IT202000003880A1 - Metodo per la composizione di nuclei lamellari, sistema di presa per pacchi lamellari ed impianto di produzione nuclei lamellari - Google Patents

Metodo per la composizione di nuclei lamellari, sistema di presa per pacchi lamellari ed impianto di produzione nuclei lamellari Download PDF

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IT202000003880A1
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lamellar
pack
gripping system
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reed valve
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IT102020000003880A
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Damiano Costa
Riccardo Bedeschi
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L A E Lughese Attrezzature Per Lelettromeccanica S R L
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
?METODO PER LA COMPOSIZIONE DI NUCLEI LAMELLARI, SISTEMA DI PRESA PER PACCHI LAMELLARI ED IMPIANTO DI PRODUZIONE NUCLEI LAMELLARI?
La presente domanda di brevetto ? relativa ad un metodo per la composizione di nuclei lamellari, ad un sistema di presa per pacchi lamellari ed un impianto per la produzione di nuclei lamellari, in particolare del tipo con lamierini a grani orientati.
I nuclei lamellari con lamierini a grani orientati trovano applicazione, ad esempio, nella realizzazione di trasformatori di trasmissione e di distribuzione di energia elettrica, ovvero per trasformatori di potenza superiore ai 10kVA.
In genere, i nuclei lamellari con lamierini a grani orientati comprendono: un giogo inferiore, un giogo superiore ed una pluralit? di colonne ciascuna delle quali collega tra loro il giogo inferiore con il giogo superiore.
I nuclei lamellari con lamierini a grani orientati sono nuclei di grandi dimensioni e di pesi considerevoli, che richiedono impianti di produzione e strumentazioni di manipolazione adeguati. Si noti ad esempio che, per le applicazioni di distribuzione o potenza, le colonne dei nuclei possono presentare lunghezze comprese da 0,5 a 5 metri.
Per la realizzare i nuclei lamellari, ? noto di produrre e impilare una pluralit? di lamierini fatti di acciaio magnetico al silicio mediante un processo che prevede sostanzialmente tre fasi:
- predisposizione di una pluralit? di nastri fatti di acciaio magnetico al silicio, presentanti differenti larghezze;
- taglio dei nastri in differenti lunghezze, in modo da ottenere una pluralit? di lamierini metallici con larghezze e/o lunghezze differenti;
- assemblaggio dei lamierini metallici, in modo da formare il nucleo mediante la realizzazione di pacchi lamellari, ciascuno dei quali corrisponde ad un giogo oppure ad una colonna.
Il materiale utilizzato generalmente per la realizzazione dei nuclei lamellari, ovvero l?acciaio magnetico al silicio, ? un materiale abbastanza spesso che non pu? essere piegato eccessivamente altrimenti si pu? provocare il degrado della componente in silicio. Pertanto, i nuclei lamellari vengono realizzati mediante la combinazione e sovrapposizione di una pluralit? di lamierini piani, che non vengono mai sottoposti a piegatura.
Soprattutto, particolare attenzione viene posta nel manipolare i lamierini, in modo da garantire la complanarit? ed evitare la formazione di indesiderate pieghe o dentellature degli stessi.
A valle della stazione di taglio dei lamierini dal nastro di acciaio, ? noto di formare in automatico dei pacchi di lamellari. Tali pacchi lamellari possono essere formati da un numero variabile di lamierini a seconda del progetto.
Ad esempio un pacco lamellare pu? essere formato dalla sovrapposizione di dieci lamierini.
Ciascun pacco lamellare viene quindi prelevato e trasportato, manualmente o mediante un sistema di presa, su di una tavola di assemblaggio dove viene combinato con altri pacchi lamellari per formare un nucleo. In genere, la tavola di assemblaggio ? orizzontale, ovvero ? parallela ad un piano di appoggio orizzontale. Di solito, una tavola di assemblaggio presenta dei pin di riferimento, ciascuno dei quali sporge verticalmente dalla tavola di assemblaggio in una rispettiva posizione predefinite.
Generalmente, ciascuna lamella presenta dei fori in posizioni predefinite. Quindi, ciascun pacco lamellare presenta una o pi? asole formate dall?unione di rispettivi fori di tutte le lamelle sovrapposte e che formano il pacco lamellare stesso.
Per poter rilasciare il pacco lamellare sulla tavola di assemblaggio ? necessario che ciascun pin della tavola di assemblaggio attraversi una rispettiva asola del pacco lamellare stesso.
Pertanto, durante il trasferimento e la combinazione dei pacchi lamellari sulla tavola di assemblaggio ? necessario garantire l?allineamento delle lamelle che formano un pacco lamellare, in modo da evitare indesiderati inceppamenti o deformazioni delle lamelle durante lo scorrimento su rispettivi pin.
Di solito, le operazioni di trasferimento e posizionamento (con centraggio ed inserimento sui pin) dei pacchi lamellari sono eseguite manualmente da degli operatori.
