IT201900006916A1 - Riempitrice con pompa a siringa per prodotti farmaceutici - Google Patents

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IT201900006916A1
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IT
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projection
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Marco Cesari
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G F S P A
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    • B65B3/10Methods of, or means for, filling the material into the containers or receptacles by application of pressure to material
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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Infusion, Injection, And Reservoir Apparatuses (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“Riempitrice con pompa a siringa per prodotti farmaceutici”
La presente invenzione ha per oggetto una riempitrice per prodotti farmaceutici comprendente una pompa a siringa.
Sono note riempitrici comprendenti una pompa a siringa in cui la pompa a siringa comprende una camicia esterna e uno stelo interno definente uno stantuffo. La pompa a siringa si sviluppa tra una prima estremità (ricavata sullo stelo) e una seconda estremità (ricavata sulla camicia) che sono reciprocamente opposte e collegate rispettivamente ad un primo e un secondo attacco (tra loro identici). Il primo attacco consente l’inserimento e l’estrazione dello stantuffo da detta camicia oltre che una rotazione dello stesso attorno al proprio asse di sviluppo longitudinale. Questo con l’obiettivo di trasferire il fluido da una zona di ingresso nella camicia ad una zona di uscita dalla camicia.
Il primo attacco comprende una sporgenza da cui si sviluppa un perno trasversale che attraversa un foro passante ricavato nella prima estremità dello stelo.
Tale perno si protende a sbalzo dalla sporgenza attraversando il foro sopraindicato. Una manopola è avvitabile sul perno dal lato opposto rispetto alla sporgenza per impedire che il perno possa sfilarsi dal foro.
Un inconveniente di tale soluzione è legato alla difficoltà di pulizia del perno e delle zone limitrofe che definiscono un sottosquadro in cui è difficile una accurata azione meccanica.
Inoltre per poter applicare o rimuovere la prima estremità della pompa dal primo attacco è necessario rimuovere preventivamente la manopola e successivamente sfilare lateralmente lo stelo fino a far fuoriuscire il perno dal foro. Inoltre serrando in misura maggiore o minore la manopola si riesce a modificare la posizione della prima estremità della pompa a siringa. Conseguentemente ad ogni collegamento si dovrà porre attenzione al fine di centrare correttamente la prima estremità dello stelo rispetto al primo attacco.
In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione è proporre una riempitrice che semplifica le operazioni di pulizia.
Ulteriore scopo della presente invenzione è velocizzare e agevolare l’assemblaggio della pompa a siringa. Ulteriore vantaggio è migliorare la precisione di collegamento della pompa a siringa.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da una riempitrice, comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di una riempitrice, come illustrata negli uniti disegni in cui:
- figure 1, 2, 6 e 7 mostrano viste esplose di una prima soluzione costruttiva di una riempitrice secondo la presente invenzione;
- figure 3 e 4 mostrano dettagli di figura 1;
- figura 5 mostra un dettaglio di figura 2;
- figure 8 e 9 mostrano viste esplose di una seconda soluzione costruttiva di una riempitrice secondo la presente invenzione;
- figure 10 e 11 mostrano dettagli rispettivamente delle figure 8 e 9; - figura 12 mostra una vista della seconda soluzione costruttiva secondo la presente invenzione;
- figura 13 mostra una vista in sezione della seconda soluzione costruttiva secondo la presente invenzione;
- figura 14 mostra un dettaglio di figura 8.
Nelle unite figure con il numero di riferimento 1 si è indicata una riempitrice per prodotti farmaceutici. Tali prodotti farmaceutici sono erogati in forma liquida, ma potrebbero anche essere sostanze altamente viscose.
La riempitrice 1 comprende una pompa 2 a siringa.
Opportunamente la riempitrice 1 comprende una giostra rotante comprendente una pluralità di stazioni di riempimento, ciascuna comprendente una corrispondente pompa 2 a siringa. Tali stazioni di riempimento sono distribuite lungo il perimetro della giostra.
Opportunamente la riempitrice 1 comprende anche un serbatoio 90 del prodotto farmaceutico allo stato fluido (come illustrato in forma schematica in figure 2 e 9). Preferibilmente tale serbatoio 90 è comune a tutte le stazioni di riempimento. La riempitrice 1 comprende inoltre un ugello 900 di erogazione di una quantità dosata del fluido (come illustrato in forma schematica in figure 2 e 9).
