IT202100026039A1 - Dispenser per prodotti fluidi - Google Patents
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Description
Descrizione di Brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
?DISPENSER PER PRODOTTI FLUIDI?.
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un dispenser per prodotti fluidi.
Tale dispenser trova un?applicazione preferita, ma non esclusiva, nell?ambito degli erogatori di gel, in particolare di gel per ecografia. Non si esclude, tuttavia, che il dispenser possa essere utilizzato anche in ambiti differenti e/o per erogare prodotti fluidi di diverso tipo.
Come noto, i dispenser destinati ad erogare prodotti fluidi, come ad esempio i gel per ecografia, sono solitamente dotati di un contenitore, all?interno del quale ? contenuto il prodotto fluido, e un erogatore associato al contenitore e atto a permettere la fuoriuscita del prodotto fluido.
Generalmente, l?erogatore ? dotato di una valvola atta a controllare la fuoriuscita del prodotto fluido in funzione della pressione applicata sul contenitore.
Il dispenser presenta una forma sostanzialmente tubolare che si estende tra una porzione di appoggio e una porzione di erogazione a cui ? associato l?erogatore.
Inoltre, il contenitore ? solitamente realizzato in un materiale plastico per essere impugnato e premuto facilmente da un utilizzatore al fine di esercitare una pressione tale da permettere la fuoriuscita del fluido.
Tali dispenser noti presentano svariati inconvenienti legati in particolare alle loro caratteristiche strutturali.
Nel dettaglio, poich? l?erogazione del prodotto fluido ? effettuata premendo il contenitore, la quantit? di prodotto che fuoriesce dall?erogatore risulta strettamente correlata alla forza applicata dall?utilizzatore. Tale quantit? di prodotto erogata risulta cos? di difficile regolazione, comportando il pi? delle volte la fuoriuscita di una quantit? maggiore rispetto alla quantit? necessaria, con conseguente spreco del prodotto fluido.
Ulteriormente, la forza necessaria per erogare il prodotto fluido aumenta con il progressivo svuotamento del contenitore, arrivando a richiedere l?utilizzo di una forza anche elevata. Tale forza risulta inoltre strettamente correlata a come viene impugnato il contenitore per applicare la pressione. Ulteriormente, ? noto come, a causa della conformazione tubolare del contenitore, il dispenser non pu? essere riposto in posizione orizzontale, in quanto potrebbe rotolare e cascare comportando una rottura del dispenser e/o un rovesciamento del prodotto fluido.
Per tale ragione, il dispenser viene generalmente riposto in verticale e in appoggio alla porzione di appoggio. Tale posizionamento comporta un accumulo del prodotto fluido sul fondo che richiede, il pi? delle volte, un ribaltamento e scuotimento del contenitore per avvicinare il prodotto fluido all?erogatore.
Pu? capitare, tuttavia, che tale operazione richieda un eccessivo scuotimento del contenitore che potrebbe causare una fuoriuscita accidentale del prodotto fluido dall?erogatore.
Inoltre, l?accumulo del prodotto in corrispondenza del fondo pu? comportare una mancata erogazione del prodotto, con conseguente fuoriuscita di sola aria. L?utilizzatore potrebbe interpretare tale uscita d?aria come un segnale di esaurimento del prodotto e, conseguentemente, gettare il dispenser, anche se non completamente esaurito.
Per cercare di ridurre almeno in parte tali problematiche ? solito riporre il dispenser in posizione verticale e in appoggio alla porzione di erogazione, in modo da accumulare il prodotto in corrispondenza dell?erogatore. Tuttavia, anche in tale posizionamento, risulta comunque necessario effettuare uno scuotimento del contenitore, in particolare quando quest?ultimo presenta al proprio interno una quantit? di prodotto fluido inferiore ad un terzo della capacit? del contenitore.
Un?altra problematica dei dispenser noti riguarda il fatto che risulta spesso difficoltoso erogare l?intera quantit? di prodotto fluido presente nel contenitore. Infatti, il dispenser presenta spesso una quantit? residua di prodotto fluido la cui erogazione richiede l?applicazione da parte dell?utilizzatore di una forza estremamente elevata.
Il compito principale della presente invenzione ? pertanto quello di escogitare un dispenser per prodotti fluidi che consenta di erogare efficacemente il prodotto fluido.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un dispenser per prodotti fluidi che consenta di ridurre notevolmente la quantit? di prodotto sprecata rispetto all?arte nota.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un dispenser per prodotti fluidi che consenta di erogare facilmente, senza eccessivi sforzi da parte dell?utilizzatore, il prodotto fluido, indipendentemente dalla quantit? di prodotto presente nel contenitore.
Un altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un dispenser per prodotti fluidi che sia posizionabile in qualsiasi maniera, senza influire sulla successiva erogazione del prodotto fluido.
Ulteriore scopo del presente trovato ? quello di escogitare un dispenser per prodotti fluidi che non richieda lo scuotimento del tubetto per effettuare l?erogazione del prodotto fluido.
Altro scopo del presente trovato ? quello di escogitare un dispenser per prodotti fluidi che consenta di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota nell?ambito di una soluzione semplice, razionale, di facile ed efficace impiego e dal costo contenuto.
Gli scopi sopra esposti sono raggiunti dal presente dispenser per prodotti fluidi avente le caratteristiche di rivendicazione 1.
Altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispenser per prodotti fluidi, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
- la figura 1 ? una vista in prospettiva del dispenser per prodotti fluidi in accordo con la presente invenzione,
- la figura 2 ? una vista in esploso del dispenser di figura 1,
- le figure 3 e 4 sono viste in dettaglio dei mezzi di movimentazione e dei mezzi di blocco del dispenser di figura 1.
Con particolare riferimento a tali figure, si ? indicato globalmente con 1 un dispenser per prodotti fluidi.
In particolare, il dispenser 1 ? configurato per ricevere una cartuccia C contenente un prodotto fluido e per comprimerla al fine di erogare il prodotto fluido.
