IT201900016013A1 - Gruppo di connessione per telai e metodo di connessione per telai - Google Patents

Description

GRUPPO DI CONNESSIONE PER TELAI

E METODO DI CONNESSIONE PER TELAI

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione si riferisce ad un gruppo di connessione per telai e ad un metodo di connessione per telai, secondo il preambolo delle relative rivendicazioni indipendenti.

Il gruppo di connessione ed il metodo in oggetto si inseriscono nell’ambito delle giunzioni meccaniche per telai, e sono destinati ad essere vantaggiosamente impiegato per collegare angolarmente due elementi di telaio per formare un angolo del telaio medesimo.

In particolare, il gruppo di connessione in oggetto è destinato ad essere vantaggiosamente impiegato (anche se non esclusivamente) nel settore della produzione di serramenti, in particolare in legno, o di accessori per tali serramenti.

Stato della tecnica

Come è noto, il telaio di un serramento è realizzato generalmente da più componenti in legno i quali sono fissati a due a due in corrispondenza dei vertici del telaio, mediante elementi di giunzione atti a trattenere tra loro solidali i suoi componenti. I componenti così assemblati a cornice potranno formare ad esempio il telaio di un’anta (eventualmente contenenti pannellature in vetro) o di un infisso destinato ad essere incassato a parete. I componenti possono essere collegati mediante una giunzione a 90°, cioè con un’estremità del componente in battuta lateralmente sull’altro componente, o mediante una giunzione a 45°, cioè con facce inclinate dei due componenti tra loro adiacenti.

In particolare, sono noti numerosi connettori per giunzioni che comprendono almeno una spina destinata ad essere inserita in due corrispondenti fori allineati dei due componenti di telaio per trattenerli solidali tra loro.

Un primo esempio di tali connettori di tipo noto è descritto nel brevetto US 2133204, il quale prevede una prima spina liscia inserita a collegamento dei due componenti di telaio in corrispondenza delle estremità giuntate di questi ultimi. Inoltre, è prevista un’ulteriore spina trasversale inserita in uno dei componenti di telaio e passante trasversalmente attraverso la spina di collegamento per impedirne lo sfilamento. Tuttavia, tale spina trasversale, essendo realizzata come un componente liscio, è suscettibile di muoversi assialmente e finanche a svincolarsi dalla spina di collegamento, inficiando la funzione di connessione strutturale del connettore. A tale riguardo, infatti, la soluzione descritta nel brevetto US 2133204, richiede di fissare sui lati esterni dello spigolo del telaio una squadretta a chiusura dei fori in cui sono inserite le due spine.

Il brevetto FR 1491842 descrive un ulteriore connettore di tipo noto in cui un tratto di estremità della spina di collegamento è filettato ed è avvitato in un corrispondente foro di un componente di telaio, mentre l’altro tratto di estremità è liscio ed è inserito per scorrimento assiale in un foro dell’altro componente di telaio. Il tratto di estremità liscio della spina di collegamento è dotato di un foro trasversale filettato nel quale è avvitata una vite metrica atta ad evitare lo sfilamento del tratto di estremità liscio medesimo dal corrispondente componente di telaio.

Una soluzione analoga a quest’ultima è descritta nel brevetto US 3,884,002, la quale prevede una spina di collegamento provvista di un tratto filettato, il quale è destinato ad essere avvitato in un foro di una spina longitudinale inserita in uno dei componenti di telaio, ed un secondo tratto liscio inserito per scorrimento assiale in un foro dell’altro componente di telaio ed intercettato da una vite metrica in modo sostanzialmente uguale a quello descritto nel brevetto FR 1491842.

Anche queste due ultime soluzioni possono presentare alcuni problemi di integrità strutturale legati al rischio di svitamento della vite metrica.

Sono inoltre note soluzioni di connettori che prevedono due porzioni filettate destinate ad impegnarsi ai due diversi componenti di telaio.

Ad esempio, il documento CN 204533125 descrive un connettore comprendente un tassello filettato destinato ad essere avvitato in un foro di un componente di telaio, ed una vite inserita in maniera passante nel tassello in modo tale che il suo gambo si impegni all’altro componente di telaio. Tale soluzione, tuttavia, risulta relativamente complessa da realizzare, richiedendo di impiegare due elementi filettati.

Un ulteriore esempio di connettore di tipo noto, anche se destinato all’assemblaggio delle gambe di un tavolo, è descritto nel brevetto US 1,094,900. Questo connettore di tipo noto comprende un grano allungato provvisto di un primo tratto filettato destinato ad impegnarsi assialmente nella gamba del tavolo ed un opposto tratto filettato, con filettatura metrica, destinato ad impegnarsi in un dato inserito in una corrispondente cavità del piano del tavolo, al fine di mantenere fissare le gambe rispetto al piano del tavolo. È altresì prevista una spina trasversale inserita nella gamba del tavolo e passante in un foro trasversale del primo tratto del grano per prevenire un accidentale svitamento del connettore.

Anche quest’ultima soluzione di tipo noto, tuttavia, non consente di ottenere un’ottimale rigidezza della giunzione angolare. Inoltre, questo connettore di tipo noto è costituito da numerosi componenti (grano, dado, spina trasversale), risultando complesso e costoso da realizzare.

Presentazione dell’invenzione

In questa situazione, il problema alla base della presente invenzione è quello di ovviare agli inconvenienti manifestati dalla tecnica fino ad oggi nota, mettendo a disposizione un gruppo di connessione per telai ed un metodo di connessione per telai, i quali consentano di ottenere una giunzione, in particolare angolare, molto stabile e resistente tra due elementi del telaio, sia a trazione che a compressione.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un gruppo di connessione per telai ed un metodo di connessione per telai, i quali consentano di ottenere un’elevata resistenza sia lungo l’asse principale della giunzione che lungo l’asse trasversale.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un gruppo di connessione per telai ed un metodo di connessione per telai, i quali consentano di giuntare in maniera semplice e rapida gli elementi di telaio.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un gruppo di connessione per telai ed un metodo di connessione per telai, i quali consentano di rimuovere facilmente tutti i componenti della giunzione.

Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di mettere a disposizione un gruppo di connessione per telai costruttivamente semplice ed economico da realizzare.

Breve descrizione dei disegni

Le caratteristiche tecniche dell’invenzione, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate ed i vantaggi della stessa risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano alcune forme di realizzazione puramente esemplificative e non limitative, in cui:

- le figure 1a-e mostrano, in maniera schematizzata, alcune tipologie di telai con applicate il gruppo di connessione in oggetto, in corrispondenti diverse configurazioni; - la figura 2 mostra una giunzione angolare del telaio di figura 1a con (parzialmente) applicato il gruppo di connessione in oggetto, in accordo con una prima forma realizzativa dell’invenzione;

- la figura 3 mostra una vista in esploso della giunzione di figura 2;

- la figura 4 mostra una vista in sezione della giunzione angolare secondo un piano parallelo al piano di giacitura del telaio, secondo la prima forma realizzativa della presente invenzione;

- le figure 5 e 6 mostrano due differenti viste prospettiche di un particolare del gruppo di connessione in oggetto, relativo ad un connettore, secondo la suddetta prima forma realizzativa;

- la figura 7 mostra una giunzione angolare del telaio di figura 1a con (parzialmente) applicato il gruppo di connessione in oggetto in accordo con una seconda forma realizzativa dell’invenzione;

- le figure 8 e 9 mostrano due differenti viste prospettiche di un particolare del gruppo di connessione in oggetto, relativo al connettore del gruppo di connessione, in accordo con la suddetta seconda forma realizzativa.

Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferita

Con riferimento agli uniti disegni è stato indicato nel suo complesso con 1 un gruppo di connessione per telai oggetto della presente invenzione.

Il gruppo di connessione 1 di cui trattasi è destinato ad essere vantaggiosamente impiegato per collegare angolarmente due elementi di telaio per formare un angolo di un telaio T. Tale telaio T può essere destinato a svariate applicazioni, quale (anche se non esclusivamente) per la realizzazione di un serramento.

Con riferimento agli esempi delle figure 1a-e (in cui i gruppi di connessione 1 sono indicati in maniera schematica), il telaio T (a cui il gruppo di connessione 1 è applicato) è atto a formare una cornice formata ad esempio da quattro elementi di telaio, ad esempio per un infisso o un’anta di un serramento.

In particolare, il gruppo di connessione 1 può essere impiegato per connettere due elementi di telaio mediante una giunzione a 90° (come negli esempi delle figure 1a-b) o mediante una giunzione a 45 (come negli esempi delle figure 1c-e).

Più in dettaglio, il gruppo di connessione 1 in oggetto è destinato ad essere impiegato per collegare tra loro un primo elemento di telaio 100 ed un secondo elemento di telaio 200 (realizzati ad esempio, ma non esclusivamente, in legno, materiale sintetico, WPC o materiali similari), in particolare in corrispondenza di un primo estremo 101 e di un secondo estremo 201 rispettivamente del primo elemento di telaio 100 e del secondo elemento di telaio 200.

In particolare, il primo elemento di telaio 100 ed il secondo elemento di telaio 200 si sviluppano, preferibilmente con forma allungata, rispettivamente lungo una prima direzione di sviluppo S1 ed una seconda direzione di sviluppo S2, ad esempio rettilinee.

I due elementi di telaio 100, 200 sono destinati ad essere connessi, mediante il gruppo di connessione 1 in oggetto, disposti con le loro direzioni di sviluppo S1, S2 tra loro inclinate, in particolare (ma non esclusivamente) ortogonali l’una rispetto all’altra. Con riferimento agli esempi delle figure 2-4 e 7, il primo elemento di telaio 100 ed il secondo elemento di telaio 200 sono dotati, rispettivamente in corrispondenza del loro primo estremo 101 e secondo estremo 201, di una prima superficie di giunzione 102 e di una seconda superficie di giunzione 202, destinate ad essere unite lungo un corrispondente piano di giunzione PG.

Più in dettaglio, il secondo elemento di telaio 200 è provvisto di una prima faccia laterale 203 e di un’opposta seconda faccia laterale 204, sviluppantisi lungo la seconda direzione di sviluppo S2 del secondo elemento di telaio 200 medesimo, tra loro preferibilmente parallele. Vantaggiosamente, le due facce laterali 203, 204 sono disposte su due lati opposti del secondo elemento di telaio 200, ad esempio la prima faccia laterale 203 su un lato esterno del telaio T e la seconda faccia laterale 204 su un lato interno del telaio T.

La seconda faccia laterale 204 del secondo elemento di telaio 200 è provvista della suddetta seconda superficie di giunzione 202, preferibilmente piana, alla quale è destinato ad essere connesso il primo elemento di telaio 100. In particolare, la prima superficie di giunzione 102 di quest’ultimo, preferibilmente piana, è destinata ad essere giuntata alla seconda superficie di giunzione 202 del secondo elemento di telaio 200, in particolare in battuta su quest’ultima (eventualmente con l’interposizione ulteriori elementi di giunzione o centraggio) in corrispondenza del piano di giunzione PG definito dalla zona di contatto delle due superfici di giunzione 102, 202 medesime.

