IT201900018914A1 - Impianto di lavorazione di manufatti od oggetti ceramici o pietre naturali - Google Patents

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Description

Descrizione di Brevetto di Invenzione Industriale avente per titolo: “IMPIANTO DI LAVORAZIONE DI MANUFATTI OD OGGETTI CERAMICI
O PIETRE NATURALI”
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un impianto di lavorazione di manufatti od oggetti ceramici o pietre naturali, comprendente almeno una testa di levigatura.
STATO DELLA TECNICA
Con particolare riferimento al settore dell’industria ceramica per la lavorazione di superfici di manufatti ceramici come piastrelle, lastre o mattonelle, o di pietre naturali, è noto effettuare delle lavorazioni, quali la levigatura, la lappatura o la lucidatura, al fine di migliorarne la finitura superficiale.
Queste lavorazioni, in particolare la levigatura, vengono generalmente eseguite mediante impianti che prevedono l’uso di specifiche teste di lavoro statiche o azionabili in rotazione attorno ad un relativo asse e supportanti una pluralità di utensili atti alla lavorazione delle superfici di manufatti ceramici o di pietre naturali.
Per poter operare efficacemente, le teste di levigatura necessitano di mezzi di rimozione del materiale asportato nella lavorazione. In molte soluzioni note questi compiti sono affidati ad un fluido, nella quasi totalità dei casi acqua. Il materiale asportato nella lavorazione si presenta in tali casi sotto forma di fanghi.
Si presenta allora un primo inconveniente legato alla necessità di smaltimento dei relativi fanghi che comporta oneri burocratici e costi di gestione.
Altre soluzioni, invece, utilizzano l’aria come mezzo di aspirazione delle polveri.
A tal proposito, la domanda internazionale pubblicata al numero WO2017168366A1 presenta una macchina che fa uso di aria anziché acqua come mezzo di raffreddamento degli utensili ed è poi previsto un mezzo di aspirazione delle polveri asportate dai manufatti in lavorazione.
Tale domanda internazionale insegna una macchina provvista di una pluralità di teste, come pure di primi mezzi di raffreddamento e aspirazione principali disposti attorno a ciascuna testa di lucidatura (dentro le cappe), di secondi mezzi di raffreddamento e aspirazione ausiliari disposti a valle della zona di lavorazione dei manufatti ceramici e di terzi mezzi di raffreddamento disposti al centro e/o all’interno di ciascuna testa di lucidatura.
Pur con l’impiego di tali mezzi di raffreddamento e aspirazione non è sempre possibile evitare che la polvere prodotta si accumuli sotto gli utensili in lavorazione vanificandone l’efficacia.
Questa circostanza rappresenta un problema molto dannoso per la qualità della lavorazione perché la presenza di polvere sulla superficie può essere causa di graffi e irregolarità della finitura.
Quando ad esempio viene lavorata la superficie di un materiale con un processo di levigatura, come la lappatura in cresta, la polvere viene difficilmente rimossa dal solo flusso di aria dei mezzi di aspirazione noti e si deposita negli avvallamenti della superficie.
Un ulteriore problema è dato dalla dispersione di polvere e residui della lavorazione, all’interno dell’ambiente di lavoro e ciò può essere molto pericoloso e nocivo per la salute degli operatori presenti.
SCOPI DELL’INVENZIONE
Scopo principale della presente invenzione è quello di migliorare lo stato della tecnica nel settore degli impianti di lavorazione di manufatti ceramici o pietre naturali.
Nell’ambito di tale compito, costituisce uno scopo della presente invenzione fornire un impianto di lavorazione per le teste di levigatura che consenta alle teste di lavorare in condizioni ottimali, eliminando o riducendo drasticamente la presenza di polvere sugli oggetti o manufatti.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un impianto di lavorazione come sopra indicato, in cui sia possibile eliminare la polvere sui manufatti senza correre il rischio di rovinare quest’ultimi.
Questi ed altri scopi ancora della presente invenzione sono raggiunti da un impianto di lavorazione per teste di levigatura secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono a forme preferite e vantaggiose dell’invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione non esclusiva, di un impianto di lavorazione per teste di levigatura secondo la presente invenzione, data a titolo esemplificativo ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista in assonometria monometrica di un impianto di lavorazione di manufatti ceramici o pietre naturali, comprendente almeno una testa di levigatura secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista in assonometria isometrica di due teste con i relativi mezzi di aspirazione di cui alla figura 1;
la figura 3 è una vista in assonometria isometrica dell’esterno di un mezzo di aspirazione dell’impianto di lavorazione di cui alle figure precedenti;
la figura 4 è una vista laterale in sezione di un mezzo di aspirazione dell’impianto di lavorazione di cui alle figure precedenti;
la figura 5 è una vista in assonometria isometrica di un componente di spazzolamento dell’impianto di lavorazione di cui alle figure precedenti;
la figura 6 è una vista frontale di un componente di spazzolamento dell’impianto di lavorazione di cui alle figure precedenti; e
la figura 7 è una vista in assonometria isometrica dell’esterno di un mezzo di aspirazione in un diverso esempio di attuazione dell’impianto di lavorazione di cui alle figure precedenti.
