IT201900007027A1 - Struttura di sostegno perfezionata per una lastra in materiale trasparente, preferibilmente di vetro - Google Patents

Struttura di sostegno perfezionata per una lastra in materiale trasparente, preferibilmente di vetro Download PDF

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IT201900007027A1
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IT102019000007027A
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Silvestro Mennella
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Silvestro Mennella
Squizzato Michele
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Description

D E S C R I Z I O N E
La presente invenzione concerne una struttura di sostegno su cui appoggiare e movimentare una lastra in materiale trasparente, preferibilmente di vetro, quale ad esempio il parabrezza o il lunotto di un veicolo. La presente invenzione concerne altresì un kit da utilizzare per il sostegno e la movimentazione di detta lastra in materiale trasparente, quale ad esempio il parabrezza o il lunotto di un veicolo, e ciò in particolare al fine di poter eseguire una serie di lavorazioni (ad esempio di pulizia e applicazione del collante) sulle facce di detta lastra.
Attualmente sono noti vari strumenti di sostegno o cavalletti sui quali poter appoggiare una lastra in vetro - che definisce ad esempio il parabrezza o il lunotto di un veicolo – e ciò al fine di poter effettuare una serie di operazioni, quali la pulizia delle facce di detta lastra e l’applicazione del collante lungo i bordi di una di detta facce. In particolare, tali operazioni sono effettuate su un parabrezza/lunotto nuovo, o riparato, prima del suo posizionamento all’interno della struttura del veicolo, in sostituzione di quello danneggiato e precedentemente rimosso.
Più in dettaglio, inoltre, prima del suo posizionamento nella struttura del veicolo, il nuovo parabrezza/lunotto viene adagiato sostanzialmente in orizzontale su un’apposita struttura di sostegno (o cavalletto) per effettuare le seguenti operazioni in sequenza:
- pulizia di una prima faccia del parabrezza/lunotto, cioè della faccia che è opposta rispetto a quella (i.e. la seconda faccia) che invece è a contatto con la struttura di sostegno,
- montaggio di un attrezzo di presa, generalmente provvisto di ventose, su detta prima faccia,
- rotazione sottosopra del parabrezza/lunotto in modo da portare la prima faccia a contatto con la struttura di sostegno,
- pulizia della seconda faccia del parabrezza/lunotto ed applicazione del collante in corrispondenza e lungo il suo bordo,
- rotazione del parabrezza/lunotto in modo da orientarlo sostanzialmente in verticale, facendolo altresì appoggiare inferiormente con il suo bordo sulla struttura di sostegno,
- aggancio dell’attrezzo di presa, associato alla prima faccia del parabrezza/lunotto, alla corda di una gru (o altro apparecchio di sollevamento) per portare il parabrezza/lunotto così preparato in corrispondenza della zona della struttura del veicolo in cui deve essere installato.
In particolare, l’appoggio del bordo inferiore del parabrezza/lunotto, orientato in verticale, sulla struttura di sostegno non risulta conveniente in quanto provoca una parziale rimozione del collante già applicato in corrispondenza di detto bordo.
Inoltre, considerate le sue dimensioni, almeno le suddette operazioni di rotazione del parabrezza/lunotto devono essere svolte da almeno due operatori, ciascuno dei quali agisce in corrispondenza di un lato di detto parabrezza/lunotto.
Ulteriormente, utilizzando le note strutture di sostegno/cavalletti, qualunque movimentazione di traslazione laterale del parabrezza/lunotto rispetto alla sottostante struttura di sostegno/cavalletto deve essere necessariamente svolta da due operatori che sollevano e allontanano leggermente il parabrezza/lunotto dalla sottostante struttura di sostegno/cavalletto per poi riappoggiarlo nuovamente su quest’ultima dopo aver effettuato la movimentazione desiderata.
È agevole intuire come risulti estremamente poco conveniente l’impiego di almeno due operatori per svolgere le suddette operazioni.
Ulteriormente, anche le modalità di svolgimento delle suddette operazioni da parte dell’operatore non risultano completamente soddisfacenti in quanto obbligano lo stesso operatore a sovraccaricare le braccia o la schiena, nonché ad assumere delle posture scomode, comportando così rischi di salute.
