ITBO20110330A1 - Macchina automatica e continua particolarmente adatta per il confezionamento di gruppi di rotoli di carta igienica, di carta per le mani, di assorbenti o pannolini e pannoloni per bambini o per adulti e confezioni da questa prodotte. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“Macchina automatica e continua particolarmente adatta per il confezionamento di gruppi di rotoli di carta igienica, di carta per le mani, di assorbenti o pannolini e pannoloni per bambini o per adulti e confezioni da questa prodotteâ€

TESTO DELLA DESCRIZIONE

II trovato concerne una macchina automatica e continua, particolarmente adatta per il confezionamento di gruppi di rotoli di carta igienica, di carta per le mani, di pannolini e pannoioni per bambini o per adulti, di assorbenti igienici o d’altri prodotti di carta assimilabili a quelli dianzi detti ed anche con eventuali componenti in materia plastica e tratta anche le confezioni prodotte con tale macchina. Per il confezionamento di gruppi di prodotti dianzi detti, di dimensioni variabili in lunghezza, larghezza ed altezza, attualmente si usano per lo più macchine a funzionamento intermittente, che formano i gruppi di prodotti da confezionare, che li fasciano con un tratto di film di materia plastica obbligando quest’ultimo ad aderire intimamente al prodotto in modo da formare un avvolgimento tubolare che viene bloccato con la termosaldatura dei lembi sovrapposti e che viene chiuso alle estremità con piegatura e sovrapposizione a portafoglio dei lembi e con la termosaldatura reciproca degli stessi. Entrambe le operazioni di termosaldatura vengono realizzate con saldatori a pressione che usano come contrasto lo stesso prodotto confezionato. Con questa tecnica non à ̈ possibile confezionare prodotti quali i pannolini o pannoioni per bambini o per adulti, assorbenti od altri prodotti che contengono parti in materia plastica, in quanto con le dette operazioni di termosaldatura si rischierebbe di fissare a queste stesse parti di materia plastica dei prodotti delle corrispondenti parti termosaldate della confezione. Questi ultimi prodotti vengono attualmente confezionati in imballaggi preformati del tipo cosiddetto a sportina, che quando sono pieni di prodotto richiedono l’esecuzione di sole saldature trasversali che non interessano lo stesso prodotto confezionato. Questa tecnica di confezionamento à ̈ costosa, poco veloce e poco versatile. Il trovato intende ovviare a questi e ad altri limiti della tecnica nota con una macchina particolarmente adatta per il confezionamento di gruppi di rotoli di carta igienica, di carta per le mani, di pannolini e pannoioni per bambini o per adulti, di assorbenti igienici o d’altri prodotti di carta a questi assimilabili ed anche con eventuali componenti in materia plastica, caratterizzata da un funzionamento continuo, veloce, dal poter essere facilmente registrata per la formazione di confezioni di dimensioni variabili in lunghezza, larghezza ed altezza, per la possibilità di produrre confezioni sufficientemente compatte e per questo di facile e sicura impilabilità, le cui caratteristiche sono compendiate nell’annessa rivendicazione 1) e nelle successive rivendicazioni dipendenti. La macchina di cui trattasi si rifà alle macchine del tipo cosiddetto “flow-pack†o “form-fill-seal†o semplicemente “ffs†, del tipo attualmente impiegate per il confezionamento in imballaggi di film termosaldabile, di riviste, giornali, libri o simili prodotti, quali ad esempio quelle descritte nel brevetto EP 712.782 dal titolo “Apparatus for wrapping articles wìth a strip of wrapping material†, nel brevetto US 4,546,595 dal titolo “Method and apparatus for packaging articles of various sizes with a continous length of heat sealable film†e nel brevetto EP 1.591.364 dal titolo “Process for feeding products of variable height and length into a continous packaging apparatus and packaging apparatus†. Del primo dei detti documenti anteriori, il trovato sfrutta la soluzione con la quale i prodotti da confezionare vengono inseriti in giusta fase nel film continuo di confezionamento, prima