IT202000008068A1 - Apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da rifiuto indifferenziato - Google Patents

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Description

APPARATO DI ALIMENTAZIONE E DOSATURA DI SOVVALLO DA RIFIUTO
INDIFFERENZIATO
CAMPO TECNICO.
Il presente trovato si riferisce ad un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da rifiuto indifferenziato, particolarmente ad un separatore e specialmente per il trattamento a secco, che permette di raggiungere umidit? della frazione di sovvallo, allo scarico del separatore, grandemente inferiori a quanto oggi ottenuto tramite tecniche tradizionali.
STATO DELLA TECNICA
Oggigiorno ? noto provvedere alla separazione del sovvallo da indifferenziato mediante un apparato, denominato separatore, capace di suddividerlo a sua volta in un sovvallo e sottovallo.
Questo sottovallo consiste in una frazione prevalentemente organica umida, destinata ad un trattamento mediante digestore oppure al compostaggio.
La frazione di sovvallo, invece, consiste principalmente in materia plastica.
Per agevolare il trattamento del sovvallo da indifferenziato ? oggi comune l?impiego di flussi di acqua, azionata da pompe.
Seppure l?impiego di acqua renda pi? agevole il trattamento del sovvallo da indifferenziato, questo generalmente incrementa l?umidit? presente nel sovvallo da smaltire, i cui costi di smaltimento dipendono sensibilmente dal peso dello stesso e, pertanto, dalla frazione di acqua in esso presente.
Un apparato di alimentazione e dosatura, oggigiorno noto, comprende una tramoggia nella quale il sovvallo da indifferenziato ? alimentato.
Sul fondo della tramoggia sono previste tre coclee parallele, delle quali una coclea centrale, a doppia elica, e due coclee di scarico, che sono poste ai due opposti lati della coclea centrale.
Il fondo della tramoggia ha due condotti di scarico in ciascuno dei quali si estende un?estremit? di una delle coclee di scarico.
In opera, il sovvallo da indifferenziato viene caricato centralmente alla tramoggia per evitarne la dispersione fuori da quest?ultima, la coclea centrale ha la funzione, quindi, di distribuirlo verso le sue opposte estremit?.
Il sovvallo da indifferenziato distribuito dalla coclea centrale viene quindi spinto dalle coclee di scarico attraverso i condotti di scarico.
Un trasferitore ? predisposto per trasferire, verso un separatore, il sovvallo da indifferenziato scaricato dalla tramoggia.
Questo trasferitore comprende un canale che ha un primo estremo posto sotto ai condotti di scarico, per ricevere materiale da questi ultimi, ed un secondo estremo sovrapposto ad una bocca di carico del separatore, per alimentare quest?ultimo.
All?interno del canale ? disposta una coclea di trasferimento che in opera trasferisce il sovvallo da indifferenziato dal suo primo estremo al suo secondo estremo scaricandolo nel separatore.
Questa coclea di trasferimento ha un diametro di circa 500 mm che ? sostanzialmente imposto dalle dimensioni della bocca di carico del separatore. Questo apparato di alimentazione e dosatura tradizionale presenta tuttavia alcuni inconvenienti.
Infatti, all?interno della tramoggia, l?effetto combinato della coclea centrale e dette coclee di trasferimento tende ad avere un rimescolamento non ottimale del sovvallo da indifferenziato, inoltre non sono trascurabili rischi di impaccamento del materiale all?interno dei condotti di scarico che, peraltro possono presentare una portata di materiale differenziata.
La presenza di oggetti di elevata durezza nel sovvallo da indifferenziato pu? causare bloccaggi o danneggiamenti delle coclee di trasferimento, a tutto svantaggio della produttivit?.
Inoltre, nel trasferitore, prodotti in materia plastica tendono ad aggrovigliarsi intorno alla coclea di trasferimento e questo genera un rischio di ingolfamento del trasferitore stesso o di sensibile perdita di portata di trasferimento dello stesso.
SOMMARIO DEL TROVATO
Il problema alla base della presente invenzione ? quindi quello di migliorare la produttivit? di un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato tradizionale pur mantenendone una struttura semplice e adattabile ad impianti gi? in opera.
