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo: "Terminale a magazzino verticale per container"
RIASSUNTO
L'invenzione ha per oggetto un terminale a magazzino verticale per container, comprendente almeno un corridoio (1) affiancato da celle d'immagazzinamento (2) disposte in pi? piani e destinate al deposito dei container (C). Nel detto corridoio (1) sono previsti dei carri-robot (4) che sono mobili lungo il corridoio su vie orizzontali di corsa (5) disposte in corrispondenza di ciascun piano di celle d'immagazzinamento (2). Questi carri-robot sono destinati alla movimentazione orizzontale dei container (C) lungo il corridoio nonch? alla loro introduzione e ripresa nelle e dalle celle d'immagazzinamento (2). Ad almeno una estremit? del corridoio (1) ? previsto un elevatore (3) per la movimentazione verticale dei container in entrata ed in uscita. Secondo l'invenzione, l'elevatore (3) ? provvisto di mezzi porta-container (37) propri che ricevono il container (C) dal carro-robot (4) di piano o lo consegnano allo stesso, mentre al piano terra sono previsti appositi mezzi trasportatori di entrata (6) e di uscita (6') atti a prelevare il container in entrata da una zona di carico o di entrata (8) ed a consegnarlo ai mezzi porta-container (37) dell'elevatore (3), nonch? a prelevare il container in uscita dai mezzi porta--container (37) dell'elevatore (3) ed a trasferirlo ad una zona di scarico o di uscita (8'). In questo modo, le tre manovre fondamentali di insilaggio o disinsilaggio, di salita o discesa e di entrata od uscita dei container vengono fra loro separate ed effettuate con rispettivi mezzi diversi (carri-robot, elevatore con mezzi porta-container propri e mezzi trasportatori di entrata e di uscita al piano terra), in tempi diversi ed indipendenti che non si sommano fra loro.
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un terminale a magazzino verticale per container, comprendente almeno un corridoio affiancato da celle d'immagazzinamento disposte in pi? piani e destinate al deposito dei container, essendo nel detto corridoio previsti dei dei carri-robot che sono mobili lungo il corridoio su vie orizzontali di corsa disposte in corrispondenza di ciascun piano di celle di immagazzinamento e sono destinati alla movimentazione orizzontale dei container lungo il corridoio nonch? alla loro introduzione (insilaggio) e ripresa (disinsilaggio) nelle e dalle celle di immagazzinamento, mentre ad almeno una estremit? del corridoio ? previsto un elevatore per la movimentazione verticale dei container in entrata ed in uscita.
I carri-robot di piano sono costituiti in genere ciascuno da un carroponte che scorre sulle rispettive vie orizzontali di corsa del corrispondente piano di celle d'immagazzinamento e porta un carrello trasbordatore che sopporta il container in modo sollevabile ed abbassabile ed ? spostabile trasversalmente alle dette vie di corsa in modo da venire estratto lateralmente dal carroponte per introdurre e depositare il container in una cella d'immagazzinamento o per prelevarlo ed estrarlo dalla cella d'immagazzinamento stessa. L'elevatore pud essere costituito in sostanza da un impianto montacarichi.
In un terminale noto a magazzino verticale per container, i container vengono movimentati per mezzo di una piattaforma porta-container sospesa alle funi di un carroponte che scorre su vie di corsa orizzontali previste lungo il corridoio alla sommit? dello stesso. Il carroponte provvede sia alla sistemazione della piattaforma porta-container in corrispondenza della cella d'immagazzinamento prescelta che alle operazioni di insilaggio e di disinsilaggio dei container. Anche le operazioni di entrata e di uscita dei container nel e dal terminale vengono effettuate per mezzo della detta piattaforma porta--container, sistemata in apposita posizione di estremit?, nonch? con l'ausilio di due vie a rulli per il movimento longitudinale dei container e di due gru a portale per le movimentazioni trasversali dalle e verso le vie a rulli.
In un altro terminale noto a magazzino verticale, i container vengono movimentati da una macchina complessa che ? costituita in sostanza da un carroponte scorrevole orizzontalmente su vie di corsa previste lungo il corridoio alla sommit? dello stesso Questo carroponte sostiene una struttura, entro la quale scorre verticalmente una piattaforma porta--container appesa alle funi del carroponte. Per mezzo di questa piattaforma vengono effettuate sia le operazioni d'insilaggio e di disinsilaggio dei container che le operazioni di entrata e di uscita nel e dal magazzino .
Questi due terminali noti presentano l'inconveniente che il container viene spostato, nelle varie fasi della movimentazione, con la medesima macchina o con macchine che sommano i loro movimenti. Infatti il carroponte previsto in sommit? al corridoio assolve alle funzioni di un vero e proprio traslatore--elevatore, per cui il tempo di movimentazione di un container ? la sommatoria delle operazioni di entrata o di uscita, di sollevamento o di discesa e di insilaggio o di disinsilaggio.
In un noto terminale a magazzino verticale del tipo descritto all'inizio, i carri-robot di piano vengono utilizzati anche per le operazioni di entrata e di uscita dei container nel e dal magazzino e vengono spostati per mezzo dell'elevatore insieme ai container fra il piano terra ed il prescelto piano di celle d'immagazzinamento. Cos?, per esempio, un ciclo d'introduzione di un container in questo noto terminale a magazzino verticale si svolge nel modo seguente: Il carro-robot di piano entra nell?elevatore e viene da questo abbassato fino al piano terra, dove esce dall'elevatore e si porta sotto i mezzi di carico, dai quali riceve il container. Successivamente, il carro-robot ritorna nell'elevatore e viene da questo sollevato, insieme al container, fino al piano della cella d'immagazzinamento, nella quale deve essere depositato il container stesso. Il carro--robot esce allora dall'elevatore e si porta sulle vie di corsa del piano fino alla prescelta cella di immagazzinamento, nella quale introduce e deposita il contenitore con corrispondenti movimenti del suo carrello trasbordatone, dopo di che il carro-robot ritorna indietro nell'elevatore. Un ciclo di prelevamento di un container dal magazzino avviene ovviamente in modo analogo ma inverso.
