IT202100007223A1 - Impianto e procedimento per la sterilizzazione di strumenti chirurgici. - Google Patents

Impianto e procedimento per la sterilizzazione di strumenti chirurgici. Download PDF

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Francesco Crotti
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un impianto ed un procedimento per la sterilizzazione di strumenti chirurgici. In particolare, l?impianto oggetto dell?invenzione consente di effettuare il lavaggio, la disinfezione e/o l?asciugatura e la sterilizzazione di strumenti chirurgici.
? noto che l?impiego degli strumenti chirurgici richieda operazioni di lavaggio e disinfezione/sterilizzazione per consentire la riutilizzazione in sicurezza degli strumenti.
Sono note le tradizionali procedure a pi? stadi che prevedono l?esecuzione del lavaggio, della disinfezione e della sterilizzazione in differenti fasi e/o stazioni operative in cui il passaggio degli strumenti tra le diverse fasi e/o stazioni richiede un intervento umano.
La necessit? dell?intervento umano determina una serie di inconvenienti di varia natura che possono riguardare la sicurezza sul lavoro degli operatori, la correttezza e l?efficacia dei trattamenti eseguiti, i tempi di esecuzione, la necessit? di utilizzare personale particolarmente specializzato, i costi di lavorazione, ecc.
Ad esempio, un inconveniente ? relativo alla movimentazione degli strumenti tra le differenti stazioni, spesso con la necessit? di introdurre gli strumenti nelle camere preposte ad una o pi? fasi di trattamento in corrispondenza delle stazioni dell?impianto.
Un altro inconveniente ? relativo alla differente configurazione che devono assumere gli strumenti in funzione della fase di trattamento a cui sono sottoposti, in particolare in funzione della conformazione della camera della stazione dedicata a tale fase di trattamento.
Il presente trovato attiene ad un impianto ed un procedimento che si propone di eliminare gli inconvenienti della tecnica nota, incrementando la sicurezza fornita nella sterilizzazione, nonch? l?efficacia e l?efficienza dei trattamenti.
A questo risultato si ? pervenuti, in conformit? del presente trovato, adottando l'idea di realizzare un impianto ed un procedimento aventi le caratteristiche indicate nelle rivendicazioni indipendenti. Altre caratteristiche del presente trovato sono oggetto delle rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente, un impianto ed un procedimento per il lavaggio, la disinfezione, l?asciugatura, la sterilizzazione e la conservazione di strumenti chirurgici in conformit? della presente invenzione presenta migliorate caratteristiche di impiego, ovvero l?esecuzione pi? efficace delle fasi di lavaggio, disinfezione, asciugatura, sterilizzazione e conservazione, unitamente all?ottenimento di un grado pi? elevato di sicurezza, sia per quanto concerne la sterilit? degli strumenti trattati, sia per gli ambienti nei quali avviene il trattamento, sia per gli eventuali operatori che intervengono nel trattamento degli strumenti. Tra i vantaggi della presente invenzione possono essere pertanto elencati a titolo non limitativo i seguenti: l?impianto ed il procedimento consentono di incrementare in misura estremamente rilevante la sicurezza relativa alla sterilit? degli strumenti sterilizzati grazie all?utilizzo degli stessi contenitori o capsule usati per il contenimento degli strumenti come camere all?interno delle quali avvengono le varie fasi del trattamento di lavaggio/disinfezione/ sterilizzazione; l?impianto ed il procedimento consentono di ottimizzare i tempi e le risorse necessarie per l?intero trattamento di lavaggio/disinfezione/sterilizzazione, nonch? per lo stoccaggio finale grazie ad una gestione automatizzata della movimentazione degli strumenti tra le varie stazioni di lavorazione ed eventuali stazioni di attesa; l?impianto ed il procedimento prevedono l?utilizzo di un contenitore nel quale gli strumenti possono essere collocati, all?interno delle griglie di contenimento, su almeno due piani orizzontali differenti per il trattamento, come anche conservati ed utilizzati dopo il trattamento, con la possibilit? di essere prelevati da uno qualsiasi di tali piani senza la necessit? di movimentare gli strumenti posti su un piano differente; ? possibile muovere i contenitori tra le diverse stazioni utilizzando un veicolo autonomo, preferibilmente provvisto di un dispositivo per la lettura e la scrittura di codici interagente con corrispondenti elementi identificativi (ad esempio di tipo a radio frequenza o RFID) presenti sui contenitori ed in corrispondenza delle stazioni dell?impianto, in modo da consentire l?identificazione univoca di ogni contenitore e del relativo stadio di trattamento eseguito o da eseguire.