Tuttavia ci? presenta lo svantaggio di dover prevedere elevati tempi di lavorazione e degli operatori dedicati per le operazioni trasferimento dei pacchi lamellare e di composizione del nucleo.
? altres? noto di utilizzare dei sistemi di presa automatizzati per spostare e comporre i pacchi lamellari.
Tuttavia, i sistemi di presa di tipo noto presentano lo svantaggio di essere particolarmente rigidi e, quindi, non sono in grado di compensare eventuali disallineamenti tra un pin ed i fori delle lamelle. Ci? comporta inceppamenti ed il possibile danneggiamento delle lamelle, con conseguenti rallentamenti della produzione e maggiori costi (dovuti allo scarto e sostituzione delle lamelle danneggiate).
Scopo della presente invenzione ? di fornire un sistema di presa che permetta di superare gli inconvenienti sopra descritti. In particolare, scopo della presente invenzione ? quello di fornire un sistema di presa che permetta di comporre correttamente un nucleo, in modo automatico senza inceppamenti o interruzioni.
Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo per la composizione di un nucleo lamellare secondo quanto citato nelle rivendicazioni allegate.
Secondo la presente invenzione viene fornito un sistema di presa secondo quanto citato nelle rivendicazioni allegate.
Secondo la presente invenzione viene fornito un impianto per la produzione di nuclei lamellari per trasformatori secondo quanto citato nelle rivendicazioni allegate.
L?invenzione verr? ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano degli esempi di attuazione non limitativi, in cui:
- la figura 1A ? una vista schematica di un nucleo lamellare impilato con lamelle a grani orientati per trasformatori di trasmissione e di distribuzione di energia; - la figura 1B illustra, in modo schematico, un esempio di una lamella a grani orientati secondo la presente invenzione;
- la figura 2 ? una vista in pianta di un impianto secondo la presente invenzione;
- la figura 3 ? una vista prospettica di un sistema di presa secondo la presente invenzione;
- la figura 4 ? una vista prospettica del sistema di presa della figura 3 ribaltato;
- la figura 5 ? una vista prospettica di un particolare di un sistema di presa secondo la presente invenzione;
- le figure 6 e 7 sono una vista laterale e, rispettivamente, dal basso del particolare della figura 5;
- le figure 8 e 9 sono viste prospettiche con rispettive diverse angolazioni di un ulteriore particolare di un sistema di presa secondo la presente invenzione;
- le figure da 10 a 18 illustrano un sistema di presa secondo la presente invenzione in rispettive differenti configurazioni operative;
- la figura 19 illustra una variante di un impianto secondo la presente invenzione.
Nella figura 1A, con O ? indicato nel suo complesso un nucleo lamellare, in particolare per trasformatori di distribuzione o di potenza, ovvero per trasformatori di trasmissione e distribuzione di energia elettrica, ovvero per trasformatori di potenza superiore a 10 kVA. Il nucleo O comprende, in modo noto, un giogo inferiore GI ed un giogo superiore GS collegati trasversalmente tra loro da una pluralit? di colonne C. Secondo l?esempio illustrato, le colonne sono tre: due laterali indicate con C1 e C3 ed una centrale indicata con C2. Ciascun giogo GI, GS ? collegato a rispettive estremit? di ciascuna colonna C1, C2 e C3.
Ciascun giogo GI, GS e ciascuna colonna C1, C2, C3 sono composti mediante la sovrapposizione di una pluralit? di lamelle P a grani orientati. Le lamelle P sono generalmente fatte di acciaio magnetico al silicio. Vantaggiosamente, le lamelle P sono ottenute a partire da un unico nastro B, che viene opportunamente lavorato (ad esempio punzonato e/o tagliato).
Il collegamento tra ciascun giogo GI, GS e ciascuna colonna C1, C2 e C3 ? realizzato mediante un incastro di forma, in particolare un incastro a spina di pesce.
Secondo l?esempio illustrato nella figura 1B, le lamelle P possono presentare dei fori J disposti in posizioni predefinite. In questo caso, come illustrato nella figura 1A, il nucleo O ottenuto con tali tipi di lamelle P presenta delle asole H, ciascuna delle quali ? configurata per alloggiare, in uso, un rispettivo prigioniero F strutturale.
In modo noto, ciascuna asola H ? formata dall?unione dei fori J allineati tra loro di rispettive lamelle P sovrapposte. Secondo una variante non illustrata, le lamelle P sono prive di fori J; in questo caso, il nucleo O ? privo delle asole H.
L?impianto 1 comprende un sistema di alimentazione 2, configurato per alimentare almeno un nastro B di materiale metallico ferromagnetico, in particolare fatto di acciaio magnetico al silicio. Preferibilmente, il sistema di alimentazione 2 dell?impianto 1 ? come quello del tipo illustrato nella domanda di brevetto internazionale WO 2018/220585 A1, i cui insegnamenti sono da considerarsi qui integrati per riferimento. In particolare, il sistema di alimentazione 2 ? configurato per alimentare una pluralit? di nastri B in parallelo, in modo da eliminare i tempi di sosta di cambio formato del nastro.