che tale film venga chiuso trasversalmente nella forma tubolare di avvolgimento completo dello stesso prodotto, in modo da evitare interferenze e costrizioni tra il prodotto ed il film ed i relativi mezzi di tubolarizzazione, con vantaggi nella velocità operativa, nella qualità del confezionamento e nella semplificazione dei mezzi operativi. Del secondo documento anteriore precedentemente citato, il trovato sfrutta la soluzione secondo la quale l’avanzamento dell’insieme formato dal film tubolare di avvolgimento con all’intemo il prodotto da confezionare, à ̈ assicurato dal trascinamento eseguito su tale insieme da coppie parallele e sovrapposte di trasportatori longitudinali e con l’avanzamento sincronizzato a valle di questi dei mezzi di saldatura e taglio trasversale. Della terza anteriorità, il trovato sfrutta infine la possibilità di realizzare in forma semplificata i mezzi di saldatura e taglio trasversale, con una stazione che opera con un movimento ciclico ed alternato, per inseguire ciclicamente ed in fase le confezioni che escono in continuo dalla stazione di trascinamento a monte. Per poter confezionare i gruppi di prodotti che il trovato si propone, molto meno coerenti di quelli che vengono trattati dalle macchine note dette in precedenza e per assicurare la formazione di imballaggi sufficientemente bloccati, à ̈ stato necessario perfezionare in particolare il gruppo di trascinamento del film con i gruppi di prodotti, gruppo che secondo il trovato viene dotato anche di coppie di trasportatori laterali e longitudinali, sincronizzati coi trasportatori inferiori e superiori e che di preferenza accompagnano la confezione col prodotto ancor prima dell’ ingresso tra la stessa coppia di trasportatori inferiore e superiore ed ancor prima dell’unità di saldatura longitudinale. Secondo una forma preferita di realizzazione del trovato, i detti trasportatori laterali sono longitudinalmente inclinati, con un orientamento ascendente da monte a valle, allo scopo di esercitare per frizione una giusta azione di sollevamento sui fianchi del film d’avvolgimento, utile per assicurare una aderenza intima dello stesso film ai gruppi di prodotti interni da confezionare e per la conseguente formazione di confezioni opportunamente bloccate. L’inclinazione dei trasportatori laterali fa anche si che questi interessino il prodotto su una superficie più ampia e distribuita, con maggiore stabilità dello stesso prodotto allorché impilato. Maggiori caratteristiche del trovato e relativi vantaggi, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a titolo d’esempio nelle figure delle cinque tavole allegate di disegni, in cui:

- Le figg. 1 e 2 sono viste schematiche rispettivamente in elevazione laterale ed in pianta dall’alto della macchina secondo il trovato;

- La fig. 3 Ã ̈ una vista in prospettiva del tratto iniziale della macchina che va fino ai trasportatori sovrapposti di trascinamento;

- La fig. 4 illustra in prospettiva la zona della macchina nella quale terminano le guide di sovrapposizione reciproca dei bordi longitudinali del film d’avvolgimento e dove operano i mezzi di fissaggio di tali lembi, ad esempio con una operazione di termosaldatura longitudinale e continua; - La fig. 5 illustra in prospettiva la parte terminale dei trasportatori di trascinamento con a valle il gruppo di doppia saldatura e di taglio trasversale;

- Le figg, 6, 7, 8, 9, 9a e 10 illustrano schematicamente degli ulteriori dettagli della macchina visti rispettivamente secondo le linee di sezione VI-VI, VII- VII, Vili- Vili, IX-IX e X-X di figura 2; - La fig. 11 illustra lateralmente ed in modo schematico, la coda e la testa di due confezioni successive in uscita dal gruppo di doppia saldatura e taglio trasversale di cui alla figura 5;

- Le figg. 12, 13 e 14 illustrano in prospettiva delle diverse confezioni di gruppi di prodotti ottenibili con la macchina continua secondo il trovato;

- Le figg. 15 e 16 sono viste schematiche, rispettivamente in sezione trasversale ed in pianta dall’alto, del gruppo di saldatura e taglio utile per la produzione della confezione di figura 14.

