IT201900013338A1 - Container convertibile per trasporto di merci, alla rinfusa o meno - Google Patents

Container convertibile per trasporto di merci, alla rinfusa o meno Download PDF

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IT201900013338A1
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IT
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IT102019000013338A
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Lauro Mariani
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Sarl Maritime Trading Company
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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“CONTAINER CONVERTIBILE PER TRASPORTO DI MERCI, ALLA RINFUSA O MENO”
Settore Tecnico dell’Invenzione
La presente invenzione è relativa ad una container convertibile per il trasporto di merci miste, il quale può trasportare in modo efficiente sia merci cosiddette “in bulk”, come granaglie, cerali, granuli di polimero, ecc., sia qualsiasi altro tipo di merci.
Tecnica Nota
È noto che le merci in bulk vengono trasportate prevalentemente senza l’uso di container. In particolare, il trasporto di cereali avviene prevalentemente per mare, nella quasi totalità dei casi per mezzo di navi per carico alla rinfusa. Queste navi hanno la capacità di diverse migliaia di tonnellate, indicativamente da 10.000 a 100.000 tonnellate. Successivamente, o per percorsi brevi, il trasporto avviene per terra, con mezzi su gomma aventi cassoni da circa 30-50 tn c/u, o per ferrovia, con cassoni similari.
Il processo logistico più diffuso prevede:
• L’esistenza presso il produttore della merce di silos per l’immagazzinamento temporaneo del raccolto in attesa dei mezzi su gomma per lo smistamento verso i punti di raccolta (porto o hub ferroviari);
• prelievo dai silos con vettore su gomma (ca. 30 tn). Per una nave Panamax da 60.000 tn occorrono 2000 trasporti su gomma;
• Il vettore trasferisce la merce nei silos ferroviari o in quelli portuali;
• La merce viene prelevata dai silos portuali e caricata su nave;
Queste operazioni si ripetono al contrario quando la nave arriva a destinazione e, poi, la nave ritorna generalmente vuota.
Questo sistema di trasporto comporta una logistica complessa per le diverse fasi e operazioni coinvolte, un elevato costo operativo per la notevole manipolazione della merce nel trasferimento da e verso i vari silos, i cassoni dei mezzi su gomma o ferroviari, le stive nave, eccetera, manipolazione che in certi casi può anche incidere sulla qualità della merce, e un elevato costo di gestione.
A ciò si aggiunga il fatto che i mezzi utilizzati sono costosi a causa della loro specializzazione, che non li rende idonei ad altro utilizzo, del fatto che anche per questo motivo il viaggio di ritorno avviene a vuoto, e del fatto che i mezzi di trasporto descritti hanno un ridotto utilizzo annuo, in quanto destinati al trasporto di merce stagionale.
Inoltre, vi sono tempi lunghi di trasporto, dettati da tutte le operazioni di carico e scarico coinvolte.
Infine, a causa dell’immagazzinamento in grandi silos, anche ad alte temperature ed alla mescolanza di merce di diversa provenienza, si può generare, come già accennato, un deterioramento qualitativo e biologico, o perdite, della merce con conseguente danno economico.
È anche noto effettuare il trasporto di cereali mediante containers specializzati. Questo sistema utilizza containers cilindrici di dimensioni tali da rimanere racchiusi in una struttura dalle dimensioni dei containers standard, per poter essere manipolati e trasportati allo stesso modo.
Questi containers vengono impiegati solo marginalmente ed in casi molto speciali, in quanto risentono:
• di un alto costo di costruzione;
• della loro stessa specializzazione, in quanto adatti solo al trasporto di poche tipologie di prodotto, e per questo con flussi unidirezionali; • del vincolo di un viaggio di ritorno a vuoto;
• dell’utilizzo per un breve periodo nell’anno perché destinato a merce stagionale.
Pertanto, per tutti questi motivi, i container specializzati esistenti vengono impiegati esclusivamente per trasporto via terra e non marino.