L?impianto 1 comprende, inoltre, in modo noto ed illustrato schematicamente, una unit? di lavorazione 3 che presenta, a sua volta, una o pi? stazioni di punzonatura e/o taglio ? lungo le quali vengono realizzati, ad esempio, i fori J (se previsti) ed ulteriori lavorazioni per fornire a ciascuna lamella P una forma predeterminata e per separare ciascuna lamella P dal nastro B.
L?impianto 1 comprende, inoltre, una unit? di impilaggio 4 disposta a valle, rispetto alla direzione di avanzamento v delle lamelle P, dell?unit? di lavorazione 3.
In corrispondenza dell?unit? di impilaggio 4 una pluralit? di lamelle P vengono impilate su di un rispettivo piano di carico 5, in modo da formare un pacco lamellare w.
In genere un pacco lamellare w comprende circa dieci lamelle P sovrapposte. Senza perdere di genericit?, il numero di lamelle P di un pacco lamellare W pu? essere differente ed, eventualmente, un pacco lamellare W pu? essere formato anche da una sola lamella P.
Vantaggiosamente, l?unit? di impilaggio 4 comprende una unit? di assemblaggio 6, che ? configurata per spostare ciascun pacco lamellare W dal rispettivo piano di carico 5 su di una tavola di assemblaggio 7. In particolare, l?unit? di assemblaggio 6 ? configurata per posizionare ciascun pacco lamellare W sulla tavola di assemblaggio 7 secondo un ordine predefinito.
In particolare, l?unit? di assemblaggio 6 ? configurata per formare i gioghi GI, GS e le colonne C1, C2 e C3 sulla tavola di assemblaggio 7 per formare un nucleo O.
Secondo l?esempio illustrato nella figura 2, l?unit? di impilaggio 4 comprende due piani di carico 5I, 5II paralleli tra loro. Secondo una variante non illustrata l?impianto 1 pu? comprendere un numero di piani di carico 5 differenti da quelli illustrati. Ad esempio, un impianto 1 pu? comprendere un solo piano di carico 5 oppure tre o pi? piani di carico 5. Vantaggiosamente, la presenza di una pluralit? di piani di carico 5I, 5II in parallelo permette di garantire continuit? di produzione ed eliminare (o ridurre sensibilmente) i tempi di attesa di una unit? di assemblaggio 6 durante la formazione di un pacco lamellare W. In questo modo, vantaggiosamente, una pacco lamellare W pu? essere formato mentre l?unit? di assemblaggio 6 preleva e posiziona un altro pacco lamellare W gi? formato.
Ciascun piano di carico 5I, 5II ? configurato per ricevere per caduta singole lamelle P in uscita dall?unit? di lavorazione 3, in modo da formare rispettivi pacchi lamellari W (illustrati schematicamente nelle figure da 10 a 18).
Secondo l?esempio illustrato nella figura 2, l?impianto 1 comprende una unit? di assemblaggio 6 e quattro tavole di assemblaggio 7 (nella figura 2 e qui di seguito le tavole di assemblaggio 7 sonno contraddistinte tra di loro mediante numeri romani I-IV), che sono uniformemente distribuite attorno all?unit? di assemblaggio 6. In questo modo, una singola unit? di assemblaggio 6 ? in grado di formare contemporaneamente una pluralit? di nuclei O, ciascuno su una rispettiva tavola di assemblaggio 7. In alternativa, l?impianto 1 pu? comprendere un numero di unit? di assemblaggio 6 e di tavole di assemblaggio 7 differente da quello illustrato.
Senza perdere di genericit?, a puro scopo illustrativo, secondo la variante illustrata nella figura 19, l?impianto 1 comprende due unit? di assemblaggio 6 in parallelo tra loro, ciascuna unit? di assemblaggio 6 ? configurata per prelevare una pacco lamellare W da un qualsiasi piano di carico 5I o 5II del sistema di alimentazione 2. Secondo quanto illustrato nella figura 19, ciascuna unit? di assemblaggio 6I, 6II ? configurata per alimentare un pacco lamellare W ad una qualsiasi tavola di assemblaggio 7 tra una pluralit? di tavole di assemblaggio 7I-7IV. Secondo l?esempio illustrato nella figura 19, le tavole di assemblaggio 7I-7IV sono quattro, due per ciascuna unit? di assemblaggio 6. Secondo una variante non illustrata, il numero di tavole di assemblaggio 7 pu? essere differente.