Dalle figure 1, 2 e 3 si rileva che la macchina comprende: una stazione A di alimentazione dei gruppi P di prodotti opportunamente ordinati e tra loro opportunamente distanziati; una successiva e relativamente lunga stazione B adibita alla formazione del tubo di film d’imballaggio, all’ inserimento in questo dei gruppi di prodotti provenienti dalla stazione A, alla chiusura trasversale dello stesso tubo sui prodotti e al fissaggio reciproco dei suoi bordi longitudinali e che termina coi mezzi di trascinamento longitudinale della confezione continua; una stazione finale C che provvede all’esecuzione di una doppia saldatura trasversale e di un taglio intermedio nei tratti tubolari e vuoti del materiale di imballaggio che intercorrono tra i gruppi interni di prodotti, per completare le confezioni con saldature opposte di testa e di coda e per separarle Luna dall’altra. La stazione B comprende nella parte iniziale una traversa 1 con una forma in pianta ad arco, rivolta con la parte convessa verso la stazione A e sulla quale viene rinviato il film F di materia termoplastica proveniente dalla bobina 2 e dai mezzi di svolgimento a questa usualmente associati. Immediatamente a valle della traversa 1 inizia un lungo trasportatore orizzontale a tappeto 3, azionato da idonei mezzi di moto 4 che portano il ramo superiore di tale trasportatore a marciare con movimento continuo dalla stazione A a quella C e, sempre in corrispondenza della detta traversa 1, lateralmente al trasportatore 3, sono previsti con possibilità di regolazione nella distanza reciproca e nella disposizione in quota, dei piegatori 5 e 5 ’ di tipo sostanzialmente noto, che anche per l’azione della detta traversa 1 e del tiro longitudinale al quale verrà sottoposto il film da parte dei mezzi di trascinamento più avanti detti, obbligano lo stesso film F ad aderire agli stessi piegatori ed al ramo superiore del trasportatore 3, ed a formare un avvolgimento canaliforme FI come illustrato schematicamente nella figura 6, di altezza utile al contenimento con gioco del prodotto P ed aperto superiormente. Dei lembi di diversa larghezza F2 ed F3 del film F scorrono sulla parte superiore dei detti piegatori 5, 5’ ai quali sono fissate delle guide lineari 105, 105’ che sostengono tali lembi F2, F3 anche con l’ausilio di piccoli pressori volventi e registrabili 6, 6’, zavorrati da contrappesi 7, 7’ ed à ̈ previsto che tali guide si incrocino reciprocamente con le estremità distali (vedi anche fig. 4) sostenute da supporti 8, 8’ vincolati mediante braccetti 9, 9’ ad una struttura di supporto 10 a forma di portale, essendo il tutto predisposto in modo registrabile per l’adattamento alle variazioni di formato dei gruppi di prodotti da confezionare. Da parte della stazione A formata ad esempio da un trasportatore con traversine 11 che si alternano nella funzione di arresto e di spinta, i gruppi di prodotti P vengono fatti strisciare su un piano orizzontale 12 e vengono inseriti in giusta fase nella preconfezione canalizzata di film FI che avanza a velocità uguale o leggermente inferiore, in modo che gli stessi gruppi di prodotti P permangano ordinati nel passaggio dalla stazione A a quella successiva B, anche perché non incontrano resistenze passive nella detta preconfezione sostanzialmente aperta FI. Delle guide longitudinali 13 accompagnano i gruppi di prodotti fin all’interno del canale di confezionamento FI, affinché gli stessi prodotti non si scompongano durante il superamento del piccolo gap esistente tra la stazione di alimentazione A e quella successiva di avvolgimento B, gap attraverso il quale transitano le traversine 11 che poi passano sul ramo inferiore di ritorno del trasportatore al quale sono associate. Da parte delle guide 105, 105’ e per l’azione di altri mezzi più avanti detti, il film canalizzato d’avvolgimento FI viene progressivamente stretto sui successivi gruppi di prodotti P tra loro opportunamente equidistanziati (figg. 7, 8, 9) ed all’uscita da tali guide i lembi superiori F2, F3 dello stesso film risultano perfettamente sovrapposti l’uno all’altro per poter essere fissati reciprocamente ad esempio con una operazione di