Questi ed ulteriori vantaggi e caratteristiche della presente invenzione saranno pi? e meglio compresi da ogni tecnico del ramo grazie alla descrizione che segue ed agli annessi disegni, forniti a titolo esemplificativo ma da non considerarsi in senso limitativo, nei quali:
- le Figg.1 e 2 sono relative ad una possibile forma di realizzazione di un impianto in conformit? dell?invenzione, rappresentata in modo schematico, rispettivamente in una vista in pianta dall?alto (Fig.1) e in una vista prospettica (Fig.2);
- le Figg.3A, 3B, 3C, 3D, 3E, 3F, 3G mostrano una possibile forma di realizzazione di una struttura per il contenimento di strumenti chirurgici detta anche contenitore o capsula nella presente descrizione e rappresentata, rispettivamente, in una vista prospettica in configurazione chiusa (Fig.3A), in una vista prospettica in configurazione aperta (Fig.3B), in una vista in pianta dal basso (Fig.3C), in una vista laterale (Fig.3D), in una vista in pianta dall?alto (Fig.3E), in una vista frontale (Fig.3F) ed in una vista in sezione secondo la linea III-III di Fig.3D (Fig.3G);
- le Figg.4A, 4B, 4C, 4D, 4E, 4F mostrano una possibile forma di realizzazione di un veicolo autonomo per la movimentazione di una capsula per il contenimento di strumenti chirurgici, rappresentata, rispettivamente, in una vista prospettica (Fig.4A), in una vista in pianta dal basso (Fig.4B), in una vista laterale (Fig.4C), in una vista frontale (Fig.4D), in un?altra vista laterale in cui supporta una struttura per il contenimento degli strumenti (Fig.4E), ed in una vista in pianta dall?alto (Fig.4F); - le Figg.5A, 5B, 5C, 5D mostrano una possibile forma di realizzazione di una stazione per il lavaggio e la disinfezione dell?esterno della capsula, rappresentata, rispettivamente, in una vista prospettica (Fig.5A), in una vista frontale (Fig.5B), in una vista in pianta dall?alto (Fig.5C) ed in una vista in sezione secondo la linea V-V di Fig.5B (Fig.5D);
- le Figg.6A, 6B, 6C, 6D, 6E mostrano una possibile forma di realizzazione di una stazione per il lavaggio e la disinfezione dell?interno della capsula, rappresentata, rispettivamente, in una prima vista prospettica (Fig.6A), in una seconda vista prospettica (Fig.6B), in una vista frontale (Fig.6C), in una vista laterale (Fig.6D) ed in una vista in pianta dall?alto (Fig.6E);
- le Figg.7A, 7B, 7C sono viste laterali con un particolare ingrandito della forma di realizzazione della stazione per il lavaggio e la disinfezione dell?interno della capsula di cui alle Figg.6A-E, mostrato in tre differenti configurazioni operative;
- le Figg.8A, 8B, 8C, 8D, 8E, 8F mostrano una possibile forma di realizzazione di una stazione per il controllo e la composizione degli strumenti della capsula, rappresentata, rispettivamente, in una prima vista prospettica (Fig.8A), in una seconda vista prospettica (Fig.8B), in una vista frontale (Fig.8C), in una vista in pianta dall?alto (Fig.8D), in una vista laterale (Fig.8E) ed in una vista in sezione secondo la linea VIII-VIII di Fig.8E (Fig.8F);
- le Figg.9A, 9B, 9C, 9D, 9E, 9F, 9G mostrano una possibile forma di realizzazione di una stazione per la sterilizzazione della capsula, rappresentata, rispettivamente, in una prima vista prospettica (Fig.9A), in una seconda vista prospettica (Fig.9B), in una vista in pianta dall?alto (Fig.9C), in una vista frontale (Fig.9D), in una seconda vista frontale (Fig.9E), in una vista in sezione secondo la linea IXf-IXf di Fig.9D (Fig.9F) ed in una vista in sezione secondo la linea IXg-IXg di Fig.9E (Fig.9G). Con riferimento ai disegni delle figure allegate, un impianto (1) realizzato in conformit? dell?invenzione ? composto da una pluralit? di stazioni delegate a differenti fasi operative di un processo di ricondizionamento di strumenti chirurgici, tra le quali gli strumenti vengono movimentati e trattati all?interno di un contenitore o capsula (2).
In particolare, l?impianto (1) rappresentato come esempio nei disegni comprende: una stazione (A) di lavaggio e disinfezione dell?esterno dei contenitori, una stazione (B) di lavaggio e disinfezione dell?interno dei contenitori e dei relativi strumenti contenuti, una stazione (C) per il controllo e la ricomposizione del set di strumenti contenuti nella capsula ed una stazione (D) di sterilizzazione. L?impianto (1) mostrato nei disegni ? inoltre provvisto di una stazione di accumulazione (V), un deposito finale delle capsule (Z), un gruppo vuoto centralizzato (H) ed un gruppo vapore centralizzato (S).
In pratica, nell?impianto (1) gli strumenti sono sottoposti a tutto il processo di ricondizionamento restando sempre in una stessa zona, la quale avr? pertanto il medesimo livello di classificazione ambientale. Questa caratteristica semplifica in modo notevole la gestione dell?area evitando le classiche tre zone (sporco, pulito, sterile) presenti nelle odierne centrali di sterilizzazione.
Nella stazione (A) di lavaggio e disinfezione dell?esterno dei contenitori viene eseguito un trattamento sull?esterno delle capsule (2), le quali vengono introdotte nella stazione (A) attraverso uno sportello (42) scorrevole verticalmente, il quale definisce l?ingresso nell?area di trattamento dell?impianto (1). In altre parole, dallo sportello (42) a valle, cio? secondo il progredire del trattamento, la capsula (2) rester? sempre all?interno di un?area avente medesimo livello di contaminazione. Nella stazione (B) di lavaggio e disinfezione dell?interno dei contenitori e degli strumenti contenuti, come verr? meglio descritto in seguito, gli strumenti posti all?interno della capsula (2) vengono sottoposti a lavaggio e disinfezione grazie ad appositi collegamenti tra la stazione (B) e l?interno della capsula (2) che consentono di utilizzare la stessa capsula (2) come camera di lavaggio degli strumenti nella stazione (B).
Nella stazione (C) sono previsti mezzi robotizzati in grado di verificare il contenuto della capsula (2) riconoscendo la tipologia di strumenti contenuti nonch? il loro stato di usura ovvero la presenza di anomalie.
La stazione (D) di sterilizzazione ? costituita da un?apparecchiatura ad autoclave in cui la capsula (2) costituisce la camera di sterilizzazione per gli strumenti. Nei disegni delle Figg.1-2 la stazione (D) ? provvista di un?appendice (D1) che pu? definire un piano di appoggio supplementare per la capsula (2). L?appendice (D1) non ? rappresentata nelle Figg.9A-9G nelle quali la stazione di sterilizzazione (D) ? illustrata in maggior dettaglio rispetto alle Figg.1-2.