Ciascuna tavola di assemblaggio 7 ? orizzontale, ovvero ? parallelo ad un piano di appoggio orizzontale. Nel caso in cui il nucleo O da realizzare presenti delle asole H, la rispettiva tavola di assemblaggio 7 presenta dei pin 13 di riferimento (illustrati in dettaglio nelle figure da 15 a 19) verticali e, per poter rilasciare un pacco lamellare W sulla tavola di assemblaggio 7 ? necessario che rispettivi pin 13 di riferimento attraversino le asole H (si nota che, se presenti, le asole H sono generalmente due per ciascun pacco lamellare W) del pacco lamellare W stesso. Le tavole di assemblaggio 7 presentano in modo noto una pluralit? di alloggiamenti k, ciascuno dei quali ? configurato per alloggiare un rispettivo pin 13 di riferimento. A seconda del tipo di nucleo O da realizzare, i pin 13 di riferimento vengono installati in rispettivi alloggiamenti k predefiniti. In genere questa operazione ? realizzata manualmente da un operatore durante una fase di allestimento della tavola di assemblaggio 7. Vantaggiosamente, la presenza di una pluralit? di tavole di assemblaggio 7 in parallelo permette di eseguire le fasi di allestimento (ovvero la predisposizione dei pin 13 di riferimento su di una tavola di assemblaggio 7) in tempo mascherato.
Vantaggiosamente, l?unit? di assemblaggio 6 comprende un sistema di movimentazione 8 ed un sistema di presa 9. Il sistema di movimentazione 8 ? configurato per spostare nello spazio il sistema di presa 9 secondo traiettorie predefinite.
Secondo gli esempi illustrati nelle figure 2 e 19, il sistema di movimentazione 8 ? un robot antropomorfo. Secondo una variante non illustrata, il sistema di movimentazione 8 pu? essere una macchina cartesiana oppure un sistema equivalente.
Vantaggiosamente, il sistema di presa 9 ? configurato per prelevare un pacco lamellare W da un piano di carico 5 e rilasciarlo su una tavola di assemblaggio 7 in una posizione predefinita. Vantaggiosamente, il sistema di presa 9 ? configurato per permettere il corretto allineamento e posizionamento del pacco lamellare W. Vantaggiosamente, il sistema di presa 9 ? configurato per permettere il corretto scorrimento del pacco lamellare W su rispettivi pin 13 di riferimento, se presenti, in questo modo si evitano inceppamenti e il danneggiamento delle lamelle P.
Come illustrato in maggior dettaglio nelle figure da 3 a 9, il sistema di presa 9 comprende, a sua volta, un gruppo di sostegno 12, che ? configurato per fissare il sistema di presa 9 stesso al sistema di movimentazione 8. Il sistema di presa 9 comprende, inoltre, un sistema elettromagnetico 10 (illustrato in maggior dettaglio nelle figure da 5 a 7) ed un sistema di appoggio 11 (illustrato in maggior dettaglio nelle figure 8 e 9). Come verr? illustrato meglio in seguito, il sistema elettromagnetico 10 ? configurato per generare selettivamente un campo elettromagnetico E (schematizzato nelle figure da 11 a 14) in grado di attrarre, in uso, l?intero pacco lamellare W ed il sistema di appoggio 11 ? configurato per supportare in appoggio l?intero pacco lamellare W e favorire il posizionamento del pacco lamellare W stesso al di sopra di una tavola di assemblaggio 7, in particolare su pin 13 di riferimento (figure da 15 a 18).
Come illustrato nella figura 3, il gruppo di sostegno 12 comprende una flangia 14, che presenta un asse di simmetria X, ed un braccio 15 meccanico.
La flangia 14 ? configurata per essere fissata, in modo noto e non illustrato (in genere mediante bulloni) ad una estremit? libera flangiata (di tipo noto e non illustrata) del sistema di movimentazione 8. Ad esempio, la flangia 14 ? configurata per essere fissata ad una estremit? libera flangiata di un robot antropomorfo.
Il braccio 15 meccanico ? collegato con una estremit? prossimale ? alla flangia 14. Il braccio 15 meccanico ? un corpo rigido e sostanzialmente parallelo all?asse di simmetria X della flangia 14. Il braccio 15 meccanico presenta, inoltre, una prossimit? distale ? flangiata.
Il sistema elettromagnetico 10 ? collegato al braccio 15 meccanico. Secondo l?esempio illustrato nelle figure, il sistema elettromagnetico 10 ? fissato in una posizione predefinita rispetto al braccio 15 meccanico. Nell?esempio illustrato, il sistema elettromagnetico 10 ? fissato all?estremit? distale ? flangiata del braccio meccanico 15.
Secondo una variante non illustrata, il sistema elettromagnetico 10 ed il braccio 15 meccanico sono collegati in modo da essere reciprocamente mobili.