termosaldatura longitudinale e continua, realizzabile ad esempio con un saldatore elettrico e continuo 14 e con l’ausilio di un controsaldatore piatto 15 sostenuto da un braccio laterale 115 che si inserisce tra i lembi F2, F3, in modo che il detto controsaldatore risulti posizionato sotto entrambi i lembi F2, F3 al fine di disporre gli stessi correttamente all’azione del saldatore 14 e per evitare il contatto tra la porzione saldata di tali lembi ed il prodotto sottostante che se contenesse materiale termosai dabile, potrebbe attaccarsi alla saldatura longitudinale LS. La figura 9 illustra schematicamente la fase dianzi detta d’esecuzione della saldatura longitudinale LS ad opera del saldatore continuo 14 e del controsaldatore 15. Nell’ambito del trovato rientrano anche soluzioni diverse per la chiusura longitudinale della confezione continua formata nella stazione d’avvolgimento B, ad esempio una soluzione del tipo illustrata nella figura 9a che prevede l’applicazione di un materiale adesivo o biadesivo 16 sul lembo F2 che viene disteso per primo sul prodotto, in modo che questo possa fissarsi al lembo F3 che viene disteso per ultimo. Un’altra soluzione, non illustrata ma che rientra anch’essa nel trovato, potrebbe consistere nel fissare reciprocamente i lembi F2, F3 ad esempio ad opera di un nastro autoadesivo esterno. Dopo l’uscita dai mezzi di esecuzione della saldatura longitudinale LS per il fissaggio dei lembi F2, F3 della confezione continua, quest’ultima giunge sotto l’azione di un trasportatore longitudinale 17 il cui ramo inferiore marcia nella stessa direzione ed alla stessa velocità del trasportatore 3, che à ̈ realizzato con un materiale a buon coefficiente d’attrito nei confronti della confezione continua e che à ̈ registrabile nella posizione in quota per cooperare con tale confezione con un giusto grado d’interferenza, anche al variare delle dimensioni in altezza dei gruppi di prodotti da confezionare (vedi anche fig. 10). Nella figura 1, con 18 à ̈ indicata ad esempio la catena cinematica che aziona il trasportatore di trascinamento 17 in fase col trasportatore 3 e che à ̈ registrabile al variare della posizione in quota di tale trasportatore. Per l’azione di trascinamento esercitata dai trasportatori 3 e 17, il film d’avvolgimento F, FI, F2, F3 viene fatto avanzare in continuo ed a giusta velocità lungo la stazione d’avvolgimento B e verso la stazione finale C. Per migliorare tale azione di trascinamento, anche in presenza di gruppi di prodotti P da confezionare relativamente flosci, sui fianchi opposti della confezione continua che à ̈ compresa tra i trasportatori 3 e 17 sono previsti dei trasportatori laterali e longitudinali 18, 18’ formati ad esempio da cinghie a dentatura interna, che col ramo a contatto con la confezione marciano nella stessa direzione ed alla stessa velocità dei detti trasportatori 3 e 17 e che al variare delle dimensioni dei prodotti da confezionare sono registrabili almeno nella distanza reciproca. Di preferenza à ̈ previsto che i trasportatori laterali 18, 18’ manifestino la loro azione sui fianchi della confezione continua, ancor prima che questa giunga sotto al trasportatore 17, ad esempio già prima della chiusura dei lembi superiori F2, F3, in modo che la confezione si presenti ben compatta sotto l’azione dei mezzi di saldatura longitudinale 14, 15. Come illustrato nelle figure 1, 2 e 3 i trasportatori laterali 18, 18’ iniziano poco a valle dei piegatori 5, 5’ con un primo tratto convergente nel senso di marcia, dopo il quale proseguono con disposizione sostanzialmente parallela e di sostanziale contatto con la confezione continua in fase di formatura. Buoni risultati sono stati ottenuti anche disponendo i trasportatori laterali 18, 18’ con una giusta inclinazione longitudinale, con progressivo sollevamento da monte a valle, ossia nel senso dell’avanzamento del loro ramo attivo, come illustrato nella figura 7, poiché con una tale disposizione questi stessi trasportatori eseguono una efficace azione di tensionamento verso l’alto dei fianchi del film di confezionamento, assicurando la formazione di una confezione opportunamente aderente e