IT202100029807A1 - Apparato per la realizzazione di contenitori riempiti di un liquido e sigillati. - Google Patents

Apparato per la realizzazione di contenitori riempiti di un liquido e sigillati. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
dell?invenzione industriale dal titolo:
"Apparato per la realizzazione di contenitori riempiti di un liquido e sigillati"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente soluzione riguarda un apparato per la realizzazione di contenitori riempiti di un liquido e sigillati a partire da un nastro di materiale di confezionamento.
In particolare, l?apparato qui descritto ? del tipo comprendente:
- un'unit? di formatura per avvolgere il nastro di materiale di confezionamento secondo una conformazione a tubo attorno ad un asse principale parallelo ad una direzione di alimentazione del nastro, cos? da disporre due lembi longitudinali, opposti, del nastro in una condizione di reciproca sovrapposizione, in cui uno dei due lembi ? pi? vicino all'asse principale e definisce un lembo interno e l'altro dei due lembi ? pi? lontano dall'asse principale e definisce un lembo esterno; e - un dispositivo di fissaggio per fissare insieme i due lembi interno ed esterno del nastro in un'area di collegamento dei due lembi interno ed esterno che si estende lungo l'asse principale.
Nel funzionamento di un tale apparato vi ? l'esigenza di regolare una larghezza dell'area di collegamento dei due lembi longitudinali sia per la preparazione dell'apparato per la produzione di contenitori con un nuovo formato sia durante il ciclo di produzione per compensare eventuali spostamenti dei due lembi longitudinali dalle loro posizioni prefissate.
Sul mercato sono note soluzioni per regolare la larghezza della suddetta area di collegamento, che prevedono un rullo predisposto per agire nell'unit? di formatura su un lato esterno del tubo di materiale opposto all?area di collegamento sopra menzionata, in modo da schiacciare con intensit? variabile il medesimo tubo, condizionando indirettamente la posizione dei due lembi di nastro e regolando cos? la larghezza dell'area di collegamento.
La Richiedente ha notato che gli apparati per la realizzazione di contenitori come quelli descritti sono oggetto di frequenti cicli di pulizia e sterilizzazione, atti a contrastare le contaminazioni provenienti dall?ambiente esterno ed assicurare cos? che il prodotto venga processato in un ambiente sterile ed asettico. In conseguenza di tali cicli di pulizia e sterilizzazione, sono altres? frequenti i tempi di fermo macchina che riducono, a volte drasticamente, il volume della produzione.
La richiedente ha altres? osservato che le suddette contaminazioni si verificano in genere quando occorre accedere all?unit? di formatura, ossia rimuovere le barriere o disattivare i meccanismi di isolamento della camera asettica chiusa, all?interno della quale l?unit? di formatura ? collocata, ed esporre quindi l?unit? di formatura all?ambiente esterno.
La Richiedente ha inoltre verificato che gli inconvenienti sopra evidenziati sono particolarmente accentuati ogni qualvolta ? necessario eseguire la regolazione della larghezza dell?area di collegamento. Nelle soluzioni della tecnica nota, il rullo predisposto per agire su un lato esterno del tubo di materiale di confezionamento non ? in grado di garantire una regolazione precisa, ripetibile e controllabile in maniera univoca della posizione dei lembi del nastro, agendo indirettamente sulla loro posizione reciproca, occorre quindi accedere frequentemente all?unit? di formatura per intervenire sul rullo stesso e ripristinare le condizioni operative.
La Richiedente ha quindi percepito che l?eventualit? di accedere all?unit? di formatura, causa principale delle contaminazioni provenienti dall?ambiente esterno e della perdita di asetticit? da parte dell?apparato, poteva essere evitata facendo agire i mezzi di regolazione della larghezza dell?area di collegamento direttamente sui lembi del nastro. In particolare, la Richiedente ha trovato che la regolazione della larghezza dell?area di collegamento risulta particolarmente affidabile e ripetibile quando si opera sul solo lembo interno del nastro.
Nella presente descrizione e nelle rivendicazioni ad essa allegate, alcuni termini ed espressioni sono ritenuti assumere, a meno di diverse esplicite indicazioni, il significato dato nelle definizioni che seguono.
Con l?espressione "lembo longitudinale" di un nastro si intende un bordo di tale nastro che si estende lungo la lunghezza del nastro; nei casi particolari in cui un nastro ? svolto da bobina, il lembo longitudinale si estende lungo la direzione di alimentazione del nastro.
Con i termini ?fissare?, ?fissaggio? riferiti a due lembi di un nastro si intende l?operazione di fare aderire insieme i due lembi in maniera definitiva.
Con il termine ?larghezza? riferita ad un?area si intende la dimensione pi? piccola di tale area; nei casi particolari in cui si faccia riferimento alla ?larghezza? di un nastro o parte o area di nastro lavorato in un?unit? di formatura, si intende la dimensione pi? piccola di tale nastro o parte o area di nastro che si sviluppa lungo una direzione ortogonale all?asse principale dell?unit? di formatura.
In un?unit? di processamento, ad esempio di formatura, di un nastro che avanza lungo una direzione di alimentazione, una prima postazione ? ritenuta ?a monte? di una seconda postazione quando tale prima postazione precede la seconda postazione con riferimento alla direzione di alimentazione del nastro, viceversa la seconda postazione ? ritenuta ?a valle? della prima postazione in quanto segue la prima postazione sempre con riferimento alla direzione di alimentazione del nastro.
