IT202200001199U1 - Chiusino migliorato - Google Patents

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IT202200001199U1
IT202200001199U1 IT202022000001199U IT202200001199U IT202200001199U1 IT 202200001199 U1 IT202200001199 U1 IT 202200001199U1 IT 202022000001199 U IT202022000001199 U IT 202022000001199U IT 202200001199 U IT202200001199 U IT 202200001199U IT 202200001199 U1 IT202200001199 U1 IT 202200001199U1
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IT202022000001199U
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Riccardo Lamperti
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E02HYDRAULIC ENGINEERING; FOUNDATIONS; SOIL SHIFTING
    • E02DFOUNDATIONS; EXCAVATIONS; EMBANKMENTS; UNDERGROUND OR UNDERWATER STRUCTURES
    • E02D29/00Independent underground or underwater structures; Retaining walls
    • E02D29/12Manhole shafts; Other inspection or access chambers; Accessories therefor
    • E02D29/14Covers for manholes or the like; Frames for covers
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di BREVETTO PER MODELLO DI UTILIT? avente per titolo
?CHIUSINO MIGLIORATO?
Il presente trovato ha per oggetto un chiusino, e cio? un dispositivo configurato per la chiusura dei pozzetti che si trovano sulla pavimentazione stradale, come i pozzetti delle fognature, degli acquedotti o preposti al servizio delle linee elettriche e/o telefoniche e nei punti vendita carburanti.
A causa della loro collocazione all?interno della pavimentazione stradale, i chiusini (che sono usualmente costituiti da un telaio perimetrale che definisce la cavit? attraverso la quale un operatore pu? passare o comunque che pu? servire a diversi altri scopi, ed un coperchio connesso ed articolato rispetto al telaio perimetrale che determina l?accesso selettivo alla cavit? definita dal telaio perimetrale) sono soggetti a sforzi di diversa entit?, pertanto sono generalmente realizzati in materiali tenaci e resistenti come l?acciaio e la ghisa: tali materiali implicano pesi, masse e momenti di inerzia di elevato valore, determinando una difficile movimentazione dei coperchi da parte degli operatori.
Nondimeno, la stessa Richiedente ha gi? sviluppato un chiusino in cui il coperchio ? incernierato al telaio perimetrale ed in cui ? presente una sede di contenimento per la cerniera interposta tra il coperchio ed il telaio perimetrale: tale sede di contenimento a sua volta presenta un elemento di protezione calpestabile che ? parte integrante del telaio in cui alloggia almeno parzialmente un albero di rotazione il quale determina il vincolo cinematico tra coperchio e telaio perimetrale, e sul quale agisce opportunamente dimensionata almeno una molla torsionale che essendo protetta da tale area calpestabile, all?interno del telaio, non ? soggetta a sabbia o detriti che pregiudichino il funzionamento corretto della molla evitando in questo modo la manutenzione che ? necessaria e assidua in tutti i chiusini con molle posizionate esternamente al telaio.
I dispositivi di Arte Nota, ivi compreso il chiusino della Richiedente qui sopra illustrato, sono comunque soggetti ad un inconveniente che ? afflitto da problematiche di ingombro: in particolare, sussistono problematiche legate al fatto che i bracci delle cerniere a scomparsa per loro natura geometrica hanno un ingombro tale che porta l?altezza del telaio (che per vincoli tecnici legati alle geometrie strutturali dell?arte nota ? pari ad almeno 150 mm) a superare la normale altezza dei telai (fissata generalmente in 100 mm) dei chiusini normalmente posati.
Dal momento che i chiusini sono normalmente installati su solette in cemento armato di grande spessore, per reggere i carichi pesanti dei veicoli che vi transitano al di sopra, ne discende che un chiusino di normale altezza non pu? essere facilmente sostituito da uno con un telaio di altezza maggiorata (in quanto sporgerebbe dalla cosiddetta ?quota zero? della strada) se non sostituendo o modificando anche la soletta stessa, con un significativo aggravio dei costi di posa in opera.
