IT202000004486A1 - Macchina per spianare un nastro di lamiera - Google Patents

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Emanuele Spotti
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Spotti Sergio Coil Proc S R L
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    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21DWORKING OR PROCESSING OF SHEET METAL OR METAL TUBES, RODS OR PROFILES WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21D1/00Straightening, restoring form or removing local distortions of sheet metal or specific articles made therefrom; Stretching sheet metal combined with rolling
    • B21D1/02Straightening, restoring form or removing local distortions of sheet metal or specific articles made therefrom; Stretching sheet metal combined with rolling by rollers

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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo: ?Macchina per spianare un nastro di lamiera?
DESCRIZIONE
L?invenzione riguarda una macchina per spianare un nastro di lamiera secondo il preambolo della rivendicazione 1.
Il nastro di lamiera destinato ad essere spianato dalla macchina secondo l?invenzione proviene generalmente da una precedente lavorazione, durante la quale ? stato svolto un rotolo di lamiera. A seguito dello svolgimento di un rotolo di lamiera risulta infatti un nastro di lamiera, che presenta un andamento ondulato lungo la sua direzione longitudinale, il che rende necessaria la sua spianatura, in modo che esso possa poi essere sottoposto a lavorazioni successive, come ad esempio il taglio e la punzonatura.
Una tale nota macchina per spianare un nastro di lamiera comprende:
. una pluralit? di rulli superiori ed una pluralit? di rulli inferiori, ciascuno dei quali ? supportato in modo girevole attorno al proprio asse longitudinale, i rulli inferiori essendo disposti al di sotto dei rulli superiori e sia i rulli superiori che i rulli inferiori essendo disposti uno accanto all?altro ed in modo che tutti i loro assi longitudinali siano paralleli tra loro;
. una zona di spianatura, la quale ? delimitata dai rulli superiori e inferiori e nella quale il nastro di lamiera viene spianato dall?azione di pressione esercitata sulla sua superficie dai rulli superiori e inferiori, il nastro di lamiera attraversando la zona di spianatura muovendosi lungo una direzione di avanzamento;
mezzi di azionamento tali da essere in grado di generare una pluralit? di moti di rotazione ed una uguale pluralit? di moti di rotazione inversi presentanti tutti una stessa prima velocit? di rotazione, il verso di rotazione dei moti di rotazione inversi essendo inverso a quello dei moti di rotazione; . mezzi di trasmissione tali da essere in grado di trasmettere la pluralit? di moti di rotazione e la pluralit? di moti di rotazione inversi, detti mezzi di trasmissione essendo operativamente collegati da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi i moti di rotazione ed i moti di rotazione inversi, e dall?altro lato in modo tale sia ai rulli superiori che ai rulli inferiori che essi trasmettono a ciascun rullo superiore uno dei moti di rotazione ed a ciascun rullo inferiore uno dei moti di rotazione inversi.
Non appena l?estremit? anteriore del nastro di lamiera viene inserita, spingendo dall?esterno, nella fessura di entrata della zona di spianatura, il nastro di lamiera entra in contatto con i rulli superiori ed inferiori e l?azione combinata di questi rulli rotanti, che agiscono sulla superficie del nastro di lamiera, costringe il nastro di lamiera ad avanzare lungo la direzione di avanzamento, senza che sia pi? necessaria l?azione di ulteriori forze esterne. Procedendo lungo la direzione di avanzamento il nastro di lamiera subisce la continua azione di pressione esercitata sulla sua superficie dai rulli rotanti e viene progressivamente spianato sempre pi?, fino ad uscire completamente piano dalla fessura di uscita della zona di spianatura, da dove viene poi trasferito alle ulteriori lavorazioni. Pur essendo perfettamente piano per?, un tale nastro di lamiera non ? sempre lavorabile in modo ottimale, in quanto in esso pu? permanere uno stato di tensione delle sue fibre costitutive, la cui origine risale alla precedente situazione, nella quale il materiale era avvolto su s? stesso a formare un rotolo.
Tale stato di tensione non comporta problemi fino a che il nastro di lamiera rimane integro, ma se esso deve essere successivamente sottoposto ad un taglio o ad una punzonatura le cose cambiano. Il taglio o la punzonatura sono infatti lavorazioni che causano interruzioni localizzate delle fibre costitutive del nastro di lamiera, cio? sono lavorazioni che distruggono l?integrit? del nastro di lamiera, per cui viene meno anche l?equilibrio dello stato di tensione precedentemente citato. Possono quindi manifestarsi dei minimi movimenti del materiale, cio? possono esserci delle perdite locali di planarit?, e queste perdite di planarit?, seppur minime e localizzate, possono causare l?interruzione della lavorazione, in quanto sia il taglio sia la punzonatura sono lavorazioni molto precise e delicate, o addirittura il danneggiamento delle macchine, se ad esempio il movimento che il materiale effettua ? tale da toccare e danneggiare la testina del laser della macchina utensile.