Vantaggiosamente, il sistema di presa 9 comprende un gruppo di movimentazione 16 che collega il sistema di appoggio 11 al gruppo di sostegno 12. Secondo l?esempio illustrato, il sistema di presa 9 comprende un gruppo di azionamento 16 che ? configurato per spostare il sistema di appoggio 11 rispetto al braccio 15 meccanico.
Secondo l?esempio illustrato nelle figure, il gruppo di azionamento 16 comprende, una unit? di azionamento verticale 18 ed una unit? di azionamento orizzontale 19. L?unit? di azionamento verticale 18 ? configurata per spostare reciprocamente tra loro il braccio 15 meccanico ed il sistema di appoggio 11 lungo l?asse di simmetria X. L?unit? di azionamento orizzontale 19 ? configurata per spostare reciprocamente tra loro il braccio 15 meccanico ed il sistema di appoggio 11 lungo un asse Z. L?asse Z ? trasversale, in particolare perpendicolare, all?asse di simmetria Z.
L?unit? di azionamento verticale 18 comprende due cilindri paralleli tra loro e qui di seguito identificati come cilindro verticale sinistro 18I e, rispettivamente, cilindro verticale destro 18II. Il braccio 15 meccanico ? interposto tra il cilindro verticale sinistro 18I ed il cilindro verticale destro 18II dell?unit? di azionamento verticale 18.
L?unit? di azionamento 19 orizzontale comprende due cilindri paralleli tra loro e qui di seguito identificati come cilindro orizzontale sinistro 19I e, rispettivamente, cilindro orizzontale destro 19II. Il braccio 15 meccanico ? interposto tra il cilindro orizzontale sinistro 19I ed il cilindro orizzontale destro 19II dell?unit? di azionamento orizzontale 19.
Vantaggiosamente, la posizione centrale del braccio 15 meccanico rispetto sia all?unit? di azionamento verticale 18 sia all?unit? di azionamento orizzontale 19 garantisce rigidezza e stabilit? del sistema di presa 9 (a questo proposito si ricordano le dimensioni ed i pesi elevati che possono essere raggiunti da un pacco lamellare W).
Secondo quanto illustrato nelle figure da 5 a 7, il sistema elettromagnetico 10 comprende un supporto 20 presentante un asse longitudinale Y sostanzialmente trasversale all?asse longitudinale X del braccio meccanico 15. Il supporto 20 ? configurato per poter aderire in uno o pi? punti ad una superficie piana, in particolare giacente su di un piano orizzontale ?, come ad esempio un piano di carico 5 o una tavola di assemblaggio 7 (Figura 10). Il supporto 20 presenta una pluralit? di finestre 21 che sono distribuite lungo l?asse longitudinale Y. La forma e/o grandezza e/o posizione lungo l?asse Y di ciascuna finestra 21 ? funzione del tipo di tavola di assemblaggio 7 su cui il sistema di presa 9 deve disporre il pacco lamellare W. In particolare, ciascuna finestra 21 ? configurata per poter alloggiare, in uso, un pin 13 di riferimento che sporge da un relativo alloggiamento k della tavola di assemblaggio 7.
Il sistema elettromagnetico 10 comprende, inoltre, una pluralit? di elettromagneti 22, ciascuno dei quali ? fissato al supporto 20 in modo da essere affacciato, in uso, al pacco lamellare W. Ciascun elettromagnete 22 ? configurato per essere attivato o disattivato elettricamente, in modo da generare selettivamente un campo elettromagnetico E in grado di attrarre un pacco lamellare W. Quando un elettromagnete 22 ? attivato elettricamente genera un campo elettromagnetico E. Quando un elettromagnete 22 ? disattivato il campo elettromagnetico E viene a cessare. Il numero e la disposizione degli elettromagneti 22 ? funzione della forma e dimensione del tipo di pacchi lamellare W da manipolare.
Come illustrato nelle figure 8 e 9, il sistema di appoggio 11 ? configurato per essere mosso selettivamente rispetto al sistema elettromagnetico 10 da una posizione di parcheggio X1 (figure 3, 4, 10, 11) ad una posizione di raccolta X2 (figure 13-17), e viceversa.
Il sistema di appoggio 11 ? una struttura a pettine comprendente una pluralit? di rebbi 23, ovvero aste (od elementi strutturali equivalenti), affiancati e paralleli tra loro. Il sistema di appoggio 11 comprende, inoltre, una struttura di collegamento 24 che sostiene tutti i rebbi 23 in modo che quest?ultimi giacciano sostanzialmente parallelamente tra loro su di un piano immaginario ?i. La struttura di collegamento 24 ? fissata al gruppo di azionamento 16. Pertanto, il gruppo di azionamento 16 pu? modificare la posizione relativa tra il supporto 20 ed i rebbi 23 attraverso la struttura di collegamento 24.
Secondo l?esempio illustrato, la struttura di collegamento 24 ? del tipo a pettine, il sistema di appoggio 10 presentando nel complesso una struttura simile a quella di un rastrello.