bloccata sui gruppi di prodotti confezionati. Questa stessa inclinazione fa poi si che i trasportatori laterali 18, 18’ interessino una superficie più ampia e distribuita dei gruppi di prodotti confezionati, a garanzia di una maggiore stabilità degli stessi gruppi di prodotti anche se impilati e singolarmente di piccole dimensioni. Dalla figura 2 si rileva che i trasportatori 18, 18’ sono rinviati con le estremità su pulegge 19, 19’ sostenute da strutture di supporto e di guida 20, 20’ solidali con la parte intermedia a piastre esterne 21, 21 sulle quali sono disposte delle pulegge di rinvio 22, 22’ e rispettive pulegge dentate di trascinamento 23, 23’ che con l’estremità inferiore del loro asse sono collegate per mezzo di alberi telescopici e con giunti cardanici 24 (fìg. 1) a dei rinvìi di moto 25 che per mezzo di una catena cinematica 26 derivano il moto dal trasportatore 3 o dai mezzi 4 che lo azionano, così che i detti trasportatori laterali 18, 18’ risultano collegati cinematicamente ed in fase col trasportatore 3. Le dette piastre 21, 21 ’ sono predisposte in modo registrabile eventualmente anche nella posizione in quota e soprattutto nella distanza reciproca, per adeguare i trasportatori laterali 18, 18’ all’intervento su gruppi di prodotti di dimensioni diverse e per bloccarli stabilmente di volta in volta nella posizione e con l’interferenza necessaria. Nella figura 4 à ̈ illustrato come le dette regolazioni possano essere effettuate per mezzo di supporti 27 solidali al fianco esterno dei telai 20, 20’ ed a loro volta vincolabili in modo registrabile a supporti fissi 110. Nella stessa figura 4 appare anche come le cinghie dei trasportatori 18, 18’ possano avere vantaggiosamente un profilo a T e come i loro rami attivi possano scorrere su guide 120 di Polizene ® o d’altro adatto materiale, solidali ai telai 20, 20’. Al variare delle dimensioni dei prodotti, possono essere previsti anche dei mezzi di facile realizzazione per modificare inclinazione ed eventualmente anche la velocità di avanzamento dei trasportatori laterali 18, 18’, per assicurare a questi componenti il miglior espletamento delle funzioni che ad essi competono. A valle dei trasportatori di trascinamento della stazione B à ̈ collocato complanarmente al trasportatore 3 e con una giusta distanza da questo, un trasportatore 103 il cui asse di rinvio inferiore 128 à ̈ collegato cinematicamente a quello 28 del trasportatore 3 per mezzo di una catena cinematica 29, il tutto in modo che i rami superiori dei trasportatori 3, 103 marcino nello stesso senso ed alla stessa velocità. La parte terminale del trasportatore 3 e quella iniziale del trasportatore 103 compiono in modo noto delle rispettive anse sulle coppie di pulegge di rinvio 30, 130 sostenute folli da un carro 31 che da parte di mezzi anch’essi noti può a comando essere portato in movimenti ciclici ed orizzontali come indicato schematicamente dalle frecce 32, con una velocità di allontanamento dalla stazione B uguale a quella con la quale le confezioni escono da tale stazione intermedia B. Nel gap esistente tra i trasportatori 3 e 103 à ̈ collocato il gruppo noto 33 che à ̈ vincolato al carro 31 per muoversi con questo e che à ̈ collegato a mezzi noti di sollevamento e di abbassamento autocentrante, per eseguire sul tratto di film tubolare che intercorre tra i gruppi di prodotti confezionati, una saldatura di coda S 1 , una saldatura di testa S2 ed un taglio intermedio T per la separazione reciproca delle confezioni prodotte dalla macchina, come illustrato schematicamente nella figura 11. Prima dell’intervento operativo del gruppo 33 dianzi detto di saldatura e taglio, intervengono delle dita di piegatura 34, 34’, costituite ad esempio dagli steli di corrispondenti gruppi a cilindro e pistone associati anch’essi al carro 31, che provvedono a soffiettare i fianchi del detto tratto di film tubolare in modo che le zone saldate risultino con una larghezza limitata, come illustrato nella figura 12. Le confezioni ciclicamente prodotte e separate dal gruppo 33 vengono raccolte ed allontanate in modo noto dal trasportatore finale 103. Associato al carro 31 od al componente