Opportunamente ciascuna stazione di riempimento comprende un corrispondente ugello 900 di erogazione del prodotto farmaceutico in un contenitore esterno.
La pompa 2 è interposta tra il serbatoio 90 e l’ugello 900.
Ciascuna stazione di riempimento comprende anche un condotto di alimentazione del prodotto farmaceutico che collega il serbatoio 90 e la pompa 2. Ciascuna stazione di riempimento comprende anche un condotto di mandata che collega la pompa 2 e l’ugello 900 di erogazione. Nel seguito si farà riferimento ad una pompa 2, descrivendo come essa interagisce con restanti parti della riempitrice 1. Opportunamente quanto descritto con riferimento ad una pompa 2 di una stazione di riempimento può essere ripetuto per ciascuna stazione di riempimento.
La pompa 2 comprende un corpo 21 e uno stelo 22 inseribile/estraibile rispetto al corpo 21 lungo una direzione 3 longitudinale. Lo stelo 22 si protende in parte all’interno e in parte all’esterno del corpo 21. Lo stelo 22 definisce uno stantuffo che richiama il prodotto farmaceutico nel corpo 21 e lo invia nel condotto di mandata.
Il corpo 21 comprende/è costituito da una camicia che definisce una cavità interna in cui è mobile lo stelo 22.
Il corpo 21 (in pratica la camicia) comprende un ingresso 211 del prodotto farmaceutico allo stato fluido e una uscita 212 del prodotto farmaceutico allo stato fluido. L’ingresso 211 è collegato al serbatoio 90. L’uscita 212 è collegata all’ugello 900. Ciò avviene rispettivamente mediante i condotti di alimentazione e di mandata sopradescritti. Opportunamente l’ingresso 211 e l’uscita 212 sono ricavate su un fianco laterale del corpo 21. Lo stelo 22 divide la cavità interna in due camere. Una rotazione dello stelo 22 attorno a detta direzione 3 longitudinale trasferisce il fluido da detto ingresso 211 a detta uscita 212. Lo spostamento dello stelo 22 lungo la direzione 3 longitudinale consente di richiamare il fluido dall’ingresso 21 oppure l’erogazione attraverso l’uscita 212. Le pompe 2 a siringa, in quanto tali, sono note e dunque non verranno descritte ed illustrate nel dettaglio.
Opportunamente la riempitrice 1 comprende due morse 91, 92 di serraggio che collegano rispettivamente:
- l’ingresso 211 con il condotto di alimentazione del prodotto farmaceutico (prelevato dal serbatoio 90); e
- l’uscita 212 con il condotto di mandata.
La pompa 2 comprende una prima estremità 41 longitudinale che è ricavata in detto corpo 21 o in detto stelo 22.
La riempitrice 1 comprende inoltre mezzi 5 di supporto della pompa 2 a siringa. I mezzi 5 di supporto comprendono un primo attacco 51 che si connette amovibilmente con la prima estremità 41 della pompa 2 a siringa. Vantaggiosamente il primo attacco 51 è azionato elettricamente o pneumaticamente per permetterne la movimentazione (in tal caso vantaggiosamente la prima estremità 41 è ricavata nello stelo 22). Ciò consente di movimentare il primo attacco 51 (e quindi la prima estremità 41) lungo la direzione 3 longitudinale e attorno ad un asse di rotazione parallelo alla direzione 3 longitudinale.