Il compito di un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato secondo il presente trovato ? quindi quello di risolvere tale problema.
Nell?ambito di tale compito uno scopo del trovato ? quello di proporre un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato che risulti meno sensibile alla presenza di corpi ingombranti di elevata durezza nel sovvallo da indifferenziato da elaborare, pur presentando prestazioni di alimentazione competitive rispetto alle soluzioni tradizionali.
Nell?ambito di tale compito, uno scopo del trovato ? quello di realizzare un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato che riduca gli interventi di manutenzione per aggrovigliamento di materia plastica nelle coclee.
Ancora un scopo del presente trovato ? quello di proporre un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato che sia facilmente integrabile in un impianto di trattamento di rifiuti gi? in opera senza richiedere sensibili adattamenti o modifiche a quest?ultimo.
Questo compito, nonch? questi ed altri scopi che meglio appariranno nel seguito sono raggiunti da un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato secondo la rivendicazione indipendente allegata.
Caratteristiche di dettaglio di un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato secondo il trovato sono riportate nelle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva di un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato secondo il trovato, illustrato, in una sua forma di realizzazione rappresentata a titolo indicativo e non limitativo nelle unite tavole di disegni di seguito elencate.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
- la figura 1 mostra uno schema di un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato secondo il presente trovato in alzato frontale;
- la figura 2 mostra l'apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato secondo il presente trovato in pianta visto dell?alto;
- la figura 3 mostra un particolare schematizzato di un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato secondo il presente trovato, relativo ad una tramoggia in vista laterale;
- la figura 4 mostra l'apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato secondo il presente trovato in vista prospettica.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con particolare riferimento alle figure citate ? globalmente indicato con 10 un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato per alimentare un separatore di rifiuti, ove l?apparato 10 comprende:
- una tramoggia 12 di carico avente un vano di mescolamento 13 ed un condotto di scarico 14 che si estende tra il vano di mescolamento 13 ed una sua bocca di scarico 141, per scaricare materiale da quest?ultimo;
- una coclea centrale 15 e due coclee laterali 16 e 17; ove la coclea centrale 15 si estende nel condotto di scarico 14 ed nel vano di mescolamento 13 e le coclee laterali 16 e 17 sono poste nel vano di mescolamento 13, ciascuna ad un fianco della coclea centrale 15;
- un trasferitore 18 che ha un canale di alimentazione 19 che ha una porzione di carico 191 ed una porzione di alimentazione 192.
Il trasferitore 18 comprende due coclee di trasferimento 20, 21 che sono mutuamente parallele, ossia gli elicoidi delle coclee di trasferimento 20 e 21 si estendono lungo assi sostanzialmente paralleli ossia che possono essere sghembi di un angolo non maggiore di 3?.
Le coclee di trasferimento 20, 21 si estendono dalla porzione di carico 191 lungo il canale di alimentazione 19 e hanno, ciascuna, un primo elicoide 201, 211.
Il primo elicoide 201 di una prima 20 delle coclee di trasferimento 20, 21 ha un verso opposto al primo elicoide 211 della seconda 21 delle coclee di trasferimento 20, 21.
La porzione di carico 191 ? affacciata alla bocca di scarico 141 del condotto di scarico 14 per ricevere materiale da quest?ultimo.
La coclea centrale 15 e le coclee laterali 16 e 17 possono ciascuna avere un solo elicoide ossia possono essere costituite da un elicoide unico che si estende per la totalit? della loro estensione, o per una sua parte, senza interruzioni.
Inoltre gli elicoidi della coclea centrale 15 e/o delle coclee laterali 16 e 17 possono essere a passo costante oppure a passo differenziato lungo la loro estensione.
Ad esempio, la coclea centrale 15 pu? avere una prima porzione 151 che impegna il condotto di scarico 14 e che ha un passo dell?elicoide minore rispetto al passo dell?elicoide della restante parte della coclea centrale 15, oppure la prima porzione 151 pu? avere un primo tratto di elicoide che ha un passo minore rispetto a quello di un secondo tratto di elicoide che si estende per la restante parte della coclea centrale 15 e che ? autonomo rispetto al detto primo tratto.
