IT202100011216A1 - Dispositivo antifurto per invalidare banconote - Google Patents

Description

"Dispositivo antifurto per invalidare banconote"

DESCRIZIONE

La presente invenzione ? relativa ad un dispositivo antifurto atto ad invalidare banconote. Dispositivi di questo tipo sono impiegati in tutti i luoghi in cui devono essere immagazzinate notevoli quantit? di banconote e che, per loro natura, risultano facilmente accessibili al pubblico. A puro titolo di esempio, un dispositivo antifurto di questo tipo ? impiegabile presso gli sportelli automatici per l?erogazione di denaro contante.

E? noto nello stato della tecnica l?impiego di dispositivi antifurto per invalidate banconote. In particolare, i dispositivi noti sono in grado di invalidare le banconote in risposta a un tentativo di scasso e/o di un accesso non autorizzato ad un cassetto blindato nel quale sono immagazzinate le banconote. Tali dispositivi sono impiegati per il loro effetto dissuasivo, in quanto rendendo nota la loro installazione si disincentivano fortemente i tentativi di furto. Inoltre, rendendo inutilizzabili le banconote, anche nel caso in cui il tentativo abbia successo viene annullato il valore della refurtiva.

I dispositivi noti raggiungono l?effetto sopra indicato immettendo della vernice indelebile nel cassetto delle banconote in risposta al tentativo di effrazione. Tale vernice macchia indelebilmente le banconote, annullandole e rendendole inutilizzabili.

Svantaggiosamente, i dispositivi sopra descritti non garantiscono con certezza il raggiungimento dello scopo. Infatti, nel caso piuttosto comune in cui le banconote siano raccolte in mazzi, la vernice non sempre riesce a macchiarle tutte. Alcune banconote potrebbero infatti essere macchiate solo marginalmente, risultando quindi ancora utilizzabili. Altre ancora potrebbero essere macchiate in modo non indelebile, e quindi potrebbero essere rese nuovamente utilizzabili una volta lavate.

RIASSUNTO DELL?INVENZIONE

In questo contesto, il compito tecnico alla base della presente invenzione ? proporre un dispositivo antifurto per invalidare banconote che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati.

In particolare, ? scopo della presente invenzione mettere a disposizione un dispositivo antifurto per invalidare banconote maggiormente affidabile, in grado quindi di garantire con certezza l?annullamento di tutte le banconote presenti in un determinato contenitore.

Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo antifurto per invalidare banconote comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o pi? delle unite rivendicazioni.

In particolare, un dispositivo antifurto per invalidare banconote secondo la presente invenzione ? associabile a un cassetto blindato. Tale cassetto definisce una zona di stoccaggio di una pila di banconote. La zona di stoccaggio ha un lato maggiore e un lato minore perpendicolari fra loro e associabili rispettivamente ad un lato maggiore e ad un lato minore di una banconota. La zona di stoccaggio ha inoltre una lunghezza perpendicolare al lato maggiore e al lato minore.

Il dispositivo comprende un telaio posto in prossimit? della zona di stoccaggio. Una lama ? collegata al telaio, e presenta ciascuna una direzione di sviluppo prevalente disposta parallelamente alla lunghezza della zona di stoccaggio. la lama presenta inoltre un filo tagliente orientato lungo una direzione di taglio trasversale al lato maggiore e al lato minore della zona di stoccaggio.

La lama ? mobile lungo la direzione di taglio fra una configurazione inattiva e una configurazione attiva. Nella configurazione inattiva, la lama ? posta esternamente rispetto alla zona di stoccaggio. Nella configurazione attiva, la lama penetra nella zona di stoccaggio in modo da tagliare delle banconote poste al suo interno.

Il dispositivo comprende inoltre dei mezzi di movimentazione atti a commutare la lama almeno dalla configurazione inattiva alla configurazione attiva in risposta a condizioni di attivazione predeterminate.

Tale dispositivo risolve il problema tecnico. La lama viene infatti posizionata in modo tale da tagliare almeno uno degli elementi identificativi anticontraffazione della banconota, vale a dire l?ologramma e la filigrana. Tagliando le banconote in questo modo, quindi esse vengono invalidate con certezza, precisione e rapidit?.

ELENCO DELLE FIGURE

Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva di un dispositivo antifurto per invalidare banconote, come illustrato negli uniti disegni in cui:

- la Figura 1 ? una vista prospettica di un dispositivo antifurto per invalidare banconote secondo la presente invenzione;

- la Figura 2 ? una vista prospettica di un particolare del dispositivo di Figura 1; e

- la Figura 3 ? una fotografia di una banconota sulla quale sono evidenziate delle linee di taglio lungo le quali opera il dispositivo di Figure 1 e 2.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Con riferimento alle figure allegate, con 1 ? indicato un dispositivo antifurto per invalidare banconote in accordo con la presente invenzione.