Il principale inconveniente di questo noto terminale a magazzino verticale per container deriva dal fatto che l'elevatore pu? trasportare un container soltanto per mezzo di un carro-robot di piano ed insieme a tale carro-robot stesso, per cui ? obbligato ad attendere il completamento delle operazioni di carico e di scarico dei container sul e dal carro-robot al piano terra, con evidente perdita di tempo. Inoltre, nonostante che in questo noto terminale a magazzino verticale per container le operazioni di insilaggio e di disinsilaggio sono suddivise su pi? carri-robot di piano e vengono in parte separate dalle operazioni di entrata e di uscita, ciascun ciclo richiede una operazione aggiuntiva di trasporto del carro-robot vuoto ad un piano sguarnito, prima di poter iniziare un vero ciclo di discesa del container, in quanto il container pu? essere trasportato dallo elevatore soltanto con l'ausilio di un carro-robot di piano. Di conseguenza, nel caso di prelevamento di pi? container dallo stesso piano, dopo ogni discesa e risalita dell'elevatore insieme al carro-robot, l'elevatore deve attendere che il carro-robot si porti in corrispondenza di una cella d'immagazzinamento ed effettui le operazioni di disinsilaggio del rispettivo container, per ritornare insieme ad esso nell'elevatore stesso. Questo noto terminale a magazzino verticale per container presenta quindi l'inconveniente di sommare il tempo totale del ciclo automatico di movimentazione ed il tempo delle operazioni di entrata e di uscita, cio? di carico e di scarico dei container al piano terra, come descritto in precedenza. Questa sommatoria di tempi determina un basso tasso di utilizzo del terminale.
La presente invenzione mira ad eliminare i sopraddetti inconvenienti delle realizzazioni finora note e prevede a tale scopo un terminale a magazzino verticale per container, del tipo descritto all'inizio e caratterizzato sostanzialmente dal fatto che l'elevatore ? provvisto di mezzi porta-container propri che ricevono il container dal carro-robot di piano o lo consegnano allo stesso, mentre al piano terra sono previsti appositi mezzi trasportatori di entrata e di uscita atti a prelevare il container da una zona di carico o di entrata e consegnarlo ai mezzi porta--container dell'elevatore nonch? a prelevare il container dai mezzi porta-container dell'elevatore e trasferirlo ad una zona di scarico o di uscita.
Il terminale a magazzino verticale secondo l'invenzione ? caratterizzato quindi dalla completa separazione delle tre manovre fondamentali, cio? dalle operazioni di insilaggio o disinsilaggio , di salita o discesa e di entrata od uscita dei container, le quali operazioni vengono effettuate da tre rispettive macchine diverse (carri-robot, elevatore con mezzi porta-container propri e mezzi trasportatori di entrata e di uscita al piano terra, in tempi diversi ed indipendenti e che non si sommano mai fra loro. I tempi medi di operazione dei carri-robot di piano e dei mezzi trasportatori di entrata e di uscita al piano terra sono contenuti sempre entro il tempo medio di operazione dell'elevatore, indipendentemente dalla lunghezza del corridoio, per cui il tempo di ciclo totale coincide con quello dell'operazione del solo elevatore. In complesso, il terminale a magazzino verticale secondo l'invenzione consente di ridurre sensibilmente il tempo di ciclo totale, cio? di aumentare notevolmente il numero medio orario di manovre. A titolo d'esempio non limitativo, col terminale a magazzino verticale secondo l'invenzione si possono effettuare 15 manovre in ciclo combinato per ora e 22 manovre in ciclo semplice per ora. Tenendo presente che il numero medio orario di container movimentati da uno scaricatore di banchina ? 13 durante le operazioni di carico della nave e 18 durante le operazioni di scarico,risulta evidente che il terminale a magazzino verticale secondo l'invenzione ? in grado di soddisfare con reali garanzie alle necessit? di banchina, cio? assicura la possibilit? di carico e di scarico delle navi in tempo reale, senza alcuna sosta aggiuntiva, oltre a determinare una razionalizzazione ed un contenimento dei costi di gestione del magazzino.
I mezzi porta-contenitore dell'elevatore nel terminale a magazzino verticale secondo l'invenzione possono essere realizzati in qualsivoglia modo adatto e sono costituiti, in un esempio esecutivo preferito, da un telaio di sospensione (cosiddetto "spreader") per il container. Quando l?elevatore ? costituito da un montacarichi, il telaio di sospensione ? previsto nella parte superiore della cabina del montacarichi e pu? essere limitatamente mobile verticalmente per agganciare e sganciare il container oppure pu? essere fisso in combinazione con mezzi per sollevare ed abbassare il container allo scopo di agganciarlo e sganciarlo al e dal telaio di sospensione stesso. Inoltre, in una forma esecutiva preferita, la cabina del montacarichi ? provvista nella sua parte inferiore di due spezzoni di via di corsa atti ad allinearsi alle vie di corsa di ciascun piano di celle di immagazzinamento, per consentire al carro-robot di piano di entrare ed uscire nella e dalla cabina del montacarichi .
Di preferenza, secondo una ulteriore caratteristica dell'invenzione, gli spezzoni di via di corsa della cabina del montacarichi sono previsti su due corrispondenti travi che sono guidate mobili verticalmente nella struttura della cabina e possono essere sollevate in una posizione superiore, nella quale consentono o facilitano l'ingresso e l'uscita nella e dalla cabina del montacarichi nonch? il transito attraverso tale cabina, dei mezzi trasportatori di entrata e di uscita al piano terra.
Naturalmente, il fatto che l'elevatore del terminale a magazzino verticale secondo l'invenzione presenta dei mezzi porta-container propri e provvede alla movimentazione verticale del container (dal piano terra ad un piano di celle d'immagazzinamento o viceversa oppure da un piano di celle d'immagazzinamento ad un altro) senza che un carro-robot venga fatto salire o discendere insieme al container, non esclude che il detto elevatore non possa trasferire da un piano di celle d'immagazzinamento ad un altro anche un carro-robot vuoto o portante un container, a seconda delle necessit? e del programma di movimentazione e soprattutto quando il numero dei carri--robot ? minore di quello dei piani di celle di immagazzinamento .
Anche i mezzi trasportatori di entrata e di uscita al piano terra possono essere realizzati in qualsivoglia adatto modo. Di preferenza, essi sono costituiti da almeno un carro di entrata e da almeno un carro di uscita mobili su rotaie e dei quali il carro di entrata pu? spostarsi fra una zona di carico, nella quale riceve un container in entrata nel magazzino, e l'elevatore, ai cui mezzi porta-container consegna il detto container, mentre il carro di uscita pu? spostarsi fra l'elevatore, dai cui mezzi porta-container preleva un container in uscita dal magazzino, ed una zona di scarico, nella quale si libera dal detto container. In una forma esecutiva preferita dell'invenzione, di fianco alle rotaie di scorrimento dei carri di entrata e di uscita su un lato dell'elevatore sul corrispondente lato di testa del magazzino ? previsto almeno uno stallo poggiacontainer di entrata, sul quale viene depositato un container ad opera di qualsivoglia adatti mezzi di movimentazione, per esempio di una gru a portale od a semiportale, o simili, e dal quale il container viene prelevato da un carro di entrata, per essere consegnato ai mezzi porta-container dell'elevatore, mentre sul lato opposto dell'elevatore ? previsto almeno uno stallo poggiacontainer di uscita, sul quale viene depositato un container prelevato dai mezzi porta--container dell'elevatore ad opera di un carro di uscita, e dal quale stallo poggiacontainer di uscita il container viene prelevato da qualsivoglia adatti mezzi di movimentazione, per esempio dalla stessa gru a portale od a semiportale.
