IT201900006816A1

IT201900006816A1 - Metodo e apparecchiatura per rilevare la configurazione di elementi di foggia allungata

Info

Publication number: IT201900006816A1
Application number: IT102019000006816A
Authority: IT
Inventors: Simone Rupoli
Original assignee: Schnell Spa
Priority date: 2019-05-14
Filing date: 2019-05-14
Publication date: 2020-11-14
Also published as: AU2020273739A1; KR20220007634A; CA3138167A1; WO2020230181A1; US20220214153A1; EP3969196A1; JP2022532312A

Description

Descrizione

METODO E APPARECCHIATURA PER RILEVARE LA CONFIGURAZIONE DI

ELEMENTI DI FOGGIA ALLUNGATA

Campo tecnico

La presente invenzione ha per oggetto una apparecchiatura ed un metodo per rilevare la configurazione di elementi di foggia allungata, in particolare profilati e tondini metallici per cemento armato e simili prodotti, in particolare sottoposti a un procedimento di traino e/o raddrizzatura.

Arte nota

Sono note apparecchiature per la lavorazione di elementi di foggia allungata, in particolare profilati metallici e simili prodotti, che comprendono unità di traino e/o raddrizzatura.

In particolare, tali unità vengono impiegate per operare il traino e/o la raddrizzatura di tondini, in barre o avvolti in rotoli che, anche se svolti da rotoli e raddrizzati, possono comunque presentare una configurazione irregolare, o, rispettivamente, una curvatura residua più o meno accentuata, inadatta alle successive lavorazioni o all’utilizzo diretto in opera.

Le citate apparecchiature possono comprendere ad esempio unità di traino e/o raddrizzatura realizzate mediante una pluralità di coppie di ruote controrotanti, rispettivamente contrapposte e/o sfalsate lungo la linea di alimentazione. In particolare, il tondino svolto da rotoli può essere alimentato tra coppie di ruote sfalsate lungo una linea di alimentazione, così da sottoporre ogni sezione dell’elemento metallico in transito ad azioni cicliche di snervamento per flessione, dunque ad azioni di piegatura e contro-piegatura, volte ad eliminarne la curvatura e/o le irregolarità originarie.

Il brevetto US 1,239,175 illustra ad esempio una apparecchiatura per raddrizzare fili metallici, comprendente un primo treno di ruote controrotanti e un secondo treno di ruote controrotanti, disposti su piani reciprocamente ortogonali.

Sono altresì note apparecchiature dotate di dispositivi di misurazione della curvatura residua degli elementi metallici di foggia allungata, in particolare sottoposti a un processo di traino e/o raddrizzatura.

Ad esempio la domanda WO2017/183010 illustra un gruppo di rilevamento associato a un gruppo di traino e/o raddrizzatura.

Tuttavia, le apparecchiature di tipo noto non consentono di eseguire in modo affidabile la misurazione di irregolarità della configurazione oppure di eventuali curvature residue dell’elemento alimentato.

In particolare, le soluzioni note non consentono di rilevare in modo affidabile la configurazione dell’elemento di foggia allungata a causa, ad esempio, delle considerevoli oscillazioni cui è soggetto, quando è recato a sbalzo dall’apparecchiatura di lavorazione.

Le soluzioni note non consentono inoltre, in ogni caso, di rilevare la configurazione di una coppia di elementi che siano alimentati contemporaneamente lungo una linea di alimentazione, come spesso accade nel settore specifico della lavorazione dei tondini di ferro.

Infine, occorre osservare che gli elementi metallici usualmente presentano, sulla superficie esterna, una serie di nervature che rendono comunque difficoltoso qualsiasi rilevamento.

Presentazione dell’invenzione

Il compito della presente invenzione è quello di risolvere i problemi citati, escogitando un metodo e una apparecchiatura per rilevare la configurazione di elementi di foggia allungata, in particolare di elementi metallici, che consentano di ottenere indicazioni affidabili, in particolare per elementi sottoposti a un processo di traino e/o raddrizzatura.

Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire una apparecchiatura per rilevare la configurazione di elementi di foggia allungata, di semplice concezione costruttiva e funzionale, dotata di impiego sicuro e affidabile, nonché di costo relativamente economico.

Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di riuscire a rilevare in maniera affidabile la configurazione dei suddetti elementi, in particolare in presenza di almeno una unità di piega configurata per piegare i suddetti elementi, inducendo così oscillazioni che, nelle apparecchiature note, possono pregiudicare il rilevamento.

Gli scopi citati vengono raggiunti, secondo la presente invenzione, dal metodo per rilevare secondo la rivendicazione 1, nonché dall’apparecchiatura per rilevare secondo la rivendicazione 6.

Secondo l’invenzione l’apparecchiatura per rilevare la configurazione di elementi di foggia allungata, in particolare elementi metallici, comprende un gruppo di traino e/o raddrizzatura, una stazione di rilevamento posizionata a valle del gruppo di traino e/o raddrizzatura, nonché un gruppo di rilevamento comprendente almeno un primo organo di contatto predisposto nella suddetta stazione di rilevamento. Il suddetto almeno primo organo di contatto è conformato per interagire a contatto con l’elemento di foggia allungata, nella suddetta stazione di rilevamento, per forzare lo stesso elemento lungo la linea di alimentazione qualora la configurazione dell’elemento sia deviante rispetto ad essa.

Il citato almeno primo organo di contatto è associato a un dispositivo sensore comprendente un elemento sensibile configurato per emettere un segnale indicatore di una sollecitazione prodotta dal contatto tra l’organo di contatto stesso e l’elemento, almeno quando l’elemento è forzato dal suddetto organo di contatto lungo la linea di alimentazione.

In aggiunta, l’apparecchiatura può comprendere almeno un gruppo di taglio a valle della stazione di rilevamento anzidetta e/o almeno una unità di piega configurata per effettuare la piegatura di tali elementi di foggia allungata.

La disposizione della stazione di rilevamento lungo la linea di alimentazione, a valle del gruppo di traino e/o raddrizzatura, consente di ottenere un rilevamento ottimale, minimizzando la distanza tra una porzione dell’elemento oggetto di rilevamento e una porzione dello stesso elemento in cui è possibile effettuare una eventuale correzione.

Secondo l’invenzione, più precisamente, l’almeno primo organo di contatto è predisposto nella stazione di rilevamento, in modo tale che l’elemento sia a contatto con esso quando è alimentato attraverso la suddetta stazione di rilevamento lungo la linea di alimentazione.

Secondo l’invenzione, il citato elemento sensibile è vantaggiosamente configurato per emettere un segnale indicatore di una suddetta sollecitazione, ad esempio di trazione o compressione, che sia esercitata dall’elemento sull’organo di contatto. Più precisamente, l’elemento sensibile può rilevare ogni sollecitazione trasmessa dall’elemento di foggia allungata all’organo di contatto, al passaggio attraverso la stazione di rilevamento, per la forzatura che esso può esercitare su di esso.

Tale sollecitazione può essere prodotta, in particolare, dalla presenza, nella configurazione dell’elemento di foggia allungata, di irregolarità o deviazioni dalla configurazione, ad esempio rettilinea, della linea di alimentazione lungo la quale è disposta la stazione di rilevamento e lungo la quale è forzato e, in particolare, trainato, l’elemento di foggia allungata.

Il suddetto segnale indicatore è preferibilmente proporzionale all’entità della sollecitazione rilevata.

In pratica, il citato organo di contatto, interagendo con l’elemento di foggia allungata nella stazione di rilevamento, impone all’elemento stesso di assumere una configurazione corrispondente alla configurazione, ad esempio rettilinea, della linea di alimentazione.

Se l’elemento ha una configurazione deviante rispetto a quella imposta, che può essere ad esempio rettilinea, allora esso reagisce, esercitando sul gruppo di rilevamento una sollecitazione tanto più elevata quanto più è accentuata la suddetta deviazione.

Secondo una prerogativa dell’invenzione, quindi, il citato elemento sensibile è configurato per rilevare ogni sollecitazione, in particolare in qualunque direzione, che sia esercitata da una porzione dell’elemento a contatto con il gruppo di rilevamento disposto nella stazione di rilevamento, preferibilmente in modo fisso, lungo la linea di alimentazione.