Tale dispositivo 1 ? in particolare associabile a un cassetto blindato (non illustrato). All?interno del cassetto ? definita una zona di stoccaggio 100 per una pila di banconote (non illustrate). Il cassetto blindato ? di per s? noto, e non verr? quindi ulteriormente descritto.

In dettaglio, la zona di stoccaggio 100 ha una forma sostanzialmente parallelepipeda, e presenta un lato maggiore 100a e un lato minore 100b perpendicolari fra loro. I lati 100a, 100b individuano una coppia di basi 101 della zona di stoccaggio 100. Si noti che, in uso, i lati maggiore 100a e minore 100b corrispondono sostanzialmente ai lati di una banconota inserita nella zona di stoccaggio 100. Di conseguenza, le banconote sono disposte nella zona di stoccaggio 100 in modo da essere parallele alle basi 101.

La zona di stoccaggio 100 presenta inoltre una lunghezza 100c, perpendicolare ai lati 100a e 100b. Tale lunghezza 100c individua la direzione lungo la quale vengono impilate le banconote e, pertanto, ha una corrispondenza con il numero massimo di banconote alloggiabili all?interno della zona di stoccaggio 100.

Tornando ora al dispositivo 1, si noti che esso comprende un telaio 2, il quale ? posizionato in prossimit? della zona di stoccaggio 100. In particolare, il telaio 2 ? posto sostanzialmente in corrispondenza di una delle basi 101 della zona di stoccaggio 100.

Pi? in dettaglio, il telaio 2 comprende una piastra di base 4. Una coppia di piastre trapezoidali 3 aggetta dalla piastra di base 4. Le piastre trapezoidali 3 sono disposte parallelamente fra loro, e perpendicolarmente rispetto alla piastra di base 4. Ciascuna piastra 3 presenta quindi una rispettiva base maggiore 3a, una rispettiva base minore 3b le quali sono collegate fra loro da una coppia di lati obliqui 3c. Le piastre 3 sono collegate alla piastra di base 4 in corrispondenza della rispettiva base minore 3b. I lati obliqui 3c sono uguali fra loro. In altre parole, le piastre trapezoidali 3 hanno la forma di un trapezio isoscele.

Allo scopo di invalidare le banconote, il dispositivo 1 comprende almeno una lama 5. Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende una coppia di lame 5. Le lame 5 sono collegate al telaio 2, e sono posizionate in corrispondenza di lati opposti della zona di stoccaggio 100. Le lame 5 presentano ciascuna una direzione di sviluppo prevalente ?A? la quale ? orientata parallelamente alla lunghezza 100c della zona di stoccaggio 100. Le lame 5 presentano inoltre ciascuna un rispettivo filo tagliente 6, il quale ? orientato lungo una direzione di taglio ?T? trasversale al lato maggiore 100a e al lato minore 100b della zona di stoccaggio 100.

In uso, le lame 5 sono mobili lungo la rispettiva direzione di taglio ?T?, in particolare fra una configurazione inattiva in cui sono poste esternamente rispetto alla zona di stoccaggio 100 e una configurazione attiva in cui penetrano nella zona di stoccaggio 100 per tagliare delle banconote poste al suo interno.

Si noti che nel passaggio alla configurazione attiva ciascuna lama 5 interseca almeno un lato maggiore 100a e un lato minore 100b della zona di stoccaggio 100. Pi? in particolare, nella configurazione attiva entrambe le lame 5 intersecano lo stesso lato maggiore 100a e ciascuna un rispettivo lato minore 100b della zona di stoccaggio 100. Vantaggiosamente, questo consente di praticare su una banconota dei tagli come quelli mostrati nella figura 3. Si noti che, nel caso venga impiegata una singola lama 5, uno solo di questi tagli ? sufficiente a invalidare la banconota.

Maggiori dettagli sulla struttura delle lame 5 e sulla loro movimentazione saranno forniti in una parte successiva della presente descrizione.

Con particolare riferimento alla figura 2, si noti che il dispositivo 1 ? provvisto di almeno un carrello 7. Preferibilmente, il dispositivo 1 comprende una coppia di carrelli 7. Ciascuna lama 5 ? fissata a un rispettivo carrello 7. Ciascun carrello 7 ? scorrevole rispetto al telaio 2 lungo la direzione di taglio ?T? della rispettiva lama 5.