Preferibilmente, la cartuccia C ? dotata di un corpo principale A, contenente il prodotto fluido, e un elemento erogatore B collegato fluidodinamicamente al corpo principale A e atto ad erogare il prodotto fluido a seguito di una pressione esercitata sul corpo principale A.
Opportunamente, il dispenser 1 comprende almeno un corpo tubolare esterno 2 e un corpo tubolare interno 4 accoppiabili telescopicamente tra loro. Nella fattispecie, i corpi tubolari 2, 4 sono accoppiabili tra loro per inserimento del corpo tubolare interno 4 nel corpo tubolare esterno 2. Una volta accoppiati, i corpi tubolari 2, 4 sono disposti coassialmente tra loro e possono scorrere reciprocamente lungo una propria direzione longitudinale. Tale conformazione tubolare permette al dispenser 1 di essere impugnato facilmente da un utilizzatore.
Come osservabile dalla figura 2, ciascun corpo tubolare 2, 4 presenta una forma sostanzialmente cilindrica che si estende lungo la propria direzione longitudinale tra una estremit? inferiore 3a, 5a e una estremit? superiore 3b, 5b. In particolare, ciascun corpo tubolare 2, 4 presenta, in sezione trasversale, una forma sostanzialmente circolare.
Nell?ambito della presente trattazione, i termini ?superiore?, ?inferiore?, ?verticale? e ?orizzontale?, impiegati con riferimento al dispenser 1, si intendono riferiti alle condizioni di normale utilizzo del dispenser 1, ossia quelle in cui esso ? impiegato da un utilizzatore ed ? disposto come illustrato in figura 1.
Utilmente, il corpo tubolare interno 4 comprende una cavit? 6 atta ad alloggiare una cartuccia C contenente un prodotto fluido da erogare. Nel dettaglio, il corpo tubolare interno 4 comprende una parete di fondo 7 affacciata alla cavit? 6. Inoltre, il corpo tubolare interno 4 presenta un ingresso 8 affacciato alla cavit? 6 per consentire l?inserimento della cartuccia C.
In dettaglio, la parete di fondo 7 ? disposta in corrispondenza dell?estremit? inferiore 5a del corpo tubolare interno 4 e l?ingresso 8 ? disposto in corrispondenza dell?estremit? superiore 5b.
Utilmente, la parete di fondo 7 presenta un foro passante in cui ? inseribile l?elemento erogatore B della cartuccia C.
Il corpo tubolare esterno 2, invece, comprende una cavit? passante 10 nella quale ? inseribile il corpo tubolare interno 4.
Opportunamente, i corpi tubolari 2, 4 sono, in uso, accoppiati a misura tra loro.
In particolare, i corpi tubolari 2, 4 comprendono ciascuno una superficie interna 2a, 4a e una superficie esterna 2b, 4b. In uso, preferibilmente, la superficie interna 2a del corpo tubolare esterno 2 contatta la superficie esterna 2b del corpo tubolare interno 4 e/o il diametro della superficie interna 2a del corpo tubolare esterno 2 ? uguale o di poco inferiore al diametro della superfice esterna 4b del corpo tubolare interno 4.
In dettaglio, la superficie interna 2a del corpo tubolare esterno 2 presenta un diametro compreso tra 10 mm e 90 mm, ancora meglio compreso tra 30 mm e 70 mm, preferibilmente di 53 mm.
Inoltre, la superficie esterna 4b del corpo tubolare interno 4 presenta un diametro compreso tra 9,5 mm e 89,5 mm, ancora meglio compreso tra 29,5 mm e 69,5 mm, preferibilmente 52,5 mm.
Infine, almeno uno tra il corpo tubolare esterno 2 e il corpo tubolare interno 4 presenta uno spessore compreso tra 0,2 mm e 5 mm, ancora meglio compreso tra 0,8 mm e 3 mm, preferibilmente 1,5 mm.
Opportunamente, il corpo tubolare esterno 2 presenta un?altezza minore dell?altezza del corpo tubolare interno 4.
Con il termine ?altezza? ci si riferisce alla dimensione sostanzialmente parallela alla direzione longitudinale dei corpi tubolari 2, 4.
Nella fattispecie, il corpo tubolare esterno 2 presenta un?altezza compresa tra 20 mm e 180 mm, ancora meglio compresa tra 40 mm e 120 mm, preferibilmente 80 mm.
Invece, il corpo tubolare interno 4 presenta un?altezza compresa tra 50 mm e 250 mm, ancora meglio tra 100 mm e 200 mm, preferibilmente 158,5 mm.
Come visibile da figura 1, il dispenser 1 ? dotato di un elemento a pistone 11 associato al corpo tubolare esterno 2 e disposto, in uso, almeno parzialmente nella cavit? 6 del corpo tubolare interno 4. In particolare, l?elemento a pistone 11 ? associato in maniera solidale al corpo tubolare esterno 2, risultando movimentabile solidalmente con quest?ultimo. Inoltre, l?elemento a pistone 11 ? atto ad essere inserito nella cavit? 6 del corpo tubolare interno 4 attraverso l?ingresso 8 di quest?ultimo per riscontrare la cartuccia C e comprimerla.
A tale scopo, l?elemento a pistone 11 presenta una conformazione sostanzialmente complementare alla cavit? 6 del corpo tubolare interno 4 ed ? inseribile a misura in quest?ultimo.
Nella fattispecie, l?elemento a pistone 11 presenta una conformazione sostanzialmente discoidale. Il diametro dell?elemento a pistone 11 ? sostanzialmente simile al diametro della cavit? 6 del corpo tubolare interno 4.
Convenientemente, il dispenser 1 comprende mezzi di movimentazione 12 interposti tra i corpi tubolari 2, 4 e configurati per movimentare, per effetto di una forza esterna applicata su di essi, il corpo tubolare interno 4 rispetto al corpo tubolare esterno 2, e/o viceversa, lungo una direzione di compressione V1 lungo la quale l?elemento a pistone 11 preme in battuta la cartuccia C al fine di comprimerla ed erogare il prodotto fluido. In particolare, i mezzi di movimentazione 12 sono configurati per movimentare in avvicinamento tra loro la parete di fondo 7 e l?elemento a pistone 11.