Vantaggiosamente, la prima superficie di giunzione 102 del primo elemento di telaio 100 è posta frontalmente al primo estremo 101 di quest’ultimo ad intercettazione della prima direzione di sviluppo S1 del primo elemento di telaio 100 medesimo, ed inclinata rispetto al tale prima direzione di sviluppo S1.

Ad esempio nel caso di giunzione a 90° tra i due elementi di telaio 100, 200 (come negli esempi delle figure 1a-b, 2-4, 7), la seconda superficie di giunzione 202 è parallela alla seconda direzione di sviluppo S2 del secondo elemento di telaio 200 (in particolare complanare alla seconda faccia laterale 204 di quest’ultimo), e la prima superficie di giunzione 102 è ortogonale alla prima direzione di sviluppo S1 del primo elemento di telaio 100 (delimitando in particolare il primo estremo 101 di quest’ultimo).

Nel caso di giunzione a 45° i due elementi di telaio 100, 200 (come negli esempi delle figure 1c-e), la prima superficie di giunzione 102 e la seconda superficie di giunzione 202 sono inclinate di 45° rispetto, corrispondentemente, alla prima direzione di sviluppo S1 ed alla seconda direzione di sviluppo S2.

Secondo la presente invenzione, il gruppo di connessine 1 in oggetto comprende almeno un connettore 2 avente un corpo allungato 3 (mostrato in dettaglio negli esempi delle figure 5, 6 e 8, 9), il quale si sviluppa, lungo un primo asse di sviluppo A1, tra una prima estremità 4 ed una seconda estremità 5.

Come trattato in dettaglio nel seguito, il connettore 2 è destinato ad essere inserito, per avvitamento, nel primo elemento di telaio 100 e nel secondo elemento di telaio 200 per trattenere assieme questi ultimi. Con riferimento agli esempi delle figure 1a-e (in cui il gruppo di connessione 1 è rappresentato mediante un segmento indicativo del corpo allungato 3 del connettore 2), il corpo allungato 3 può essere disposto ortogonalmente al piano di giunzione PG (come nelle figure 1a, 1b e 1e), o con una diversa angolazione, ad esempio a 45° (come nelle figure 1c e 1d) o ulteriori angolazioni (non illustrate) in funzione delle particolari situazioni applicative. In particolare, il corpo allungato 3 è applicato agli elementi di telaio 100, 200 inserendolo a partire dalla sua prima estremità 4 ed agendo con uno strumento di un operatore sulla sua seconda estremità 5. Allo scopo, quest’ultima è provvista di mezzi di impegno 6 suscettibili di essere impegnati dallo strumento dell’operatore per far ruotare il corpo allungato 3 attorno al suo primo asse di sviluppo A1 al fine di avvitarlo negli elementi di telaio 100, 200.

Vantaggiosamente, i mezzi di impegno 6 sono ottenuti con una cava 6’ (come negli esempi delle allegate figure) ricavata sulla seconda estremità 5 del corpo allungato 3 e configurata per essere impegnata in rapporto di forma dall’estremità controsagomata dello strumento, quale la punta di un cacciavite o l’estremità di una chiave a brugola.

Ad esempio, la cava 6’ può essere predisposta con forma quadrata, esagonale, Torx, ecc. o con un’impronta a taglio o a stella (anche di tipo Pozi-drive).

In accordo con una differente forma realizzativa (non illustrata nelle allegate figure), i mezzi di impegno 6 sono ottenuti in forma di elemento sporgente della seconda estremità 5 del corpo allungato 3, tale elemento sporgente essendo provvisto ad esempio di un filetto metrico o di una testa esagonale, in modo tale da poter essere impegnato da una apposita bussola.

Vantaggiosamente, il corpo allungato 3 del connettore 2 ha forma sostanzialmente cilindrica (con asse coincidente con il primo asse di sviluppo A1) ed è provvisto di una superficie esterna 7 estendentesi attorno al primo asse di sviluppo A1 con sezione preferibilmente sostanzialmente circolare.

In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, il connettore 2 è configurato come un grano filettato (definito dal corpo allungato 3). In accordo con una diversa forma realizzativa, il connettore 2 può essere ottenuto in forma di vite (in particolare con una testa allargata alla seconda estremità 5).

Il corpo allungato 3 del connettore 2 comprende almeno una prima filettatura 8, predisposta in particolare sulla superficie esterna 7 del corpo allungato 3 medesimo, e sviluppantesi lungo il primo asse di sviluppo A1 di quest’ultimo.

La prima filettatura 8 del connettore comprende almeno un primo tratto 9 disposto in corrispondenza della prima estremità 4 del corpo allungato 3 (in particolare partendo da tale prima estremità 4) e suscettibile di essere inserito nel primo elemento di telaio 100. Inoltre, la prima filettatura 8 è dotata di almeno un secondo tratto 10 disposto tra la seconda estremità 5 del corpo allungato 3 e il suddetto primo tratto 9 (in particolare in prossimità della seconda estremità 5), e suscettibile di essere inserito nel secondo elemento di telaio 200.

Il secondo tratto 10 della prima filettatura 8 ha passo diverso dal passo del primo tratto 9, in modo tale che, avvitando i due tratti 9, 10 nei corrispondenti elementi di telaio 100, 200, questi ultimi siano portati ad avvicinare le loro superfici di giunzione 102, 202.

Vantaggiosamente, il primo tratto 9 della prima filettatura 8 del connettore 2 ha passo maggiore del passo del secondo tratto 10 della prima filettatura 8 medesima. In questo modo, durante l’avvitamento del connettore 2 negli elementi di telaio 100, 200, il primo tratto 9 avanza più velocemente nel primo elemento di telaio 100 rispetto a quanto avanza il secondo tratto 10 nel secondo elemento di telaio 200, comportando pertanto un avvicinamento delle superfici di giunzione 102, 202 dei due elementi telaio 100, 200.

