IT202000015877A1

IT202000015877A1 - Tenditore per una trasmissione accessori di un autoveicolo e trasmissione accessori provvista di tale tenditore

Info

Publication number: IT202000015877A1
Application number: IT102020000015877A
Authority: IT
Inventors: Mario Pennazza; Ettore Ramin
Original assignee: Dayco Europe Srl
Priority date: 2020-07-01
Filing date: 2020-07-01
Publication date: 2022-01-01
Also published as: US20230258247A1; BR112022025822A2; CN115735070A; WO2022003624A1; EP4176181A1; EP4176181B1; JP2023530951A

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

?TENDITORE PER UNA TRASMISSIONE ACCESSORI DI UN AUTOVEICOLO E TRASMISSIONE ACCESSORI PROVVISTA DI TALE TENDITORE?

SETTORE TECNICO

La presente invenzione ? relativa ad un tenditore per una trasmissione accessori di un autoveicolo e ad una trasmissione accessori provvista di tale tenditore.

STATO DELL?ARTE NOTA

La trasmissione accessori di un motore a combustione interna comprende generalmente una puleggia collegata all?albero motore, una puleggia collegata all?albero della macchina elettrica e pu? comprendere una o pi? pulegge per il trascinamento di altri accessori, quali ad esempio il compressore dell?impianto di condizionamento. La trasmissione accessori comprende inoltre una cinghia per la trasmissione del moto tra le suddette pulegge ed un tenditore atto ad assicurare un corretto livello minimo di tensione della cinghia ed evitare slittamenti tra la stessa e le pulegge.

Nelle trasmissioni accessori convenzionali, in cui la macchina elettrica ? un alternatore trascinato dal motore, il tenditore agisce sul ramo lasco della cinghia, ossia il ramo posto a valle del motore ed a monte dell?alternatore con riferimento al senso del moto della cinghia.

Negli autoveicoli viene sempre pi? frequentemente utilizzata, in luogo dell?alternatore convenzionale, una macchina elettrica reversibile che pu? operare ? oltre che nella modalit? di generatore convenzionale - secondo ulteriori modalit?, ad esempio come freno rigenerativo (condizione cosiddetta di ?recupero?), o come motore supplementare agente in combinazione con il motore a combustione interna (condizione cosiddetta di ?boost?).

L?impiego di una macchina elettrica reversibile comporta che il ramo della cinghia che ? teso nelle condizioni operative in cui la macchina elettrica ? trascinata dal motore diventa il ramo lasco quando la coppia motrice viene erogata dalla macchina elettrica.

Sono state pertanto elaborate varie soluzioni che consentono di assicurare il corretto tensionamento di entrami i rami della cinghia.

Una soluzione consiste per esempio nell?utilizzare un tenditore a due bracci incernierati in un perno comune e recanti rispettive pulegge. I bracci sono soggetti alla forza elastica di una molla che tende ad avvicinarli tra loro in modo da mantenere le pulegge a contatto con rispettivi rami della cinghia. Un esempio di questa soluzione ? descritto in EP 1581753-A. L?asse comune dei due bracci ? disposto all?interno del percorso della cinghia.

L?ingombro della base su cui si articolano i bracci e della molla disposta intorno all?asse di articolazione comune dei bracci stessi ? tale da rendere questa soluzione inadatta ad applicazioni in cui esistono vincoli di ingombro all?interno del percorso della cinghia, come ad esempio nel caso in cui la trasmissione preveda due sole pulegge. Inoltre, la disposizione dei bracci rispetto alle risultanti delle forze agenti sulle pulegge non ? ottimale.

Un?altra soluzione consiste nel montare il tenditore sulla macchina elettrica.

Secondo una soluzione nota, il tenditore comprende una base atta ad essere fissata alla macchina elettrica, un primo elemento anulare girevole rispetto alla base intorno all?asse della macchina elettrica e recante una prima puleggia, ed un secondo elemento anulare girevole rispetto alla base intorno all?asse della macchina elettrica e recante una seconda puleggia.

Tra i due elementi anulari agisce una molla atta ad esercitare una forza elastica tra gli elementi stessi atta a mantenere la prima e la seconda puleggia a contatto con rispettivi rami della cinghia.