Utilmente, il dispenser 1 ? dotato altres? di mezzi di blocco 13 configurati per bloccare la movimentazione reciproca dei corpi tubolari 2, 4 lungo la direzione di compressione V1 in una pluralit? di posizioni predefinite al fine di erogare una quantit? predefinita di prodotto fluido.
In sostanza, i mezzi di blocco 13 cooperano con i mezzi di movimentazione 12 per realizzare, ad ogni applicazione di forza da parte di un utilizzatore, una compressione graduale della cartuccia C tale da effettuare l?erogazione di una determinata quantit? di prodotto fluido.
Come descritto in dettaglio nel prosieguo della descrizione, la particolare configurazione dei mezzi di movimentazione 12 e dei mezzi di blocco 13 consente ad un utilizzatore di applicare una forza esterna sostanzialmente costante, indipendentemente dalla quantit? di prodotto fluido gi? erogato. Opportunamente, i mezzi di blocco 13 comprendono almeno una pluralit? di sedi di blocco 14 ricavate lungo il corpo tubolare interno 4.
I mezzi di blocco 13 sono altres? dotati di almeno un elemento a perno di blocco 15 associato al corpo tubolare esterno 2 e atto ad essere alloggiato in ciascuna della pluralit? di sedi di blocco 14. Utilmente, l?elemento a perno di blocco 15 ? mobile tra una configurazione di impegno, in cui ? alloggiato in una sede della pluralit? di sedi di blocco 14 per bloccare la movimentazione reciproca dei corpi tubolari 2, 4, e una configurazione di disimpegno in cui ? estratto dalla una sede della pluralit? di sedi di blocco 14 per consentire la movimentazione reciproca di corpi tubolari 2, 4.
Nel dettaglio, l?elemento a perno di blocco 15 ? associato al corpo tubolare esterno 2 in maniera solidale rispetto almeno alla movimentazione lungo la direzione di compressione V1.
Convenientemente, i mezzi di movimentazione 12 comprendono una pluralit? di sedi di movimentazione 47 ricavate lungo il corpo tubolare interno 4. Inoltre, i mezzi di movimentazione 12 sono dotati di almeno un elemento a perno di movimentazione 19 mobile tra una configurazione di impegno, in cui ? alloggiato in una sede della pluralit? di sedi di movimentazione 47 per vincolarsi al corpo tubolare interno 4, e una configurazione di disimpegno in cui ? estratto dalla una sede della pluralit? di sedi di movimentazione 47 per liberarsi dal corpo tubolare interno 4. L?elemento a perno di movimentazione 19 ? associato al corpo tubolare esterno 2 in maniera mobile rispetto a quest?ultimo lungo almeno una direzione di lavoro sostanzialmente parallela alla direzione di compressione V1 dimodoch?, quando in configurazione di impegno, possa movimentare il corpo tubolare interno 4 lungo la direzione di compressione V1.
Opportunamente, la pluralit? di sedi di movimentazione 47coincide con la pluralit? di sedi di blocco 14.
Preferibilmente, le sedi 14, 47 sono allineate tra loro parallelamente alla direzione di compressione V1.
Utilmente, le sedi 14, 47 sono distanziate tra loro di un passo predefinito. Tale passo definisce la quantit? predefinita erogata ad ogni movimentazione dei corpi tubolari 2, 4.
Come osservabile dalla figura 1, ciascuna delle sedi 14, 47 presenta almeno un bordo inferiore 16, rivolto verso la parete di fondo 7, e un bordo superiore 17 contrapposto al bordo inferiore 16. Inoltre, ciascuna delle sedi 14, 47 comprende una coppia di bordi laterali 18 interposti tra il bordo inferiore 16 e il bordo superiore 17.
Preferibilmente, le sedi 14, 47 sono asole ricavate sul corpo tubolare interno 4 ed in cui ? inseribile almeno parzialmente ciascun elemento a perno 15, 19.
In dettaglio, l?elemento a perno di movimentazione 19 ? mobile per un tratto predefinito tra una posizione abbassata, in cui ? avvicinato alla parete di fondo 7, e una posizione alzata, in cui ? allontanato dalla parete di fondo 7.
Per effettuare tale movimentazione, i mezzi di movimentazione 12 comprendono almeno un sistema a leva 30 interposto tra il corpo tubolare esterno 2 e l?elemento a perno di movimentazione 19 e configurato per essere impugnato da un utilizzatore al fine di applicare una forza tale da movimentare l?elemento a perno di movimentazione 19 lungo la direzione di lavoro.
Riassumendo, quando l?elemento a perno di movimentazione 19 ? disposto in posizione abbassata, ciascun elemento a perno 15, 19 ? impegnato ad una sede della rispettiva pluralit? di sedi 14, 47.
A questo punto, l?utilizzatore pu? applicare una forza per movimentare l?elemento a perno di movimentazione 19 dalla posizione abbassata alla posizione alzata, in cui si impegna con un?altra sede della pluralit? di sedi di movimentazione 47. Durante tale movimentazione, l?elemento a perno di movimentazione 19 movimenta i corpi tubolari 2, 4 lungo la direzione di compressione V1 per erogare il prodotto fluido e per spostare l?elemento a perno di blocco 15 tra due sedi di blocco 14 consecutive. Durante la movimentazione degli elementi a perno 15, 19 tra due rispettive sedi 14, 47 consecutive, questi riscontrano la superficie interna 4a del corpo tubolare interno 4 rimanendo in configurazione di disimpegno.
Opportunamente, ciascun elemento a perno 15, 19 ? associato in maniera mobile al corpo tubolare esterno 2 lungo una direzione di impegno V2 per avvicinarsi/allontanarsi, in uso, al/dal corpo tubolare interno 4 al fine di passare tra la configurazione di disimpegno e la configurazione di impegno. In particolare, la direzione di impegno V2 ? trasversale alla direzione di lavoro.