In accordo con la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure 4-9, la prima filettatura 8 del corpo allungato 3 del connettore 2 comprende un primo filetto 11 disposto nel primo tratto 9, ed un secondo filetto 12 disposto nel secondo tratto 10 e separato dal primo filetto 11. In particolare, il primo filetto 11 ed il secondo filetto 12 definiscono il passo rispettivamente del primo tratto 9 e del secondo tratto 10 della prima filettatura 8, con il passo del primo filetto 11 maggiore del passo del secondo filetto 12.

In accordo con una differente forma realizzativa non illustrata, la prima filettatura 8 del corpo allungato 3 del connettore 2 comprende un filetto a passo variabile (in particolare uno solo) che si estende nel primo tratto 9 e nel secondo tratto 10 della prima filettatura 8 medesima, e in particolare si estende in maniera continua lungo il corpo allungato 3. In particolare, la parte del filetto a passo variabile che si estende nel primo tratto 9 del corpo allungato 3 avrà passo differente (e vantaggiosamente maggiore) della parte del filetto a passo variabile che si estende nel secondo tratto 10 del corpo allungato 3 medesimo. Vantaggiosamente, il passo del filetto varia in maniera graduale dal primo tratto 9 al secondo tratto 10 del corpo allungato 3. Opportunamente, il primo tratto 9 ed il secondo tratto 10 della prima filettatura 8, rispettivamente in prossimità della prima estremità 4 e della seconda estremità 5 del corpo allungato 3, hanno passo costante (seppure diverso l’uno rispetto all’altro). Il connettore 2 così predisposto è in grado di accoppiare e fissare i due elementi di telaio 100, 200, garantendo elevati valori di resistenza della giunzione e, in fase di installazione, consentendo di evitare l’utilizzo di morse per mettere in posizione gli elementi di telaio 100, 200, evitare distacchi tra questi ultimi e in generale ridurre le operazioni per pre-assemblare il telaio T.

Vantaggiosamente, il corpo allungato 3 del connettore 2 può essere dotato di scanalature e/o nervature longitudinali di antirotazione (non illustrate nelle allegate figure), le quali si sviluppano lungo la superficie esterna 7 del corpo allungato 3 ad intersezione della prima filettatura 8 di quest’ultimo. Tali scanalature/nervature di antirotazione hanno lo scopo di evitare accidentali allentamenti e/o svitamenti del corpo allungato 3 del connettore 2, prima del termine dell’assemblaggio del telaio T. La prima filettatura 8 del corpo allungato 3 del connettore 2 presenta un primo diametro esterno (definito come il diametro misurato alle creste di filetti) ed un primo diametro interno (definito come il diametro misurato sul fondo dei filetti).

Opzionalmente, il primo tratto 9 della prima filettatura 8 potrà avere diametro (esterno e/o interno) differente dal secondo tratto 10, in modo tale comunque da rendere l’avanzamento del primo tratto 9 maggiore di quello del secondo tratto 10.

Opportunamente, la prima filettatura 8 del connettore 2 potrà essere ad un principio o a più principi.

Operativamente, come trattato nel seguito in relazione al metodo di connessione in oggetto, il corpo allungato 3 del connettore 2 è destinato ad essere inserito in pre-fori 103, 205 degli elementi di telaio 100, 200 aventi diametro minore del diametro esterno della prima filettatura 8 e preferibilmente sostanzialmente uguale al diametro della superficie esterna 7 del corpo allungato 3 (o uguale al diametro interno della prima filettatura 8).

Preferibilmente, la prima estremità 4 del corpo allungato 3 del connettore 2 ha forma rastremata (ad esempio conica o troncoconica), al fine di agevolare l’inserimento e l’alloggiamento del connettore 2 nei pre-fori 103, 205 degli elementi di telaio 100, 200.

Opzionalmente, in accordo con la forma realizzativa illustrata nelle figure 7-9, la prima estremità 4 del corpo allungato 3 è di tipo perforante al fine di favorire l’inserimento e l’avvitamento del connettore 2 negli elementi di telaio 100, 200. Allo scopo, preferibilmente, la prima estremità 4 può essere dotata di forma svasata/appuntita, e/o di elementi taglienti 13 ottenuti ad esempio mediante opportune scanalature/intagli (come nelle allegate figure) oppure come elementi sporgenti rispetto alla superficie esterna 7 del corpo allungato 3 (quali alette o lobature). Il corpo allungato 3 del connettore 2 è dotato di almeno un foro trasversale 14, il quale si estende assialmente, in maniera passante, con asse X inclinato rispetto al primo asse di sviluppo A1 del corpo allungato 3 e, in particolare, ortogonale a tale primo asse di sviluppo A1. In particolare, il foro trasversale 14 si estende diametralmente da un lato all’altro della superficie esterna 7 del corpo allungato 3, preferibilmente con il proprio asse X ortogonale al primo asse di sviluppo di quest’ultimo.

Opportunamente, il foro trasversale 14 è dotato di un’estensione assiale lungo il proprio asse X (ad attraversamento trasversale del corpo allungato 3, come sopra esposto), di una estensione in larghezza secondo una direzione ortogonale al suo asse X ed al primo asse di sviluppo A1 del corpo allungato 3, ed un’estensione in ampiezza secondo una direzione parallela al primo asse di sviluppo A1 del corpo allungato 3. Opportunamente, il foro trasversale 14 del corpo allungato 3 del connettore 2 può essere realizzato in fase di produzione del connettore 2 medesimo (ad esempio mediante stampaggio), oppure, diversamente, il foro trasversale 14 può essere realizzato anche successivamente alla produzione del connettore 2, impiegando ad esempio un trapano o uno strumento similare per perforare il corpo allungato 3 (questa operazione potendo essere eseguita ad esempio anche in fase di assemblaggio della giunzione prima di applicare il connettore 2 agli elementi di telaio 100, 200). Secondo l’invenzione, il gruppo di connessione 1 comprende almeno una vite trasversale 15 destinata ad essere applicata ad almeno uno degli elementi di telaio 100, 200 passando attraverso il corrispondente foro trasversale 14 del corpo allungato 3 del connettore 2.