Scopo del presente trovato ? pertanto quello di mettere a disposizione un chiusino che scavalchi gli inconvenienti dell?Arte Nota qui sopra citati, garantendo un telaio di altezza normale avendo comunque le cerniere interne al telaio e a scomparsa e le molle protette dallo stesso telaio ma con una nuova cinematica con la quale la rotazione di apertura del coperchio sar? suddivisa in due fasi di rotazione su assi differenti.
Il compito tecnico precisato e lo scopo specificato sono sostanzialmente raggiunti da un chiusino comprendente le caratteristiche esposte in una o pi? delle rivendicazioni qui di seguito riportate, nonch? comprendente le caratteristiche successivamente illustrate nella descrizione della presente invenzione, ed in tal senso ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente chiare dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa di un chiusino.
Tale descrizione verr? esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali: - la figura 1 ? una vista prospettica di una prima possibile forma di realizzazione del chiusino secondo l?invenzione in una condizione di apertura parziale;
- la figura 2 ? una vista prospettica della prima possibile forma di realizzazione del chiusino secondo l?invenzione in una successiva ed ulteriore condizione di apertura parziale;
- la figura 3 ? una vista prospettica della prima possibile forma di realizzazione del chiusino secondo l?invenzione da un?angolazione differente rispetto a quella delle figure 1 e 2;
- la figura 4 ? una vista ingrandita di un particolare strutturale della prima forma di realizzazione del chiusino secondo l?invenzione illustrata nelle figure 1, 2 e 3;
- la figura 5 ? una vista prospettica di una seconda possibile forma di realizzazione del chiusino secondo l?invenzione in una condizione di apertura parziale;
- la figura 6 ? una vista prospettica della seconda possibile forma di realizzazione del chiusino secondo l?invenzione in una successiva ed ulteriore condizione di apertura parziale;
- la figura 7 ? una vista prospettica della seconda possibile forma di realizzazione del chiusino secondo l?invenzione da un?angolazione differente rispetto a quella delle figure 4 e 5;
- la figura 8 ? una vista ingrandita di un particolare strutturale della seconda forma di realizzazione del chiusino secondo l?invenzione illustrata nelle figure 5, 6 e 7; e
- le figure 9 e 10 sono, rispettivamente, due viste ingrandite delle due possibili forme realizzative del chiusino secondo l?invenzione gi? illustrate nelle precedenti figure 4 ed 8 ma con l?eliminazione ? ai soli fini di rappresentazione grafica ? di alcuni componenti strutturali.
Con riferimento alle figure annesse ? stato complessivamente indicato con il riferimento numerico 1 un chiusino in accordo con il presente trovato, il quale essenzialmente comprende un telaio, atto a delimitare un?apertura di accesso 2a (che pu? essere di qualsiasi forma in termini di sviluppo perimetrale e che tipicamente pu? essere impiegata da un operatore) e che definisce una sede 3 perimetralmente distribuita sul telaio 2 stesso, nonch? un coperchio 4 che risulta alloggiabile nella sede 3; il chiusino 1 comprende altres? mezzi di accoppiamento girevole, i quali sono convenientemente atti ad accoppiare il coperchio 4 al telaio 2 e sono simultaneamente atti a definire una pluralit? di condizioni operative comprese tra una condizione di chiusura, in cui il coperchio 4 ? alloggiato nella sede 3, ed almeno una condizione di apertura, in cui invece il coperchio 4 ? almeno parzialmente disposto all?esterno della sede 3.