FORME DI ATTUAZIONE DELL’INVENZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un impianto 1 per la lavorazione di oggetti o manufatti 9 ceramici, pietre naturali o simili è indicato complessivamente con il riferimento 1.
L’impianto 1 comprende un telaio di supporto 2, il quale comprende a sua volta dei mezzi 2a di sostegno e avanzamento, secondo una determinata direzione A, dei manufatti ceramici 9; questi mezzi 2a fungono da mezzo di trasporto preposto a far avanzare i manufatti ceramici 9, o le pietre naturali, lungo la direzione di avanzamento A.
I mezzi 2a, inoltre, definiscono una superficie di appoggio 8 dove vengono posizionati i manufatti 9. I mezzi 2a possono comprendere un nastro trasportatore e possono essere azionati da un motore 2b. Potrebbe naturalmente essere previsto anche un altro tipo di trasportatore, volendo a catena.
L’impianto 1 comprende poi una o una serie di teste 5 per la lavorazione, ad esempio mediante levigatura o lappatura dei manufatti ceramici 9, o delle pietre naturali; le teste 5 sono disposte tra loro in successione lungo la direzione di avanzamento A e superiormente alla superficie di appoggio 8. Le teste 5 sono azionate da mezzi motori 12 e possono essere supportate da almeno una o due travi 6 dell’impianto, la/e quale/i trave/i è/sono brandeggiante/i ad opera di un rispettivo motore secondo una direzione trasversale 7, perpendicolare alla direzione di avanzamento A.
Ciascuna testa di lavorazione 5 ha un asse, volendo di simmetria 20 sostanzialmente verticale ed è rotante attorno a questo asse. Le teste 5 sono dotate di una pluralità di utensili 10 per la lavorazione dei manufatti ceramici 9 o delle pietre naturali. Gli utensili possono essere diversi a seconda della lavorazione da svolgere sui manufatti 9.
Gli utensili 10 definiscono una zona di lavorazione per le superfici, in uso, superiori 11 dei manufatti 9.
Le parti dell’impianto 1 sono in parte descritte più in dettaglio in seguito, sebbene esse siano note nel settore.
Secondo la presente invenzione, l’impianto 1 comprende dei mezzi ausiliari di aspirazione 40, utili ad aspirare le polveri generate dalla lavorazione dei manufatti 9, sulle zone di lavorazione, ad opera della pluralità di utensili 10. I mezzi ausiliari di aspirazione 40 comprendono o sono collegabile ad un componente, quale una pompa da vuoto (non illustrata in figure) o un componente similare.
Oltre a questi mezzi ausiliari di aspirazione 40 potrebbero essere previsti nell’impianto degli ulteriori mezzi principali di aspirazione 30 agenti entro le teste le teste 5 di lavorazione, di cui si dirà anche in seguito.
I mezzi di aspirazione principali 30, se previsti, comprendono un componente, quale una pompa da vuoto o un componente similare, volendo anche lo stesso dei mezzi di aspirazione ausiliari 40.
Tali mezzi di aspirazione principali, se previsti, sono i primi ad intervenire nell’aspirazione delle polveri generate dagli utensili nella zona di lavorazione delle teste 5 o meglio di una rispettiva testa 5. Inoltre, i mezzi principali di aspirazione 30 possono essere, in uso, sostanzialmente appoggiati o molto vicino alla superficie 11 dei manufatti 9 per confinare la zona di lavorazione affinché le polveri generate non vengano disperse nell’ambiente circostante.
I mezzi di aspirazione ausiliari 40 (nel caso in cui siano previsti i mezzi di aspirazione principali 30) intervengono in un secondo momento sulla zona dopo l’azione dai mezzi principali, asportando la polvere che eventualmente non è stata ancora rimossa da quest’ultimi.
L’impianto 1 comprende poi almeno un componente di spazzolamento 4, quale una spazzola conformata a utensile rotante, montato girevole sul telaio 2 o sulla testa 5 attorno ad un secondo asse di rotazione 21 sostanzialmente orizzontale o parallelo alla superficie di appoggio 8, vale a dire giacente in un piano parallelo alla superficie di appoggio 8. Il componente di spazzolamento 4 definisce una zona di trattamento sulle superfici 11 dei manufatti 9.
I mezzi di aspirazione 40 compiono di preferenza la loro azione di aspirazione in corrispondenza della zona di trattamento oppure in corrispondenza della superficie esterna del componente di spazzolamento 4 che è girevole attorno all’asse 21.
Per questo tipo di impianto può essere previsto anche un componente o involucro di contenimento 41 del componente di spazzolamento 4 atto ad avvolgere parzialmente il componente di spazzolamento 4 in modo tale che quest’ultimo sporga inferiormente rispetto al componente di contenimento 41 per l’impegno dei manufatti.
A tal riguardo, se sono previsti più componenti di spazzolamento 4, ciascuno può essere montato entro un rispettivo componente di contenimento 41.
I componenti di contenimento 41 sono degli involucri o carter dei componenti di spazzolamento 4.