Più in dettaglio, con riferimento alle figure 3, 4 e 7, la vite trasversale 15 comprende un gambo 16, il quale si sviluppa lungo un secondo asse di sviluppo A2 ed è dotato di una seconda filettatura 17 sviluppantesi, in particolare, lungo il secondo asse di sviluppo A1, e definita ad un corrispondente filetto.

In particolare, la seconda filettatura 17 della vite trasversale 15 presenta un secondo diametro esterno (definito come il diametro misurato alle creste del suo corrispondente filetto) ed un secondo diametro interno (definito come il diametro misurato sul fondo del corrispondente filetto).

Vantaggiosamente, il gambo 16 della vite trasversale si sviluppa lungo il secondo asse di sviluppo A2 tra una estremità di punta 18 ed un’opposta estremità di testa 19 sulla quale l’operatore è suscettibile di agire per avvitare o svitare la vite trasversale 15, ad esempio mediante un cacciavite.

Opportunamente, in accordo con le forme realizzative illustrate nelle allegate figure, la vite trasversale 15 è dotata, in corrispondenza dell’estremità di testa 19, di una testa allargata 20 su cui è ricavato un intaglio per l’impegno del cacciavite. Ovviamente, senza per questo uscire dall’ambito di tutela della presente privativa, la vite trasversale 15 potrà essere realizzata anche in forma di grano filettato (privo di testa allargata).

Operativamente, il gambo 16 della vite trasversale 15 è destinato ad essere avvitato in uno degli elementi di telaio 100, 200 e a passare attraverso il foro trasversale 14 del connettore 2, con il secondo asse di sviluppo A2 della vite trasversale 15 inclinato rispetto al primo asse di sviluppo A1 del corpo allungato 3 del connettore 2 e, in particolare, sostanzialmente ortogonale al primo asse di sviluppo A1. Opportunamente, la vite trasversale 15 può essere avvitata al corrispondente elemento di telaio 100, 200 inserendola in un corrispondente foro preformato 300 oppure, diversamente, può essere applicata perforando al contempo l’elemento di telaio 100, 200 senza realizzare precedentemente un foro preformato.

Vantaggiosamente, il corpo allungato 3 del connettore 2 è dotato di più fori trasversali 14 disposti lungo il primo asse di sviluppo A1 e destinati ad essere attraversati dai gambi 16 di corrispondenti viti trasversali 15.

Preferibilmente, in maniera opzionale, il corpo allungato è provvisto di almeno un foro trasversale 14 posto nel primo tratto 9 della prima filettatura 8 e di almeno un foro trasversale 14 posto nel secondo tratto 10 della prima filettatura 8, i quali fori trasversali 14 sono attraversati da corrispondenti viti trasversali 15 avvitate, rispettivamente, nel primo e nel secondo elemento di telaio 100, 200. Ovviamente, i fori trasversali 14 possono essere disposti anche in parti lisce della superficie esterna 7 del corpo allungato 3.

Vantaggiosamente, uno o più dei fori trasversali 14 hanno forma allungata (secondo l’estensione in ampiezza) lungo il primo asse di sviluppo A1 del corpo allungato 3, in modo tale da essere più facilmente intercettati delle viti trasversali 15.

Il corpo allungato 3 del connettore 2 è realizzato in un primo materiale, quale ad esempio un materiale plastico oppure un materiale metallico (come una lega “Zamak”), il quale sia in ogni caso sufficientemente duro da consentire alla prima filettatura 8 del corpo allungato 3 di impegnarsi per avvitamento nei pre-fori 103, 205 degli elementi di telaio 100, 200, maschiando tali pre-fori 103, 205.

Inoltre, la vite trasversale 15 è realizzata in un secondo materiale, in particolare un materiale metallico (ad esempio ottone, acciaio, acciaio inox, ecc.).

In accordo con l’idea alla base della presente invenzione il primo materiale del corpo allungato 3 del connettore 2 ha durezza inferiore alla durezza del secondo materiale della vite trasversale 15, in modo tale che quest’ultima sia in grado di deformare il corpo allungato 3 quando il gambo 16 della vite trasversale 15 è inserito nel foro trasversale 14 del corpo allungato 3 medesimo.

Inoltre, il foro trasversale 14 del corpo allungato 3 ha larghezza inferiore al secondo diametro esterno della seconda filettatura 17 della vite trasversale 15. In questo modo, quando il gambo 16 della vite trasversale 15 è inserito nel foro trasversale 14 del corpo allungato 3, la seconda filettatura 17 della vite trasversale 15 deforma il corpo allungato 3 del connettore 2 maschiando tale foro trasversale 14 per impegnarsi per avvitamento al corpo allungato 3.

Ciò comporta un saldo impegno della vite trasversale 15 al connettore 2, creando una giunzione molto stabile e resistente tra i due elementi di telaio 100, 200.

Vantaggiosamente, la vite trasversale 15 è di tipo autofilettante, in modo tale che la sua seconda filettatura 17 possa più facilmente deformare il corpo allungato 3 filettando il foro trasversale 14 di quest’ultimo al fine di garantire un saldo impegno della vite trasversale 15 al connettore 2.