Convenientemente, ciascun elemento a perno 15, 19 presenta una forma sostanzialmente cilindrica. Nella fattispecie, ciascun elemento a perno 15, 19 si estende lungo una propria direzione longitudinale tra una porzione di coda 20 e una porzione di testa 21. La porzione di testa 21 ? destinata ad essere almeno parzialmente alloggiata in ciascuna sede della pluralit? di sedi 14, 47.
In particolare, almeno la porzione di testa 21 presenta dimensioni complementari o inferiori rispetto a quelle delle sedi 14, 47.
Opportunamente, la porzione di testa 21 presenta almeno un?altezza inferiore all?altezza delle sedi 14, 47.
Convenientemente, il tratto di movimentazione definito dai mezzi di movimentazione 12 ? tale per cui, quando l?elemento a perno di movimentazione 19 ? nella posizione alzata, l?elemento a perno di blocco 15 contatta il bordo inferiore 16 della sede di blocco 14 in cui ? alloggiato. Poich? la porzione di testa 21 dell?elemento a perno di blocco 15 presenta un?altezza minore dell?altezza della sede di blocco 14, quando l?elemento a perno di movimentazione 19 ? nuovamente movimentato verso la posizione abbassata, la pressione esercitata dalla cartuccia C sull?elemento a pistone 11 movimenta l?elemento a perno di blocco 15 verso il bordo superiore 17 della sede di blocco 14. Tale movimentazione permette di realizzare un effetto vuoto all?interno della cartuccia C in grado di risucchiare eventuali gocce residue di prodotto fluido presenti in corrispondenza dell?erogatore B.
Come osservabile nelle figure 3 e 4, almeno uno tra gli elementi a perno 15, 19 presenta almeno una superficie di invito 22 atta a riscontrare in battuta almeno un bordo 16, 17, 18 della rispettiva sede 14, 47 per movimentare l?almeno uno tra gli elementi a perno 15, 19 dalla configurazione di impegno alla configurazione di disimpegno.
In dettaglio, la superficie di invito 22 ? disposta sostanzialmente inclinata rispetto alla direzione di impegno V2. Mediante tale conformazione, riscontrando il bordo 16, 17, 18 della rispettiva sede 14, 47, la superficie di invito 22 scorre su quest?ultimo movimentando l?elemento a perno 15, 19 dalla configurazione di impegno a quella di disimpegno.
Preferibilmente, la superficie di invito 22 ? atta a riscontrare in battuta il bordo inferiore 16 della rispettiva sede 14, 47.
Vantaggiosamente, la superficie di invito 22 presenta una forma sostanzialmente curvilinea. Tale conformazione permette di ottenere ulteriori superficie di invito 22 in posizione laterale che, come sar? descritto in dettaglio nel prosieguo della descrizione, permettono una movimentazione di sblocco dei corpi tubolari 2, 4 al fine di separarli tra loro.
Preferibilmente, ciascun elemento a perno 15, 19 presenta almeno una superficie di invito 22.
Utilmente, almeno uno tra i mezzi di movimentazione 12 e i mezzi di blocco 13 comprende un elemento elastico 23 interposto tra il corpo tubolare esterno 2 e l?almeno uno tra gli elementi a perno 15, 19. L?elemento elastico 23 ? atto a spingere elasticamente l?almeno uno tra gli elementi a perno 15, 19 dalla configurazione di disimpegno alla configurazione di impegno. In pratica, l?elemento elastico 23 preme elasticamente l?elemento a perno 15, 19 per spingerlo e/o mantenerlo in configurazione di impegno. La superficie di invito 22, a sua volta, urtando contro un bordo 16, 17, 18 della rispettiva sede 14, 47 movimenta l?elemento a perno 15, 19 nel verso opposto, comprimendo l?elemento elastico 23. In sostanza, durante la movimentazione lungo la direzione di compressione V1, l?elemento elastico 23 e la superficie di invito 22 cooperano tra loro per movimentare l?elemento a perno 15, 19 tra la configurazione di impegno e quella di disimpegno.
Preferibilmente, i mezzi di movimentazione 12 e i mezzi di blocco 13 presentano ciascuno almeno un relativo elemento elastico 23.
Preferibilmente, l?elemento elastico 23 ? una molla.
Utilmente, l?elemento a perno 15, 19 comprende una porzione di battuta 9 sulla quale agisce l?elemento elastico 23. Preferibilmente, la porzione di battuta 9 ? disposta in corrispondenza della porzione di coda 20 dell?elemento a perno 15, 19.
Convenientemente, almeno uno tra gli elementi a perno 15, 19 comprende una superficie di riscontro 24 atta a riscontrare in battuta almeno un bordo 16, 17, 18 della rispettiva sede 14, 47 per impedire la movimentazione dell?elemento a perno 15, 19 tra la configurazione di impegno a quella di disimpegno.
In particolare, la superficie di riscontro 24 presenta una forma sostanzialmente piatta. Inoltre, la superficie di riscontro 24 giace su di un piano sostanzialmente trasversale alla direzione di compressione V1.
Preferibilmente, la superficie di riscontro 24 ? atta a riscontrare in battuta almeno il bordo superiore 17 della sede 14, 47.
Preferibilmente, ciascun elemento a perno 15, 19 presenta almeno una superficie di riscontro 24.
In particolare, la superficie di riscontro 24 dell?elemento a perno di blocco 15 permette di bloccare la movimentazione relativa tra i corpi tubolari 2, 4. Invece, la superficie di riscontro 24 dell?elemento a perno di movimentazione 19 permette a quest?ultimo di agganciarsi al corpo tubolare interno 4 e movimentarlo lungo la direzione di compressione V1. Utilmente, in uso, la superficie di riscontro 24 e la superficie di invito 22 sono disposte, rispettivamente, in posizione distale e prossimale rispetto alla parete di fondo 7 del corpo tubolare interno 4. In pratica, quando l?elemento a perno 15, 19 ? alloggiato in una rispettiva sede 14, 47, la superficie di riscontro 24 e la superficie di invito 22 sono affacciate, rispettivamente, al bordo superiore 17 e al bordo inferiore 16. In questo modo, la superficie di invito 22 agisce sul bordo inferiore 16 della sede 14, 47, mentre la superficie di riscontro 24 agisce sul bordo superiore 17 della sede 14, 47. Tale configurazione consente la movimentazione dell?elemento a perno 15, 19 verso la direzione di compressione V1 e la impedisce nel verso opposto.