Più precisamente, l’eventuale presenza, in corrispondenza della suddetta porzione dell’elemento di foggia allungata, di deviazioni rispetto a una configurazione sostanzialmente coincidente con la suddetta linea di alimentazione, incide su tali sollecitazioni, di compressione o trazione, che vengono trasmesse al gruppo di rilevamento attraverso il contatto con esso.

In particolare, in presenza di una configurazione dell’elemento di foggia allungata localmente discosta o deviante dalla linea di alimentazione, ad esempio in presenza di una configurazione curva o irregolare, tale sollecitazione può subire variazioni, rilevabili preferibilmente in modo continuo, dall’elemento sensibile, in particolare nel senso di un aumento o di una diminuzione di una compressione esercitata sul gruppo di rilevamento o su rispettivi mezzi di supporto.

L’entità di tali sollecitazioni o, in modo corrispondente, di reazioni vincolari sulle parti meccaniche di supporto, sono rilevabili, secondo l’invenzione, attraverso l’almeno un elemento sensibile, e rese disponibili, ad esempio per misurare la curvatura e/o il suo orientamento nello spazio e/o in modo equivalente, il grado di rettilineità della porzione dell’elemento di foggia allungata a contatto con il gruppo di rilevamento, oppure per elaborare direttamente istruzioni di correzione, in retroazione, destinate a organi meccanici del gruppo di traino e/o raddrizzatura e/o su organi dedicati alla correzione della raddrizzatura.

Vantaggiosamente, secondo l’invenzione, la suddetta retroazione può quindi essere operata automaticamente dalla apparecchiatura mediante appositi mezzi attuatori, oppure, più semplicemente, dallo stesso operatore che, grazie al gruppo di rilevamento, può verificare direttamente l’effetto della regolazione operata, per intervenire in modo efficace e affidabile, senza ricorrere a controlli visivi che possono risultare imprecisi e che, comunque, richiedono soste di produzione. Preferibilmente i citati segnali indicatori vengono forniti all’operatore come una indicazione numerica intelligibile.

Vantaggiosamente il rilevamento operato dal dispositivo sensore non è influenzato da un eventuale stato di usura dell’organo di contatto, in quanto la sollecitazione rilevata non dipende da esso.

Il gruppo di rilevamento comprende preferibilmente una coppia di organi di contatto, quindi un primo organo di contatto e un secondo organo di contatto, ciascuno, in particolare, sotto forma di ruote, contrapposti rispetto alla linea di alimentazione.

Il citato elemento sensibile può essere posizionato, ad esempio, su mezzi di supporto dell’organo di contatto anzidetto, o su mezzi di supporto che ancorano il telaio dell’organo di contatto alla intelaiatura fissa dell’apparecchiatura di lavorazione dell’elemento di foggia allungata, o comunque su una rispettiva parte fissa collegata a terra.

L’apparecchiatura può comprendere altresì una unità di elaborazione, configurata per ricevere il citato segnale indicatore. Tale unità di elaborazione può ad esempio correlare il suddetto segnale indicatore ricevuto con una configurazione locale dell’elemento e/o, più precisamente, della porzione dell’elemento a contatto con l’organo di riscontro, ad esempio attraverso una elaborazione della curvatura e/o, in modo equivalente, del grado di rettilineità dell’elemento alimentato.

Preferibilmente l’apparecchiatura comprende altresì un gruppo di guida o filtro, in grado di serrare l’elemento di foggia allungata per guidarlo lungo la linea di alimentazione, a monte della stazione di rilevamento, per rimuovere, dunque filtrare, eventuali deviazioni imposte da organi raddrizzatori del gruppo di traino e/o raddrizzatura o da eventuali organi di correzione che siano disposti immediatamente a monte del gruppo di rilevamento. Tali organi raddrizzatori o di correzione, infatti, per loro stessa disposizione rispetto alla linea di alimentazione, inducono l’elemento di foggia allungata ad attraversare un percorso ad anse, in modo da imporre una deformazione sia plastica che elastica dell’elemento stesso, che può falsare il rilevamento della configurazione propria dell’elemento stesso ad opera del gruppo di rilevamento.

