IT202100005744A1 - Composizione per la tintura di fibre cheratiniche avente un’azione anticalcare - Google Patents

Composizione per la tintura di fibre cheratiniche avente un’azione anticalcare Download PDF

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Description

Descrizione dell?invenzione avente per titolo
Composizione per la tintura di fibre cheratiniche avente un?azione anticalcare
Campo dell?invenzione
La presente invenzione riguarda una composizione cosmetica per la tintura di fibre cheratiniche umane, comprendente almeno un colorante diretto e/o un colorante ad ossidazione e miscele di alcoli di acidi grassi.
Stato della tecnica
Le tinture per capelli sono uno dei prodotti cosmetici pi? utilizzati, non solo dal pubblico femminile, ma anche da quello maschile che sempre pi? frequentemente fa uso di prodotti per la colorazione dei capelli. Tradizionalmente, la tintura viene eseguita dai parrucchieri nei propri saloni, ma grazie alla facile ed ampia reperibilit? in commercio di prodotti per la tintura, oggi non ? inusuale che le persone si tingano da s? i propri capelli a casa.
La tintura dei capelli ? attualmente influenzata dalle pi? svariate tendenze. Mentre in passato i capelli venivano tinti principalmente per coprire le zone di capelli grigi, oggi c'? un?aumentata richiesta per avere il colore dei capelli in base alla moda del momento.
Due tecnologie di tintura dei capelli sono diffusamente utilizzate. La prima prevede l?uso di coloranti ad ossidazione e di un attivatore (tinture ossidative), mentre la seconda prevede l?utilizzo di coloranti diretti (tinture dirette).
Le tinture ossidative rappresentano la categoria pi? diffusa nel settore delle tinture per capelli convenzionali. La tinta ? creata per reazione di intermedi primari e copulanti in presenza di un ossidante. Le tinture ad ossidazione sono le pi? performanti in termini di resistenza ai lavaggi e per questo motivo vengono chiamate tinture permanenti. I coloranti diretti possono essere classificati in anionici, cationici e non-ionici.
Le tinture dirette, ossia ottenute impiegando coloranti diretti, possono essere classificate in semi-permanenti e temporanee, in funzione della loro capacit? di resistere ai lavaggi. Le tinture semi-permanenti possono resistere fino a 8 lavaggi, quelle temporanee generalmente svaniscono dopo massimo 2 lavaggi.
La seguente Tabella 1 riassume le caratteristiche delle tinture ossidative e dirette.
Tabella 1
l parrucchieri hanno a disposizione tinture costituite da combinazioni di coloranti, definite colorazioni secondarie, che normalmente vengono chiamate nuance.
Al fine di classificare le tinture per capelli, si utilizza di regola l?International Colour Chart (I.C.C), secondo cui ogni tinta ? denotata con una dicitura che ne definisce il colore. Tale dicitura pu? essere utilizzata dai produttori di cartelle colore o tinture. Nella pratica, l?I.C.C. usa numeri per definire l?intensit? del colore (livello) e il tono (riflessatura) di un determinato colore. Il livello del colore si riferisce a quanto ? chiaro o scuro. L?I.C.C. assegna un numero per misurare il livello di scuro e di chiaro. Questi valori vanno da 1 a 10, dove 1 si riferisce al livello di colore pi? scuro (nero) e 10 si riferisce al livello di colore pi? chiaro (biondo extra-chiaro). Alcuni produttori utilizzano anche la dicitura 11 e 12 sui loro prodotti per tingere i capelli e si riferiscono a colorazioni biondo platino.
Nella Tabella 2 che segue sono riportati i nomi indicativi in funzione del numero considerato.
Tabella 2
Livello Definizione del Livello
1 Nero
2 Bruno
3 Castano scuro
4 Castano medio
5 Castano chiaro
6 Biondo scuro
7 Biondo medio
8 Biondo chiaro
9 Biondo chiarissimo
10 Biondo extra-chiaro
11 Biondo platino
Oltre al colore, si usa definire anche il tono. Il tono si riferisce a quanto un colore ? freddo o caldo e include colori come dorato, cenere e ramato. Mentre la misura del livello ? pressoch? uguale per tutte le aziende che producono tinture, ogni azienda pu? variare il numero del tono in funzione della propria filosofia. Il tono viene indicato con un numero e solitamente si trova dopo il livello separato da un punto ?.?, una virgola ?,? oppure una barra ?/?.
Per esempio, nella Tabella 3 che segue viene riportata la classificazione seguita dalla Richiedente della presente domanda.
Tabella 3
Tono Nome tono (riflessatura)
0 Naturale (grigio-neutro)
1 Cenere (verde)
2 Iris? (rosa-viola)
3 Dorato (giallo)
4 Rame (arancio)
5 Mogano (rosso-viola)
6 Rosso (rosso)
7 Blu-viola
8 Nocciola
Alcune tinture possono presentare una doppia riflessatura e, in questo caso, ? usuale apporre due numeri dopo il separatore decimale del livello per poter esprimere tale caratteristica. Ad esempio, in una cartella colore si pu? trovare il numero 7.21, dove il primo numero indica il livello (7, ossia biondo medio), il secondo numero il tono (2, ossia iris?), mentre il terzo numero indica una seconda riflessatura (1, ossia cenere). Tale colore si chiamer?, quindi, ?biondo medio iris? cenere?.
Le industrie cosmetiche sono sempre alla ricerca di ingredienti in grado di ottenere i migliori risultati in termini di omogeneit? di colore, riflessatura luminosa e resistenza ai lavaggi.
Il processo di colorazione prevede l?applicazione del prodotto accuratamente spalmato sulla superficie dei capelli e l?attesa di un tempo di posa variabile da 10 minuti a 1 ora, passato il quale si procede con il risciacquo, l?eventuale acidificazione e condizionatura dei capelli ed infine l?asciugatura. Il risultato ottimale si ottiene con un colore omogeneo dalla radice alla punta del capello e con colori dai riflessi luminosi. Il colore cosmetico del capello deve resistere ai lavaggi il pi? possibile, senza sbiadire o virare.
Un colore disomogeneo si verifica quando le lunghezze o le punte dei capelli sono trattate differentemente rispetto alla ricrescita. Questo si manifesta maggiormente quando le lunghezze sono particolarmente danneggiate a seguito di trattamenti di decolorazione, permanenti o esposizione ai raggi UV. In generale, il parrucchiere professionista e le persone esperte che si colorano da s? i capelli a casa sono in grado di controllare il processo ed ottenere un colore omogeneo.