Vantaggiosamente, gli appena citati mezzi di accoppiamento girevole comprendono un corpo di rotazione principale 5 interposto tra il coperchio (n.b.: tale corpo di rotazione principale 5 ? funzionalmente atto a determinare una prima rotazione attorno ad un primo asse 6 del coperchio 4) ed un supporto di rotazione supplementare 7 montato sul corpo di rotazione principale 5 (tale supporto supplementare 7 ? funzionalmente atto a determinare una seconda rotazione attorno ad un secondo asse 8). Va a questo punto notato che grazie alla presenza ad alla relazione strutturale intercorrente tra gli assi 6 ed 8, che viene per l?appunto attuata dal corpo di rotazione principale 5, la presente invenzione realizza una scomposizione del movimento complessivo del coperchio 4 tale per cui la parte pi? gravosa del movimento stesso (tipicamente, quella che si verifica nei primi momenti di apertura o negli ultimi momenti di chiusura, dove il peso del coperchio genera notevoli forze e/o coppie dovute alla sua massa ed alla sua angolazione) viene eseguita maggior facilit? e controllo, da parte dell?operatore che deve operare in un intervallo angolare di apertura e/o chiusura relativamente limitato (vale a dire, l?intervallo angolare di apertura e/o chiusura dettato dalla rotazione attorno al primo asse 6), mentre la rimanente rotazione, relativamente meno impegnativa in termini di forze e/o coppie da esercitare sul coperchio, viene eseguita sfruttando il secondo asse 8.
L?effetto di facilitazione appena indicato viene peraltro amplificato e migliorato, nello spirito dell?invenzione, da opportuni componenti strutturali che verranno qui di seguito maggiormente dettagliati.
Scendendo nei dettagli, si pu? notare che il corpo di rotazione principale 5 comprende una prima porzione di incernieramento 5a che si interfaccia con il primo asse 6 (ad esempio, e come visibile nelle figure, tramite un opportuno alloggiamento destinato a ricevere il primo asse 6 stesso), un?espansione intermedia 5b che si estende dalla prima porzione di incernieramento 5a (e che definisce quindi un predeterminato ?braccio di leva? rispetto al primo asse 6) che risulta alloggiata internamente all?apertura di accesso 2a almeno nella condizione di chiusura del coperchio 4 ed infine una seconda porzione di incernieramento 5c che ? ricavata nell?espansione intermedia 5b e che, e comprendendo il gi? citato supporto di rotazione supplementare 7, di fatto determina uno sfalsamento spaziale (in termini di distanziamento relativo e/o di eventuale diversit? di orientamento) del secondo asse 8 rispetto al primo asse 6 (dal punto di vista strutturale, l?appena citata seconda porzione di incernieramento 5c comprende opportuni mezzi di impegno per accogliere o ricevere il secondo asse 8).
Come visibile nelle figure allegate, la prima porzione di incernieramento 5a, l?espansione intermedia 5b e la seconda porzione di incernieramento 5c sono mutuamente interconnesse senza soluzione di continuit? nel corpo di rotazione principale 5 (che quindi risulta essere monolitico), ma a seconda delle esigenze del momento pu? essere possibile realizzare il corpo di rotazione principale 5 in pi? componenti interconnesse tra loro ed eventualmente separabili/smontabili (ad esempio, per eventuali applicazioni dove sia richiesta una separazione rapida del coperchio 4 dal telaio 2).
Nella forma realizzativa illustrata in figura 1, 2 e 3 il primo asse 6 ed il secondo asse 8 sono sostanzialmente paralleli tra loro (e quindi il loro sfalsamento nello spazio ? tale da mantenerne le direttrici mutuamente parallele), cosicch? il coperchio 4 risulta reversibilmente mobile almeno tra le seguenti condizioni o configurazioni:
- la gi? pi? volte citata condizione di chiusura;
- una ?prima? condizione di apertura parziale corrispondente ad un primo valore di soglia di un angolo di rotazione del corpo di rotazione principale 5 rispetto al telaio 2 attorno al primo asse 6 (e simultaneamente corrispondente ad un valore nullo di un angolo di rotazione del coperchio 4 rispetto al corpo di rotazione principale 5 attorno al secondo asse 8); e - una condizione di apertura totale corrispondente al gi? citato primo valore di soglia di angolo di rotazione del corpo di rotazione principale 5 rispetto al telaio 2 (attorno al primo asse 6) e ad un secondo valore di soglia di angolo di rotazione del coperchio 4, che invece viene misurato/rilevato rispetto al corpo di rotazione principale 5.
