ITVE20040012U1

ITVE20040012U1 - Staffa di sostegno per bracciolo o schienale di sedie, in particolare sedie da ufficio.

Info

Publication number: ITVE20040012U1
Application number: IT000012U
Authority: IT
Inventors: Stefano Liviero
Original assignee: Imarc Spa
Priority date: 2004-05-26
Filing date: 2004-05-26
Publication date: 2004-08-26
Also published as: ATE527914T1; EP1753319B1; CN1964649A; EP1753319A1; WO2005117650A1; US7819482B2; US20080048480A1; ES2373317T3; PL1753319T3

Description

La presente innovazione concerne una staffa di sostegno per bracciolo o schienale di sedie, in particolare sedie da ufficio.

Sono note staffe di sostegno per braccioli o schienali di sedie, costituiti da una porzione superiore (pad) dove viene appoggiato il braccio oppure la schiena dell'utilizzatore della sedia, un supporto verticale ed una lama orizzontale di ancoraggio al telaio della sedia.

Queste staffe presentano tuttavia l’inconveniente di mancanza di flessibilità e modularità.

Infatti, vista la grande varietà di sedie e applicazioni, è importante che queste staffe per braccioli e schienali abbiano la possibilità di essere modificate nelle loro dimensioni principali.

Nella tecnica nota si ricorre spesso all'utilizzo di particolari in plastica oppure in alluminio ottenuti per stampaggio ad iniezione i quali per la loro stessa natura sono molto rigidi in quanto a possibilità di personalizzazione.

Per ovviare a questi inconvenienti sono state proposte staffe costituite da elementi di supporto verticali e di ancoraggio orizzontali distinti e saldati assieme.

Questa soluzione risolve solo in parte i problemi in quanto i pezzi cosi prodotti risultano essere comunque ingombranti e rigidi nella combinazione degli elementi. Inoltre essi presentano problemi estetici rilevanti che possono essere risolti con l'applicazione di carter sulla zona di saldatura e con costose operazioni di pulitura.

Un'altra soluzione proposta prevede un'unica lama piegata che svolge sia la funzione di staffa che di supporto. Questa soluzione presenta tuttavia evidenti limiti negli ingombri, nell'estetica e nella modularità.

Un'altra soluzione proposta è quella di ancorare la lama ad un elemento tubolare di supporto avvitandola su una boccola saldata internamente all'elemento tubolare.

Questa soluzione presenta l'inconveniente di un sensibile costo dovuto alla saldatura ed all'utilizzo di un elemento relativamente costoso quale la boccola tornita.

Inoltre essa non consente di orientare in modo sicuro la lama rispetto al supporto dovendo cosi ricorrere ad avvitamenti semipermanenti fatti in fabbrica (con gli stessi inconvenienti delle altre soluzioni) oppure di ricorrere ad ulteriori costi di lavorazione utilizzando degli incastri tra i pezzi.

Sono noltre note staffe che presentano la possibilità di regolare l’altezza dell'appoggio del braccio/schiena tramite l'utilizzo di elementi telescopici.

Tali note staffe presentano tuttavia alcuni inconvenienti ed in particolare:

- laschi e impuntamenti negli scorrimenti,

- una complessità realizzativa,

- un numero di componenti elevato che comporta costi e possibilità di problemi di affidabilità,

una mancanza di ergonomici nelle regolazioni.

Per quanto riguarda il problema dello scorrimento degli elementi telescopici nella staffe regolabili in altezza, la tecnica nota ha già proposto diverse soluzioni.

La soluzione più frequente, in cui il canotto è solidale al supporto del braccio/schiena, e scorre direttamente sulla superficie dell'elemento di supporto verticale (tubolare oppure a lama) presenta l'inconveniente di laschi inaccettabili in quanto difficilmente presentano una precisione tale da eliminare le luci nelle zone che fanno da guida.

Un altro inconveniente consiste nel fatto che lo scorrimento fra un materiale rigido, che costituisce il canotto (tipicamente poliammide caricato con fibra di veltro), e la superficie esterna dell'elemento tubolare determina un contìnuo sfregamento che comporta un deterioramento della superficie stessa.