Vantaggiosamente, nel caso in cui il telaio T sia destinato alla realizzazione di un serramento (quale una finestra o una porta-finestra) la vite trasversale 15 del gruppo di connessione 1 può essere costituita da una corrispondente vite di connessione della ferramenta perimetrale FP del serramento.

In particolare, la ferramenta perimetrale FP (comprendente ad esempio bandelle per cerniera, squadre angolari, maccanismi per cremonese, piastre di riscontri, nottolini, ecc.) è destinata ad essere disposta, in maniera di per sé nota, sul lato esterno della cornice del telaio T, e almeno parte di tale ferramenta FP è posta in corrispondenza delle giunzioni angolari del telaio T, come indicato schematicamente negli esempi delle figure 1a-e.

In queste ultime applicazioni, come i serramenti, le viti trasversali 15 hanno un’azione sinergica con la presenza della ferramenta perimetrale FP del serramento per determinare la stabilità delle giunzioni.

In particolare, è possibile ottenere un serramento più stabile e resistente utilizzando lo stesso numero e lo stesso tipo di viti utilizzate per la realizzazione di un serramento con un normale sistema di giunzione degli angoli, in quanto il gruppo di connessione 1 è parzialmente integrato nei componenti della ferramenta perimetrale FP del serramento.

Costituisce oggetto della presente invenzione anche un metodo per connettere due elementi di telaio, utilizzando in particolare il gruppo di connessione 1 sopra descritto, di cui si manterranno i riferimenti per semplicità espositiva.

Tale metodo è impiegabile per la realizzazione di un telaio T, in particolare in forma di cornice (ad esempio quadrangolare), in cui le giunzioni angolari tra gli elementi di telaio sono ottenute tramite il gruppo di connessione 1 in oggetto.

Tale metodo è vantaggiosamente impiegabile, anche se non esclusivamente, per la realizzazione di telai di serramenti.

Il metodo in oggetto prevede di predisporre un primo elemento di telaio 100 ed un secondo elemento di telaio 200, dotati rispettivamente di una prima superficie di giunzione 102 e di una seconda superficie di giunzione 202 destinate ad essere connesse lungo un piano di giunzione PG, in accordo con quanto già sopra discusso. È previsto di ricavare un primo pre-foro 103 sulla prima superficie di giunzione 102 del primo elemento di telaio 100. Tale primo pre-foro 103 è preferibilmente cieco e si sviluppa in particolare parallelamente alla prima direzione di sviluppo S1 del primo elemento di telaio 100.

È previsto altresì di ricavare sul secondo elemento di telaio 200 un secondo pre-foro 205 sviluppantesi in maniera passante dalla prima faccia laterale 203 alla seconda superficie di giunzione 202 della seconda faccia laterale 203 del secondo elemento di telaio 200 medesimo. Tale secondo pre-foro 205 è preferibilmente ortogonale alla seconda direzione di sviluppo S2 del secondo elemento di telaio 200.

I pre-fori 103, 205 sono ad esempio realizzati mediante un trapano.

Vantaggiosamente, il primo pre-foro 103 ed il secondo pre-foro 205 sono non filettati con forma ad esempio cilindrica. In particolare, i pre-fori 103, 205 hanno diametro minore del diametro esterno della prima filettatura 8 del connettore 2, in modo tale che, a seguito dell’inserimento di quest’ultimo, i pre-fori 103, 205 possano essere maschiati dal tale prima filettatura 8. Preferibilmente, i pre-fori 103, 205 hanno diametro sostanzialmente uguale a quello del corpo allungato 3 del connettore 2 o al diametro interno della prima filettatura 8.

Il metodo in oggetto prevede altresì di disporre la prima superficie di giunzione 102 del primo elemento di telaio 100 di fronte alla seconda seconda di giunzione 202 del secondo elemento di telaio 200 con il primo pre-foro 103 sostanzialmente allineato al secondo pre-foro 205.

Quindi, il corpo allungato 3 del connettore 2 è inserito nel secondo pre-foro 205 e nel primo pre-foro 103 mediante avvitamento, in particolare agendo con uno strumento sui mezzi di impegno 6 alla seconda estremità 5 del corpo allungato 3.

In particolare, il connettore 2 viene inizialmente inserito, con la sua prima estremità 4, all’interno del secondo pre-foro 205 del secondo elemento di telaio 200, e facendo attraversare al corpo allungato 3 tale secondo pre-foro 205 fino a quando la prima estremità 4 esce dalla seconda superficie di giunzione 202 del secondo elemento di telaio 200 ed entra nel primo pre-foro 103 del primo elemento di telaio 100. Agendo in avvitamento sul corpo allungato 3 del connettore 2, il primo tratto 9 di quest’ultimo viene portato all’interno del primo pre-foro 103 del primo elemento di telaio 100 ed il secondo tratto 10 nel secondo pre-foro 205 del secondo elemento di telaio 200. Più in dettaglio, viene avvitato il primo tratto 9 della prima filettatura 8 del connettore 2 nel primo pre-foro 103 maschiando quest’ultimo con una corrispondente prima contro-filettatura, e viene avvitato il secondo tratto 10 della prima filettatura 8 nel secondo pre-foro 205 maschiando quest’ultimo con una corrispondente seconda contro-filettatura.

L’avvitamento dei due tratti 9, 10 della prima filettatura 8 all’interno dei corrispondenti pre-fori 103, 205 continua fino a portare la prima superficie di giunzione 102 del primo elemento di telaio 100 in battuta contro la seconda superficie di giunzione 202 del secondo elemento di telaio 200 lungo il corrispondente piano di giunzione PG. Opportunamente, la battuta tra le due superfici di giunzione 102, 202 può essere ottenuta anche con l’interposizione (parziale o completa) di ulteriori elementi di giunzione o centraggio (quali piastrine, squadrette, ecc.).