Un?altra ragione di disomogeneit? del colore ? causata dalla formazione di residui non strettamente collegati alla tintura, ma che si possono formare durante la fase di risciacquo successiva alla tintura. Il processo di tintura dei capelli viene effettuato abitualmente presso i saloni degli acconciatori che utilizzano prodotti professionali, o anche a casa mediante l?utilizzo di kit ?fai da te? pronto per l?uso. Il risciacquo pu? avvenire mediante l?impiego di uno shampoo, preferibilmente a pH acido (3-5), in grado di rimuovere i residui di tintura e di ripristinare il pH fisiologico della superficie cheratinica.
L?acqua che si utilizza per risciacquare ? acqua di rete che contiene un residuo fisso variabile di sali di calcio e magnesio, definito comunemente calcare. Mentre rimuove i residui di tintura, l?acqua pu? depositare sulla superficie dei capelli una certa quantit? di calcare. Oltre al deposito salino, gli ioni di calcio e di magnesio dell?acqua tendono a formare dei sali insolubili con gli acidi grassi, fra cui il laurico, miristico, oleico e stearico, comunemente utilizzati nelle formulazioni delle tinture e di tutti i prodotti per capelli, ove svolgono, di volta in volta, il ruolo di emulsionante, detergente, viscosizzante e/o condizionante. La concomitante presenza e reazione fra gli acidi grassi e gli ioni di calcio e magnesio durante il risciacquo fa s? che si formino dei sali, chiamati saponi bivalenti, che essendo insolubili in acqua precipitano e si depositano come una patina opaca sui capelli appena risciacquati.
Questa patina varia a seconda del contenuto di residuo fisso (calcare) presente nell?acqua di rete. Il calcare ? presente in quantit? pi? o meno elevata in tutta l?acqua di rete delle citt? e dei paesi d?Italia. In alcune regioni d?Italia il calcare ? anche molto elevato. Il tenore di calcare ? generalmente misurato in gradi francesi ?F e indica la durezza dell?acqua come di seguito indicato in Tabella 4.
Tabella 4
Acqua Gradi francesi (?F)
Molto dolce 0
Dolce da 7 a 14
Poco dura da 15 a 22
Mediamente dura da 23 a 32
Dura da 33 a 54
Molto dura >54
Se si considera, per esempio, la normale acqua potabile si scopre che ?mediamente? i valori sono:
? durezza 15-20 gradi francesi,
? residuo fisso 200-300 mg/l,
? calcio 40-60 mg/l,
? magnesio tracce-8 mg/l
(Il residuo fisso ? costituito dal sale composto, per cui quando ad esempio si menziona il solfato di calcio, insieme al calcio si conteggiano anche lo zolfo e l?ossigeno, e quando si menziona l?usuale sale da cucina insieme al sodio si conteggia anche il cloro, ecc.).
Nella seguente Tabella 5 vengono riportate le misure dell?acqua delle maggiori citt? italiane (i dati si riferiscono al 2013).
Tabella 5
Per i test a supporto della presente invenzione ? stata utilizzata l?acqua della rete del comune di Arluno, all?indirizzo di Via Lombardia 16, dove si trovano i laboratori della Richiedente. Dalla successiva Tabella 6 si evince un residuo fisso totale di 29, dato pubblicato dal comune di Arluno in data 25.08.2020. Si tratta ovvero di un?acqua mediamente dura che rientra nella media statistica in Italia.
Tabella 6
Parametro Valore Valori di legge Ammonio (NH4) [mg/l] 0 0.5
Arsenico (As) [?g/l] 0 10
Bicarbonato (HCO3) [mg/l] 445 0
Calcio (Ca) [mg/l] 86 0
Cloruri (Cl) [mg/l] 17 250
Conducibilit? [?S/cm] 534 2500
Cromo [?g/l] 0 50
Durezza Totale [?f] 29 0
Fluoruri (F) [mg/l] 0 0
Magnesio (Mg) [mg/l] 17 0
Manganese (Mn) [?g/l] 0 50
Microiquinanti tot [?g/l] 0 0.5
Nitrati (NO3) [mg/l] 34 50
Nitriti (NO2) [mg/l] 0 0
Potassio (K) [mg/l] 2 0
Residuo secco a 180? [mg/l] 386 1500
Sodio (Na) [mg/l] 10 200
Solfati (SO4) [mg/l] 32 250
pH 0 0
A causa dell?utilizzo di acqua dura nel processo di risciacquo dei capelli, sui capelli si forma una patina calcarea, dovuta al deposito di sali di calcio e di magnesio, che priva di lucentezza e riflessatura di colore i capelli tinti.
Le tinture tradizionali note nella tecnica non prevedono il trattamento o la prevenzione della formazione del calcare e, di conseguenza, il risultato della tintura ? insoddisfacente, in termini sia di intensit? e profondit? del colore, che di riflessatura.
Bench? nella tecnica siano note composizioni per la cura dei capelli in grado di rimuovere ioni metallici e sali metallici dalle fibre cheratiniche (esempi di tali composizioni sono descritte nelle pubblicazioni di brevetto EP1046390A1 e WO2013106367A2), tuttavia tali composizioni sono generalmente utilizzate nelle miscele detersive per il lavaggio dei capelli, ma non nelle miscele coloranti per la tintura dei capelli.
La presente invenzione si prefigge, quindi, lo scopo di rendere disponibile una composizione per la tintura dei capelli che possa contrastare efficacemente il deposito di calcare e sali insolubili sulle fibre cheratiniche e che permetta di ottenere risultati di colore dei capelli superiori alla media.
Sommario dell?invenzione
Si ? trovato che la prevenzione del deposito di calcare e di sali insolubili e, quindi, della formazione di una patina sui capelli pu? essere ottenuta con una composizione per la tintura di capelli che prevede l?utilizzo di tensioattivi a base di acidi carbossilici lineari e derivati, oltre ad acidi carbossilici ramificati, in aggiunta alle basi di tintura tradizionali. La composizione che si ottiene ? in grado di prevenire la formazione del deposito di calcare e di sali insolubili sui capelli.
Secondo l?invenzione, la composizione comprende almeno un colorante diretto e/o un colorante ad ossidazione, un tensioattivo ed, opzionalmente, un attivatore, ed ? caratterizzata dal fatto il tensioattivo ? una combinazione di un acido grasso ramificato con alchileteri carbossilati e alchilpoliglucosidi carbossilati.
