IT202000006925A1 - Struttura di seggiolino ribaltabile - Google Patents

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IT202000006925A1
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seat
tubular element
rotation
screw
hole
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Francesca Masiero
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Pba S P A
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Description

STRUTTURA DI SEGGIOLINO RIBALTABILE
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto una struttura di seggiolino ribaltabile.
La struttura ? pensata, particolarmente ma non esclusivamente, per realizzare seggiolini per persone diversamente abili e per persone con ridotta mobilit?. La stessa pu? essere usata anche per realizzare seggiolini per persone abili.
Come noto all'interno dei bagni ad uso delle persone con ridotta mobilit? vengono installati elementi di ausilio e di arredo concepiti specificamente per agevolare le manovre delle categorie di utenti sopranominati.
Tra questi elementi sono presenti seggiolini che vengono applicati alle pareti dei bagni, anche nel box doccia, e che presentano dimensioni, ingombri, forma e prestazioni prescritte dalla normativa vigente.
Una serie di prescrizioni ? descritta nella normativa statunitense ADA2010, che stabilisce gli standard noti come ?the 2010 ADA Standars for Accessible Design?.
Secondo tali prescrizioni, i seggiolini, come altri ausili, devono essere ribaltabili per non costituire ingombro quando non vengono utilizzati. Gli utenti che necessitano di muoversi mediante carrozzina devono poter entrare anche nel box doccia e l? poter accedere alla parte pi? profonda di esso. In alcuni casi il seggiolino ribaltabile nel box doccia deve essere installato sulla parete opposta a quella del soffione, ancora per agevolare gli spostamenti. Un'altra prescrizione ? che questi seggiolini siano ribaltabili applicando una forza massima di 5 libbre (22N).
I seggiolini ribaltabili ad oggi noti presentano una struttura di supporto, da fissare a parete tipicamente mediante staffe, per una seduta ribaltabile da una posizione verticale di non uso ad una posizione orizzontale d'uso mediante un meccanismo di ribaltamento. Per quanto ormai largamente diffusi, tali seggiolini sono suscettibili di miglioramenti, essendosi constatato che spesso il ribaltamento avviene in modo sbilanciato, talvolta anche con improvvisa caduta della seduta in posizione orizzontale.
Un altro inconveniente sta nel fatto che la seduta si pu? ribaltare in modo accidentale dalla posizione verticale a quella orizzontale, risultando di impedimento al passaggio.
Alcuni modelli di questi seggiolini sono provvisti di molle per ammortizzare il movimento della seduta. Tuttavia spesso le molle inducono il ritorno del seggiolino in posizione verticale, quando non supporta il peso dell'utente.
Il compito del presente trovato ? quello di realizzare una struttura di seggiolino ribaltabile per persone diversamente abili che sia in grado di migliorare la tecnica nota in uno o pi? degli aspetti sopra indicati.
Nell'ambito di tale compito, uno scopo del trovato ? quello di realizzare un seggiolino ribaltabile che non ruoti accidentalmente e che al contempo sia agevolmente movimentabile da persone disabili.
Un altro scopo del trovato ? quello di proporre un seggiolino ribaltabile che garantisca un fermo stabile della seduta in qualsiasi posizione e che non ruoti in modo incontrollato.
Inoltre, la presente invenzione si prefigge lo scopo di superare gli inconvenienti della tecnica nota in modo alternativo ad eventuali soluzioni esistenti.
Non ultimo scopo del trovato ? quello di realizzare un seggiolino che sia di elevata affidabilit?, di relativamente facile realizzazione e a costi competitivi.