Opportunamente, il primo tratto 9 della prima filettatura 8 (con avanzamento più veloce) oltrepasserà completamente il secondo pre-foro 205 rimanendo all’interno del primo pre-foro 103, mentre il secondo tratto 10 della prima filettatura 8 (con avanzamento più lento) rimarrà all’interno del secondo pre-foro 205. In questo modo, in particolare, agendo in avvitamento sul connettore 2, la diversità di avanzamento dei due tratti 9, 10 della prima filettatura 8 (data ad esempio dalla diversità di passo), porterà il primo elemento di telaio 100 ad avvicinarsi al secondo elemento di telaio 200 fino alla battuta delle due superfici di giunzione 102, 202.

In particolare, secondo la forma realizzativa illustrata nelle allegate figure, il primo filetto del primo tratto 9 sarà portato completamente all’interno del primo pre-foro 103 del primo elemento di telaio 100, ed il secondo filetto del secondo tratto 10 sarà portato esclusivamente nel secondo pre-foro 205 del secondo elemento di telaio 200. In accordo con la forma realizzativa (non illustrata) in cui il connettore 2 ha un (preferibilmente unico) filetto a passo variabile, la parte del filetto nel primo tratto 9 sarà portata completamente all’interno del primo pre-foro 103 del primo elemento di telaio 100, mentre la parte del filetto nel secondo tratto 10 sarà portata nel secondo pre-foro 205 del secondo elemento di telaio 200, disponendo preferibilmente la parte di transizione tra i due tratti ad intercettazione del piano di giunzione PG.

In particolare, l’inserimento del connettore 2 è eseguito fino a portare la seconda estremità 5 del corpo allungato 3 sulla prima faccia laterale 203 del secondo elemento di telaio 200 o oltre tale prima facci laterale 203 all’interno del secondo elemento di telaio 200 medesimo.

Vantaggiosamente, in maniera opzionale, il metodo prevede di realizzare (ad esempio tramite un trapano) almeno un foro preformato 300 sul primo elemento di telaio 100 e/o sul secondo elemento di telaio 200, per l’inserimento della corrispondente vite trasversale 15.

In particolare, il foro preformato 300 ha asse inclinato rispetto al primo asse di sviluppo A1 del connettore 2 inserito nei pre-fori 103, 205, e preferibilmente ortogonale a tale primo asse di sviluppo A1. Il foro preformato 300 intercetta vantaggiosamente il primo pre-foro 103 o il secondo pre-foro 205 (in funzione dell’elemento di telaio 100, 200 su cui il foro preformato 300 è realizzato).

Opportunamente, sono realizzati più fori preformati 300, in particolare almeno uno su ciascun elemento di telaio 100, 200, per l’applicazione di corrispondenti viti trasversali 15.

Preferibilmente, il foro preformato 300 è realizzato prima dell’inserimento del connettore nei pre-fori 103, 205. Quando il connettore 2 è poi applicato, esso viene disposto con il suo foro trasversale 14 allineato con un corrispondente foro preformato 300 realizzato nell’elemento di telaio 100, 200.

Opportunamente, il foro preformato 300 non è filettato e ha diametro inferiore al secondo diametro esterno della seconda filettatura 17 della vite trasversale 15. Vantaggiosamente, nel caso in cui siano usate come viti trasversali 15 le viti di connessione della ferramenta perimetrale FP del serramento, i fori preformati 300 coincideranno con la posizione prevista per tali viti di connessione in funzione delle caratteristiche della ferramenta FP impiegata.

In accordo con una diversa forma attuativa del metodo in oggetto, le viti trasversali 15 sono inserite per avvitamento nel corrispondente elemento di telaio 100, 200 senza realizzare precedentemente dei fori preformati. In questo caso, le viti trasversali 16 (preferibilmente autoperforanti) perforano esse stesse l’elemento di telaio 100, 200 per penetrare al suo interno.

Il metodo in oggetto prevede di avvitare la vite trasversale 15 nel primo elemento di telaio 100 e/o secondo elemento di telaio 200, fino ad inserire il gambo 16 della vite trasversale 15 nel corrispondente foro trasversale 14 del corpo allungato 3, in modo tale che la seconda filettatura 17 della vite trasversale 15 deformi il corpo allungato 3 del connettore 2 maschiando il foro trasversale 14 e si impegni per avvitamento al corpo allungato 3 medesimo.

Vantaggiosamente, la vite trasversale 15 è applicata con il proprio secondo asse di sviluppo A2 inclinato rispetto al primo asse di sviluppo A1 del corpo allungato 3 del connettore 2, e preferibilmente sostanzialmente ortogonale al primo asse di sviluppo A1.

Preferibilmente, nel caso opzionale in cui l’elemento di telaio 100, 200 è stato provvisto di fori preformati 300, la vite trasversale 15 è inserita nel corrispondente foro preformato 300, in modo tale che la seconda filettatura 17 della vite trasversale 15 deformi tale foro preformato 300 maschiandolo, e si impegni per avvitamento all’elemento di telaio 100, 200. Nel caso, invece, in cui la vite trasversale 15 sia applicata all’elemento di telaio 100, 200 senza foro preformato, la vite trasversale 15 stessa perfora e deforma direttamente l’elemento di telaio 100, 200.

L’impegno per avvitamento delle viti trasversali 15 al connettore 2, a seguito della maschiatura dei corrispondenti fori trasversali 14 di quest’ultimo, consente di garantire un elevata resistenza meccanica della giunzione, tale che, ad esempio, su serramenti di dimensioni non elevate, non sarebbe neppure necessario l’utilizzo di ulteriori elementi di fissaggio quali spine o tasselli in legno.