Il diametro esterno degli elicoidi della coclea centrale 15 e delle coclee laterali 16 e 17 potr? essere sostanzialmente il medesimo e pu? avere un valore compreso tra 700 mm e 500 mm e preferibilmente pari a 700 mm.
La coclea centrale 15 e le coclee laterali 16 e 17 possono essere fissate alla tramoggia 12 in modo rotabile rispetto ai rispettivi assi i quali possono giacere sostanzialmente su un medesimo piano.
La tramoggia 12 ? configurata in modo tale che quando appoggia su un piano orizzontale, detto piano ? sostanzialmente orizzontale.
Test operativi hanno dimostrato che un apparato 10 secondo il presente trovato permette di ridurre grandemente i tempi morti di ripristino a seguito di ingolfamento di una coclea oppure di aggrovigliamento di materia plastica intorno ad essa.
Infatti, la disposizione della coclea centrale 15 e delle coclee laterali 16 e 17 nella tramoggia permette una pi? efficiente e controllabile alimentazione del materiale al trasferitore, in particolare evitando rischi di bloccaggio derivanti da corpi duri ed ingombranti che, negli apparati tradizionali tendono a bloccare oppure a danneggiare una coclea e/o un condotto di scarico nel quale questa si estende.
Il condotto di scarico 14 ha un asse di sviluppo B e la coclea centrale 15 ha un asse operativo A lungo il quale essa si sviluppa e attorno al quale essa ? rotabile.
La coclea centrale 15 pu? essere fissata alla tramoggia 12 in modo tale che l?asse operativo A sia inclinabile rispetto all?asse di sviluppo B del condotto di scarico 14 per adattare un assetto della coclea centrale 15 nel condotto di scarico 14 in caso di presenza di oggetti ingombranti e di elevata durezza presenti nel materiale spinto dalla coclea centrale 15 attraverso il condotto di scarico 14.
In particolare, l?apparato 10 pu? comprendere un supporto 121 che connette la coclea centrale 15 alla tramoggia 12, ove il supporto 121 ? configurato in modo da definire un fulcro F per la coclea centrale 15, rispetto al quale quest?ultima ? basculabile, ad esempio come mostrato in figura 3 rispetto all?oscillazione C nel piano del foglio.
Questo fulcro F pu? giacere sull?asse di sviluppo B del condotto di scarico 14 cos? da garantire massima flessibilit? di adattamento della coclea centrale 15 rispetto al condotto di scarico 14 in caso di oggetti ingombranti e duri o sensibilmente resistenti.
Ad esempio, il supporto 121 pu? comprendere un cuscinetto orientabile che pu? essere, ad esempio, a rulli a botte.
Cos?, infatti, nel caso nel materiale elaborato dalla coclea centrale 15 si trovi un oggetto ingombrante e di sensibile durezza, la coclea centrale 15 potr? inclinarsi e/o disassarsi rispetto al condotto di scarico 14 permettendo il trasferimento di tale oggetto al trasferitore 18 senza rischiare di danneggiarsi o di danneggiare il condotto di scarico 14.
Inoltre, le due coclee di trasferimento 20 e 21 possono essere controrotanti, in tal modo eventuali oggetti ingombranti possono galleggiare sul resto del materiale senza essere trascinati tra le coclee di trasferimento 20 e 21 oppure tra una di queste e le pareti del canale di alimentazione 19 evitando possibili danneggiamenti o ingolfamenti.
Il condotto di scarico 14 ha una parete interna 142 che pu? essere cilindrica e che pu? avere un diametro compreso tra 550 mm e 800 mm.
La coclea centrale 15 pu? avere la prima porzione 151 che si estende attraverso il condotto di scarico 14 e che ha un diametro esterno compreso tra 500 mm e 700 mm.
In generale, la differenza tra il diametro della parete interna 142 ed il diametro della prima porzione 151 ? compresa tra 50 mm e 100 mm e preferibilmente ? circa pari a 10% del diametro della coclea centrale 15 per consentire un?elevata adattabilit? a oggetti ingombranti e duri e/o resistenti.
L?asse operativo A della coclea centrale 15 pu? essere inclinabile rispetto all?asse di sviluppo B del condotto di scarico 14 di un angolo preferibilmente compreso tra 1? e 2? e comunque non maggiore di 5?.
