IT202100032780A1 - Procedimento, impianto e macchina per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici - Google Patents

Description

Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: ?PROCEDIMENTO, IMPIANTO E MACCHINA PER LA FABBRICAZIONE DI LASTRE CERAMICHE AD EFFETTO MATERICO, PARTICOLARMENTE PER IL RIVESTIMENTO DI SUPERFICI?.

DESCRIZIONE

La presente invenzione si riferisce ad un procedimento, ad un impianto e ad una macchina per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici.

? noto come in certi settori industriali sia fortemente sentita l?esigenza di rinnovare i propri prodotti per rispondere alle specifiche richieste della clientela.

Tale esigenza ? particolarmente sentita nel settore delle lastre ceramiche destinate al rivestimento di superfici quali ad esempio, pavimenti, pareti o simili.

Nel settore ceramico, infatti, vengono sempre pi? spesso richieste lastre ceramiche provviste di un effetto materico, ossia provviste di una decorazione tridimensionale come, ad esempio, le decorazioni riproducenti le superfici dei materiali naturali quali legno, marmo, rocce, pietre o simili, ma non solo.

A tale scopo, sono noti procedimenti e impianti per la realizzazione di lastre ceramiche ad effetto materico.

Gli impianti noti prevedono l?uso di stampi o maschere di formatura atti ad imprimere sulla superficie di un manufatto ceramico in materiale crudo, ossia non ancora sottoposto a cottura in forno, un?impronta predefinita riproducente l?effetto decorativo desiderato.

Tale metodica richiede la realizzazione di appositi stampi, i quali, tuttavia, devono essere sostituiti ogni qual volta si desideri modificare l?effetto decorativo desiderato e/o a seconda del formato della lastra ceramica.

Al fine di rispondere adeguatamente alle varie richieste dei clienti, risulta necessario per le aziende realizzare ogni volta uno o pi? stampi specifici per ogni singolo cliente.

Ne consegue, quindi, che le aziende si trovano costrette a disporre di una pluralit? di differenti stampi, da installare sulla linea produttiva ogni volta che si desidera effettuare una modifica al ciclo produttivo, con un conseguente aumento dei costi e delle tempistiche produttive.

Oltre a ci?, le aziende devono dotarsi di magazzini per lo stoccaggio di tali stampi.

Per ovviare almeno in parte a tale ridotta flessibilit? produttiva, sono note ulteriori metodologie, tramite le quali, tuttavia, gli effetti decorativi ottenibili risultano grossolani e poco definiti.

? evidente, dunque, come i procedimenti e gli impianti di tipo noto siano suscettibili di ulteriori perfezionamenti.

Il compito principale della presente invenzione ? quello di escogitare un procedimento, un impianto ed una macchina per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, che consentano di realizzare in modo pratico e agevole lastre ceramiche provviste di un effetto materico.

Un altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un procedimento, un impianto ed una macchina per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, che permettano di riprodurre in modo fedele e preciso disegni ad effetto tridimensionale.

Ancora uno scopo del presente trovato ? quello di escogitare un procedimento, un impianto ed una macchina per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, che permettano di personalizzare l?effetto decorativo da conferire alle lastre ceramiche in modo rapido e agevole, a seconda delle esigenze del singolo cliente.

Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un procedimento, un impianto ed una macchina per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, che consentano di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell?ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.

Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente procedimento per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, avente le caratteristiche di rivendicazione 1.

Gli scopi sopra esposti sono ulteriormente raggiunti dal presente impianto per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, avente le caratteristiche di rivendicazione 8. Gli scopi sopra esposti sono ulteriormente raggiunti dalla presente macchina per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, avente le caratteristiche di rivendicazione 24. Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un procedimento, un impianto ed una macchina per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:

la figura 1 ? una rappresentazione schematica dell?impianto secondo il trovato, in accordo con una prima forma di attuazione;

la figura 2 ? una vista in assonometria di una lastra ceramica ottenuta mediante l?impianto di figura 1;

le figure 3-6 sono rappresentazioni schematiche delle varie fasi del procedimento eseguite mediante l?impianto di figura 1;

la figura 7 ? una vista in sezione lungo il piano VII-VII di figura 6;

la figura 8 ? una vista in sezione lungo il piano VIII-VIII di figura 6;

la figura 9 ? una rappresentazione schematica dell?impianto secondo il trovato, in accordo con una seconda forma di attuazione;

la figura 10 ? una vista in assonometria di una lastra ceramica ottenuta mediante l?impianto di figura 9;

le figure 11-14 sono rappresentazioni schematiche delle varie fasi del procedimento eseguite mediante l?impianto di figura 9;

la figura 15 ? una vista in sezione lungo il piano XV-XV di figura 14.

Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con 1 un impianto per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici.

Nell?ambito della presente trattazione, con l?espressione ?lastre ceramiche? ci si riferisce sia a lastre di grandi dimensioni, ossia provviste di lunghezza e/o larghezza superiori al metro, che a piastrelle e piani di rivestimento di superfici, ossia lastre di dimensioni ridotte, pronte per la posa.