Naturalmente, invece di far prelevare i container ad opera di un carro di entrata da una zona di carico e di far depositare i container ad opera di un carro di uscita su una zona di scarico, i container possono essere caricati o scaricati, direttamente sui o dai carri di entrata e di uscita, con l'ausilio di qualsivoglia mezzi di movimentazione, per esempio per mezzo della gru a portale od a semiportale, opportunamente modificata. Il prelevamento dei container ad opera di un carro di entrata da una zona di carico, per esempio da uno stallo poggiacontainer di entrata ed il deposito dei container ad opera di un carro di uscita su una zona di scarico, per esempio su uno stallo poggiacontainer di uscita, offre per? il vantaggio di poter prevedere - secondo una ulteriore caratteristica dell'invenzione - due o pi? stalli poggiacontainer di entrata e/o di uscita, ottenendo cos? un deposito polmone per un numero limitato di container sul lato di entrata e/o sul lato di uscita. In questo modo, le operazioni di carico e di scarico dei container effettuate dai mezzi di movimentazione esterni al terminale a magazzino verticale vengono scollegate dal ciclo automatico del magazzino stesso.
Secondo una ulteriore caratteristica vantaggiosa dell'invenzione, ciascun corridoio del magazzino verticale ? provvisto di un elevatore a ciascuna estremit?. Si pu? prevedere eventualmente, in particolare al piano terra, almeno un carro trasportatore atto a trasferire i container da un elevatore all'altro, consentendo cos? un ulteriore aumento delle possibilit? operative. Le due estremit? del corridoio e le rispettive attrezzature possono essere specializzate una per il servizio banchina e l'altra per il servizio strada.
Il terminale secondo l'invenzione a magazzino verticale per container consente una gestione delle informazioni completamente centralizzata tramite l'ingresso da console di dati di input e programmi di output. Il comando pu? avvenire in maniera compietamente automatica secondo un programma di entrata/ /uscita oppure in maniera semiautomatica mediante la introduzione dei dati di un container e la richiesta di una operazione di entrata o di uscita. In entrambi i casi, tutte le operazioni intermedie vengono ottimizzate, gestite ed effettuate direttamente dal calcolatore centrale, secondo i cicli prestabiliti. La scelta della cella d'immagazzinamento viene effettuata dall'elaboratore centrale per esempio secondo una logica casuale e tenendo conto di alcuni vincoli inseriti nel programma. In caso di avaria dell'elaboratore centrale, i comandi possono essere eseguiti manualmente con l'ausilio di una mappa di magazzino sempre in memoria e con attuazione in tempo reale. La possibilit? di una gestione completamente automatica e la prima reversibilit? delle operazioni di entrata e di uscita sui due lati del magazzino, cio? alle due estremit? del corridoio, determinano una potenzialit? ed una elasticit? tali, da garantire lo svolgimento regolare delle operazioni di massimo traffico, permettendo in qualsiasi momento anche 1'inserimento di operazioni occasionali.
Queste ed altre caratteristiche dell 'invenzione ed i vantaggi che ne derivano appariranno dalla seguente descrizione di una forma esecutiva preferita illustrata schematicamente a titolo d'esempio non limitativo nei disegni allegati, nei quali:
La fig. 1 illustra in sezione verticale longitudinale un magazzino verticale per container secondo l'invenzione.
La fig. 2 ne ? una vista in elevazione da un lato di testa.
La fig. 3 ? una sezione verticale trasversale del magazzino secondo le figg. 1 e 2.
La fig. 4 ? una sezione verticale trasversalmente al corridoio del magazzino, in corrispondenza di due piani sovrapposti di celle d'immagazzinamento, con i rispettivi carri-robot.
La fig. 5 ? una vista in pianta su un carro--robot di piano.
La fig. 6 ? una sezione trasversale di un carro-robot di piano.
Le figg. 7 e 8 illustrano schematicamente il movimento del carrello trasbordatore rispetto al corrispondente carroponte di un carro-robot di piano.
La fig. 9 illustra in elevazione ed in vista frontale la cabina del montacarichi costituente l'elevatore ad una estremit? del corridoio del magazzino verticale .
La fig. 10 ? una vista dall'alto sul fondo della cabina del montacarichi secondo la fig. 9.
La fig. 11 illustra in sezione trasversale verticale un carro di entrata o di uscita.
La fig. 12 ? una vista in elevazione laterale del carro di entrata o di uscita secondo la fig. 11.
La fig. 13 ne ? una vista in pianta.
Con riferimento alle figg. 1 a 3, il terminale a magazzino verticale per container comprende almeno un corridoio 1 affiancato ad entrambi i lati da celle d?immagazzinamento 2, disposte in pi? piani e destinate al deposito dei container C. Le dimensioni ed il numero del corridoio 1 e delle celle di immagazzinamento 2 e quindi il rispettivo numero massimo di container C ospitabili nel magazzino sono funzione delle dimensioni dei container C, del traffico annuo previsto, del traffico di punta massimo e del tempo medio di sosta dei container C nel terminale. Di preferenza, e diversamente a quanto illustrato in modo semplificato nelle figure, il terminale a magazzino verticale secondo l'invenzione presenta due corridoi paralleli 1 con rispettive celle laterali d'immagazzinamento 2. Le celle d'immagazzinamento 2 associate ad uno dei corridoi 1 sono destinate a container fino a 20', mentre quelle associate all'altro corridoio 1 sono destinate a container fino a 40'.
Ad almeno una e di preferenza a ciascuna delle due estremit? di ciascun corridoio 1 ? previsto un elevatore 3. Inoltre, in ciascun corridoio 1 sono previsti dei carri-robot 4 che sono mobili, lungo il corridoio 1 stesso su vie orizzontali di corsa 5 disposte in corrispondenza di ciascun piano di celle di immagazzinamento 2 all?altezza del fondo delle stesse Il numero dei carri-robot 4 pu? essere qualsivoglia e pu? variare fra un minimo di tre ed un massimo valutabile in funzione del numero massimo di piani di celle d'immagazzinamento 2. Nei disegni ? illustrato - per maggiore evidenza - un carro-robot 4 in corrispondenza di ciascun piano di celle d'immagazzinamento 2, ma questo caso deve considerarsi un caso limite.