Con maggior dettaglio, il dispositivo 1 comprende almeno una coppia di guide 8. In particolare, il dispositivo 1 comprende due coppie di guide 8. Ciascuna coppia di guide 8 ? disposta lungo la direzione di taglio ?T? di una rispettiva lama 5. Ciascun carrello 7 ? scorrevole lungo una rispettiva coppia di guide 8.

Con ulteriore dettaglio, ciascuna guida 8 ? fissata in corrispondenza di un rispettivo lato obliquo 3c di una rispettiva piastra trapezoidale 3. Ciascun carrello 7 ? disposto fra corrispondenti lati obliqui 3b di ciascuna piastra 3. Di conseguenza, i lati obliqui 3b delle piastre 3 individuano la direzione lungo la quale si muove il carrello 7, vale a dire la direzione di taglio ?T?. Per eseguire il taglio, le lame 5 vengono quindi fatte traslare dai carrelli 7 partendo dal lato maggiore 3a delle piastre 3 in direzione del lato minore 3b.

Giova ora rilevare che le lame 5 sono preferibilmente del tipo a catena. In altre parole, ciascuna lama 5 comprende una rispettiva catena (non illustrata) la quale ? definita da una pluralit? di elementi taglienti (anch?essi non illustrati). La catena ? disposta fra un primo ingranaggio (non illustrato) il quale ? posto in corrispondenza del carrello 7 e un secondo ingranaggio (non illustrato), il quale ? posto in corrispondenza della base 101 opposta rispetto a quella adiacente al telaio 2.

Con maggior dettaglio, il dispositivo 1 ? provvisto di mezzi di azionamento 9 associati alle lame 5, in grado mettere in rotazione ciascuna catena. I mezzi di azionamento 9 comprendono una coppia di motori 10, ciascuno posto su un rispettivo carrello 7 e collegato al primo ingranaggio della rispettiva catena.

In accordo con la presente invenzione, il dispositivo 1 ? provvisto di mezzi di movimentazione 11 associati alle lame 5, i quali sono atti a commutarle almeno dalla configurazione inattiva alla configurazione attiva in risposta a condizioni di attivazione predeterminate. In particolare, i mezzi di movimentazione 11 comprendono un motore 12 atto a movimentare i carrelli 7.

Mezzi di trasmissione 13 sono disposti fra il motore 12 e i carrelli 7. Vantaggiosamente, nella forma realizzativa preferita dell?invenzione un singolo motore 12 ? in grado di muovere entrambi i carrelli.

Pi? in dettaglio, il motore 12 dei mezzi di movimentazione 11 ? posto centralmente sul telaio 2, ancorato in particolare alla piastra di base 4 ed equidistante dai carrelli 7. Il motore 12 presenta un asse di rotazione orientato lungo una direzione parallela alle direzioni di sviluppo prevalente ?A? delle lame 5. I mezzi di trasmissione 13 comprendono un pignone 14, collegato coassialmente al motore 12, e una coppia di ingranaggi 15a, 15b girevolmente collegati al telaio 2, in particolare a una delle due piastre trapezoidali 3, e presentanti anch?essi rispettivi assi di rotazione disposti parallelamente alle direzioni di sviluppo prevalente delle lame 5. Un primo ingranaggio 15a ingrana sul pignone 14, e trasmette il moto al secondo ingranaggio 15b.

Gli ingranaggi 15a, 15 sono associati ciascuno a un rispettivo carrello 7. In particolare, i mezzi di trasmissione comprendono una coppia di bracci 16 ciascuno girevolmente collegato a una zona periferica di un rispettivo ingranaggio 15a, 15b, in particolare in corrispondenza di una cerniera 17. Ciascuno dei bracci 16 ? inoltre collegato al rispettivo carrello 7. Con riferimento alla figura 2, quando il motore 12 viene azionato il primo ingranaggio 15a ruota in senso orario, mentre il secondo ingranaggio 15b, trascinato dal primo ingranaggio 15a, ruota in senso orario. Di conseguenza, le cerniere 17 si spostano in direzione della piastra di base 4, trascinando i bracci 16 e quindi i carrelli 7.

In accordo con la presente invenzione, il dispositivo 1 ? provvisto di un?unit? di controllo 18 atta a comandare l?attivazione dei mezzi di movimentazione 11. Inoltre, l?unit? di controllo ? in grado di attivare anche i mezzi di azionamento 9 delle singole lame 5.

In dettaglio, l?unit? di controllo 18 ? configurata per acquisire un segnale di intrusione da mezzi sensori esterni al dispositivo 1 e posizionati su un cassetto blindato, e successivamente inviare un segnale di attivazione ai mezzi di movimentazione 11 e ai mezzi di azionamento 9 delle lame 5. I mezzi sensori possono essere di un qualsiasi tipo fra quelli gi? noti al tecnico del settore.