superiore del gruppo 33 à ̈ previsto un soffiatore 35 che provvede ad erogare aria di raffreddamento sulle saldature SI, S2 e sui tagli T di separazione delle confezioni. Con la presente domanda di brevetto si intende proteggere anche la confezione di gruppi di prodotti P del tipo detto nell’ introduzione del presente esposto, di confezioni F12 di film termosaldabile come dalla figura 12, nelle quali la confezione ha una buona aderenza al prodotto interno, à ̈ chiusa da una saldatura o da un altro fissaggio longitudinale LS, ha le estremità soffiettate come indicato con ZI e Z2 ed à ̈ chiusa alle estremità da saldature trasversali SI, S2 sufficientemente vicine al prodotto confezionato P ma che non lo toccano. Nell’ambito del trovato rientra anche la confezione richiudibile FI 3 di figura 13 che si differenzia da quella precedente per il fatto di essere soffiettata solo sull’estremità chiusa dalla vicina saldatura trasversale SI e per il fatto che l’altra saldatura trasversale S2 à ̈ effettuata all’estremità distale, soffiettato o no, di un tratto sufficientemente lungo del film di confezionamento, che à ̈ raccolto a fascio in corrispondenza del prodotto P ed à ̈ stretto da una graffa, da un ferretto plastificato o da un nastro adesivo o da altro adatto mezzo G che consente di richiudere la confezione dopo che questa à ̈ stata aperta in corrispondenza della detta saldatura S2. Quest 'ultima confezione può essere prodotta apportando alla macchina descritta delle piccole modifiche nella stazione finale C, facilmente realizzabili dai tecnici del ramo e per questo non illustrate nei disegni. Nell’ambito del trovato rientra anche la confezione F14 di figura 14 che à ̈ simile a quella FI 2 di figura 12 e che si differenzia da questa per il fatto di presentare, ad esempio a monte della saldatura trasversale S2, una estremità allungata e preferibilmente soffiettata della stessa confezione, nella quale à ̈ ricavato parallelamente ad S2 ed a breve distanza da questa, un taglio od un indebolimento intermedio M utilizzabile come maniglia per il trasporto della confezione da parte dell’acquirente. Nelle figure 15 e 16 à ̈ illustrato un gruppo di saldatura e taglio 33’ particolarmente adatto per il ricavo della confezione F14 dianzi detta, che comprende: delle coppie di pressori 36, 136, 36’, 136’ per pinzare il tratto soffiettato del tratto di confezione tubolare priva di prodotto che intercorre tra due successive confezioni F14 e che à ̈ compresa tra le coppie di so filettatori 34 e 34’; un gruppo formatore intermedio del tipo a maschio 40 e femmina 140, che agisce trasversalmente nella parte intermedia del detto tratto libero di confezione, in anticipo ai detti pressori 36, 136, 36’, 136’, per sottoporre detto tratto di confezione ad un lieve tensionamento sia in senso longitudinale che in senso trasversale, per correttamente disporlo sia nei confronti degli stessi pressori d’estremità che nei confronti dei mezzi intermedi di saldatura e taglio che interverranno su materiale già perfettamente spianato e che per questo non lo sottoporranno a tensioni che potrebbero nuocere alla corretta e rapida esecuzione di queste stesse operazioni fatte in presenza di calore; che comprende dei gruppi di saldatura trasversale 37, 37’ e l37, 137’ per l’esecuzione delle termosaldature trasversali S2, SI; che comprende infine il gruppo di taglio 38, 38’ per realizzare il taglio di separazione T tra le confezioni successive, ed il gruppo di taglio parziale 39, 39’ per la formazione dell’apertura o indebolimento M con funzione di maniglia. Resta inteso che la descrizione si à ̈ riferita ad una forma preferita di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, senza per altro abbandonare il principio informatore dell’invenzione, come dalle rivendicazioni seguenti.