Volendo, i mezzi di aspirazione 40 sono in comunicazione di fluido con l’area delimitata dal componente di contenimento 41 così da aspirare le polveri trascinate o movimentate dal componente di spazzolamento 4 entro detto componente di contenimento 41. In sostanza, quindi in tal caso i mezzi di aspirazione 40 risultano integrati, di fatto, con i componenti di spazzolamento o con il rispettivo componente di contenimento 41.
Almeno un componente di contenimento 41 presenta una parete laterale 41a di configurazione cilindrica con una parte, in uso, inferiore asportata, volendo per un tratto tra circa 20° e circa 45°. Tale parete laterale 41a può presentare asse di simmetria sostanzialmente coincidente con l’asse di rotazione 21 del componente di spazzolamento 4. Naturalmente, il componente di contenimento 41 può presentare anche due pareti laterali 41b nelle quali è montato e imperniato il componente di spazzolamento 4.
Chiaramente, tra componente di spazzolamento 4 e la parete laterale 41a del componente di contenimento 41 rimane delimitata un’area o spazio di convogliamento G, il quale ha ampiezza di preferenza sostanzialmente costante per l’intera sua estensione.
Peraltro, un componente di spazzolamento 4 può presentare un corpo principale con una superficie cilindrica esterna 42 come pure una serie di setole 43a, 43b estendentesi rispetto al corpo principale e svolgentesi lungo una direzione ad esempio a spirale attorno a tale superficie cilindrica 42, come mostrato in figura 5.
Secondo l’esempio di attuazione non limitativo illustrato in figure, sono previste più, ad esempio due, tre, quattro serie di setole estendentesi a spirale, debitamente sfalsate tra loro, attorno al corpo principale.
Vantaggiosamente, due o più prime setole 43a si estendono a partire da un’estremità del componente di spazzolamento 4 lungo la direzione del secondo asse di rotazione 21 verso la mezzeria con andamento antiorario o sinistrorso oppure orario o destrorso, mentre due o più seconde setole 43b si estendono a partire dall’altra estremità del componente di spazzolamento 4 verso la mezzeria con andamento inverso, destrorso o sinistrorso rispetto alla/e prima/e setole 43a.
Volendo, una o più delle prime setole 43a si unisce o è raccordata o è a contatto in corrispondenza della mezzeria o di una porzione intermedia (con riferimento all’estensione lungo l’asse 21) del componente di spazzolamento ad una rispettiva seconda setola 43b, formando così delle cuspidi 50.
Le setole 43a, 43b possono essere formate da filamenti rigidi di un determinato materiale che deve essere resistente al moto girevole del componente di spazzolamento 4.
A valle di una o di ciascuna testa 5 o della zona di lavorazione dei rispettivi utensili può essere previsto un componente di spazzolamento 4 così da agire su manufatti che sono già stati lavorati dagli utensili di tale testa 5.
Chiaramente, nella presente descrizione, l’espressione “a valle” fa riferimento alla direzione di avanzamento A, per cui un secondo componente a “valle” di un primo è un componente preposto a lavorare i manufatti od oggetti dopo il primo componente.
Peraltro, in tal caso uno o ciascun componente di spazzolamento 4 è di preferenza disposto tra due teste 5 di lavorazione o meglio tra le rispettive zone di lavorazione, così da agire su manufatti che sono già stati lavorati dagli utensili di una prima testa 5 e che devono ancora essere lavorati dagli utensili di una seconda testa 5.
L’altezza del componente di spazzolamento 4 o meglio la distanza dell’estremità in uso, inferiore di quest’ultimo e i mezzi di sostegno e avanzamento 2a è di preferenza stabilita o regolata in modo che l’estremità, in uso o di volta in volta, inferiore delle setole 43a, 43b sia sostanzialmente allo stesso livello dell’estremità, in uso, inferiore degli utensili 10 delle teste 5 o quantomeno di una testa adiacente e a monte del rispettivo componente di spazzolamento 4.
Nel caso in cui i mezzi di aspirazione 40 siano in comunicazione di fluido con l’area delimitata dal componente di contenimento 41, i mezzi di aspirazione 40 possono presentare un collettore di aspirazione 45 posto sopra al componente di contenimento 41, il quale funge da condotto di passaggio per il flusso di polvere movimentata dal componente di spazzolamento 4 e aspirata dai mezzi di aspirazione 40.
In accordo con un esempio di attuazione non limitativo, il collettore 45 ha forma prismatica.
Di preferenza, il collettore 45 delimita una zona di passaggio PZ delle polveri leggermente rastremata in avvicinamento al componente di contenimento 41 o in direzione dall’alto verso il basso. Così ad esempio, la zona di passaggio PZ può aumentare tra circa 1⁄4 e circa 1⁄2 dal basso verso l’alto.
A tal proposito, la base inferiore 45a del collettore 45, che risulta vincolata, ad esempio saldata al componente di contenimento 41, volendo in sommità allo stesso, può presentare una configurazione a sviluppo principale in direzione del secondo asse di rotazione 21.
