IT201900018098A1 - Supporto con doppio travetto per pavimentazioni sopraelevate. - Google Patents

Supporto con doppio travetto per pavimentazioni sopraelevate. Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
dell'invenzione industriale avente per titolo:
“Supporto con doppio travetto per pavimentazioni sopraelevate”
La presente invenzione concerne un supporto con doppio travetto per pavimentazioni sopraelevate.
E’ sempre più diffusa la realizzazione di pavimentazioni sopraelevate formate da elementi piani distinti perché veloce, semplice nella posa, e nello stesso tempo adattabile a piani di appoggio eterogenei sia nell’orientamento che nel materiale.
La qualità del lavoro dipende molto dai supporti sui quali si appoggiano gli elementi piani che devono essere affiancati a filo in modo da avere una pavimentazione sopraelevata sostanzialmente continua a meno di sottili fessure tra elementi piani adiacenti.
Ciascun supporto è notoriamente costituito da almeno un elemento di base e da una testa per l’appoggio di differenti elementi piani, preferibilmente quattro elementi piani. Il supporto può prevedere una testa non basculante ruotante attorno ad un asse verticale, o una diversa testa basculante.
La presente richiedente è titolare della domanda di brevetto italiano n.
102019000006528 in cui è descritto un supporto per pavimentazioni sopraelevate comprendente una base, un elemento intermedio ed una testa su cui si appoggiano direttamente differenti elementi piani di pavimentazione sopraelevata.
La funzione portante è svolta quindi dalla testa in corrispondenza delle zone di spigolo degli elementi piani di pavimentazione sopraelevata.
Ciascun elemento piano è quindi sospeso tra quattro teste di quattro supporti per pavimentazioni sopraelevate.
Svantaggiosamente lontano dalle zone di spigolo gli elementi piani subiscono dopo la posa sforzi che tendono a piegarli verso il basso e che con il tempo pregiudicano la qualità della pavimentazione.
E’ noto l’uso di singoli travetti in alluminio che vengono appoggiati sulle teste dei supporti per pavimentazioni sopraelevate: si realizza un appoggio su un parte rettilinea vicina al bordo di due elementi piani adiacenti che incrementa la solidità della pavimentazione sopraelevata.
Svantaggiosamente però il travetto risulta visibile tra due elementi piani adiacenti pregiudicando l’estetica della pavimentazione sopraelevata finita.
Inoltre eventuali residui liquidi e non solo tendono a rimanere nella fessura tra due elementi piani: ne deriva una scarsa igiene della pavimentazione sopraelevata che risulta difficile da pulire.
Per ovviare a questo problema è possibile prevedere una seconda testa sopra il singolo travetto che tuttavia complica il supporto; inoltre viene a mancare la maggiore superficie di appoggio diretto per elementi piani adiacenti.
Scopo della presente invenzione è realizzare un supporto per pavimentazioni soprelevate che dia un maggiore supporto superficiale sotto gli elementi piani componenti la pavimentazione sopraelevata.
Ulteriore scopo della presente invenzione è che detto supporto sia semplice da mettere in posa a partire da supporti noti senza laboriose modifiche strutturali.
Ancora ulteriore scopo della presente invenzione è che detto supporto permetta di mantenere facilmente la pavimentazione sopraelevata pulita e priva di pericolose impurità.
In accordo con l’invenzione detti ed ulteriori scopi sono raggiunti con un supporto per pavimentazioni sopraelevate, comprendente una base, un elemento intermedio ed una testa, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre due travetti montati sulla testa, tra loro paralleli e distanziati, atti a realizzare un appoggio per differenti elementi piani di una pavimentazione sopraelevata, ed un elemento di posizionamento dei differenti elementi piani montato tra i due travetti.
Vantaggiosamente, osservando la pavimentazione sopraelevata montata, tranne che in corrispondenza dell’elemento di posizionamento che ha lunghezza molto limitata e trascurabile rispetto alla lunghezza dei travetti, non si vede nulla tra elementi piani adiacenti, migliorando così l’estetica della pavimentazione sopraelevata.
La larghezza dei travetti e la loro distanza può essere modificata adottando una testa diversa: vi è dunque una notevole flessibilità di posa.
L’elemento di posizionamento può essere posizionato a piacere lungo i travetti e garantisce un centraggio ottimale degli elementi piani che sono supportati inferiormente dai travetti tra due supporti.
Vantaggiosamente la posa è rapida e precisa.
L’uso di due travetti paralleli non altera la struttura sottostante formata da elementi standard quali la base, l’elemento intermedio e la testa. Anche la forma degli elementi piani non è condizionata dai travetti né dall’elemento di posizionamento.