L’invenzione così concepita raggiunge pertanto gli scopi prefissi.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di connessione (1) per telai, il quale comprende almeno un connettore (2) comprendente: - un corpo allungato (3), il quale è realizzato in un primo materiale e si sviluppa, lungo un primo asse di sviluppo (A1), tra una prima estremità (4) ed una seconda estremità (5) provvista di mezzi di impegno (6) suscettibili di essere impegnati da uno strumento per far ruotare detto corpo allungato (3) attorno a detto primo asse di sviluppo (A1); in cui detto corpo allungato (3) comprende almeno una prima filettatura (8) dotata: - di almeno un primo tratto (9) disposto almeno in corrispondenza di detta prima estremità (4) e suscettibile di essere inserito in un primo elemento di telaio (100); e - di almeno un secondo tratto (10) disposto tra detta seconda estremità (5) e detto primo tratto (9), avente passo diverso dal passo di detto primo tratto (9), e suscettibile di essere inserito in un secondo elemento di telaio (200) da giuntare a detto primo elemento di telaio (100); in cui detto corpo allungato (3) è dotato di almeno un foro trasversale (14) estendenti assialmente, in maniera passante, secondo un asse (X) inclinato rispetto a detto primo asse di sviluppo (A1); - almeno una vite trasversale (15) realizzata in un secondo materiale e comprendente un gambo (16) il quale si sviluppa lungo un secondo asse di sviluppo (A2) ed è dotato di una seconda filettatura (17); detto gruppo di connessione (1) essendo caratterizzato dal fatto che: - il primo materiale del corpo allungato (3) di detto connettore (2) ha durezza inferiore alla durezza del secondo materiale di detta vite trasversale (15), - detto foro trasversale (14) ha larghezza inferiore al diametro esterno della seconda filettatura (17) di detta vite trasversale (15), in modo tale che il gambo (16) di detta vite trasversale (15) sia inseribile in detto foro trasversale (14) con detta seconda filettatura (17) che deforma il corpo allungato (3) di detto connettore (2) maschiando detto foro trasversale (14) per impegnarsi per avvitamento a detto corpo allungato (3).
2. 2. Gruppo di connessione (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il primo tratto (9) della prima filettatura (8) di detto corpo allungato (3) ha passo maggiore del passo del secondo tratto (10) di detta prima filettatura (8).
3. 3. Gruppo di connessione (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la prima filettatura (8) di detto corpo allungato (3) comprende un primo filetto (11) disposto in detto primo tratto (9), ed un secondo filetto (12) disposto in detto secondo tratto (10) e separato da detto primo filetto (11).
4. 4. Gruppo di connessione (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la prima filettatura (8) di detto corpo allungato (3) comprende almeno un filetto a passo variabile estendentesi in detto primo tratto (9) ed in detto secondo tratto (10).
5. 5. Gruppo di connessione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un foro trasversale (14) ha forma allungata lungo detto primo asse di sviluppo (A1).
6. 6. Gruppo di connessione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’asse (X) del foro trasversale (14) di detto corpo allungato (3) è sostanzialmente ortogonale al primo asse di sviluppo (A1) di detto corpo allungato (3).
7. 7. Gruppo di connessione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo allungato (31) è dotato di più detti fori trasversali (14) disposti lungo detto primo asse di sviluppo (A1).
8. 8. Gruppo di connessione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la prima estremità (4) di detto corpo allungato (3) ha forma rastremata.
9. 9. Gruppo di connessione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta vite trasversale (15) è di tipo autofilettante.
10. 10. Metodo per connettere due elementi di telaio, mediante un gruppo di connessione (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, il quale metodo prevede di: - predisporre un primo elemento di telaio (100) provvisto di una prima superficie di giunzione (102); - predisporre un secondo elemento di telaio (200) provvisto di una prima faccia laterale (203) e di un’opposta seconda faccia laterale (204) avente una seconda superficie di giunzione (202) destinata ad essere giuntata alla prima superficie di giunzione (102) di detto primo elemento di telaio (100), - ricavare un primo pre-foro (103) sulla prima superficie di giunzione (102) di detto primo elemento di telaio (100); - ricavare su detto secondo elemento di telaio (200) un secondo pre-foro sviluppantesi in maniera passante da detta prima faccia laterale (203) alla seconda superficie di giunzione (202) di detta seconda faccia laterale (204); - disporre la prima superficie di giunzione (102) di detto primo elemento di telaio (100) di fronte alla seconda superficie di giunzione (202) di detto secondo elemento di telaio (200) con detto primo pre-foro (103) sostanzialmente allineato a detto secondo pre-foro (205); - inserire detto corpo allungato (3) in detto primo pre-foro (103) e in detto secondo pre-foro (205), avvitando il primo tratto (9) di detta prima filettatura (8) in detto primo pre-foro (103) maschiando corrispondentemente detto primo pre-foro (103), ed avvitando il secondo tratto (10) di detta prima filettatura (8) in detto secondo pre-foro (205) maschiando corrispondentemente detto secondo pre-foro (205), fino a portare detta prima superficie di giunzione (102) in battuta contro detta seconda superficie di giunzione (202); - avvitare almeno una detta vite trasversale (15) in detto primo elemento di telaio (100) e/o secondo elemento di telaio (200), fino ad inserire il gambo (16) di detta vite trasversale (15) in un corrispondente detto foro trasversale (14) di detto corpo allungato (3), in modo tale che la seconda filettatura (17) di detta vite trasversale (16) deformi il corpo allungato (3) di detto connettore (2) maschiando detto foro trasversale (14) e si impegni per avvitamento a detto corpo allungato (3).