Con il termine "parallelo" si intende un parallelismo sostanziale tra due elementi, comprendendo sia il caso ideale in cui tali elementi sono disposti l?uno rispetto all?altro in modo da formare un angolo nullo, sia casi pi? frequenti in cui i due elementi sono disposti l?uno rispetto all?altro in modo da formare un angolo non nullo ma comunque trascurabile o non rilevante ai fini del funzionamento della presente soluzione.
In un primo aspetto la presente invenzione concerne un apparato per la realizzazione di contenitori riempiti di un liquido e sigillati, preferibilmente a partire da un nastro di materiale di confezionamento.
Preferibilmente, l?apparato comprende un?unit? di formatura per avvolgere il nastro di materiale di confezionamento, preferibilmente secondo una conformazione a tubo attorno ad un asse principale, preferibilmente parallelo ad una direzione di alimentazione del nastro. Preferibilmente l?unit? di formatura dispone cos? due lembi longitudinali, opposti, del nastro in una condizione di reciproca sovrapposizione in cui un lembo dei due lembi longitudinali ? pi? vicino all?asse principale e definisce un lembo interno e un altro lembo dei due lembi longitudinali ? pi? lontano dall?asse principale e definisce un lembo esterno. Preferibilmente l?apparato comprende un dispositivo di fissaggio per fissare insieme i due lembi interno ed esterno del nastro, preferibilmente in corrispondenza di un?area di collegamento dei due lembi interno ed esterno. Preferibilmente l?area di collegamento si estende lungo l?asse principale.
Preferibilmente, l?apparato comprende un dispositivo di regolazione per regolare una larghezza dell?area di collegamento. Preferibilmente detto dispositivo di regolazione comprende un organo di riscontro. Preferibilmente l?organo di riscontro ? posizionato a monte del dispositivo di fissaggio. Preferibilmente l?organo di riscontro ? predisposto per inserirsi fra i due lembi interno e esterno del nastro. Preferibilmente l?organo di riscontro ? predisposto per impegnare il lembo interno. Preferibilmente l?organo di riscontro ? mobile secondo uno o pi? gradi di libert? in un piano preferibilmente ortogonale all?asse principale.
Grazie all?organo di riscontro, che si inserisce fra i due lembi interno e esterno del nastro per impegnare il lembo interno ed ? in grado di muoversi secondo uno o pi? gradi di libert?, ad esempio in un piano ortogonale all?asse principale, il dispositivo di regolazione ? in grado di operare direttamente e posizionare precisamente il lembo interno rispetto al lembo esterno del nastro in modo da determinare un?area di collegamento di larghezza prefissata. Lo spostamento del lembo eseguito da parte dell?organo di riscontro del dispositivo si riflette direttamente in una variazione della larghezza dell?area di collegamento, per cui la regolazione di tale larghezza fornita dal dispositivo si presenta precisa, affidabile e ripetibile.
In un suo secondo aspetto la presente invenzione concerne un procedimento per formare un nastro di materiale di confezionamento per realizzare contenitori riempiti di un liquido e sigillati.
Preferibilmente il procedimento comprende la fase di movimentare il nastro di materiale di confezionamento lungo una direzione di alimentazione.
Preferibilmente il procedimento comprende la fase di avvolgere il nastro di materiale di confezionamento, preferibilmente secondo una conformazione a tubo, attorno ad un asse principale, preferibilmente parallelo alla direzione di alimentazione. Preferibilmente il procedimento permette di disporre due lembi longitudinali, opposti, del nastro in una condizione di reciproca sovrapposizione in cui un lembo dei due lembi longitudinali ? pi? vicino all?asse principale e definisce un lembo interno e un altro lembo dei due lembi longitudinali ? pi? lontano dall?asse principale e definisce un lembo esterno.
Preferibilmente il procedimento comprende la fase di fissare insieme i due lembi longitudinali del nastro, preferibilmente lungo un?area di collegamento dei lembi interno e esterno che si estende preferibilmente lungo l?asse principale.
Preferibilmente il procedimento comprende la fase di regolare una larghezza dell?area di collegamento.
Preferibilmente la fase di regolare la larghezza dell?area di collegamento include inserire un organo di riscontro fra i due lembi interno e esterno del nastro, preferibilmente in una posizione a monte dell?area di collegamento lungo la direzione di alimentazione del nastro.
Preferibilmente la fase di regolare la larghezza dell?area di collegamento include impegnare tramite l?organo di riscontro il lembo interno del nastro.
Preferibilmente la fase di regolare la larghezza dell?area di collegamento include muovere l?organo di riscontro in un piano, preferibilmente ortogonale all?asse principale, per determinare una variazione della larghezza dell?area di collegamento.
Grazie alle caratteristiche del metodo dell?invenzione, il lembo interno viene posizionato in modo preciso rispetto al lembo esterno del nastro dal dispositivo di regolazione, in modo da regolare la larghezza dell?area di collegamento dei due lembi in maniera precisa, affidabile e ripetibile.
In uno o pi? dei suddetti aspetti, la presente soluzione pu? comprendere una o pi? delle seguenti caratteristiche.