In pratica, per correggere la configurazione di un elemento, in particolare metallico, ad esempio da una configurazione curva a una configurazione rettilinea, non è sufficiente disporre l’elemento lungo un percorso rettilineo, ma è necessario imporre all’elemento stesso una “deformazione di contrasto” che superi l’effetto dovuto all’inevitabile ritorno elastico. La “deformazione di contrasto” operata dai suddetti organi di raddrizzatura e/o di correzione genera dunque una deviazione complessiva dell’elemento dalla linea di alimentazione, anche nel caso in cui l’elemento stesso risulti perfettamente raddrizzato. Tale deviazione complessiva, data eventualmente dalla somma di una configurazione propria dell’elemento e da tale deviazione imposta, può pertanto falsare la misura, effettuata mediante l’elemento sensibile del gruppo di rilevamento, della sola configurazione propria dell’elemento di foggia allungata. A questo scopo, il gruppo di guida funge da filtro, eliminando, cioè filtrando, il solo effetto della deviazione imposta dalla interazione dell’elemento di foggia allungata con gli organi raddrizzatori e/o correttori.

Vantaggiosamente l’apparecchiatura può comprendere un gruppo di guida o filtro interposto tra il gruppo di traino e/o raddrizzatura e la stazione di rilevamento ed eventualmente un ulteriore gruppo di guida interposto tra la suddetta stazione di rilevamento e il citato gruppo di taglio, se previsto.

Preferibilmente l’elemento sensibile è realizzato mediante almeno una cella di carico e/o almeno un estensimetro e/o attraverso analogo mezzo di rilevamento. Preferibilmente, il gruppo di rilevamento comprende almeno una coppia di organi di contatto, contrapposti rispetto alla linea di alimentazione e atti a definire tra di essi un canale di passaggio per l’elemento alimentato lungo la linea di alimentazione.

Preferibilmente un telaio di supporto reca in modo fisso la suddetta coppia di organi di contatto.

Vantaggiosamente l’apparecchiatura può comprendere una pluralità di coppie di organi di contatto, disposte in successione lungo la linea di alimentazione.

Preferibilmente il citato organo di contatto è realizzato mediante almeno una ruota di contatto, montata girevole su un piano contenente la suddetta linea di alimentazione, in modo da risultare tangente all’elemento alimentato lungo la linea di alimentazione.

Vantaggiosamente almeno una ruota di contatto è montata girevole, in particolare folle, rispetto a un asse di rotazione ortogonale alla linea di alimentazione stessa. Preferibilmente le ruote di contatto sono disposte folli lungo la linea di alimentazione.

Vantaggiosamente l’apparecchiatura secondo l’invenzione può essere impiegata anche in impianti di lavorazione in cui sono alimentati più elementi di foggia allungata, ad esempio una coppia, lungo rispettive linee di alimentazione affiancate parallelamente l’una all’altra.

Infatti, in tale caso, l’apparecchiatura può prevedere un primo gruppo di rilevamento e un secondo gruppo di rilevamento rispettivamente per ciascun elemento da alimentare, comprendenti rispettivi organi di contatto sovrapposti oppure in successione lungo la linea di alimentazione.

Una prerogativa dell’invenzione consiste inoltre nel consentire di rilevare, attraverso il contatto tra elemento di foggia allungata e ciascun organo di contatto, entità e orientamento di una qualsiasi deviazione dell’elemento stesso dallo sviluppo della linea di alimentazione. Pertanto, il rilevamento è ottenuto mediante uno o più organi fissi rispetto all’elemento alimentato, in ogni caso evitando quindi l’insorgere, a tale scopo, di qualsiasi azione di inerzia.

Il metodo per rilevare la configurazione di elementi di foggia allungata, secondo l’invenzione, prevede di predisporre lungo una linea di alimentazione per un elemento un gruppo di traino e/o raddrizzatura, una stazione di rilevamento posizionata a valle del citato gruppo di traino e/o raddrizzatura, un gruppo di rilevamento comprendente almeno un primo organo di contatto predisposto nella stazione di rilevamento e conformato per interagire a contatto con l’elemento per forzare l’elemento stesso lungo la linea di alimentazione qualora la configurazione dell’elemento sia deviante rispetto ad essa. L’almeno primo organo di contatto è inoltre associato a un dispositivo sensore comprendente un elemento sensibile configurato per emettere un segnale indicatore di una sollecitazione prodotta dal contatto tra l’almeno primo organo di contatto e l’elemento, almeno quando l’elemento è forzato dallo stesso almeno primo organo di contatto lungo la linea di alimentazione.