In conseguenza di ci? i nastri piani di lamiera che risultano spianando un nastro di lamiera ottenuto a sua volta dallo svolgimento di un rotolo di lamiera non sono classificati come materiale di prima scelta, il che equivale a deprezzare il valore della materia prima che ? stata impiegata per la loro produzione, materia prima che ? comunque la stessa che viene impiegata per produrre i materiali di prima scelta.
In questo contesto il compito alla base della presente invenzione consiste nel mettere a disposizione una macchina per spianare un nastro di lamiera, che garantisca il mantenimento della planarit? del nastro di lamiera anche in presenza di quelle lavorazioni successive che causano un?interruzione delle fibre costitutive del materiale, come ad esempio il taglio o la punzonatura, in modo da rendere possibile una migliore classificazione commerciale del nastro di lamiera.
Secondo l?invenzione questo compito viene risolto, se una macchina per spianare un nastro di lamiera presentante le caratteristiche indicate nel preambolo della rivendicazione 1 presenta in aggiunta anche le caratteristiche indicate nella parte distintiva della rivendicazione 1.
La previsione di un?ulteriore zona di spianatura, posizionata a valle della zona di spianatura, e di ulteriori rulli che ruotano ad una velocit? di rotazione maggiore della velocit? di rotazione dei rulli che delimitano la zona di spianatura, permette infatti di creare una discontinuit? improvvisa e localizzata dell?azione di spianatura esercitata sul nastro di lamiera, il cui effetto consiste nell?annullamento dello stato di tensione precedentemente descritto.
Nel passaggio dalla zona di spianatura alla ulteriore zona di spianatura, il nastro di lamiera si trova soggetto ad un?improvvisa, istantanea e localizzata forza di accelerazione, dovuta alla maggiore velocit? di rotazione degli ulteriori rulli che delimitano l?ulteriore zona di spianatura. Dato che il nastro di lamiera ? per? ancora soggetto, con la sua parte retrostante, all?azione dei rulli che delimitano la zona di spianatura e che ruotano ad una velocit? minore, mentre transita dalla zona di spianatura alla ulteriore zona di spianatura il nastro di lamiera ? forzato a deformarsi, cio? ad allungarsi, localmente. Di volta in volta viene allungata la striscia di materiale che si trova a transitare dalla zona di spianatura all?ulteriore zona di spianatura, per cui in ogni istante si avr? che la parte di nastro di lamiera che ? gi? transitata nell?ulteriore zona di spianatura ? gi? stata allungata, mentre la parte del nastro di lamiera che si trova ancora nella zona di spianatura non ? ancora stata allungata.
L?allungamento previsto secondo l?invenzione comporta, come ? stato verificato dalla richiedente, l?annullamento dello stato di tensione precedentemente citato, cio? la perdita della cosiddetta memoria elastica, permettendo di ottenere un nastro di lamiera rilassato, privo di tensioni ed in grado di mantenere una perfetta planarit? anche all?atto di lavorazioni successive come il taglio o la punzonatura.
Come detto, il nastro di lamiera si allunga e perde la tensione interna man mano che transita dalla zona di spianatura all?ulteriore zona di spianatura, mentre durante l?attraversamento dell?ulteriore zona di spianatura esso, oramai rilassato e privo di tensioni, viene solo ulteriormente spianato. Per generare e trasmettere sia la necessaria pluralit? di moti di rotazione ai rulli che delimitano la zona di spianatura sia la necessaria pluralit? di ulteriori moti di rotazione agli ulteriori rulli che delimitano l?ulteriore zona di spianatura, sono previsti appositi mezzi di trasmissione, le cui caratteristiche sono rivendicate nella rivendicazione 2, ed appositi mezzi di azionamento, le cui caratteristiche sono rivendicate nelle rivendicazioni 3, 4 e 5. Con riferimento ai mezzi di trasmissione, essi possono essere costituiti, si veda la rivendicazione 9, da una pluralit? di aste.