L?impianto 1 secondo il trovato comprende almeno una superficie di sostegno 2 e mezzi di distribuzione 3 atti a distribuire una polvere 5 comprendente almeno un materiale ceramico crudo sulla superficie di sostegno 2 ad ottenere un manufatto lastriforme 6.

Nell?ambito della presente trattazione, con l?espressione ?materiale ceramico crudo? si intende un impasto di materiale ceramico, ossia composto da una miscela comprendente almeno uno tra argille, feldspati, caolino, sabbia silicea, ossidi di ferro, allumina, quarzo, ecc., non ancora sottoposto a cottura in forno. Allo stesso tempo, con l?espressione ?manufatto lastriforme? si intende un manufatto con dimensioni in larghezza e lunghezza sensibilmente maggiori dello spessore, ossia di almeno un ordine di grandezza superiore (i.e. pi? di 10 volte maggiori).

Preferibilmente, la polvere 5 viene distribuita a tutto campo sulla superficie di sostegno 2 in funzione della conformazione che si intende conferire al manufatto lastriforme 6.

La superficie di sostegno 2 ? movimentabile lungo una direzione di avanzamento D.

La superficie di sostegno 2 ? atta a movimentare il manufatto lastriforme 6 tra le varie stazioni dell?impianto 1.

Pi? in dettaglio, l?impianto 1 comprende almeno una linea di movimentazione 4 mobile lungo la direzione di avanzamento D e definente, superiormente ad essa, la superficie di sostegno 2.

La linea di movimentazione 4 comprende una serie di nastri trasportatori e rulliere disposti in successione tra loro lungo la direzione di avanzamento D. ? facile comprendere, tuttavia, che sono possibili alternative forme di attuazione in cui la linea di movimentazione 4 consiste in sistemi di avanzamento differenti da quelli illustrati e destinati, ad esempio, a trasferire il manufatto lastriforme 6 tra diverse stazioni di lavorazione destinate a mettere in pratica le varie fasi di lavorazione.

In accordo con una prima forma di attuazione mostrata nelle figure da 1 a 8, la superficie di sostegno 2 ? destinata a ricevere direttamente la polvere 5. La distribuzione della polvere 5, infatti, viene eseguita direttamente sulla superficie di sostegno 2.

Il manufatto lastriforme 6 ?, quindi, formato dalla sola polvere 5 distribuita a tutto campo.

Il manufatto lastriforme 6 cos? ottenuto ? provvisto di almeno una superficie di lavoro 6a.

Il manufatto lastriforme 6 ? disposto sulla superficie di sostegno 2 con la superficie di lavoro 6a rivolta verso l?alto.

Utilmente, la polvere 5 comprende una pluralit? di particelle di polvere 5a provviste di una granulometria predefinita.

I mezzi di distribuzione 3 sono atti a distribuire le particelle di polvere 5a in uno o pi? strati disposti uno sull?altro a ricoprire almeno in parte la superficie di sostegno 2, in funzione della forma che si desidera attribuire al manufatto lastriforme 6.

Nella forma di attuazione mostrata nelle figure, i mezzi di distribuzione 3 comprendono almeno una tramoggia atta a rilasciare la polvere 5 sulla superficie di sostegno 2 a seguito della relativa movimentazione lungo la direzione di avanzamento D.

Non si esclude, tuttavia, che i mezzi di distribuzione 3 siano di tipo differente.

L?impianto 1 comprende anche una macchina 23 provvista di mezzi di modellazione 7 atti a lavorare la superficie di lavoro 6a secondo almeno un disegno predefinito e almeno una profondit? predefinita ad ottenere una superficie strutturata.

Nell?ambito della presente trattazione, con l?espressione ?superficie strutturata? si intende una superficie provvista di rilievi e avvallamenti che conferiscono una finitura tridimensionale alla superficie del manufatto lastriforme.

La macchina 23 verr? descritta con maggiore dettaglio nel seguito della presente trattazione.

L?impianto 1, infine, comprende mezzi di cottura 8 atti a cuocere il manufatto lastriforme 6 ad ottenere una lastra ceramica 9 provvista di un effetto materico.

Nell?ambito della presente trattazione, con l?espressione ?effetto materico? si intende che la superficie della lastra ceramica 9 presenta un effetto decorativo tridimensionale come, ad esempio, e senza alcuna limitazione, l?effetto estetico tipico delle superfici dei materiali naturali, quali legno, marmo, rocce o simili.

I mezzi di cottura 8 sono del tipo di un forno ceramico e sono configurati per sottoporre il manufatto lastriforme 6 a temperature molto elevate.

La cottura ha la funzione di trasformare in modo chimico/fisico i componenti ceramici della polvere 5 al fine di conferire alla lastra ceramica 9 finita una struttura meccanicamente resistente. Pi? in dettaglio, durante tale fase, le particelle di polvere 5a si uniscono saldamente tra loro e stabilizzano l?effetto decorativo materico definito sulla superficie del manufatto lastriforme 6 (Figura 2).

Come facilmente comprensibile, tra la macchina 23 e i mezzi di cottura 8 possono essere presenti ulteriori stazioni di lavorazione/finissaggio come, ad esempio, una stazione di applicazione di ingobbio, una stazione di decorazione, una stazione di smaltatura e cos? via.