Al piano terra, in corrispondenza di ciascuna estremit? del o dei corridoi 1 del magazzino, cio? in corrispondenza di ciascun lato di testa dello stesso sono previsti almeno un carro di entrata 6 ed almeno un carro di uscita 6', scorrevoli su rotaie 7. Queste rotaie 7 si estendono sotto il o gli elevatori 3 della rispettiva estremit? del o dei corridoi 1 del magazzino. Di fianco alle rotaie 7 dei carri di entrata 6 e di uscita 6? sono previsti, su un lato dell'elevatore 3, almeno uno e di preferenza due o pi? stalli poggiacontainer di entrata 8 e, sul lato opposto dell'elevatore 3, almeno uno e di preferenza due o pi? stalli poggiacontainer di uscita 8'. Il carro di entrata 6 si muove fra l'elevatore 3 ed il o gli stalli poggiacontainer di entrata 8, mentre il carro di uscita 6' si muove fra l'elevatore 3 ed il o gli stalli poggiacontainer di uscita 8'. Sopra gli stalli poggiacontainer di entrata 8 e di uscita 8' in corrispondenza di ciascun lato di testa del magazzino pu? portarsi almeno una gru a portale od a semiportale 9 per le operazioni di carico e di scarico, cio? per la movimentazione dei container C fra la banchina ed il terminale a magazzino verticale nonch? fra la strada e tale terminale stesso. Di preferenza, una estremit? del o dei corridoi 1 del magazzino e le rispettive attrezzature possono essere specializzate per il servizio banchina, mentre l'altra estremit? del o dei detti corridoi e le rispettive attrezzature possono essere specializzate per il servizio strada.
Esternamente, a sbalzo sulla colonna di almeno uno degli elevatori 3 pu? essere prevista una officina di manutenzione 10 che pu? avere anche la funzione di deposito per carri-robot 4 e di zona di ingresso e di uscita dei carri-robot 4 nel e dal corridoio 1. Il magazzino verticale pu? avere una struttura autoportante qualsivoglia che assicura deformazioni differenziali sulle dimensioni massime entro limiti controllati tali, da garantire il corretto funzionamento di tutte le macchine del terminale. Il magazzino, nel suo complesso, pu? essere opportunamente protetto e coperto nonch? aerato per esempio con ventilazione naturale.
Con particolare riferimento alle figg. 4 a 7, ciascun carro-robot 4 di piano ? costituito da un carroponte 11 che presenta una struttura a telaio realizzata con travi scatolari e scorre per mezzo di ruote 12 sulle vie di corsa 5. Almeno una ruota 12 su ciascun lato di testa del carroponte 11 ? opportunamente motorizzata con velocit? variabile. Sul carroponte 11 ? montato un carrello trasbordatore 13 che ? scorrevole trasversalmente alle vie di corsa 5 ed ? destinato a portare il container C. Sul carrello trasbordatore 13 ? prevista una piattaforma porta--container 14 sollevabile ed abbassabile relativamente al carrello trasbordatore 13 stesso con l'ausilio di martinetti idraulici 15. In particolare, il carrello trasbordatore 14 scorre per mezzo di ruote 16 su rotaie 17 che si estendono sul carroponte 11 nella sua direzione longitudinale da un lato di testa all'altro dello stesso, cio? trasversalmente alle vie di corsa 5, e si allineano - quando il carro-robot 4 viene posizionato in corrispondenza di una coppia di celle affacciate d?immagazzinamento 2 - a rotaie 18 previste sul fondo delle dette celle d'immagazzinamento 2 stesse. Il carrello trasbordatore 13 pu? allora uscire da uno o dall'altro lato di testa del carroponte 11 ed entrare - scorrendo sulle rotaie 17 del carroponte 11 stesso e sulle rotaie 18 delle celle d'immagazzinamento 2 - in una o nell'altra delle due celle d'immagazzinamento 2 fra loro affacciate, per depositarvi (insilare) od estrarne (disinsilare) un container C, ritornando poi nella sua posizione sopra il carroponte 11.
Il sopraddetto movimento del carrello trasbordatore 13 rispetto al carroponte 11 pu? essere ottenuto con qualsivoglia adatti mezzi. Nell'esempio esecutivo illustrato nelle figg. 6, 7 e 8, fra il carroponte 11 ed il carrello trasbordatore 13 sono interposti un cursore superiore 19 ed un cursore inferiore 20. Il cursore inferiore 20 scorre per mezzo di ruote 120 sul carroponte 11 nella direzione longitudinale dello stesso, cio? parallelamente alle rotaie 17 per il carrello trasbordatore 13, mentre il cursore superiore 19 scorre nella stessa direzione per mezzo di ruote 119 sul cursore inferiore 20. Il movimento del cursore inferiore 20 rispetto al carroponte 11 ? ottenuto per mezzo di catene 21 che sono fissate con le loro estremit? in 22 alle due estremit? del cursore inferiore 20 stesso e sono condotte intorno a corrispondenti ruote dentate 23 montate nella parte mediana del carroponte 11 ed opportunamente motorizzate. Il movimento del cursore superiore 19 rispetto al cursore inferiore 20 ? ottenuto per mezzo di ulteriori catene 25 che sono condotte intorno a ruote dentate di rinvio 24 montate alle estremit? del cursore inferiore 20 e sono fissate in 26 alla parte mediana del carroponte 11 ed in 27 alla parte mediana del cursore superiore 19. Analogamente, il movimento del carrello trasbordatore 13 rispetto al cursore superiore 19 ? ottenuto per mezzo di catene 28 che sono condotte intorno a ruote dentate di rinvio 30 montate alle estremit? del cursore superiore 19 e sono fissate in 29 alla parte mediana del cursore inferiore 20 ed in 31 alla parte mediana del carrello trasbordatore 13. Quando il carrello trasbordatore 13 ? ritirato sopra il carroponte 11 si ha la condizione illustrata nella fig. 7, con i due cursori, superiore 19 ed inferiore 20, in posizione centrale ed interposta fra il carroponte 11 ed il carrello trasbordatore 13 stesso. Azionando le ruote dentate motorizzate di rinvio 23 in un senso o nell'altro, si ottengono automaticamente la traslazione del cursore inferiore 20 rispetto al carroponte 11, la traslazione del cursore superiore 19 rispetto a quello inferiore 20 e la traslazione del carrello trasbordatore 13 rispetto al cursore superiore 19. Tutte queste traslazioni avvengono nello stesso senso, cio? verso uno o l'altro lato di testa del carro--robot 4, e la loro somma corrisponde alla corsa del carrello trasbordatore 13 necessaria per 1 'introduzione di tale carrello in una o nell'altra delle due celle affacciate d'immagazzinamento 2. Questa condizione ? illustrata nella fig. 8. La velocit? di traslazione del cursore superiore 19 risulta maggiore di quella del cursore inferiore 20, per cui il primo pu? essere chiamato anche cursore veloce 19, mentre il secondo pu? essere chiamato cursore lento 20. La velocit? di traslazione del carrello trasbordatore 13 ? maggiore di quella del cursore superiore veloce 19. Il ritorno del carrello trasbordatore 13 dalla sua posizione estratta secondo la fig. 8 (o da quella estratta dal lato di testa opposto del carroponte 11) alla sua posizione ritirata sopra il carroponte 11 secondo la fig. 7 viene ottenuto con manovra inversa, cio? azionando le ruote dentate motorizzate di rinvio 23 in senso opposto.