Il metodo prevede inoltre di alimentare l’elemento attraverso la stazione di rilevamento lungo la linea di alimentazione, portando così l’almeno primo organo di contatto a contatto con l’elemento, il suddetto contatto producendo la suddetta sollecitazione.

Il metodo prevede inoltre di rilevare mediante l’elemento sensibile la suddetta sollecitazione esercitata dall’elemento sull’almeno primo organo di contatto a contatto con esso, mediante emissione di almeno un segnale indicatore della suddetta sollecitazione.

Il metodo può prevedere poi di inviare il suddetto almeno un segnale a una unità di elaborazione, per registrare il suddetto segnale ed eventualmente elaborare mediante la suddetta unità di elaborazione la configurazione dell’elemento e/o inviare una indicazione numerica o grafica intellegibile per l’operatore e/o una istruzione di regolazione destinata al suddetto gruppo di traino e/o raddrizzatura. Il metodo può consentire utilmente di rilevare l’entità di tale sollecitazione e l’orientamento della stessa, in modo da elaborare corrispondentemente una indicazione dell’entità e dell’orientamento di una eventuale deviazione dell’elemento da una configurazione ideale, ad esempio rettilinea, coincidente con la linea di alimentazione.

È altresì possibile predisporre uno o più elementi sensibili associati a ciascun organo o ruota di contatto.

Breve descrizione dei disegni

I particolari dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita dell’apparecchiatura per rilevare la configurazione di elementi di foggia allungata atta ad attuare il metodo secondo l’invenzione, illustrata a titolo indicativo negli uniti disegni, in cui:

le figure da 1 a 3 illustrano una vista laterale schematica di differenti forme di realizzazione dell’apparecchiatura secondo l’invenzione;

la figura 4 illustra una vista laterale di un gruppo di rilevamento impiegato nell’apparecchiatura secondo l’invenzione;

la figura 5 illustra una vista frontale in sezione di una seconda forma di realizzazione del suddetto gruppo di rilevamento;

le figure 6 e 7 illustrano una vista frontale in sezione e una vista laterale, rispettivamente, di una terza forma di realizzazione del gruppo di rilevamento; la figura 8 illustra una vista laterale di una quarta forma di realizzazione del gruppo di rilevamento impiegato nell’apparecchiatura secondo l’invenzione.

Forme di realizzazione dell’invenzione

Con particolare riferimento alla figura 1, si è indicato nell’insieme con 1 una apparecchiatura per rilevare la configurazione di elementi 2 di foggia allungata, in particolare elementi metallici, quali tondini e profilati metallici.

L’apparecchiatura 1 comprende un gruppo di rilevamento 3 della configurazione degli elementi 2, in particolare della curvatura o, in modo equivalente, del grado di rettilineità, degli stessi elementi 2, a seguito ad esempio di un processo di traino e/o raddrizzatura operato da un gruppo di traino e/o raddrizzatura 4 disposto a monte del gruppo di rilevamento 3 (si veda il gruppo schematicamente illustrato in figura 1).

L’apparecchiatura 1 può essere impiegata in un impianto per la lavorazione degli elementi 2, e comprendere altresì, in modo noto, un gruppo di correzione della raddrizzatura, per semplicità non rappresentato, disposto a valle del gruppo di traino e/o raddrizzatura 4 anzidetto. Il gruppo di correzione, se previsto, è configurato per correggere, almeno su un determinato piano di correzione, ad esempio verticale, la raddrizzatura dell’elemento 2 alimentato lungo una linea di alimentazione A.

La linea di alimentazione A può avere sviluppo preferibilmente, ma non esclusivamente, rettilineo.

Sia il gruppo di traino e/o raddrizzatura 4 che il gruppo di correzione possono essere di qualsiasi tipo, ad esempio a rulli, a rotore, a rotore iperbolico, purché atti allo scopo.