Preferibilmente, il tensioattivo si ottiene per reazione fra un alcol grasso a catena C6-C18 condensato con 1-15 moli di ossido di etilene e successiva reazione con acido cloroacetico (ad esempio, sodium laureth-7 carboxylate), o per reazione fra un alcol grasso a catena C6-C18 e 0,5-3,0 moli di glucosio e successiva reazione con acido cloroacetico (ad esempio, sodium alkyl C12-C14 glucose carboxylate).
Si ? trovato sorprendentemente che la combinazione di questi componenti, aggiunti nella tintura per capelli in dose complessiva fra lo 0,1 e il 10% e, preferibilmente, fra l?1,5% e il 10%, ? in grado di migliorare il risultato della tintura, poich? viene attivato un meccanismo di prevenzione del deposito calcare e di sali insolubili sulle fibre cheratiniche atto a ridurre il velo opaco che altera l?efficacia della tintura per capelli.
? anche un oggetto della presente invenzione l?uso di una composizione per la tintura dei capelli comprendente almeno un tensioattivo formato da una combinazione di un acido grasso ramificato con alchileteri carbossilati e alchilpoliglucosidi carbossilati.
Rientrano nell?ambito della presente invenzione anche kit per tinture e metodi per colorare i capelli basati sulla composizione dell?invenzione.
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione dettagliata dell?invenzione ed alle annesse rivendicazioni.
Descrizione dettagliata dell?invenzione
Nel contesto della presente invenzione, con il termine ?colorante ad ossidazione? si intende una sostanza che impartisce colore alla fibra cheratinica per reazione di intermedi primari e copulanti in presenza di una sostanza ossidante.
Esempi di coloranti ad ossidazione, definiti secondo la nomenclatura INCI (Decisione della Comunit? Europea 2006/257/EC e successivi emendamenti - International nomenclature cosmetic ingredient), comprendono: Toluene-2,5-Diamine, Toluene-2,6-Diamine, Toluene-3,4-Diamine, 1-Acetoxy-2-Methylnaphthalene, 5-Amino-4-Chloro-o-Cresol, 4-Amino-m-Cresol, 6-Amino-m-Cresol, 2-Methyl-1-Naphthol, 2,3-Diaminodihydropyrazolo, Pyrazolone Dimethosulfonate, 2-Amino-4-Hydroxyethylaminoanisole, m-Aminophenol, o-Aminophenol, p-Aminophenol, 2,6-Diaminopyridine, 2,6-Diamino-3-((Pyridin-3-yl)Azo)Pyridine, 3,4-Diaminobenzoic Acid, 2,4-Diaminodiphenylamine, 3-Amino-2,4-Dichlorophenol, 4-Chlororesorcinol, N-Cyclopentyl-m-Aminophenol, 4,5-Diamino-1-((4-Chlorophenyl)Methyl)-1H-Pyrazole-Sulfate, 4,4'-Diaminodiphenylamine, 5-Amino-2,6-Dimethoxy-3-Hydroxypyridine, N,N-Bis(2-Hydroxyethyl)-p-Phenylenediamine, 4-Chloro-2-Aminophenol, Isatin, 1,3-Bis-(2,4-Diaminophenoxy)propane, 4,6-Bis(2-Hydroxyethoxy)-2,6-Bis(2-Hydroxyethoxy)-3,5-Pyridinediamine, 2-Chlorop-Phenylenediamine, N-Isopropyl 4,5-Diamino Pyrazole, N,N-Diethyl-m-Aminophenol, N,N-Diethyl-p-Phenylenediamine, N,N-Diethyltoluene-2,5-Diamine, 4-Amino-2-Hydroxytoluene, 2-Methoxymethyl-p-Aminophenol, 2-Amino-4-hydroxyethylaminoanisole, Dihydroxyindole, Dihydroxyindoline, m-Phenylenediamine, 6-Amino-2,4-Dichloro-m-Cresol, 3-Amino-2,4-Dichlorophenol, N-Methoxyethyl-p-Phenylenediamine, 4-Amino-2-Nitrodiphenylamine-2'-Carboxylic Acid, 2,4-Diamino-5-Methylphenoxyethanol, m-Dimethylaminophenyl Urea, 2,4-Diaminophenoxyethanol, 2,4-Diaminophenol, 2,6-Dihydroxy-3,4-Dimethylpyridine, 2,4-Diamino-5-Methylphenetole, Hydroxypropyl-p-Phenylenediamine, 2-Aminomethyl-p-Aminophenol, 3-Amino-2,6-Dimethylphenol, Hydroquinone, 2-Amino-5-Ethylphenol, 5-Amino-4-Fluoro-2-Tetrahydro-6-Nitroquinoxaline, Tetrahydropyranyl, Methylphenol Sulfate, Resorcinol, Hydroxyanthraquinoneaminopropyl Methyl Morpholinium Methosulfate, 3-Ethylamino-p-Cresol, 4-Fluoro-6-Methyl-m-Phenylenediamine, 4,5-Diamino-1-Methylpyrazole, 2,2'-Methylenebis 4-Aminophenol, 5-Amino-2,6-Dimethoxy-3-Hydroxypyridine, Sodium Picramate, 2-Amino-3-Hydroxypyridine, 4-Methoxytoluene-2,5-Diamine, 2,6-Dimethyl-p-Phenylenediamine, Picramic Acid, 6-Hydroxyindole, 2-Methoxy-p-Phenylenediamine, 2,6-Dihydroxyethylaminotoluene, 2-Methoxymethyl-p-Phenylenediamine, N,N-Dimethyl-p-Phenylenediamine, 2-Methyl-5-Hydroxyethylaminophenol, 2,6-Dimethoxy-3,5-Pyridinediamine, N,N-Dimethyl 2,6-Pyridinediamine, 4-Methylbenzyl 4,5-Diamino Pyrazole, 4-Ethoxy-m-Phenylenediamine, 2-HydroxyethylHydroxypropyl Bis(N-Hydroxyethyl-p-Phenylenediamine), Hydroxypyridinone, 6-Methoxy-2,3-Pyridinediamine, 2-Naphthol,p-Methylaminophenol, 1-Hexyl 4,5-Diamino Pyrazole Sulfate, 1-Naphthol, p-Phenetidine, Hydroxybenzomorpholine, Methylimidazoliumpropyl p-Phenylenediamine, Hydroxyethoxy Aminopyrazolopyridine, 2-Methylresorcinol, 1,5-Naphthalenediol,1,7-Naphthalenediol, 2,3-Naphthalenediol, 2,7-Naphthalenediol, PEG-3 2,2'-Di-p-Phenylenediamine, Phenyl Methyl Pyrazolone, Hydroxyethylaminomethyl-p-Aminophenol, 1-Hydroxyethyl 4,5-Diamino Pyrazole, 6-Methoxy-2-methylamino-3-aminopyridine, Hydroxyethyl-2,6-Dinitro-p-Anisidine, 3,4-Methylenedioxyaniline, 3,4-Methylenedioxyphenol, Hydroxyethyl-3,4-Methylenedioxyaniline, m-Phenylenediamine, p-Phenylenediamine, Hydroxyethyl-p-Phenylenediamine, N-Phenyl-p-Phenylenediamine, Picramic Acid, Pyrocatechol, Pyrogallol, Tetraaminopyrimidine, 2,5,6-Triamino-4-Pyrimidinol,1,2,4-Trihydroxybenzene.