Opportunamente, almeno la porzione di testa 21 di almeno un elemento a perno 15, 19 presenta una forma a un quarto di sfera. Tale conformazione permette di ricavare una superficie di riscontro 24 in posizione superiore, una superficie di invito 22 in posizione inferiore, e una coppia di superfici di invito 22 laterali.
Come visibile in figura 2, preferibilmente, almeno uno tra i mezzi di movimentazione 12 e i mezzi di blocco 13 comprende almeno una coppia di rispettivi elementi a perno 15, 19 contrapposti tra loro e almeno una coppia di rispettive pluralit? di sedi 14. 47. In particolare, una tra la coppia di pluralit? di sedi 14, 47 ? atta a ricevere un elemento a perno della coppia di elementi a perno 15, 19, e l?altra tra la coppia di pluralit? di sedi 14, 47 ? atta a ricevere l?altro elemento a perno della coppia di elementi a perno 15, 19.
Preferibilmente, le pluralit? di sedi della coppia di pluralit? di sedi 14, 47 sono disposte diametralmente opposte tra loro.
Preferibilmente, le sedi di ciascuna pluralit? di sedi della coppia di pluralit? di sedi 14, 47 sono disposte allineate tra loro lungo una direzione sostanzialmente parallela alla direzione di compressione V1.
Preferibilmente, i mezzi di movimentazione 12 e i mezzi di blocco 13 comprendono ciascuno almeno una coppia di rispettivi elementi a perno 15, 19 contrapposti tra loro e una coppia di rispettive pluralit? di sedi 14, 47. Utilmente, l?elemento elastico 23 e interposto tra gli elementi a perno della coppia di elementi a perno 15, 19. In questo modo ? possibile utilizzare un unico elemento elastico 23 in grado di agire, contemporaneamente, su entrambi gli elementi a perno della coppia di elementi a perno 15, 19.
Opportunamente, gli elementi a perno 15, 19 sono associati all?elemento a pistone 11. A sua volta, l?elemento a pistone 11 ? operativamente collegato al corpo tubolare esterno 2 per interposizione di mezzi di collegamento 25. Non si esclude, tuttavia, che l?elemento a pistone 11 possa essere realizzato solidale al corpo tubolare esterno 2.
Come osservabile da figura 2, i mezzi di collegamento 25 comprendono almeno un dente 26, associato ad uno tra l?elemento a pistone 11 e il corpo tubolare esterno 2, e almeno un alloggiamento 27 per il dente 26, associato all?altro tra l?elemento a pistone 11 e il corpo tubolare esterno 2. Il dente 26 e l?alloggiamento 27 sono configurati per realizzare un accoppiamento di forma tale da collegare in maniera solidale l?elemento a pistone 11 al corpo tubolare esterno 2.
Preferibilmente, il dente 26 ? associato all?elemento a pistone 11, mentre l?alloggiamento 27 ? disposto sul corpo tubolare esterno 2.
Preferibilmente, l?alloggiamento 27 ? una fessura ricavata sul corpo tubolare esterno 2. Inoltre, il dente 26 ? aggettante lateralmente dall?elemento a pistone 11 ed ? conformato per inserirsi nella fessura.
Utilmente, il corpo tubolare interno 4 presenta almeno una scanalatura 28 lungo la quale ? destinato, in uso, a scorrere il dente 26 dei mezzi di collegamento 25. A tale scopo, la scanalatura 28 si estende in lunghezza sostanzialmente parallelamente alla direzione di compressione V1.
Opportunamente, la scanalatura 28 ? passante dimodoch? il dente 26 possa estendersi dall?elemento a pistone 11, che in uso ? disposto nella cavit? 6, al corpo tubolare esterno 2.
Preferibilmente, la scanalatura 28 ? ricavata a partire dell?estremit? superiore 4b del corpo tubolare interno 4, definendo un ingresso per il dente 26, e termina superiormente alla parete di fondo 7, realizzando una battuta terminale per la corsa del dente 26.
In sostanza, i corpi tubolari 2, 4 sono accoppiati tra loro inserendo il corpo tubolare interno 4 nel corpo tubolare esterno 2 e posizionando il dente 26 nella scanalatura 28
Convenientemente, la scanalatura 28 presenta una larghezza maggiore della larghezza del dente 26. Tale accorgimento permette, insieme alle superfici di invito 22 laterali degli elementi a perno 15, 19, di poter ruotare tra loro i corpi tubolari 2, 4 per movimentare ciascun elemento a perno 15, 19 in configurazione di disimpegno e separare tra loro i corpi tubolari 2, 4. Nel dettaglio, ruotando tra loro i corpi tubolari 2, 4, una delle superfici di invito 22 laterali degli elementi a perno 15, 19 riscontra in battuta uno dei bordi laterali 18, movimentando gli elementi a perno 15, 19 dalla configurazione di impegno a quella di disimpegno. A questo punto, poich? gli elementi a perno 15, 19 sono disposti affiancati alle sedi 14, 47, ? possibile far scorrere tra loro i corpi tubolari 2, 4 in una direzione opposta alla direzione di compressione, separandoli.
Ancora, la scanalatura 28 presenta una coppia di bordi laterali 28a, 29b tra i quali, in uso, ? disposto il dente 26. Preferibilmente, quando l?elemento a perno 15, 19 ? alloggiato nella sede 14, 47, il dente 26 contatta uno dei due bordi laterali 28a, 29b della scanalatura 28. In tal modo, i corpi tubolari 2, 4 sono ruotabili tra loro in unico un senso di sblocco lungo il quale il dente 26 ? avvicinato all?altro bordo laterale 28a, 29b e l?elemento a perno 15, 19 ? movimentato in configurazione di disimpegno.