L’apparecchiatura 1 può comprendere inoltre un gruppo di taglio 5, ad esempio una cesoia, per tagliare l’elemento 2 alimentato lungo la linea di alimentazione A. Nella forma di realizzazione illustrata a scopo esemplificativo in figura 1, il gruppo di taglio 5 è realizzato mediante una parte fissa, conformata per guidare l’elemento 2 e recante una lama fissa, e una parte mobile, recante una lama mobile.

L’apparecchiatura 1 comprende, ad esempio nel citato gruppo di traino e/o raddrizzatura 4, o separatamente da questo, mezzi di traino di tipo qualsiasi, ad esempio a ruote, a pinza, a cingolo.

Il gruppo di rilevamento 3 è disposto in corrispondenza di una stazione di rilevamento S, vantaggiosamente a valle del gruppo di traino e/o raddrizzatura 4 e, preferibilmente, se presente, del gruppo di correzione.

Il gruppo di rilevamento 3 è preferibilmente interposto tra il gruppo di traino e/o raddrizzatura 4 e il gruppo di taglio 5.

Esso comprende almeno un organo di contatto 31, in particolare un primo organo di contatto 31, disposto da un lato della linea di alimentazione A, in modo tale da risultare a contatto, ad esempio tangenzialmente, con l’elemento 2 in fase di alimentazione, preferibilmente rispetto ad una ideale traiettoria rettilinea.

L’organo di contatto 31 è associato a un dispositivo sensore 33 per la rilevazione della configurazione, in particolare istantanea e locale, della porzione dell’elemento 2 posta a contatto con l’organo di contatto 31 oppure, più in generale, dell’elemento 2 alimentato.

Preferibilmente l’organo di contatto 31 è realizzato mediante almeno una ruota di contatto montata girevole su un piano contenente la linea di alimentazione A, perifericamente, in particolare tangenzialmente, a contatto con l’elemento 2 quando è alimentato lungo la linea di alimentazione A stessa.

Preferibilmente il gruppo di rilevamento 3 comprende una coppia di organi di contatto, in particolare un primo organo di contatto 31 e un secondo organo di contatto 32, contrapposti rispetto alla linea di alimentazione A.

Il primo organo di contatto 31 e il secondo organo di contatto 32 definiscono preferibilmente tra di essi un canale di passaggio 34 con il quale l’elemento 2 è mantenuto a contatto in fase di alimentazione.

In pratica, l’elemento 2 trasmette al primo organo di contatto 31 e al secondo organo di contatto 32 una sollecitazione, in particolare di compressione, in virtù del costante contatto con essi.

In presenza di una configurazione dell’elemento 2 localmente discosta o deviante dalla linea di alimentazione A, ad esempio perché curva o irregolare, tale sollecitazione può subire delle variazioni, aumentando o diminuendo una azione di compressione, ad esempio, agente sul primo organo di contatto 31 e sul secondo organo di contatto 32.

Il dispositivo sensore 33 comprende allora un elemento sensibile 35, ad esempio un estensimetro, configurato per emettere un segnale indicatore di tale sollecitazione.

L’elemento sensibile 35 può dunque rilevare una sollecitazione, in generale di compressione o trazione, la cui entità e il cui orientamento dipendono dal contatto anzidetto e dall’orientamento dell’eventuale distorsione dell’elemento 2, quindi dalla configurazione locale dell’elemento 2 di foggia allungata.

Più precisamente, il primo organo di contatto 31 e il secondo organo di contatto 32 sono preferibilmente recati da un telaio di supporto 36, supportato da bracci 37 al quale il dispositivo sensore 33 è applicato, in modo da rilevare ogni azione statica e dinamica che sia trasmessa agli organi stessi dall’elemento 2 attraversante il canale di passaggio 34.

Preferibilmente, il telaio di supporto 36 è collegato alla intelaiatura fissa dell’apparecchiatura 1, o a terra, mediante un rispettivo braccio 37, sul quale è vantaggiosamente applicato almeno un dispositivo sensore 33 per rilevare la distorsione istantanea dell’elemento 2, in qualunque orientamento essa sia.