Ulteriori vantaggi e caratteristiche dell'invenzione appariranno maggiormente evidenti dalla descrizione che segue di un esempio di realizzazione della macchina per spianare un nastro di lamiera secondo l'invenzione, che ? illustrato a puro titolo esemplificativo e indicativo, ma non certo limitativo, sulla base degli allegati disegni. Nei disegni mostrano:
la fig.1 schematicamente una rappresentazione tridimensionale molto semplificata della zona di spianatura di una macchina secondo l?invenzione, nella rappresentazione essendo stati rappresentati solamente i componenti della macchina interessanti per la presente invenzione; la fig.2 schematicamente una vista in sezione ottenuta eseguendo la sezione lungo la linea di sezione coincidente con la direzione di avanzamento A-A della fig.1,
la fig.3 schematicamente una vista in sezione dei mezzi di trasmissione ottenuta eseguendo la sezione lungo una linea di sezione parallela alla direzione di avanzamento A-A della fig.1.
Nelle figure ? stata rappresentata una macchina per spianare un nastro di lamiera 1. Una tale macchina comprende una pluralit? di rulli superiori 2a ed una pluralit? di rulli inferiori 3a.
Come ? visibile nelle fig.1 e 2, i rulli inferiori 3a sono disposti al di sotto dei rulli superiori 2a. Inoltre, sia i rulli superiori 2a sia i rulli inferiori 3a sono disposti uno accanto all?altro ed in modo che tutti i loro assi longitudinali siano paralleli tra loro.
Ciascun rullo superiore 2a e ciascun rullo inferiore 3a ? supportato in modo girevole attorno al proprio asse longitudinale, in modo che, come ? stato rappresentato con delle frecce in fig.2, i rulli superiori 2a possano eseguire un moto di rotazione Va ed i rulli inferiori 3a un moto di rotazione inverso Va?, che ? l?inverso del moto di rotazione Va.
I rulli superiori 2a ed inferiori 3a delimitano una zona di spianatura 4a, nella quale il nastro di lamiera 1 viene spianato dall?azione di pressione esercitata sulla sua superficie dai rulli superiori 2a ed inferiori 3a, come ? visibile in fig.2. Questa azione di pressione avviene mentre il nastro di lamiera 1 attraversa la zona di spianatura 2a muovendosi lungo una direzione di avanzamento A-A. La macchina per spianare un nastro di lamiera 1 comprende anche, come ? rappresentato nelle fig.1 e 2, una pluralit? di ulteriori rulli superiori 2b ed una pluralit? di ulteriori rulli inferiori 3b. Questi ultimi 3b sono disposti al di sotto degli ulteriori rulli superiori 2b.
Anche gli ulteriori rulli superiori 2b rispettivamente gli ulteriori rulli inferiori 3b sono disposti, analogamente ai rulli 2a,3a, uno accanto all?altro. Essi 2b3b sono inoltre disposti in modo che tutti i loro assi longitudinali siano paralleli tra loro ed agli assi longitudinali dei rulli 2a,3a.
Analogamente ai rulli 2a,3a, anche ciascun ulteriore rullo superiore 2b e ciascun ulteriore rullo inferiore 3b ? supportato in modo girevole attorno al proprio asse longitudinale, in modo che, come ? stato rappresentato con delle frecce in fig.2, gli ulteriori rulli superiori 2b possano eseguire un moto di rotazione Vb e gli ulteriori rulli inferiori 3b un moto di rotazione inverso Vb?, che ? l?inverso del moto di rotazione Vb.
Gli ulteriori rulli 2b,3b delimitano un?ulteriore zona di spianatura 4b, la quale ? disposta, lungo la direzione di avanzamento A-A, in successione alla zona di spianatura 4a. Muovendosi lungo la direzione di avanzamento A-A il nastro di lamiera 1 attraversa anche l?ulteriore zona di spianatura 4b, nella quale esso 1 viene ulteriormente spianato dall?azione di pressione esercitata sulla sua superficie dagli ulteriori rulli superiori 2b ed inferiori 3b.
Per distinguere meglio i rulli 2a,3a dagli ulteriori rulli 2b,3b questi ultimi sono stati resi pi? riconoscibili nelle fig.1 e 2 disegnando su di essi dei puntini e questa evidenziazione per mezzo di puntini, che ? unicamente di carattere grafico, ? stata ripetuta nelle figure anche per altri componenti della macchina che sono associati all?ulteriore zona di spianatura 4b.
I rulli superiori 2a e gli ulteriori rulli superiori 2b sono supportati in modo spostabile, solidalmente tutti assieme, lungo una direzione perpendicolare alla direzione di avanzamento A-A, in modo da potere adattare la lavorazione allo spessore del nastro di lamiera 1.
Come ? visibile in fig.2, i rulli superiori 2a e gli ulteriori rulli superiori 2b sono disposti in modo sfalsato rispetto ai sottostanti rulli inferiori 3a ed ai sottostanti ulteriori rulli inferiori 3b. Un tale sfalsamento permette una cosiddetta maggiore penetrazione della superficie dei rulli nel nastro di lamiera, il che facilita l?azione di spianatura.