Per risolvere questo problema sono state proposte staffe che prevedono uno scorrimento all'interno del tubo tramite una guida aggiuntiva mentre il canotto esterno ha solo funzioni estetiche. Anche in questo caso l'aggiunta di un altro elemento importante comporta un aggravio di costi e non risolve pienamente il problema della precisione nello scorrimento per i noti problemi accennati sopra.

In altr casi si ricorre alf'utilizzo di fascette solidali ad uno degli elementi telescopici in materiale autolubrificante che migliora la precisione dello scorrimento senza rovinare la superficie esterna. Per applicare e tenere in posizione queste fascette tuttavia è necessario ricorrere a costose soluzioni con sedi ottenute da lavorazioni di ripresa oppure all'impiego di attrezzature con movimenti per ottenere sottoquadri oppure all'impiego di semigusci aperti che una volta assemblati richiudono uno degli elementi telescopici.

La tecnica nota presenta diverse soluzioni per il bloccaggio del movimento degli elementi telescopici delle staffe.

In alcuni casi sono stati previsti dei comandi collegati ad un rimando che, tramite una camma, disimpegna un chiavistello dai fori posti sull'altro elemento telescopico.

Queste soluzioni presentano l’inconveniente di essere complesse sia in termini di elevato numero di pezzi sia in termini di difficoltà e tempi di assemblaggio.

Esistono poi altre soluzioni più semplici che prevedono un comando, di solito un pulsante, connesso direttamente al chiavistello. In questo caso però si penalizza l’ergonomicità della staffa in quanto la posizione del comando e il tipo di movimento del comando stesso risultano scomodi, non immediati e innaturali.

Secondo l'innovazione tutti questi inconvenienti sono eliminati con una staffa di sostegno del bracciolo/schienale caratterizzata dal fatto di comprendere:

- un supporto provvisto sulla superficie laterale di una feritoia e sulla superficie di fondo di un foro che comunica con detta feritoia,

- una lama una cui estremità è inseribile in detta feritoia,

- mezzi di bloccaggio inseriti in detto foro ed interagenti con detto supporto e con la parte di lama alloggiata all'interno della feritoia.

La presente innovazione viene qui ulteriormente chiarita con riferimento alle allegate tavole di disegni in cui:

la figura 1 mostra in vista prospettica una sedia provvista di staffa, la figura 2 mostra in vista prospettica esplosa una staffa,

la figura 3 la mostra in configurazione assemblata,

la figura 4-6 mostrano differenti sistemi di vincolo di bloccaggio della lama al supporto tubolare,

la figura 7 mostra in vista prospettica esplosa una staffa di tipo regolabile, la figura 8 lai mostra in sezione trasversale,

la figura 9 la mostra in sezione longitudinale, e

la figura 10 mostra il vincolo dei pattini nel canotto.

Come si vede dalle figure la staffa di sostegno secondo l'innovazione comprende sostanzialmente un supporto orizzontale 2, solidale ad un supporto tubolare 4, una lama 6 con foro filettato 8 ed un pomolo 10 provvisto di perno filettato 12 ed una superficie di battuta 13.

Sul supporto tubolare 4 è prevista una feritoia passante 14.

Per l'assemblaggio della staffa secondo l'innovazione la lama 6 viene inserita all'interno della feritoia 14 e successivamente viene inserito, dal fondo del supporto, il perno filettato che si impegna nel foro 8. Una volta che il pomolo è stato avvitato va a porsi in battuta con la superficie 13 sull'estremità del supporto stesso.

Secondo la diversa forma di realizzazione della staffa raffigurata in figura 4, le funzioni di battuta sul supporto tubolare e di richiamo della staffa, che nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 2 e 3 sono svolte dal pomolo 10, sono invece svolte da una vite 18 e da un tappo 21. In questo modo è possibile sagomare il tappo in modo da dare aH'assieme una diversa configurazione estetica e di irrobustire la zona di ancoraggio.

Nella forma di realizzazione illustrata in figura 5 il tappo 20 è provvisto internamente di un dado filettato 16 nel quale si impegna una vite 18 che impegna altres il foro 8 (non più filettato) della lama 6.

Nella forma di realizzazione illustrata in figura 6 l'elemento di fissaggio è costituito da una leva 22 con una testa 24 ad eccentrico alla quale è articolato un tirante 26 che attraversa un’asola 9 ricavata nella lama 6 ed è provvisto all'altra estremità di una piastrina 28 di riscontro.