Vantaggiosamente, la polvere 5 pu? comprendere anche vetrina.

La vetrina ? polvere di vetro composta ad esempio da silicio diossido, boro triossido, alluminio ossido.

La vetrina ha la funzione di contribuire a mantenere coese le particelle di polvere 5a a seguito della cottura e definisce un rivestimento superficiale per la lastra ceramica 9.

La polvere 5 pu? anche comprendere smalti e altri elementi di finitura solidi. La polvere 5, inoltre, pu? essere miscelata con additivi, ad esempio materiali collanti del tipo di resine, che contribuiscono a favorire la coesione tra le particelle di polvere 5 a seguito della cottura, aumentando la resistenza meccanica della lastra ceramica 9 e riducendone la porosit?.

Utilmente, l?impianto 1 pu? anche comprendere mezzi per la stesura di un materiale collante sulla superficie di lavoro 6a, disposti a monte dei mezzi di cottura 8, non mostrati in dettaglio nelle figure.

Come sopra esposto, l?effetto materico viene realizzato mediante la macchina 23 provvista dei mezzi di modellazione 7.

La macchina 23 ? atta a realizzare uno o pi? incavi 12 nella polvere 5 cos? da conferire la finitura tridimensionale alla superficie di lavoro 6a.

La macchina 23 comprende almeno un?unit? elettronica provvista di almeno un?unit? di memoria atta a memorizzare almeno un?immagine definente almeno uno tra il disegno predefinito e la profondit? predefinita.

Pi? in dettaglio, l?immagine ? costituita da una pluralit? di pixel disposti tra loro a griglia secondo una pluralit? di colonne e una pluralit? di righe, in cui a ciascun pixel corrisponde un relativo punto di lavoro 14 della superficie di lavoro 6a.

I punti di lavoro 14 sono, dunque, disposti anch?essi secondo una pluralit? di colonne e una pluralit? di righe, in cui le colonne sono sostanzialmente parallele alla direzione di avanzamento D e le righe sono sostanzialmente parallele ad una direzione trasversale T, sostanzialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento D (Figura 8).

La disposizione e l?intensit? dei pixel definiscono rispettivamente il disegno predefinito e la profondit? predefinita.

Nell?ambito della presente trattazione, per ?intensit? dei pixel? si intende la gradazione di ogni pixel dell?immagine, con riferimento ad ogni valore possibile, compreso tra bianco e nero.

La profondit? degli incavi 12 ? sostanzialmente proporzionale alla gradazione cromatica dei vari pixel dell?immagine.

I mezzi di modellazione 7 comprendono almeno un dispositivo di soffiaggio 10 atto ad emettere un getto d?aria 11 concentrato sulla superficie di lavoro 6a in modo da rimuovere parte della polvere 5.

Nell?ambito della presente trattazione, con l?espressione ?getto d?aria? ci si riferisce ad un getto d?aria compressa. Tuttavia, non si escludono forme di attuazione in cui vengano impiegati gas di tipo differente, ad esempio gas inerti e/o gas ad umidit? controllata.

Nello specifico, il dispositivo di soffiaggio 10 ? azionabile per emettere il getto d?aria 11 verso uno specifico punto di lavoro 14 in funzione del disegno predefinito e/o della profondit? predefinita (Figura 7).

Infatti, l?unit? elettronica ? operativamente collegata al dispositivo di soffiaggio 10 ed ? configurata per azionare quest?ultimo in funzione del disegno predefinito e/o della profondit? predefinita.

Utilmente, la macchina 23 comprende anche almeno un?unit? di aspirazione 13 atta ad aspirare la polvere 5 rimossa dal dispositivo di soffiaggio 10. Pi? in dettaglio, il soffiaggio del getto d?aria 11 determina il sollevamento delle particelle di polvere 5a colpite dalla superficie di lavoro 6a e l?unit? di aspirazione 13 ? atta ad aspirare queste ultime prima che possano ridepositarsi nuovamente per gravit? sulla superficie di lavoro stessa.

Cos? facendo, la macchina 23 ? in grado di realizzare un effetto decorativo estremamente preciso e definito.

Il dispositivo di soffiaggio 10 comprende una bocca di erogazione 17 collegata ad un sistema di pompaggio di gas compresso.

La bocca di erogazione 17 presenta una sezione di dimensione caratteristica compresa tra 10 ?m e 1000 ?m, preferibilmente 50 ?m e 300 ?m, ancora pi? preferibilmente 250 ?m. Pi? in dettaglio, considerando una sezione di conformazione circolare, la dimensione caratteristica corrisponde al diametro del cerchio, invece, nel caso in cui la sezione sia di conformazione poligonale, la dimensione caratteristica corrisponde al diametro equivalente. Tali dimensioni consentono di emettere un getto d?aria 11 concentrato e preciso in corrispondenza di un singolo specifico punto di lavoro 14.

Vantaggiosamente, il dispositivo di soffiaggio 10 ? configurato per emettere il getto d?aria 11 ad una pressione compresa tra 0,1 mbar e 10 bar.

A tal proposito, ? opportuno specificare che i valori di pressione indicati si riferiscono ad una sovrappressione rispetto alla pressione atmosferica.