È infine da notare che, benché siano in uso piccoli silos costituiti da sacchi, essi non sarebbero adatti per il trasporto di cereali per mezzo di containers, a causa del grande spazio inutilizzato occupato dall’ingombrante cono di scarico e risentirebbero comunque dei medesimi inconvenienti dei containers specializzati.
Sintesi dell’Invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di superare gli inconvenienti dello stato dell’arte, fornendo un container convertibile adatto a trasportare alla rinfusa prodotti alimentari cerealicoli o farine, ma che sia al contempo del tutto assimilabile a, ed utilizzabile come, un container standard, adatto a trasportare merci non in bulk, ad esempio scatole, macchinari, eccetera.
In base all’invenzione viene dunque fornito un container convertibile avente le caratteristiche enunciate nelle rivendicazioni annesse.
La soluzione proposta permette di estendere al trasporto dei prodotti cerealicoli i benefici economici e logistici offerti dai containers tradizionali, ossia:
• impiego indistinto dei containers per i cereali e altre merci non in bulk, normalmente trasportate dai containers tradizionali (standard);
• forte riduzione dei costi e dei tempi del processo logistico;
• impiego del container per tutto l’anno, eliminando o riducendo sensibilmente i periodi di viaggio di ritorno a vuoto e di inattività dovuta alla stagionalità del prodotto;
• protezione dei prodotti trasportati dal deterioramento;
• mantenimento della differenziazione qualitativa originaria di prodotti trasportati, grazie al loro frazionamento su volumi contenuti. Inoltre, è possibile con un basso costo di adattamento rendere convertibili secondo l’invenzione anche container tradizionali già esistenti.
Breve Descrizione dei Disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno chiari dalla descrizione che segue di un suo esempio non limitativo di attuazione, effettuata con riferimento alla figure dei disegni annessi, in cui:
- La figura 1 illustra schematicamente una vista prospettica di tra quarti posteriore e dall’alto di un container convertibile secondo l’invenzione, con parti rimosse per una migliore comprensione, durante una fase di riempimento dello stesso;
- La figura 2 illustra schematicamente la medesima vista di figura 1 del container convertibile dell’invenzione in una configurazione di pieno carico;
- La figura 3 illustra schematicamente una vista frontale in elevazione del container di figure 1 e 2 sezionata trasversalmente, mentre si trova in una configurazione di utilizzo per merci in bulk;
- Le figure da 4 a 7 illustrano schematicamente la medesima vista frontale in elevazione e sezionata trasversalmente di figura 3 durante successive fasi di carico e scarico di merce in bulk nello/dallo stesso; e
- La figura 8 illustra schematicamente la medesima vista frontale in elevazione e sezionata trasversalmente di figura 3 del container dell’invenzione, in una diversa configurazione d’uso.
Descrizione Dettagliata
Con riferimento alle figure da 1 a 3, è indicato con il numero di riferimento 1 un container per il trasporto di merci alla rinfusa e non, comprendente un involucro autoportante 2 sostanzialmente rigido delimitato da un pavimento 3, un soffitto 4 e rispettive pareti laterali 5,6, 7, nonché da una porta basculante 8 situata ad una prima estremità longitudinale 9 dell’involucro 2. La porta basculante 8 è di tipo noto, generalmente a due battenti, dei quali solo uno è illustrato per semplicità in figure 1 e 2.
Secondo un primo aspetto dell’invenzione, il container 1 comprende inoltre almeno un sacco 10 pieghevole e flessibile montato all’interno dell’involucro 2.
Il sacco 10 ha un volume tale da occupare, in una configurazione distesa (figura 2), uno spazio in altezza pari a sostanzialmente una distanza in altezza presente tra pavimento 3 e soffitto 4 dell’involucro 2.