Questo compito, nonch? questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da una struttura di seggiolino ribaltabile, che comprende una struttura di supporto, da fissare a parete, per una seduta ribaltabile da una posizione verticale di non uso ad una posizione orizzontale d'uso mediante un meccanismo di ribaltamento, detta struttura di seggiolino caratterizzandosi per il fatto di comprendere mezzi di regolazione della forza di ribaltamento.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, della struttura di seggiolino secondo il trovato, illustrata a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
- la figura 1 illustra la struttura di seggiolino secondo il trovato in posizione d'uso e secondo una vista prospettica;
- la figura 2 illustra la struttura di seggiolino in posizione di non uso e secondo la stessa vista prospettica della figura precedente;
- la figura 3 illustra la struttura di seggiolino, come alla figura 1 e in una vista frontale;
- la figura 4 illustra la struttura di seggiolino in posizione d'uso e in una vista laterale in sezione;
- la figura 5 illustra la struttura di seggiolino come alla figura precedente e in posizione di non uso;
- la figura 6 illustra la struttura di seggiolino secondo il trovato in una vista prospettica in esploso;
- la figura 7 illustra un ingrandimento della figura 6;
- la figura 8 illustra un altro ingrandimento della figura 6;
- la figura 9 illustra una parte della struttura di seggiolino secondo un'altra vista prospettica e in esploso.
Con riferimento alle figure citate, la struttura di seggiolino secondo il trovato, indicata globalmente con il numero di riferimento 10, comprende una struttura di supporto 11, da fissare a parete, per una seduta 12 ribaltabile da una posizione verticale di non uso ad una posizione orizzontale d'uso mediante un meccanismo di ribaltamento 13. La struttura di seggiolino 10 comprende anche mezzi di regolazione della forza di ribaltamento 14.
La seduta 12, nell'esempio illustrato, presenta un lato 15 in zona adiacente alla parete e ad esso parallelo in entrambe le posizioni della seduta 12, e due lati 16 perpendicolari al precedente, definenti fianchi opposti della seduta. Nel caso illustrato vi ? un allargamento della seduta 12 per il quale i due lati 16 hanno conseguentemente una lunghezza differente. In altre versioni, non illustrate, tali lati 16 possono avere la medesima lunghezza, definendo una seduta di forma sostanzialmente rettangolare.
La struttura di supporto 11 comprende un primo gruppo di fissaggio 17 sulla linea mediana del seggiolino e ben al di sotto del piano della seduta 12 e due secondi gruppi di fissaggio 18 in posizione simmetrica rispetto al primo 17 e vicino alle estremit? del lato 15. I tre gruppi di fissaggio 17 e 18 sono collocati sostanzialmente ai vertici di un triangolo isoscele immaginario.
Il gruppo di fissaggio 17 comprende una staffa 19, di protezione in materiale plastico, atta ad essere ancorata in modo noto alla parete. Come illustrato nella vista in esploso di figura 6, questa presenta sulla superficie opposta a quella di ancoraggio alla parete una coppia di rilievi 20 a estensione longitudinale e paralleli. A tale staffa 19 ? ancorata a sua volta una controstaffa 21, in materiale metallico, con due fenditure 22, in cui si posizionano i rilievi 20 della precedente, e due linguette 23 a sbalzo una superiore e l'altra inferiore, la prima ? di fissaggio, mediante una prima vite 24, di un coperchio 26 che presenta profilo a C definente una apertura laterale passante, e la seconda ? sede di un perno filettato 25 di appoggio di un elemento piegato sostanzialmente a V 28, pi? avanti descritto. Il coperchio 26 ? fissato nella parte superiore mediante la prima vite 24 ed ? anche bloccato con un fermo a baionetta (non visibile) sulla parte inferiore. ? anche presente un elemento piattiforme 27 sulla schiena del coperchio 26, sul lato interno di questo. Tale elemento piattiforme 27 ? in materia plastica e presenta rilievi rivolti verso i rilievi 20 della staffa 19.