In una versione, i mezzi di collegamento 25 comprendono una coppia di denti 26 contrapposti tra loro e una coppia di rispettivi alloggiamenti 27. In tal caso, il corpo tubolare interno 4 comprende una coppia di scanalature 28 ciascuna destinata a ricevere un dente della coppia di denti 26.
Preferibilmente, i denti 26, e quindi anche le scanalature 28, sono disposti in posizione diametralmente opposta.
Come sopra anticipato, i mezzi di movimentazione 12 comprendono almeno un sistema a leva 30 interposto tra il corpo tubolare esterno 2 e l?elemento a perno di movimentazione 19.
Come illustrato in figura 2, il sistema a leva 30 comprende una base di sostegno 31 e una leva 32 imperniata alla base di sostegno 31 in corrispondenza di un fulcro.
Nel dettaglio, la leva 32 presenta almeno una porzione di collegamento 33, su di cui ? montato l?elemento a perno di movimentazione 19, e una porzione di impugnatura 34 atta ad essere impugnata dall?utilizzatore per movimentare il sistema a leva 30.
Preferibilmente, la porzione di collegamento 33 e la porzione di impugnatura 34 sono inclinate tra loro, preferibilmente di sostanzialmente 90?.
Preferibilmente, la leva 32 ? imperniata in corrispondenza della porzione di collegamento 33 attorno ad un asse di rotazione X1 sostanzialmente trasversale alla direzione di lavoro. Ancora pi? preferibilmente, l?asse di rotazione X1 ? sostanzialmente parallelo alla direzione di impegno V2.
Inoltre, l?elemento a perno di movimentazione 19 e la porzione di impugnatura 34 sono contrapposti tra loro rispetto all?asse di rotazione X1. Utilmente, la base di sostegno 31 ? associata in maniera solidale all?elemento a pistone 11. Il sistema a leva 30 risulta cos? movimentabile insieme all?elemento a pistone 11 lungo la direzione di compressione V1. Come visibile da figura 2, la base di sostegno 31 presenta una porzione a forcella in cui si individuano almeno due bracci 35a, 35b distanziati tra loro. La porzione di collegamento 33 della leva 32 ? posizionata interposta tra i bracci 35a, 35b e imperniata a quest?ultimi mediante un perno passante 36.
Inoltre, il sistema a leva 30 comprende un secondo elemento elastico 37 interposto tra la base di sostegno 31 e la leva 32 e atto a contrapporsi alla forza esercita dall?utilizzatore sulla leva 32.
In dettaglio, l?utilizzatore applica una forza sulla leva 32 per ruotarla in un senso di sollevamento al fine di movimentare l?elemento a perno di movimentazione 19 lungo la direzione di lavoro tra la posizione abbassata e la posizione alzata. Il secondo elemento elastico 37, a sua volta, applica una forza elastica per ruotare la leva 32 in un senso opposto al senso di sollevamento al fine di movimentare l?elemento a perno di movimentazione 19 dalla posizione alzata alla posizione abbassata.
A tale scopo, l?elemento elastico 23 ? operativamente collegato alla leva 32 in una posizione contrapposta alla porzione di impugnatura 34 rispetto al fulcro.
Preferibilmente, la base di sostegno 31 ? disposta in corrispondenza di uno dei denti 26 dei mezzi di collegamento 25.
In tale maniera, in uso, la leva 32 ? disposta nella scanalatura 28 per scorrere lungo quest?ultimo solidalmente all?elemento a pistone 11.
Opportunamente, il corpo tubolare esterno 2 presenta una rientranza 38 atta a ricevere almeno in parte la leva 32. In particolare, la porzione di collegamento 33 ? disposta, in uso, almeno parzialmente nella rientranza 38, mentre la porzione di impugnatura 34 ? disposta esternamente al corpo tubolare esterno 2, risultando accessibile ad un utilizzatore.
Utilmente, la rientranza 38 presenta almeno bordo di battuta 39 che riscontrando la leva 32 funge da fine corsa per quest?ultima, definendo in questo modo la posizione alzata.
Nel dettaglio, la rientranza 38 si estende per un tratto predefinito a partire dal bordo superiore 17 del corpo tubolare esterno 2 al bordo di battuta 39. Opportunamente, almeno uno degli elementi a perno 15, 19 ? accoppiato al corpo tubolare esterno 2 per interposizione di un elemento di supporto 40. In particolare, l?almeno un elemento a perno 15, 19 ? accoppiato all?elemento di supporto 40 in maniera scorrevole lungo la direzione di impegno V2.
Preferibilmente, ciascun elemento a perno 15, 19 ? accoppiato al corpo tubolare esterno 2 per interposizione di un rispettivo elemento di supporto 40.
Inoltre, almeno l?elemento a perno di movimentazione 19 ? accoppiato all?elemento di supporto 40 rotate attorno ad un proprio asse longitudinale. Preferibilmente, tale asse longitudinale ? sostanzialmente parallelo alla direzione di impegno V2. In altre parole, almeno l?elemento a perno di movimentazione 19 ? accoppiato all?elemento di supporto 40 mediante una coppia cilindrica.
Preferibilmente, ciascun elemento a perno 15, 19 ? accoppiato all?elemento di supporto 40 mediante una coppia cilindrica. Non si esclude tuttavia che l?elemento a perno di blocco 15 possa essere accoppiato all?elemento di supporto mediante una coppia prismatica.
Come visibile da figura 3, l?elemento di supporto 40 si estende tra una faccia esterna 40b, affacciata, in uso, al corpo tubolare interno 4, e una faccia interna 40a contrapposta alla faccia esterna 40b. In uso, la porzione di testa 21 e la porzione di coda 20 dell?elemento a perno 15, 19 sono rivolte, rispettivamente, verso la faccia esterna 40b e la faccia interna 40a dell?elemento di supporto 40.
Utilmente, l?elemento di supporto 40 che ? associato all?elemento a perno di blocco 15 ? solidale all?elemento a pistone 11. Poich? l?elemento a pistone 11 ? solidale al corpo tubolare esterno 2, l?elemento a perno di blocco 15 risulta in tale maniera accoppiato solidale al corpo tubolare esterno 2. Mediante tale accorgimento ? possibile disporre anche l?elemento a perno 15, 19 all?interno della cavit? 6 del corpo tubolare interno 4, realizzando un dispenser 1 maggiormente compatto.