Queste ed altre caratteristiche della presente invenzione saranno rese maggiormente evidenti dalla seguente descrizione dettagliata in un suo esempio di realizzazione pratica illustrato a titolo non limitativo nei disegni allegati, in cui:
la figura 1 mostra una vista in prospettiva di un supporto per pavimentazioni sopraelevate secondo la presente invenzione;
la figura 2 mostra una vista in prospettiva del supporto in esploso;
la figura 3 mostra una vista frontale del supporto, con un elemento di posizionamento di elementi piani di pavimentazione sopraelevata;
la figura 4 mostra una vista frontale del supporto, con l’elemento di posizionamento parzialmente sganciato;
la figura 5 mostra una vista in prospettiva dall’alto di una testa del supporto; la figura 6 mostra una vista in prospettiva dal basso della testa;
la figura 7 mostra una vista in pianta dal basso dell’elemento di posizionamento; la figura 8 mostra una vista in pianta dall’alto dell’elemento di posizionamento; la figura 9 mostra una vista frontale dell’elemento di posizionamento;
la figura 10 mostra una vista in prospettiva dall’alto dell’elemento di posizionamento;
la figura 11 mostra una vista in prospettiva dal basso dell’elemento di posizionamento.
Un supporto 1 per pavimentazioni sopraelevate comprende una base 2, un elemento intermedio 3 ed una testa 4 (figure 1 e 2).
La base 2 è atta ad appoggiarsi su una superficie fissa sottostante e comprende una cavità cilindrica 5 avente una filettatura interna 51 atta ad impegnarsi con una filettatura esterna 6 dell’elemento intermedio 3.
L’elemento intermedio 3 ha forma cilindrica con detta filettatura esterna 6, ed una superficie superiore concava 7 che centralmente prevede denti 8 e sul bordo una scanalatura circolare 9.
Ciascun dente 8 è formato da una porzione che protrude verso l’alto ed una porzione che protrude verso l’esterno lasciando uno spazio sottostante detta porzione che protrude verso l’esterno.
La testa 4 (figure 5-6) comprende una porzione superiore 15 con una superficie superiore esterna 10 sostanzialmente piatta e con denti 11 che protrudono verso l’alto, ed un vano centrale 40 presentante una superficie centrale 16 con un foro centrale passante 17.
La testa 4 comprende inoltre una porzione inferiore 12 con nervature 13 aventi un bordo convesso (ovvero una superficie curva) che converge verso una superficie centrale convessa 14 che termina in corrispondenza di detto foro centrale passante 17.
La superficie centrale convessa 14, ed eventualmente una ulteriore superficie piatta, fanno da raccordo tra il bordo convesso ed il foro centrale passante 17.
Detto bordo convesso continua nella superficie centrale convessa 14 formando una singola superficie convessa che facilita lo scorrimento della testa 4 sulla superficie superiore concava 7 dell’elemento intermedio 3 come sarà più chiaro in seguito.
E’ essenziale che ci sia almeno una porzione convessa della porzione inferiore 12 che sia idonea a scorrere su almeno una porzione concava del sottostante elemento intermedio 3. Non è necessario che detta porzione convessa abbia parzialmente o completamente la forma di un bordo di una nervatura che tuttavia vantaggiosamente irrigidisce la porzione inferiore 12.
La superficie centrale 16 appartiene ad uno corpo forato che visto in pianta dal basso mostra la superficie centrale convessa 14.
Il foro centrale passante 17 prevede bordi curvi 171 interrotti da anse 172 che protrudono verso l’esterno fino sostanzialmente ad un bordo inferiore del vano centrale 40.
La porzione inferiore 12 della testa 4 prevede una superficie inferiore esterna 121 sostanzialmente piatta e sottostante detta superficie superiore esterna 10 della porzione superiore 15.
Il supporto 1 prevede inoltre un anello 100 comprendente un bordo superiore 101 atto ad interagire con la porzione inferiore 12 della testa 4, ed un bordo inferiore 102 separabilmente associabile alla scanalatura 9 dell’elemento intermedio 3: vantaggiosamente si usa la stessa testa 4 e lo stesso elemento intermedio 3 aggiungendo l’anello 100 nel caso in cui si voglia vietare la funzione basculante.
In presenza dell’anello 100, la testa 4 può solo ruotare attorno ad un asse ortogonale al piano su cui poggia la base 2.
Alla superficie superiore esterna 10 è reversibilmente associata una gomma antishock 21.
Il supporto 1 comprende inoltre due travetti 200, a sezione preferibilmente quadrata o rettangolare, atti ad appoggiarsi sulla gomma antishock 21.
Ciascuna travetto 200 comprende due alette inferiori 201 e due alette superiori 202 (figure 3, 4).