Pi? in dettaglio, la pressione del getto d?aria 11 ? scelta in funzione del grado di compattazione delle particelle di polvere 5a. Tanto maggiore ? il grado di compattazione, quanto maggiore sar? la pressione del getto d?aria 11 necessaria affinch? il getto d?aria 11 stesso riesca a sollevare efficacemente le particelle di polvere 5a.

Utilmente, il dispositivo di soffiaggio 10 ? configurato per emettere il getto d?aria 11 in modo discontinuo.

Nello specifico, il dispositivo di soffiaggio 10 ? configurato per emettere il getto d?aria 11 per un tempo di erogazione prestabilito e secondo una frequenza fino anche a 2.000 Hz con duty cycle variabile.

Il tempo di erogazione del getto d?aria 11 determina il grado di profondit? dell?incavo 12. All?aumentare del tempo di erogazione, infatti, il getto d?aria 11 ? in grado di colpire per pi? tempo lo stesso punto, in modo da rimuovere anche le particelle di polvere 5a di strati sottostanti.

La pressione del getto d?aria 11 ? scelta anche in funzione del tempo di erogazione del getto d?aria stesso.

I mezzi di modellazione 7 comprendono almeno una traversa di sostegno 16 estendentesi trasversalmente alla direzione di avanzamento D, superiormente alla superficie di sostegno 2 e supportante il dispositivo di soffiaggio 10.

Pi? in dettaglio, la traversa di sostegno 16 ? sostanzialmente parallela alla direzione trasversale T.

La traversa di sostegno 16 si estende per almeno l?intera larghezza della superficie di sostegno 2.

In accordo con la preferita forma di attuazione mostrata nelle figure, il dispositivo di soffiaggio 10 ? fissato alla traversa di sostegno 16.

In altre parole, il dispositivo di soffiaggio 10 ? configurato per emettere il getto d?aria 11 solo verso una specifica colonna di punti di lavoro 14, all?avanzare del manufatto lastriforme 6 lungo la direzione di avanzamento D.

Vantaggiosamente, i mezzi di modellazione 7 comprendono una pluralit? di dispositivi di soffiaggio 10.

In particolare, i dispositivi di soffiaggio 10 sono in numero pari al numero di colonne di punti di lavoro 14 e sono disposti in modo da coprire l?intero campo di modellazione della superficie di lavoro 6a.

Pi? in dettaglio, con l?espressione ?campo di modellazione? si intende l?area della superficie di lavoro 6a sulla quale ? possibile effettuare la modellazione all?avanzare del manufatto lastriforme 6 lungo la direzione di avanzamento D. Nello specifico, considerando che la superficie di lavoro 6a possa essere modellata in ogni suo punto, il campo di modellazione corrisponde alla larghezza della superficie di lavoro 6a, ossia la sua estensione orizzontale perpendicolare alla direzione di avanzamento D.

Come mostrato schematicamente nelle figure 7 e 8, i dispositivi di soffiaggio 10 sono disposti affiancati e sfalsati tra loro in modo che ciascuno di essi possa emettere il getto d?aria 11 verso un punto di lavoro 14 di una rispettiva colonna.

All?avanzare del manufatto lastriforme 6 lungo la direzione di avanzamento D, i dispositivi di soffiaggio 10 sono, quindi, in grado di emettere i getti d?aria contemporaneamente cos? da colpire pi? punti di lavoro 14 nello stesso momento.

In questo modo, ? possibile effettuare una modellazione della superficie di lavoro 6a anche secondo disegni complessi in tempi estremamente rapidi. In accordo con una alternativa forma di attuazione, non mostrata in dettaglio nelle figure, i mezzi di modellazione 7 comprendono un unico dispositivo di soffiaggio 10, il quale ? associato mobile alla traversa di sostegno 16 ed ? movimentabile rispetto ad essa in funzione del disegno predefinito.

Pi? in dettaglio, il dispositivo di soffiaggio 10 ? movimentabile analogamente ad un plotter di stampa per emettere il getto d?aria 11 in corrispondenza di uno specifico punto di lavoro 14 all?avanzare del manufatto lastriforme 6 lungo la direzione di avanzamento D.

Ancora, non si escludono ulteriori alternative forme di attuazione, in cui i mezzi di modellazione 7 comprendono un unico dispositivo di soffiaggio 10, il quale ? fissato alla traversa di sostegno 16 e in cui la superficie di sostegno 2 ? liberamente movimentabile nel relativo piano di giacitura per posizionare i singoli punti di lavoro 14 da colpire in corrispondenza del getto d?aria 11. In accordo con la forma di attuazione mostrata nelle figure, la traversa di sostegno 16 ? ulteriormente atta a supportare anche l?unit? di aspirazione 13.

L?unit? di aspirazione 13 pu? comprendere, ad esempio, un aspiratore a lama, che si estende per l?intera larghezza della superficie di sostegno 2. Oppure, l?unit? di aspirazione 13 pu? comprendere un dispositivo di aspirazione mobile rispetto alla traversa di sostegno 16 per posizionarsi in corrispondenza dei punti di lavoro 14 interessati dal getto d?aria 11.