Nell?esempio di impianto (1) mostrato nelle Figg.1 e 2, ? prevista una stazione di accumulazione (V) nella quale possono essere posizionate le capsule (2) in attesa di completare il trattamento; in pratica, poich? l?impianto ? in grado di riconoscere la tipologia di strumenti contenuti in ciascuna capsula (2), possono essere effettuate delle scelte relativamente alla priorit? di trattamento tra le capsule (2) pervenute all?impianto (1), lasciando in attesa quelle da processare successivamente. La stazione di accumulazione (V) definisce una sorta di ?polmone? che contribuisce ad ottimizzare la programmazione dei trattamenti da eseguire alle varie capsule (2). Il deposito finale delle capsule, identificato con (Z) nei disegni, ? la postazione nella quale vengono poste le capsule (2) gi? trattate.
L?impianto (1) ? completato da un gruppo vuoto centralizzato (H) ed un gruppo vapore centralizzato (S) atti a rifornire tutte le stazioni che necessitano di tali risorse, ottimizzandone l?impiego totale tramite l?eliminazione dei singoli gruppi che invece potrebbero essere previsti nelle singole stazioni di tipo noto.
Nelle Figg. 3A-G ? rappresentato un possibile esempio di realizzazione della capsula (2), ovvero del contenitore destinato al contenimento degli strumenti durante il processo di lavaggio/disinfezione e sterilizzazione. In particolare, la capsula (2) ? composta da un contenitore a tenuta ermetica formato da un corpo prismatico cavo (20) chiuso da due coperchi (21) a tenuta, provvisti di guarnizioni (22).
Lo sviluppo longitudinale (o massima estensione) del corpo (20) ? orizzontale, i coperchi (21) essendo disposti in corrispondenza delle due estremit? aperte o testate (23) del corpo (2). Sulle testate (23) sono altres? presenti una serie di aperture di accesso (24) utilizzabili per l?immissione nella capsula (2) di fluidi e per la loro estrazione, ad esempio durante le fasi di lavaggio/disinfezione e di sterilizzazione. Gli accessi (24) possono vantaggiosamente essere provvisti di mezzi valvolari atti a mantenere chiuso l?accesso quando non interessato dalle procedure di trattamento. All?interno del corpo (20) della capsula (2) sono previste coppie di scanalature (25) poste su lati contrapposti e idonee ad accogliere corrispondenti guide (26) per il supporto di un cassetto (27). In questo modo ? possibile accogliere all?interno della capsula (2) due o anche pi? cassetti (27) (due nell?esempio non limitativo illustrato) per il contenimento degli strumenti. Questa particolare conformazione interna consente di utilizzare la capsula (2) anche come contenitore dal quale estrarre gli strumenti chirurgici senza difficolt?, eliminando un inconveniente dei contenitori di tipo noto nei quali, se gli strumenti sono posti su pi? strati, non ? possibile estrarre quelli posti inferiormente senza prima dover estrarre quelli posti superiormente. Inoltre, i coperchi (21) previsti su entrambe le testate (23) aumentano ulteriormente la funzionalit? del contenitore (2), consentendo un accesso da entrambi i lati.
Sulla capsula (2) possono inoltre essere presenti uno o pi? elementi identificativi (28) della stessa capsula (2); tali elementi identificativi, che nell?esempio sono posti sulla sua faccia inferiore, possono essere del tipo a radio frequenza o RFID. Inoltre, gli stessi elementi identificativi (28) possono essere utilizzati non solo per identificare un particolare contenitore (2) ma anche per conoscere lo stato raggiunto nel processo di ricondizionamento dal contenitore e dagli strumenti in esso contenuti. In altre parole, facendo interagire l?elemento identificativo (28) del contenitore (2) con un corrispondente dispositivo idoneo a ricavare dati da detto elemento identificativo (28) e ad immettervi dati (in pratica, in grado di leggere e scrivere su una corrispondente memoria), l?impianto (1) ? in grado di conoscere, ad esempio, l?avanzamento del processo di ricondizionamento per indirizzare in modo autonomo il contenitore (2) verso lo stadio successivo del processo.
Nelle Figg.4A-4F ? rappresentato un possibile esempio di un veicolo autonomo (3) per la movimentazione di una capsula (2).
Il veicolo autonomo (3) consente di implementare il sistema di gestione delle procedure di ricondizionamento utilizzando una logistica basata su AIV (acronimo di Autonomous Intelligent Vehicle) in modo da consentire, all?interno dell?area pulita, di movimentare le capsule (2) tra le varie stazioni dell?impianto (1) senza intervento umano e comunicando con un?unit? centrale e definendo cos? un sistema di tracciabilit? e programmazione.
Il veicolo (3) comprende un corpo principale (30) provvisto di una porzione estensibile (31) che supporta un piano di supporto (32) destinato alla capsula (2). Sul piano di supporto sono previsti mezzi di aggancio (33) conformati in modo da permettere un?associazione stabile con la capsula (2); in particolare, i mezzi di aggancio (33) sono conformati in modo da fissarsi al fondo inferiore della capsula (2), interagendo con corrispondenti elementi previsti in corrispondenza delle testate (23) della capsula (2). Il veicolo ? provvisto di primi mezzi motori (non visibili in dettaglio) in grado di consentirne la movimentazione grazie a una coppia di ruote motrici (34) ed una pluralit? (quattro nell?esempio) di ruote piroettanti di appoggio (35). Il veicolo (3) ? inoltre provvisto di secondi mezzi motori (anch?essi non visibili nei disegni) che possono comprendere un attuatore in grado di variare la lunghezza della porzione estensibile (31) per alzare ed abbassare il piano di supporto (32) che porta la capsula (2), come schematicamente indicato dalla doppia freccia (Y) di Fig. 4E.
Il veicolo (3) ? altres? provvisto di una o pi? antenne (36) per consentire uno scambio di dati senza fili con l?unit? centrale di gestione e controllo dell?impianto (1). L?unit? di gestione e controllo (non rappresentata nei disegni) comprende mezzi di elaborazione dei dati in grado di programmare e controllare la movimentazione del/i veicolo/i (3) all?interno dell?impianto (1) nonch? la gestione dell?intero impianto (1) e delle capsule (2) in trattamento e trattate.