In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di riscontro ? formato da un corpo cilindrico, il cui asse geometrico ? preferibilmente ortogonale all?asse principale. La forma cilindrica dell?organo di riscontro, in particolare con asse geometrico ortogonale all?asse principale ossia alla direzione di alimentazione del nastro, ha il vantaggio di ridurre gli attriti e fare scivolare sull?organo di riscontro stesso il lembo interno del nastro che avanza nella direzione di alimentazione. In questo modo ? minima o addirittura nulla la probabilit? che l?organo di riscontro danneggi, ad esempio graffi o strappi, il suddetto lembo interno.
In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di riscontro pu? essere mobile nel piano ortogonale all?asse principale in modo da variare la distanza del lembo pi? interno del nastro dall?asse principale.
L?unit? di formatura normalmente vincola la geometria del nastro di materiale di confezionamento quando esso ? avvolto a tubo; in particolare la sezione trasversale (rispetto all?asse principale) del nastro avvolto a tubo presenta un perimetro minore o uguale ad un perimetro massimo definito da una pluralit? di componenti dell?unit? di formatura, tipicamente disposti circolarmente per formare un?apertura passante, che riscontrano esternamente il nastro avvolto a tubo. In considerazione di tali vincoli geometrici, quando il lembo longitudinale pi? interno del nastro viene avvicinato o allontanato dall?asse principale dall?organo di riscontro, il perimetro della sezione trasversale del nastro avvolto a tubo rispettivamente diminuisce oppure aumenta fino al perimetro massimo, determinando di conseguenza un aumento o una diminuzione della larghezza dell?area di collegamento dei lembi.
In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di riscontro ? girevole attorno ad un asse di rotazione, preferibilmente parallelo all?asse principale
In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di riscontro ? mobile lungo un asse di traslazione, preferibilmente trasversale ad una direzione tangenziale al lembo interno del nastro.
In una o pi? forme di realizzazione, il dispositivo di regolazione comprende una slitta mobile su guida lungo l?asse di traslazione.
In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di riscontro ? montato su una slitta mobile, girevole attorno all?asse di rotazione.
In una o pi? forme di realizzazione, il dispositivo comprende una prima unit? di azionamento per comandare il movimento della slitta lungo l?asse di traslazione. In una o pi? forme di realizzazione, il dispositivo comprende una seconda unit? di azionamento per comandare la rotazione dell?organo di riscontro attorno all?asse di rotazione.
In una o pi? forme di realizzazione, l?apparato comprende un involucro che delimita una camera interna. Preferibilmente l?unit? di formatura ? predisposta all?interno della camera interna. Preferibilmente una slitta mobile del dispositivo di regolazione ? disposta all?interno della camera interna.
In una o pi? forme di realizzazione, la prima unit? di azionamento comprende un attuatore elettromeccanico. In una o pi? forme di realizzazione, la seconda unit? di azionamento comprende un attuatore elettromeccanico. In una o pi? forme di realizzazione, la prima e la seconda unit? di azionamento comprendono, ciascuna, un attuatore elettromeccanico.
In una o pi? forme di realizzazione, l?attuatore elettromeccanico ? comandabile tramite una postazione di controllo, preferibilmente esterna all?involucro.
Grazie a queste caratteristiche, il dispositivo di regolazione pu? essere operato senza necessit? di arrestare l?apparato e/o di accedere nella suddetta camera interna in cui si trova l?unit? di formatura. Si ha in questo modo il vantaggio di ridurre i tempi di fermo macchina, a maggior ragione in quanto non vengono compromesse l?igiene e l?asetticit? di tale camera interna e non sono richiesti cicli aggiuntivi di sterilizzazione.
In una o pi? forme di realizzazione, la prima unit? di azionamento comprende un attuatore manuale. In una o pi? forme di realizzazione, la seconda unit? di azionamento comprende un attuatore manuale. In una o pi? forme di realizzazione, la prima e la seconda unit? di azionamento comprendono, ciascuna, un attuatore manuale.
La presenza di attuatori manuali consente di eseguire una regolazione della posizione dell?organo di riscontro sulla base dell?esperienza dell?operatore specializzato, che determina una posizione sostanzialmente ottimale dell?organo di riscontro per avere una predeterminata larghezza, ad esempio visivamente accettabile, dell?area di collegamento dei lembi del nastro. In particolare, quando sono in combinazione con gli attuatori elettromeccanici, gli attuatori manuali consentono di eseguire una regolazione manuale iniziale che porta l?organo di riscontro in una prima posizione ritenuta ottimale dall?operatore specializzato, semplificando cos? il lavoro degli attuatori elettromeccanici che eseguono un numero ridotto di cicli di regolazione della posizione dell?organo di riscontro. Inoltre, in caso di malfunzionamento o avaria degli gli attuatori elettromeccanici, gli attuatori manuali consentono di continuare a regolare la posizione dell?organo di riscontro ossia la larghezza dell?area di collegamento dei lembi del nastro senza arrestare l?unit? di formazione, portando a conclusione il ciclo produttivo e potendo intervenire in un secondo momento per risolvere la problematica, minimizzando quindi i prodotti di scarto ed i tempi di fermo macchina.
In una o pi? forme di realizzazione, l?attuatore manuale comprende un organo di regolazione manuale, preferibilmente girevole, preferibilmente posizionato all?esterno dell?involucro.