Ancora, l?unit? di aspirazione 13 pu? comprendere una pluralit? di dispositivi di aspirazione, uno per ogni colonna di punti di lavoro 14. Inoltre, sono previste forme di attuazione in cui il dispositivo di aspirazione sia disposto a circondare un rispettivo dispositivo di soffiaggio 10 in modo da aspirare l?aria in corrispondenza del dispositivo di soffiaggio stesso.

L?impianto 1 comprende anche mezzi di compattazione 18, disposti a monte della macchina 23 rispetto alla direzione di avanzamento D e atti a compattare il manufatto lastriforme 6.

I mezzi di compattazione 18 hanno la funzione di fornire una maggiore compattezza alla polvere 5 e contribuiscono a conferire una elevata robustezza e resistenza meccanica superficiale alla lastra ceramica 9 finita. Nella forma di attuazione mostrata nelle figure, i mezzi di compattazione 18 sono del tipo di un compattatore a nastro.

Non si esclude, tuttavia, che i mezzi di compattazione 18 siano di tipo differente, per esempio del tipo di una pressa alternata.

Come noto al tecnico del settore, i compattatori a nastro consentono la compattazione dei materiali in continuo, ossia senza la necessit? di interrompere la movimentazione del materiale stesso lungo una linea di avanzamento. Non si esclude, tuttavia, che i mezzi di compattazione possano essere di tipo differente.

I mezzi di compattazione 18 comprendono un nastro 19 chiuso su s? stesso attorno ad una serie di rulli motorizzati 20 che ne determinano la movimentazione.

I mezzi di compattazione 18 comprendono anche almeno un corpo pressore 21 movimentabile verso la superficie di sostegno 2 e atto ad esercitare una forza pressoria sulla polvere 5 depositata.

In particolare, il corpo pressore 21 esercita la pressione sulla polvere 5 attraverso il nastro 19.

Vantaggiosamente, i mezzi di compattazione 18 comprendono anche almeno un corpo ammortizzatore 22 interposto tra il corpo pressore 21 e la superficie di sostegno 2.

Pi? in dettaglio, il corpo ammortizzatore 22 ? interposto tra il corpo pressore 21 e il nastro 19.

Il corpo ammortizzatore 22 ? atto ad ammortizzare la forza pressoria esercitata dal corpo pressore 21 sulla polvere 5 e ad uniformarne il grado di compattazione.

? facile comprende, infatti, come durante la distribuzione della polvere, possano formarsi zone provviste di un quantitativo di particelle di polvere 5a maggiore rispetto ad altre. Mediante i mezzi di compattazione tradizionali viene esercitata una pressione pressoch? costante su tutta la polvere 5 generando zone a maggiore densit? rispetto ad altre, in cui quindi le particelle di polvere 5a risultano maggiormente coese tra loro.

L?uso di un corpo ammortizzatore 22 consente di uniformare la compattazione delle particelle di polvere 5a in modo che, durante la modellazione, a parit? di pressione del getto d?aria 11, venga rimosso sempre il medesimo quantitativo di particelle di polvere 5a.

Mentre, quindi, il corpo pressore 21 ? realizzato in un materiale duro, come ad esempio in materiale metallico, il corpo ammortizzatore 22 ? realizzato in un materiale morbido, come ad esempio gomma o simili. Ad esempio, il corpo ammortizzatore 22 pu? essere realizzato in un materiale avente un valore di durezza compreso tra 10 Shore A e 40 Shore A.

Opportunamente, l?impianto 1 pu? anche comprendere mezzi per il livellamento della superficie di lavoro 6a, non mostrati in dettaglio nelle figure, disposti a monte dei mezzi di compattazione 18. Ad esempio, i mezzi di livellamento possono comprendere, una spatola o un rullo posto in rotazione, oppure un sistema di aspirazione della polvere 5 in eccesso.

Nelle figure da 9 a 15, ? mostrata una seconda forma di attuazione, che si differenzia da quanto sopra descritto per il fatto che l?impianto 1 comprende, inoltre, anche mezzi di formatura, non mostrati in dettaglio nelle figure, disposti a monte dei mezzi di distribuzione 3 rispetto alla direzione di avanzamento D e atti a formare almeno un corpo lastriforme 15 in un ulteriore materiale ceramico crudo sulla superficie di sostegno 2.

La distribuzione della polvere 5 viene, dunque, eseguita al di sopra del corpo lastriforme 15.

In particolare, il corpo lastriforme 15 ? realizzato in un primo materiale ceramico e la polvere 5 ? realizzata in un secondo materiale ceramico.

Il secondo materiale ceramico differisce dal primo materiale ceramico per almeno uno tra composizione, colore o granulometria.

Non si esclude, tuttavia, che il secondo materiale ceramico coincida con il primo materiale ceramico.

Altres?, non si esclude che il corpo lastriforme 15 venga sottoposto a cottura precedentemente alla deposizione della polvere 5.

Il manufatto lastriforme 6 che si ottiene a seguito della deposizione della polvere 5 ?, dunque, composto dal corpo lastriforme 15 e dallo strato di polvere 5 depositata su di esso.

In accordo la presente forma di attuazione, la polvere 5 pu? essere depositata a tutto campo o solo in corrispondenza di alcune parti della superficie del corpo lastriforme 15.