L'elemento piegato sostanzialmente a V 28 collega il gruppo di fissaggio 18 ad un elemento tubolare orizzontale 29, posto al di sotto della seduta 12 con giacenza parallela alla parete di fissaggio. L'elemento piegato sostanzialmente a V 28 presenta una porzione centrale, orizzontale, in corrispondenza della quale attraversa il gruppo di fissaggio 17 e con essa ? atto a scorrere nella apertura del coperchio 26, nel passaggio dalla posizione di uso del seggiolino a quella di non uso e viceversa. I rilievi 20 ed i rilievi dell'elemento piattiforme 27 guidano e distanziano l'elemento piegato sostanzialmente a V 28, in modo che esso non sia soggetto ad abrasione o a generare rumore durante la sua corsa.
Il perno filettato 25 ha una base intermedia circolare e un puntale di centratura sulla parte superiore. Avvitato sulla linguetta 23 inferiore funge da appoggio regolabile per l'elemento piegato sostanzialmente a V 28: avvitando il perno filettato 25 il lato opposto al lato 15 si abbassa, svitandolo si alza.
All'interno dell'elemento tubolare 29, da ciascuna delle opposte estremit? sono inseriti due barilotti 30 di rinforzo. L'elemento piegato sostanzialmente a V 28 ? collegato con l'elemento tubolare 29 mediante una coppia di inserti filettati 31, ciascuno sporgente da una rispettiva estremit? dello stesso elemento 29, che si inseriscono in preposti fori sull'elemento tubolare 29 e corrispondentemente sui barilotti 30. Una coppia di grani 32 sono inseriti sull'elemento piegato sostanzialmente a V 28 per avvitare gli inserti filettati 31.
L'elemento tubolare 29 ? collegato alle sue estremit? con i mezzi di regolazione della forza di ribaltamento 14.
I mezzi di regolazione della forza di ribaltamento 14 comprendono un gruppo di elementi (mostrati e numerati nell'ingrandimento di figura 7) installati in corrispondenza di ciascun fianco della seduta 12, con una molla elicoidale 39 di tensione regolabile e collegata al gruppo di fissaggio 18 della struttura 10 a parete in corrispondenza di un punto di vincolo eccentrico rispetto all'asse di rotazione X della seduta 12.
Il gruppo di elementi comprende anche:
- un primo elemento tubolare 33 installato al di sotto della seduta 12, che risulta perpendicolare alla parete quando questa ? in posizione orizzontale d'uso e di sezione preferibilmente quadrata,
- un secondo elemento tubolare 34 traslabile nel primo elemento tubolare 33 e di lunghezza inferiore rispetto a questo,
- una astina 35 traslabile nel secondo elemento tubolare 34, da esso sporgente con una prima porzione di estremit? 37 e presentante anche una seconda porzione di estremit? 36, tali porzioni risultando rispettivamente posteriore e anteriore nella posizione orizzontale d'uso,
- un tappo 38 piattiforme ad una estremit? di detto secondo elemento tubolare 34 presentante un foro centrale per la prima porzione di estremit? 37 dell'astina 35, la molla elicoidale 39 essendo installata attorno a detta astina 35, tra il tappo 38 ed uno spallamento 40 dell'astina 35, all'interno del secondo elemento tubolare 34, il tappo 38 essendo inserito a ghigliottina attraverso una apposita fenditura,
- una coppia di braccetti 41 speculari vincolati da una parte alla seconda porzione di estremit? 36 e dall'altra parte al gruppo di fissaggio 18 della struttura 10 a parete in corrispondenza del punto di vincolo eccentrico rispetto all'asse di rotazione X della seduta 12, - una vite 44 di regolazione della tensione di detta molla elicoidale 39.
Tale vite 44 ? da qui in poi richiamata nel resto della descrizione come seconda vite 44.
In particolare, la coppia di braccetti 41 ? vincolata al rispettivo gruppo di fissaggio 18 mediante bullone, con una terza vite 42 ed un dado 43 (la figura 7 e la figura 8 riportano ingrandimenti di questi e dei successivi elementi descritti), la terza vite 42 attraversando in successione un primo braccetto 41, la porzione posteriore di estremit? 36 e l'altro braccetto 41; dalla parte opposta i braccetti 41 sono vincolati al gruppo di fissaggio 18.