Preferibilmente, l’involucro 2 ed il sacco 10 hanno forma sostanzialmente parallelepipeda, il sacco 10 è fissato appeso al soffitto 4 in qualsiasi modo opportuno e non illustrato per semplicità con una sua porzione superiore 11 ed il sacco 10 presenta, nella configurazione distesa, un volume esterno sostanzialmente pari o di poco inferiore al volume interno dell’involucro 2, ad esempio presenta una estensione longitudinale appena inferiore a quella dell’involucro 2, in modo da lasciare libera parte dell’interno della estremità 9 dell’involucro 2, prossimale alla porta 8. Anche la forma del sacco 10 è tale che, quando esso è in configurazione estesa (ad esempio è pieno) esso assume quasi totalmente, come si vedrà, la sagoma dell’involucro 2.
L’involucro 2 è realizzato in una lamiera metallica grecata, saldata e/o imbullonata, in modo noto.
Il container 1 comprende inoltre almeno un tubo di adduzione/caricamento 12 di una merce in bulk 13 (figure 4, 5) all’interno del sacco 10 stesso.
Il tubo di adduzione 12 è disposto immediatamente adiacente al soffitto 4, tra quest’ultimo ed il sacco 10, ad esempio fissato solidale al soffitto 4 in qualsiasi modo conveniente ed è collegato idraulicamente con l’interno del sacco 10.
Il container 1 comprende inoltre almeno un tubo di scarico 14 della merce in bulk 13 dall’interno del sacco 10.
Il tubo di scarico 14 è collegato solidale con il sacco 10 in corrispondenza di una porzione inferiore 15 del sacco 10 rivolta verso il pavimento 3 dell’involucro 2 ed è pure collegato idraulicamente con l’interno del sacco 10, che, a parte i collegamenti con i tubi 12 e 14, è generalmente un elemento chiuso, oppure aperto solamente alla sommità, cioè verso il soffitto 4, in corrispondenza della porzione superiore 11, che ne delimita, in questo caso, solamente il perimetro.
Il sacco 10 è realizzato con materiali e tecnologie note ma opportunamente adattati per l’impiego specifico. Ad esempio si seleziona un tessuto adatto al trasporto alimentare nel rispetto delle normative internazionali.
Ad esempio, in una possibile forma di realizzazione preferita, il tessuto è del tipo TREVIRA®, ad esempio è realizzato in un polietilenglicole tereftalato o equivalente, molto resistente ai carichi e che consente la opportuna traspirazione necessaria alla merce in bulk 13 trasportata quando questa consiste in cereali, come nella forma di realizzazione preferita.
È ovvio che, secondo possibili varianti non illustrate per semplicità, anziché avere un unico sacco 10, è possibile alloggiare nell’involucro 2 due o più sacchi più piccoli. Quanto si dirà con riferimento al sacco 10 si applica identicamente a tali possibili varianti.
Il container 1 comprende inoltre una pluralità di primi tiranti 16 collegati solidali ad una parete laterale 18 del sacco 10, in corrispondenza della porzione superiore 11 del sacco 10 stesso, opposta alla porzione inferiore 15.
Il container 1 comprende inoltre un dispositivo di trazione 19 collegato ai primi tiranti 16 e configurato per normalmente trattenere il sacco 10, a sacco 10 vuoto, in una prima configurazione, parzialmente impacchettata, illustrata schematicamente in figura 3.
In tale prima configurazione parzialmente impacchettata, il sacco 10 è parzialmente ripiegato su sé stesso.
La parziale ripiegatura del sacco 10 è schematizzata a puro titolo di esempio non limitativo e senza pretesa di verosimiglianza in figura 3, dove la parete laterale 18 del sacco 10, illustrato solo nella sua parte adiacente la parete 5, forma pieghe 20, schematicamente illustrate solo in figura 3 per semplicità.
Nella prima configurazione parzialmente impacchettata del sacco 10, il tubo di scarico 14, ad esso solidale, è disposto contro il pavimento 3 dell’involucro 2.