Inoltre il numero complessivo di rulli superiori 2a e di ulteriori rulli superiori 2b presenti ? minore del numero complessivo di rulli inferiori 3a e di ulteriori rulli inferiori 3b presenti; nell?esempio di realizzazione rappresentato nelle figure sono rappresentati ad esempio sette rulli superiori 2a,2b e otto rulli inferiori 3a,3b. Ci? facilita l?inserimento e l?uscita del nastro di lamiera 1, che viene sostenuto dal primo rullo inferiore 3a all?atto della sua entrata nella zona di spianatura 4a e dall?ultimo ulteriore rullo inferiore 3b all?atto della sua uscita dall?ulteriore zona di spianatura 4b. Il numero complessivo di rulli 2a,3a,2b,3b effettivamente presente ? variabile in dipendenza delle caratteristiche sia geometriche, ad esempio lo spessore o la lunghezza, che fisiche, ad esempio la composizione chimica, del nastro di lamiera 1 che deve essere spianato di volta in volta.
La macchina per spianare un nastro di lamiera 1 comprende anche mezzi di azionamento e mezzi di trasmissione.
I mezzi di azionamento sono tali da essere in grado di generare una pluralit? di moti di rotazione Va, in particolare uno per ciascun rullo superiore 2a, ed un?uguale pluralit? di moti di rotazione inversi Va?, in particolare uno per ciascun rullo inferiore 3a. I moti di rotazione Va ed i moti di rotazione Va? presentano tutti una stessa prima velocit? di rotazione, ma, si veda la fig.2, il verso di rotazione dei moti di rotazione inversi Va? ? inverso a quello dei moti di rotazione Va,
I mezzi di azionamento sono inoltre tali da essere in grado di generare anche una pluralit? di ulteriori moti di rotazione Vb, in particolare uno per ciascun ulteriore rullo superiore 2b, ed una uguale pluralit? di ulteriori moti di rotazione inversi Vb?, in particolare uno per ciascun ulteriore rullo inferiore 3b. Gli ulteriori moti di rotazione Vb e gli ulteriori moti di rotazione inversi Vb? presentano tutti una stessa seconda velocit? di rotazione Inoltre il verso di rotazione degli ulteriori moti di rotazione Vb ? lo stesso dei moti di rotazione Va e il verso di rotazione degli ulteriori moti di rotazione inversi Vb? ? lo stesso dei moti di rotazione inversi Va?.
Un aspetto essenziale della presente invenzione ? che la velocit? di rotazione degli ulteriori moti di rotazione Vb,Vb?, cio? detta seconda velocit? di rotazione, ? pi? grande della velocit? di rotazione dei moti di rotazione Va,Va?, cio? di detta prima velocit? di rotazione.
Infatti, nel passaggio dalla zona di spianatura 4a all?ulteriore zona di spianatura 4b la rispettiva striscia di materiale che sta transitando viene sottoposta, grazie a questa differenza di velocit?, ad una forza localizzata di stiramento, rappresentata graficamente con una freccia doppia nella fig.2. Questa forza localizzata di stiramento causa un allungamento della striscia di materiale lungo la direzione di avanzamento A-A e questo allungamento, che avviene in continuo man mano che il nastro di lamiera 1 passa da una zona di spianatura 4a all?altra 4b, elimina sorprendentemente, dato che ? causa di una deformazione, ogni preesistente stato di tensione nel nastro di lamiera 1. Le sperimentazioni effettuate dalla richiedente durante lo sviluppo della macchina hanno dimostrato che per ottenere un nastro di lamiera piano privo di tensioni ? sufficiente gi? una piccola differenza tra le sopra citate prima e seconda velocit? di rotazione. Ad esempio nel caso di un nastro di lamiera 1 avente spessore compreso nel campo di valori 0,5-2 mm ? stato verificato che facendo ruotare gli ulteriori rulli 2b,3b ad una velocit? di rotazione pi? grande del 0,5%-1% di quella dei rulli 2a,3a si ottiene il risultato desiderato. Con riferimento al valore assoluto delle due velocit? di rotazione, non ? necessario utilizzare valori diversi da quelli che sono usuali nel settore e che sono tali da far avanzare ad una velocit? compresa tra 40 e 80 m/minuto il nastro di lamiera 1 lungo la direzione di avanzamento A-A.