L?apparato 10 pu? comprendere mezzi per azionare la coclea centrale 15 e dette coclee laterali 16 e 17, ad esempio comprendenti corrispondenti motori elettrici, che sono configurati e/o impostati in modo tale che, in opera, la coclea centrale 15 spinge materiale presente nella tramoggia 12 in un primo verso che ? diretto verso la bocca di scarico 141, invece le coclee laterali 16 e 17 spingono materiale in un secondo verso che ? opposto al primo verso oppure le coclee laterali possono avere ciascuna due elicoidi di verso opposto per distribuire il materiale dal centro verso l?esterno, o viceversa, il materiale introdotto nella tramoggia 12.
In questo modo si ottiene una ottimale distribuzione del materiale nella tramoggia per ottenere un?alimentazione facile da dosare e controllare al trasportatore 18.
Nel trasferitore 18, una prima 16 delle coclee laterali 16 e 17 pu? avere un elicoide che ha un verso opposto rispetto ad un elicoide della seconda 17 delle coclee laterali 16 e 17.
Il primo elicoide 201, 211 delle coclee di trasferimento 20, 21 pu? avere un diametro compreso tra 250 mm e 500 mm e preferibilmente pari a 350 mm, in questo modo il trasferitore 18 risulta particolarmente adattabile a impianti standard gi? in opera ove un separatore 11 generalmente ha un?apertura di carico con un?ampiezza o diametro di circa 400 mm o 500 mm.
Ciascuna delle coclee di trasferimento 20 e 21 pu? avere il proprio elicoide che ? avvolto su un albero avente un diametro compreso tra 140 mm e 180 mm e preferibilmente pari a 160 mm.
In questo modo, il materiale che viene immesso nel trasportatore 18 dalla coclea centrale 15, che tende ad impaccarlo in blocchi aventi un ingombro proporzionato allo spazio di passaggio definito dalla coclea centrale 15 e da condotto di scarico 14, viene rimescolato e ridotto in blocchi di minori dimensioni, ossia proporzionati allo spazio libero presente nell?elica delle coclee di trasferimento 20 e 21, dato dalla differenza tra il diametro dell?albero, ad esempio di 160 mm ed il diametro dell?elicoide, ad esempio di 350 mm.
La differenza di dimensioni delle coclee di trasferimento 20 e 21 rispetto alla coclea centrale 15, permette, vantaggiosamente ma non necessariamente in combinazione con le differenti velocit? di azionamento di cui si dir? nel seguito, di ottenere che il separatore 11 sia alimentato con materiale sensibilmente meno impaccato, rispetto agli impianti tradizionali, cos? permettendo di evitare l?impiego di getti d?acqua, come negli impianti tradizionali, e di ottenere, al separatore 11, un sovvallo gi? pulito ed un sottovallo pi? asciutto e, quindi, avente un peso specifico grandemente inferiore a quello ottenibile da impianti tradizionali.
L?apparato 10 comprende mezzi per azionare le coclee di trasferimento 20, 21 che possono essere configurati o impostati per azionarle ad una velocit? di rotazione compresa tra 35 giri/min e 45 giri/min e preferibilmente pari a 40 giri/min, preferibilmente secondo versi di rotazione mutuamente opposti in modo da agevolare il galleggiamento di prodotti ingombranti e specialmente di prodotti leggeri, tipicamente contenitori in materia plastica, sopra il materiale sospinto dalle coclee di trasferimento 20 e 21 e sopra a queste ultime. I mezzi per azionare la coclea centrale 15, ed eventualmente per azionare anche le coclee laterali 16, 17, sono configurati e/o impostati in modo tale da azionarla ad una velocit? di rotazione compresa tra 8 giri/min e 10 giri/min.
Cos?, la differenza di velocit? di azionamento della coclea centrale 15 e delle coclee laterali 16, 17, eventualmente ma non necessariamente combinata con le differenze dimensionali sopra descritte, permettono di ottenere che il separatore 11 sia alimentato con materiale sensibilmente meno impaccato, rispetto agli impianti tradizionali, cos? permettendo di evitare l?impiego di getti d?acqua, come negli impianti tradizionali, e di ottenere, agli scarichi del separatore 11, un sovvallo gi? pulito ed un sottovallo pi? asciutto e, quindi, avente un peso specifico grandemente inferiore a quello ottenibile da impianti tradizionali.