Il veicolo (3) comprende anche un dispositivo (37) in grado di interagire con gli elementi identificativi (28) previsti sulle capsule (2); nei disegni, il dispositivo (37) ? disposto sulla faccia superiore del corpo principale (30) del veicolo (3), ovvero in una zona dalla quale il dispositivo riesce ad interfacciarsi con gli elementi identificativi (28) previsti sulle capsule (2) e con quelli previsti in corrispondenza delle varie stazioni dell?impianto (1).
In pratica, il veicolo (3) (e l?unit? centrale che gestisce l?intero impianto), interfacciandosi con l?elemento (28) di ogni capsula (2), ? in grado di conoscere lo stato di trattamento nel quale si trova la capsula (2) con la quale interagisce in modo da posizionare in modo automatico la stessa capsula (2) nella stazione alla quale ? destinata; inoltre, lo stesso il veicolo (3) (e l?unit? centrale che gestisce l?intero impianto) ? in grado di immettere dati sugli elementi identificativi (28) delle capsule (2) per variarne lo stato, in modo da aggiornare i relativi dati presenti rispetto all?avanzamento del processo gi? effettuato dalla capsula (2).
Il posizionamento e la conformazione del dispositivo (37) in grado di interagire con gli elementi identificativi (28) possono essere anche differenti rispetto a quanto illustrato come esempio nei disegni, come anche potranno variare la conformazione e la disposizione delle antenne (36).
Vantaggiosamente, almeno una delle dimensioni (M1, M2) che il corpo principale (30) presenta in pianta ? inferiore rispetto alla corrispondente luce (L) presentata da una o pi? delle stazioni (A, B, C, D, V, Z) in modo da consentire l?inserimento del veicolo (3) all?interno di una postazione di carico e/o scarico della capsula (2), prima o dopo di una relativa una fase di lavorazione o di stoccaggio. Nei disegni la doppia freccia (X) rappresenta la direzione di avvicinamento/entrata (ovvero di allontanamento/uscita) del veicolo (3) in una determinata stazione dell?impianto (1), mentre la doppia freccia (Y) rappresenta la direzione di movimentazione verticale del relativo piano di supporto (32) per portare la capsula (2) alla corretta quota e garantirne il rilascio in discesa (o il prelievo in salita) sulla rispettiva stazione.
Nelle Figg.5A-D ? rappresentata la stazione (A) di lavaggio e disinfezione dell?esterno dei contenitori (2).
La stazione (A) comprende una struttura di supporto (4) attraversata da una o pi? coppie di nastri trasportatori (40) che, mossi da relativi motori (41), muovono la capsula (2) da una prima stazione (A1) di entrata posta a monte verso una stazione finale (A4) posta in uscita. La struttura (4) della stazione (A) ha una struttura a tunnel ed una porta di ingresso (42) che pu? essere costituita da una parete trasparente scorrevole verticalmente come indicato dalla doppia freccia (K). Attraverso la porta (42) la capsula viene posta nella postazione pi? a monte della stazione (A), rappresentata dalla postazione (A1), delegata al lavaggio; supportata dai nastri traportatori (40) la capsula (2), dopo essere stata sottoposta a lavaggio nella postazione (A1), passa alla postazione (A2) per la disinfezione, quindi alla postazione (A3) per l?asciugatura per poi essere espulsa dalla stazione (A) attraverso la postazione finale di rilascio (A4). La direzione seguita nel percorso operativo nella stazione (A) ? indicata dalla freccia (F). I mezzi delegati alle operazioni di lavaggio, disinfezione ed asciugatura sono di tipo conosciuto ai tecnici del ramo e quindi non descritti in dettaglio. A titolo esemplificativo, il riferimento (43) indica i mezzi delegati all?alimentazione di fluidi di lavaggio, il riferimento (44) indica i mezzi delegati al recupero dei fluidi di lavaggio ed il riferimento (45) indica i mezzi di schermatura/rivestimento della capsula (2) durante i trattamenti eseguiti.
La capsula (2), una volta rilasciata dalla stazione (A) in cui viene ne viene trattato l?esterno, ? prelevata nella postazione di rilascio (A4) dal veicolo (3) il quale, presentando un ingombro minore rispetto al valore della larghezza tra i due nastri trasportatori (40), riesce a passare tra loro e, disponendosi nella zona indicata con (46) in Fig. 5D, riesce a sollevare con il proprio piano di supporto (32) la capsula (2) per trasportarla in una stazione successiva. In base alla tipologia di strumenti contenuti nella capsula (2), ovvero in base alla priorit? con la quale viene stabilito di trattare gli strumenti, il veicolo (3) porter? la capsula (2) ad un trattamento successivo come, ad esempio, il trattamento di lavaggio e disinfezione dell?interno della capsula da effettuare alla stazione (B) oppure alla stazione di attesa (V) dalla quale la stessa capsula verr? ripresa in occasione del suo turno di trattamento.
Le Figg. 6A-E e 7A-C sono relative alla stazione che, nel progressivo trattamento completo eseguito dall?impianto (1), segue la stazione (A) che tratta l?esterno della capsula (2), ovvero la stazione (B) di lavaggio e disinfezione dell?interno dei contenitori e degli strumenti contenuti.
La stazione (B) di lavaggio e disinfezione dell?interno della capsula (2) comprende una struttura di supporto (5) sostanzialmente parallelepipeda che presenta in corrispondenza di una sua faccia verticale minore una porzione di accesso (50) definita da due guide parallele orizzontali (51). Il veicolo (3) pu? passare attraverso detta porzione di accesso (50) per disporre la capsula (2) da trattare nella stazione (B).
Gli strumenti da lavare e disinfettare restano all?interno della capsula (2) che viene utilizzata come camera di lavaggio della stazione (B).