In altre parole, la successione di possibili condizioni/configurazioni qui sopra introdotta pu? essere vista come una corsa ?composita? in apertura o in chiusura del coperchio 4, il quale dapprima ruota attorno al primo asse 6 lungo un (primo) arco di rotazione relativamente limitato in ampiezza, e successivamente, quando la rotazione del coperchio 4 e del corpo di rotazione principale 5 ha raggiunto il primo angolo di soglia, il corpo di rotazione principale 5 rimane sostanzialmente fermo (rispetto al telaio 2) ed ? solamente il coperchio 4 a ruotare ulteriormente, facendo perno sul secondo asse 8, potendo arrivare fino alla condizione/configurazione di apertura massima o totale che viene resa possibile dalla geometria di interconnessione e supporto insistente tra il corpo di rotazione principale 5 ed il secondo asse 8.
Nella forma realizzativa qui sopra illustrata, le rotazioni successive del coperchio attorno agli assi 6 ed 8 sono considerabili, da un punto di vista squisitamente geometrico, come ?rotazioni ad asse fisso?: nondimeno, durante la ?prima? rotazione del coperchio (quella attorno all?asse 6) anche il secondo asse 8 ruota solidalmente al corpo di rotazione principale, e solo dopo essersi fermato nello spazio ? in corrispondenza del primo angolo di soglia ? il coperchio riprende a ruotare, sempre mantenendo il suo asse di rotazione fisso ma questa volta ruotando attorno all?asse 8. Sempre a livello di dettagli strutturali, si osservi ora come il corpo di rotazione principale 5 possa convenientemente comprendere inoltre mezzi di regolazione selettiva di uno sfalsamento angolare 9, i quali sono operativi sul coperchio 4 e sono atti a determinare (ad esempio mediante un elemento distanziatore a vite come visibile nelle allegate figure), un angolo di giacitura del coperchio 4 rispetto al corpo di rotazione principale 5.
Il corpo di rotazione principale 5 di fatto si oppone, fintantoch? il coperchio 4 non raggiunge la prima condizione di apertura parziale pi? volte citata, al cosiddetto ?momento ribaltante? del coperchio 4 che ? incernierato sul secondo asse 8 ed ? trattenuto in una posizione ?statica? dai mezzi di regolazione selettiva 9.
D?altra parte, la funzione dei mezzi di regolazione selettiva 9 ? in pratica quella di trovare un ottimale punto di regolazione/calibrazione (o anche ?trimmatura?, in gergo tecnico di settore) del coperchio 4 quando si viene a trovare nella condizione di chiusura dello stesso nel telaio 2: tale bilanciamento ? a sua volta convenientemente determinato per compensare possibili difformit? di allineamento al telaio 2 stesso.
Nell?ambito della presente invenzione, si pu? interpretare l?angolo di giacitura in pratica corrisponde all?angolo di rotazione del coperchio 4 quando assume un valore nullo rispetto al corpo di rotazione principale 5 (o in altre parole, quando il coperchio 4 si trova in corrispondenza della prima condizione di apertura parziale).
Nella forma realizzativa illustrata in figura 4, 5 e 6 si pu? ora notare come il primo asse 6 ed il secondo asse 8 siano sostanzialmente trasversali (ad esempio perpendicolari tra loro): in tal caso, lo sfalsamento introdotto dal corpo di rotazione principale 5 tra i due assi ? tale per cui gli assi stessi non sono solamente distanziati tra loro, ma si trovano ad un?angolazione relativa diversa da zero (causando quindi una rotazione composita del coperchio 4 dapprima attorno ad un asse e successivamente attorno ad un asse non-parallelo rispetto al primo).
Anche in questa seconda forma realizzativa, il coperchio 4 risulta pertanto reversibilmente mobile almeno tra:
- la condizione di chiusura;
- una prima condizione di apertura parziale (corrispondente ad un primo valore di soglia di un angolo di rotazione del corpo di rotazione principale 5 rispetto al telaio 2 attorno al primo asse 6 e ad un valore nullo di un angolo di rotazione del coperchio 4 rispetto al corpo di rotazione principale 5 attorno al secondo asse 8); e
- una condizione di apertura totale (corrispondente al primo valore di soglia dell?angolo di rotazione del corpo di rotazione principale 5 rispetto al telaio 2 attorno al primo asse 6 e ad un secondo valore di soglia dell?angolo di rotazione del coperchio 4 rispetto al corpo di rotazione principale 5 attorno al secondo asse 8).