Per quanto riguarda i mezzi di trasmissione, essi sono tali da essere in grado di trasmettere la pluralit? di moti di rotazione Va e la pluralit? di moti di rotazione inversi Va?. A tale scopo essi sono operativamente collegati da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi i moti di rotazione Va e i moti di rotazione inversi Va?, e dall?altro lato in modo tale sia ai rulli superiori 2a sia ai rulli inferiori 3a, che essi trasmettono a ciascuno rullo superiore 2a uno dei moti di rotazione Va ed a ciascun rullo inferiore 3a uno dei moti di rotazione inversi Va?.
I mezzi di trasmissione sono inoltre tali da essere in grado di trasmettere anche la pluralit? di ulteriori moti di rotazione Vb e la pluralit? di ulteriori moti di rotazione inversi Vb. A tale scopo essi sono operativamente collegati da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi gli ulteriori moti di rotazione Vb e gli ulteriori moti di rotazione inversi Vb?, e dall?altro lato in modo tale sia agli ulteriori rulli superiori 2b sia agli ulteriori rulli inferiori 3b, che essi trasmettono a ciascun ulteriore rullo superiore 2b uno degli ulteriori moti di rotazione Vb e a ciascun ulteriore rullo inferiore 3b uno degli ulteriori moti di rotazione inversi Vb?.
Pi? in particolare i mezzi di trasmissione sono suddivisi in primi mezzi di trasmissione 5a,6a ed in secondi mezzi di trasmissione 5b,6b e sia i primi mezzi di trasmissione 5a,6a sia i secondi mezzi di trasmissione 5b,6b sono costituiti preferibilmente da aste, visibili ad esempio nella fig. 3, in particolare una pluralit? di prime aste 5a,6a ed una pluralit? di seconde aste 5b,6b.
Una parte 5a dei primi mezzi di trasmissione 5a,6a, cio? le aste superiori 5a delle prime aste 5a,6a, ? operativamente collegata da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi i moti di rotazione Va, e dall?altro lato ai rulli superiori 2a, per trasmettere a ciascuno di essi 2a uno dei moti di rotazione Va, mentre l?altra parte 6a dei primi mezzi di trasmissione 5a,6a, cio? le aste inferiori 6a delle prime aste 5a,6a, ? operativamente collegata da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi i moti di rotazione Va?, e dall?altro lato ai rulli inferiori 3a, per trasmettere a ciascuno di essi 3a uno dei moti di rotazione Va?. In modo analogo una parte 5b dei secondi mezzi di trasmissione 5b,6b, cio? le aste superiori 5b delle seconde aste 5b,6b (riconoscibili per i puntini disegnati su di esse) ? operativamente collegata da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi gli ulteriori moti di rotazione Vb, e dall?altro lato agli ulteriori rulli superiori 2b, per trasmettere a ciascuno di essi 2b uno degli ulteriori moti di rotazione Vb, mentre l?altra parte 6b dei secondi mezzi di trasmissione 5b,6b, cio? le aste inferiori 6b delle seconde aste 5b,6b ? operativamente collegata da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi gli ulteriori moti di rotazione inversi Vb?, e dall?altro lato agli ulteriori rulli inferiori 3b, per trasmettere a ciascuno di essi 3b uno degli ulteriori moti di rotazione inversi Vb?.
I mezzi di azionamento sono suddivisi in mezzi generatori, i quali sono tali da essere in grado di generare il moto di rotazione Va e l?ulteriore moto di rotazione Vb, e in mezzi distributori, i quali sono operativamente collegati da un lato ai mezzi generatori, per ricevere da essi il moto di rotazione Va e l?ulteriore moto di rotazione Vb, e dall?altro lato ai primi 5a,6a ed ai secondi mezzi di trasmissione 5b,6b, cio? alle prime 5a,6a ed alle seconde aste 5b,6b.
I sopra citati mezzi generatori sono costituiti da un primo motore elettrico 7a e da un primo riduttore 8a collegato operativamente da un lato al primo motore elettrico 7a ed all?altro lato ai mezzi distributori, come pure da un secondo motore elettrico 7b e da un secondo riduttore 8b (riconoscibili per i puntini disegnati su di esse), il quale 8b ? collegato operativamente da un lato al secondo motore elettrico 7b ed all?altro lato ai mezzi distributori. In tal modo l?insieme composto dal primo motore elettrico 7a e dal primo riduttore 8a genera il moto di rotazione Va e l?insieme composto dal secondo motore elettrico 7b e dal secondo riduttore 8b genera l?ulteriore moto di rotazione Vb. I riduttori 8a,8b possono essere ad esempio dei riduttori ad assi paralleli ed il loro scopo ? quello di variare la velocit? di rotazione dei movimenti di rotazione generati dal primo 7a e dal secondo motore elettrico 7b.