In questa forma di realizzazione la rotazione della leva 22 comporta l'ammorsamento della lama all'interno della feritoia e consente di modificare la posizione del 'elemento di supporto rispetto alla staffa,

Nelle figure 7-9 è rappresentato un bracciolo di tipo regolabile in altezza. Dette bracciolo comprende un elemento tubolare in metallo 30 una cui parete è interessata da una pluralità di fori 32 sovrapposti e da due alette 31 rivolte verso l'interno. Questo elemento tubolare è inserito all'interno di un canotto 34 in materiale plastico che è solidale al supporto 36 per il braccio mediante viti 38.

L'estremità inferiore dell'elemento tubolare 30 è inserita in un tappo 40 nel quale è altresì inserita l'estremità della lama 6 con i sistemi in precedenza descritti e fra l'elemento tubolare 30 ed il canotto 34 sono interposti due pattini 42 in materiale autolubrificante.

La funzione di questi pattini 42 è molteplice. Essi consentono innanzitutto di evitare che la plastica dura del canotto venga direttamente in contatto con la superficie del tubo rovinandola durante il movimento. Essi consentono inoltre uno scorrimento molto controllato ed esente da impuntamenti grazie alle proprietà autolubrificanti del materiale. Nei punti di contatto con il tubolare interno presentano inoltre delle bugne a forma di arco che, flettendo, consentono di smorzare i laschi recuperando le imprecisioni di accoppiament dei pezzi telescopici.

Detti pattini sono provvisti di cave anulari 44 nelle quali si impegnano corrispondenti nervature 46 ricavate all'interno del canotto rendendoli solidali ad esso. Una volta che il tubo interno è stato inserito nel canotto esterno, i pattini sono costretti a rimanere in posizione. Per facilitare il montaggio inoltre sono previsti dei bordi verticali 43 all’interno del canotto che trattengono i pattini 42 prima dell'inserimento del tubo (fig. 10).

Il bracciolo comprende altresì un elemento di bloccaggio 48 conformato sostanzialmente a “T". Il tratto verticale 50 presenta canali 51 dove si impegnano le due alette 31 limitando la corsa degli elementi telescopici. L 'estremità inferiore del tratto verticale 50 è provvista di un dentino 52 im pegnabile selettivamente in uno dei fori 32 del supporto tubolare 30. Questo elemento di bloccaggio 48 inoltre ha un'estremità 54 di un tratto orizzontale alloggiata in una sede 56 ricavata sulla parte superiore del canotto e trattenuta dall'elemento 36 di supporto del braccio. Questa estremità 54 ha funzione di cerniera della leva costituita dall’elemento di bloccaggio, che comprende arche una molla che spinge il dentino 52 all’impegno nei fori.

A seguito dell'azionamento dell'altro tratto 58 dell'elemento 48 è possibile disimpegnare il dentino 52 dal foro 32 e consentire lo scorrimento del canotto rispetto al supporto.

Per questioni ergonomiche il pulsante è posto immediatamente sotto e lateralmente all’elemento di supporto del braccio 36 ed ha un movimento verticale cioè lo stesso verso di regolazione degli elementi telescopici del bracciolo.

Da quanto detto risulta chiaramente che la staffa secondo rinnovazione presenta numerosi vantaggi ed in particolare:

- presenta una costruzione completamente modulare e personalizzabile in quanto è possibile, modificando l’altezza dell'elemento tubolare e cambiando forma e dimensione della lama, modificare profondità altezza e inclinazione della staffa anche al momento dell'assemblaggio finale,

- consente di avere uno scorrimento molto controllato ed esente da laschi, - presenta una estrema semplicità costruttiva che consente economicità e affidabilità dei prodotti,

presenta una sostanziale ergonomicità in quanto la regolazione risulta particolarmente agevole ed intuitiva per l'utilizzatore della sedia, grazie alla posizione e al movimento del comando di sblocco,