La riempitrice 1 comprende mezzi 6 di interconnessione del primo attacco 51 e di detta prima estremità 41. Ciò consente un collegamento meccanico tra il primo attacco 51 e la prima estremità 41. I mezzi 6 di interconnessione comprendono una prima sporgenza 61 e una prima sede 62 che accoglie la prima sporgenza 61. La prima sporgenza 61 è inseribile e estraibile dalla prima sede 62 assialmente lungo la direzione 3 longitudinale. In particolare la prima sporgenza 61 e la prima sede 62 non presentano ostacoli che impediscono il reciproco inserimento assiale o la reciproca estrazione assiale (intesa lungo la direzione 3 longitudinale). La prima sporgenza 61 e la prima sede 62 sono ricavate una in detto primo attacco 51 e un’altra nella prima estremità 41. Nella soluzione preferita ed illustrata nelle unite figure la prima sporgenza 61 è ricavata nel primo attacco 51 e la prima sede 62 nella prima estremità 41 della pompa 2. Infatti la pompa 2 è amovibile e una volta rimossa è pulibile con maggiore facilità (ad esempio posizionando almeno parte dei suoi componenti in un bagno ad ultrasuoni). Dunque è preferibile che la prima sede 62 sia ricavata nella prima estremità 41 della pompa 2. E’ più complicato pulire accuratamente le concavità (come la prima sede 62) rispetto alle protuberanze (come la prima sporgenza 61). Dunque è opportuno che la prima sede 62 sia posta sul componente che può essere pulito con maggiore facilità.
Al fine di agevolare la pulizia il primo attacco 51 è privo di elementi filettati. Analoga cosa per lo stelo 22, in particolare la prima estremità 41. Opportunamente la prima sporgenza 61 e la prima sede 62 sono prive di collegamenti filettati.
Vantaggiosamente con riferimento alle soluzioni illustrate nelle unite figure la prima sporgenza 61 può comprendere una prima protrusione 611 di centraggio radiale del primo attacco 51 rispetto alla prima estremità 41. La prima protrusione 611 si sviluppa lungo la direzione 3 longitudinale. In particolare la prima protrusione 611 si sviluppa preponderantemente lungo la direzione 3 longitudinale.
La prima sporgenza 61 comprende anche un primo rilievo 612 che si sviluppa trasversalmente dalla prima protrusione 611 (e dunque si sviluppa trasversalmente alla direzione 3 longitudinale). Il primo rilievo 612 si innesta nella prima sede 62 per vincolare girevolmente il primo attacco 51 e la prima estremità 41. Il primo attacco 51 e la prima estremità 41 sono quindi girevolmente vincolati attorno alla direzione 3 longitudinale (in particolare attorno ad un asse longitudinale dello stelo 22). In particolare il primo rilievo 612 e la prima sede 62 sono accoppiati per trasmettere tra il primo attacco 51 e la prima sporgenza 61 una coppia attorno alla direzione 3 longitudinale. Con riferimento alle soluzioni illustrate, il primo rilievo 612 è dunque un elemento di trascinamento in rotazione. Esso definisce anche un riferimento radiale.
Il primo rilievo 612 opportunamente si sviluppa in corpo unico monolitico con la prima protrusione 611. In questo modo si contrasta l’accumulo di sporcizia negli interstizi, cosa che invece avverrebbe qualora fossero presi in considerazione pezzi distinti.
La riempitrice 1 comprende primi mezzi 71 di serraggio che in una configurazione operativa collegano (preferibilmente abbracciano) la prima estremità 41 e il primo attacco 51 per vincolarli uno all’altro in detta direzione 3 longitudinale. I primi mezzi 71 di serraggio opportunamente comprendono/sono una prima morsa 710 di serraggio. Opportunamente i primi mezzi 71 di serraggio nella configurazione operativa abbracciano la prima estremità 41 e il primo attacco 51 per vincolarli uno all’altro nella direzione 3 longitudinale.
Opportunamente la prima morsa 710 di serraggio comprende una prima e una seconda ganascia 711, 712 incernierate reciprocamente. Inoltre la prima morsa 710 di serraggio comprende una maniglia 713 incernierata alla prima ganascia 711. Una rotazione della maniglia 713 permette di spostarla tra una posizione di disimpegno e una posizione di serraggio in cui si inserisce in una apposita scanalatura in cui trattiene serrata la prima e la seconda ganascia 711, 712. Preferibilmente la prima morsa 710 può essere serrata senza la necessità di utensili (avvitatore, chiave inglese, ecc.).