Come visibile da figura 2, l?elemento di supporto 40 ? disposto in corrispondenza del perimetro dell?elemento a pistone 11 al fine di posizionare l?elemento a perno di blocco 15 in prossimit? di una sede della pluralit? di sedi di blocco 14.
Riassumendo, gli elementi di supporto 40 degli elementi a perno di blocco 15 e i denti 26 dei mezzi di collegamento 25 sono disposti lungo il perimetro dell?elemento a pistone 11 alternati tra loro a distanziati di un tratto angolare di sostanzialmente 90?. La base di sostegno 31 del sistema a leva 30 ? invece posizionata in corrispondenza di uno dei denti 26.
Invece, l?elemento di supporto 40 che ? associato all?elemento a perno di movimentazione 19 ? montato sul sistema a leva 30, preferibilmente in corrispondenza della porzione di collegamento 33.
Come sopra anticipato, l?elemento a perno di movimentazione 19 ? movimentato lungo la direzione di lavoro mediante un sistema a leva 30. Per tale motivazione, il moto dell?elemento a perno di movimentazione 19 risulta sostanzialmente curvilineo e comporta, quindi, una variazione di orientamento delle superfici di invito 22 e di riscontro 24 rispetto alle sedi 14, 47.
Per evitare tale rotazione, l?elemento a perno di movimentazione 19 ? accoppiato all?elemento di supporto 40 ruotabile attorno ad un proprio asse longitudinale. Inoltre, il dispenser 1 comprende mezzi di antirotazione 41 interposti tra l?elemento a perno di movimentazione 19 e l?elemento di supporto 40 e atti a mantenere invariato l?orientamento dell?elemento a perno di movimentazione 19 rispetto alla pluralit? di sedi 14, 47.
Nella fattispecie, i mezzi di antirotazione 41 comprendono un elemento di battuta 42 associato solidale all?elemento a perno di movimentazione 19 e una superficie di battuta 43 associata all?elemento di supporto 40. L?elemento di battuta 42 ? atto a riscontrare la superficie di battuta 43 per ruotare e/o mantenere in posizione l?elemento a perno di movimentazione 19 a seguito della movimentazione di quest?ultimo.
Preferibilmente, l?elemento di battuta 42 ? associato alla porzione di coda 20 dell?elemento a perno di movimentazione 19 e la superficie di battuta 43 ? posizionata in corrispondenza della faccia interna 40a dell?elemento di supporto 40. In particolare, la superficie di battuta 43 ? disposta trasversalmente alla faccia interna 40a dell?elemento di supporto 40.
Nel dettaglio, l?elemento di battuta 42 presenta almeno un bordo 44 disposto a contatto con la superficie di battuta 43. Il bordo 44 presenta almeno un primo e un secondo tratto inclinati tra loro.
Durante la movimentazione dell?elemento a perno di movimentazione 19 tra la posizione abbassata e la posizione alzata, la superficie di battuta 43 passa da riscontrare il primo tratto a riscontrare il secondo tratto, e/o viceversa, agendo sull?elemento a perno 19 per ruotarlo.
Preferibilmente, la porzione di battuta 9 sulla quale agisce l?elemento elastico 23 ? disposta sull?elemento di battuta 42 dei mezzi di antirotazione 41.
Nel caso in cui anche l?elemento a perno di blocco 15 ? accoppiato al rispettivo elemento di supporto 40 mediante una coppia cilindrica, i mezzi di antirotazione 41 comprendono un elemento di battuta 42 e una superficie di battuta 43 associati all?elemento a perno di blocco 15 e al rispettivo elemento di supporto 40.
Poich? il moto dell?elemento a perno di blocco 15 ? sostanzialmente lineare, l?elemento di battuta 42 associato a quest?ultimo presenta un bordo 44 sostanzialmente rettilineo.
Utilmente, almeno uno dei corpi tubolari 2, 4 ? realizzato almeno in parte in un materiale compostabile.
Preferibilmente, ciascuno dei corpi tubolari 2, 4 ? realizzato almeno in parte in un materiale compostabile.
Oggetto della presente invenzione ? altres? un kit per l?erogazione di prodotti fluidi comprendente un dispenser 1 e almeno una cartuccia C accoppiabile al dispenser 1.
Utilmente, la cartuccia C ? configurata per essere compressa lungo una propria direzione longitudinale. Tale direzione longitudinale ?, in uso, sostanzialmente parallela alla direzione di compressione V1.
A tale scopo, preferibilmente, la cartuccia C ? del tipo di un soffietto. In altre parole, la cartuccia C comprende un corpo principale A configurato a mantice. Nella fattispecie, il corpo principale A presenta una forma sostanzialmente cilindrica in cui si individua almeno una parete laterale che, in sezione trasversale, ? sostanzialmente circolare. La parete laterale presenta una o pi? piegature disposte lungo la direzione longitudinale del corpo principale A. In particolare, le piegature si estendono sostanzialmente su di un piano trasversalmente alla direzione longitudinale, ovvero si estendono lungo il perimetro della parete laterale.
Tale accorgimento permette di garantire che la compressione della cartuccia C da parte dell?elemento a pistone 11 avvenga lungo la direzione di compressione V1, evitando accartocciamenti indesiderati che potrebbero compromettere la corretta erogazione del prodotto fluido.
Non si escludono, tuttavia, alternative forme di attuazione in cui la cartuccia C sia realizzata sotto forma di un tubetto o di un sacchetto flessibile.
Preferibilmente, la cartuccia C ? realizzata almeno in parte in un materiale compostabile.
Preferibilmente, il kit comprende una pluralit? di cartucce C, sostituibili ed intercambiali tra loro.