In tale prima configurazione del sacco 10, inoltre, il sacco 10 stesso forma con la propria porzione inferiore 15 un imbuto 21 (figura 3) delimitato verso le pareti laterali 5,6 da una superficie o piano inclinata/o 22 (figura 3).
Il dispositivo di trazione 19 e il sacco 10 sono configurati in modo che la superficie inclinata 22 dell’imbuto 21, nella prima configurazione illustrata in figura 3, presenta un angolo superiore all’angolo di scorrimento della merce in bulk 13 da trasportare, angolo che dipende dalla natura chimico-fisica della merce 13 e quindi varia con il tipo di merce 13 da trasportare, ma che è noto in letteratura, per ciascuna tipologia di merce 13.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il container 1 comprende anche secondi tiranti 23 solidali ad una parete di fondo 24 del sacco 10, delimitante verso il pavimento 3 dell’involucro 2 la porzione inferiore o di fondo 15 del sacco 10. I tiranti 23 possono essere disposti all’esterno del sacco 10, in corrispondenza della estremità 9 dell’involucro 2 e di una opposta estremità longitudinale 25 dello stesso (figure 1 e 2), come non limitativamente e solo schematicamente illustrato, oppure anche essere, in caso di presenza di più di due tiranti 23 per ciascuna estremità 9,25, perché per esempio i tiranti 23 sono distribuiti lungo l’estensione in lunghezza dell’involucro 2, alloggiati in parte entro il sacco 10, ad esempio passanti attraverso lo stesso, per esempio a tenuta di fluido o almeno di polvere.
In ogni caso, anche i secondi tiranti 23 sono collegati al dispositivo di trazione 19, il quale è configurato per applicare tensione ai secondi tiranti 23 prima che ai primi tiranti 16 ed in conseguenza di un processo di svuotamento del sacco 10 dalla merce in bulk 13, come si vedrà, in modo da sollevare almeno parte della parete di fondo 24 del sacco 10 rispetto al pavimento 3 dell’involucro 2.
I secondi tiranti 23 sono fissati alla parete di fondo 24 del sacco 10 in una posizione intermedia compresa tra i primi tiranti 16 ed il tubo di scarico 14.
I primi tiranti 16 sono/possono essere in un numero elevato, maggiore di quello formato da una coppia di tiranti 16 disposti in corrispondenza di ciascuna estremità 9,25. In questo caso essi sono disposti in corrispondenza delle rispettive opposte pareti laterali 5,6 dell’involucro 2 che ne delimitano i fianchi, longitudinalmente in sequenza e spaziati tra loro lungo tutto uno sviluppo longitudinale del sacco 10, parallelamente alle opposte pareti laterali 5,6, come schematicamente illustrato in figura 1.
Secondo un aspetto dell’invenzione, il dispositivo di trazione 19 comprende mezzi di contrasto al peso del sacco 10 e della merce 13 in bulk, collegati ai primi e secondi tiranti 16,23 e configurati per mantenere il sacco 10 nella citata prima configurazione quando il sacco 10 è vuoto e nella configurazione distesa (figura 2) quando il sacco 10 è pieno.
Nella forma di realizzazione preferita ma non limitativa illustrata, tali mezzi di contrasto al peso del sacco 10 e della merce in bulk 13 consistono in primi contrappesi 26 vincolati ai primi tiranti 16 ed in secondi contrappesi 27 vincolati ai secondi tiranti 23.
I contrappesi 26,27 sono alloggiati scorrevoli entro rispettive guide 28, illustrate solo schematicamente e solo in figura 3, solidali alle opposte pareti laterali 5,6 dell’involucro 2.
Ad esempio, secondo una forma di realizzazione preferita ma non limitativa, le guide 28 sono disposte all’interno di rispettive intercapedini 29 (figura 3) delimitate dalle pareti laterali 5,6 dell’involucro 2, oppure su una faccia interna 30 (figura 4) delle stesse rivolta verso i tubi di adduzione 12 e scarico 14, secondo configurazioni ovvie per il tecnico del ramo e pertanto non illustrate in dettaglio per semplicità.