I coloranti ad ossidazione possono essere in forma di sali. La quantit? totale della combinazione dei coloranti primari e degli accoppiatori nella tintura secondo l?invenzione varia preferibilmente da circa 0,001% a 20% in peso, pi? preferibilmente da circa 0,002% a 10% in peso, e ancor pi? preferibilmente da circa 0,01% a 6,0% in peso.
Nel contesto della presente invenzione, con il termine ?attivatore? si intende una sostanza in grado di favorire la reazione di ossidazione e copulazione tra coloranti primari e accoppiatori. Preferibilmente, l?attivatore ? un acido con un pH compreso tra 2 e 6,5. Esempi di attivatori sono perossido di carbammide, perborati e persolfati o peracidi, e preferibilmente acqua ossigenata. La quantit? di attivatore pu? variare da 0,1% a 50%.
Secondo l?invenzione, la composizione per la tintura viene miscelata con l?attivatore in modo che il pH della tintura pronta all?uso assuma un valore determinato dalla quantit? di alcali nella tintura e dalla quantit? di acido nell?ossidante, cosi come dal rapporto di miscelazione. A seconda della composizione, la tintura pronta all?uso secondo dell?invenzione pu? essere debolmente acida, neutra o alcalina ed ha un pH da circa 3 a 11, preferibilmente da 6,5 a 11.
Nel contesto della presente invenzione, con il termine ?colorante diretto? si intende una sostanza in grado di colorare la fibra cheratinica senza l?ausilio di un mordente.
Esempi di coloranti diretti, definiti secondo la nomenclatura INCI (Decisione della Comunit? Europea 2006/257/EC e successivi emendamenti - International nomenclature cosmetic ingredient), comprendono: Acid blue 3, Acid blue 9, Acid Blue 1, Acid Blue 62, Acid green 1, Acid green 50, Acid Brown 13, Acid red 195, Acid green 25, Acid Red 14, Acid Red 35, Acid Red 52, Acid red 27, Acid red 33, Acid red 35, Acid red 51, Acid red 73, Acid red 87, Acid red 92, Acid red 95, Acid red 184, Acid blue 74, Acid violet 43, Acid violet 9, Acid yellow 3, Acid yellow 36, Acid yellow 23, Acid yellow 73, Basic Violet 14, Basic Violet 16, Basic Yellow 28, Acid orange 6, Acid orange 7, Acid red 18, Basic Blue 3, Basic Blue 7, Basic Blue 9, Basic Blue 26, Basic Blue 47, Basic Blue 75, Basic Blue 99, Basic Blue 124, , Acid Orange 3, Acid Orange 24, Acid Yellow 1, N,N'-Bis(2-Hydroxyethyl)-2-Nitro-p-Phenylenediamine, 2-Amino-6-Chloro-4-Nitrophenol, Basic Brown 4, 4-Amino-2-Nitrodiphenylamine-2'-Carboxylic Acid, 2-Amino-3-Nitrophenol, 2-Amino-4-Nitrophenol, 2-Amino-5-Nitrophenol, 4-Amino-2Nitrophenol, 4-Amino-3-Nitrophenol, -Chloro-6-Ethylamino-4-Nitrophenol, 2-Chloro-5-Nitro-N-Hydroxyethyl p-Phenylenediamine, N,N'-Dimethyl-N-Hydroxyethyl-3-Nitro-p-Phenylenediamine, Disperse Red 11, Disperse Red 15, Disperse Red 17, Disperse Violet 1, Disperse Violet 4, Disperse Violet 15, 2-Hydroxyethylamino-5-Nitroanisole, Tetrahydro-6-Nitroquinoxaline, Tetrahydropyranyl Resorcinol. Pigment Blue 15:1, Hydroxyethyl-2-Nitro-p-Toluidine, 4-Hydroxypropylamino-3-Nitrophenol, 3-Methylamino-4-Nitrophenoxyethanol, 3-Nitro-4-Aminophenoxyethanol, 3-Nitro-p-Cresol, 2-Nitro-5-Glyceryl Methylaniline, 4-Nitroguaiacol, 3-Nitrop-Hydroxyethylaminophenol, 2-Nitro-N-Hydroxyethyl-p-Anisidine, Nitrophenol, 4-Nitrophenyl Aminoethylurea, 4-Nitro-o-Phenylenediamine, 4-Nitro-m-Phenylenediamine, 4-Nitro-o-Phenylenediamine, 2-Nitro-p-Phenylenediamine, 6-Nitro-2,5-Pyridinediamine, 6-Nitro-o-Toluidine, Pigment Blue 15, Pigment Violet 23.
Esempi di coloranti naturali diretti comprendono quelli a base di lawsone, juglone, purpurina, acido carminico, purpurogallina, indaco, alizarina, isatina, curcumina. Si possono usare anche estratti o decotti contenenti questi coloranti naturali e, in particolare, impacchi o estratti a base di henn?.
La quantit? totale di colorante diretto nella tintura dell?invenzione varia preferibilmente da circa 0,001% a 20% in peso, pi? preferibilmente da circa 0,002% a 10% in peso, e ancor pi? preferibilmente da circa 0,01% a 6,0% in peso.