Scopo dell’invenzione è di proporre una struttura di sostegno su cui appoggiare e movimentare una lastra in materiale trasparente, preferibilmente di vetro, quale ad esempio il parabrezza o il lunotto di un veicolo, che consenta di superare i suddetti inconvenienti presenti nelle soluzioni tradizionali.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre una struttura di sostegno per una lastra in materiale trasparente che eviti qualunque rischio di rimozione del collante già applicato in corrispondenza di un bordo di detta lastra.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre una struttura di sostegno per una lastra in materiale trasparente che sia migliorativa e/o alternativa rispetto alle soluzioni tradizionali.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre una struttura di sostegno per una lastra in materiale trasparente in cui la movimentazione – sia in rotazione che traslazione - di detta lastra rispetto alla struttura di appoggio possa essere effettuata da un solo operatore, e ciò senza caricare eccessivamente le braccia o la schiena dell’operatore stesso.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un kit per l’appoggio e la movimentazione di una lastra in materiale trasparente che sia utilizzabile in modo semplice e facile da un solo operatore.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un kit che consenta l’appoggio e la movimentazione particolarmente comoda, agevole e funzionale di una lastra in materiale trasparente.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre una struttura di sostegno ed un kit con una caratterizzazione alternativa, sia in termini costruttivi che funzionali, rispetto a quelle tradizionali.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre una struttura di sostegno ed un kit che siano realizzabili in modo semplice, rapido e con bassi costi.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre una struttura di sostegno e/o un kit che, in configurazione di non utilizzo, presentino un ingombro particolarmente ridotto.
Tutti questi scopi – considerati sia singolarmente che in una loro qualsiasi combinazione -sono raggiunti, secondo l’invenzione, con una struttura di sostegno per una lastra in materiale trasparente con le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1, nonché un kit per l’appoggio e la movimentazione di una lastra in materiale trasparente con le caratteristiche indicate nella rivendicazione 9.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, della struttura di sostegno e del kit secondo il trovato, illustrati, a titolo puramente esemplificativo ed indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni in cui:
la figura 1 mostra un’immagine fotografica della struttura di sostegno secondo l’invenzione in una prima configurazione,
la figura 2 mostra un’immagine fotografica della struttura secondo l’invenzione in una seconda configurazione,
la figura 3 mostra un’immagine fotografica di un particolare della struttura di sostegno secondo l’invenzione secondo una prima vista,
la figura 4 mostra un’immagine fotografica del medesimo particolare di fig. 3 secondo un'altra vista,
la figura 5 mostra un’immagine fotografica dell’attrezzo di presa e movimentazione facente parte del kit secondo l’invenzione,
la figura 6 mostra un’immagine fotografica di un particolare dell’attrezzo di fig. 5, la figura 7 mostra un’immagine fotografica di una lastra trasparente (parabrezza) posizionata in orizzontale sulla struttura di sostegno,
la figura 8 mostra un’immagine fotografica di una lastra trasparente (parabrezza) che è posizionata in orizzontale sulla struttura di sostegno e sulla quale è stato applicato l’attrezzo di fig. 5, la figura 9 mostra un’immagine fotografica di una lastra trasparente (parabrezza) che, mediante l’attrezzo di fig. 5, è posizionata in verticale sulla struttura di sostegno,
la figura 10 mostra un’immagine fotografica di un particolare di fig. 9 secondo una prima vista,
la figura 11 mostra un’immagine fotografica di un particolare di fig. 9 secondo un’altra vista.
Con riferimento alle figure citate, la struttura di sostegno 1 su cui appoggiare e movimentare una lastra in materiale trasparente 10, preferibilmente di vetro, quale ad esempio il parabrezza o il lunotto di un veicolo, comprende un primo telaio 2 – preferibilmente definente il telaio portante della struttura 1 - da appoggiare al pavimento 11 o altra superficie di appoggio.
Preferibilmente, il telaio portante 2 comprende due montanti 4, reciprocamente distanziati e sostanzialmente paralleli tra loro, ed associati inferiormente ad una base inferiore 3 configurata per definire un appoggio stabile al pavimento o altra superficie di appoggio. In particolare, la base inferiore 3 è definita da un traverso, a sviluppo sostanzialmente laminare, di collegamento dei due montanti 4.
Preferibilmente, i due montanti 4 sono reciprocamente distanziati in modo - e quindi il corrispondente sviluppo della base inferiore 3 è tale da consentire il passaggio di un operatore tra i montanti stessi.