Le coclee di trasferimento 20, 21 possono avere anche un secondo elicoide 202, 212 ed un tratto privo di elicoide 203, 21.
Ciascuna delle coclee di trasferimento 20, 21 pu? avere il proprio primo elicoide 201, 211 che ha verso opposto rispetto a quello del proprio secondo elicoide 202, 212.
Le coclee di trasferimento 20, 21 possono anche avere il primo elicoide 201, 211 che si estende dalla porzione di carico 191 ad un primo estremo della porzione di alimentazione 192, il tratto privo di elicoide 203, 213 che ? affacciato alla porzione di alimentazione 192 e il secondo elicoide 202, 212 che si estende da un secondo estremo della porzione di alimentazione 192, ove il secondo estremo ? opposto al primo estremo della porzione di alimentazione 192.
In questo modo, in opera, l?azione congiunta del primo elicoide 201, 211 e del secondo elicoide 202, 212 ? quella di convogliare efficacemente il materiale verso il tratto privo di elicoide 203, 213 e, quindi, da questo promuovere una precisa alimentazione di materiale attraverso la porzione di alimentazione 192 che pu? essere affacciata, ad esempio sovrapposta ad un?apertura di carico 111 di un separatore 11.
Le coclee di trasferimento 20, 21 hanno un asse longitudinale lungo il quale si sviluppano e attorno il quale sono assialmente rotabili.
Il tratto privo di elicoide 203, 213 si estende lungo detto asse longitudinale per una lunghezza compresa tra 400 mm e 500 mm.
Si comprende quindi come un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato 10 secondo il presente trovato risulta meno sensibile alla presenza di corpi ingombranti di elevata durezza nel sovvallo da indifferenziato da elaborare, pur presentando prestazioni di alimentazione competitive rispetto alle soluzioni tradizionali.
Un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato, secondo il presente trovato peraltro riduce gli interventi di manutenzione per aggrovigliamento di materia plastica nelle coclee e risulta facilmente integrabile in un impianto di trattamento di rifiuti gi? in opera, senza richiedere sensibili adattamenti o modifiche a quest?ultimo.
Inoltre, un apparato di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato secondo il presente trovato ? strutturalmente semplice e di facile impiego.
Il trovato cos? concepito ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell?ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.
Inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
Ove le caratteristiche operative e le tecniche menzionate nelle seguenti rivendicazioni siano seguite da segni o numeri di riferimento, tali segni o numeri di riferimento sono stati apposti con il solo scopo di aumentare l?intelligibilit? delle rivendicazioni stesse e, di conseguenza, essi non costituiscono in alcun modo limitazione all?interpretazione di ciascun elemento identificato, a titolo puramente di esempio, da tali segni o numeri di riferimento.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (10) di alimentazione e dosatura di sovvallo da indifferenziato per alimentare un separatore (11) di rifiuti, ove detto apparato (10) comprende: - una tramoggia (12) di carico avente un vano di mescolamento (13) ed un condotto di scarico (14) che si estende tra detto vano di mescolamento (13) ed una sua bocca di scarico (141), per scaricare materiale da quest?ultimo; - una coclea centrale e due coclee laterali (16, 17); ove detta coclea centrale (15) si estende in detto condotto di scarico (14) ed in detto vano di mescolamento (13) e dette coclee laterali (16, 17) sono poste in detto vano di mescolamento (13) ciascuna ad un fianco di detta coclea centrale (15); - un trasferitore (18) avente un canale di alimentazione (19) che ha una porzione di carico (191) ed una porzione di alimentazione (192); ove detto trasferitore (18) comprende due coclee di trasferimento (20, 21) mutuamente parallele, che si estendono da detta porzione di carico (191) lungo detto canale di alimentazione (19) e che hanno, ciascuna, un primo elicoide (201, 211); ove il primo elicoide (201) di una prima (20) di dette coclee di trasferimento (20, 21) ha un verso opposto al primo elicoide (202) della seconda (21) di dette coclee di trasferimento (20, 21); ove detta porzione di carico (191) ? affacciata alla bocca di scarico (141) di detto condotto di scarico (14) per ricevere materiale da quest?ultimo.