Analogamente a quanto gi? detto a proposito della prima forma realizzativa, anche in questa seconda forma realizzativa le due rotazioni successive del coperchio 4 possono essere considerate ?ad asse fisso?: infatti, anche in questo caso il corpo di rotazione principale 5 trasporta e causa uno spostamento spaziale del secondo asse 8, che viene effettivamente impiegato per la rotazione del coperchio solo quando ? stata raggiunta la condizione/configurazione di prima apertura parziale. A differenza di quanto avviene nella prima forma realizzativa dell?invenzione qui sopra illustrata, in questa seconda forma realizzativa la rotazione del coperchio 4 attorno al secondo asse 8 pu? avvenire quando l?asse 8 stesso ? stato portato in una condizione di quasi-verticalit? (o di verticalit?) rispetto al telaio 2 o al piano di messa in opera del chiusino 1: in tal modo, gli effetti del peso del coperchio 4 vengono significativamente ridotti, dovendo il coperchio 4 stesso ruotare attorno ad un asse che ? gi? verticale - o quasi ? e a trarne giovamento ?, ancora una volta, l?operatore del chiusino stesso in termini di poco sforzo muscolare e di maggior capacit? di controllo/manipolazione del coperchio 4.
Come accennato in precedenza nella presente descrizione, il chiusino 1 pu? vantaggiosamente comprendere mezzi di servoassistenza attivi tra il coperchio 4 ed il telaio 2: tali mezzi di servoassistenza possono essere operativamente interposti tra il telaio 2 ed il corpo di rotazione principale 5 (ad esempio, essendo attivi sul primo asse 6) e/o tra il corpo di rotazione principale 5 ed il coperchio 4 (essendo in questo caso attivi sul secondo asse 8).
Nelle figure allegate, si pu? vedere che i mezzi di servoassistenza possono comprendere:
- almeno una molla torsionale principale 10 (o qualora le esigenze del momento lo richiedano, due o pi? molle torsionali) calettata sul primo asse 6, disposta in modo tale da presentare una prima estremit? connessa al telaio 2 (secondo modalit? strutturali maggiormente dettagliate in seguito) ed una seconda estremit?, opposta alla prima estremit? e connessa al corpo di rotazione principale 5; e/o
- una molla torsionale supplementare (non illustrata nelle figure allegate) calettata sul secondo asse 8 e presentante una prima estremit? connessa al corpo di rotazione principale 5 ed una seconda estremit? opposta alla prima estremit? e connessa al coperchio 4.
La calibrazione e/o il dimensionamento delle molle torsionali appena illustrate devono essere tali per cui l?invenzione nella sua globalit? consegua un notevole effetto di aiuto per gli operatori che devono aprire o chiudere il chiusino 1: a tale scopo, si noti in particolare che la molla torsionale 10 ? dimensionata in modo tale da esercitare un?azione che si estrinseca in questi tre effetti:
- aiutare il sollevamento del coperchio 4 durante la sua rotazione (in apertura) attorno al primo asse 6;
- mantenere un?adeguata condizione di equilibrio statico in occorrenza della cosiddetta ?prima condizione/configurazione di apertura parziale? pi? volte citata in precedenza; e
- offrire un adeguato valore di forza/coppia resistente durante le corse di chiusura del coperchio 4 (evitando quindi che il coperchio possa sfuggire dal controllo dell?operatore andandosi a chiudere troppo violentemente).
Al fine di migliorare ulteriormente gli effetti dei mezzi di servoassistenza qui sopra elencati, possono essere inoltre presenti opportuni mezzi di regolazione di un precarico: tali mezzi di regolazione del precarico sono funzionalmente asserviti almeno alla molla torsionale principale 10 e sono attivi tra il telaio 2 ed almeno una tra la prima e la seconda estremit? della molla torsionale principale 10.