Vantaggiosamente, può essere altresì previsto un ulteriore elemento trasversale 16 di collegamento dei due montanti 4 in corrispondenza di una zona centrale di quest’ultimi.
Preferibilmente, sia i montanti 4 che la base inferiore 3 sono definiti da corrispondenti pezzi di lamiera.
Ad almeno uno – preferibilmente a ciascun montante 4 del telaio portante 2 - è associato un secondo telaio 5.
Preferibilmente, ciascun secondo telaio 5 è articolato a ciascun montante 4 e, in particolare, definisce un telaietto 5 che è mobile rispetto al telaio portante 2. In particolare, ciascun secondo telaio 5 è rotante attorno ad un asse di rotazione fissato a detto telaio portante 2.
Alternativamente, in una versione non rappresentata, ciascun secondo telaio 5 è vincolato rigidamente a ciascun montante 4 in modo da risultare disposto in modo angolato rispetto al telaio portante 2.
Opportunamente, su ciascun telaietto 5 è previsto e/o associato almeno un corpo di appoggio 9 configurato per ricevere in appoggio una faccia della lastra 10 quando è disposta/orientata sostanzialmente in orizzontale o leggermente inclinata rispetto all’orizzontale.
In particolare, ciascun telaietto 5 comprende una colonna 6 provvista superiormente di un’estremità che, preferibilmente, è conformata sostanzialmente a pomello, cioè sferica o semisferica. Più in dettaglio, detto corpo di appoggio 9 è definito dall’estremità a pomello della colonna 6 di ciascun telaietto 5.
Preferibilmente, ciascun telaietto 5 comprende altresì un elemento incernierato 15 ad un perno solidale/appartenente al montante 4 ed almeno un tratto traversale 8 di collegamento di detto elemento 15 incernierato alla colonna 6.
Vantaggiosamente, a ciascun montante 4 è altresì associato un organo di appoggio 7. Preferibilmente, ciascun organo di appoggio 7 è definito da un dischetto 13 destinato a definire una superficie di appoggio e contatto con la faccia della lastra 10 quando è disposta/orientata sostanzialmente in verticale. Preferibilmente, ciascun organo di appoggio 7 definisce una superficie di appoggio che è sostanzialmente verticale o leggermente inclinata rispetto alla verticale.
In particolare, ciascun organo di appoggio 7 è associato al rispettivo montante 4 mediante un giunto sferico 14 o un giunto che consente di adattare opportunamente l’inclinazione rispetto alla verticale della superficie di appoggio di detto organo 7. Più in dettaglio, ciascun organo di appoggio 7 è provvisto di un braccetto posteriore 19’ che è articolato mediante un giunto sferico 14 ad un braccetto laterale 19” fissato a ciascun montante 4.
Preferibilmente, ciascun organo di appoggio 7 è associato al rispettivo montante 4 in modo da risultare verticalmente distanziato rispetto all’estremità superiore del montante stesso.
In corrispondenza dell’estremità superiore di ciascun montante 4 del telaio portante 2 è montato un corpo di appoggio girevole 12, ad esempio un rullino a cilindro o a sfera rotante. Opportunamente, ciascun corpo rotante 12 è configurato in modo da permettere lo scorrimento della lastra 10 quando si trova appoggiata al corpo stesso ed è disposta/orientata sostanzialmente in orizzontale o leggermente inclinata rispetto all’orizzontale.
Opportunamente, i corpi di appoggio girevoli 12 fissati e/o associati al telaio portante 2 cooperano con i corpi di appoggio 9 fissati e/o associati a ciascun telaietto 5 in modo da sostenere la lastra 10 quando è disposta/orientata sostanzialmente in orizzontale e/o è leggermente inclinata rispetto all’orizzontale. In particolare, i corpi di appoggio 9 ed i corpi di appoggio girevoli 12 definiscono le zone di appoggio e contatto per sostenere la lastra 10 in condizione sostanzialmente orizzontale e/o leggermente inclinata rispetto all’orizzontale. Preferibilmente, a tal fine, i corpi di appoggio girevoli 12 ed i corpi di appoggio 9 sono montati rispettivamente sul telaio portante 2 e sui telaietti 5 in modo da trovarsi sostanzialmente alla medesima altezza rispetto al pavimento 11.