Un inconveniente connesso con la suddetta soluzione ? la necessit? di operare ad una tensione della cinghia relativamente elevata per consentire un funzionamento ottimale nelle condizioni di recupero e di boost.

Secondo un?altra soluzione nota, il tenditore comprende una base atta ad essere fissata alla macchina elettrica, un elemento anulare rispetto alla base intorno all?asse della macchina elettrica e recante una prima puleggia, ed braccio incernierato all?elemento anulare e recante una seconda puleggia.

Un problema connesso con questa soluzione ? la difficolt? di ottenere caratteristiche simmetriche nelle condizioni di coppia positiva e negativa della macchina elettrica.

Scopo della presente invenzione ? realizzare un tenditore per una trasmissione accessori il quale sia privo degli inconvenienti connessi con i tenditori noti e sopra specificati.

Il suddetto scopo ? raggiunto da una tenditore per una trasmissione accessori secondo la rivendicazione 1.

Per una migliore comprensione della presente invenzione viene descritta una forma preferita di attuazione, a titolo di esempio non limitativo e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:

la figura 1 ? una vista schematica dall?alto di un motore provvisto di una trasmissione accessori con un tenditore secondo l?invenzione;

la figura 2 ? una vista frontale schematica della trasmissione accessori di figura 1;

la figura 3 ? una vista frontale del tenditore di figura 1; la figura 4 ? una vista prospettica parziale sezionata lungo la linea IV-IV di figura 3;

la figura 5 ? una sezione secondo la linea V-V di figura 3. la figura 6 e la figura 7 sono una vista prospettiche esplose del tenditore di figura 3, in direzioni assialmente opposte;

la figure da 8 a 13 sono grafici che illustrano comparativamente grandezze relative a vari esempi di attuazione della presente invenzione;

le figure da 14 a 18 sono sezioni schematiche e parziali che illustrano varianti di realizzazione di un dettaglio di figura 5.

Con riferimento alle figure 1 e 2, ? indicata con 1 una trasmissione accessori di un motore 2 a combustione interna.

La trasmissione accessori 1 comprende una prima puleggia 3 collegata ad un albero motore 4 del motore E, di asse EA, una seconda puleggia 5 collegata ad un albero 6 di una macchina elettrica 7, di asse MA, ed una cinghia 8 che collega tra loro la prima puleggia 3 e la seconda puleggia 5. La trasmissione accessori pu? comprendere altre pulegge, non illustrate, per il trascinamento di altri accessori del motore 1, come ad esempio un compressore dell?impianto di condizionamento.

La trasmissione accessori 1 comprende inoltre un tenditore 10 montato sulla macchina elettrica 7 e comprendente (figure 3-7):

una base 11 comprendente integralmente una flangia 12 piana atta ad essere fissata ad un involucro 13 della macchina elettrica 7 (figure 1 e 5) ed un collare 14 anulare, di asse A1 coincidente in uso con l?asse MA, estendentesi assialmente a sbalzo dalla flangia 12;

un primo anello 15 supportato girevolmente sulla base 11 intorno al collare 14 tramite una prima boccola 16 avente una porzione anulare piana 17 interposta assialmente tra il primo anello 15 e la flangia 12 ed una porzione cilindrica 18, di asse A1, interposta radialmente tra il primo anello 15 ed il collare 14 (fig. 5); e

un secondo anello 20 supportato girevolmente sulla base 11 intorno al primo anello 15 tramite una boccola 21 che ne racchiude un bordo interno ed ha, allo scopo, una sezione a C per almeno una porzione preponderante della sua circonferenza; la boccola 21 ? convenientemente sovrastampata sul bordo interno del secondo anello 20.

La base 11 e gli anelli 15, 20 hanno un diametro interno maggiore del diametro della seconda puleggia 5 in modo da consentire il montaggio del tenditore 10 sulla macchina elettrica 7 in presenza della seconda puleggia 5 (v. figura 5, in cui l?ingombro della puleggia 5 ? illustrato schematicamente con linea a tratto-punto)

Il primo anello 15 comprende un?appendice radiale esterna 22 supportante in modo girevole una prima puleggia 23 del tenditore 10, di asse PA1, tramite un perno 24 ed un cuscinetto 25. Il secondo anello 20 comprende un?appendice 26 tubolare assiale, estendentesi a sbalzo dalla parte opposta della flangia 12 della base 11, sulla quale ? montata girevolmente una seconda puleggia 27 del tenditore 12, di asse PA2, tramite un perno 28 ed un cuscinetto 29.