Più in generale, i mezzi di contrasto al peso del sacco 10 e della merce in bulk 13 sono vincolati solidali ai primi e secondo tiranti 16,23 e sono scelti nel gruppo consistente in: contrappesi, come i contrappesi 26,27 della preferita forma di attuazione illustrata; molle meccaniche, idrauliche o pneumatiche precaricate, attuatori idraulici, pneumatici o elettrici alloggiate/i all’interno dell’involucro 2; una trasmissione meccanica 31 (figura 2) illustrata solo in modo schematico con un blocco, connessa con i primi e secondi tiranti 16,23 e collegabile tramite una presa di forza 32 ad un motore 33 esterno all’involucro 2.
Ovviamente, il dispositivo di trazione 19 comprende anche tutto quanto occorre per azionare i tiranti 16 e 23 e manipolare e conformare il sacco 10, come carrucole 34 (figure 1 e 2), rinvii, eccetera, la cui struttura e disposizione è ovvia per il tecnico del ramo e che pertanto non viene illustrata nel dettaglio per semplicità
Almeno i primi tiranti 16 sono disposti in corrispondenza delle rispettive opposte pareti laterali 5,6 dell’involucro, come schematicamente illustrato in figure da 1 a 7, ed il dispositivo di trazione 19 è configurato per permettere al sacco 10, quando è pieno, di assumere la configurazione distesa (figura 2), in cui la parete di fondo 24 del sacco 10 riposa contro il pavimento 3dell’involucro 2, insieme con il tubo 14, solidale alla porzione inferiore 15 del sacco 10, proprio in corrispondenza della parete di fondo 24.
Nella forma di realizzazione non limitativa ma preferita illustrata, il tubo di adduzione 12 ed il tubo di scarico 14 sono disposti affacciati alla porta basculante 8 e sono dotati, verso la porta basculante 8, di rispettive imboccature 35 di collegamento a mezzi di adduzione 36 e ricezione 37 esterni all’involucro 2 (figura 1), illustrati solo schematicamente.
È chiaro che secondo possibili varianti non illustrate, ad esempio nel caso di presenza di due o più sacchi 10 più piccoli, anziché di un unico sacco 10, ci possono essere più tubi di scarico, ad esempio collegati a bocche laterali ricavate sulle pareti 5,6, e più tubi di carico, ad esempio collegati a bocche di carico ricavate attraverso il soffitto 4.
Infine, il container 1 comprende mezzi 38 (figura 8) per raccogliere il sacco 10, quando esso si trova nella prima configurazione, parzialmente impacchettata di figura 3, in una seconda configurazione, completamente impacchettata illustrata in figura 8, in cui il sacco 10 è completamente ripiegato su sé stesso ed è disposto insieme al tubo di scarico 14 ad esso solidale contro il soffitto 4 dell’involucro 2. I mezzi 38 possono essere ti tipo qualsiasi, ad esempio possono consistere in tiranti (non illustrati) collegati con il tubo 14, che permettono di sollevare il sacco 10 facendolo passare dalla configurazione di figura 3 a quella di figura 8 e bloccarlo in quest’ultima configurazione.
In queste condizioni, la maggior parte dello spazio interno dell’involucro 2 rimane libero e può essere usato per alloggiare merci scatolate 39 o libere, come macchinari, introdotte e poi estratte grazie alla porta basculante 8.
Il sacco 10, quando vuoto, assume la forma illustrata in figura 3, con la parete di fondo 24 inclinata con angolo superiore all’angolo di scorrimento della merce in bulk 13 e tenuto in posizione da meccanismi esterni consistenti nei tiranti 16,23, nel dispositivo di trazione 19 e, nell’esempio riportato a solo scopo esemplificativo, dai contrappesi 26,27 situati nella loro posizione più bassa.