Con riferimento invece ai mezzi distributori, essi sono tali da essere in grado sia di invertire il verso di rotazione del moto di rotazione Va, creando in tal modo il moto di rotazione inverso Va, sia di distribuire ai primi mezzi di trasmissione 5a,6a, cio? alle prime aste 5a,6a il moto di rotazione Va ed il moto di rotazione inverso Va, creando in tal modo detta pluralit? di moti di rotazione Va e detta pluralit? di moti di rotazione inversi Va?. I mezzi distributori sono inoltre tali da essere anche in grado sia di invertire il verso di rotazione dell?ulteriore moto di rotazione Vb, creando in tal modo l?ulteriore moto di rotazione inverso Vb?, sia di distribuire ai secondi mezzi di trasmissione 5b,6b, cio? alle seconde aste 5b,6b l?ulteriore moto di rotazione Vb e l?ulteriore moto di rotazione inverso Vb?, creando in tal modo detta pluralit? di moti di rotazione Vb e detta pluralit? di ulteriori moti di rotazione inversi Vb?.
I sopra citati mezzi distributori sono costituiti da un ripartitore 9. Si tratta di un componente che ? noto nella tecnica e che presenta al suo interno una pluralit? di ingranaggi.
Il ripartitore 9 presenta un primo ingresso ed un secondo ingresso, mediante i quali esso 9 ? operativamente collegato al primo riduttore 8a ed al secondo riduttore 8b, per ricevere da essi 8a,8b il moto di rotazione Va e l?ulteriore moto di rotazione Vb. Il ripartitore 9 presenta inoltre una pluralit? di primi alberi di uscita 10a,11a ed una pluralit? di secondi alberi di uscita 10b,11b, mediante i quali 10a,11a,10b,11b esso 9 ? operativamente collegato alle prime aste 5a,6a costituenti i primi mezzi di trasmissione ed alle seconde aste 5b,6b costituenti i secondi mezzi di trasmissione. Pi? in particolare, si vedano le fig. 1 e 3, una parte 10a dei primi alberi di uscita 10a,11a ? collegata alle prime aste superiori 5a che sono collegate a loro volta ai rulli superiori 2a, mentre l?altra parte 11a dei primi di alberi di uscita 10a,11a ? collegata alle prime aste inferiori 6a che sono collegate a loro volta ai rulli inferiori 3a. In modo analogo una parte 10b dei secondi di alberi di uscita 10b,11b ? collegata alle seconde aste superiori 5b che sono collegate a loro volta agli ulteriori rulli superiori 2b, mentre l?altra parte 11b dei secondi alberi di uscita 10b,11b ? collegata alle seconde aste inferiori 6b che sono collegate a loro volta agli ulteriori rulli inferiori 3b. Tutti i sopra citati collegamenti tra il ripartitore 9 e le aste 5a,6a,5b,6b e tutti i sopra citati collegamenti tra le aste 5a,6a,5b,6b ed i rulli 2a,3a,2b,3b sono preferibilmente realizzati mediante dei giunti snodati, il che non obbliga, vantaggiosamente, a disporre tutti i vari componenti alla medesima altezza da terra.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Macchina per spianare un nastro di lamiera (1), comprendente: . una pluralit? di rulli superiori (2a) ed una pluralit? di rulli inferiori (3a), ciascuno dei quali (2a,3a) ? supportato in modo girevole attorno al proprio asse longitudinale, i rulli inferiori (3a) essendo disposti al di sotto dei rulli superiori (2a) e sia i rulli superiori (2a) che i rulli inferiori (3a) essendo disposti uno accanto all?altro ed in modo che tutti i loro assi longitudinali siano paralleli tra loro; . una zona di spianatura (4a), la quale ? delimitata dai rulli superiori (2a) ed inferiori (3a) e nella quale il nastro di lamiera (1) viene spianato dall?azione di pressione esercitata sulla sua superficie dai rulli superiori (2a) ed inferiori (3a), il nastro di lamiera (1) attraversando la zona di spianatura (4a) muovendosi lungo una direzione di avanzamento (A-A); . mezzi di azionamento tali da essere in grado di generare una pluralit? di moti di rotazione (Va) ed una uguale pluralit? di moti di rotazione inversi (Va?) presentanti tutti (Va,Va?) una stessa prima velocit? di rotazione, il verso di rotazione dei moti di rotazione inversi (Va?) essendo inverso a quello dei moti di rotazione (Va); . mezzi di trasmissione tali da essere in grado di trasmettere la pluralit? di moti di rotazione (Va) e la pluralit? di moti di rotazione inversi (Va?), detti mezzi di trasmissione essendo operativamente collegati da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi i moti di rotazione (Va) ed i moti di rotazione inversi (Va?), e dall?altro lato in modo tale sia ai rulli superiori (2a) che ai rulli inferiori (3a) che essi trasmettono a ciascun rullo superiore (2a) uno dei moti di rotazione (Va) ed a ciascun rullo inferiore (3a) uno dei moti di rotazione inversi (Va?), caratterizzata dal fatto che essa comprende inoltre: . una pluralit? di ulteriori rulli superiori (2b) ed una pluralit? di ulteriori rulli inferiori (3b), ciascuno dei quali (2b,3b) ? supportato in modo girevole attorno al proprio asse longitudinale, gli ulteriori rulli inferiori (3b) essendo disposti al di sotto degli ulteriori rulli superiori (2b) e sia gli ulteriori rulli superiori (2b) che gli ulteriori rulli inferiori (3b) essendo disposti uno accanto all?altro ed in modo che tutti i loro assi longitudinali siano paralleli tra loro e agli assi longitudinali dei rulli (2a,3a); . un?ulteriore zona di spianatura (4b), la quale ? delimitata dagli ulteriori rulli superiori (2b) ed inferiori (3b) ed ? disposta, lungo la direzione di avanzamento (A-A), in successione alla zona di spianatura (4a), il nastro di lamiera (1) attraversando, muovendosi lungo la direzione di avanzamento (A-A), anche l?ulteriore zona di spianatura (4b), nella quale esso (1) viene ulteriormente spianato dall?azione di pressione esercitata sulla sua superficie dagli ulteriori rulli superiori (2b) ed inferiori (3b); che i mezzi di azionamento sono tali da essere in grado di generare anche una pluralit? di ulteriori moti di rotazione (Vb) ed una uguale pluralit? di ulteriori moti di rotazione inversi (Vb?) presentanti tutti (Vb,Vb?) una stessa seconda velocit? di rotazione pi? grande di detta prima velocit? di rotazione dei moti di rotazione (Va,Va?), il verso di rotazione degli ulteriori moti di rotazione (Vb) essendo lo stesso dei moti di rotazione (Va) e il verso di rotazione degli ulteriori moti di rotazione inversi (Vb?) essendo lo stesso dei moti di rotazione inversi (Va?); che i mezzi di trasmissione sono tali da essere in grado di trasmettere anche la pluralit? di ulteriori moti di rotazione (Vb) e la pluralit? di ulteriori moti di rotazione inversi (Vb?) e sono operativamente collegati da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi gli ulteriori moti di rotazione (Vb) e gli ulteriori moti di rotazione inversi (Vb?), e dall?altro lato in modo tale sia agli ulteriori rulli superiori (2b) sia agli ulteriori rulli inferiori (3b), che essi trasmettono a ciascun ulteriore rullo superiore (2b) uno degli ulteriori moti di rotazione (Vb) ed a ciascun ulteriore rullo inferiore (3b) uno degli ulteriori moti di rotazione inversi (Vb?).
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che i mezzi di trasmissione sono suddivisi in primi mezzi di trasmissione (5a,6a) ed in secondi mezzi di trasmissione (5b,6b), che una parte (5a) dei primi mezzi di trasmissione (5a,6a) ? operativamente collegata da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi i moti di rotazione (Va), e dall?altro lato ai rulli superiori (2a), per trasmettere a ciascuno di essi (2a) uno dei moti di rotazione (Va), mentre l?altra parte (6a) dei primi mezzi di trasmissione (5a,6a) ? operativamente collegata da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi i moti di rotazione (Va?), e dall?altro lato ai rulli inferiori (3a), per trasmettere a ciascuno di essi (3a) uno dei moti di rotazione (Va?) e che una parte (5b) dei secondi mezzi di trasmissione (5b,6b) ? operativamente collegata da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi i moti di rotazione (Vb), e dall?altro lato agli ulteriori rulli superiori (2b), per trasmettere a ciascuno di essi (2b) uno dei moti di rotazione (Vb), mentre l?altra parte (6b) dei secondi mezzi di trasmissione (6a,6b) ? operativamente collegata da un lato ai mezzi di azionamento, per ricevere da essi i moti di rotazione (Vb?),e dall?altro lato agli ulteriori rulli inferiori (3b), per trasmettere a ciascuno di essi (3b) uno dei moti di rotazione (Vb?).