Con riferimento a tale aspetto, in accordo con l’esempio di realizzazione non limitativo illustrato in figure, la base 45a del collettore 45 presenta un’area rettangolare con i lati paralleli al secondo asse 21 di dimensioni molto maggiori dell’altro. La sommità 45b invece può essere configurata a quadrato o rettangolo con i quattro lati di dimensioni simili e notevolmente inferiori ai lati maggiori della base inferiore 45a, ma maggiori dei lati minori della base inferiore 45a. Gli angoli interni del collettore 45 sono di preferenza arrotondati in modo che non si verifichino accumuli di polvere internamente che potrebbero ostruire il flusso della polvere stessa.
Il collettore 45 presenta poi pareti di raccordo 45c della base 45a e della sommità 45b, le quali possono essere curve o dritte, vale a dire ciascuna sostanzialmente giacente interamente in un rispettivo piano.
Naturalmente, il collettore 45, se presente potrebbe avere anche basi con configurazione differente.
I mezzi di aspirazione 30 possono poi presentare anche un elemento tubolare 47, collegato alla sommità 45b del collettore 45 e in comunicazione di fluido con la zona di passaggio PZ da esso delimitata, il quale è preposto a collegare il collettore 45 con una sorgente di aspirazione, quale una pompa da vuoto.
Uno o ciascun componente di contenimento 41 delimita, di preferenza in sommità una fessura di aspirazione 44 per il collegamento e passaggio di fluido e quindi della polvere aspirata dall’area o spazio di convogliamento G alla zona di passaggio PZ definita dal collettore di aspirazione 45, per continuare il flusso di aspirazione della polvere dai manufatti alla pompa da vuoto. Tale fessura di aspirazione 44 può avere forma qualsiasi, volendo quadrata, rettangolare, circolare, chiaramente con le medesime dimensioni e forma della base inferiore 45a del collettore di aspirazione 45.
Come mostrato in figura 4, il componente di contenimento 41 presenta, volendo in prossimità della fessura di aspirazione 44, volendo vincolato o saldato alla superficie interna della parete laterale 41a del componente di contenimento 41, un componente di impegno 46 preposto ad impegnare e flettere le setole 43a, 43b del componente di spazzolamento 4, durante la loro rotazione così da movimentare la polvere al loro interno e incrementarne l’asportazione ad opera dei mezzi di aspirazione 40.
Il componente di impegno 46 può essere conformato ad elemento sottile ed allungato, come ad esempio un elemento a coltello o barra, ed è di preferenza posizionato in modo da fungere da ostacolo per il moto delle setole che sbattono contro di esso appena prima di passare sotto la fessura di aspirazione 44; in questo modo la polvere trascinata, catturata ed incastrata tra le setole 43a, 43b si libera e può venire aspirata più facilmente. Peraltro, il componente di impegno 46 è di preferenza disposto con piano di giacitura principale parallelo all’asse di rotazione 21.
Il componente di spazzolamento 4 è di preferenza azionato in rotazione attorno all’asse di rotazione 21 tramite un apposito motore 48. Il motore 48 è, di preferenza, un motore elettrico. Tale motore 48 può essere posto attorno ad un rispettivo componente di contenimento 41, volendo sopra ad esso. Il motore 48 è ad esempio solidale o contenuto all’interno di un carter 49, volendo unitamente ad un organo di trasmissione meccanica o una cinghia interna preposto a trasferire il moto girevole dal motore 48 al componente di spazzolamento 4.
Possono poi essere previsti dei mezzi di erogazione o insufflaggio 51 di aria o un gas inerte e/o nobile, per esempio neon, argon, kripton, xeno, azoto, oppure miscele di questi gas inerti e/o nobili fra loro oppure con l’aggiunta di aria, in prossimità del componente di spazzolamento 4 o della zona di trattamento, cosicché l’aria o il mezzo gassoso entra in contatto con la polvere sui manufatti od oggetti provocandone la movimentazione. Chiaramente, la polvere movimentata risulta più semplice da movimentare e aspirare.
I mezzi di erogazione o insufflaggio 51 possono comprendere uno o più tubicini 51 previsti all’esterno dei mezzi di contenimento 41, volendo in prossimità della parete laterale 41a di quest’ultimi.
I tubicini 51 possono presentare un tratto principale 51a sostanzialmente parallelo all’asse di rotazione 21.
I tubicini 51 possono poi includere nella loro parte terminale un ugello 51b, regolabile e orientabile (ruotandolo) rispetto al tratto principale 51a.
Il binomio aria insufflata e aria (con la polvere) aspirata genera in questo modo un flusso continuo di aspirazione della polvere stessa.
Può essere poi previsto anche un gruppo di supporto 53, 54, 55 preposto a sostenere un rispettivo componente di spazzolamento 4 e, se previsto, un componente di contenimento 41.
Tale gruppo di supporto può comprendere delle staffe 53, 54, ciascuna in corrispondenza di un fianco del componente di spazzolamento 4 come pure un componente o piastra superiore 55 di collegamento, volendo a ponte delle staffe 53, 54 e di connessione di quest’ultime alla trave 6 o ad una testa 5.
Il componente o piastra superiore 55 può essere connesso mediante un mezzo adatto qualsiasi alle staffe 53, volendo con rispettivi fazzoletti 56, 57 che permettono di collegare in modo stabile e rigido le staffe 53, 54 col componente superiore 55.