I rebbi 23 adiacenti sono intervallati tra loro da una rispettiva cavit? 26. Le dimensioni e la distribuzione sia dei rebbi 23 sia delle cavit? 26 sono funzione della tipologia dei tavola di assemblaggio 7 con cui il sistema di presa 9 deve cooperare.
Secondo l?esempio illustrato, ciascun rebbio 23 ? un corpo sottile, ovvero appiattito, in modo da presentare due dimensioni (larghezza e lunghezza) rilevanti ed uno spessore ridotto (di qualche millimetro). Ciascun rebbio 23 presenta due superfici laterali sostanzialmente piane e parallele tra loro, qui di seguito identificate come superiore 25I e, rispettivamente, inferiore 25II. Si osserva che i termini inferiore e superiore vengono utilizzati con riferimento all?orientamento del sistema di presa 9 illustrato nella figura 8. La superficie laterale inferiore 25II di ciascun rebbio 23 ? complanare al piano immaginario ?i.
Qui di seguito viene descritto il metodo per la composizione di nuclei O lamellari secondo la presente invenzione.
In uso, l?unit? di impilaggio 4 forma, in modo noto e non illustrato, una pacco lamellare W al di sopra di un rispettivo piano di carico 5. Si precisa che il metodo per la composizione dei nuclei O secondo la presente invenzione pu? essere applicato anche per la movimentazione di una unica lamella P. In tal caso, il pacco lamellare W ? da intendersi formato da una unica lamella P.
Il pacco lamellare W pu? essere formato da lamelle P presentanti fori J. Nel caso in cui il pacco lamellare W presenti dei fori J (in genere i fori J sono due ed allineati tra loro a distanze prestabilite), l?unit? di impilaggio 4 forma il pacco lamellare W in modo che i fori J delle le lamelle P siano allineati cos? da formare corrispondenti asole H. In alternativa, il pacco lamellare W pu? essere formato da lamelle P prive di fori (tale variante non ? illustrata nelle figure).
Prima del prelievo del pacco lamellare W, il sistema di appoggio 11 ? (in alternativa viene portato) nella posizione di parcheggio X1, in modo che il sistema elettromagnetico 10, in particolare il supporto 20, possa essere affacciato direttamente ed aderire al pacco lamellare W.
Quindi, il sistema di movimentazione 8 sposta il sistema di presa 9 per disporre il supporto 20 del sistema elettromagnetico 10 al di sopra, ed a contatto, con il pacco lamellare W. Preferibilmente, il supporto 20 ? allineato con una linea immaginaria predefinita e riferita al posizionamento del pacco lamellare W sul piano di carico 5 e/o alla disposizione delle asole H. La posizione relativa tra pacco lamellare W e supporto 20 ? nota.
Nel caso in cui il pacco lamellare W sia provvisto di asole H, vantaggiosamente, il supporto 20 viene posizionato in modo che ciascuna asola H del pacco lamellare W sia centrata (o ricada all?interno) di una rispettiva finestra 21 del supporto 20. In questo modo, vantaggiosamente, come verr? illustrato meglio in seguito, un pin 13 pu? essere infilato attraverso una rispettiva asola H e una rispettiva finestra 21 del supporto 20 senza trovare ostacoli (figure 16 e 17).
Quando il supporto 20 ? a contatto con il pacco lamellare W, il sistema elettromagnetico 10 viene attivato, in modo da generare un campo elettromagnetico E.
Vantaggiosamente, gli elettromagneti 22 del supporto 20 sono a contatto con il pacco lamellare 20. Vantaggiosamente, ? possibile selezionare e regolare l?attivazione di ciascun elettromagnete 22 del sistema elettromagnetico 10, in funzione del tipo di pacco lamellare W a contatto con il supporto 20 stesso.
Il sistema elettromagnetico 10 genera un campo elettromagnetico E tale da riuscire ad attrarre e fare aderire ad uno o pi? elettromagneti 22 il pacco lamellare W.
A questo proposito si ricorda che un pacco lamellare W secondo la presente invenzione pu? avere dimensioni e pesi rilevanti, che si aggirano circa tra 0,5 e 5 metri di lunghezza.
L?adesione del pacco lamellare W al supporto 20 per attrazione magnetica avviene pressoch? istantaneamente al momento dell?attivazione del sistema elettromagnetico 10.
Una volta che il pacco lamellare W aderisce al supporto 20 sotto l?effetto del campo elettromagnetico E, il sistema di movimentazione 8 solleva il sistema di presa 9 dal piano di carico 5 (figura 12) e muove il sistema di presa 9 lungo una traiettoria t predefinita (figura 13) per spostare il pacco lamellare W dal piano di carico 5 alla tavola di assemblaggio 7.