La prima e la seconda puleggia 23, 27 sono atte a cooperare con rispettivi tratti 8a, 8b della cinghia disposti rispettivamente a monte e a valle della seconda puleggia 5 secondo il verso di avanzamento della cinghia stessa (orario, con riferimento alla figura 2).

Secondo la presente invenzione, il secondo anello 20 ruota rispetto al primo anello 15 intorno ad un asse A2 parallelo all?asse A1 e distinto da esso. L?asse A2 ? disposto all?interno del primo anello 15 e orbita intorno all?asse A1 al ruotare del primo anello 15. Allo scopo, il primo anello 15 presenta una superficie cilindrica interna 30 di asse A1, che ruota intorno alla porzione cilindrica 18 della boccola 16, ed una superficie cilindrica esterna 31 eccentrica di asse A2, che supporta radialmente la boccola 21.

Il primo anello 15 ed il secondo anello 20 definiscono rispettivi alloggiamenti 32, 33 per una molla 34 avente lo scopo di generare una forza elastica tendente a mantenere le pulegge 23, 27 a contatto con la cinghia 8 e quindi a mantenere, in uso, un livello di tensione prefissato nella cinghia 8 stessa.

La molla 34 (figure 3-5) ? una molla elicoidale ad arco disposta circonferenzialmente rispetto agli anelli 15, 20. Gli alloggiamenti 32, 33 sono costituiti da appendici radiali dei rispettivi anelli 15, 20 ed alloggiano rispettive porzioni di estremit? 34a, 34b della molla 34. Gli alloggiamenti 32, 33 definiscono rispettivi canali 35 circonferenziali aventi sezione ad U e chiusi, da parti circonfenzialmente opposte tra loro, da rispettive pareti 36 radiali definenti rispettivi spallamenti per le opposte estremit? della molla 34. Dalle pareti 36 si estendono rispettivi puntalini 37 di centraggio della molla 34. All?interno dei canali 34 sono alloggiati semigusci 38 in materiale plastico, che alloggiano la molla 34, in modo da impedire un contatto diretto tra la molla stessa e gli alloggiamenti 32, 33.

Il primo anello 15 ? bloccato assialmente sulla flangia 12 della base 11 da una molla a tazza 43 (figure 5-7) compressa assialmente tra un bordo anulare 44 di estremit? del collare 14 della base 11 ed il primo anello 15. Per evitare un contatto diretto tra la molla a tazza 43 ed il primo anello 15, la molla 43 ? provvista di un rivestimento in materiale plastico 45 che ne avvolge il bordo esterno.

L?appendice tubolare 26 del secondo anello 20 ? disposta all?interno di un recesso 45 (figura 6) ricavato su una periferia del primo anello 15 allo scopo di limitare la rotazione relativa tra gli anelli 15, 20 tra una posizione di ?free arm? (braccio libero) cui corrisponde la massima espansione longitudinale della molla 34 ed una posizione di ?load stop? (arresto sotto carico) corrispondente ad una posizione di massima compressione della molla 34.

Il primo anello 15 presenta inferiormente un risalto 47 (figura 7) atto ad impegnare scorrevolmente una scanalatura arcuata 48 della flangia 12 della base 11, in modo da limitare l?angolo di rotazione del primo anello 15 rispetto alla base 11.

La molla 34, in assenza di forze di reazione dalla cinghia 8, tende a mantenere gli anelli 15, 20 nella posizione di free arm. Allo scopo di permettere un agevole montaggio della cinghia 8, prima dell?installazione gli anelli 15, 20 sono bloccati tra loro in una posizione angolare relativa di installazione da una spina di bloccaggio 49 (figure 3-5) che ne impegna rispettivi fori 50, 51. La posizione di installazione ? convenientemente prossima a quella di load stop.