La composizione pu? comprendere anche un correttore di pH come un derivato amminico, scelto ad esempio tra ammoniaca, monoetanolammina (MEA), 1-ammino-2-propanolo, 2-ammino-2-metile-propanolo (AMP), 2-ammino-2-metile-1,3-propandiolo, 2-ammino-2-etile-1,3-propandiolo, tris(idrossimetile)-amminometano, glucosamina, dimethylglucamina, dimethylaminomethylpropanol , idrossido di sodio, idrossido di potassio, urea, trietanolammina (TEA), potassio e sodio cocoate, laurate, palmitate e stearate.
La quantit? di correttore di pH pu? variare da 0,1% a 20% in peso, preferibilmente da 0,2% a 10% in peso. Il derivato amminico pu? essere presente in forma di base libera o in forma di sale.
La composizione pu? inoltre contenere, in funzione dei coloranti utilizzati, riducenti ed antiossidanti come sodio solfito, sodio metabisolfito, acido isoascorbico o acido ascorbico.
La composizione dell?invenzione pu? anche contenere uno o pi? additivi, naturali o sintetici, comunemente usati in soluzioni, creme, emulsioni, gel, aerosol, schiume, polveri e granulati, come, per esempio, solventi, quali: acqua, mono o poli-alcoli alifatici a basso peso molecolare, loro esteri e eteri, per esempio alcanoli, in particolare da 1 a 4 atomi di carbonio, quali etanolo, n-propanolo, isopropanolo, butanolo, isobutanolo; alcoli bivalenti o trivalenti, in particolare aventi da 2 a 6 atomi di carbonio, quali etilenglicol, propilenglicol, 1,3-propandiolo, 1,4-butandiolo, 1,5-pentandiolo, 1,6-esandiolo, 1,2,6-esantriolo, glicerina, dietilenglicol, dipropilenglicol, polietilenglicol e polipropilenglicole; inoltre, agenti umidificanti o emulsionanti scelti tra anionici, cationici, non-ionogenici, anfoteri o tensioattive, quali solfati di alcoli grassi, alchilsolfonati, alchilbenzen solfonati, sali di alchiltrimetil ammonio, alchilbetaine, a-olefin solfonati, alcoli grassi etossilati, nonilfenoli etossilati, alcanolammine di acidi grassi, esteri etossilati di acidi grassi, poliglicol etere solfati di acidi grassi, alchilpoliglucosidi; addensanti, quali alcoli grassi superiori, amido, derivati di cellulosa, vaselina, olio di paraffina, esteri di alcoli ed acidi grassi e altri componenti grassi in forma emulsionata, addensanti idrosolubili polimerici, per esempio gomme naturali, gomma di guar, gomma xantan o idrocolloidi sintetici, quali polivinilalcol, agenti condizionanti, quali derivati di lanolina, colesterolo, acido pantotenico, polimeri idrosolubili cationici, derivati proteici, provitamine, vitamine, estratti di piante, zucchero e betaine; agenti ausiliari, quali elettroliti, antiossidanti, sequestranti, agenti filmogeni e conservanti come pure cera d?api. In questo caso pu? essere particolarmente vantaggiosa l?aggiunta alle tinture di tensioattivi o emulsionanti non ionici e/o anionici, come per esempio solfati di alcoli grassi, in particolare lauril solfato, sodio cocoil solfato; solfati di alcoli grassi etossilati, in particolare sodio lauril etere solfati con da 2 a 4 unit? molecolari di etilenossido, esteri di acidi grassi etossilati, alchilfenoli etossilati, alcoli grassi etossilati, alchilbenzen solfonati o alcanolammidi di acidi grassi, in quantit? totale preferibilmente circa da 0,1% a 30% in peso, pi? preferibilmente da 0,2% a 15% in peso.
Altri additivi cationici utili sono idrolizzati proteici quaternizzati. Oltre a ispessenti organici non ionici con propriet? simili alla cera e ai tensioattivi non ionici, la tintura pu? comprendere le consuete resine cationiche cosmetiche. Sono particolarmente preferiti Polyquaternium-6 (poli(dimetildiallilammonio cloruro)), Polyquaternium-7 (copolimero dietildiallilammoniocloruro/acrilammide), Polyquaternium-10 (cellulosa cationica), Polyquaternium-22, Polyquaternium- 11 (dietil solfato del copolimero acido N,N-dimetilamminoetilmetacrilico/PVP), Polyquaternium-35 e Polyquaternium-37 (polimero trimetilamminoetil metacrilato cloruro), da soli o loro miscele. La quantit? totale di resine cationiche nella tintura pu? essere da 0,1% a 6% in peso.
Risultati sperimentali
Come si ? detto pi? sopra, le composizioni di tintura tradizionali non prevedono il trattamento o la prevenzione della formazione del calcare e di sali insolubili e, di conseguenza, i risultati della tintura sono insoddisfacenti, in termini sia di intensit? e profondit? del colore, che di riflessatura.
Sorprendentemente, l?aggiunta nella composizione di tintura di un acido grasso ramificato (acido 2-butilottanoico) e di tensioattivi derivati da sali sodici di acidi carbossilici come il sodium laureth-7 carboxylic acid e il lauryl glucose carboxylic acid, costituisce una efficace prevenzione della formazione del calcare sulle fibre cheratiniche.
L?acido grasso ramificato ottenuto per ossidazione di alcoli grassi di guerbet (esempio 2-butyl octanol), definito dalla nomenclatura INCI come 2-butyloctanoic acid pu? essere presente dal 0,01% al 10% in peso, pi? preferibilmente dal 0,1% al 2% in peso.
Il tensioattivo metil carbossilico ? ottenuto per condensazione con 1-12 moli di ossido di etilene a carico di alcoli grassi a catena lineare o ramificata con catena alchilica compresa fra C6 e C18, preferibilmente a catena C12-C14, e successiva condensazione con acido cloroacetico e conseguente neutralizzazione con soda caustica, o potassio idrossido o con alcanolammine tra cui si cita la monoetanolammina (MEA). Il prodotto ottenuto ? definito dalla nomenclatura INCI come sodium laureth-7 carboxylate. Il sodium laureth-7 carboxylate pu? essere presente dallo 0,1% al 10% in peso, preferibilmente fra lo 0,5% e il 3%.
In alternativa, il tensioattivo ? ottenuto per condensazione di 0,5-3,0 moli di glucosio su alcoli a catena lineare o ramificata con catena di atomi di carbonio compresa fra 6 e 18, preferibilmente fra C10 e C14, e l?alkyl glucoside ottenuto ? poi fatto reagire con acido cloroacetico e neutralizzato con basi alcaline fra cui la monoetanolamina, la potassa caustica o il sodio idrossido e nella nomenclatura INCI assume il nome di sodium, o potassium, o MEA lauryl-glucose carboxylate e pu? essere compreso nella formulazione da 0,1% al 20%, preferibilmente tra il 2,5% e il 5% in peso.