In una o pi? forme di realizzazione, l?attuatore manuale comprende un organo condotto, preferibilmente girevole. Preferibilmente l?organo condotto ? destinato ad azionare il movimento della slitta lungo l?asse di traslazione. Preferibilmente l?organo condotto ? destinato ad azionare la rotazione dell?organo di riscontro attorno all?asse di rotazione.
In una o pi? forme di realizzazione, l?attuatore manuale comprende un elemento di collegamento, preferibilmente flessibile, che collega operativamente fra loro l?organo di regolazione manuale e l?organo condotto.
Grazie a queste caratteristiche, il dispositivo di regolazione pu? essere operato senza necessit? di arrestare l?apparato e/o di accedere alla suddetta camera interna in cui si trova l?unit? di formatura.
In una o pi? forme di realizzazione, il dispositivo di fissaggio ? disposto a valle dell?unit? di formatura lungo la direzione di alimentazione.
In una o pi? forme di realizzazione, il dispositivo di fissaggio ? disposto all?estremit? dell?unit? di formatura lungo la direzione di alimentazione.
In una o pi? forme di realizzazione, l?apparato comprende un?unit? di rilevamento per rilevare la larghezza dell?area di collegamento.
In una o pi? forme di realizzazione, l?apparato comprende una postazione di monitoraggio, preferibilmente predisposta per generare dati e/o immagini indicativi della larghezza dell?area di collegamento, preferibilmente sulla base di segnali provenienti da un?unit? di rilevamento.
In una o pi? forme di realizzazione, l?apparato comprende un?unit? di controllo, preferibilmente predisposta per comandare il dispositivo di regolazione, preferibilmente in funzione di segnali provenienti da un?unit? di rilevamento. In una o pi? forme di realizzazione, muovere l?organo di riscontro comprende variare una distanza del lembo pi? interno del nastro dall?asse principale.
In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di riscontro inserito fra i due lembi interno e esterno del nastro ? movimentato secondo un movimento di rotazione attorno ad un asse di rotazione, preferibilmente parallelo all?asse principale.
In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di riscontro inserito fra i due lembi interno e esterno del nastro ? movimentato secondo un movimento di traslazione lungo un asse di traslazione, preferibilmente trasversale ad una direzione tangenziale al lembo interno del nastro.
In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di riscontro inserito fra i due lembi interno e esterno del nastro ? movimentato secondo un movimento di rotazione attorno ad un asse di rotazione, preferibilmente parallelo all?asse principale. In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di riscontro inserito fra i due lembi interno e esterno del nastro ? movimentato secondo un movimento di traslazione lungo un asse di traslazione, preferibilmente trasversale ad una direzione tangenziale al lembo interno del nastro.
In una o pi? forme di realizzazione, il procedimento ? realizzato tramite un apparato di formatura, preferibilmente comprendente un involucro che delimita una camera interna in cui vengono realizzate le fasi di avvolgimento, fissaggio e regolazione.
In una o pi? forme di realizzazione, muovere l?organo di riscontro include azionare l?organo di riscontro dall?esterno di un involucro, preferibilmente tramite un attuatore elettromeccanico, preferibilmente comandabile dall?esterno dell?involucro.
In una o pi? forme di realizzazione, muovere l?organo di riscontro include azionare l?organo di riscontro dall?esterno di un involucro, preferibilmente tramite un attuatore manuale, preferibilmente comandabile dall?esterno dell?involucro.
In una o pi? forme di realizzazione, il nastro ? svolto da una bobina di materiale di confezionamento.
In una o pi? forme di realizzazione, l?organo di riscontro, quando inserito fra i due lembi interno e esterno del nastro, ? mantenuto ad una distanza diversa da zero dal lembo esterno del nastro.
In questo modo l?organo di riscontro non agisce direttamente sul lembo esterno del nastro, in particolare su una sua parete interna generalmente impermeabilizzata per contenere e isolare opportunamente una sostanza liquida o similare, minimizzando o addirittura annullando la probabilit? che lo stesso organo di riscontro danneggi, ad esempio graffi o strappi, il suddetto lembo esterno e ne comprometta l?impermeabilit? determinando un prodotto finale da scartare.
In una o pi? forme di realizzazione, il procedimento comprende rilevare la larghezza dell?area di collegamento tramite un?unit? di rilevamento.
In una o pi? forme di realizzazione, il procedimento comprende rilevare la larghezza dell?area di collegamento tramite uno tra un sensore ottico, una telecamera, una fotocamera.
In una o pi? forme di realizzazione, il procedimento comprende generare dati e/o immagini indicativi di una larghezza dell?area di collegamento.