  2. 2. Apparato (10) secondo la rivendicazione 1 ove detto condotto di scarico (14) ha un asse di sviluppo (B) e detta coclea centrale (15) ha un asse operativo (A) lungo il quale si sviluppa e attorno al quale ? rotabile; detta coclea centrale (15) essendo fissata a detta tramoggia (12) in modo tale che l?asse operativo (A) di detta coclea centrale (15) ? inclinabile rispetto all?asse di sviluppo (B) di detto condotto di scarico (14) per adattare un assetto di detta coclea centrale (15) in detto condotto di scarico (14) in caso di presenza di oggetti ingombranti e di elevata durezza nel materiale spinto da detta coclea centrale (15) attraverso detta bozza di scarico.
  3. 3. Apparato (10) secondo la rivendicazione 2 che comprende un supporto (121) che connette detta coclea centrale (15) a detta tramoggia (12), detto supporto (121) ? configurato in modo da definire un fulcro (F) per detta coclea centrale (15) rispetto al quale quest?ultima ? basculabile; ove detto fulcro (F) giace sull?asse di sviluppo (B) di detto condotto di scarico (14).
  4. 4. Apparato (10) secondo una delle rivendicazioni 2 e 3 ove detto condotto di scarico (14) ha una parete interna (142) cilindrica avente un diametro compreso tra 550 mm e 800 mm; ove detta coclea centrale (15) ha una prima porzione (151) che si estende attraverso detto condotto di scarico (14) e che ha un diametro esterno compreso tra 500 mm e 700 mm; ove la differenza tra il diametro di detta parete interna (142) ed il diametro di detta prima porzione (151) ? compresa tra 50 mm e 100 mm.
  5. 5. Apparato (10) secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4 ove l?asse operativo (A) di detta coclea centrale (15) ? inclinabile rispetto all?asse di sviluppo (B) di detto condotto di scarico (14) di un angolo non maggiore di 5? e, preferibilmente compreso tra 1? e 2?.
  6. 6. Apparato (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti che comprende mezzi per azionare detta coclea centrale (15) e dette coclee laterali (16, 17) che sono configurati e/o impostati in modo tale per azionare detta coclea centrale (15) ad una velocit? di rotazione compresa tra 8 giri/min e 10 giri/min.
  7. 7. Apparato (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti ove il primo elicoide (201, 211) di dette coclee di trasferimento (20, 21) ha un diametro compreso tra 250 mm e 500 mm e preferibilmente pari a 350 mm.
  8. 8. Apparato (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti che comprende mezzi per azionare dette coclee di trasferimento (20, 21) ad una velocit? di rotazione co presa tra 35 giri/min e 45 giri/min, preferibilmente pari a 40 giri/min, e preferibilmente secondo versi di rotazione mutuamente opposti.
  9. 9. Apparato (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti ove dette coclee di trasferimento (20, 21) hanno un secondo elicoide (202, 212) ed un tratto privo di elicoide (203, 213) ove, ciascuna di dette coclee di trasferimento (20, 21) ha il proprio primo elicoide (201, 211) che ha verso opposto rispetto a quello del proprio secondo elicoide (202, 212); dette coclee di trasferimento (20, 21) hanno detto primo elicoide (201, 211) che si estende da detta porzione di carico (191) ad un primo estremo di detta porzione di alimentazione (192), detto tratto privo di elicoide (203, 213) che ? affacciato a detta porzione di alimentazione (192) e detto secondo elicoide (202, 212) che si estende da un secondo estremo di detta porzione di alimentazione (192), ove detto secondo estremo ? opposto a detto primo estremo.
  10. 10. Apparato (10) secondo la rivendicazione 9 ove dette coclee di trasferimento (20, 21) hanno un asse longitudinale lungo il quale si sviluppano e attorno il quale sono assialmente rotabili; detto tratto privo di elicoide (203, 213) si estende lungo detto asse longitudinale per una lunghezza compresa tra 400 mm e 500 mm e preferibilmente pari a 400 mm.
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