Per l?uso delle tinture ossidative per capelli, le tinture sono miscelate con una soluzione ossidativa immediatamente prima di tingere i capelli e una quantit? sufficiente di miscela colorante per capelli pronta all?uso, in quantit? generalmente circa da 60 a 200 g in base allo spessore e alla quantit? di capelli. Il rapporto fra la tintura e l?attivatore pu? variare da 1:1 a 1:1,5 ed in alcuni casi 1:2, ovvero una parte di tintura miscelata con rispettivamente 1 parte, 1 parte e mezza o 2 parti di attivatore.
La miscela della tintura con ossidante o la tintura tal quale viene lasciata sui capelli da 2 a 60 minuti a una temperatura da 5 a 50?C, preferibilmente per 35 minuti a 30?C; successivamente i capelli vengono sciacquati con acqua e asciugati. Se necessario, i capelli vengono lavati con uno shampoo dopo il risciacquo ed eventualmente sciacquati ancora una volta con un acido organico debole, per esempio una soluzione acquosa di acido citrico. I capelli vengono poi asciugati.
Esempi
La formulazione base della composizione per la tintura di capelli secondo l?invenzione ? una formulazione perfettamente equilibrata e fornisce una colorazione intensiva, protettiva e delicata. Grazie al bilanciamento del colore, la tintura dei capelli pu? essere eseguita dall?attaccatura non danneggiata fino alle punte severamente danneggiate. I componenti riportati negli esempi vengono denominati attraverso la nomenclatura INCI (Decisione della Comunit? Europea 2006/257/EC e successivi emendamenti - International nomenclature cosmetic ingredient).
Le composizioni utilizzate per gli esempi riportati sono descritte nella seguente Tabella 7.
Tabella 7
Componente TCK001 (tintura in crema) formula di colore 4.0 N
Test effettuati
La crema della tintura viene miscelata 1:1 con l?attivatore a base di perossido di idrogeno e applicata su una ciocca di capelli naturali. Una ciocca di capelli viene colorata rispettivamente con la tintura formula A o B o C o D, preventivamente miscela 1:1 con l?emulsione ossidante universale, in quantit? di circa 10 g in base allo spessore e alla quantit? di capelli. Analogamente si procede con il confronto per la tintura di colore chiaro, con le formulazioni A1, B1, C1 e D1.
Nella seguente Tabella 8 ? riportata la composizione dell?attivatore utilizzato in combinazione con la tintura in crema.
Tabella 8
Valutazione qualitativa
L?operazione di tintura ed il relativo risciacquo sono stati effettuati nei laboratori di Arluno della Richiedente, con acqua di rete come indicato nella composizione del comune di Arluno descritta pi? sopra nella Tabella 7.
La valutazione qualitativa ? stata effettuata utilizzando la tintura su ciocche di capelli naturali, contenenti 60% di capelli grigi e 40% di capelli bianchi, molto suscettibili alla colorazione.
La miscela della tintura con ossidante o la tintura tal quale ? stata lasciata sui capelli da 2 a 60 minuti a una temperatura da 5 a 50?C, preferibilmente per 35 minuti a 30?C; successivamente i capelli sono stati sciacquati con acqua e asciugati. Il test ? stato eseguito nei laboratori di Arluno della Richiedente, con la stessa acqua di rete e il relativo residuo fisso del test quantitativo.
I capelli trattati con le tinture rispondenti alle formulazioni A, B1, C1 e D1 sopra descritte sono stati sottoposti a test colorimetrico con un colorimetro Konica Minolta Chroma Meter A3600. Il test colorimetrico mette a confronto le formulazioni in tre parametri fondamentali del colore dei capelli, vale a dire:
1. la luminosit? del colore, che misura la presenza di patina opacizzante sulla superficie del capello,
2. la profondit? del colore (chiaro, scuro), e
3. il chroma, ovvero l?intensit? del colore.
Grazie al test colorimetrico ? possibile misurare l?intensit? e la luminosit? del colore e gli eventuali effetti negativi del calcare. I risultati della tintura sono espressi in valori L*a*b* C*.
Nello spazio di colore L*a*b*, L* indica la luminosit? mentre a* e b* sono le coordinate di cromaticit?. I simboli a* e b* indicano le direzioni del colore, a* ? la direzione del rosso, -a* ? la direzione del verde, b* ? la direzione del giallo e -b* ? la direzione del blu.
Le differenze di colore possono essere espresse dai valori ?E, che sono definiti dalla seguente equazione:
?E = [(?L*)? (?a*)? (?b*)?]?
I risultati complessivi colorimetrici sono espressi nella seguente Tabella 9.
Tabella 9
C: risultante della sommatoria dei valori di a* e b*
h*: indice di saturazione del colore
CMC: risultato complessivo di tutti i valori del colore testato
I test effettuati riportano che a fronte di variazioni di luminosit? (DL*) trascurabili, la sommatoria CMC conferma l?azione positiva sul colore da parte della miscela oggetto dell?invenzione, ovvero di Butyl octanoic acid, Sodium Laureth-7 carboxylate e sodium glucose carboxylate e Lauryl Glucoside.
Valutazione quantitativa
La miscela della tintura con ossidante o la tintura tal quale ? stata lasciata sui capelli da 2 a 60 minuti a una temperatura da 5 a 50?C, preferibilmente per 35 minuti a 30?C; successivamente i capelli sono stati sciacquati con acqua e asciugati. Il test ? stato eseguito nei laboratori di Arluno della Richiedente, con la stessa acqua di rete e il relativo residuo fisso del test quantitativo.
Dopo l?esecuzione della tintura sui capelli, la ciocca ? stata trattata con soluzione di acido nitrico allo 0,5% per 30 minuti. E? stata quindi analizzata la quantit? di ioni Ca++ e Mg++ presenti sulla ciocca e rilasciati dopo il trattamento con acido nitrico. L?analisi ? stata effettuata mediante la spettrometria di massa ICP-MS. La ICP-MS ? una tecnica molto sensibile e in grado di determinare diverse sostanze inorganiche metalliche e non metalliche presenti in concentrazioni anche di circa una parte per miliardo (ppb). Essa sfrutta l'utilizzo di una torcia al plasma ICP per produrre la ionizzazione e di uno spettrometro di massa per la separazione e rivelazione degli ioni prodotti.