La seconda vite 44 di regolazione della tensione della molla elicoidale 39 si innesta su un fondello per regolare la compressione della molla, in modo pi? avanti descritto.
Il primo elemento tubolare 33 ? fissato al di sotto della seduta 12 mediante viti 45 e boccole 46. Sono anche presenti due tappi 47 preposti a chiudere le estremit? dell'elemento tubolare orizzontale 29 per limitare la rumorosit? durante la rotazione ed anche l'ingresso di acqua.
Ciascuno dei gruppi di fissaggio 18 comprende una staffa 48 di protezione, in materia plastica, da fissare a muro ed una controstaffa 49, in materiale metallico, fissata alla precedente, con un lobo piattiforme a L 50 sviluppantesi a sbalzo, con giacitura perpendicolare alla parete di fissaggio, e presentante un primo foro 50a in posizione eccentrica rispetto all'asse di rotazione X di detta seduta 12 ed un secondo foro 50b su tale asse di rotazione X.
La coppia di braccetti 41 ? vincolata a detto gruppo di fissaggio 18 in corrispondenza del primo foro 50a, che ? in posizione eccentrica rispetto all'asse di rotazione X, mediante una spina 51.
I mezzi di regolazione della forza di ribaltamento 14 comprendono, ancora relativamente a ciascun gruppo di elementi, anche una vite 57, di rotazione della seduta 12, con gambo lungo l'asse di rotazione X, vincolante il primo elemento tubolare 33 al rispettivo gruppo di fissaggio 18, un dado 64 da avvitare sulla vite 57 ed almeno una molla a tazza 63, due nell'esempio illustrato, tra la parete del primo elemento tubolare 33 e il dado 64. Da qui in poi la vite 57 ? richiamata nel testo della descrizione come quarta vite 57.
Il primo elemento tubolare 33 ? vincolato a detto gruppo di fissaggio 18 in corrispondenza del secondo foro 50b.
Pi? in particolare, sono presenti una coppia di elementi 52 e 53 montati posteriormente nel primo elemento tubolare 33, paralleli e uniti mediante un elemento di collegamento 54 orizzontale e presentanti un bordino con cui poggiano sul bordo perimetrale del primo elemento tubolare 33.
I dettagli di questi elementi sono resi ben visibili in figura 8 e in figura 9. In particolare, la figura 8 riporta il raggruppamento indicato con A anche in figura 6.
Il primo elemento 52 ed il secondo elemento 53 presentano ciascuno un foro orizzontale, i due fori essendo allineati lungo l'asse di rotazione della seduta 12 per accogliere rispettivi elementi, un primo elemento di frizione 55 ed un secondo elemento di frizione 56 anch'essi con allineati fori, di passaggio della quarta vite 57 di rotazione della seduta 12.
In particolare, il primo elemento 52 presenta anche un foro passante posteriore per l'inserimento della seconda vite 44, che intercetta trasversalmente l'apertura orizzontale e si prolunga per la restante lunghezza dello stesso elemento 52 con una gola 58 di passaggio della seconda vite 44.
Il primo elemento di frizione 55 presenta corrispondentemente un appiattimento 59 per consentire il passaggio della seconda vite 44, mentre il secondo elemento di frizione 56 presenta una sezione circolare.
La seconda vite 44 attraversando con il gambo il primo elemento 52, si posiziona con la testa in una preposta sede, in appoggio su uno spallamento.
Il primo elemento di frizione 55 presenta un bordo a corona 60 con cui si inserisce in una controsagomata sede del primo elemento 52, realizzando un accoppiamento di forma che impedisce al primo elemento di frizione 55 di ruotare indipendentemente dal primo elemento 52.