Vantaggiosamente, il tratto trasversale superiore 8 di ciascun telaietto 5 si trova ad una altezza inferiore rispetto ai corpi di appoggio 9 dei telaietti 5 e rispetto ai corpi di appoggio girevoli 12 del telaio portante 2. In particolare, in questo modo, posizionando la lastra 10 a contatto con gli organi di appoggio rotanti 12 (o con i traversi superiori 8 dei telaietti 5) e sul tratto trasversale superiore 8 dei telaietti 5, si riesce a disporre la lastra stessa leggermente inclinata rispetto all’orizzontale.
Vantaggiosamente, il montante 4 comprende e/o è associato a mezzi 17 per il supporto di un attrezzo 20 che, almeno temporaneamente, è stato reso solidale alla lastra 10, per sostenere così detta lastra 10 quando è disposta sostanzialmente in verticale.
Preferibilmente, questi mezzi di supporto 17 comprendono un profilo sagomato 18 per ricevere in appoggio un corrispondente tratto tubolare dell’intelaiatura 32 di detto attrezzo 20, come meglio verrà descritto di seguito.
Vantaggiosamente, questi mezzi di supporto 17 sono definiti in corrispondenza dell’estremità superiore di ciascun montante 4. Vantaggiosamente, il profilo sagomato 18 è ricavato in ciascun montante 4, preferibilmente nel corpo di lamiera definente ciascun montante 4.
Vantaggiosamente, in ciascun montante 4 del telaio portante 2, il profilo sagomato 18 è adiacente al rispettivo corpo di appoggio girevole 12 e, preferibilmente, è in posizione leggermente inferiore rispetto a quest’ultimo.
Vantaggiosamente, inoltre, in ciascun montante 4, l’organo di appoggio 7 è in posizione inferiore rispetto ai mezzi di supporto 17 e, quindi, anche rispetto al corpo di appoggio girevole 12.
Opportunamente, l’invenzione riguarda altresì un kit 50 per l’appoggio e la movimentazione di una lastra 10 in materiale trasparente, preferibilmente di vetro, quale ad esempio il parabrezza/lunotto di un veicolo, preferibilmente da utilizzare durante la fase di preparazione di detta lastra prima della sua applicazione/posizionamento all’interno di una struttura di un veicolo.
In particolare, il kit 50 comprende:
- una struttura di sostegno 1, quale quella sopra descritta e sulla quale posizionare detta lastra 1, e
- un attrezzo 20 per la presa di detta lastra 10 e per la sua movimentazione rispetto a detta struttura di sostegno 1.
Opportunamente, l’attrezzo 20 comprende una intelaiatura 32 alla quale sono associati, in posizione opportunamente distanziata, almeno tre organi di presa 33 ed un manico 34 di impugnatura.
Preferibilmente, gli organi di presa 33 sono definite da tradizionali ventose di presa 35. In particolare, ciascuna ventosa 35 è conformata sostanzialmente a coppetta (o comunque definisce una forma concava) ed è provvista di una leva di azionamento 36 per generare una depressione all’interno della camera chiusa definita tra la ventosa stessa e la superficie della lastra da prendere e rendere solidale all’attrezzo stesso. Preferibilmente, tutti o alcuni degli organi di presa 33 dell’attrezzo 20 sono associati al corrispondente elemento dell’intelaiatura 32 mediante un giunto sferico 37.
In particolare, l’intelaiatura 32 comprende almeno due elementi longitudinali, rispettivamente 30 e 31, complanari tra loro e disposti in modo da formare sostanzialmente una forma a “T”. Più in dettaglio, l’estremità del primo elemento longitudinale 30 è fissata in corrispondenza del centro del secondo elemento longitudinale 31.
Opportunamente, gli organi di presa 33 sono montati in corrispondenza delle estremità del secondo elemento longitudinale 31.
Opportunamente, all’altra estremità del primo elemento longitudinale 30 è associato il manico 34 che, preferibilmente, risulta sostanzialmente parallelo rispetto al secondo elemento longitudinale 31. Preferibilmente, il manico 34 si sviluppa lateralmente/trasversalmente rispetto al primo elemento longitudinale 30 in modo da definire due rispettive zone di impugnatura, una per ciascuna mano dell’utilizzatore.
Opportunamente, è altresì previsto almeno un ulteriore organo di presa 33 che è associato al primo elemento longitudinale 30 in una zona intermedia di quest’ultimo (cioè in qualsiasi zona opportunamente compresa tra le due sue estremità). Preferibilmente, a tal fine, l’intelaiatura 32 comprende un ulteriore elemento longitudinale 38 che è fissato in una zona intermedia del primo elemento longitudinale 30 in modo da risultare sostanzialmente parallelo al secondo elemento longitudinale 31.