Qualora si renda necessario dotare anche la molla torsionale supplementare (non illustrata) di siffatti mezzi di regolazione del precarico, questi ultimi potranno quindi essere accoppiati alla molla torsionale supplementare stessa e saranno tipicamente attivi tra il corpo di rotazione principale 5 ed almeno una tra la prima e la seconda estremit? della molla torsionale supplementare stessa.
In ancora maggior dettaglio e riferendosi alle allegate figure, si pu? vedere come i mezzi di regolazione del precarico possano comprendere, in una loro possibile (ma non per questo limitativa) forma realizzativa:
- un cinematismo di regolazione 11 che risulta connesso al telaio 2 (oppure, all?occorrenza, connesso al corpo principale 5 laddove debbano essere azionabili sulla molla torsionale supplementare) e che definisce una corsa lungo un asse operativo selettivamente regolabile da un operatore; e
- un blocchetto prismatico 12 mobilmente impegnato al cinematismo di regolazione 11 ed atto ad interfacciarsi con la prima e/o la seconda estremit? della molla torsionale principale 10 (oppure, laddove necessario, ad una o ad entrambe le estremit? della molla torsionale supplementare) e che permette anche di fissare ?in asse? e con la pi? opportuna precisione il primo asse 6 sui supporti di alloggiamento 13 (dei quali si parler? in maggior dettaglio pi? avanti nella presente descrizione) posti sotto all?elemento di protezione calpestabile del telaio 2.
L?appena citato interfacciamento tra molla/e torsionale/i ed i mezzi di regolazione del precarico pu? convenientemente avvenire in corrispondenza di una faccia inclinata del blocchetto prismatico 12, realizzando in al modo un vincolo sufficientemente accurato da poter esercitare un?azione di blocco sulla (o sulle) estremit? della molla torsionale ed al contempo disponendo di una relazione di contatto meccanico che sia abbastanza scorrevole ed allo stesso tempo semplice ed economica: convenientemente, grazie alla sinergia funzionale tra cinematismo 11, blocchetto prismatico 12 ed estremit? della molla torsionale il precarico della molla torsionale principale 10 e/o della molla torsionale supplementare risulteranno proporzionale/i ad una posizione del blocchetto prismatico 12 lungo la sopra citata corsa.
Si deve notare, a proposito della forma realizzativa dei mezzi di regolazione del precarico appena introdotti, che grazie a questa composizione strutturale ? possibile implementare un chiusino molto efficace in termini di regolazioni e molto economico in termini di realizzazione, soprattutto laddove gli spazi di alloggiamento per questi mezzi di regolazione devono essere realizzati per fusione o con ?opere di fonderia?: infatti, grazie ai componenti strutturali appena elencati, ? vantaggiosamente possibile ricavare negli stampi di fusione cavit? con geometrie molto semplici, nelle quali ? poi possibile montare con altrettanta facilit? ed economia di processo i mezzi di regolazione del precarico stessi.
Per consentire un corretto funzionamento dell?intera invenzione, e per dare il necessario riscontro strutturale e cinematico ai mezzi di regolazione del precarico precedentemente citati, il chiusino 1 pu? convenientemente comprendere anche almeno uno, e preferibilmente due alloggiamenti di supporto 13 atti a ricevere ed a impegnarsi con il primo asse 6: tali alloggiamenti di supporto 13 sono ricavati nel telaio 2, e pi? precisamente sotto all?elemento calpestabile del telaio 2 stesso, e sono configurati in modo da permettere una sostanziale ?centratura in asse? del corpo di rotazione principale 5 attraverso i blocchetti prismatici 12 (in altre parole, gli alloggiamenti di supporto 13 sono ricavati nel telaio 2 e sono cooperativamente operativi con almeno un blocchetto prismatico 12 per permettere una centratura in asse del corpo di rotazione principale 5). Il chiusino qui sopra presentato, nelle sue diverse forme realizzative, consegue interessanti vantaggi funzionali rispetto all?Arte Nota.