Quando inizia il carico della merce in bulk 13 attraverso il tubo 12, essa inizia ad accumularsi al centro della porzione inferiore 15 del sacco 10 (figura 4).
Con il progredire del riempimento la porzione inferiore 15 del sacco 10 si deforma, il sacco 10 si distende e va a riempire lo spazio inferiore dell’involucro 2 ed i contrappesi 26 e 27 iniziano a spostarsi verso l’alto (figura 5), fino a portarsi in una posizione di massima elevazione.
Nella successiva fase di scarico, aperta l’imboccatura del tubo 14 inizia lo svuotamento naturale per gravità della merce in bulk 13, che si ferma quando il cumulo inferiore raggiuge l’angolo si scorrimento naturale. Angolo che per prodotti alimentari quali cereali è compreso fra 25° e 30°. Rimane quindi un quantitativo di materiale che deve essere scaricato. Durante questa fase si attivano i contrappesi 27 che sollevano parte della parete di fondo 24 modellando la porzione inferiore 15 del sacco 10 (figura 6) in funzione dello sbilanciamento delle forze in gioco (peso della merce 13 residua nel sacco 10 e peso dei contrappesi 27 e 26). Nell’esempio illustrato, prima i contrappesi 27 e poi anche i contrappesi 26 iniziano a scendere e sollevano la parete di fondo 24 del sacco 10, facendo così superare al materiale in granuli o merce 13 l’angolo di scorrimento e consentendo il proseguimento dello scarico (figura 7) fino al completo svuotamento del sacco 10.
Completato lo svuotamento, qualora il container 1 non debba più essere impiegato per il trasporto di cereali o altre merci in bulk 13, il sacco 10 e le tubazioni di carico 12 e scarico 14 vengono raccolti sul soffitto 4, grazie al fatto che i tubi 12 e 14 sono alloggiati lateralmente sfalsati tra loro, in modo che a sacco 10 impacchettato si trovano adagiati fianco a fianco.
Secondo una possibile variate, il sacco 10 ed i tubi 12,14 possono essere raccolti contro una delle pareti laterali 5,6, per scorrimento, ad esempio su apposite guide trasversali, non illustrate per semplicità).
In questo modo il container 1 può essere utilizzato per il trasporto di altra tipologia di merce 39 (figura 8) estendendone pertanto l’impiego a tutto l’anno ed anche durante i viaggi di ritorno. Tutti gli scopi dell’invenzione sono raggiunti.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Container (1) per il trasporto di merci alla rinfusa (13) e non (39), comprendente un involucro autoportante (2) sostanzialmente rigido delimitato da un pavimento (3), un soffitto (4), rispettive pareti laterali (5,6,7) e da una porta basculante (8) situata ad una prima estremità longitudinale (9) dell’involucro; caratterizzato dal fatto che il container comprende inoltre, in combinazione: a)- almeno un sacco (10) pieghevole e flessibile montato all’interno dell’involucro, il sacco avendo un volume tale da occupare, in una configurazione distesa, uno spazio in altezza pari a sostanzialmente una distanza in altezza tra pavimento e soffitto dell’involucro; b)- almeno un tubo di adduzione (12) di merce in bulk (13) all’interno dell’almeno un sacco (10), il tubo di adduzione essendo disposto adiacente al soffitto (4), tra quest’ultimo ed il sacco; c) almeno un tubo di scarico (14) di merce in bulk (13) dall’interno dell’almeno un sacco, il tubo di scarico essendo collegato solidale con il sacco (10) in corrispondenza di una porzione inferiore (15) del sacco rivolta verso il pavimento (3) dell’involucro; d)- primi tiranti (16) collegati solidali ad una parete laterale (18) del sacco, in corrispondenza di una porzione superiore (11) del sacco, opposta alla detta porzione inferiore (15); e e)- un dispositivo di trazione (19) collegato ai primi tiranti (16) e configurato per normalmente trattenere il sacco (10), a sacco vuoto, in una prima configurazione, parzialmente impacchettata, in cui il sacco è parzialmente ripiegato su sé stesso ed è disposto con il tubo di scarico (14) ad esso solidale contro il pavimento (3) dell’involucro ed a formare con la propria porzione inferiore (15) un imbuto (21) delimitato verso le pareti laterali da una superficie inclinata.