La stazione (B) ? provvista di una pluralit? di connettori (54), i quali sono collegati a corrispondenti condotti (53) che possono veicolari bidirezionalmente i fluidi utilizzati per il lavaggio e la disinfezione, nonch? essere collegati ad una pompa a vuoto tramite a stazione alla quale la capsula ? connessa. Nei disegni con il riferimento (52) sono indicate le connessioni agli impianti di alimentazione dei fluidi necessari al trattamento come, ad esempio, il gruppo vuoto centralizzato (H) oppure il gruppo vapore centralizzato (S) citati in precedenza. Per semplificare i disegni, i condotti (53) e i connettori (54) sono rappresentati dal condotto (53) e dal connettore (54) visibili nei particolari ma essi possono essere conformati e predisposti per accoppiarsi stabilmente ed a tenuta con tutti gli accessi (24) presentati dalla capsula (2); in altre parole, in corrispondenza dei quattro accessi (24) presentati dalla capsula (2) ci saranno quattro corrispondenti condotti (53), tutti dimensionati in modo da consentire il passaggio del fluido alla relativa pressione di esercizio. La possibilit? di utilizzare anche un condotto (53) per la depressurizzazione, ovvero un condotto collegato al gruppo vuoto centralizzato (H), consente di eseguire un lavaggio sfruttando la cavitazione determinata dall?azione del vuoto sull?acqua presente nella capsula (2). In pratica, le bolle generate dalla cavitazione, il cui collasso istantaneo genera micro-getti ad altissima pressione, determina un?azione di lavaggio notevolmente incisiva, con una non necessaria disposizione ordinata degli strumenti da riprocessare che possono essere messi in maniera casuale consentendo anche sovrapposizioni degli stessi.
Nelle Figg.8A-F ? rappresentata la stazione (C) nella quale viene eseguito il controllo degli strumenti contenuti nella capsula (2).
La stazione (C) di controllo comprende una struttura di supporto (6, 6?) provvista di un?appendice (60) dove viene posta la capsula (2) per le operazioni di controllo. Nell?appendice (60) ? prevista una porzione di accesso (61) definita da due guide parallele orizzontali (62). Il veicolo (3) pu? passare attraverso la porzione di accesso (61) per disporre la capsula (2) sull?appendice (60).
Nella stazione (C) sono previsti mezzi robotizzati in grado di verificare il contenuto della capsula (2) riconoscendo la tipologia di strumenti contenuti nonch? il loro stato di usura e di pulizia ovvero la presenza di anomalie.
I mezzi robotizzati comprendono un braccio articolato (63) provvisto di un organo di presa (64) nella sua estremit? distale. Il braccio articolato (63) ? formato da pi? sezioni incernierate supportate da una base (603) posta su una porzione estensibile (602) che fuoriesce da una struttura principale (601) del mezzo robotizzato.
La struttura principale (601) del mezzo robotizzato ? delimitata su tre lati dalla struttura (6, 6?) e dall?appendice (60) della stessa struttura (6, 6?). In particolare, con riferimento al posizionamento di Fig.8D nel quale la struttura (601) del mezzo robotizzato ? al centro, una prima porzione (6) della struttura di supporto (6, 6?) ? posta in alto, una seconda porzione (6?) della struttura di supporto (6, 6?) ? posta a destra, spostata di 90? rispetto alla prima (6), e l?appendice (60) ? posta in basso in alto, spostata di 90? rispetto alla seconda (6?).
Sulla seconda porzione (6?) ? previsto un primo piano di appoggio (67) sul quale ? agente una prima telecamera (66) fissata ad una traversa orizzontale (65) della seconda porzione (6?). La prima telecamera (66) ? in grado di scansionare quello che viene posto sul piano di appoggio (67).
Sulla prima porzione (6) ? previsto un secondo piano di appoggio (600) sul quale ? agente una seconda telecamera (69) fissata ad una coppia di traverse orizzontali (68) della prima porzione (6). La seconda telecamera (69) ? in grado di scansionare quello che viene posto sul secondo piano di appoggio (600).
Durante il funzionamento dell?impianto (1), la capsula (2) pervenuta alla stazione (C) viene posta sull?appendice (60) e viene aperta, spostando gli strumenti in essa contenuti, ad esempio un intero cassetto (27), sul piano di appoggio (67).
La prima telecamera (66) esegue una scansione degli strumenti presenti sul piano di appoggio (67) per fornire un?indicazione della loro natura e disposizione. I dati rilevati dalla prima telecamera (66) sono utilizzati dal braccio articolato (63) per prelevare gli strumenti mediante l?organo di presa (64); in pratica, la scansione effettuata dalla prima telecamera (66) consente all?organo di presa (64) di prelevare uno strumento sapendo dove si trova lo strumento sul piano (67) nonch? il tipo di strumento prelevato. Pertanto, l?organo di presa (64) pu? essere mosso per prendere un determinato strumento ed afferra lo strumento in un punto compatibile con la conformazione dello strumento stesso, ovvero della relativa distribuzione dei pesi sul medesimo.
Lo strumento prelevato dall?organo di presa (64) viene posto sul secondo piano di appoggio (600), dove la seconda telecamera (69) scansiona lo strumento e, confrontandolo con una serie di immagini campione, riesce a fornire informazioni relative alla correttezza dei trattamenti fino a quel punto eseguiti e sullo stato di usura dello strumento esaminato. La seconda telecamera pu? eseguire due tipi di controlli, ad esempio del tipo detti ?shape? e ?color?. Il controllo ?shape? consente di confrontare le forme effettive dello strumento in esame con una serie di immagini campione archiviate per verificare, ad esempio, l?affilatura di una lama o la presenza di ammaccature per determinare lo stato di usura dello strumento e quindi i requisiti di funzionalit? dello stesso. Il controllo ?color?, grazie ad una differente trasmissione della luce ricevuta, consente di verificare la presenza di eventuali residui e/o di macchie e quindi di controllare la precedente operazione di lavaggio.