In primo luogo, la peculiare cinematica ?a doppio asse di rotazione? insistente tra il telaio di supporto ed il coperchio permette di determinare traiettorie di movimentazione del coperchio di agevole controllo e di basso sforzo muscolare da parte degli operatori, garantendo al contempo la necessaria resistenza strutturale all?intero dispositivo e, laddove le condizioni ambientali siano particolarmente aggressive o invasive, garantendo una sostanziale protezione degli elementi strutturali del chiusino che potrebbero ricevere danni o usura eccessiva dall?esposizione a tali condizioni ambientali.
Vantaggiosamente, inoltre, la possibilit? di determinare diversi orientamenti relativi tra i due assi di rotazione pu? anche determinare traiettorie di movimentazione del coperchio particolarmente efficienti in termini di risparmio di spazio/volume operativo, agevolando ulteriormente gli operatori e rendendo il chiusino installabile anche in applicazioni dove, ad esempio, lo spazio disponibile sia estremamente contenuto.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Chiusino (1) comprendente:
- un telaio (2) atto a delimitare un?apertura di accesso (2a) per un operatore e definente una sede (3);
- un coperchio (4) alloggiabile in detta sede (3); e
- mezzi di accoppiamento girevole atti ad accoppiare detto coperchio (4) al telaio (2) ed atti a definire una pluralit? di condizioni operative comprese tra una condizione di chiusura, in cui detto coperchio (4) ? alloggiato in detta sede (3), ed almeno una condizione di apertura, in cui detto coperchio (4) ? almeno parzialmente disposto all?esterno di detta sede (3);
caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento girevole comprendono:
- un corpo di rotazione principale (5) interposto tra il coperchio (4) ed il telaio di supporto (2) ed atto a determinare una prima rotazione attorno ad un primo asse (6) del coperchio (4); e
- un supporto di rotazione supplementare (7) montato su detto corpo di rotazione principale (5) ed atto a determinare una seconda rotazione attorno ad un secondo asse (8).
2. chiusino secondo la rivendicazione 1, in cui il corpo di rotazione principale (5) comprende:
- una prima porzione di incernieramento (5a) interfacciantesi con detto primo asse (6);
- un?espansione intermedia (5b) estendentesi da detta prima porzione di incernieramento (5a), detta espansione intermedia (5b) essendo alloggiata internamente a detta apertura di accesso (2a) almeno in detta condizione di chiusura del coperchio (4); e
- una seconda porzione di incernieramento (5c) comprendente detto supporto di rotazione supplementare (7), ricavata in detta espansione intermedia (5b) e determinante uno sfalsamento di detto secondo asse (8) rispetto al primo asse (6),
la prima porzione di incernieramento (5a), l?espansione intermedia (5b) e la seconda porzione di incernieramento (5c) essendo preferibilmente mutuamente interconnesse senza soluzione di continuit? nel corpo di rotazione principale (5), detto corpo di rotazione principale (5) essendo monolitico.
3. Chiusino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il primo asse (6) ed il secondo asse (8) sono sostanzialmente paralleli tra loro, il coperchio (4) essendo reversibilmente mobile almeno tra:
- detta condizione di chiusura;
- una prima condizione di apertura parziale corrispondente ad un primo valore di soglia di un angolo di rotazione del corpo di rotazione principale (5) rispetto al telaio (2) attorno al primo asse (6) e ad un valore nullo di un angolo di rotazione del coperchio (4) rispetto al corpo di rotazione principale (5) attorno al secondo asse (8); e
- una condizione di apertura totale corrispondente a detto primo valore di soglia di detto angolo di rotazione del corpo di rotazione principale (5) rispetto al telaio (2) attorno al primo asse (6) e ad un secondo valore di soglia di detto angolo di rotazione del coperchio (4) rispetto al corpo di rotazione principale (5).