Si precisa che alcune fasi del procedimento sopra descritto possono essere indipendenti dall?ordine di esecuzione riportato, salvo ove espressamente indicata come necessaria una sequenzialit? tra due o pi? fasi. Inoltre, alcune fasi possono essere opzionali. Inoltre, alcune fasi del metodo possono essere eseguite in modo ripetitivo, oppure possono essere eseguite in serie o in parallelo con altre fasi del metodo.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della soluzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue con riferimento ai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio non limitativo, in cui:
- la figura 1 rappresenta secondo una vista assonometrica una forma di attuazione dell'apparato qui descritto;
- la figura 2 rappresenta un dettaglio della figura 1 relativo a mezzi di regolazione previsti nell'apparato di figura 1;
- la figura 3 rappresenta una vista in sezione dell'apparato di figura 1, secondo il piano III-III illustrato in figura 1;
- la figura 4 rappresenta una vista in sezione dell'apparato di figura 1, secondo il piano IV-IV illustrato in figura 1
- la figura 5 rappresenta una vista assonometrica dei mezzi di regolazione previsti nell'apparato di figura 1;
- la figura 6 rappresenta in maniera schematica una modalit? di funzionamento dei mezzi di regolazione qui descritti;
- la figura 7 rappresenta una vista in sezione secondo il piano VII-VII di figura 6. Nella seguente descrizione sono illustrati vari dettagli specifici finalizzati ad una approfondita comprensione delle forme di attuazione. Le forme di attuazione possono essere realizzate senza uno o pi? dei dettagli specifici, o con altri metodi, componenti o materiali ecc. In altri casi, strutture materiali o operazioni noti non sono mostrati o descritti in dettaglio per evitare di rendere oscuri vari aspetti della forma di attuazione.
I riferimenti qui utilizzati sono soltanto per comodit? e non definiscono dunque l'ambito di tutela o la portata delle forme di attuazione.
Come anticipato sopra, l'apparato qui descritto opera per la formazione di contenitori riempiti di un liquido e sigillati, a partire da un nastro di materiale di confezionamento, preferibilmente svolto da bobina.
Con riferimento alla figura 1, l'apparato qui descritto - complessivamente indicato con il numero di riferimento 10 - comprende un'unit? di formatura 12 per avvolgere il nastro 100 di materiale di confezionamento secondo una conformazione a tubo attorno ad un asse principale I parallelo ad una direzione K di alimentazione del nastro.
In tale disposizione a tubo (v. figure 6 e 7), il nastro 100 presenta, in particolare, due lembi longitudinali 100A, 100B, opposti, che si ritrovano in una condizione di reciproca sovrapposizione, per cui il lembo 100A ? pi? vicino all'asse principale I, definendo cos? un lembo interno, mentre l'altro lembo 100B ? pi? lontano dall'asse I, definendo cos? un lembo esterno.
In modo di per s? noto, l'unit? di formatura 12 comprende una pluralit? di moduli di formatura 14 che sono disposti in successione lungo l'asse principale I e sono predisposti per determinare un avvolgimento graduale del nastro 100 attorno al medesimo asse.
Sempre in modo di per s? noto, ciascun modulo di formatura 14 comprende un anello 14A il cui asse ? sostanzialmente allineato con l'asse principale I e su cui ? montata una serie circolare di rullini 14B liberamente girevoli per contenere il nastro 100 all'interno di un profilo predefinito sostanzialmente circolare. Da un modulo di formatura 12 al successivo, il relativo profilo circolare si restringe, ci? determinando l'avvolgimento progressivo del nastro lungo la successione dei moduli 14.
L?apparato 10 comprende un involucro 20 che racchiude la camera interna C entro cui avviene la formatura del nastro 100 da parte dell?unit? di formatura 12. Nella stessa camera C ? realizzato il riempimento del tubo con il prodotto da confezionare. La camera C ? caratterizzata da un ambiente interno sterile realizzato secondo modalit? ampiamente note al tecnico del settore.
L'apparato 10 comprende, inoltre, mezzi di saldatura -non illustrati - per riscaldare e rammollire le superfici reciprocamente affacciate dei due lembi 100A, 100B. In modo di per s? noto, i mezzi di saldatura possono essere ad induzione e operare per riscaldare lo strato metallico del nastro 100 e, indirettamente, le suddette superfici affacciate dei due lembi.
Sempre in modo di per s? noto, sul lato esterno del lembo 100A ? preferibilmente applicata una striscia di materiale saldabile per facilitare l'adesione fra i due lembi 100A, 100B.
Inoltre, l?apparato 10 comprende un dispositivo di fissaggio per fissare insieme i due lembi 100A, 100B.
In una o pi? forme di attuazione preferite, il dispositivo di fissaggio comprende un rullo pressore 22 ? v. figura 2 ? che, nel funzionamento, si ritrova all'interno del tubo realizzato dal nastro di materiale di confezionamento per premere l'uno contro l'altro i due lembi 100A, 100B gi? riscaldati dai mezzi di saldatura sopra citati. In modo di per s? noto, il rullo pressore 22 ?, preferibilmente, posizionato in corrispondenza dell'ultimo modulo di formatura 14 lungo la direzione di alimentazione K. D'altro canto, i suddetti mezzi di saldatura sono, invece, disposti a monte di quest'ultimo modulo di formatura.
Il dispositivo di fissaggio fissa insieme i due lembi 100A, 100B in un'area di collegamento A che si estende lungo l'asse principale I. La larghezza L dell'area di collegamento A dipende dal grado di sovrapposizione dei due lembi 100A, 100B. L'apparato 10 comprende, inoltre, un dispositivo di regolazione 40 per regolare la larghezza L dell'area di collegamento A dei due lembi 100A, 100B del tubo. In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, il dispositivo di regolazione 40 comprende un organo di riscontro 42 che ? posizionato a monte del rullo pressore del dispositivo di fissaggio ed ? predisposto per inserirsi fra i due lembi 100A, 100B, impegnando, in particolare, il lembo interno 100A.