Il carro-robot 4 presenta i seguenti cicli di operazione: Per 1'insilaggio, cio? per il deposito in una cella d'immagazzinamento 2 di un container C che si trova, sopra la piattaforma porta-container abbassata 14, sulla struttura del carrello trasbordatore 13 ritirato in posizione mediana sopra il carroponte 11 (vedi parte superiore della fig. 4), il carroponte 11 si sposta sulle vie di corsa 5 del rispettivo piano fino alla desiderata cella d'immagazzinamento 2. La piattaforma porta-container 14 del carrello trasbordatore 13 viene allora sollevata per mezzo dei martinetti idraulici 15, sollevando cos? il container C dal carrello trasbordatore 13, il quale ultimo viene introdotto nel modo sopradescritto insieme al container C nella cella d'immagazzinamento 2, come illustrato nella parte inferiore della fig. 4. Dopo la completa introduzione del container C nella cella d'immagazzinamento 2, la piattaforma porta-container 14 viene abbassata e deposita il container C sugli appositi appoggi 32 della cella d'immagazzinamento 2 stessa. Il carrello trasbordatore 13 ritorna poi sopra il carroponte 11 nel modo sopradescritto. Per il disinsilaggio, cio? per il prelievo di un container C da una cella d'immagazzinamento 2, il carroponte 11 si porta sulle vie di corsa 5 in corrispondenza della cella prescelta ed il carrello trasbordatore 13 viene introdotto, con la sua piattaforma porta-container 14 abbassata, nella cella di immagazzinamento 2 sotto il container C sostenuto dai rispettivi appoggi 32. La piattaforma porta-container 14 viene allora sollevata e preleva cos? il container C sollevandolo dagli appoggi 32 della cella. Il carrello trasbordatore 13 viene poi ritirato sul carroponte 11 e la piattaforma porta-container 14 viene abbassata, depositando il container C sulla struttura fissa del carrello trasbordatore 13 stesso.
Ciascun elevatore 3 ? costituito in sostanza da un impianto tipo montacarichi con funzionamento di tipo idraulico azionato da motori elettrici preferibilmente a corrente alternata.La cabina 33 del montacarichi presenta inferiormente due travi orizzontali 133 provviste ciascuna di uno spezzone di via di corsa 105 corrispondente alle vie di corsa di piano 5, come illustrato in particolare nelle figg. 9 e 10.
Quando la cabina 33 del montacarichi si dispone all'altezza di un piano di celle d'immagazzinamento 2, gli spezzoni di via di corsa 105 della cabina 33 stessa vengono a costituire il prolungamento delle vie di corsa 5 del detto piano e consentono quindi al carro-robot 4 di piano di entrare sui detti spezzoni di via di corsa 105 nella cabina 33 del montacarichi e di uscire dalla stessa. Le travi 133 della cabina 33 del montacarichi con i rispettivi spezzoni di via di corsa 105 sono montate sollevabili ed abbassabili nella cabina 33 stessa, fra una posizione inferiore di ingresso e di uscita del carro-robot 4 (illustrata con linee piene nella fig. 9) ed una posizione superiore (illustrata con linee a tratti e punti nella fig. 9 stessa). A tale scopo, le travi 133 portanti gli spezzoni di via di corsa 105 sono fissati a cursori 34 che sono guidati scorrevoli verticalmente lungo guide 35 dei montanti 233 della cabina 33 del montacarichi. Lo spostamento verticale dei detti cursori 34 pu? essere ottenuto per esempio per mezzo di catene senza fine 36 che sono fissate in 136 ai detti cursori 34 stessi e sono condotte intorno a ruote dentate di rinvio 236 montate inferiormente e superiormente sui montanti 233 ed opportunamente motorizzate.
Nella parte superiore della cabina 33 del montacarichi sono previsti dei mezzi porta-container costituiti da un cosiddetto "spreader", cio? da un telaio 37 di sospensione del container C. Sul suo lato inferiore, il telaio 37 di sospensione del container ? provvisto di mezzi 38 per l'agganciamento del container C stesso. Nell'esempio esecutivo illustrato, il telaio 37 di sospensione del container C ? fisso nella cabina 33 del montacarichi, ma in una forma esecutiva alternativa esso pu? essere almeno limitatamente sollevabile ed abbassabile. I telai 37 o le traverse di questo tipo {cosiddetti "spreader") per la sospensione di container, ed i loro mezzi 38 di agganciamento del container, sono del resto ben noti ai tecnici del ramo, per cui pu? essere omessa la loro descrizione pi? dettagliata.
Un carro di entrata 6 o di uscita 6' al piano terra ? illustrato in particolare nelle figg. 11,12 e 13. Esso ? costituito da un carro di tipo ferroviario o similare scorrevole con ruote 39 sulle rotaie 7. Di preferenza, almeno una coppia di ruote 39 ? azionabile per mezzo di adatto motore 40, per cui ? carri di entrata 6 e di uscita 6' sono semoventi. Su ciascun carro di entrata 6 o di uscita 6' sono previsti uno o pi? carrelli trasferitori affiancati 41, scorrevoli per mezzo di ruote 42 su rotaie 43 che sono fissate sul carro 6 o 6' e sono orientate trasversalmente allo stesso cio? trasversalmente alle rotaie 7. Quando un carro di entrata 6 o di uscita 6' si dispone di fianco ad uno stallo poggiacontainer di entrata 8 o di uscita 8?, le rotaie trasversali 43 si allineano a corrispondenti rotaie 143 previste sullo stallo poggiacontainer 8 o 8' stesso, per cui il od i carrelli trasferitori 41 del carro 6, 6' possono spostarsi, scorrendo sulle rotaie 43, 143, dal carro 6, 6' sullo stallo poggiacontainer 8, 8? e poi ritornare indietro sul carro 6, 6' stesso. Questo movimento del o dei carrelli trasferitori 41 pu? essere ottenuto con qualsivoglia adatti mezzi d'azionamento e per esempio per mezzo di attuatori lineari 44 idraulici od altri. Sul o sui carrelli trasferitori 41 sono previsti dei longheroni porta-container 45, sui quali viene a poggiare un container C depositato sul carro di entrata 6 o di uscita 6' e che sono sollevabili ed abbassabili per mezzo di martinetti idraulici 46.