Con ulteriore dettaglio, si noti che i mezzi di azionamento 9, i mezzi di movimentazione 11 e l?unit? di controllo 18 sono alimentati elettricamente. Per migliorare la resistenza a tentativi di effrazione, il dispositivo 1 comprende una batteria tampone 19, posta sul telaio 2 e atta a fornire l?energia necessaria all?attivazione del dispositivo 1 nel caso in cui l?alimentazione esterna venga disconnessa.

Il funzionamento del dispositivo 1 ? il seguente. Quando i mezzi sensori posti sul cassetto blindato rilevano un tentativo di effrazione, l?unit? di controllo 18 attiva i mezzi di azionamento 9 delle lame 5, in particolare i motori 10 che mettono in rotazione le catene. Contemporaneamente, vengono attivati i mezzi di movimentazione 11. Il motore 10 aziona il pignone 14 che, attraverso gli ingranaggi 15a, 15b, tira i bracci 16 in direzione della piastra di base 4. I bracci 16 trascinano ciascuno il rispettivo carrello 7 che, scorrendo sulle guide 8, dirige la lama 5 ad esso fissata con precisione sulla zona delle banconote da tagliare.

Claims (11)

RIVENDICAZIONI

1. Dispositivo antifurto (1) per invalidare banconote, del tipo associabile a un cassetto blindato definente una zona di stoccaggio (100) di una pila di banconote, la zona di stoccaggio avendo un lato maggiore (100a) e un lato minore (100b) perpendicolari fra loro e associabili rispettivamente ad un lato maggiore e ad un lato minore di una banconota, la zona di stoccaggio (100) avendo inoltre una lunghezza (100c) perpendicolare al lato maggiore (100a) e al lato minore (100b), il dispositivo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un telaio (2) posto in prossimit? della zona di stoccaggio (100); almeno una lama (5) collegata al telaio (2) e presentante un asse di sviluppo prevalente (A) disposto parallelamente alla lunghezza (100c) della zona di stoccaggio (100) e un filo tagliente (6) orientato lungo una direzione di taglio (T) trasversale al lato maggiore (100a) e al lato minore (100b) della zona di stoccaggio (100), la lama (5) essendo mobile lungo la direzione di taglio (T) fra una configurazione inattiva in cui ? posta esternamente rispetto alla zona di stoccaggio (100) e una configurazione attiva in cui penetra nella zona di stoccaggio (100) per tagliare delle banconote poste nella zona di stoccaggio (100); mezzi di movimentazione (11) atti a commutarla almeno dalla configurazione inattiva alla configurazione attiva in risposta a condizioni di attivazione predeterminate.

2. Dispositivo antifurto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere una coppia di lame (5) posizionate in corrispondenza di lati opposti della zona di stoccaggio (100).

3. Dispositivo antifurto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che nella configurazione attiva ciascuna lama (5) interseca almeno un lato maggiore (100a) e un lato minore (100b) della zona di stoccaggio (101).

4. Dispositivo antifurto (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che nella configurazione attiva entrambe le lame (5) intersecano lo stesso lato maggiore (100a) e ciascuna un rispettivo lato minore (100b) della zona di stoccaggio (100).

5. Dispositivo antifurto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un carrello (7), la lama (5) essendo fissata al carrello (7), il carrello (7) ? scorrevole rispetto al telaio (2) lungo la direzione di taglio (T) della rispettiva lama (5).

6. Dispositivo antifurto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una coppia di guide (8) disposta lungo la direzione di taglio (T) della lama (5), il carrello (7) essendo scorrevole lungo una la coppia di guide (8).

7. Dispositivo antifurto (1) secondo la rivendicazione 5 o 6 caratterizzato dal fatto chi i mezzi di movimentazione (11) comprendono un motore (12) e mezzi di trasmissione (13) posti fra il motore (12) e ciascun carrello (7).

8. Dispositivo antifurto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la lama (5) comprende una catena definita da una pluralit? di elementi taglienti.

9. Dispositivo antifurto (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di azionamento (9) associati alla lama (5) per mettere in rotazione la catena.

10. Dispositivo antifurto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un?unit? di controllo (18) configurata per acquisire un segnale di intrusione da mezzi sensori posizionati su un cassetto blindato () e per inviare un segnale di attivazione ai mezzi di movimentazione (11).

11. Cassetto blindato comprendente mezzi sensori atti a generare un segnale di intrusione in risposta ad un tentativo di effrazione; un dispositivo antifurto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui i mezzi di movimentazione (11) sono configurati per attivarsi in risposta al segnale di intrusione.