Le alette inferiori 201 sono atte ad accoppiarsi con i denti 11 della testa 4 in modo da associare reversibilmente i travetti 200 alla testa 4.
I travetti 200 sono montati paralleli sulla testa 4 ad un distanza predefinita in base alla posizione dei denti 11 della testa 4.
Dette alette 201, 202, dopo il montaggio dei travetti 200 sulla testa 4, sono atte a protrudere verso l’esterno parallelamente alla superficie superiore esterna 10 della testa 4.
Ciascun travetto 200 prevede quindi un’aletta inferiore 201 ed un’aletta superiore 202 che protrudono verso l’altro travetto 200 dopo il montaggio.
Le alette superiori 202 che protrudono verso il travetto 200 adiacente sono atte a fornire un aggancio per un elemento di posizionamento 300 di differenti elementi piani 400 di una pavimentazione sopraelevata, tre dei quali sono parzialmente rappresentati nelle figure 1 e 2.
Le alette superiori 202 che protrudono nel verso opposto al travetto 200 adiacente non sono necessarie.
L’elemento di posizionamento 300 prevede un piano 301 da cui protrudono perpendicolarmente spessori 302 (figure 9-11).
Il piano 301 e gli spessori 302 sono atti a fornire un appoggio per zone di spigolo 401 di quattro differenti elementi piani 400 per posizionare con precisione gli elementi piani 400, come facilmente comprensibile osservando la figura 1.
Ciascuno spessore 302 prevede due superfici 303 atte a riscontrare superfici laterali 402 di due elementi piani 400 tra loro adiacenti.
Dette superfici 303 sono perpendicolari al piano 301 e guardano in direzioni opposte.
Come ben visibile in figura 11, l’elemento di posizionamento 300 prevede quattro spessori 302 disposti a due a due lungo una stessa direzione per consentire l’appoggio di elementi piani 400 adiacenti in una determinata posizione.
L’elemento di posizionamento 300 presenta inferiormente denti 304 atti a consentire l’aggancio con le alette superiori 202 dei travetti 200 che protrudono l’una verso l’altra (figure 3, 4).
L’assemblaggio del supporto 1 sopra descritto è molto semplice.
L’elemento intermedio 3 viene avvitato nella cavità 5 della base 2 in modo da ottenere un’altezza desiderata.
La testa 4 si associa all’elemento intermedio 3 facendo passare i denti 8 attraverso il foro centrale passante 17 sfruttando le anse 172, e poi ruotandolo in modo che le superfici inferiori delle porzioni che protrudono verso l’esterno dei denti 8 entrino in contatto strisciante con la superficie centrale 16.
Senza l’anello 100 la testa 4 può basculare rispetto all’elemento intermedio 3: il bordo curvo delle nervature 13 e la superficie centrale concava 14 scivolano sulla superficie superiore concava 7 dell’elemento intermedio 3, mentre i denti 8 scivolano sulla superficie centrale 16 della testa 4 finché non si trova un orientamento ottimale della superficie superiore esterna 10.
Alternativamente, se il piano su cui poggia la base 2 è tale da non rendere necessaria la funzione basculante, si usa l’anello 100: vantaggiosamente l’anello 100 si impegna nella scanalatura 9 permettendo così solo la rotazione della testa 4 rispetto all’elemento intermedio 3 attorno ad un asse ortogonale al piano di appoggio della base 3; il movimento basculante non è consentito.
Il movimento della testa 4 viene seguito rigidamente dai travetti 200 che vengono montati sulla superfice superiore esterna 10 della testa 4 impegnando le alette inferiori 201 con i denti 11 della testa 4.
Infine, tra i due travetti 200, viene superiormente montato l’elemento di posizionamento 300 mediante i denti 304 che si impegnano con le alette superiori 202 dei travetti 200 che protrudono l’una verso l’altra.
Il supporto 1 è quindi pronto per sostenere gli elementi piani 400 come mostrato in figura 1, in cui si notano le zone di spigolo 401 molto vicine in corrispondenza dell’elemento di posizionamento 300 per definire una corretta posa degli elementi piani 400. Le superficie laterali 402 degli elementi piani 400 sono distanziate di un tratto definito dalla distanza tra due superfici 303 di uno stesso spessore 302.
Si realizza quindi una sottile fessura tra due elementi piani 400 che permette lo scarico dell’acqua e di altri residui che così non ristagnano perché sotto la fessura c’è uno spazio di scarico, ovvero lo spazio tra i due travetti 200.
L’elemento di posizionamento 300 ha una larghezza sostanzialmente pari alla distanza tra i due travetti 200, ed una lunghezza molto inferiore per consentire di avere detto spazio di scarico per tutta la lunghezza dei travetti 200 a meno della zona occupata dall’elemento di posizionamento 300.