Si faccia nel seguito alla soluzione esemplificativa mostrata in figure 1-7. Nella soluzione preferita la riempitrice 1 comprende un primo piattello 610 da cui si sviluppa detta prima sporgenza 61. Opportunamente il primo piattello 610 è ricavato sul primo attacco 51. La riempitrice 1 comprende inoltre un secondo piattello 620 da cui si sviluppa (o meglio in cui è ricavata) la prima sede 62 contraffacciante la prima sporgenza 61. Opportunamente il secondo piattello 620 è ricavato in detta prima estremità 41 della pompa 2. La prima sede 62 si protende dal secondo piattello 620 verso l’interno della pompa 2. La prima sede 62 è preferibilmente un foro cieco. Il primo e il secondo piattello 610, 620 presentano una struttura discoidale. Opportunamente la prima morsa 710 di serraggio abbraccia il primo e il secondo piattello 610, 620. In particolare un bordo perimetrale sporgente del primo piattello 610 e un bordo perimetrale sporgente del secondo piattello 620 rimangono assialmente intrappolati tra due rilievi ricavati sia sulla prima sia sulla seconda ganascia 711, 712 della prima morsa 710.
Nella soluzione preferita il primo rilievo 612 è privo di sottosquadri lungo la direzione 3 longitudinale. L’assenza di sottosquadri consente di agevolare la pulizia essendo minori gli anfratti e le sedi in cui lo sporco può annidarsi e accumularsi.
Preferibilmente il primo rilievo 612 ha un lato in comune (cioè unito) con il primo piattello 610 e un lato in comune (cioè unito) con la prima sporgenza 61.
La prima sporgenza 61 si protende dal primo piattello 610 lungo la direzione 3 longitudinale senza generare sottosquadri.
La prima protrusione 611 si protende lungo la direzione 3 longitudinale in misura maggiore del primo rilievo 612. Sia la prima protrusione 611 sia il primo rilievo 612 si innestano nella prima sede 62.
La prima sede 62 comprende una prima cavità 621 coassiale con la prima protrusione 611. La prima sede 62 comprende anche un recesso 622 che si protende lateralmente rispetto alla prima cavità 621 trasversalmente alla direzione 3 longitudinale. Il recesso 622 è unito alla prima cavità 621.
Opportunamente la prima cavità 621 è controsagomata rispetto alla prima protrusione 611. Opportunamente il recesso 622 è controsagomato rispetto al primo rilievo 612.
Preferibilmente nella configurazione operativa:
- la prima sporgenza 61 (opportunamente sia la prima protrusione 611, sia il primo rilievo 612) è completamente inserita nella prima sede 62; la prima sporgenza 61 non è dunque visibile dall’esterno;
- la prima sede 62 circonda la prima sporgenza 61.
Preferibilmente la prima protrusione 611 di centraggio radiale è coassiale con lo stelo 22. Il primo rilievo 612 si sviluppa radialmente rispetto alla direzione 3 longitudinale. Questo permette la trasmissione della coppia tra il primo attacco 51 e la prima estremità 41.
Si faccia ora riferimento alla soluzione di figure 8-14. La prima sede 62 e la prima sporgenza 61 sono complementari e definiscono in combinazione mezzi di centraggio radiale del primo attacco 51 rispetto alla prima estremità 41 e mezzi che vincolano girevolmente il primo attacco 51 rispetto alla prima estremità 41. Come ben evidente in figura 13 i mezzi di centraggio radiale e i mezzi che vincolano girevolmente il primo attacco 51 rispetto alla prima estremità 41 comprendono il primo rilievo 612 posto sulla prima sporgenza 61 e una concavità 626 controsagomata facente parte della sede 62.
La prima sede 62 è definita da (vedasi in particolare figura 11):
- una base 623 trasversale (preferibilmente ortogonale) alla direzione 3 longitudinale;
- una parete 624 laterale che si sviluppa da detta base 623. La parete 624 laterale comprende un fianco 625 laterale che delimita la prima sede 62. Il fianco 625 laterale definisce la concavità 626. Tale fianco 625 laterale comprende una superficie parallela alla direzione 3 longitudinale, preferibilmente è costituito da una pluralità di superfici parallele alla direzione 3 longitudinale. Il fianco 625 laterale non presenta sottosquadri. La prima sporgenza 61 è complementare a tale parete 624, in particolare per definire un volume cilindrico o parallelepipedo.
In particolare la prima sede 62 e la prima sporgenza 61 sono complementari per definire un volume avente almeno una sezione che, ortogonalmente a detta direzione 3 longitudinale, è preferibilmente circolare. Tale sezione è abbracciata da detta prima morsa 710 di serraggio. Una interfaccia 630 tra la prima protrusione 611 e la prima sporgenza 61 attraversa tale sezione e collega due porzioni opposte della sezione.