Durante lo spostamento del pacco lamellare W mediante il sistema di presa 9, il gruppo di azionamento 16 modifica la posizione relativa tra il sistema di appoggio 11 ed il supporto 20, in modo che il sistema di appoggio 11 passi dalla posizione di parcheggio X1 (figura 11) alla posizione di raccolta X2 (figura 13).
Secondo l?esempio illustrato, il sistema di appoggio 11 ? mosso lungo l?asse Z dall?unit? di azionamento orizzontale 19 (figura 12) ed ? mosso lungo l?asse X dall?unit? di azionamento verticale 18. Secondo una variante non illustrata, il supporto 20 viene mosso rispetto al sistema di appoggio 11.
Il cambio della posizione relativa tra supporto 20 e sistema di appoggio 11 pu? avvenire in corsa oppure durante una sosta del sistema di presa 9.
Nella posizione di raccolta X2, i rebbi 23 sono posizionati al di sotto del supporto 20 in modo da poter accogliere e supportare il pacco lamellare W una volta rilasciato dal sistema elettromagnetico 10.
Il sistema di presa 9 viene posizionato al di sopra della tavola di assemblaggio 7, in funzione del pacco lamellare W che trasporta ed in modo da comporre una rispettiva porzione del nucleo O.
Nel caso in cui il pacco lamellare W presenti delle asole H, il sistema di presa 9 viene posizionato in modo da allineare ciascuna asola H ad un rispettivo pin 13. In particolare, il sistema di presa 9 viene posizionato in modo che il piano immaginario ?i su cui giacciono i rebbi 23 del sistema di appoggio 11 sia sostanzialmente allineato con le cuspidi dei pin 13.
Una volta posizionato il sistema di presa 9 al di sopra di una rispettiva posizione della tavola di assemblaggio 7, il pacco lamellare W viene rilasciato dal sistema elettromagnetico 10 e percorre un tratto tx1 in caduta libera.
Vantaggiosamente per poter rilasciare il pacco lamellare W sulla tavola di assemblaggio 7, il sistema elettromagnetico 10 viene disattivato in modo da permettere la caduta libera del pacco lamellare W stesso. Una volta disattivato il sistema elettromagnetico 10, il pacco lamellare W cade per effetto della forza di gravit? g sui rebbi 23 del sistema di appoggio 11. Vantaggiosamente, il fatto che le lamelle P del pacco lamellare W eseguano un tratto tx1 (secondo l?esempio illustrato la distanza lungo l?asse X tra il supporto 20 ed il piano immaginario ?i) in caduta libera, in particolare in corrispondenza della cuspide (ovvero tratto iniziale) dei pin 13, permette di compensare piccoli errori di allineamento e garantisce che i pin 13 attraversino tutte le lamelle P del pacco lamellare W senza inceppamenti o realizzazione di pieghe sulle lamelle P. Il tratto percorribile in caduta libera dal pacco lamellare W ? variabile e funzione delle dimensioni delle lamelle P.
Si intende con caduta libera lo spostamento provocato dalla forza di gravit? su di un corpo privo di vincoli.
Quindi, il sistema di presa 9 viene azionato lungo una traiettoria lineare tx2, sostanzialmente parallela ai pin 13 (in particolare scende verticalmente, come illustrato in figura 15) fino a portare i rebbi 23 al di sopra della tavola di assemblaggio 7 (figura 16) senza generare un contatto.
Durante lo spostamento lungo la traiettoria lineare tx2, il sistema di presa 9 pu? vibrare e/o fare piccoli spostamenti alternativi in qualsiasi direzione e/o svolgere dei movimenti sussultori. In questo modo, vantaggiosamente, il pacco lamellare W si evita che le lamelle P del pacco lamellare W aderiscano/si incaglio con i pin 13.
Una volta arrivato al di sopra della tavola di assemblaggio 7, il sistema di appoggio 11 viene movimentato in modo da rilasciare il pacco lamellare W. Vantaggiosamente, il pacco lamellare W viene rilasciato per caduta (per un breve tratto sostanzialmente leggermente superiore, di qualche millimetro, allo spessore dei rebbi stessi) il pacco lamellare W sulla tavola di assemblaggio 7.
Le stesse operazioni vengono ripetute con pacchi lamellari W differenti ed in posizioni differenti della tavola di assemblaggio 7 fino alla composizione del nucleo O.
Nel caso in cui le lamelle P del pacco lamellare W siano prive di fori J il sistema di presa 9 aziona solamente il sistema elettromagnetico 10 per prelevare, spostare e rilasciare il pacco lamellare W.
Vantaggiosamente, il metodo ed il sistema di presa del tipo sopra descritto permettono di movimentare in modo automatico pacchi lamellari W anche di dimensioni considerevoli e di comporli su una tavola di assemblaggio 7 evitando che possano insorgere problemi di deformazione o inceppamento quando il pacco lamellare W ? attraversato da rispettivi pin 13 di una tavola di assemblaggio 7.