Si ? in pratica constatato come l?invenzione descritta raggiunga gli scopi proposti e in particolare si sottolinea il fatto che il dispenser per prodotti fluidi secondo il trovato consente di erogare efficacemente il prodotto fluido, senza eccessivi sforzi da parte dell?utilizzatore, il prodotto fluido, indipendentemente dalla quantit? di prodotto presente nel contenitore. Inoltre, il dispenser permette di ridurre notevolmente lo spreco di prodotto fluido sprecata rispetto all?arte nota.
Claims (10)
1) Dispenser (1) per prodotti fluidi, caratterizzato dal fatto che comprende: - almeno un corpo tubolare esterno (2) e un corpo tubolare interno (4) accoppiabili telescopicamente tra loro, detto corpo tubolare interno (4) comprendendo una cavit? (6) atta ad alloggiare una cartuccia (C) contenente un prodotto fluido da erogare;
- un elemento a pistone (11) associato a detto corpo tubolare esterno (2) e disposto, in uso, almeno parzialmente in detta cavit? (6);
- mezzi di movimentazione (12) interposti tra detti corpi tubolari (2, 4) e configurati per movimentare, per effetto di una forza esterna applicata su di essi, detto corpo tubolare interno (4) rispetto a detto corpo tubolare esterno (2), e/o viceversa, lungo una direzione di compressione (V1) lungo la quale detto elemento a pistone (11) preme in battuta detta cartuccia (C) al fine di comprimerla ed erogare detto prodotto fluido; e
- mezzi di blocco (13) configurati per bloccare la movimentazione reciproca di detti corpi tubolari (2, 4) lungo detta direzione di compressione (V1) in una pluralit? di posizioni predefinite al fine di erogare una quantit? predefinita di detto prodotto fluido.
2) Dispenser (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto corpo tubolare interno (4) comprende una parete di fondo (7) affacciata a detta cavit? (6), detta cartuccia (C) essendo posizionabile tra detta parete di fondo (7) e detto elemento a pistone (11),
e dal fatto che detti mezzi di movimentazione (12) sono configurati per movimentare in avvicinamento detta parete di fondo (7) a detto elemento a pistone (11).
3) Dispenser (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di blocco (13) comprendono:
- una pluralit? di sedi di blocco (14) ricavate lungo detto corpo tubolare interno (4); e
- almeno un elemento a perno di blocco (15) associato a detto corpo tubolare esterno (2) e atto ad essere alloggiato in ciascuna di detta pluralit? di sedi di blocco (14),
detto elemento a perno di blocco (15) essendo mobile tra una configurazione di impegno, in cui ? alloggiato in una sede di detta pluralit? di sedi di blocco (14) per bloccare la movimentazione reciproca di detti corpi tubolari (2, 4), e una configurazione di disimpegno in cui ? estratto da detta una sede di detta pluralit? di sedi di blocco (14) per consentire la movimentazione reciproca di detti corpi tubolari (2, 4).
4) Dispenser (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (12) comprendono:
- una pluralit? di sedi di movimentazione (47) ricavate lungo detto corpo tubolare interno (4); e
- almeno un elemento a perno di movimentazione (19) mobile tra una configurazione di impegno, in cui ? alloggiato in una sede di detta pluralit? di sedi di movimentazione (47) per vincolarsi a detto corpo tubolare interno (4), e una configurazione di disimpegno in cui ? estratto da detta una sede di detta pluralit? di sedi di movimentazione (47) per liberarsi da detto corpo tubolare interno (4),
detto elemento a perno di movimentazione (19) essendo associato a detto corpo tubolare esterno (2) in maniera mobile rispetto a quest?ultimo lungo almeno una direzione di lavoro sostanzialmente parallela a detta direzione di compressione (V1) dimodoch?, quando in configurazione di impegno, possa movimentare detto corpo tubolare interno (4) lungo detta direzione di compressione (V1).
5) Dispenser (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra detti elementi a perno (15, 19) presenta almeno una superficie di invito (22) atta a riscontrare in battuta almeno un bordo (16, 17, 18) di detta rispettiva sede (14, 47) per movimentare detto almeno uno tra detti elementi a perno (15, 19) dalla configurazione di impegno alla configurazione di disimpegno.
6) Dispenser (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra detti mezzi di movimentazione (12) e detti mezzi di blocco (13) comprende un elemento elastico (23) interposto tra detto corpo tubolare esterno (2) e detto almeno uno tra detti elementi a perno (15, 19), detto elemento elastico (23) essendo atto a spingere elasticamente detto elemento a perno (15, 19) da detta configurazione di disimpegno a detta configurazione di impegno.
7) Dispenser (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno tra detti elementi a perno (15, 19) comprende una superficie di riscontro (24) atta a riscontrare in battuta almeno un bordo (16, 17, 18) di detta rispettiva sede (14, 47) per impedire la movimentazione di detto elemento a perno (15, 19) tra la configurazione di impegno a quella di disimpegno.
8) Dispenser (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che, in uso, detta superficie di riscontro (24) e detta superficie di invito (22) sono disposte, rispettivamente, in posizione distale e prossimale rispetto a detta parete di fondo (7) di detto corpo tubolare interno (4) in modo da consentire la movimentazione lungo detta direzione di compressione (V1) e impedirlo nel verso opposto.
9) Dispenser (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta superficie di invito (22) presenta una forma sostanzialmente curvilinea e detta superficie di riscontro (24) presenta una forma sostanzialmente piatta.
10) Dispenser (1) secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione (12) comprendono almeno un sistema a leva (30) interposto tra detto corpo tubolare esterno (2) e detto elemento a perno di movimentazione (19) e configurato per essere impugnato da un utilizzatore al fine di applicare una forza tale movimentare detto elemento a perno di movimentazione (19) lungo detta direzione di lavoro.
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Citations (2)
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FR2355732A1 (fr) * | 1975-09-10 | 1978-01-20 | Obbergen Francois Van | Dispositif de conservation pour produits cosmetiques et analogues |
WO1998032667A1 (en) * | 1997-01-28 | 1998-07-30 | Amcad Holdings Limited | Collapsible measured-dose dispensing container |
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2021
- 2021-10-11 IT IT102021000026039A patent/IT202100026039A1/it unknown
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