Inoltre, ancora il primo elemento di frizione 55 presenta foro quadrato in un suo primo tratto e circolare per la restante lunghezza, mentre il secondo elemento di frizione 56 ha foro circolare. Corrispondentemente, la quarta vite 57 ha una testa bombata 61 all'esterno e con un quadro 62 all'interno, con cui si posiziona nella parte quadrata del foro del primo elemento di frizione 55.
Anche il secondo elemento di frizione 56 presenta un bordo a corona con cui si inserisce in una controsagomata sede del secondo elemento 53, realizzando lo stesso accoppiamento di forma.
Dalla parte opposta a quella di inserimento della quarta vite 57, sono presenti, come anticipato, le due molle a tazza 63 e il dado 64.
Il primo elemento di frizione 55 ? dalla parte esterna della struttura 10, mentre il secondo 56 ? dalla parte interna. I due gruppi di elementi dei mezzi di regolazione della forza di ribaltamento 14, sono montati in modo simmetrico.
Il primo elemento tubolare 33 presenta aperture su fianchi opposti corrispondentemente ai fori sui due elementi 52 e 53, anche esse con sagoma a corona per l'inserimento dei due elementi di frizione 55 e 56, ed una coppia di fenditure 65 aperte all'estremit? posteriore e su lati opposti, sopra e sotto rispetto alla posizione d'uso del seggiolino che porta l'elemento 33 in orizzontale.
Sono anche presenti perni filettati 67 regolabili (indicati in figura 6) inseriti in preposti fori della seduta 12, sul lato 15, con rispettive molle elicoidali 66 che ne impediscono la libera rotazione. I perni filettati 67 si poggiano al lobo piattiforme 50 limitando la possibilit? di rotazione della seduta 12 attorno all'asse X. I perni 67 fungono da dispositivi di regolazione fine della posizione verticale della seduta e della distanza di sicurezza antischiacciamento delle dita tra seggiolino e parete.
Al fine di chiarire il funzionamento della struttura di seggiolino, ? di seguito descritto il modo in cui gli elementi sono assemblati per realizzare i mezzi di regolazione della forza di ribaltamento 14.
Il primo elemento tubolare 33 viene fissato al di sotto della seduta 12 mediante le viti 45 e le boccole 46.
La molla elicoidale 39 viene inserita nel secondo elemento tubolare 34.
Il secondo elemento tubolare 34 viene chiuso con il tappo 38 inserito a ghigliottina nell'apposita feritoia e l'astina 35 viene inserita nel secondo elemento tubolare 34 con le porzioni di estremit? prima 36 e seconda 37 a sporgere da esso.
La molla elicoidale 39 si trova quindi alloggiata all'interno del secondo elemento tubolare 34, attorno all'astina 35, tra il tappo 38 e lo spallamento 40 dell'astina 35, come mostrato nelle figure 4 e 5.
I braccetti 41 sono vincolati da una parte su facce opposte della porzione posteriore di estremit? 36, convenientemente piatta.
Il secondo elemento tubolare 34 viene inserito nel primo elemento tubolare 33, con i braccetti 41 a sporgere posteriormente da entrambi.
Il primo elemento 52 ed il secondo elemento 53 vengono inseriti nel primo elemento tubolare 33, in corrispondenza dell'estremit? posteriore.
I due elementi di frizione 55 e 56 vengono inseriti trasversalmente dall'esterno in successione nei fori dell'elemento tubolare 33 e degli elementi 52 e 53, posizionandosi con le corone nei controsagomati spazi.
La quarta vite 57 viene quindi inserita in successione nel foro del primo elemento di frizione 55 e nel foro del secondo elemento di frizione 56 e su di essa viene avvitato il dado 64 con interposizione, tra questo e la parete del primo elemento tubolare 33, delle molle a tazza 63.
La seconda vite 44 viene inserita dalla parte posteriore nel primo elemento 52 e avvitata sull'estremit? del secondo elemento tubolare 34 che si affaccia verso la seconda vite 44.