Vantaggiosamente, il metodo ed il sistema di presa 9 del tipo sopra descritto permettono di movimentare in modo automatico pacchi lamellari W anche di dimensioni considerevoli e di comporli correttamente su di una tavola di assemblaggio 7, anche nel caso in cui le asole H non siano allineate con il baricentro del pacco lamellare W stesso.
Infatti, in questo caso, il metodo ed il sistema di presa 9 del tipo sopra descritto evitano che le lamelle P si incaglino nei pin 13 della tavola di assemblaggio 7.
Vantaggiosamente, il sistema di presa 9 del tipo sopra descritto pu? essere utilizzato anche per movimentare pacchi lamellari W privi di asole H, in questo caso viene attivato unicamente il sistema elettromagnetico 10. Pertanto, il sistema di presa 9 garantisce la massima adattabilit? e la possibilit? di movimentare una grande variet? di pacchi lamellari W differenti tra loro per tipologia (con asole H o senza asole H) e dimensione.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la composizione di nuclei (O) lamellari impilati per trasformatori mediante pacchi lamellari (W); il metodo comprendendo le fasi di: - predisporre un pacco lamellare (W) formato da una o pi? lamelle (P) fatte di acciaio magnetico al silicio; - prelevare detto pacco lamellare (W) mediante un sistema di presa (9); - rilasciare il pacco lamellare (W) su di una tavola di assemblaggio (7; 7I; 7II; 7III; 7IV); il metodo essendo caratterizzato dal fatto che durante la fase di rilasciare il pacco lamellare (W) percorre un tratto (tx1) per caduta libera.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, in cui il sistema di presa (9) comprende mezzi elettromagnetici (10) configurati per generare selettivamente un campo elettromagnetico (E) in grado di attrarre, in uso, il pacco lamellare (W) e mezzi di appoggio (11), configurati per supportare il pacco lamellare (W); in cui durante la fase di prelevare i mezzi elettromagnetici (10) sono attivati in modo da attrarre il pacco lamellare (W).
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2 in cui, durante la fase di rilasciare, i mezzi di appoggio (11) vengono interposti tra il pacco lamellare (W) e la tavola di assemblaggio (7; 7I; 7II; 7III; 7IV); in cui la fase di rilasciare comprende di disattivare i mezzi elettromagnetici (10) in modo che il pacco lamellare (W) cada per caduta libera su detti mezzi di appoggio (11).
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 3, in cui la tavola di assemblaggio (7; 7I; 7II; 7III; 7IV) ? orizzontale, ovvero parallela ad un piano di appoggio, e comprende uno o pi? pin (13), ciascuno dei quali sporge perpendicolarmente da detta tavola di assemblaggio (7; 7I; 7II; 7III; 7IV); in cui i mezzi di appoggio (11) presentano una struttura a pettine comprendente due o pi? rebbi (23); i mezzi di appoggio (11) presentando una cavit? (24) tra due rebbi (23) adiacenti; in cui, durante la fase di rilasciare, i mezzi di appoggio (11) vengono fatti scorrere verticalmente lungo detti pin (13).
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4, in cui durante la fase di rilasciare i mezzi di appoggio (11) vibrano in una o pi? direzioni e/o svolgono dei movimenti sussultori.
  6. 6. Sistema di presa per la composizione di nuclei (O) lamellari impilati per trasformatori mediante pacchi lamellari (W) formati da una o pi? lamelle (P) fatte di acciaio magnetico al silicio; il sistema di presa (9) comprendendo dei mezzi elettromagnetici (10) che sono configurati per generare selettivamente un campo elettromagnetico (E) in grado di attrarre e/o rilasciare, in uso, un pacco lamellare (W).
  7. 7. Sistema di presa secondo la rivendicazione 6 e comprendente dei mezzi di appoggio (11); in cui detti mezzi elettromagnetici (10) e detti mezzi di appoggio (11) sono reciprocamente mobili da una posizione di parcheggio (X1) ad una posizione di raccolta (X2), e viceversa.
  8. 8. Sistema di presa secondo la rivendicazione 7, in cui detti rebbi (23) sono configurati in modo che nella posizione di raccolta (X2) siano interposti tra detti mezzi elettromagnetici (10) ed una tavola di assemblaggio (7; 7I; 7II; 7III; 7IV).
  9. 9. Sistema di presa secondo la rivendicazione 7 o 8, in cui i mezzi elettromagnetici (10) sono configurati in modo che, nella posizione di parcheggio (X1), siano direttamente a contatto con un pacco lamellare (W).
  10. 10. Impianto per la produzione di nuclei (O) lamellari impilati per trasformatori; l?impianto (1) comprendendo una unit? di alimentazione configurata per predisporre un pacco lamellare (W) formato da una o pi? lamelle (P); l?impianto comprendendo un sistema di presa (9) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 6 a 10 e configurato per implementare un metodo secondo una qualsiasi rivendicazione da 1 a 5.
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