presenta una sostanziale robustezza per resistere alle sollecitazioni all'uso ed ai test delle normative sulle sedie grazie all'ancoraggio dell'elemento staffa sull'elemento verticale di supporto tubolare che avviene direttamente con contatto ferro ferro all'interno dell'apposita feritoia del tubolare.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N 1. Staffa d sostegno del bracciolo/schienale caratterizzata dal fatto di comprendere: - un supporto (4) provvisto sulla superficie laterale di una feritoia (14) e sulla superficie d fondo di un foro che comunica con detta feritoia, - una lama (6) una cui estremità è inseribile in detta feritoia, - mezzi di bloccaggio inseriti in detto foro ed interagenti con detto supporto e con la parte di lama (6) alloggiata all'interno della feritoia.
2. Staffa secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detto supporto presenta conformazione tubolare e detta feritoia è passante.
Staffa secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che la lama è interessata da un foro (8).
4. Staffa secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che detto foro (8) è filettato.
5. Staffa secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che il foro della superficie di fondo è filettato.
6. Staffa secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio sono costituiti da un pomolo (10) avente una porzione filettata (12) ed una battuta (13).
7. Staffa secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio sono costituiti da una vite (18) e da un elemento di battuta.
8. Staffa secondo la rivendicazione 7 caratterizzata dal fatto che detto elemento di battuta è costituito da un tappo (21).
9. Staffa secondo la rivendicazione 8 caratterizzata dal fatto che detto tappo presenta due porzioni che avvolgono almeno parzialmente detta staffa e detto supporto.
10. Staffa secondo la rivendicazione 7 caratterizzata dal fatto che detto elemento di battuta comprende una porzione filettata.
11. Staffa secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detti mezzi di bloccaggio sono costituiti da un eccentrico (22,24).
12. Staffa secondo la rivendicazione 3 caratterizzata dal fatto che detto foro è un foro asolato.
13. Staffa secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che i supporto comprende: un elemento interno (30) una cui parete è interessata da una pluralità di fori verticalmen e sovrapposti, un elemento esterno (34) connesso all'elemento di supporto del braccio/schiena, - un elemento di bloccaggio (48) ancorato all'elemento esterno ed avente una porzione dentata (52) che si impegna nella detta pluralità di fori di detto elemento interno, l'elemento di bloccaggio essendo costituito da una leva avente un comando ad azionamento verticale, dettò comando essendo posto in posizione laterale rispetto all'elemento di supporto.
14. Staffa secondo la rivendicazione 13 caratterizzata dal fatto che detto elemento interno è costituito dà un elemento tubolare.
15. Staffa secondo la rivendicazione 14 caratterizzata dal fatto che detto elemento di bloccaggio (48) s inserisce almeno parzialmente all'interno di detto elemento tubolare (30).
16. Staffa secondo la rivendicazione 15 caratterizzata dal fatto che detto elemento interno tubolare presenta porzioni rivolte all'interno che interagiscono con corrispondenti porzioni previste in detto elemento di bloccaggio.
17. Staffa secondo la rivendicazione 13 caratterizzata dal fatto che detto elemento di bloccaggio (48) presenta una porzione articolata in una sede (56) ricavata su detto supporto esterno e chiusa da detto elemento di supporto del braccio.
18. Staffa secondo la rivendicazione 13 caratterizzata dal fatto che detto elemento di bloccaggio consiste in un elemento a T con detta porzione dentata posta all'estremità inferiore del tratto verticale, il comando di detto elemento di bloccaggio essendo posto all'estremità di un braccio dell'elemento a T, l'altra estremità costituendo la cerniera di fulcro della leva di detto elemento di bloccaggio.
19. Staffa secondo la rivendicazione 13 caratterizzata dal fatto che detta leva (48) presenta l'asse di fulcro posto longitudinalmente rispetto a detto elemento di supporto.
20. Staffa secondo la rivendicazione 13 caratterizzata dal fatto che tra detto elemento interno e detto elemento esterno sono interposti pattini (42) in materiale autolubrificante.
21. Staffa secondo la rivendicazione 20 caratterizzata dal fatto che detti pattini sono ancorati all'elemento esterno.
22. Staffa secondo la rivendicazione 21 caratterizzata dal fatto che detti pattini sono ancorati internamente tramite una cava (44) nella quale si inserisce un corrispondente bordo (46) interno dell'elemento esterno, l'elemento interno costituendo elemento di bloccaggio per i pattini una volta collocati in posizione.
23. Staffa secondo la rivendicazione 20 caratterizzata dal fatto di comprendere bordi verticali (43) che trattengono i pattini (42) prima del'inserimento dell'elemento interno (30).
24. Staffa secondo la rivendicazione 20 caratterizzata del fatto che detti pattini sono provvisti di bugne ad arco.