L'organo di riscontro 42 ? mobile, preferibilmente secondo almeno 2 gradi di libert?, in un piano ortogonale all'asse principale I per variare la distanza (d) del lembo interno 100A dall'asse principale I, al fine di regolare il grado di sovrapposizione dei due lembi 100A, 100B e, conseguentemente, la larghezza L dell'area di collegamento A.
In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, l'organo di riscontro ? formato da un corpo cilindrico disposto con il proprio asse geometrico ortogonale all'asse principale I.
In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, l'organo di riscontro 42 ? montato girevole attorno ad un asse di rotazione I1 parallelo all'asse principale I, su una slitta 44 mobile su guida lungo un asse di traslazione X.
Il dispositivo di regolazione 40 comprende una prima unit? di azionamento 46 per comandare il movimento della slitta 44 lungo l'asse di traslazione X, e una seconda unit? di azionamento 48 per comandare la rotazione dell'organo di riscontro 42 attorno all'asse di rotazione I1.
In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, le due unit? di azionamento 46, 48 sono entrambe di tipo manuale.
In particolare, con riferimento alla figura 5, l'unit? di azionamento 46 comprende un dispositivo di trasmissione del moto, a vite e madrevite, 46A, predisposto per azionare il movimento della slitta 44 lungo l'asse di traslazione X. Inoltre, l'unit? di azionamento 46 comprende una manopola 46B, girevole, preferibilmente disposta sul lato esterno dell'involucro 20 che racchiude la camera interna C. L'unit? di azionamento 46 comprende, ancora, un elemento di collegamento 46C, preferibilmente flessibile, che collega la manopola 46B e il dispositivo di trasmissione del moto 46A. In varie forme di attuazione preferite, come quella illustrata, l'elemento flessibile 46C presenta all?estremit? un giunto cardanico 46C?, preferibilmente un giunto cardanico doppio, tramite cui si collega al dispositivo 46A.
Secondo il funzionamento dell'unit? di azionamento 46, una rotazione della manopola 46B determina il comando del dispositivo di trasmissione del moto 46A, per effetto del loro reciproco collegamento realizzato dall'elemento 46C, e il dispositivo 46A aziona a sua volta un movimento della slitta 44 lungo l'asse di traslazione X. Il giunto cardanico 46C? ? in grado di limitare ovvero di prevenire un possibile attorcigliamento dell'elemento di collegamento 46C.
In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata, la seconda unit? di azionamento 48 presenta una configurazione corrispondente a quella dell'unit? di azionamento 46. In particolare, l'unit? di azionamento 48 comprende anch'essa un dispositivo di trasmissione del moto, a vite e madrevite, 48A, un elemento di collegamento 48C (con relativo giunto cardanico 48C?) e una manopola 48B girevole. In questo caso, il dispositivo di trasmissione del moto 48A ? predisposto per movimentare un perno 48D lungo un asse di traslazione X? sostanzialmente parallelo all'asse di traslazione X. Il perno 48D impegna l'estremit? di una leva 48E collegata in rotazione all'organo di riscontro 42, in modo che una traslazione del perno 48D lungo l'asse X? determini una rotazione corrispondente dell'organo di riscontro 42 attorno all'asse di rotazione I1.
Secondo il funzionamento dell'unit? di azionamento 48, una rotazione della manopola 48B comanda, tramite l?elemento di collegamento 48C, il dispositivo di trasmissione del moto 48A e questo a sua volta aziona un movimento del perno 48D lungo l'asse X? e, dunque, una rotazione dell'organo di riscontro 42 attorno all'asse di rotazione I1.
In forme di attuazione preferite, come quella illustrata, le due manopole 48B, 46B possono presentare una scala graduata per facilitarne il controllo da parte dell?operatore.
La figura 6 illustra in maniera schematica una modalit? di funzionamento del dispositivo di regolazione 40. Come illustrato in tale figura, l'organo di riscontro 42 si inserisce fra i due lembi 100A, 100B per impegnare il lembo interno 100A, mantenendosi al contempo ad una data distanza - non nulla - dal lembo esterno 100B. L'organo di riscontro 42 ? atto a mantenere il lembo interno 100A ad una distanza dall'asse principale I che ? tale da determinare un'area di collegamento A di larghezza L prefissata.
Durante l?operazione di regolazione della larghezza L, l'organo di riscontro 42 viene comandato nei suoi due movimenti sopra descritti, il movimento di traslazione lungo l'asse X e il movimento di rotazione attorno all'asse di rotazione I1, per portare il lembo interno 100A alla distanza dall'asse principale I necessaria per ottenere la larghezza L prefissata e al contempo per mantenere lo stesso organo di riscontro 42 ad una distanza non nulla dal lembo esterno 100B, in particolare dal lato interno di questo. Tale distanza non nulla evita che l?organo di riscontro 42 possa entrare a contatto con il lato interno del lembo 100B che ? destinato a rimanere sterile.
In una forma di attuazione alternativa (non illustrata), le due unit? di azionamento 46, 48 possono comprendere, ciascuna, un attuatore elettromeccanico; ad esempio, con riferimento alla stessa forma di attuazione illustrata in figura 5, ? possibile prevedere due motori elettrici rotativi per azionare i due dispositivi di trasmissione del moto 46A, 48A.