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina automatica per il confezionamento continuo di gruppi di rotoli di carta igienica o per le mani, di assorbenti o pannolini per bambini o per adulti o d’altri gruppi di prodotti di carta riconducibili a quelli dianzi detti ed anche con eventuali componenti di materia plastica, macchina di tipo flow-pack che comprende una stazione (A) per la formazione e/o per l’alimentazione di gruppi di prodotti (P), una successiva stazione (B) con mezzi di trasporto continuo (3) dotati nella parte iniziale di mezzi (1, 5, 5’) per la formazione di una preconfezione canaliforme, aperta e continua (FI), con un film (F) svolto da bobina (2), nella quale preconfezione vengono alimentati in fase i gruppi di prodotti (P) da detta prima stazione (A), che comprende delle guide longitudinali e superiori (105, 105’) per sostenere e guidare i bordi superiori (F2, F3) di detta preconfezione (FI) e che li portano gradualmente a sovrapposi sul prodotto (P) e tra di loro, che comprende dei mezzi (14, 15) per fissare reciprocamente tali bordi con una saldatura continua (LS) o con altra adatta soluzione, che comprende sopra la parte finale del trasportatore continuo (3) un trasportatore (17) che marcia in fase col trasportatore inferiore (3) per trascinare con questo la confezione continua di film chiusa longitudinalmente e con i gruppi distanziati di prodotti (P) e che a valle di tale stazione intermedia (B) comprende una stazione (C) per l’esecuzione dinamica di una doppia saldatura trasversale (SI, S2) e di un taglio intermedio (T) sul tratto di confezione tubolare che intercorre tra successivi gruppi di prodotti confezionati (P), per formare confezioni (FI 2, FI 3) con una chiusura longitudinale (LS) e con saldature trasversali di testa e di coda (SI, S2), caratterizzata dal comprendere lateralmente al detto trasportatore superiore di trascinamento (17) e con questo sincronizzati e/o fasati, dei trasportatori laterali (18, 18’), utili sia come mezzi di contenimento e di guida, sia come mezzi di trascinamento della confezione continua coi prodotti interni.
2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1), in cui i detti trasportatori laterali (18, 18’) hanno una estensione longitudinale tale da manifestare la loro azione anche sulla confezione continua in fase di formazione, nel tratto a monte dei trasportatori di trascinamento (3, 17, 18, 18’) e gli stessi trasportatori laterali sono dotati di un tratto iniziale divergente verso la stazione (A) di alimentazione dei gruppi di prodotti da confezionare, per non interferire negativamente coi gruppi di prodotti alimentati (P) e con la detta preconfezione canaliforme ed aperta (FI).
3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 1), in cui detti trasportatori laterali (18, 18’) sono longitudinalmente inclinati con giusta progressione da monte a valle, per migliorare la formazione delle confezioni continue con all’ interno i prodotti (P).
4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3), in cui al variare delle dimensioni dei prodotti da confezionare, i detti trasportatori laterali (18, 18’) sono dotati di mezzi per poter essere regolati nella distanza reciproca ed eventualmente anche nella posizione in quota e/o nella inclinazione longitudinale ed in quest’ultimo caso, eventualmente anche nella velocità di marcia, per assicurare a questi stessi componenti il miglior espletamento delle funzioni che ad essi competono.
5. 5. Macchina secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui i detti trasportatori laterali (18, 18’) sono formati con cinghie a dentatura interna e ad esempio con profilo a “T†od equivalente e tali cinghie sono guidate col loro ramo attivo da parte di guide (120) di materiale a basso coefficiente d’attrito, fisse ai telai (20, 20’) di supporto delle pulegge (19, 19’) di rinvio delle estremità di tali trasportatori ed alla cui parte intermedia sono solidali delle piastre esterne (21, 21 ’) che portano le pulegge di rinvio (22, 22’) e di motorizzazione (23, 23’) del ramo di ritorno di tali trasportatori laterali (18, 18’), essendo le pulegge motrici (23, 23’) collegate ad una catena cinematica (25, 26) che deriva il modo dai mezzi d’azionamento dei trasportatori di trascinamento (3, 17), ad esempio attraverso alberi telescopici e cardanici (24) od altri mezzi che consentono la regolazione dei trasportatori laterali (18, 18’) alle variazioni di formato dei gruppi di prodotti da confezionare, attraverso adatti mezzi (27, 110).