  2. 2. Container secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende secondi tiranti (23) solidali ad una parete di fondo (24) del sacco, delimitante verso il pavimento (3) dell’involucro (2) detta porzione inferiore (15) del sacco; detti secondi tiranti (23) essendo collegati a detto dispositivo di trazione (19), il quale è configurato per applicare tensione ai secondi tiranti (23) prima che ai primi tiranti (16) in conseguenza di un processo di svuotamento del sacco, in modo da sollevare almeno parte della parete di fondo (24) del sacco rispetto al pavimento dell’involucro.
  3. 3. Container secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che i secondi tiranti (23) sono fissati alla parete di fondo (24) del sacco in una posizione intermedia compresa tra i primi tiranti (16) ed il tubo di scarico (14).
  4. 4. Container secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detti primi tiranti (16) sono disposti in corrispondenza di rispettive opposte pareti laterali (5,6) dell’involucro, longitudinalmente in sequenza e spaziati tra loro lungo tutto uno sviluppo longitudinale del sacco (10), parallelamente a dette opposte pareti laterali.
  5. 5. Container secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di trazione (19) comprende mezzi di contrasto al peso del sacco e della merce in bulk, collegati ai primi e secondi tiranti (16,23) e configurati per mantenere il sacco nella prima configurazione quando il sacco è vuoto e nella configurazione distesa quando il sacco è pieno.
  6. 6. Container secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di contrasto al peso del sacco e della merce in bulk di detto dispositivo di trazione (19) consistono in primi contrappesi (26) vincolati ai primi tiranti (16) ed in secondi contrappesi (27) vincolati ai secondi tiranti (23); i primi e secondi contrappesi essendo alloggiati scorrevoli entro rispettive guide (28) solidali a opposte pareti laterali (5,6) dell’involucro disposte all’interno di rispettive intercapedini (29) delimitate dalle pareti laterali (5,6) dell’involucro o su una faccia interna (30) delle stesse rivolta verso i tubi di adduzione e scarico.
  7. 7. Container secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di contrasto al peso del sacco e della merce in bulk sono vincolati solidali ai primi e secondo tiranti (16,23) e sono scelti nel gruppo consistente in: contrappesi (26,27), molle meccaniche, idrauliche o pneumatiche, attuatori idraulici, pneumatici o elettrici alloggiate/i all’interno dell’involucro; una trasmissione meccanica (31) connessa con i primi e secondi tiranti (16,23) e collegabile tramite una presa di forza (32) ad un motore (33) esterno all’involucro.
  8. 8. Container secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che l’involucro (2) ed il sacco (10) hanno forma sostanzialmente parallelepipeda, il sacco (10) essendo appeso al soffitto ed almeno i primi tiranti (16) essendo disposti in corrispondenza di rispettive opposte pareti laterali (5,6) dell’involucro; il dispositivo di trazione (19) essendo configurato per permettere al sacco (10), quando è pieno, di assumere la configurazione distesa, in cui la parete di fondo (24) del sacco riposa contro il pavimento (3) dell’involucro.
  9. 9. Container secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti tubo di adduzione (12) e tubo di scarico (14) sono disposti affacciati alla porta basculante (8) e sono dotati, verso la porta basculante, di rispettive imboccature di collegamento (35) a mezzi di adduzione e ricezione (36,37) esterni all’involucro.
  10. 10. Container secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi (38) per raccogliere il sacco (10) in una seconda configurazione, impacchettata, in cui il sacco è ripiegato su sé stesso ed è disposto insieme al tubo di scarico (14) ad esso solidale contro il soffitto (4) dell’involucro.
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