Avvitando la seconda vite 44 si avvicina il secondo elemento tubolare 34 e nello stesso tempo si comprime la molla elicoidale 39 tra il tappo 38 e lo spallamento 40.
I braccetti 41 vengono vincolati dall'altra parte, quella posteriore, al lobo piattiforme a L 50 del gruppo di fissaggio 18, in corrispondenza del foro 50a, quindi in posizione eccentrica rispetto all'asse di rotazione X, mediante la spina 51.
Il vincolo in posizione eccentrica consente ai braccetti 41 di agire come puntoni, spingendo l'astina 35 a comprimere la molla elicoidale 39 fino alla posizione orizzontale della seduta 12.
La traslazione dell'astina 35 e conseguente compressione della molla elicoidale 39 ? evidente osservando in successione le figure 5 e 4, cos? come la traslazione verticale dell'elemento 28 nelle aperture laterali del primo gruppo di fissaggio 17.
I mezzi di regolazione della forza di ribaltamento 14 permettono in particolare di regolare il bilanciamento delle forze agendo sulla seconda vite 44 e di regolare la forza di attrito sulla rotazione agendo sulle molle a tazza 63, mediante serraggio del dado 64.
Sostanzialmente con la prima regolazione, agendo sulla seconda vite 44, si fa traslare il secondo elemento tubolare 34 all'interno del primo elemento tubolare 33, modificando la compressione della molla elicoidale 39.
Aumentando la compressione della molla elicoidale 39 viene aumentata la forza da applicare per il ribaltamento della seduta 12.
La forza di attrito viene invece variata agendo sulla compressione delle molle a tazza 63: poich? i due elementi di frizione 55 e 56 sporgono leggermente dal profilo del primo elemento tubolare 33, stringendo il dado 64 le molle a tazza 63 vengono compresse contro il secondo elemento di frizione 56 e, al contempo, la testa 61 della quarta vite 57 contro il primo elemento di frizione 55 aumentando la forza di attrito.
I due elementi di frizione 55 e 56 sono infatti liberi di muoversi lungo l'asse di rotazione X rispetto agli elementi 52, 53 e all'elemento tubolare 33 e ruotano solidalmente con essi attorno all'asse X in virt? dell'accoppiamento di forma a corona. Al contempo le superfici piane dei due elementi di frizione 55 e 56 poggiano sui fianchi laterali del lobo piattiforme 50, pertanto avvitando il dado 64, e comprimendo quindi le molle a tazza 63, si genera pi? attrito tra gli elementi di frizione 55 e 56 sui fianchi laterali del lobo piattiforma a L 50.
La regolazione della frizione garantisce il rallentamento della seduta 12 in ogni posizione, anche intermedia, ed evita il ribaltamento incontrollato e accidentale.
Quindi l'attrito anche impedisce lo scivolamento accidentale della seduta da una posizione verticale o intermedia alla posizione orizzontale qualora le molle 39 non siano sufficientemente compresse ed anche, al contrario, il possibile ritorno in posizione verticale per effetto delle stesse molle 39.
I mezzi di regolazione della forza di ribaltamento 14 possono essere impiegati in fase di installazione del seggiolino ed anche di straordinaria manutenzione, anche a seggiolino installato a parete, perch? entrambe le regolazioni, di bilanciamento e di attrito, avvengono dall'esterno, in corrispondenza dell'estremit? posteriore del primo elemento tubolare 33, con seduta 12 in posizione di non uso.
? da notare che il meccanismo di ribaltamento ? realizzato con soluzioni che evitano ristagni di umidit?, non essendo presenti cavit? aperte che non drenino l'acqua (ad esempio l'elemento 28 ? un tubolare le cui aperture sono chiuse da tappi saldati).
? anche da notare che il meccanismo e i componenti sono realizzati preferibilmente in materiali esenti da corrosione, come l'acciaio inox.