I vari suddetti mezzi presenti possono essere collegati eventualmente attraverso appositi mezzi di fissaggio amovibili, quali viti, bulloni, rivetti, colla o altro.
Il gruppo di supporto o il rispettivo componente o piastra superiore 55 può essere fissato con un mezzo adatto qualsiasi, ad una trave 6 così da brandeggiare con essa, spostandosi parallelamente all’asse 21 e perpendicolarmente alla direzione di avanzamento A. Il gruppo di supporto 53, 54, 55 o meglio il componente o piastra superiore 55 può anche essere fissato con un mezzo adatto qualsiasi, direttamente ad una rispettiva testa 5 e non alla trave 6.
Secondo l’esempio di realizzazione non limitativo illustrato in dettaglio in figura 3, sono previsti mezzi di regolazione dell’assetto del componente di spazzolamento 4 e, se previsto del componente di contenimento 41.
A tal riguardo, il componente di spazzolamento 4 o meglio il rispettivo gruppo di supporto 55 può essere imperniato o montato spostabile sul telaio 2 dell’impianto, volendo mediante uno o più appositi perni attorno ad un terzo asse di rotazione 21b, di preferenza parallelo al secondo asse di rotazione 21.
I mezzi di regolazione dell’assetto possono includere una barra filettata 58 in impegno di ingranamento con un componente a blocchetto 60 delimitante un’apposita sede di filettata, il quale componente a blocchetto 60 è solidale o fissato con un metodo adatto qualsiasi, ad esempio saldatura, colla, viti, al mezzo di contenimento 41.
È prevista poi una lastra o mezzo di supporto 61 fissato con un metodo adatto qualsiasi, ad esempio saldatura, colla, viti alla prima staffa 53, il quale mezzo di supporto 61 delimita un foro attraverso il quale è montata scorrevole la barra filettata 58.
La barra filettata 58 può recare in corrispondenza della propria estremità distale dal componente di contenimento 41, un volantino di comando, volendo a lobi 59 che consente di comandare la rotazione della barra filettata 58 e l’avvitamento con il componente a blocchetto 60, regolando di conseguenza l’inclinazione del componente di spazzolamento 4 e del componente di contenimento 41 facendoli ruotare attorno al terzo asse di rotazione 21b.
Chiaramente, potrebbe essere previsto un azionamento da remoto dei mezzi di regolazione dell’assetto o, se prevista della barra filettata 58.
Può essere poi previsto un dado 62 sopra il o in impegno sul mezzo di supporto 61 e un controdado 63 sopra il o impegno sul mezzo di supporto 60.
A tal riguardo, il collegamento tra barra 58 e rispettiva sede è soggetto a vibrazioni variabili, per cui la barra filettata potrebbe ruotare autonomamente o senza che sia controllata in tale senso; si usano perciò dispositivi quali dado 62 e controdado 63, i quali impediscono che si verifichi questo fenomeno di rotazione indesiderata.
Come si comprenderà, variando l’inclinazione del gruppo di supporto 55, ad esempio mediante i componenti sopra descritti e quindi del componente di spazzolamento 4 attorno al terzo asse 21b è possibile avvicinare/allontanare il componente di spazzolamento 4 ai mezzi 2a di sostegno e avanzamento, variando così la pressione impartita dal componente di spazzolamento 4 sulle superfici 11 dei manufatti 9. La pressione può essere variata in base al tipo di polveri da asportare, al tipo di manufatti ceramici o alle teste a monte o a valle del componente di spazzolamento 4.
Vantaggiosamente, il componente di spazzolamento 4 posto a valle di una testa o tra due teste adiacenti e successive ha una lunghezza L sostanzialmente equivalente alla larghezza di una testa 5 o meglio alla larghezza della zona di azione o intervento degli utensili di una testa 5 a monte del componente di spazzolamento 4.
In accordo ora con un altro esempio di realizzazione illustrato in figura 7, si è illustrato un altro esempio di realizzazione di componente di spazzolamento 104.
I componenti descritti in relazione al precedente esempio di realizzazione saranno indicati con i medesimi numeri di riferimento aumentati di cento unità.
In questo esempio di attuazione dell’invenzione, il componente di spazzolamento 104 presenta una lunghezza LL maggiore e sostanzialmente equivalente alla larghezza massima della superficie 11 del manufatto 9 in lavorazione o comunque sostanzialmente corrispondente alla larghezza dei mezzi di sostegno 2a.
Inoltre, in questa versione, il componente di spazzolamento 104 è fissato al telaio 2 dell’impianto tramite un componente o montante di collegamento 164.
In tal caso, il componente di spazzolamento 104 non brandeggia con la trave 6, e il gruppo di supporto o un rispettivo componente superiore 155 non è collegato o meglio non è rigidamente vincolato o fissato alla trave 6, ma al telaio 2 dell’impianto.
La barra filettata 158, se prevista, eventualmente opportunamente controllata dal volantino 159, può essere invece collegata direttamente con un componente di sommità 155. In questo caso, è possibile regolare la pressione sulla superficie 11 dei manufatti 9 abbassando e alzando contemporaneamente in modo sostanzialmente verticale il componente di spazzolamento 104 e, se previsto, il componente di contenimento 141.