4. Chiusino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il corpo di rotazione principale (5) comprende inoltre mezzi di regolazione selettiva di uno sfalsamento angolare (9) operativi sul coperchio (4) ed atti a determinare, preferibilmente mediante un elemento distanziatore a vite, un angolo di giacitura del coperchio (4) rispetto al corpo di rotazione principale (5), detto angolo di giacitura ancor pi? preferibilmente corrispondendo a detto valore nullo di angolo di rotazione del coperchio (4) rispetto al corpo di rotazione principale (5) in corrispondenza di detta prima condizione di apertura parziale.
5. Chiusino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti dalla 1 alla 4, in cui il primo asse (6) ed il secondo asse (8) sono sostanzialmente trasversali, e preferibilmente perpendicolari tra loro, il coperchio (4) essendo reversibilmente mobile almeno tra:
- la condizione di chiusura;
- una prima condizione di apertura parziale corrispondente ad un primo valore di soglia di un angolo di rotazione del corpo di rotazione principale (5) rispetto al telaio (2) attorno al primo asse (6) e ad un valore nullo di un angolo di rotazione del coperchio (4) rispetto al corpo di rotazione principale (5) attorno al secondo asse (8); e
- una condizione di apertura totale corrispondente a detto primo valore di soglia di detto angolo di rotazione del corpo di rotazione principale (5) rispetto al telaio (2) attorno al primo asse (6) e ad un secondo valore di soglia di detto angolo di rotazione del coperchio (4) rispetto al corpo di rotazione principale (5) attorno al secondo asse (8).
6. Chiusino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui sono inoltre presenti mezzi di servoassistenza attivi tra il coperchio (4) ed il telaio (2), detti mezzi di servoassistenza essendo operativamente interposti:
- tra il telaio (2) ed il corpo di rotazione principale (5); e/o
- tra il corpo di rotazione principale ed il coperchio (4).
7. Chiusino secondo la rivendicazione 6, in cui i mezzi di servoassistenza comprendono almeno:
- una molla torsionale principale (10) calettata sul primo asse (6) e presentante una prima estremit? connessa al telaio (2) ed una seconda estremit? opposta a detta prima estremit? e connessa al corpo di rotazione principale (5); e/o
- una molla torsionale supplementare calettata sul secondo asse (8) e presentante una prima estremit? connessa al corpo di rotazione principale (5) ed una seconda estremit? opposta a detta prima estremit? e connessa al coperchio (4).
8. Chiusino secondo la rivendicazione 6 o 7, in cui sono inoltre presenti mezzi di regolazione di un precarico di detta almeno una molla torsionale principale (10) e/o di detta almeno una molla torsionale supplementare, detti mezzi di regolazione di detto precarico essendo attivi tra;
- il telaio (2) ed almeno una tra detta prima e detta seconda estremit? della molla torsionale principale (10); e/o
- il corpo di rotazione principale (5) ed almeno una tra detta prima e seconda estremit? della molla torsionale supplementare.
9. Chiusino secondo la rivendicazione 8, in cui i mezzi di regolazione del precarico comprendono:
- un cinematismo di regolazione (11) connesso al telaio (2) e/o al corpo principale (5), detto cinematismo di regolazione (11) definendo una corsa lungo un asse operativo selettivamente regolabile da un operatore; e - un blocchetto prismatico (12) mobilmente impegnato a detto cinematismo di regolazione (11) ed atto ad interfacciarsi con la prima e/o la seconda estremit? della molla torsionale principale (10) e/o della molla torsionale supplementare, detto interfacciamento occorrendo in corrispondenza di una faccia inclinata di detto blocchetto prismatico (11), il precarico della molla torsionale principale (10) e/o della molla torsionale supplementare essendo proporzionale ad una posizione del blocchetto prismatico (12) lungo detta corsa.
10. chiusino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ? inoltre presente almeno uno, e preferibilmente due alloggiamenti di supporto (13) atto/i a ricevere ed a impegnarsi con il primo asse (6) ed ancor pi? preferibilmente con estremit? opposte di detto primo asse (6), detti alloggiamenti di supporto (13) essendo ricavati nel telaio (2) ed essendo cooperativamente operativi con almeno un blocchetto prismatico (12) per permettere una centratura in asse del corpo di rotazione principale (5).
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