Si ? in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti realizzando una struttura in grado di garantire un ribaltamento bilanciato della seduta, con l'applicazione di una forza pari o inferiore a quella prevista dalle prescrizioni della normativa ADA2010 (quindi facilmente movimentabile dalle persone disabili), impedendo che la seduta si ribalti o torni in posizione verticale di non uso in modo accidentale o improvviso.
Il trovato, cos? concepito, ? suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, purch? compatibili con l'uso specifico, nonch? le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni sono stati apposti al solo scopo di aumentare l'intelligibilit? delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull'interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di seggiolino ribaltabile, che comprende una struttura di supporto (11), da fissare a parete, per una seduta (12) ribaltabile da una posizione verticale di non uso ad una posizione orizzontale d'uso mediante un meccanismo di ribaltamento (13), detta struttura di seggiolino (10) caratterizzandosi per il fatto di comprendere mezzi di regolazione della forza di ribaltamento (14).
  2. 2. Struttura di seggiolino, secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione della forza di ribaltamento (14) comprendono un gruppo di elementi installati in corrispondenza di ciascun fianco di detta seduta (12), con una molla elicoidale (39) di tensione regolabile e collegata ad un gruppo di fissaggio (18) della struttura (10) a parete in corrispondenza di un punto di vincolo eccentrico rispetto all'asse di rotazione (X) di detta seduta (12).
  3. 3. Struttura di seggiolino, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di elementi comprende anche: - un primo elemento tubolare (33) installato al di sotto di detta seduta (12) e perpendicolare alla parete quando questa ? in posizione orizzontale d'uso, - un secondo elemento tubolare (34) traslabile in detto primo elemento tubolare (33), - una astina (35) traslabile in detto secondo elemento tubolare (34), da esso sporgente con una prima porzione di estremit? (37) e presentante anche una seconda porzione di estremit? (36), - un tappo (38) piattiforme ad una estremit? di detto secondo elemento tubolare (34) presentante un foro centrale per detta prima porzione di estremit? (37) di detta astina (35), detta molla elicoidale (39) essendo installata attorno a detta astina (35), tra detto tappo (38) ed uno spallamento (40) di detta astina (35), all'interno del secondo elemento tubolare (34), - una coppia di braccetti (41) speculari vincolati da una parte a detta seconda porzione di estremit? (36) e dall'altra parte a detto gruppo di fissaggio (18) di detta struttura (10) a parete in corrispondenza di un punto di vincolo eccentrico rispetto all'asse di rotazione (X) di detta seduta (12), - una vite (44) di regolazione della tensione di detta molla elicoidale (39).
  4. 4. Struttura di seggiolino, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di fissaggio (18) comprende una staffa (48) ed una controstaffa (49) con un lobo piattiforme a L (50) sviluppantesi a sbalzo e presentante un primo foro (50a) in posizione eccentrica rispetto all'asse di rotazione (X) di detta seduta (12) ed un secondo foro (50b) su tale asse di rotazione (X).
  5. 5. Struttura di seggiolino, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta coppia di braccetti (41) ? vincolata a detto gruppo di fissaggio (18) in corrispondenza di detto primo foro (50a).
  6. 6. Struttura di seggiolino, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detti mezzi comprendono, ancora relativamente a ciascun gruppo di elementi, anche una vite (57) di rotazione della seduta (12), con gambo lungo l'asse di rotazione (X), vincolante detto primo elemento tubolare (33) al rispettivo gruppo di fissaggio (18), un dado (64) da avvitare su detta vite (57) ed almeno una molla a tazza (63), tra detto primo elemento tubolare (33) e detto dado (64).
  7. 7. Struttura di seggiolino, secondo una o pi? delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto primo elemento tubolare (33) ? vincolato a detto gruppo di fissaggio (18) in corrispondenza di detto secondo foro (50b).
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