In questo caso, l?apparato 10 pu? comprendere una postazione di comando e controllo dei due attuatori elettromeccanici, esterna all'involucro 20; tale postazione pu? prevedere uno o pi? organi di comando, quale ad esempio una manopola, un joystick, una tastiera, ecc., utilizzabili dall?operatore.
Si noti, ancora, che in una o pi? forme di attuazione ? anche possibile prevedere un attuatore manuale e un attuatore elettromeccanico in combinazione fra loro per ciascun movimento dell'organo di riscontro 42, secondo una disposizione per cui l'attuatore manuale ? destinato ad essere impiegato per una prima regolazione ?grossolana?, mentre l'attuatore elettromeccanico ? destinato per eseguire una regolazione fine finale. In aggiunta o in alternativa, l'attuatore manuale pu? essere destinato ad un impiego di emergenza, in caso di malfunzionamento dell'attuatore elettromeccanico.
In una o pi? forme di attuazione preferite, come quella illustrata (v. figura 6), l'apparato 10 comprende, inoltre, un'unit? di rilevamento 60, ad esempio una camera, per rilevare la larghezza L dell'area di collegamento A dei due lembi 100A, 100B.
In una o pi? forme di attuazione preferite, le immagini riprese dalla camera 60 possono essere visualizzate su un monitor 62 predisposto in una postazione di monitoraggio S per consentire all'operatore di controllare in tempo reale la larghezza L dell'area di collegamento A.
Inoltre, in una o pi? forme di attuazione preferite, la postazione di monitoraggio S pu? comprendere un elaboratore 64 predisposto per generare dati indicativi della larghezza L sulla base delle immagini riprese dalla camera, ad esempio utilizzando algoritmi di elaborazione di immagini e/o intelligenza artificiale.
In una o pi? forme di attuazione preferite, l'apparato 10 pu? comprendere un'unit? di controllo predisposta per comandare il dispositivo di regolazione 40 in funzione dei segnali provenienti dall?unit? di rilevamento, al fine di fornire una regolazione automatica della larghezza L.
Naturalmente, fermo restando il principio della presente soluzione, i particolari di realizzazione e le forme di attuazione potranno variare, anche in modo significativo, rispetto a quanto qui illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo uscire dall'ambito della soluzione, cos? come definito dalle rivendicazioni annesse.

Claims (20)

RIVENDICAZIONI
1. Apparato per la realizzazione di contenitori riempiti di un liquido e sigillati a partire da un nastro (100) di materiale di confezionamento, l?apparato comprendendo:
- un?unit? di formatura (12) per avvolgere detto nastro (100) di materiale di confezionamento secondo una conformazione a tubo attorno ad un asse principale (I) parallelo ad una direzione di alimentazione (K) di detto nastro (100), cos? da disporre due lembi longitudinali (100A, 100B), opposti, di detto nastro (100) in una condizione di reciproca sovrapposizione in cui un lembo (100A) di detti lembi longitudinali ? pi? vicino all?asse principale (I) e definisce un lembo interno e un altro lembo (100B) di detti lembi longitudinali ? pi? lontano dall?asse principale (I) e definisce un lembo esterno;
- un dispositivo di fissaggio per fissare insieme detti lembo interno ed esterno (100A, 100B) del nastro (100) in corrispondenza di un?area di collegamento (A) di detti lembi interno ed esterno (100A, 100B) che si estende lungo l?asse principale (I);
- un dispositivo di regolazione (40) per regolare una larghezza (L) di detta area di collegamento (A), detto dispositivo di regolazione (40) comprendendo un organo di riscontro (42) che ? posizionato a monte di detto dispositivo di fissaggio e predisposto per inserirsi fra detti lembi interno ed esterno (100A, 100B) del nastro (100) e impegnare detto lembo interno (100A), e che ? mobile secondo uno o pi? gradi di libert? in un piano ortogonale all?asse principale (I).
2. Apparato secondo la rivendicazione 1, in cui detto organo di riscontro (42) ? formato da un corpo cilindrico il cui asse geometrico ? ortogonale all?asse principale (I).
3. Apparato secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto organo di riscontro (42) ? mobile in detto piano ortogonale all?asse principale (I) in modo da variare una distanza (D) di detto lembo interno (100A) del nastro (100) dall?asse principale (I).
4. Apparato secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto organo di riscontro (42) ? girevole attorno ad un asse di rotazione (I1) parallelo all?asse principale (I) ed ? mobile lungo un asse di traslazione (X) trasversale ad una direzione tangenziale a detto lembo interno (100A) del nastro (100).
5. Apparato secondo la rivendicazione 4, in cui detto dispositivo di regolazione (40) comprende:
- una slitta (44) mobile su guida lungo detto asse di traslazione (X), su cui detto organo di riscontro (42) ? montato girevole attorno a detto asse di rotazione (I1),
- una prima unit? di azionamento (46) per comandare un movimento di detta slitta (44) lungo detto asse di traslazione (X), e
- una seconda unit? di azionamento (48) per comandare una rotazione di detto organo di riscontro (42) attorno a detto asse di rotazione (I1).
6. Apparato secondo la rivendicazione 5, comprendente un involucro (20) che delimita una camera interna (C) in cui ? predisposta detta unit? di formatura (12), detta slitta (44) mobile di detto dispositivo di regolazione (40) essendo disposta all?interno di detta camera interna (C).