Secondo tale esempio di realizzazione, il gruppo di supporto comprende uno o più mezzi di sostegno allungabili-accorciabili 153 e 154 che permettono di sostenere il componente di spazzolamento 104 e, se previsto il componente di contenimento 141. Volendo i mezzi di sostegno allungabili-accorciabili comprendono uno o più attuatori, volendo elettrici, come pure, volendo, uno o più elementi telescopici. In alternativa, i mezzi di sostegno potrebbero comprendere elementi estendibiliritraibili (ad esempio manualmente) e bloccabili in più posizioni operative. Chiaramente, comandando l’allungamento o accorciamento dei mezzi di sostegno 153, è possibile regolare la pressione sulle superfici 11 dei manufatti 9 così come indicato in precedenza.
Anche per questo esempio di realizzazione è previsto un elemento tubolare 147, come pure un componente di impegno 146, come pure un motore 148.
È bene notare che un impianto secondo la presente invenzione è per la levigatura o la lappatura di elementi lastriformi, ad esempio piastrelle, volendo ceramiche, mediante teste di lavorazione 5, di preferenza a secco.
Per quanto riguarda in particolare l’espressione “a secco”, la stessa indica che l’impianto non comprende mezzi di raffreddamento della testa o delle teste preposti ad erogare un liquido, quale acqua su quest’ultima/e, e sulla superficie delle piastrelle.
Per quanto in dettaglio ciascuna testa 5, essa comprende un’intelaiatura principale presentante una prima parte fissa e una seconda parte mobile montata girevole alla o sulla prima parte attorno ad un asse di rotazione, in uso, verticale 20.
Più in particolare, la prima parte è, in uso, superiore ed è preposta ad essere connessa ad un rispettivo componente dell’impianto, quale la trave 6.
Ancora più in particolare, la prima parte comprende una porzione di attacco ad esempio a calotta, che può essere imbullonata o vincolata in altro modo alla trave 6 dell’impianto.
La seconda parte mobile è invece inferiore e può comprendere una parete anulare, volendo cilindrica che avvolge o è avvolta da e connessa ad, volendo a scatto o mediante viti o bulloni, un tratto della prima parte, ad esempio da una estremità, in uso, inferiore della porzione a calotta.
Internamente alla zona definita dalla prima e dalla seconda parte può essere disposto un primo albero o condotto (non illustrato in figure) che è solidale in rotazione con la seconda parte ed è azionato da un motore 12, volendo elettrico o di altro tipo nonché opportunamente connesso ad una sorgente di energia, volendo elettrica, il quale motore 12 è disposto in posizione superiore alla testa 1 e cinematicamente connesso, ad esempio mediante un rispettivo albero ergentesi entro la testa, alla seconda parte.
La configurazione della prima parte e della seconda parte della testa può essere ad esempio come descritto nelle suddette domande internazionali pubblicate al numero WO2017081617A1 e WO2017168366A1, alle quali si rimanda per una descrizione più dettagliata dell’interno della testa o delle teste.
La testa può comprendere anche una serie di componenti di supporto o zoccoli montato sull’intelaiatura, come pure utensili o spazzole montate, ad esempio mediante viti o bulloni, impegno a baionetta, impegno a scatto, inserimento forzato oppure mediante mezzi di impegno rimovibile sul componente di supporto o sul rispettivo componente a zoccolo.
I componenti di supporto o a zoccolo possono essere montati, ad esempio imperniati alla parte mobile della rispettiva testa, ad esempio attorno ad un asse di imperniamento, volendo radiale o incidente l’asse 20.
In tal caso, può/possono o meno essere previsto/i uno o più motori di azionamento dei componenti a zoccolo preposti a far oscillare tali componenti e quindi gli utensili o le spazzole attorno al rispettivo asse di imperniamento, in particolare durante la rotazione della seconda parte attorno all’asse 20.
In alternativa, una o più teste secondo la presente invenzione con utensili di levigatura o lappatura potrebbe anche presentare utensili cosiddetti satellitari, così da essere girevoli attorno ad assi di rotazione sostanzialmente paralleli all’asse 20 di rotazione della testa. Tali utensili quindi potrebbero essere azionati in rotazione insieme alla testa e ciascuno attorno ad un rispettivo asse di rotazione verticale.
Una tale testa potrebbe essere strutturata, ad esempio, come insegnato nella domanda internazionale pubblicata al numero WO0170458A1 o WO2008031463A1.
La o ciascuna testa 1 può comprendere due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto o più utensili o spazzole, di preferenza, equamente angolarmente sfalsati attorno all’asse di rotazione 20.
La testa 1 può comprendere poi anche mezzi di erogazione di un fluido gassoso, ad esempio compresso, volendo di raffreddamento, verso elementi lastriformi o piastrelle da lavorare e/o verso gli utensili, ad esempio per il raffreddamento di tali componenti.
Tale fluido gassoso potrebbe comprendere aria, oppure gas inerti e/o nobili, per esempio neon, argon, kripton, xeno, azoto, oppure miscele di questi gas inerti e/o nobili fra loro oppure con l’aggiunta di aria.
Tali mezzi di erogazione possono essere previsti internamente all’intelaiatura od esternamente ad esso.