In particolare, in corrispondenza delle estremità di detto ulteriore elemento longitudinale 38 sono montati rispettivi organi di presa 33. Preferibilmente, ciascun organo di presa 33 è associato a detto ulteriore elemento longitudinale 38 mediante un corrispondente giunto sferico 37.
Opportunamente, in una forma di realizzazione non rappresentata, in una zona intermedia del primo elemento longitudinale 30 può essere montato un solo organo di presa 33 in modo da definire con gli organi di presa del secondo elemento longitudinale 31 una disposizione definente un triangolo isoscele.
Preferibilmente, il primo elemento longitudinale 30 è di tipo telescopico in modo da modificare la distanza del manico 34 rispetto al secondo elemento longitudinale 31.
Opportunamente, in una posizione intermedia lungo lo sviluppo longitudinale del primo elemento 30, è associato un occhiello 39, o un anello, entro il quale può essere impegnato il gancio di una gru, o altro apparecchio di sollevamento. Preferibilmente, l’occhiello 39 è associato al primo elemento longitudinale 30 in modo da risultare decentrato rispetto a detto primo elemento e, in particolare, in modo da giacere su un piano parallelo e distanziato, ma non coincidente, rispetto a quello di detto primo elemento longitudinale 30.
Opportunamente, gli elementi longitudinali 30 e 31 dell’intelaiatura 32 sono definiti da corrispondenti profili tubolari – preferibilmente cavi - a sezione circolare, quadrata o rettangolare.
Vantaggiosamente, i mezzi di supporto 17 previsti e/o associati al telaio portante 2 della struttura 1 sono configurati per ricevere in appoggio il secondo elemento longitudinale 31 dell’attrezzo 20 e sostenere quest’ultimo mentre l’attrezzo stesso (e quindi detto secondo elemento longitudinale 31) viene ruotato di circa 90° in modo da provocare il passaggio della lastra 10 - che è stata resa solidale a detto attrezzo 20 mediante gli organi di presa 33 - da una disposizione orizzontale o leggermente inclinata rispetto all’orizzontale ad una configurazione sostanzialmente verticale.
In particolare, il profilo sagomato 18 dei mezzi di supporto 17 comprende una concavità 21 che è posizionata subito al di sotto del rispettivo corpo di appoggio girevole 12 e che è aperta superiormente e verso il lato opposto rispetto a quello in cui è previsto detto corpo di appoggio girevole 12, per consentire così lo scorrimento della lastra 10 che appoggia sui corpi 12 finché il secondo elemento longitudinale 31 dell’attrezzo 20 entra all’interno della concavità 21 del profilo sagomato 18, per provocare poi la rotazione dell’attrezzo stesso, e quindi anche della lastra (resa solidale a detto attrezzo mediante l’attivazione dei mezzi di presa 33) da una disposizione sostanzialmente orizzontale, o leggermente inclinata rispetto all’orizzontale, ad una disposizione sostanzialmente verticale (e viceversa).
Vantaggiosamente, i mezzi di supporto 17 ed i corpi di appoggio girevoli 12 sono reciprocamente disposti e configurati in modo che – anche quando il secondo elemento longitudinale 31 di detto attrezzo 20 si trova impegnato nei mezzi di supporto 17 del telaio portante 2 - la lastra 10 (che è resa solidale a detto attrezzo 20 mediante gli organi di presa 34) possa essere altresì disposta in orizzontale in modo da appoggiare con una sua faccia sia sui corpi di appoggio scorrevoli 12 sia sui corpi di appoggio 9.
Opportunamente, in una forma di realizzazione non rappresentata, il secondo elemento longitudinale 31 dell’attrezzo 20 può comprendere due tratti tubolari (o distinti o collegati da un tratto sagomato) allineati e distanziati tra loro di una distanza sostanzialmente corrispondente a quella prevista tra i mezzi di supporto 17 dei due montanti 4 del telaio portante 2. In particolare, il secondo elemento longitudinale 31 è configurato e dimensionato in modo tale da definire corrispondenti tratti tubolari destinati a cooperare con i mezzi di supporto 17 dei due montanti 4, così come risulterà più chiaro in seguito.