L?apertura della capsula (2) pu? essere effettuata manualmente, come anche la disposizione di un cassetto (27) di strumenti sul primo piano (67). La restante movimentazione degli strumenti ? preferibilmente eseguita dai mezzi robotizzati, nei quali la porzione estensibile (602) consente di spostare verticalmente la base (601) e il braccio articolato (63) da questa supportato, mentre l?articolazione del braccio (63) consente di muovere liberamente l?organo di presa (64) tra le varie zone della struttura (6, 6?).
Nel processo eseguito dall?impianto (1) la fase di sterilizzazione ? eseguita nella stazione (D) di sterilizzazione, la quale ? costituita da un?apparecchiatura ad autoclave in cui la capsula (2) costituisce la camera di sterilizzazione per gli strumenti. Gli strumenti restano pertanto all?interno della capsula (2) in tutte le stazioni dell?impianto, con l?eccezione della stazione di controllo (C) nella quale la capsula (2) viene temporaneamente aperta per l?esame accurato degli strumenti. La stazione (D) di sterilizzazione esegue la sterilizzazione dell?interno e dell?esterno della capsula (2) e comprende una struttura di supporto (8) sostanzialmente parallelepipeda che presenta in corrispondenza di una sua faccia verticale minore una porzione di accesso (80) definita da due guide parallele orizzontali (81). Il veicolo (3) pu? passare attraverso detta porzione di accesso (80) per disporre la capsula (2) da trattare nella stazione (D).
Gli strumenti da sterilizzare restano sempre all?interno della capsula (2) che, come detto in precedenza, viene pertanto utilizzata come camera di sterilizzazione per gli strumenti.
All?interno della struttura (8), in corrispondenza della porzione di accesso (80) ? previsto un primo trasportatore (84) che porta la capsula (2) verso l?interno, fino al raggiungimento di una camera interna (82) delimitata da una porta (84), oltre la quale ? previsto ed agente un secondo trasportatore (85) che porta la capsula (2) all?interno della camera interna (82).
All?interno della camera interna (82) sono previsti dei connettori (86) in un numero corrispondente agli accessi (24) previsti nella capsula (2). Nell?esempio dei disegni i connettori (86) sono quattro come gli accessi della capsula (2), dei quali ne sono visibili solo due nelle Figg.9F e 9G perch? sono disposti allineati a coppie.
Come meglio visibile nel particolare ingrandito di Fig.9G, ciascun connettore (86) ? provvisto di un terminale ad ugello (87) accoppiabile con l?accesso (24) della capsula (2). Il terminale ad ugello (87) ? collegato ad un relativo condotto di alimentazione (88) attraverso il quale passano i fluidi utilizzati per la sterilizzazione. Ad esempio, il condotto (88) pu? essere utilizzato per vapore saturo, per estrazione a vuoto, o immissione di aria esterna, ad esempio con la successione delle pulsazioni aria/vuoto nella fase finale di asciugatura degli strumenti.
L?accesso (24) ? collegato all?interno della capsula (2) attraverso un condotto interno (29) per la sterilizzazione degli strumenti e dell?interno della stessa capsula.
Nella stazione (D) ? altres? prevista la sterilizzazione dell?esterno della capsula (2); per questo motivo, la camera interna (82) ? provvista di un erogatore (800) collegato ad una linea di alimentazione (89) per immettere nella camera (82) flussi di vapore, vapore, o aria, per investire le pareti esterne della capsula (2) nella fase di sterilizzazione.
Nei disegni, i riferimenti (802) e (803) della stazione (D) rappresentano schematicamente i mezzi di erogazione e di alimentazione dei fluidi utilizzati per la sterilizzazione. Analogamente a quanto previsto per altre stazioni, anche la stazione di sterilizzazione (D) pu? essere collegata agli impianti di alimentazione dei fluidi necessari al trattamento come, ad esempio, il gruppo vuoto centralizzato (H) oppure il gruppo vapore centralizzato (S) citati in precedenza.
Nei disegni allegati non sono stati rappresentati in dettaglio alcuni particolari come, ad esempio, i dispositivi di collegamento e di controllo tra i componenti citati; a titolo di esempio, i rilevamenti effettuati dai mezzi robotizzati della stazione (C) vengono inviati ad una unit? centrale (non descritta n? illustrata) che, essendo collegata almeno ai veicoli (3) nonch? alle stazioni (A), (B), (C) E (D), pu? essere delegata all?attivazione ed al controllo delle fasi di lavaggio, disinfezione e sterilizzazione in modo da eseguire in automatico tale operazioni. Potranno essere altres? previsti mezzi di immissione manuale di comandi (ad esempio una tastiera) per la programmazione dei veicoli (3), delle stazioni operative (A, B, C, D) e della stessa unit? centrale.
In conclusione, ? pertanto possibile affermare che la presente invenzione ? relativa ad un impianto ed un procedimento per la sterilizzazione di strumenti chirurgici.
Come indicato in precedenza e nelle rivendicazioni che seguono, l?impianto per la sterilizzazione di strumenti chirurgici ? utilizzabile per effettuare il lavaggio, la disinfezione e la sterilizzazione di strumenti chirurgici.