Una volta installata la cinghia, la spina 49 viene rimossa e, sotto l?azione della molla 34, il tenditore si porta nella posizione nominale illustrata schematicamente in figura 2, in cui le due pulegge 23, 27 si trovano in posizione simmetrica rispetto alla retta H bisettrice dell?angolo di avvolgimento ? della cinghia 8 sulla puleggia 5, coincidente con la direzione della risultante del tiro della cinghia 8 sulla puleggia 5 in condizioni nominali.

Il funzionamento del tenditore 10 ? il seguente.

In condizioni di funzionamento normale, il motore 2 eroga coppia motrice e la macchina elettrica 7 ? trascinata ed opera come alternatore. In questa condizione, il ramo 8b della cinghia ? il ramo teso ed il ramo 8a ? il ramo lasco.

Rispetto alla posizione nominale illustrata in figura 2, il tenditore 10 ruota in senso orario intorno all?asse A1 per effetto della forza risultante al mozzo (hubload) trasmessa dal ramo teso 8b alla puleggia 27. Sotto la spinta della molla 34, tendente ad avvicinare tra loro le pulegge 23 e 24, la puleggia 23 agisce sul ramo lasco 8a mantenendo nello stesso un valore di tensione minimo prefissato al variare della coppia.

In modo boost, la macchina elettrica 7 eroga potenza motrice (coppia positiva) che si somma a quella del motore 2. Ci? tende a ridurre la tensione nel ramo 8b e ad aumentare la tensione nel ramo 8a della cinghia. Al contrario, nel modo recupero la macchina elettrica 7 assorbe potenza meccanica (coppia negativa), e quindi la tensione nel ramo 8a della cinghia 8 tende a diminuire.

L?impiego di un asse di rotazione A2 del secondo anello 20 distinto dall?asse A1 del primo anello (coincidente in uso, come si ? detto, con l?asse MA della macchina elettrica 7) consente di ottenere una riduzione della tensione di installazione della cinghia 8 a parit? di capacit? di trasmissione di coppia nel ramo lasco (inteso come il ramo di volta in volta lasco a seconda delle condizioni operative).

La figura 8 ? un grafico che illustra diverse posizioni dell?asse A2 rispetto all?asse A1 (dove le ascisse e le ordinate rappresentano le coordinate in mm misurate dall?asse dell?albero motore), indicate come N1-N10. Con A1 ? indicato un esempio comparativo in cui l?asse A2 coincide con l?asse A1 della macchina elettrica 7 (coordinate 210;155 rispetto all?asse dell?albero motore).

La figura 9 ? un grafico che rappresenta, per i punti del grafico di figura 8, l?andamento della tensione nel ramo lasco della cinghia 8 al variare della coppia della macchina elettrica 7 (valori negativi di copia identificano il modo recupero, e valori positivi identificano il modo boost).

Al valore di coppia pari a 0 corrisponde la tensione di installazione della cinghia, uguale per tutti gli esempi (315 N). La linea A1 rappresenta anche in questo caso l?esempio comparativo in cui gli assi A1 ed A2 coincidono.

A parit? di tensione di installazione, gli esempi N1 ed N5-N10 determinano una tensione del ramo lasco sempre maggiore rispetto all?esempio comparativo A1, mentre negli esempi N2, N3 ed N4 la tensione del ramo lasco risulta minore dell?esempio comparativo almeno in una delle condizioni di recupero e boost. Tra gli esempi positivi, N10 ? il migliore in quanto presenta una simmetria delle curve di tensione in condizione di recupero e di boost (come si evince dal grafico di figura 9, i valori di tensione agli estremi dei valori di coppia delle curve, pari a /- 55 Nm, sono sostanzialmente uguali tra loro).

L?aumento della tensione nel ramo lasco pu? essere sfruttato per abbassare la tensione di installazione della cinghia.

La figura 10 illustra, per l?esempio N10 di figura 9, una condizione in cui la tensione di installazione ? stata abbassata di 50N rispetto all?esempio comparativo (265 N invece di 315 N). Da un esame della figura risulte agevole verificare che in un campo di funzionamento normale, compreso tra circa -25 e 25 Nm, in cui non vi sono rischi di slittamenti, la tensione si mantiene minore rispetto all?esempio di riferimento; ci? comporta una riduzione delle perdite per attrito e quindi una riduzione dei consumi.