7. Apparato secondo la rivendicazione 5 o 6, in cui dette prima e seconda unit? di azionamento (46, 48) comprendono, ciascuna, un attuatore elettromeccanico.
8. Apparato secondo la rivendicazione 7, quando dipendente dalla rivendicazione 6, in cui detto attuatore elettromeccanico ? comandabile tramite una postazione di controllo esterna a detto involucro (20).
9. Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 5 a 8, in cui dette prima e seconda unit? di azionamento (46, 48) comprendono, ciascuna, un attuatore manuale.
10. Apparato secondo la rivendicazione 9, in cui detto attuatore manuale comprende un organo di regolazione manuale (46B, 48B) posizionato all?esterno di un involucro (20) che delimita una camera interna (C) in cui ? predisposta detta unit? di formatura (12), un organo condotto (46A, 48A) per azionare un movimento di detta slitta (44) lungo l?asse di traslazione (X) o una rotazione di detto organo di riscontro (42) attorno all?asse di rotazione (I1), e un elemento di collegamento (46C, 48C) che collega operativamente fra loro detto organo di regolazione manuale (46B, 48B) e detto organo condotto (46A, 48A).
11. Apparato secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detto dispositivo di fissaggio ? disposto a valle o ad una estremit? di detta unit? di formatura (12) lungo la direzione di alimentazione (K).
12. Apparato secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente un?unit? di rilevamento (60) per rilevare detta larghezza (L) di detta area di collegamento (A) e una postazione di monitoraggio (S) predisposta per generare dati e/o immagini indicativi di detta larghezza (L) di detta area di collegamento (A) sulla base di segnali provenienti da detta unit? di rilevamento (60).
13. Apparato secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, comprendente un?unit? di rilevamento (60) per rilevare detta larghezza (L) di detta area di collegamento (A) e un?unit? di controllo predisposta per comandare detto dispositivo di regolazione (40) in funzione di segnali provenienti da detta unit? di rilevamento (60).
14. Procedimento per formare un nastro (100) di materiale di confezionamento per realizzare contenitori riempiti di un liquido e sigillati, il procedimento comprendendo le fasi di:
- movimentare detto nastro (100) di materiale di confezionamento lungo una direzione di alimentazione (K);
- avvolgere detto nastro (100) di materiale di confezionamento secondo una conformazione a tubo attorno ad un asse principale (I) parallelo a detta direzione di alimentazione (K), cos? da disporre due lembi longitudinali (100A, 100B), opposti, del nastro (100) in una condizione di reciproca sovrapposizione in cui un lembo (100A) di detti lembi longitudinali ? pi? vicino all?asse principale (I) e definisce un lembo interno e un altro lembo (100B) di detti lembi longitudinali ? pi? lontano dall?asse principale (I) e definisce un lembo esterno;
- fissare insieme detti due lembi longitudinali (100A, 100B) del nastro (100) lungo un?area di collegamento (A) di detti lembi interno e esterno (100A, 100B) che si estende lungo l?asse principale (I);
- regolare una larghezza (L) di detta area di collegamento (A), in cui detto regolare include:
- in una posizione a monte di detta area di collegamento (A) lungo la direzione di alimentazione (K) del nastro (100), inserire un organo di riscontro (42) fra detti due lembi interno e esterno (100A, 100B) del nastro (100) e impegnare detto lembo interno (100A) tramite detto organo di riscontro (42), e
- muovere detto organo di riscontro (42) in un piano ortogonale all?asse principale (I), cos? da determinare una variazione di detta larghezza (L) di detta area di collegamento (A).
15. Procedimento secondo la rivendicazione 14, in cui muovere detto organo di riscontro (42) comprende variare una distanza (D) di detto lembo interno (100A) del nastro (100) dall?asse principale (I).
16. Procedimento secondo la rivendicazione 14 o 15, comprendente movimentare detto organo di riscontro (42) inserito fra detti due lembi interno e esterno (100A, 100B) del nastro (100) secondo almeno uno tra un movimento di rotazione attorno ad un asse di rotazione (I1) parallelo all?asse principale (I) e un movimento di traslazione lungo un asse di traslazione (X) trasversale ad una direzione tangenziale al lembo interno (100A) del nastro (100).
17. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 14 a 16, in cui il procedimento ? realizzato tramite un apparato (10) di formatura comprendente un involucro (20) che delimita una camera interna (C) in cui vengono realizzate dette fasi di avvolgimento, fissaggio e regolazione, e in cui muovere detto organo di riscontro (42) include azionare detto organo di riscontro (42) dall?esterno di detto involucro (20) tramite uno tra un attuatore elettromeccanico oppure un attuatore manuale comandabili dall?esterno di detto involucro (20).
18. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 17, comprendente svolgere detto nastro (100) da una bobina di materiale di confezionamento.
19. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 18, comprendente mantenere detto organo di riscontro (42), quando inserito fra detti due lembi interno ed esterno (100A, 100B) del nastro (100), ad una distanza diversa da zero da detto lembo esterno (100B) del nastro (100).
20. Procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 14 a 19, comprendente rilevare una larghezza (L) di detta area di collegamento (A) tramite un?unit? di rilevamento (60), e generare dati e/o immagini indicativi di detta larghezza (L) di detta area di collegamento (A).
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