L?impianto 1 pu? anche comprendere mezzi per la stesura di un materiale collante disposti a monte dei mezzi di distribuzione 3 e, in tal caso, il manufatto lastriforme 6 comprende anche uno strato di materiale collante interposto tra il corpo lastriforme 15 e lo strato di polvere 5.

I mezzi di formatura, non mostrati in dettaglio nelle figure, sono di tipo noto al tecnico del settore e comprendono mezzi di deposizione, del tipo ad esempio di una tramoggia, atti a depositare l?ulteriore materiale ceramico crudo sulla superficie di sostegno stessa.

I mezzi di formatura comprendono anche mezzi di pressatura atti a pressare l?ulteriore materiale ceramico ad ottenere il corpo lastriforme 15.

In accordo con tale soluzione realizzativa, quindi, i mezzi di distribuzione 3 sono atti a distribuire la polvere 5 sul corpo lastriforme 15.

La lastra ceramica 9 ?, dunque, composta da uno strato di base, definito dal corpo lastriforme 15 e da uno strato a vista, definito dalla polvere 5 modellata.

Il corpo lastriforme 15 consente di conferire una maggiore robustezza alla lastra ceramica 9 rispetto alla sola polvere 5 e il suo uso risulta vantaggioso specialmente nel caso di applicazioni in cui lastra ceramica 9 ? sottoposta a forti sollecitazioni meccaniche.

Il secondo materiale ceramico viene infatti sottoposto ad una pressatura ad un valore di pressione superiore rispetto alla pressione di compattazione della polvere 5.

In particolare, la pressatura viene eseguita ad una pressione compresa tra 100 bar e 400 bar.

La compattazione, invece, viene eseguita ad una pressione compresa tra 0,1 bar e 100 bar.

Anche in questo caso, i valori di pressione indicati si riferiscono ad una sovrappressione rispetto alla pressione atmosferica.

In seguito alla cottura, eseguita mediante i mezzi di cottura 8, il primo materiale ceramico e il secondo materiale ceramico si uniscono intimamente tra loro, fornendo alla lastra ceramica 9 finita una struttura estremamente resistente agli stress meccanici.

Il funzionamento del presente impianto 1 nell?esecuzione del procedimento secondo il trovato ? il seguente.

Il procedimento secondo il trovato comprende innanzitutto una fase di fornitura di almeno una polvere 5 comprendente almeno un materiale ceramico crudo.

Il procedimento comprende poi le fasi di:

- distribuzione della polvere 5 su almeno una superficie di sostegno 2 ad ottenere un manufatto lastriforme 6 provvisto di una superficie di lavoro 6a.

- modellazione della superficie di lavoro 6a secondo almeno un disegno predefinito e almeno una profondit? predefinita ad ottenere una superficie strutturata; e

- cottura del manufatto lastriforme 6 in forno ad ottenere una lastra ceramica 9 provvista di un effetto materico.

In particolare, la fase di modellazione comprende almeno una sottofase di soffiaggio di un getto d?aria 11 concentrato sulla superficie di lavoro 6a in modo da rimuovere parte della polvere 5.

La fase di modellazione comprende anche almeno una sottofase di aspirazione della polvere 5 rimossa durante la sottofase di soffiaggio.

La modellazione viene eseguita mediante la macchina 23, in particolare, il soffiaggio viene eseguito mediante i mezzi di modellazione 7 e l?aspirazione viene eseguita mediante l?unit? di aspirazione 13.

La sottofase di soffiaggio viene eseguita mediante emissione discontinua del getto d?aria 11.

In particolare, il getto d?aria 11 viene emesso per un tempo di erogazione predefinito e solo nel momento in cui ? necessario colpire specifici punti di lavoro 14 della superficie di lavoro 6a in funzione del disegno predefinito e della profondit? predefinita.

Il soffiaggio viene inoltre eseguito mediante emissione del getto d?aria 11 ad una pressione predefinita.

Pi? in dettaglio, la pressione del getto d?aria 11 ? scelta in funzione del grado di compattazione della polvere 5 e/o del tempo di erogazione impostato. Precedentemente alla fase di modellazione, infatti, il procedimento comprende una fase di compattazione del manufatto lastriforme 6 sulla superficie di sostegno 2.

La fase di compattazione viene eseguita mediante i mezzi di compattazione 18 e conferisce uno specifico grado di compattazione alla polvere 5.

In particolare, la fase di compattazione viene eseguita in modo da conferire un grado di compattazione sostanzialmente uniforme alla polvere 5.

Al termine della fase di modellazione e di eventuali altre fasi di lavorazione, il manufatto lastriforme 6 viene sottoposto a cottura mediante i mezzi di cottura 8, in modo da conferire alla lastra ceramica 9 una elevata resistenza meccanica.

Opportunamente, precedentemente alla fase di cottura, il procedimento pu? comprendere una fase di applicazione di pigmenti decorativi sulla superficie di lavoro 6a.

In accordo con la forma di attuazione mostrata nelle figure da 9 a 15, precedentemente alla fase di distribuzione, il procedimento comprende ulteriormente una fase di formatura di almeno un corpo lastriforme 15 in un ulteriore materiale ceramico crudo sulla superficie di sostegno 2.