La prima morsa 710 di serraggio intrappola assialmente un bordo arcuato esterno della prima sporgenza 61 e un bordo arcuato esterno della prima estremità 41.
Si faccia ora riferimento ad entrambe le due soluzioni esemplificativamente illustrate nelle figure 1-14 allegate. La prima estremità 41 longitudinale è ricavata nello stelo 22 (ma eventualmente potrebbe essere ricavata nel corpo 21 della pompa 2, soluzione non illustrata). Con riferimento alla soluzione esemplificata nelle figure allegate i mezzi 5 di supporto di detta pompa 2 comprendono anche un secondo attacco 52 che si connette amovibilmente con una seconda estremità 42 longitudinale della pompa 2 a siringa. La seconda estremità 42 è longitudinalmente opposta alla prima estremità 41. In particolare è ricavata nel corpo 21 della pompa 2. Quanto descritto con riferimento alla interazione tra la prima estremità 41 e il primo attacco 51 può essere ripetuto per la interazione tra la seconda estremità 42 e il secondo attacco 52. A questo proposito la riempitrice 1 comprende inoltre mezzi 60 di interconnessione del secondo attacco 52 e della seconda estremità 42 comprendenti una seconda sporgenza 81 e una seconda sede 82 che accoglie detta seconda sporgenza 81. Quanto descritto in precedenza per i mezzi 6 di interconnessione può essere ripetuto per i mezzi 60 di interconnessione. La seconda sporgenza 81 e la seconda sede 82 sono ricavate una nel secondo attacco 52 e un’altra nella seconda estremità 42. Opportunamente la seconda sporgenza 81 comprende:
- una seconda protrusione 811 di centraggio radiale del primo attacco 51 rispetto alla prima estremità 41; detta seconda protrusione 811 sviluppandosi lungo la direzione 3 longitudinale;
- un secondo rilievo 812 che si sviluppa trasversalmente da detta seconda protrusione 811; il secondo rilievo 812 innestandosi nella seconda sede 82 per vincolare girevolmente il secondo attacco 52 e la seconda estremità 42.
In particolare il secondo attacco 52 non si muove girevolmente e dunque impedisce una rotazione della seconda estremità 42 attorno alla direzione 3 longitudinale.
Opportunamente la riempitrice 1 comprende secondi mezzi 72 di serraggio che sono idonei a collegare (opportunamente abbracciare) la seconda estremità 42 e il secondo attacco 52 per vincolarli uno all’altro in detta direzione 3 longitudinale. I secondi mezzi 72 di serraggio comprendono una seconda morsa 720 di serraggio idonea ad abbracciare la seconda estremità 42 e il secondo attacco 52 per vincolarli uno all’altro in detta direzione 3 longitudinale.
Opportunamente per consentirne il corretto funzionamento, la pompa 2 viene collegata connettendo le due opposte estremità 41, 42 longitudinali al primo e al secondo attacco 51, 52. Questo consente di rendere solidali ad una eventuale rotazione attorno ad un asse dello stelo 22:
- la prima estremità 41 con il primo attacco 51;
- la seconda estremità 42 con il secondo attacco 52 (nella soluzione preferita la seconda estremità 42 e il secondo attacco 52 non ruotano).
Inoltre viene applicata una prima morsa 710 che collega il primo attacco 51 e la prima estremità 41 per vincolarsi assialmente. Analoga cosa avviene mediante una seconda morsa 720 che collega il secondo attacco 52 con la seconda estremità 42 della pompa 2.
La presente invenzione consegue importanti vantaggi.
Innanzitutto la riempitrice 1 presenta accorgimenti tali da ottimizzare la pulizia. Infatti la pompa 2 e gli attacchi 51, 52 sono studiati per agevolare al meglio la pulizia ad esempio eliminando sottosquadri e piccoli recessi legati a filettature. Inoltre essi compenetrandosi l’un l’altro riducono il rischio che possano sporcarsi.
Nel contempo pompa 2 e gli attacchi 51 e 52 permettono un veloce assemblaggio. Inoltre ottimizzano la precisione di montaggio e il corretto centraggio. Infatti gli accoppiamenti sono estremamente precisi sia in senso radiale che in senso assiale. Inoltre il sistema consente univocità di montaggio (l’operatore può montare la pompa 2 a siringa solo nella corretta posizione).