Naturalmente, i carri di entrata 6 e/o di uscita 6' possono essere realizzati anche in modo tale, per cui i loro carrelli trasferitori 41, con ? rispettivi mezzi di sollevamento e di abbassamento dei container, possono essere estratti alternativamente su uno o sull'altro lato dei carri di entrata 6 e/o di uscita 6' stessi, per prelevare e depositare un container a piacere da e su stalli poggiacontainer disposti su entrambi i lati delle rotaie 7.
Il sopradescritto terminale a magazzino verticale per container presenta i seguenti cicli di funzionamento che sono uguali per le due estremit? del corridoio 1, cio? per i due lati di testa del magazzino stesso.
Ciclo semplice d'entrata di un container.
La gru 9 deposita il container C sugli appoggi sopraelevati 108 di uno stallo poggiacontainer di entrata 8. Un carro di entrata 6 si porta sulle rotaie 7 di fianco a questo stallo poggiacontainer di entrata 8 ed il suo carrello trasferitore 41 viene estratto trasversalmente e lateralmente - con i longheroni porta-container 45 abbassati - portandosi sulle rotaie 143 dello stallo poggiacontainer di entrata 8 sotto il container C stesso. I longheroni porta-container 45 del carrello trasferitore 41 vengono allora sollevati, sollevando e prelevando cos? il container C dagli appoggi 108 dello stallo poggiacontainer di entrata 8. Il carrello trasferitore 41 viene poi ritirato sul carro di entrata 6, i cui longheroni porta-container 45 vengono abbassati. Il carro di entrata 6 si porta poi sulle rotaie 7 insieme al container C sotto l'elevatore 3 e su di esso scende la cabina vuota 33 del montacarichi. Durante la discesa della cabina 33, le sue travi inferiori 133 con gli spezzoni di via di corsa 105 vengono sollevate nella loro posizione superiore, illustrata con linee a tratto e punto nella fig. 9, per consentire o facilitare l'ingresso del carro di uscita 6 col container C nella cabina 33 stessa. Il container C viene allora agganciato al telaio di sospensione 37. Ci? pu? essere ottenuto col semplice movimento di discesa della cabina 33 del montacarichi e/o abbassando il telaio di sospensione 37 e/oppure sollevando il container C per mezzo dei longheroni porta-container 45 ed i rispettivi martinetti 46 fino ad impegnarlo con i mezzi d'agganciamento 38. La cabina 33 del montacarichi inizia allora la corsa di salita, mentre il carro di entrata 6 esce dall'elevatore 3 e ritorna in posizione di partenza di fianco ad uno stallo poggiacontainer di entrata 8.
Durante la salita della cabina 33 del montacarichi, le travi 133 con gli spezzoni di via di corsa 105 vengono abbassate nella loro posizione inferiore, illustrata con linee piene nella fig. 9, per cui si allineano, quando la cabina 33 raggiunge il piano prescelto, alle vie di corsa 5 di tale piano stesso. Il carro-robot 4 di piano - col suo carrello trasbordatore 13 ritirato sopra il carroponte 11 e con la piattaforma porta-container 14 abbassata entra allora vuoto nella cabina 33 del montacarichi e preleva il container C dal telaio di sospensione 37. A tale scopo pu? abbassarsi il telaio di sospensione 37 stesso, fino a depositare il container C sul carrello trasbordatore 13 del carro-robot 4 oppure come nel caso illustrato di un telaio fisso di sospensione 37 - possono essere sollevati tutto il carro-robot 4 per mezzo delle travi verticalmente mobili 133 e/oppure la piattaforma porta-container 14 Il carro-robot 4 esce poi dalla cabina 33 del montacarichi e si porta sulle vie di corsa 5 in corrispondenza della prestabilita cella d'immagazzinamento 2, nella quale deposita il container C con l'operazione d'insilaggio descritta in precedenza con riferimento alle figg. 4 a 8.
Ciclo semplice di uscita di un container.
Il container C prescelto viene estratto dalla rispettiva cella d'immagazzinamento 2 per mezzo del carro-robot 4 di piano e con l'operazione di disinsilaggio descritta in precedenza con riferimento alle figg. 4 a 8, mentre la cabina 33 del montacarichi sale fino a questo piano con le sue travi 133 portanti gli spezzoni di via di corsa 105 abbassate nella posizione inferiore illustrata con linee piene nella fig. 9. Il carro-robot 4 entra nella cabina 33 del montacarichi ed il container C viene agganciato al telaio superiore di sospensione 37 mediante abbassamento di tale telaio 37 stesso oppure mediante sollevamento di tutto il carro-robot 4 per mezzo delle travi 133 verticalmente mobili e/o mediante sollevamento del solo container C per mezzo della piattaforma porta-container 14. Il carro-robot 4 di piano esce poi dalla cabina 33 del montacarichi sulla via di corsa 5 del piano, mentre la cabina 33 scende al piano terra. Durante la discesa, le travi inferiori 133 con gli spezzoni di via di corsa 105 vengono sollevate nella posizione superiore illustrata con linee a tratti e punti nella fig. 9. Nel frattempo, un carro di uscita vuoto 6' si porta sotto l'elevatore 3 e su di esso scende la cabina 33 del montacarichi che deposita il container C su tale carro di uscita 6' stesso. Anche tale deposito del container C sul carro di uscita 6' ed il successivo sganciamento dello stesso dai mezzi d'agganciamento 38 del telaio di sospensione 37 possono essere ottenuti mediante il semplice movimento di discesa della cabina 33 del montacarichi e/o abbassando il telaio di sospensione 37 e/oppure sollevando i longheroni porta-container 45 del carro di uscita 6'.
Il carro di uscita 6' esce poi insieme al container C dalla cabina 33 del montacarichi scorrendo sulle rotaie 7 e si porta di fianco ad uno stallo poggiacontainer di uscita 8?- Il carrello trasferitore 41 del carro di uscita 6' viene allora estratto trasversalmente e lateralmente verso lo stallo poggiacontainer 8', con i longheroni porta-container 45 sollevati insieme al container C stesso, e - scorrendo sulle rotaie 143 dello stallo poggiacontainer di uscita 8' - porta il container C sopra gli appoggi 108 di tale stallo di uscita 8' stesso. I longheroni porta-container 45 vengono poi abbassati e depositano quindi il container C sugli appoggi 108 dello stallo poggiacontainer di uscita 8', dopo di che il carrello trasferitore 41 viene ritirato sopra il carro di uscita 6'. La gru 9 preleva il container C dallo stallo poggiacontainer di uscita 8' e lo deposita su un mezzo per il suo ulteriore trasporto.