In particolare, l’elemento sensibile 35 può essere alloggiato in corrispondenza di una sede di alloggiamento 37a ricavata sul braccio 37, ad esempio a foggia piana. Nella forma di realizzazione illustrata a scopo esemplificativo in figura 4, il telaio 36 è collegato alla intelaiatura fissa o a terra mediante una coppia di bracci 37. In alternativa o in aggiunta, il dispositivo sensore 33’ del gruppo di rilevamento 3’ può comprendere almeno una cella di carico, quale elemento sensibile 35’ (si veda la figura 5).

Vantaggiosamente, per aumentare la sensibilità del dispositivo sensore 33, 33’, il braccio 37 può essere collegato al telaio di supporto 36 degli organi di contatto 31, 32, mediante l’interposizione di organi di collegamento o giunti di tipo articolato 38 (si veda la figura 5).

Preferibilmente, il gruppo di rilevamento 3, 3’ comprende una pluralità di elementi sensibili 35, 35’, disposti opportunamente, per ciascun organo di contatto 31, 32, per rilevare le citate sollecitazioni in differenti direzioni nello spazio, ad esempio reciprocamente incidenti, in particolare ortogonali, orizzontale e verticale.

Al fine di migliorare l’affidabilità del rilevamento, gli elementi sensibili 35, 35’ possono essere disposti sugli organi di contatto 31, 32 stessi e/o attorno al braccio 37, ad esempio sia sulla parte interna che su quella esterna del braccio 37, sulla superficie superiore e su quella inferiore. Allo stesso modo, gli elementi sensibili 35, 35’ possono essere disposti su ciascun braccio 37.

Nel caso frequente in cui la linea di alimentazione A è rettilinea, il canale di passaggio 34 è disposto lungo di essa secondo un percorso sostanzialmente rettilineo. Pertanto, il primo organo di contatto 31 e il secondo organo di contatto 32 sono vantaggiosamente realizzati mediante ruote montate liberamente folli, supportate dal telaio di supporto 36 fisso. Quando il canale di passaggio 34 è attraversato da una porzione dell’elemento 2 che presenta una curvatura locale, il telaio di supporto 36, essendo fisso, non è soggetto a spostamenti. Al contrario, esso è sollecitato dall’elemento 2, reagendo a sua volta con una corrispondente reazione vincolare, rilevabile dall’elemento sensibile 35, 35’.

Il primo organo di contatto 31 e il secondo organo di contatto 32, in particolare realizzati da ruote di contatto, possono essere mantenuti serrati reciprocamente sull’elemento 2 da mezzi di contrasto 39 di tipo elastico, ad esempio molle, preferibilmente precaricati in modo determinato attraverso un organo di regolazione 40 associato al telaio di supporto 36 (si vedano le figure 4 e 5).

In particolare, il primo organo di contatto 31 e il secondo organo di contatto 32, preferibilmente ruote, sono preferibilmente recati dallo stesso telaio di supporto 36.

Preferibilmente il primo organo di contatto 31 è recato in modo fisso dal telaio di supporto 36, mentre il secondo organo di contatto 32, ad esempio collocato superiormente alla linea di alimentazione A, è recato dal telaio di supporto 36 in modo regolabile in modo scorrevole, mediante l’interposizione dei suddetti mezzi di contrasto 39, per regolare il serraggio dell’elemento 2 anche al variare della dimensione trasversale.

L’apparecchiatura può utilmente comprendere altresì almeno un gruppo di guida o filtro 6 disposto a monte del gruppo di rilevamento 3, per guidare l’elemento 2 lungo la linea di alimentazione A, filtrando così, quindi rimuovendo, deviazioni dell’elemento 2 imposte da organi di correzione o da organi raddrizzatori disposti a monte del gruppo di rilevamento 3, e consentendo di rilevare unicamente la eventuale curvatura residua o il grado di rettilineità, propri dell’elemento 2.

Il gruppo di guida o filtro 6 può essere ad esempio realizzato mediante un manicotto di guida oppure mediante una o, in modo equivalente, più coppie di ruote contrapposte, preferibilmente folli, ma atte a serrare l’elemento 2, come illustrato in figura 1, per guidarlo efficacemente.