La successiva fase di distribuzione della polvere viene, quindi, eseguita sul corpo lastriforme 15.

La fase di formatura viene eseguita mediante i mezzi di formatura.

La fase di formatura comprende una sottofase di deposizione dell?ulteriore materiale ceramico sulla superficie di sostegno 2, eseguita mediante i mezzi di deposizione.

La fase di formatura comprende anche una sottofase di pressatura dell?ulteriore materiale ceramico ad ottenere il corpo lastriforme 15, la quale viene eseguita mediante i mezzi di pressatura.

Vantaggiosamente, come sopra esposto, la fase di pressatura viene eseguita ad un valore di pressione superiore rispetto alla fase di compattazione.

Secondo un ulteriore aspetto, il presente trovato si riferisce ad una macchina 23 per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici.

La macchina 23 secondo il trovato comprende mezzi di modellazione 7 atti a lavorare la superficie di lavoro 6a del manufatto lastriforme 6 secondo almeno un disegno predefinito e almeno una profondit? predefinita ad ottenere una superficie strutturata.

In particolare, il manufatto lastriforme 6 ? formato da almeno la polvere 5 comprendente almeno un materiale ceramico crudo distribuita sulla superficie di sostegno 2.

Secondo le modalit? sopra descritte, i mezzi di modellazione comprendono almeno un dispositivo di soffiaggio 10 atto ad emettere il getto d?aria 11 concentrato sulla superficie di lavoro 6a in modo da rimuovere parte della polvere 5.

A tal proposito ? opportuno specificare che, in accordo con le forme di attuazione mostrate nelle figure, il manufatto lastriforme 6 ? disposto con la superficie di lavoro 6a rivolta verso l?alto e il getto d?aria 11 viene emesso verso il basso.

Non si escludono, tuttavia, differenti forme di attuazione in cui il manufatto lastriforme 6 sia disposto diversamente. Ad esempio, il manufatto lastriforme 6 pu? essere disposto con la superficie di lavoro 6a rivolta verso il basso. In particolare, il manufatto lastriforme 6 pu? essere fissato alla superficie di supporto 2, ad esempio mediante colle, in modo da risultare capovolto. In accordo con tale soluzione realizzativa, il getto d?aria viene emesso verso l?alto.

Si ? in pratica constatato come l?invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che il procedimento, l?impianto e la macchina secondo il presente trovato consentono di realizzare in modo pratico e agevole lastre ceramiche provviste di un effetto materico, e in particolare, permette di riprodurre in modo fedele e preciso disegni ad effetto tridimensionale.

Inoltre, i presenti procedimento, impianto e macchina permettono di personalizzare l?effetto decorativo da conferire alle lastre ceramiche in modo rapido e agevole, a seconda delle esigenze del singolo cliente.

Claims (24)

RIVENDICAZIONI

1) Procedimento per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno le seguenti fasi:

- fornitura di almeno una polvere (5) comprendente almeno un materiale ceramico crudo;

- distribuzione di detta polvere (5) su almeno una superficie di sostegno (2) ad ottenere un manufatto lastriforme (6) provvisto di una superficie di lavoro (6a);

- modellazione di detta superficie di lavoro (6a) secondo almeno un disegno predefinito e almeno una profondit? predefinita ad ottenere una superficie strutturata, in cui detta fase di modellazione comprende almeno una sottofase di soffiaggio di un getto d?aria (11) concentrato su detta superficie di lavoro (6a) in modo da rimuovere parte di detta polvere (5);

- cottura di detto manufatto lastriforme (6) in forno ad ottenere una lastra ceramica (9) provvista di un effetto materico.

2) Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta fase di modellazione comprende almeno una sottofase di aspirazione di detta polvere (5) rimossa durante detta sottofase di soffiaggio.

3) Procedimento secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta sottofase di soffiaggio viene eseguita mediante emissione discontinua di detto getto d?aria (11).

4) Procedimento secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, precedentemente a detta fase di modellazione, comprende una fase di compattazione di detto manufatto lastriforme (6) su detta superficie di sostegno (2).

5) Procedimento secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, precedentemente a detta distribuzione, comprende una fase di formatura di almeno un corpo lastriforme (15) in un ulteriore materiale ceramico crudo su detta superficie di sostegno (2), detta fase di distribuzione essendo eseguita su detto corpo lastriforme (15).

6) Procedimento secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di formatura del corpo lastriforme (15), comprende una sottofase di pressatura di detto ulteriore materiale ceramico ad ottenere detto corpo lastriforme (15).

7) Procedimento secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta fase di pressatura viene eseguita ad un valore di pressione superiore rispetto a detta fase di compattazione.