Ciclo combinato di entrata e di uscita. Un container C, destinato ad essere introdotto nel magazzino, viene depositato dalla gru 9 su uno stallo poggiacontainer di entrata 8 e viene prelevato da quest'ultimo dal carro di entrata 6 per mezzo del suo carrello trasferitore 41 e nel modo sopra descritto. Nel contempo, un carro di uscita 6' si porta sotto l'elevatore 3, mentre un container C, destinato ad essere prelevato dal magazzino, viene estratto (disinsilato) dalla rispettiva cella di immagazzinamento 2 per mezzo del carro-robot 4 di piano, nel modo in precedenza descritto. La cabina 33 del montacarichi si porta in corrispondenza di tale piano con le travi 133 ed i rispettivi spezzoni di via di corsa 105 abbassati. Il carro-robot 4 di piano entra nella cabina 33 del montacarichi, consegna il container C al telaio superiore di sospensione 37 e poi esce di nuovo dalla detta cabina 33 sulle vie di corsa 5 di piano. La cabina 33 del montacarichi scende al piano terra e durante la discesa le travi 133 con gli spezzoni di via di corsa 105 vengono sollevate. Al piano terra, la cabina 33 del montacarichi deposita il container in uscita C nel modo gi? descritto sul carro di uscita 6' in attesa. Il carro di entrata 6 ed il carro di uscita 6' si spostano allora contemporaneamente in modo tale, per cui il carro di uscita 6' esce dalla cabina 33 e si porta di fianco ad uno stallo poggiacontainer di uscita 8', mentre il carro di entrata 6 entra nella cabina 33 del montacarichi. Il container C da immagazzinare viene prelevato dal carro di entrata 6 ed agganciato al telaio di sospensione 37 della cabina 33 del montacarichi nel modo gi? descritto, dopo di che la cabina 33 sale al piano programmato contenente la cella d'immagazzinamento 2, nella quale deve essere depositato il container in entrata. Durante la salita vengono abbassate le travi 133 con gli spezzoni di via di corsa 105. Il carro-robot 4 del detto piano entra quindi nella cabina 33 del montacarichi, preleva il container C nel modo gi? descritto dal telaio di sospensione 37 ed esce poi insieme al container C dalla detta cabina 33 stessa per portarsi di fronte alla prestabilita cella d'immagazzinamento 2, nella quale introduce e deposita (insila) il container nel modo gi? descritto. Nel contempo, al piano terra, il carro di uscita 6' deposita il container C sullo stallo poggiacontainer di uscita 8', nel modo descritto in precedenza. Il carro di uscita 6' ed il carro di entrata 6 ritornano poi alle loro posizioni di partenza, il primo sotto l'elevatore 3 ed il secondo di fianco ad uno stallo poggiacontainer di entrata 8, per ripetere il ciclo, mentre la gru 9 deposita sullo stallo poggiacontainer di entrata 8 un nuovo container C da immagazzinare e porta via il container estratto C depositato sullo stallo poggiacontainer di uscita 8'.
Eventualmente ed in particolare al piano terra pu? essere previsto anche un carro trasportatore per trasferire i container fra i due elevatori 3 alle due estremit? di almeno uno dei corridoi 1 del magazzino verticale. A questo scopo, la gru 9 su un lato di testa del magazzino pu? depositare il container su un apposito stallo poggiacontainer di transito, previsto di fianco all'elevatore 3. Un carro di entrata 6 o di uscita 6' che si trova sotto l'elevatore, preleva il container C dallo stallo poggiacontainer di transito e lo trasferisce sul detto carro trasportatore che raggiunge l'elevatore 3 sul lato di testa opposto del magazzino, dove un carro di entrata 6 o di uscita 6' disposto sotto l'elevatore, preleva il container dal carro trasportatore e lo consegna ai mezzi porta-container dell'elevatore stesso.
Ciascun elevatore 3 pu? essere inoltre utilizzato per il semplice trasferimento di un carro--robot 4 da un piano all'altro, mantenendo abbassate le travi 133 con gli spezzoni di via di corsa 105, in modo che il carro-robot 4 disponibile in un piano possa entrare nella cabina 33 dell'elevatore 3 ed

Claims (20)

RIVENDICAZIONI
1. Terminale a magazzino verticale per container, comprendente almeno un corridoio affiancato da celle d'immagazzinamento disposte in pi? piani e destinate al deposito dei container, essendo nel detto corridoio previsti dei carri-robot che sono mobili lungo il corridoio su vie orizzontali di corsa disposte in corrispondenza di ciascun piano di celle di immagazzinamento e sono destinati alla movimentazione orizzontale dei container lungo il corridoio nonch? alla loro introduzione (insilaggio) e ripresa (disinsilaggio) nelle e dalle celle d'immagazzinamento, mentre ad almeno una estremit? del corridoio ? previsto un elevatore per la movimentazione verticale dei container in entrata ed in uscita nel e dal magazzino e per il loro eventuale trasferimento da un piano di celle d'immagazzinamento all'altro, caratterizzato dal fatto che l'elevatore ? provvisto di mezzi porta--container propri che ricevono il container dal carro-robot di piano o lo consegnano allo stesso, mentre al piano terra sono previsti appositi mezzi trasportatori di entrata e di uscita atti a prelevare il container in entrata da una zona di carico o di entrata ed a consegnarlo ai mezzi porta-container dell?elevatore, nonch? a prelevare il container dai mezzi porta-container dell'elevatore ed a trasferirlo ad una zona di scarico o di uscita, separando cos? fra loro le tre manovre fondamentali di insilaggio o disinsilaggio , di salita o discesa e di entrata od uscita dei container, ed effettuando queste tre operazioni con rispettivi mezzi diversi (carri-robot, elevatore con mezzi porta-container propri e mezzi trasportatori di entrata e di uscita al piano terra).
2. Terminale secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi porta-container dell'elevatore sono costituiti da un telaio di sospensione (cosiddetto "spreader") per il container.
3. Terminale secondo le rivendicazioni 1 e 2, in cui l'elevatore ? costituito da un montacarichi, caratterizzato dal fatto che il telaio di sospensione ? previsto nella parte superiore della cabina del montacarichi e pu? essere limitatamente mobile verticalmente per agganciare e sganciare il container oppure pu? essere fisso in combinazione con mezzi per sollevare ed abbassare il container allo scopo di agganciarlo e sganciarlo al e dal telaio di sospensione stesso .
4. Terminale secondo le rivendicazioni 1 a 3, caratterizzato dal fatto che la cabina del montacarichi ? provvista nella sua parte inferiore di due spezzoni di via di corsa atti ad allinearsi alle vie di corsa di ciascun piano di celle d'immagazzinamento, per consentire al carro-robot di piano di entrare ed uscire nella e dalla cabina del montacarichi.