L?analisi ? stata ripetuta dopo il risciacquo della ciocca per verificare l?attivit? anti-depositante del calcare da parte dei componenti delle formulazioni. L?analisi ? stata indirizzata a misurare quantitativamente il residuo fisso costituito da ioni calcio e magnesio, che vengono espressi in mg/kg (milligrammi per kg di ciocche).
La differenza fra i microgrammi di residuo fisso reperiti sulla ciocca trattata con la formulazione A, e il residuo rinvenuto sulle ciocche trattate rispettivamente con la Formula B1, Formula C1 e Formula D1, d? la misura dell?efficacia anticalcare dell?invenzione.
Nel Grafico 1 si possono osservare gli effetti delle formulazioni delle tinture contro il deposito di ioni Ca++ sulle ciocche. Analogamente il Grafico 2 mostra il deposito degli ioni Magnesio Mg++ sulle ciocche.
Grafico 1
Grafico 2
Come si pu? vedere dai Grafici 1 e 2, si conferma quanto osservato al colorimetro, ovvero che la presenza di 2-butyl octanoic acid, sodium laureth-7 carboxylate e sodium glucose carboxylate e lauryl glucoside nelle tinture riduce sensibilmente il residuo che si deposita sui capelli. In particolare, si osserva che a seguito del risciacquo le ciocche dei capelli coloranti con le tinture contenenti 2-butyl octanoic acid, sodium laureth-7 carboxylate e sodium glucose carboxylate lauryl glucoside riducono il calcare di oltre il 50%, con evidenti vantaggi sullo sviluppo del colore dei capelli e sulla sua stabilit? nel tempo.
Come si evince dal confronto delle varie formulazioni, i risultati si raggiungono con un dosaggio della miscela di attivi al 2,2% totale, per raggiungere il valore pi? significativo se usata al 3,0% di materia attiva totale.
I risultati ottenuti al test colorimetrico possono essere ricondotti all?azione anti-calcare delle formule B1, C1 e D1 rispetto alla base neutra A.

Claims (10)

RIVENDICAZIONI
1. Composizione per la tintura di fibre cheratiniche umane, comprendente almeno un colorante diretto e/o un colorante ad ossidazione, un tensioattivo ed, opzionalmente, un attivatore, caratterizzata dal fatto il tensioattivo ? una combinazione di un acido grasso ramificato con alchileteri carbossilati e alchilpoliglucosidi carbossilati.
2. Composizione secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che l?acido grasso ramificato ? costituito da 2-butyl octanoic acid e gli alchileteri carbossilati sono costituiti da sodium laureth-7 carboxylate e gli alchilpoliglucosidi carbossilati sono costituiti da sodium lauryl glucose carboxylate e lauryl polyglucose.
3. Composizione secondo le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzata dal fatto che il tensioattivo formato dalla combinazione di 2-butyl octanoic acid con sodium laureth-7 carboxylate, sodium lauryl glucose carboxylate e lauryl polyglucose ? in quantit? da 0,1% a 20% in peso sul totale della composizione.
4. Composizione secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l?attivatore ? scelto fra acqua ossigenata, perossido di carbammide, perborati, persolfati o peracidi, e preferibilmente ? acqua ossigenata.
5. Composizione secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre uno o pi? componenti scelti fra correttori di pH, riducenti, antiossidanti, pigmenti, solventi, tensioattivi, addensanti, agenti condizionanti, agenti filmogeni, elettroliti, sequestranti, conservanti, cera d?api.
6. Composizione secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i coloranti ad ossidazione sono scelti fra: Toluene-2,5-Diamine,Toluene-2,6-Diamine, Toluene-3,4-Diamine, 1-Acetoxy-2-Methylnaphthalene, 5-Amino-4-Chloro-o-Cresol, 4-Amino-m-Cresol, 6-Amino-m-Cresol, 2-Methyl-1-Naphthol, 2,3-Diaminodihydropyrazolo, Pyrazolone Dimethosulfonate, 2-Amino-4-Hydroxyethylaminoanisole, m-Aminophenol, o-Aminophenol, p-Aminophenol, 2,6-Diaminopyridine, 2,6-Diamino-3-((Pyridin-3-yl)Azo)Pyridine, 3,4-Diaminobenzoic Acid, 2,4-Diaminodiphenylamine, 3-Amino-2,4-Dichlorophenol, 4-Chlororesorcinol, N-Cyclopentyl-m-Aminophenol, 4,5-Diamino-1-((4-Chlorophenyl)Methyl)-1H-Pyrazole-Sulfate, 4,4'-Diaminodiphenylamine, 5-Amino-2,6-Dimethoxy-3-Hydroxypyridine, N,N-Bis(2-Hydroxyethyl)-p-Phenylenediamine, 4-Chloro-2-Aminophenol, Isatin, 1,3-Bis-(2,4-Diaminophenoxy)propane, 4,6-Bis(2-Hydroxyethoxy)-2,6-Bis(2-Hydroxyethoxy)-3,5- Pyridinediamine, 2-Chloro-p-Phenylenediamine, N-Isopropyl 4,5-Diamino Pyrazole, N,N-Diethyl-m-Aminophenol, N,N-Diethyl-p-Phenylenediamine, N,N-Diethyltoluene-2,5-Diamine, 4-Amino-2-Hydroxytoluene, 2-Methoxymethyl-p-Aminophenol, 2-Amino-4-hydroxyethylaminoanisole, Dihydroxyindole, Dihydroxyindoline, m-Phenylenediamine, 6-Amino-2,4-Dichloro-m-Cresol, 3-Amino-2,4-Dichlorophenol, N-Methoxyethyl-p-Phenylenediamine, 4-Amino-2-Nitrodiphenylamine-2'-Carboxylic Acid, 2,4-Diamino-5-Methylphenoxyethanol, m-Dimethylaminophenyl