8) Impianto (1) per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, caratterizzato dal fatto di comprendere:

- almeno una superficie di sostegno (2);

- mezzi di distribuzione (3) atti a distribuire una polvere (5) comprendente almeno un materiale ceramico crudo su detta superficie di sostegno (2) ad ottenere un manufatto lastriforme (6) provvisto di una superficie di lavoro (6a);

- almeno una macchina (23) provvista di mezzi di modellazione (7) atti a lavorare detta superficie di lavoro (6a) secondo almeno un disegno predefinito e almeno una profondit? predefinita ad ottenere una superficie strutturata, in cui detti mezzi di modellazione (7) comprendono almeno un dispositivo di soffiaggio (10) atto ad emettere un getto d?aria (11) concentrato su detta superficie di lavoro (6a) in modo da rimuovere parte di detta polvere (5).

9) Impianto (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta superficie di sostegno (2) ? movimentabile lungo una direzione di avanzamento (D).

10) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni 8 e 9, caratterizzato dal fatto che detta macchina (23) comprende almeno un?unit? di aspirazione (13) atta ad aspirare detta polvere (5) rimossa mediante detto dispositivo di soffiaggio (10).

11) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 10, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di soffiaggio (10) comprende una bocca di erogazione (17) avente una sezione di dimensione caratteristica compresa tra 10 ?m e 1000 ?m, preferibilmente compresa tra 50 ?m e 300 ?m, ancora pi? preferibilmente 250 ?m.

12) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 11, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di soffiaggio (10) ? configurato per emettere detto getto d?aria (11) ad una pressione compresa tra 0,1 mbar e 10 bar.

13) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 12, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di soffiaggio (10) ? configurato per emettere detto getto d?aria (11) in modo discontinuo.

14) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 13, caratterizzato dal fatto che detta macchina (23) comprende almeno un?unit? elettronica provvista di almeno un?unit? di memoria atta a memorizzare almeno un?immagine definente almeno uno tra detto disegno predefinito e detta profondit? predefinita.

15) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 14, caratterizzato dal fatto che detta immagine ? costituita da una pluralit? di pixel disposti tra loro a griglia secondo una pluralit? di colonne e una pluralit? di righe, in cui a ciascun pixel corrisponde un relativo punto di lavoro (14) della superficie di lavoro (6a) e in cui detti punti di lavoro (14) sono disposti secondo una pluralit? di colonne sostanzialmente parallele alla direzione di avanzamento (D) e una pluralit? di righe sostanzialmente parallele ad una direzione trasversale (T), sostanzialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento (D), detto dispositivo di soffiaggio (10) essendo azionabile per emettere detto getto d?aria (11) verso uno specifico punto di lavoro (14) in funzione di detto disegno predefinito e/o detta profondit? predefinita.

16) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 15, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di modellazione (7) comprendono almeno una traversa di sostegno (16) estendentesi trasversalmente a detta direzione di avanzamento (D), superiormente a detta superficie di sostegno (2) e supportante detto dispositivo di soffiaggio (10), in cui detto dispositivo di soffiaggio (10) ? fissato a detta traversa di sostegno (16).

17) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 16, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di modellazione (7) comprendono una pluralit? di detti dispositivi di soffiaggio (10).

18) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 17, caratterizzato dal fatto che detti dispositivi di soffiaggio (10) sono in numero pari al numero di dette colonne di punti di lavoro (14) e sono disposti in modo da coprire l?intero campo di modellazione di detta superficie di lavoro (6a).

19) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 18, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di compattazione (18), disposti a monte di detta macchina (23) rispetto a detta direzione di avanzamento (D) e atti a compattare detto manufatto lastriforme (6).

20) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 19, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di compattazione (18) comprendono: - almeno un corpo pressore (21) movimentabile verso detta superficie di sostegno (2) e atto ad esercitare una forza pressoria su detta polvere (5) depositata; e

- almeno un corpo ammortizzatore (22) interposto tra detto corpo pressore (21) e detta superficie di sostegno (2), atto ad ammortizzare detta forza pressoria su detta polvere (5) e ad uniformarne il grado di compattazione.

21) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 20, caratterizzato dal fatto che detto corpo pressore ? realizzato in un materiale duro e detto corpo ammortizzatore ? realizzato in materiale morbido.

22) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 21, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di formatura, disposti a monte di detti mezzi di distribuzione (3) rispetto a detta direzione di avanzamento (D), atti a formare almeno un corpo lastriforme (15) in un ulteriore materiale ceramico su detta superficie di sostegno (2), detti mezzi di distribuzione (3) essendo configurati per depositare detta polvere (5) su detto corpo lastriforme (15).

23) Impianto (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni da 8 a 22, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di formatura comprendono mezzi di pressatura atti a pressare detto ulteriore materiale ceramico ad ottenere detto corpo lastriforme (15).

24) Macchina (23) per la fabbricazione di lastre ceramiche ad effetto materico, particolarmente per il rivestimento di superfici, caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di modellazione (7) atti a lavorare una superficie di lavoro (6a) di un manufatto lastriforme (6) secondo almeno un disegno predefinito e almeno una profondit? predefinita ad ottenere una superficie strutturata, in cui detto manufatto lastriforme (6) ? formato da almeno una polvere (5) comprendente almeno un materiale ceramico crudo distribuita su una superficie di sostegno (2) e in cui detti mezzi di modellazione comprendono almeno un dispositivo di soffiaggio (10) atto ad emettere un getto d?aria (11) concentrato su detta superficie di lavoro (6a) in modo da rimuovere parte di detta polvere (5).