Nelle regioni a coppia elevata (>25 Nm in modulo), invece, in cui possono verificarsi problemi di slittamento, la trasmissione diviene pi? rigida rispetto al caso con assi A1, A2 coincidenti, e la capacit? di trasmissione della coppia risulta migliorata.

Allo scopo di chiarire i fattori di incidenza della posizione di A2 rispetto ad A1 sull?equilibrio della tensione di ramo lasco nelle condizioni di recupero e di boost, in figura 11 sono riportati vari ulteriori esempi N11-N16 corrispondenti a posizioni dell?asse A2 situate a pari distanza dall?asse A1. I punti N11-N16 stanno cio? su una circonferenza con centro A1 (asse A2 coincidente con A1). A tali punti corrispondono comportamenti diversi a parit? di distanza A1-A2 (figura 12), dal che si evince che il fattore chiave non ? la distanza tra A1 ed A2.

E? stato verificato sperimentalmente che il fattore determinante per rendere simmetrico il comportamento del tenditore 10 nelle condizioni di coppia positiva e negativa ? l?angolo formato tra il piano individuato dagli assi A1-A2 ed il piano contenente l?asse A1 e la bisettrice H dell?angolo di avvolgimento ? della cinghia 8 sulla puleggia 5 della macchina elettrica 7 (figura 2) in condizioni nominali. Si noti che nello schema simmetrico della trasmissione 1 a due sole pulegge illustrato in figura 2 la bisettrice H interseca l?asse dell?albero motore EA, ma questa condizione non ? in generale verificata.

L?angolo ? ottimale varia al variare dell?angolo di avvolgimento ? ed ? espresso dalla relazione determinata sperimentalmente:

? = -0.2166? 97.267 c,

dove ? e ? sono espressi in gradi (?) e c ? una variabile compresa tra 10? e -10?.

Al valore c=0 corrisponde una simmetria perfetta delle curve di figura 9 o 10 (tensione in funzione della coppia) nelle condizioni di coppia positiva e negativa. La relazione lineare di cui sopra ? rappresentata in fig. 13 per il valore c=0.

Gli estremi dell?intervallo di variabilit? di c sono calcolati in base a valori accettati di dissimmetria nelle suddette curve pari al 5% della tensione di installazione. In particolare, per l?esempio N10, con una tensione di installazione di 315 N si ottiene uno sbilanciamento di 15.21 N per c=+10? e di 14.98 N per c=-10?, entrambi i valori essendo minori di 15.75 (5% della tensione di installazione)

Sorprendentemente, tale angolo ottimale risulta indipendente sia dal diametro della puleggia 5, sia dallo schema della trasmissione.

Essendo il sistema di pulegge simmetrico rispetto alla retta H bisettrice dell?angolo di avvolgimento ?, ed essendo simmetrico il sistema di forze che ne deriva, il piano P pu? essere posto indifferentemente da un lato o dall?altro della linea H (ossia verso la puleggia 23 o verso la puleggia 27), formando in ciascun caso con essa un angolo ?. In altre parole, due tenditori aventi i rispettivi assi A2 posti su piani P disposti da parti opposte della retta H ma formanti con essa lo stesso angolo ? hanno identico comportamento.

La posizione ottimale del piano P sopra definita ? riferita alla posizione nominale del tenditore.

Le figure da 14 a 18 sono sezioni schematiche parziali che illustrano soluzioni alternative per il supporto assiale e radiale degli anelli 15, 20 sulla base 11. Tali soluzioni sono illustrate utilizzando gli stessi numeri per indicare parti uguali o corrispondenti a parti gi? descritte con riferimento alle figure 3-7, e si riferiscono al dettaglio evidenziato in figura 5. Per brevit? sono omesse le descrizioni delle boccole di supporto, che devono in ogni caso essere interposte assialmente e/o radialmente in tutti i casi di strisciamento relativo degli anelli 15, 20 tra loro e rispetto alla base 11 ed alla molla 43, allo scopo di evitare usure precoci e controllare lo smorzamento delle oscillazioni.

Nella soluzione di figura 14, la molla a tazza 43 agisce tra uno spallamento 50 solidale al primo anello 15 ed il secondo anello 20, esercitando sugli stessi carichi assiali in direzioni opposte. In questo modo il primo anello 15 viene spinto assialmente contro uno spallamento 44 solidale alla base 11 ed il secondo anello 20 contro la base 11.