Le modalità di utilizzazione della struttura 1 secondo l’invenzione, nonché dell’attrezzo 20 e quindi del kit 50 secondo l’invenzione, risultano chiaramente da quanto descritto.
In particolare, la lastra 10 da movimentare viene dapprima appoggiata sostanzialmente orizzontalmente sulla struttura di sostegno 1. In particolare, in tale condizione, una prima faccia della lastra 10 risulta a contatto con i corpi di appoggio 9 dei telaietti 5 e con i corpi di appoggio girevoli 12 del telaio portante 2.
Opportunamente, inoltre, in tale condizione, la lastra 10 può essere fatta traslare orizzontalmente rispetto alla sottostante struttura 1 semplicemente sollevando un lato della lastra in modo da allontanarla dai corpi di appoggio 9 e facendo scorrere la restante porzione della lastra stessa sui corpi di appoggio girevoli 12.
Quindi, dopo aver pulito la seconda faccia - cioè la faccia opposta rispetto a quella (i.e. la prima faccia) a contatto con i corpi di appoggio 9 e 12 -l’operatore applica l’attrezzo 20 su detta seconda faccia. In particolare, l’attrezzo 20 viene applicato sulla seconda faccia della lastra 10 appoggiando gli organi di presa 3, ed in particolare le ventose 35 dell’attrezzo 20, in modo che entrino in contatto con detta seconda faccia della lastra 10. Quindi, le ventose 35 vengono attivate (cioè si crea una depressione nella camera delimitata tra le ventose stesse e la faccia della lastra 10), rendendo così la lastra solidale all’attrezzo 20.
Opportunamente, è inteso che l’attrezzo 20 è applicato alla seconda faccia della lastra 10 (in particolare del parabrezza o lunotto) che è opposta rispetto a quella (i.e. la prima faccia) destinata a ricevere il mastice/collante di fissaggio alla corrispondente struttura di contenimento prevista nel veicolo.
Successivamente, l’operatore solleva un lato 22 della lastra 10 in modo da allontanarla dai corpi di appoggio 9 e fa scorrere la restante porzione della lastra stessa sui corpi di appoggio girevoli 12. In particolare, il lato sollevato 22 viene fatto avanzare verso il telaio portante 2 della struttura 1 per riappoggiarlo poi sugli elementi trasversali 8 dei telaietti 5, facendo così assumere alla lastra 10 una disposizione leggermente inclinata rispetto all’orizzontale.
Opportunamente, quindi, impugnando l’attrezzo 20 in corrispondenza del primo elemento longitudinale 31 o del manico 34 e mantenendo il lato 22 in appoggio sugli elementi trasversali 8 dei telaietti 5, si fa ruotare la lastra stessa portandola sostanzialmente in verticale. Successivamente, impugnando con una mano il manico 34 dell’attrezzo 20 e con l’altra mano il secondo elemento longitudinale 31, si solleva leggermente l’attrezzo stesso e quindi la lastra 10 (che è resa solidale all’attrezzo mediante gli organi di presa 33) in modo da portare ed inserire il secondo elemento longitudinale 31 dell’attrezzo 20 entro le concavità 21 dei profili sagomati 18 dei mezzi di supporto 17.
Quindi, agendo sull’attrezzo 20, l’operatore fa ruotare il secondo elemento longitudinale 31 di detto attrezzo entro i mezzi di supporto 17 del telaio portante 2 della struttura 1 fino a riportare la lastra stessa in posizione sostanzialmente orizzontale, ma in questo caso è la seconda faccia – sulla quale è applicato l’attrezzo 20 – ad appoggiare ed entrare in contatto con i corpi di appoggio 9 dei telaietti 5 e con i corpi di appoggio girevoli 12 del telaio portante 2. Opportunamente, è inteso che l’attrezzo 20 si trova rivolto verso il pavimento 11 entro lo spazio delimitato lateralmente dai telaietti 5.
In sostanza, in questo modo, la lastra 10 viene fatta ruotare sotto sopra da una prima/iniziale posizione orizzontale (in cui la prima faccia della lastra è rivolta verso il pavimento 11 mentre la seconda faccia è rivolta verso l’alto) ad una seconda posizione orizzontale (in cui la seconda faccia della lastra, con applicato l’attrezzo 20, è rivolta verso il pavimento 11 mentre la prima faccia è rivolta verso l’alto).