L?impianto (1) si caratterizza per il fatto che comprende:
- una pluralit? di capsule (2) atte a contenere gli strumenti, provviste di chiusura ermetica a tenuta e di una pluralit? di accessi (24) che collegano l?esterno della capsula con il suo interno;
- una stazione di lavaggio esterno (A), provvista di mezzi di lavaggio, disinfezione ed asciugatura delle pareti esterne di detta capsula (2), nonch? di una postazione di rilascio (A4) delle capsule (2);
- una stazione di lavaggio interno (B) provvista di:
uno o pi? connettori (54) collegabili agli accessi (24) di detta capsula (2); mezzi di lavaggio, disinfezione ed asciugatura conformati ed agenti in modo da eseguire per il tramite di detti connettori (54) il lavaggio, la disinfezione e l?asciugatura degli strumenti posti all?interno di detta capsula (2);
una porzione di accesso (50) per detta capsula (2) nella quale la capsula (2) pu? essere posizionata durante il trattamento di lavaggio interno;
- una stazione di sterilizzazione (D) provvista di:
uno o pi? connettori (86) collegabili agli accessi (24) di detta capsula (2); mezzi di sterilizzazione conformati ed agenti in modo da eseguire per il tramite di detti connettori (86) il lavaggio, la disinfezione e l?asciugatura degli strumenti posti all?interno di detta capsula (2);
una porzione di accesso (80) per detta capsula (2) nella quale la capsula (2) pu? essere posizionata per effettuare il trattamento di sterilizzazione;
- uno o pi? veicoli autonomi (3) per la movimentazione di dette capsule (2), provvisti di mezzi di aggancio (33) conformati e predisposti in modo da permettere un?associazione stabile con la capsula (2), nonch? mezzi di motorizzazione conformati e predisposti in modo da consentire lo spostamento del veicolo autonomo (3) tra le dette stazioni (A, B, D) nonch? il prelievo e/o il posizionamento della capsula (2) in corrispondenza di detta postazione di rilascio (A4) e dette porzioni di accesso (50, 80).
L?impianto pu? comprendere una stazione (C) nella quale viene eseguito il controllo degli strumenti contenuti nella capsula (2) mediante mezzi robotizzati (63, 64) conformati e predisposti in modo da manipolare gli strumenti e mezzi ottici di scansione (66, 69) conformati e predisposti in modo da effettuare un riconoscimento degli strumenti esaminati ed un controllo dello stato di pulizia e/o usura degli strumenti stessi.
I mezzi di aggancio (33) del veicolo (3) per le capsule (2) sono disposti su un piano di supporto (32), detti mezzi di aggancio (33) essendo conformati in modo da fissarsi al fondo inferiore della capsula (2); detto veicolo (3) essendo provvisto di primi mezzi motori in grado di consentirne la movimentazione grazie a una coppia di ruote motrici (34) ed una pluralit? di ruote piroettanti di appoggio (35), nonch? di secondi mezzi motori comprendenti un attuatore in grado di alzare ed abbassare detto piano di supporto (32).
Inoltre, almeno una delle dimensioni (M1, M2) di detto veicolo (3) ? inferiore rispetto al valore di una luce di accesso (L) prevista in corrispondenza di detta postazione di rilascio (A4) e dette porzioni di accesso (50, 80).
La capsula (2) ? preferibilmente provvista di un elemento identificativo provvisto di un supporto di memoria (28) e che detto veicolo (3) ? provvisto di mezzi di riconoscimento (37) di detto elemento identificativo (28) nonch? di mezzi per lo scambio di dati con lo stesso elemento identificativo (28) e le stazioni operative dell?impianto (1) in modo da registrare su detto elemento identificativo (28) informazioni relative allo stato di avanzamento del processo di sterilizzazione eseguito dalla capsula (2).
La stazione di sterilizzazione (D) pu? essere provvista di una camera interna (82) nella quale detta capsula (2) viene disposta per effettuare il trattamento di sterilizzazione degli strumenti posti all?interno della capsula stessa tramite detti connettori (86), nonch? la sterilizzazione dell?esterno della capsula (2) tramite almeno un erogatore (800) agente in detta camera interna (82). Tra detta porzione di accesso (80) e detta camera interna (82) possono essere disposti ed agenti mezzi trasportatori (84, 85) conformati per trasportare bidirezionalmente detta capsula (2) tra la porzione di accesso (80) e la camera interna (82).
Come indicato in precedenza e nelle rivendicazioni che seguono, il procedimento per la sterilizzazione di strumenti chirurgici ? utilizzabile in un impianto comprendente una pluralit? di stazioni operative (A, B, C, D) delegate all?effettuazione di corrispondenti fasi operative finalizzate a un trattamento di sterilizzazione o comprese nel trattamento stesso.
Il procedimento si caratterizzato per il fatto che gli strumenti chirurgici sono contenuti in una capsula (2) provvista di chiusura ermetica a tenuta e di una pluralit? di accessi (24) che collegano l?esterno della capsula con il suo interno e per il fatto che in almeno una di dette stazioni operative (A, B, C, D) gli strumenti sono sottoposti alla relativa fase del trattamento all?interno della stessa capsula (2).
In particolare, gli strumenti sono sottoposti a lavaggio, disinfezione, asciugatura e sterilizzazione all?interno di detta capsula (2) in corrispondenza di almeno tre stazioni differenti (A, B, D).
Inoltre, il procedimento prevede di fatto di spostare la capsula (2) tra le dette stazioni (A, B, C, D) dell?impianto (1) utilizzando un veicolo autonomo (3) provvisto di mezzi di aggancio (33) conformati e predisposti in modo da permettere un?associazione stabile con la capsula (2), nonch? mezzi di motorizzazione conformati e predisposti in modo da consentire lo spostamento del veicolo autonomo (3) tra le dette stazioni (A, B, C, D) nonch? il prelievo e/o il posizionamento della capsula (2) in corrispondenza delle stazioni stesse.