Peraltro, i mezzi di erogazione potrebbero essere previsti anche entro i supporti degli utensili, ciò in particolare con riferimento alle macchine con utensili satellitari.
In tal caso, come in parte sopra indicato, potrebbe essere previsti dei mezzi di contenimento delle teste di lavorazione 5 e della zona di lavorazione sulla superficie 11 dei manufatti 9.
I mezzi di contenimento sono conformati sostanzialmente a cappa 30 o campana comprendente a sua volta una parete laterale 31.
Secondo una versione della presente invenzione, ciascuna cappa 30 è fissata alla rispettiva testa di lavorazione 5 e si abbassa e si alza con essa; quando si regola la posizione verticale della testa 5 la cappa 30 si muove di conseguenza con la rispettiva testa 5.
Secondo un’altra versione della presente invenzione, ciascuna cappa è fissata in modo indipendente alla stessa trave 6 che supporta la teste 5; durante la lavorazione ciascuna cappa 3 brandeggia con la trave 6 stessa, non è soggetta alla regolazione verticale della rispettiva testa 5 e la regolazione della posizione verticale della cappa 3 è realizzata in modo indipendente dalla regolazione verticale della rispettiva testa 5.
La parete laterale 31 di ciascuna cappa 3 presenta un perimetro in pianta convesso e una forma sostanzialmente circolare, oppure ovale, oppure ellittica, oppure poligonale con spigoli arrotondati.
Come si avrà modo di appurare, con un impianto secondo la presente invenzione è possibile spazzolare opportunamente i manufatti od oggetti dopo la loro lavorazione, così da movimentare la polvere depositata sui manufatti a seguito dalla loro lavorazione.
A tal riguardo, ciò viene ottenuto in particolare grazie alla specifica configurazione dei componenti di spazzolamento come pure allo specifico montaggio degli stessi che garantisce la rotazione dei componenti di spazzolamento durante l’avanzamento degli oggetti o manufatti, in funzione della quale si ottiene un’agitazione ottimale della superficie trattata dei manufatti e quindi della polvere su di essa.
Peraltro, l’azione dei mezzi di aspirazione ausiliari permette di incrementare l’azione dei componenti di spazzolamento, in particolare qualora i mezzi di aspirazione siano integrati, di fatto, con i componenti di spazzolamento o con il rispettivo componente di contenimento.
Modifiche e varianti dell’invenzione sono possibili entro l’ambito di protezione definito dalle rivendicazioni.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto di lavorazione (1) di manufatti od oggetti ceramici (9), o pietre naturali, comprendente un telaio di supporto (2), detto telaio (2) comprendendo mezzi di sostegno e avanzamento (2a) secondo una determinata direzione di avanzamento (A) dei manufatti ceramici (9) o pietre, detti mezzi di sostegno e avanzamento (2a) definendo una superficie di appoggio (8) per i manufatti, detto impianto (1) comprendendo inoltre almeno una testa (5) di lavorazione rotante attorno ad un primo asse (20) sostanzialmente verticale, detta almeno una testa (5) essendo dotata di una pluralità di utensili (10) per la lavorazione delle superfici (11) di detti manufatti (9), detti utensili (10) definendo una zona di lavorazione per detti manufatti (9), detto impianto (1) comprendendo inoltre dei mezzi di aspirazione (40, 140) per aspirare le polveri generate dalla lavorazione di detti manufatti ad opera di detta pluralità di utensili (10), caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un componente di spazzolamento (4, 104) di detti manufatti (9), montato girevole su detto telaio (2) o su detta almeno una testa (5) attorno ad un secondo asse di rotazione (21) sostanzialmente orizzontale o sostanzialmente parallelo a detta superficie di appoggio (8), detto componente di spazzolamento (4, 104) definendo una zona di trattamento sulle superfici (11) dei manufatti (9).
  2. 2. Impianto (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di aspirazione (40, 140) sono preposti ad agire in corrispondenza della zona di trattamento di detto componente di spazzolamento (4, 104), oppure in corrispondenza di una superficie esterna di detto componente di spazzolamento (4, 104).
  3. 3. Impianto (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, comprendente almeno un componente di contenimento (41, 141) o involucro di detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) atto ad avvolgere parzialmente detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) in modo tale che quest’ultimo sporga inferiormente rispetto a detto componente di contenimento (41, 141) per l’impegno di detti manufatti, detti mezzi di aspirazione (40, 140) essendo in comunicazione di fluido con l’area delimitata da detto almeno un componente di contenimento (41, 141) così da aspirare le polveri trascinate da detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) entro detto almeno un componente di contenimento (41, 141).
  4. 4. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno uno componente di spazzolamento (4, 104) presenta un corpo principale (42) come pure una serie di setole (43a, 43b) estendentesi rispetto a detto corpo principale (42) e svolgentesi lungo una direzione ad esempio a spirale attorno a detta superficie cilindrica esterna (42).
  5. 5. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui due o più prime serie di setole (43a) si estendono a partire da un’estremità di detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) lungo la direzione del secondo asse di rotazione (21) verso la mezzeria con andamento antiorario o sinistrorso oppure orario o destrorso, mentre due o più seconde serie di setole (43b) si estendono a partire dall’altra estremità del componente di spazzolamento (4, 104) verso la mezzeria con andamento inverso rispetto alla/e seconde serie di setole (43a).