Opportunamente, inoltre, nella seconda posizione orizzontale, il manico 34 dell’attrezzo 20 si trova in corrispondenza di un secondo lato 23 della lastra 10, secondo lato 23 che è opposto rispetto al suddetto lato 22.
Opportunamente, quando la lastra 10 si trova nella seconda posizione orizzontale, l’operatore può pulire la prima faccia della lastra stessa e poi può applicare il mastice/collante lungo il perimetro di detta prima faccia della lastra 10 che è opposta rispetto a quella (cioè alla seconda faccia) alla quale è associato l’attrezzo 20.
Successivamente, l’operatore si posiziona in corrispondenza del secondo lato 23 della lastra 10 e, impugnando il manico 34 dell’attrezzo 20, solleva leggermente l’attrezzo stesso e quindi la lastra (che è resa solidale all’attrezzo mediante gli organi di presa 33), e li fa avanzare, in modo da portare ed inserire il secondo elemento longitudinale 31 di detto attrezzo entro le concavità 21 dei profili sagomati 18 dei mezzi di supporto 17.
Quindi, sempre agendo sull’attrezzo 20, l’operatore fa ruotare il secondo elemento longitudinale 31 di detto attrezzo entro i mezzi di supporto 17 del telaio portante 2 della struttura 1 fino a portare la lastra 10 in posizione sostanzialmente verticale.
Opportunamente, quindi, l’operatore può impegnare il gancio della gru nell’occhiello 39 dell’attrezzo 20 per consentire così il sollevamento dell’attrezzo stesso, e quindi della lastra 10 ad esso solidale, per portare la lastra stessa in corrispondenza della zona di installazione (ad esempio della struttura del veicolo).
Opportunamente, quindi, una volta che è stato applicato il collante sulla prima faccia della lastra 10, il bordo inferiore di quest’ultima non entra mai in contatto con la struttura 1 (dato che in posizione verticale è l’attrezzo 20 reso solidale alla lastra 10 che si impegna con il suo secondo elemento longitudinale 31 nei mezzi di supporto 17 della struttura 1), evitando così qualunque rischio di rimozione del collante stesso.
Opportunamente, quando la lastra 10 si trova disposta sostanzialmente in verticale con il secondo elemento longitudinale 31 (che è reso solidale alla lastra stessa) impegnato/inserito entro le concavità 21 dei profili sagomati 18 dei mezzi di supporto 17, la stabilità di questa disposizione è altresì ottenuta grazie al fatto che una corrispondente faccia della lastra stessa è in contatto i dischetti 13 degli organi di appoggio 7.
Vantaggiosamente, è inteso che, in una configurazione di non utilizzo, i telaietti 5 possano essere ruotati in modo da avvicinare le colonne 6 al telaio portante 2, riducendo così l’ingombro complessivo della struttura 1 (cfr. fig. 2).
Si è in pratica constatato come la struttura ed il kit secondo il trovato assolvano pienamente il compito prefissato in quanto:
- sono costruttivamente semplici dato che non richiedono un elevato numero di componenti,
- sono di utilizzo facile ed intuitivo,
- consentono una movimentazione più agevole, comoda e sicura della lastra in materiale trasparente,
- consentono di far eseguire da un solo operatore le operazioni che attualmente richiedono invece la presenza e l’intervento di due operatori.
Il trovato, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Struttura (1) di sostegno su cui appoggiare e movimentare una lastra in materiale trasparente (10), preferibilmente di vetro, caratterizzato dal fatto di comprendere: - un primo telaio (2) comprendente due montanti (4), reciprocamente distanziati tra loro, ed una base inferiore (3) configurata per definire un appoggio stabile al pavimento (11) o altra superficie di appoggio, - almeno un secondo telaio (5) che è associato a ciascun montante (4) e che è posizionato/posizionabile in modo angolato rispetto al primo telaio (2), - almeno un corpo di appoggio (9) associato a ciascun secondo telaio (5) e configurato per ricevere in appoggio una faccia di detta lastra (10) quanto è disposta sostanzialmente in orizzontale e/o leggermente inclinata rispetto all’orizzontale, - almeno un corpo di appoggio girevole (12) associato a detto primo telaio (2) e configurato per permettere lo scorrimento della lastra (10) quando una faccia di detta lastra (10) appoggia al corpo stesso ed è disposta sostanzialmente in orizzontale e/o leggermente inclinata rispetto all’orizzontale, e dal fatto che: - detto almeno un corpo di appoggio (9) e detto almeno un corpo di appoggio girevole (12) cooperano per definire zone per sostenere detta lastra in posizione sostanzialmente orizzontale, - detto primo telaio (2) comprende mezzi (17) per supportare, almeno un attrezzo (20) che è reso solidale, almeno temporaneamente, a detta lastra (10), per sostenere così detta lastra (10) quando è disposta sostanzialmente in verticale.