I particolari di esecuzione possono comunque variare in maniera equivalente nella forma, dimensioni, disposizione degli elementi, natura dei materiali impiegati, senza peraltro uscire dall'?mbito dell'idea di soluzione adottata ovvero del concetto inventivo e perci? restando nei limiti della tutela accordata dalle rivendicazioni.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Impianto per la sterilizzazione di strumenti chirurgici per effettuare il lavaggio, la disinfezione e la sterilizzazione di strumenti chirurgici, impianto caratterizzato dal fatto che comprende:
- una pluralit? di contenitori (2) atti a contenere gli strumenti, provvisti di chiusura ermetica a tenuta e di una pluralit? di accessi (24) che collegano l?esterno del contenitore con il suo interno;
- una stazione di lavaggio esterno (A), provvista di mezzi di lavaggio, disinfezione ed asciugatura delle pareti esterne dei detti contenitori (2), nonch? di una postazione di rilascio (A4) dei contenitori (2);
- una stazione di lavaggio interno (B) provvista di:
uno o pi? connettori (54) collegabili agli accessi (24) di detto contenitore (2); mezzi di lavaggio, disinfezione ed asciugatura conformati ed agenti in modo da eseguire per il tramite di detti connettori (54) il lavaggio, la disinfezione e l?asciugatura degli strumenti posti all?interno di detto contenitore (2);
una porzione di accesso (50) per detto contenitore (2) nella quale il contenitore (2) pu? essere posizionato durante il trattamento di lavaggio interno;
- una stazione di sterilizzazione (D) provvista di:
uno o pi? connettori (86) collegabili agli accessi (24) di detto contenitore (2); mezzi di sterilizzazione conformati ed agenti in modo da eseguire per il tramite di detti connettori (86) il lavaggio, la disinfezione e l?asciugatura degli strumenti posti all?interno di detto contenitore (2);
una porzione di accesso (80) per detto contenitore (2) nella quale il contenitore (2) pu? essere posizionato per effettuare il trattamento di sterilizzazione;
- uno o pi? veicoli autonomi (3) per la movimentazione di detti contenitori (2), provvisti di mezzi di aggancio (33) conformati e predisposti in modo da permettere un?associazione stabile con il contenitore (2), nonch? mezzi di motorizzazione conformati e predisposti in modo da consentire lo spostamento del veicolo autonomo (3) tra le dette stazioni (A, B, D) nonch? il prelievo e/o il posizionamento del contenitore (2) in corrispondenza di detta postazione di rilascio (A4) e dette porzioni di accesso (50, 80).
2. Impianto per la sterilizzazione di strumenti chirurgici secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende una stazione (C) nella quale viene eseguito il controllo degli strumenti contenuti nel contenitore (2) mediante mezzi robotizzati (63, 64) conformati e predisposti in modo da manipolare gli strumenti e mezzi ottici di scansione (66, 69) conformati e predisposti in modo da effettuare un riconoscimento degli strumenti esaminati ed un controllo dello stato di pulizia e/o usura degli strumenti stessi.
3. Impianto per la sterilizzazione di strumenti chirurgici secondo la rivendicazione 1 e/o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio (33) del veicolo (3) per i contenitori (2) sono disposti su un piano di supporto (32), detti mezzi di aggancio (33) essendo conformati in modo da fissarsi al fondo inferiore del contenitore (2); detto veicolo (3) essendo provvisto di primi mezzi motori in grado di consentirne la movimentazione grazie a ruote motrici (34) ed una pluralit? di ruote piroettanti di appoggio (35), nonch? di secondi mezzi motori comprendenti un attuatore in grado di alzare ed abbassare detto piano di supporto (32).
4. Impianto per la sterilizzazione di strumenti chirurgici secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una delle dimensioni (M1, M2) di detto veicolo (3) ? inferiore rispetto al valore di una luce di accesso (L) prevista in corrispondenza di detta postazione di rilascio (A4) e dette porzioni di accesso (50, 80).
5. Impianto per la sterilizzazione di strumenti chirurgici secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto contenitore (2) ? provvisto di un elemento identificativo provvisto di un supporto di memoria (28) e che detto veicolo (3) ? provvisto di mezzi di riconoscimento (37) di detto elemento identificativo (28) nonch? di mezzi per lo scambio di dati con lo stesso elemento identificativo (28) e le stazioni operative dell?impianto (1) in modo da registrare su detto elemento identificativo (28) informazioni relative allo stato di avanzamento del processo di sterilizzazione eseguito dal contenitore (2).
6. Impianto per la sterilizzazione di strumenti chirurgici secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta stazione di sterilizzazione (D) ? provvista di una camera interna (82) nella quale detto contenitore (2) viene disposto per effettuare il trattamento di sterilizzazione degli strumenti posti all?interno del contenitore stesso tramite detti connettori (86), nonch? la sterilizzazione dell?esterno del contenitore (2) tramite almeno un erogatore (800) agente in detta camera interna (82).
7. Impianto per la sterilizzazione di strumenti chirurgici secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che in detta stazione di sterilizzazione (D) tra detta porzione di accesso (80) e detta camera interna (82) sono disposti ed agenti mezzi trasportatori (84, 85) conformati per trasportare bidirezionalmente detto contenitore (2) tra la porzione di accesso (80) e la camera interna (82).
8. Procedimento per la sterilizzazione di strumenti chirurgici in un impianto comprendente una pluralit? di stazioni operative (A, B, C, D) delegate all?effettuazione di corrispondenti fasi operative finalizzate a un trattamento di sterilizzazione o comprese nel trattamento stesso, procedimento caratterizzato dal fatto che gli strumenti chirurgici sono contenuti in un contenitore (2) provvisto di chiusura ermetica a tenuta e di una pluralit? di accessi (24) che collegano l?esterno del contenitore con il suo interno e dal fatto che in almeno una di dette stazioni operative (A, B, C, D) gli strumenti sono sottoposti alla relativa fase del trattamento all?interno dello stesso contenitore (2).
9. Procedimento per la sterilizzazione di strumenti chirurgici secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che gli strumenti sono sottoposti a lavaggio, disinfezione, asciugatura e sterilizzazione all?interno di detto contenitore (2) in corrispondenza di almeno tre stazioni differenti (A, B, D).
10. Procedimento per la sterilizzazione di strumenti chirurgici secondo la rivendicazione 8 e/o 9, caratterizzato dal fatto di spostare detto contenitore (2) tra le dette stazioni (A, B, C, D) dell?impianto (1) utilizzando un veicolo autonomo (3) provvisto di mezzi di aggancio (33) conformati e predisposti in modo da permettere un?associazione stabile con il contenitore (2), nonch? mezzi di motorizzazione conformati e predisposti in modo da consentire lo spostamento del veicolo autonomo (3) tra le dette stazioni (A, B, C, D) nonch? il prelievo e/o il posizionamento del contenitore (2) in corrispondenza delle stazioni stesse.
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