  6. 6. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui sono previste almeno due teste (5) di lavorazione e in cui almeno un componente di spazzolamento (4, 104) è disposto tra due teste (5) di lavorazione o meglio tra le rispettive zone di lavorazione, così da agire su manufatti che sono già stati lavorati dagli utensili di una prima testa (5) e che devono ancora essere lavorati dagli utensili di una seconda testa (5).
  7. 7. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti quando dipendente dalla rivendicazione 3, in cui detti mezzi di aspirazione (40, 140) presentano un collettore di aspirazione (45, 145) posto sopra al componente di contenimento (41, 141) e in cui detto componente di contenimento (41, 141) delimita una fessura di aspirazione (44) per il collegamento e passaggio di fluido e quindi della polvere aspirata dall’area o spazio di convogliamento (G) delimitato tra un componente di spazzolamento (4, 104) e un rispettivo componente di contenimento (41, 141) alla zona di passaggio (PZ) definita dal collettore di aspirazione (45, 145).
  8. 8. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un componente di contenimento (41, 141) presenta un componente di impegno (46, 146) preposto a impegnare e flettere le setole (43a, 43b) di detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) così da movimentare la polvere al loro interno.
  9. 9. Impianto (1) secondo la rivendicazione 8, in cui detto componente di impegno (46, 146) è previsto in prossimità della fessura di aspirazione (44).
  10. 10. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) è azionato in rotazione attorno ad un rispettivo asse di rotazione (21) tramite un apposito motore (48, 148).
  11. 11. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti quando dipendente dalla rivendicazione 3, in cui detti mezzi di aspirazione (40, 140) presentano, all’esterno del mezzo di contenimento (41, 141), elementi tubolari (51) preposti a insufflare aria o gas inerte e/o nobile in prossimità di detto componente di contenimento (41, 141) o della zona di trattamento del componente di spazzolamento (4, 104).
  12. 12. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) è imperniato o montato spostabile su detto telaio (2) e in cui detto impianto comprende mezzi di regolazione dell’assetto di detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104), cosicché sia possibile avvicinare/allontanare detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) ai/dai mezzi di sostegno e avanzamento (2a), variando così la pressione impartita da detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) sulle superfici (11) dei manufatti (9).
  13. 13. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto telaio (2) presenta una trave (6) spostabile perpendicolarmente alla direzione di avanzamento (A), detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) essendo solidale con detta trave (6) così da poter essere spostato con essa perpendicolarmente alla direzione di avanzamento (A).
  14. 14. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) ha una lunghezza L sostanzialmente equivalente alla larghezza di una testa (5) o meglio alla larghezza della zona di azione o intervento degli utensili di una testa (5) a monte del componente di spazzolamento (4, 104).
  15. 15. Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 12, in cui detto componente di spazzolamento (104) è fissato a detto telaio (2) tramite un componente o montante di collegamento (164).
  16. 16. Gruppo per un impianto di lavorazione (1) di manufatti od oggetti ceramici (9), o pietre naturali montabile su un telaio (2), su una trave o su una testa (5) di detto impianto, detto gruppo comprendendo un componente di spazzolamento (4, 104) come pure un componente di contenimento (41, 141) o involucro di detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) atto ad avvolgere parzialmente detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) in modo tale che quest’ultimo sporga inferiormente rispetto a detto componente di contenimento (41, 141) per l’impegno di detti manufatti, detto componente di spazzolamento (41, 141) essendo montabile girevole attorno ad un secondo asse di rotazione (21) in detto componente di contenimento (41, 141) o involucro.
  17. 17. Gruppo secondo la rivendicazione 16, comprendente mezzi di aspirazione (40, 140) in comunicazione di fluido con l’area delimitata da detto almeno un componente di contenimento (41, 141) così da aspirare le polveri trascinate da detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) entro detto almeno un componente di contenimento (41, 141), detti mezzi di aspirazione (40, 140) essendo preposti ad agire in corrispondenza della zona di trattamento di detto componente di spazzolamento (4, 104), oppure in corrispondenza di una superficie esterna di detto componente di spazzolamento (4, 104).
  18. 18. Gruppo secondo la rivendicazione 16 o 17, in cui detto almeno uno componente di spazzolamento (4, 104) presenta un corpo principale con una superficie cilindrica esterna (42) come pure una serie di setole (43a, 43b) estendentesi rispetto a detto corpo principale e svolgentesi lungo una direzione ad esempio a spirale attorno a detta superficie cilindrica esterna (42).
  19. 19. Gruppo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 16 a 18, in cui detto almeno un componente di contenimento (41, 141) presenta un componente di impegno (46, 146), volendo in prossimità della fessura di aspirazione, preposto a impegnare e flettere le setole (43a, 43b) di detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) così da movimentare la polvere al loro interno.
  20. 20. Gruppo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 16 a 19, in cui detto almeno un componente di spazzolamento (4, 104) è azionato in rotazione attorno a detto secondo asse di rotazione (21) tramite un apposito motore (48, 148).
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