L’elemento di posizionamento 300 è montato tra i due travetti 200 in modo che le zone di spigolo 401 degli elementi piani 400 siano appoggiate sul piano 301 dell’elemento di posizionamento 300, ed contemporaneamente i travetti 200 forniscano un appoggio a porzioni superficiali inferiori degli elementi piani 400 lungo i bordi tra due supporti 1.
Il piano 301 è complanare a piani 210 dei travetti 200 su cui poggiano dette porzioni superficiali inferiori degli elementi piani 400 (figura 3).
Vantaggiosamente, osservando la pavimentazione sopraelevata montata, tranne che in corrispondenza dell’elemento di posizionamento 300 che come detto ha lunghezza molto limitata e trascurabile rispetto alla lunghezza dei travetti 200, non si vede nulla tra elementi piani 400 adiacenti, migliorando così l’estetica della pavimentazione sopraelevata.
La larghezza dei travetti 200 e la loro distanza può essere modificata adottando una testa 4 con denti 11 diversamente posizionati: vi è dunque una notevole flessibilità di posa.
Anche la lunghezza dei travetti 200 è variabile in base alle esigenze. Un singolo travetto 200 può essere connesso ad un travetto 200 consecutivo mediante noti mezzi di connessione. Un travetto 200 può essere quindi composto da due o più travetti consecutivi connessi.
L’elemento di posizionamento 300 può essere posizionato a piacere lungo i travetti 200 e garantisce un centraggio ottimale degli elementi piani 400 che sono supportati inferiormente dai travetti 200 tra due supporti 1.
L’installazione è molto stabile e non necessita della gomma antishock 21.
I travetti 200 sono preferibilmente in alluminio o materiale plastico.
Vantaggiosamente la posa è rapida e precisa.
L’uso di due travetti 200 paralleli non altera la struttura sottostante formata da elementi standard quali la base 2, l’elemento intermedio 3 e la testa 4. Anche la forma degli elementi piani 400 non è condizionata dai travetti 200 né dall’elemento di posizionamento 300.
La forma di realizzazione qui descritta consiste di un supporto di tipo universale, ovvero che grazie all’anello 100 e la scanalatura 9 può essere alternativamente di tipo basculante o non basculante.
I vantaggi tecnici sopra descritti utilizzando i travetti 200 e l’elemento di posizionamento 300 si presentano anche nel caso in cui il supporto sia di tipo solo basculante o di tipo solo non basculante.
L’elemento di posizionamento 300 può avere diversa forma ma è essenziale che preveda elementi equivalenti agli spessori 302, ovvero utili a posizionare ottimamente elementi piani 400 adiacenti formanti la pavimentazione sopraelevata.

Claims (6)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Supporto (1) per pavimentazioni sopraelevate, comprendente una base (2), un elemento intermedio (3) ed una testa (4), caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre due travetti (200) montati sulla testa (4), tra loro paralleli e distanziati, atti a realizzare un appoggio per differenti elementi piani (400) di una pavimentazione sopraelevata, ed un elemento di posizionamento (300) dei differenti elementi piani (400) montato tra i due travetti (200).
  2. 2. Supporto (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascun travetto (200) comprende due alette inferiori (201) ed almeno un’aletta superiore (202), le alette inferiori (201) sono atte ad accoppiarsi con denti (11) della testa (4) in modo da associare i travetti (200) alla testa (4), l’almeno un’aletta superiore (202) di ciascun travetto (200) protrude verso il travetto (200) adiacente, l’elemento di posizionamento (300) comprende denti (304) atti ad accoppiarsi con le alette superiori (202) dei travetti (200), ed un piano (301) da cui protrudono spessori (302), il piano (301) e gli spessori (302) sono atti a fornire un appoggio a differenti elementi piani (400).
  3. 3. Supporto (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che ciascuno spessore (302) prevede due superfici (303) atte a riscontrare superfici laterali (402) di due elementi piani (400) tra loro adiacenti, dette due superfici (303) sono perpendicolari al piano (301) e guardano in direzioni opposte.
  4. 4. Supporto (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che l’elemento di posizionamento (300) prevede quattro spessori (302) disposti a due a due lungo una stessa direzione per consentire l’appoggio di quattro elementi piani (400) tra loro adiacenti.
  5. 5. Supporto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le alette (201, 202), dopo il montaggio dei travetti (200) sulla testa (4), sono atte a protrudere verso l’esterno parallelamente ad una superficie superiore esterna (10) della testa (4).
  6. 6. Supporto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’elemento di posizionamento (300) è atto a sostenere zone di spigolo (401) di differenti elementi piani (400).
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