6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 1), caratterizzata dal comprendere dei pressori volventi (6, 6’) con contrappesi di zavorra (7, 7’) ed a posizionamento registrabile, per trattenere correttamente i lembi superiori (F2, F3) del film di confezionamento (F) sulle dette guide longitudinali (105, 105’), tra loro convergenti ed incrociate.
7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 1), in cui la deta stazione dinamica (C) che attua sulla confezione continua in uscita dai mezzi di trascinamento (3, 17, 18, 18’) la detta doppia saldatura trasversale (SI, S2) ed il taglio intermedio (T), comprende dei piegatori (34, 34’) per soffiettare il tratto libero di film da sottoporre alla detta operazione di saldatura e taglio trasversale ad opera di idonei mezzi (33, 33’) e comprende un eventuale soffiatore (35) per raffreddare le parti delle confezioni sotoposte a tale operazione.
8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 7), in cui i mezzi (33’) che provvedono all’esecuzione della deta doppia saldatura trasversale (SI, S2) e del taglio intermedio (T) comprendono: delle coppie di pressori (36, 136, 36’, 136’) per pinzare il tratto soffiettato del trato di confezione tubolare priva di prodoto che intercorre tra due successive confezioni (FI 2, FI 4) e che à ̈ compresa tra le dete coppie di piegatori di soffiettatura (34, 34’); un gruppo formatore intermedio del tipo a maschio e femmina (40, 140) che agisce trasversalmente nella parte intermedia del deto trato libero di confezione, in anticipo ai deti pressori (36, 136, 36’, 136’), per sotoporre deto trato di confezione ad un lieve tensionamento sia in senso longitudinale che in senso trasversale, per correttamente disporlo sia nei confronti degli stessi pressori d’estremità che nei confronti dei mezzi intermedi di saldatura e taglio che interverranno su materiale già perfettamente spianato e che per questo non lo sotoporranno a tensioni che potrebbero nuocere alla corretta e rapida esecuzione di queste stesse operazioni fatte in presenza di calore; che comprende dei gruppi di saldatura trasversale (37, 37’, 137, 137’) per l’esecuzione delle dete termosaldature trasversali (S2, SI); e che comprende infine il gruppo di taglio (38, 38’) per realizzare il taglio di separazione (T) tra le confezioni successive, ed un eventuale gruppo di taglio parziale (39, 39’) per la eventuale formazione su un trato allungato d’estremità di una confezione (F14) di un’apertura od indebolimento (M) con funzione di maniglia.
9. 9. Confezioni (F12, F14) di film termosaldabile, realizzabili con la macchina come dalle rivendicazioni precedenti, caratterizzate da una buona aderenza al prodoto interno (P), dall’essere chiuse da una saldatura o da un altro fissaggio longitudinale (LS), dall’avere le estremità soffiettate (ZI, Z2) e dall’essere chiuse alle estremità da saldature trasversali (SI, S2) sufficientemente vicine al prodotto confezionato (P), ma che non lo toccano, essendo un eventuale tratto d’estremità di una di tali confezioni (F14) di lunghezza superiore all’altro ed essendo dotato di almeno un taglio od indebolimento intermedio (M) utile come maniglia.
10. 10. Confezione (FI 3) di film termosaldabile, realizzabile con la macchina come dalle rivendicazioni precedenti, caratterizzata da una buona aderenza al prodotto interno (P), dall’essere chiusa da una saldatura o da un altro fissaggio longitudinale (LS), dall’essere soffiettata solo su una estremità chiusa da una vicina saldatura trasversale (SI) e per il fatto che la saldatura trasversale (S2) dell’altra estremità à ̈ effettuata su un tratto sufficientemente lungo del film di confezionamento, che à ̈ raccolto a fascio in corrispondenza del prodotto (P) ed à ̈ stretto da una graffa od altro mezzo (G) che consente di richiudere la confezione dopo che questa à ̈ stata aperta dall’acquirente nei pressi di detta saldatura (S2).