Urea, 2,4-Diaminophenoxyethanol, 2,4-Diaminophenol, 2,6-Dihydroxy-3,4-Dimethylpyridine, 2,4-Diamino-5-Methylphenetole, Hydroxypropyl-p-Phenylenediamine, 2-Aminomethyl-p-Aminophenol, 3-Amino-2,6Dimethylphenol, Hydroquinone, 2-Amino-5-Ethylphenol, 5-Amino-4-Fluoro-2-Tetrahydro-6-Nitroquinoxaline, Tetrahydropyranyl, Methylphenol Sulfate, Resorcinol, Hydroxyanthraquinoneaminopropyl Methyl Morpholinium Methosulfate, 3-Ethylamino-p-Cresol, 4-Fluoro-6-Methyl-m-Phenylenediamine, 4,5-Diamino-1-Methylpyrazole, 2,2'-Methylenebis 4-Aminophenol, 5-Amino-2,6-Dimethoxy-3-Hydroxypyridine, Sodium Picramate, 2-Amino-3-Hydroxypyridine, 4-Methoxytoluene-2,5-Diamine, 2,6-Dimethyl-p-Phenylenediamine, Picramic Acid, 6-Hydroxyindole, 2-Methoxy-p-Phenylenediamine, 2,6-Dihydroxyethylaminotoluene, 2-Methoxymethyl-p-Phenylenediamine, N,N-Dimethyl-p-Phenylenediamine, 2-Methyl-5-Hydroxyethylaminophenol, 2,6-Dimethoxy-3,5-Pyridinediamine, N,N-Dimethyl 2,6-Pyridinediamine, 4-Methylbenzyl 4,5-Diamino Pyrazole, 4-Ethoxy-m-Phenylenediamine, 2-HydroxyethylHydroxypropyl Bis(N-Hydroxyethyl-p-Phenylenediamine), Hydroxypyridinone, 6-Methoxy-2,3-Pyridinediamine, 2-Naphthol, p-Methylaminophenol, 1-Hexyl 4,5-Diamino Pyrazole Sulfate, 1-Naphthol, p-Phenetidine, Hydroxybenzomorpholine, Methylimidazoliumpropyl p-Phenylenediamine, Hydroxyethoxy Aminopyrazolopyridine, 2-Methylresorcinol, 1,5-Naphthalenediol,1,7-Naphthalenediol, 2,3-Naphthalenediol, 2,7-Naphthalenediol, PEG-3 2,2'-Di-p-Phenylenediamine, Phenyl Methyl Pyrazolone, Hydroxyethylaminomethyl-p-Aminophenol, 1-Hydroxyethyl 4,5-Diamino Pyrazole, 6-Methoxy-2-methylamino-3-aminopyridine, Hydroxyethyl-2,6-Dinitro-p-Anisidine, 3,4-Methylenedioxyaniline, 3,4-Methylenedioxyphenol, Hydroxyethyl-3,4-Methylenedioxyaniline, m-Phenylenediamine, p-Phenylenediamine, Hydroxyethyl-p-Phenylenediamine, N-Phenyl-p-Phenylenediamine, Picramic Acid, Pyrocatechol, Pyrogallol, Tetraaminopyrimidine, 2,5,6-Triamino-4-Pyrimidinol,1,2,4-Trihydroxybenzene, detti coloranti ad ossidazione potendo essere in forma di sali.
7. Composizione secondo una o pi? delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che i coloranti diretti sono scelti fra: Acid blue 3, Acid blue 9, Acid Blue 1, Acid Blue 62, Acid green 1, Acid green 50, Acid Brown 13, Acid red 195, Acid green 25, Acid Red 14, Acid Red 35, Acid Red 52, Acid red 27, Acid red 33, Acid red 35, Acid red 51, Acid red 73, Acid red 87, Acid red 92, Acid red 95, Acid red 184, Acid blue 74, Acid violet 43, Acid violet 9, Acid yellow 3, Acid yellow 36, Acid yellow 23, Acid yellow 73, Basic Violet 14, Basic Violet 16, Basic Yellow 28, Acid orange 6, Acid orange 7, Acid red 18, Basic Blue 3, Basic Blue 7, Basic Blue 9, Basic Blue 26, Basic Blue 47, Basic Blue 75, Basic Blue 99, Basic Blue 124, , Acid Orange 3, Acid Orange 24, Acid Yellow 1, N,N'-Bis(2-Hydroxyethyl)-2-Nitro-p-Phenylenediamine, 2-Amino-6-Chloro-4-Nitrophenol, Basic Brown 4, 4-Amino-2-Nitrodiphenylamine-2'-Carboxylic Acid, 2-Amino-3-Nitrophenol, 2-Amino-4-Nitrophenol, 2-Amino-5-Nitrophenol, 4-Amino-2-Nitrophenol, 4-Amino-3-Nitrophenol, -Chloro-6-Ethylamino-4-Nitrophenol, 2-Chloro-5-Nitro-N-Hydroxyethyl p-Phenylenediamine, N,N'-Dimethyl-N-Hydroxyethyl-3-Nitro-p-Phenylenediamine, Disperse Red 11, Disperse Red 15, Disperse Red 17, Disperse Violet 1, Disperse Violet 4, Disperse Violet 15, 2-Hydroxyethylamino-5-Nitroanisole, Tetrahydro-6-Nitroquinoxaline, Tetrahydropyranyl Resorcinol. Pigment Blue 15:1, Hydroxyethyl-2-Nitro-p-Toluidine, 4-Hydroxypropylamino-3-Nitrophenol, 3-Methylamino-4Nitrophenoxyethanol, 3-Nitro-4-Aminophenoxyethanol, 3-Nitro-p-Cresol, 2-Nitro-5-Glyceryl Methylaniline, 4-Nitroguaiacol, 3-Nitrop-Hydroxyethylaminophenol, 2-Nitro-N-Hydroxyethyl-p-Anisidine, Nitrophenol, 4-Nitrophenyl Aminoethylurea, 4-Nitro-o-Phenylenediamine, 4-Nitro-m-Phenylenediamine, 4-Nitro-o-Phenylenediamine, 2-Nitro-p-Phenylenediamine, 6-Nitro-2,5-Pyridinediamine, 6-Nitro-o-Toluidine, Pigment Blue 15, Pigment Violet 23, indaco, isatina, curcumina, spinulosina e apigenidina, impacchi o estratti a base di henn?.
8. Uso di una composizione per la tintura di fibre cheratiniche secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7.
9. Kit per la tintura di fibre cheratiniche, caratterizzato dal fatto che comprende una composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7.
10. Metodo per la tintura di fibre cheratiniche, caratterizzato dal fatto che comprende le fasi di: (a) trattamento delle fibre cheratiniche con la composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, preferibilmente per un tempo da 2 a 60 minuti e a una temperatura da 5 a 50?C, e pi? preferibilmente per 35 minuti a 30?C; (b) risciacquo, e (c) asciugatura delle fibre cheratiniche trattate.
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