Nella soluzione di figura 15 sono presenti due molle a tazza 43a, 43b che agiscono tra uno spallamento 44 solidale alla base 11 ed i rispettivi anelli 15, 20. In questo modo ? possibile controllare indipendentemente lo smorzamento della rotazione del primo anello 15 e quello della rotazione del secondo anello 20.

Nella figura 16 il primo anello 15 ? supportato assialmente dal secondo anello 20, e la molla a tazza 43 agisce tra lo spallamento fisso 44 solidale alla base 11 ed il primo anello 15. In questo caso, quindi, il primo anello 15 ed il secondo anello 20 sono disposti in serie rispetto al carico assiale della molla 43.

Nella soluzione di figura 17 sono presenti due molle a tazza 43a, 43b che agiscono una tra lo spallamento 44 solidale alla base 11 ed il primo anello 15, e l?altra tra uno spallamento 50 solidale al primo anello 15 ed il secondo anello 20.

Infine, in figura 18 ? illustrata una soluzione in cui la molla 43 agisce sul primo anello 15, il quale appoggia contemporaneamente sulla base 11 e sul secondo anello 20.

La soluzione adottata ha un impatto sulle possibilit? di controllo dello smorzamento delle rotazioni del primo e del secondo anello 15, 20, ma non varia il funzionamento generale del tenditore precedentemente descritto.

Da un esame del tenditore 10 realizzato secondo l?invenzione sono evidenti i vantaggi che essa consente di ottenere.

In particolare, grazie all?impiego di pulegge tenditrici portate rispettivamente da un primo anello girevole intorno ad un primo asse e da un secondo anello girevole rispetto al primo anello intorno ad un secondo asse eccentrico rispetto al primo asse ? possibile ridurre la tensione di installazione della cinghia a parit? di capacit? di trasmissione della coppia senza sostanziali aumenti dell?ingombro e del costo del tenditore.

Inoltre, ? possibile ottimizzare il funzionamento della trasmissione nelle condizioni di coppia positiva e negativa della macchina elettrica disponendo il secondo asse, quando il tenditore ? in posizione nominale, in un piano formante un angolo prestabilito con la bisettrice dell?angolo di avvolgimento.

Claims

RIVENDICAZIONI

1. Tenditore per una trasmissione accessori di un motore (2) a combustione interna, la trasmissione (1) comprendendo almeno una prima puleggia (3) collegata ad un albero motore (4) del motore (2), almeno una seconda puleggia (5) collegata ad una macchina elettrica (7) ed una cinghia (8) avvolta almeno sulla prima e sulla seconda puleggia (3, 5), il tenditore (10) comprendendo:

- una base (11) atta ad essere fissata ad un involucro (13) della macchina elettrica;

- un primo anello (15) girevole rispetto alla base (11) intorno ad un primo asse (A1);

- un secondo anello (20) girevole rispetto al primo anello (15) intorno ad un secondo asse (A2) distinto dal primo asse (A1); - una prima puleggia tenditrice (23) portata dal primo anello (15) e girevole rispetto ad esso intorno ad un proprio asse (PA1); - una seconda puleggia tenditrice (27) portata dal secondo anello (20) e girevole rispetto ad esso intorno ad un proprio asse (PA2); e

- mezzi elastici (34) agenti sul primo e sul secondo anello (15; 20) per spingere la prima e la seconda puleggia (23, 27) a contatto con rispettivi rami (8a; 8b) della cinghia.

2. Tenditore secondo la rivendicazione 1, in cui il secondo asse (A2) ? disposto all?interno del primo anello (15) e orbita intorno al primo asse (A1) al ruotare del primo anello (15) intorno al primo asse (A1).

3. Tenditore secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui la base (11) presenta una configurazione anulare, ed in cui la base (11), il primo ed il secondo anello (15; 20) hanno un diametro interno maggiore del diametro della seconda puleggia (5) in modo che il tenditore (10) possa essere montato sulla macchina elettrica (7) senza interferire con la seconda puleggia (5).