5. Terminale secondo le rivendicazioni 1 a 4, caratterizzato dal fatto che gli spezzoni di via di corsa della cabina del montacarichi sono previsti su due corrispondenti travi che sono guidate mobili verticalmente nella struttura della cabina e possono essere sollevate in una posizione superiore, nella quale consentono o facilitano l'ingresso e l?uscita nella e dalla cabina del montacarichi e l'eventuale transito attraverso la detta cabina, dei mezzi trasportatori di entrata e di uscita al piano terra.
6. Terminale secondo una o pi? qualsivoglia delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i mezzi trasportatori di entrata e di uscita al piano terra sono costituiti da almeno un carro di entrata e da almeno un carro di uscita mobili su rotaie e dei quali il carro di entrata pu? spostarsi fra una zona di carico, nella quale riceve un container in entrata nel magazzino, e la cabina del montacarichi, ai mezzi porta-container della quale consegna il detto container, mentre il carro di uscita pu? spostarsi fra la cabina del montacarichi, dalla quale preleva un container in uscita dal magazzino, ed una zona di scarico, nella quale si libera del detto container.
7. Terminale secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che di fianco alle rotaie di scorrimento dei carri di entrata e di uscita su un lato dell'elevatore sul corrispondente lato di testa del magazzino ? previsto almeno uno stallo poggiacontainer di entrata, sul quale viene depositato un container ad opera di qualsivoglia adatti mezzi di movimentazione, per esempio di una gru a portale od a semiportale, e dal quale il container viene prelevato da un carro di entrata, per essere consegnato ai mezzi porta-container dell'elevatore, mentre sull'altro lato dell'elevatore ? previsto almeno uno stallo poggiacontainer di uscita, sul quale viene depositato un container in uscita prelevato dai mezzi porta--container dell'elevatore ad opera di un carro di uscita, e dal quale stallo poggiacontainer di uscita il container viene prelevato da qualsivoglia adatti mezzi di movimentazione, per esempio dalla stessa gru a portale od a semiportale.
8. Terminale secondo le rivendicazioni 6 e 7, caratterizzato dal fatto che ciascun carro di entrata e di uscita presenta almeno un carrello trasferitore che porta il container in combinazione con mezzi di sollevamento e di abbassamento dello stesso e pu? essere estratto lateralmente dal rispettivo carro di entrata o di uscita, su guide di scorrimento trasversali previste sullo stesso e su uno stallo poggiacontainer affiancato, per prelevare da questo un container in entrata o per depositare sullo stesso un container in uscita.
9. Terminale secondo una o pi? qualsivoglia delle rivendicazioni 6 a 8, caratterizzato dal fatto che i carri di entrata e di uscita sono semoventi.
10. Terminale secondo una o pi? qualsivoglia delle rivendicazioni 6 a 9, caratterizzato dal fatto che un carro di entrata ed un carro di uscita vengono spostati contemporaneamente in modo tale, per cui quando il carro di entrata si trova sotto l'elevatore, il carro di uscita si trova di fianco ad uno stallo poggiacontainer di uscita, mentre quando il carro di uscita si trova sotto l'elevatore, il carro di entrata si trova di fianco ad uno stallo poggiacontainer di entrata.
11. Terminale secondo una o pi? qualsivoglia delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sono previsti due o pi? stalli o zone poggiacontainer di entrata e/oppure due o pi? stalli o zone poggiacontainer di uscita.
12. Terminale secondo una o pi? qualsivoglia delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che i container in entrata vengono caricati sul carro di entrata ed i container in uscita vengono scaricati dal carro di uscita direttamente ad opera di qualsivoglia mezzi di movimentazione, per esempio per mezzo della gru a portale od a semiportale opportunamente modificata.
13. Terminale secondo una o pi? qualsivoglia delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun carro-robot comprende un carroponte mobile sulle vie di corsa di piano e provvisto d.i un carrello trasbordatone che porta il container in combinazione con mezzi di sollevamento e di abbassamento dello stesso e pu? essere estratto, con l'ausilio di qualsivoglia adatti mezzi d'azionamento, a scelta da uno o dall'altro lato di testa del carroponte, scorrendo su guide previste sul carroponte stesso ed in ciascuna cella d'immagazzinamento e trasversali alle vie di corsa di piano, in modo da introdurre e depositare (insilare) un container in entrata in una cella d'immagazzinamento o di prelevare ed estrarre (disinsilare) un container in uscita da una cella d'immagazzinamento.
14. Terminale secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che i mezzi d'azionamento del carrello trasbordatone sono costituiti da un cursore lento inferiore e da un cursore veloce superiore, interposti fra il carroponte ed il carrello trasbordatone e guidati scorrevoli nella stessa direzione di quest'ultimo, essendo alle due estremit? del cursore lento inferiore fissata almeno una catena che ? condotta intorno ad una ruota dentata motrice montata nella parte mediana del carroponte ed essendo almeno un'altra catena ancorata alla parte mediana del carroponte ed alla,parte mediana del cursore veloce superiore e condotta intorno a ruote dentate di rinvio previste alle due estremit? del cursore lento inferiore, mentre alla parte mediana del carrello trasbordatore ed alla parte mediana del cursore lento inferiore ? ancorata almeno una ulteriore catena condotta intorno a ruote dentate di rinvio previste alle estremit? del cursore veloce superiore, sostanzialmente come descritto ed illustrato nelle figg. 6, 7 e 8.
15. Terminale secondo una o pi? qualsivoglia delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il magazzino verticale presenta almeno due corridoi paralleli con associate celle d'immagazzinamento, essendo uno di questi corridoi e le rispettive celle d'immagazzinamento destinati a container di dimensioni diverse da quelle dei container, ai quali sono destinati l'altro corridoio e le rispettive celle d'immagazzinamento.
16. Terminale secondo una o pi? qualsivoglia delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun corridoio presenta un elevatore a ciascuna estremit?.
17. Terminale secondo la rivendicazione 16, caratterizzato da almeno un carro trasportatore atto a trasferire i container da un elevatore all'altro.
18. Terminale secondo una o pi? qualsivoglia delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le due estremit? del o dei corridoi del magazzino verticale e le rispettive attrezzature possono essere specializzate una per il servizio banchina e l'altra per il servizio strada.
19. Terminale secondo una o pi? qualsivoglia delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che sul lato di almeno uno degli elevatori opposto al rispettivo corridoio sono previsti e serviti dall'elevatore una officina di manutenzione e/o un deposito per carri-robot e/o una zona per l'ingresso e l'uscita dei carri-robot nel e dal corridoio.
20. Terminale a magazzino verticale per container, in tutto od in parte sostanzialmente come illustrato, descritto e per gli scopi suesposti.
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