  3. 3. Macchina secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che i mezzi di azionamento sono suddivisi in mezzi generatori, i quali sono tali da essere in grado di generare il moto di rotazione (Va) e l?ulteriore moto di rotazione (Vb), e in mezzi distributori, i quali sono operativamente collegati da un lato ai mezzi generatori, per ricevere da essi il moto di rotazione (Va) e l?ulteriore moto di rotazione (Vb), e dall?altro lato ai primi mezzi di trasmissione (5a,6a) ed ai secondi mezzi di trasmissione (5b,6b), che detti mezzi distributori sono tali da essere in grado sia di invertire il verso di rotazione del moto di rotazione (Va), creando in tal modo il moto di rotazione inverso (Va?), sia di distribuire ai primi mezzi di trasmissione (5a,6a) il moto di rotazione (Va) ed il moto di rotazione inverso (Va?), creando in tal modo detta pluralit? di moti di rotazione (Va) e detta pluralit? di moti di rotazione inversi (Va?) e che detti mezzi distributori sono inoltre tali da essere in grado sia di invertire il verso di rotazione dell?ulteriore moto di rotazione (Vb), creando in tal modo l?ulteriore moto di rotazione inverso (Vb?), sia di distribuire ai secondi mezzi di trasmissione (5b,6b) l?ulteriore moto di rotazione (Vb) e l?ulteriore moto di rotazione inverso (Vb?), creando in tal modo detta pluralit? di moti di rotazione (Vb) e detta pluralit? di ulteriori moti di rotazione inversi (Vb?).
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che i mezzi generatori sono costituiti da un primo motore elettrico (7a) e da un primo riduttore (8a) collegato operativamente da un lato al primo motore elettrico (7a) ed all?altro lato ai mezzi distributori, come pure da un secondo motore elettrico (7b) e da un secondo riduttore (8b) collegato operativamente da un lato al secondo motore elettrico (7b) ed all?altro lato ai mezzi distributori, l?insieme composto dal primo motore elettrico (7a) e dal primo riduttore (8a) generando il moto di rotazione (Va) e l?insieme composto dal secondo motore elettrico (7b) e dal secondo riduttore (8b) generando l?ulteriore moto di rotazione (Vb).
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata dal fatto che i mezzi distributori sono costituiti da un ripartitore (9), il quale presenta un primo ingresso ed un secondo ingresso, mediante i quali esso (9) ? operativamente collegato al primo riduttore (8a) ed al secondo riduttore (8b) per ricevere da essi (8a,8b) il moto di rotazione (Va) e l?ulteriore moto di rotazione (Vb), come pure una pluralit? di primi alberi di uscita (10a,11a) ed una pluralit? di secondi alberi di uscita (10b,11b), mediante i quali (10a,11a,10b,11b) esso (9) ? operativamente collegato ai primi mezzi di trasmissione (5a,6a) ed ai secondi mezzi di trasmissione (5b,6b), che una parte (10a) dei primi alberi di uscita (10a,11a) ? collegata alla parte (5a) dei primi mezzi di trasmissione (5a,6a) che ? collegata ai rulli superiori (2a), mentre l?altra parte (11a) dei primi alberi di uscita (10a,11a) ? collegata alla parte (6a) dei primi mezzi di trasmissione (5a,6a) che ? collegata ai rulli inferiori (3a) e che una parte (10b) dei secondi alberi di uscita (10b,11b) ? collegata alla parte (5b) dei secondi mezzi di trasmissione (5b,6b) che ? collegata agli ulteriori rulli superiori (2b), mentre l?altra parte (11b) dei secondi alberi di uscita (10b,11b) ? collegata alla parte (6b) dei secondi mezzi di trasmissione (5b,6b) che ? collegata agli ulteriori rulli inferiori (3b).
  6. 6. Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i rulli superiori (2a) e gli ulteriori rulli superiori (2b) sono supportati in modo spostabile, solidalmente tutti assieme, lungo una direzione perpendicolare alla direzione di avanzamento (A-A).
  7. 7. Macchina secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che i rulli superiori (2a) e gli ulteriori rulli superiori (2b) sono disposti in modo sfalsato rispetto ai sottostanti rulli inferiori (3a) e ulteriori rulli inferiori (3b).
  8. 8. Macchina secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il numero complessivo di rulli superiori (2a) e di ulteriori rulli superiori (2b) presenti ? minore del numero complessivo di rulli inferiori (3a) e di ulteriori rulli inferiori (3b) presenti.
  9. 9. Macchina secondo una delle rivendicazioni da 2 a 8, caratterizzata dal fatto che detti primi mezzi di trasmissione (5a,6a) sono costituti da una pluralit? di prime aste e detti secondi mezzi di trasmissione (5b,6b) sono costituiti da una pluralit? di seconde aste.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
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JPS5884614A (ja) * 1981-11-13 1983-05-20 Sumitomo Metal Ind Ltd ロ−ラ・レベラ
JPS60223615A (ja) * 1984-04-20 1985-11-08 Sumitomo Metal Ind Ltd ロ−ラレベリング方法
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