4. Tenditore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la base (11) comprende un collare anulare (14) avente un asse coincidente con il primo asse (A1), il primo anello (15) essendo montato girevolmente intorno al collare (14) tramite una prima boccola (16).

5. Tenditore secondo la rivendicazione 4, in cui il primo anello (15) presenta una superficie cilindrica interna (30), coassiale al primo asse (A1), che ruota intorno alla prima boccola (16), ed una superficie cilindrica esterna (31) eccentrica coassiale al secondo asse (A2), il detto secondo anello (20) essendo girevole intorno alla superficie cilindrica esterna (31) del primo anello (15) tramite una seconda boccola (21).

6. Tenditore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui in condizioni nominali un piano passante per il primo ed il secondo asse (A1; A2) ? inclinato rispetto ad una bisettrice dell?angolo di avvolgimento della cinghia (8) sulla seconda puleggia (5) di un angolo (?) dimensionato in modo da equilibrare la tensione nel ramo teso della cinghia (8) nelle condizioni di coppia positiva e negativa della macchina elettrica (7).

7. tenditore secondo la rivendicazione 6, in cui detto angolo ? funzione dell?angolo di avvolgimento (?) della cinghia (8) sulla seconda puleggia (5) secondo la relazione:

? = -0.2166? 97.267 c,

8. Tenditore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi elastici comprendono almeno una molla (34) circonferenziale agente tra il primo ed il secondo anello (15; 20).

9. Tenditore secondo la rivendicazione 8, in cui la molla (34) ha rispettive porzioni di estremit? (34a, 34b) alloggiate in rispettivi alloggiamenti (32, 33) solidali rispettivamente al primo e al secondo anello (15; 20).

10. Tenditore secondo la rivendicazione 9, in cui gli alloggiamenti (32, 33) sono costituiti da appendici radiali dei rispettivi primo e secondo anello (15, 20) e definiscono rispettivi canali (35) circonferenziali chiusi, da parti circonfenzialmente opposte tra loro, da rispettive pareti (36) radiali definenti rispettivi spallamenti per le opposte estremit? della molla (34).

11. Tenditore secondo una delle rivendicazioni da 5 a 10, comprendente almeno un molla (43) esercitante un carico assiale su almeno una delle dette boccole (16, 21) per smorzare la rotazione dei detti anelli (15, 20).

12. Tenditore secondo la rivendicazione 11, in cui il carico assiale agisce su uno dei due anelli (15, 20), l?altro anello essendo assialmente interposto tra almeno una porzione del detto anello e la detta base (11).

13. Tenditore secondo la rivendicazione 11, in cui la molla ? assialmente interposta tra il primo ed il secondo anello ed esercita sugli stessi carichi assiali in direzioni opposte, uno di detti anelli (20) essendo spinto contro la base (11) e l?altro anello (15) essendo spinto assialmente contro uno spallamento (44) solidale alla base (11).

14. Tenditore secondo la rivendicazione 11, comprendente due molle (43a, 43b) esercitanti rispettivi carichi assiali sui rispettivi anelli (15, 20).

15. Tenditore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui gli anelli (15, 20) comprendono rispettivi primi mezzi di impegno (26, 45) per limitare la rotazione relativa tra detti anelli (15, 20).

16. Tenditore secondo una delle rivendicazioni precedenti, in uno degli anelli (15) e la base (11) comprendono rispettivi secondi mezzi di impegno (47, 48) per limitare la rotazione relativa tra detto anello (15) e la base (11).

17. Tenditore secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di bloccaggio (49) per bloccare angolarmente tra loro il primo ed il secondo anello (15, 20) in una posizione relativa di installazione, detti mezzi di bloccaggio (49) essendo rilasciabili ad installazione avvenuta.

18. Tenditore secondo la rivendicazione 17, in cui i mezzi di bloccaggio (49) comprendono una spina inseribile in rispettivi fori (50, 51) del primo e del secondo anello (15, 20).

19. Trasmissione accessori per un motore (2) a combustione interna comprendente almeno una prima puleggia (3) collegata ad un albero motore (4) del motore (2), almeno una seconda puleggia (5) collegata ad una macchina elettrica (7), una cinghia (8) avvolta almeno sulla prima e sulla seconda puleggia (3, 5), ed un tenditore (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.