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza. Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Riempitrice per prodotti farmaceutici comprendente: - un serbatoio (90) per contenere un fluido farmaceutico; - un ugello (900) per l’erogazione di una quantità dosata di fluido; - una pompa (2) a siringa comprendente un corpo (21) e uno stelo (22) inseribile/estraibile rispetto al corpo (21) lungo una direzione (3) longitudinale; il corpo (21) comprendendo un ingresso (211) di fluido collegato al serbatoio (90) ed una uscita (212) di fluido collegata all’ugello (900); detto stelo (22) protendendosi in parte all’interno e in parte all’esterno del corpo (21); detta pompa (2) comprendendo una prima estremità (41) longitudinale che è ricavata in detto corpo (21) o in detto stelo (22); -mezzi (5) di supporto della pompa (2) a siringa comprendenti un primo attacco (51) che si connette amovibilmente con la prima estremità (41) della pompa (2) a siringa; -mezzi (6) di interconnessione del primo attacco (51) e di detta prima estremità (41) comprendenti una prima sporgenza (61) e una prima sede (62) che accoglie detta prima sporgenza (61); detta prima sporgenza (61) e detta prima sede (62) essendo ricavate una in detto primo attacco (51) e un’altra in detta prima estremità (41); caratterizzata dal fatto che detta prima sporgenza (61) comprende: - una prima protrusione (611) di centraggio radiale del primo attacco (51) rispetto alla prima estremità (41), detta prima protrusione (611) sviluppandosi lungo la direzione (3) longitudinale ed innestandosi in detta prima sede (62); - un primo rilievo (612) che si sviluppa trasversalmente da detta prima protrusione (611); detto primo rilievo (612) innestandosi in detta prima sede (62) per vincolare girevolmente il primo attacco (51) e la prima estremità (41); detta riempitrice (1) comprendendo primi mezzi (71) di serraggio che in una configurazione operativa della riempitrice (1) collegano amovibilmente detta prima estremità (41) e detto primo attacco (51) per vincolarli uno all’altro in detta direzione (3) longitudinale.
  2. 2. Riempitrice secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi (71) di serraggio comprendono/sono una prima morsa (710) di serraggio che, nella configurazione operativa, abbraccia la prima estremità (41) e il primo attacco (51) per vincolarli uno all’altro in detta direzione (3) longitudinale.
  3. 3.Riempitrice secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che detta prima sporgenza (61) è ricavata in detto primo attacco (51) e detta prima sede (62) è ricavata in detta prima estremità (41).
  4. 4.Riempitrice secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo rilievo (612) è privo di sottosquadro lungo detta direzione (3) longitudinale.
  5. 5. Riempitrice secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere: - un primo piattello (610) da cui si sviluppa detta prima sporgenza (61); - un secondo piattello (620) in cui è ricavata detta prima sede (62) e contraffacciante il primo piattello (610) nella configurazione operativa; detti primi mezzi (71) di serraggio, nella configurazione operativa, abbracciando il primo e il secondo piattello (610, 620).
  6. 6. Riempitrice secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto primo rilievo (612) ha un lato unito con detto primo piattello (610) e un lato unito con detta prima sporgenza (61).
  7. 7. Riempitrice secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che in detta configurazione operativa: - detta prima sporgenza (61) è completamente inserita in detta prima sede (62); - detta prima sede (62) circonda detta prima sporgenza (61).
  8. 8. Riempitrice secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che una rotazione dello stelo (22) attorno a detta direzione (3) longitudinale permette di trasferire il fluido da detto ingresso (211) verso detta uscita (212).
  9. 9. Riempitrice secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima protrusione (611) di centraggio radiale è coassiale con detto stelo (22), detto primo rilievo (612) sviluppandosi radialmente rispetto a detta direzione (3) longitudinale.
  10. 10. Riempitrice secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima sede (62) e detta prima sporgenza (61) sono complementari per definire un volume avente almeno una sezione che, ortogonalmente a detta direzione (3) longitudinale, è abbracciata da detti primi mezzi (71) di serraggio; una interfaccia (630) tra detta prima sede (62) e detta prima sporgenza (61) attraversando detta sezione collegando due porzioni opposte della sezione.