  2. 2. Struttura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere: - due secondi telai (5), ciascuno dei quali è articolato ad un montante (4) di detto primo telaio (2) in modo da essere mobile rispetto a quest’ultimo, - almeno due corpi di appoggio (9), ciascuno dei quali è montato su un secondo telaio (5).
  3. 3. Struttura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascun secondo telaio (5) comprende: - una colonna (6) provvista superiormente di un’estremità che, almeno parzialmente, è sferica e che definisce detto almeno un corpo di appoggio (9), - un traverso di collegamento (8) che è posizionato inferiormente rispetto a detto almeno un corpo di appoggio (9) e rispetto a detto almeno un corpo di appoggio girevole (12) di detto primo telaio (2).
  4. 4. Struttura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno un corpo di appoggio girevole (12) comprende un rullino a cilindro e/o a sfera rotante montato in corrispondenza dell’estremità superiore di ciascun montante (4) del primo telaio (2).
  5. 5. Struttura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (17) per supportare, un attrezzo (20) che è reso solidale, almeno temporaneamente, a detta lastra (10), sono previsti in ciascun montante (4) del primo telaio (2) in posizione adiacente e leggermente inferiore rispetto al corrispondente corpo di appoggio girevole (12) previsto su ciascun montante (4).
  6. 6. Struttura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi (17) per supportare, un attrezzo (20) che è reso solidale, almeno temporaneamente, a detta lastra (10), comprendono un profilo sagomato (18) ricavato su ciascun montante (4) del primo telaio (2) e configurato per ricevere in appoggio un corrispondente tratto tubolare dell’intelaiatura (32) di detto attrezzo (20).
  7. 7. Struttura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che a detto primo telaio (2) è associato almeno un organo di appoggio (7) configurato per ricevere in appoggio una faccia di detta lastra (10) quando è disposta sostanzialmente in verticale.
  8. 8. Struttura secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto organo di appoggio (7): - è associato mediante un giunto sferico (14) a ciascun montante (4) di detto primo telaio (2) in posizione inferiore rispetto a detti mezzi (17) per supportare, un attrezzo (20) che è reso solidale, almeno temporaneamente, a detta lastra (10), - comprende almeno un dischetto (13) definente una superficie per l’appoggio e contatto di una faccia di detta lastra (10) quando è disposta sostanzialmente in verticale.
  9. 9. Kit per l’appoggio e la movimentazione di una lastra in materiale trasparente (10), preferibilmente di vetro, caratterizzato dal fatto di comprendere: - una struttura (1) di sostegno secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, - un attrezzo (20) per la presa di detta lastra (1) e per la sua movimentazione rispetto a detta struttura di sostegno (1), e dal fatto che detto attrezzo (20) comprende: - una intelaiatura (32) con un elemento (31) che è impegnabile in modo rotabile entro detti mezzi di supporto (17) previsti in detto primo telaio (2) di detta struttura (1), - organi di presa (33), preferibilmente a ventosa, montati su detta intelaiatura (32) e configurati per rendere detta lastra (10), almeno temporaneamente, solidale a detto attrezzo (20).
  10. 10. Kit secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che l’intelaiatura (32) di detto attrezzo (20) comprende: - un primo elemento longitudinale (30) ed un secondo elemento longitudinale (31) disposti in modo da definire una “T”, detto secondo elemento longitudinale (31) essendo impegnabile in modo rotabile entro detti mezzi di supporto (17) previsti in detto primo telaio (2) di detta struttura (1), - almeno due organi di presa (33) reciprocamente distanziati ed associati a detto secondo elemento longitudinale (31), - almeno un organo di presa (33) che è associato, direttamente o mediante un ulteriore elemento (38), a detto primo elemento longitudinale (30), e dal fatto che detto attrezzo (20) comprende: - un manico (34) associato a detta intelaiatura (32), e/o - almeno una zona di impugnatura definita in detta intelaiatura (32).
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