  11. 11. Riempitrice secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta prima estremità (41) longitudinale è ricavata in detto stelo (22); i mezzi (5) di supporto di detta pompa (2) comprendendo un secondo attacco (52) che si connette amovibilmente con una seconda estremità (42) longitudinale della pompa (2) a siringa, detta seconda estremità (42) essendo longitudinalmente opposta a detta prima estremità (41); detta riempitrice (1) comprendendo mezzi (60) di interconnessione del secondo attacco (52) e di detta seconda estremità (42) a loro volta comprendenti una seconda sporgenza (81) e una seconda sede (82) che accoglie detta seconda sporgenza (81); detta seconda sporgenza (81) e detta seconda sede (82) essendo ricavate una in detto secondo attacco (52) e un’altra in detta seconda estremità (42); detta seconda sporgenza (81) comprendendo: - una seconda protrusione (811) di centraggio radiale del secondo attacco (52) rispetto alla seconda estremità (42), detta seconda protrusione (811) sviluppandosi lungo la direzione (3) longitudinale; - un secondo rilievo (812) che si sviluppa trasversalmente da da detta seconda protrusione (811); detto secondo rilievo (812) innestandosi in detta seconda sede (82) per vincolare girevolmente il secondo attacco (52) e la seconda estremità (42); detta riempitrice (1) comprendendo secondi mezzi (72) di serraggio che sono idonei a collegare detta seconda estremità (42) e detto secondo attacco (52) per vincolarli uno all’altro in detta direzione (3) longitudinale.
  12. 12. Riempitrice secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che i secondi mezzi (72) di serraggio comprendono/sono una morsa (720) di serraggio che nella configurazione operativa abbracciano detta seconda estremità (42) e detto secondo attacco (52) per vincolarli uno all’altro in detta direzione (3) longitudinale.
  13. 13. Riempitrice per prodotti farmaceutici allo stato fluido comprendente: - un serbatoio (90) per contenere un fluido farmaceutico; - un ugello (900) per l’erogazione di una quantità dosata di fluido; - una pompa (2) a siringa comprendente un corpo (21) e uno stelo (22) inseribile/estraibile rispetto al corpo (21) lungo una direzione (3) longitudinale; il corpo (21) comprendendo un ingresso (211) di fluido collegato al serbatoio (90) ed una uscita (212) di fluido collegata all’ugello (900); detto stelo (22) protendendosi in parte all’interno e in parte all’esterno del corpo (21); detta pompa (2) comprendendo una prima estremità (41) longitudinale che è ricavata in detto corpo (21) o in detto stelo (22); -mezzi (5) di supporto della pompa (2) a siringa comprendenti un primo attacco (51) che si connette amovibilmente con la prima estremità (41) della pompa (2) a siringa; - mezzi (6) di interconnessione del primo attacco (51) e di detta prima estremità (41) comprendenti una prima sporgenza (61) che si sviluppa preponderantemente lungo la direzione (3) longitudinale e una prima sede (62) che accoglie detta prima sporgenza (61); detta prima sporgenza (61) e detta prima sede (62) essendo ricavate una in detto primo attacco (51) e un’altra in detta prima estremità (41); detta prima sede (62) e detta prima sporgenza (61) sono conformati in maniera complementare e definiscono in combinazione mezzi di centraggio radiale del primo attacco (51) rispetto alla prima estremità (41) e mezzi che vincolano girevolmente il primo attacco (51) rispetto alla prima estremità (41); detta riempitrice (1) comprendendo primi mezzi (71) di serraggio che in una configurazione operativa della riempitrice (1) collegano amovibilmente detta prima estremità (41) e detto primo attacco (51) per vincolarli uno all’altro in detta direzione (3) longitudinale; caratterizzata dal fatto che in una sezione ortogonale a detta direzione (3) longitudinale, i mezzi di centraggio radiale del primo attacco (51) rispetto alla prima estremità (41) e i mezzi che vincolano girevolmente il primo attacco (51) rispetto alla prima estremità (41) comprendono: -una concavità (626) facente parte della sede (62); -un primo rilievo (612) facente parte della prima sporgenza (61) e controsagomato alla concavità (626).
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