In tale modo deviazioni indesiderate, come anche l’insorgenza di vibrazioni che possono disturbare il rilevamento della configurazione propria dell’elemento 2, mediante il gruppo di rilevamento 3, risultano fortemente ridotte.

Il metodo secondo l’invenzione, nonché il funzionamento dell’apparecchiatura secondo l’invenzione, sono facilmente comprensibili dalla descrizione che precede.

L’elemento 2 è alimentato lungo la linea di alimentazione A, preferibilmente attraverso il gruppo di traino e/o raddrizzatura 4.

L’elemento 2 viene allora condotto attraverso il gruppo di guida o filtro 6, per eliminare l’effetto della deviazione prodotta da eventuali organi di correzione o altri organi meccanici, se previsti.

A valle del gruppo di guida 6 l’elemento 2 giunge all’interno del gruppo di rilevamento 3, in particolare attraverso il canale di passaggio 34.

Nell’attraversamento del canale di passaggio 34, l’elemento 2 è a contatto con il primo organo di contatto 31 e con il secondo organo di contatto 32.

I dispositivi sensori 33, 33’ operano, preferibilmente in continuo, il rilevamento delle sollecitazioni esercitate dall’elemento 2 sul primo organo di contatto 31 e sul secondo organo di contatto 32, che possono variare a causa di una curvatura residua o di altra irregolarità locale della configurazione dell’elemento 2, che lo discosta dalla linea di alimentazione A.

L’unità di elaborazione dell’apparecchiatura 1 riceve dunque, dai rispettivi elementi sensibili 35, 35’ dei singoli dispositivi sensori 33, 33’ una successione di segnali che consentono di indicare la configurazione dell’elemento 2 e, dunque, il relativo grado di rettilineità o di curvatura, utile per correggere eventualmente la regolazione degli organi di raddrizzatura svolta dai rispettivi gruppi di raddrizzatura e/o correzione disposti a monte del gruppo di rilevamento 3.

Vantaggiosamente, l’apparecchiatura può consentire di apprezzare e distinguere entità e orientamento della eventuale distorsione dell’elemento di foggia allungata, quantificandola, e/o apportare la correzione da effettuare sugli appositi organi preposti.

Secondo una ulteriore forma di realizzazione, illustrata nella figura 2, l’apparecchiatura 10 comprende un gruppo di rilevamento 30 comprendente a sua volta una prima coppia 3a di organi di contatto 31, 32 e una seconda coppia 3b di organi di contatto 31, 32.

La prima coppia 3a e la seconda coppia 3b sono preferibilmente accostate lungo la linea di alimentazione, una di seguito all’altra, preferibilmente immediatamente a monte del gruppo di taglio 5.

Il funzionamento dell’apparecchiatura 10 è del tutto simile a quanto descritto in precedenza per la forma di realizzazione illustrata nella figura 1.

Secondo una ulteriore forma di realizzazione, illustrata nella figura 3, l’apparecchiatura 100, per il resto del tutto simile costruttivamente e funzionalmente alla forma di realizzazione illustrata nella figura 1, comprende un ulteriore gruppo di guida o filtro 60 disposto a valle del gruppo di rilevamento 3. Tale forma di realizzazione assicura maggiore precisione nel rilevamento della configurazione propria dell’elemento 2, in quanto l’ulteriore gruppo di guida o filtro 60 garantisce la rimozione completa di eventuali sollecitazioni ed eventualmente vibrazioni, indotte sull’elemento 2, ad esempio per effetto della condizione a sbalzo che esso può assumere a valle del gruppo di taglio 5. Tali sollecitazioni possono essere ulteriormente accentuate da operazioni di piega svolte a valle del gruppo di taglio 5.

Secondo una forma di realizzazione illustrata nella figura 6, l’apparecchiatura secondo l’invenzione è destinata all’alimentazione di una coppia di elementi 2, in particolare metallici, lungo rispettive linee di alimentazione A disposte affiancate. Il gruppo di rilevamento 3’’ comprende allora almeno un organo di contatto 31a, 31b per ciascun elemento 2 alimentato. In definitiva il gruppo di rilevamento 3’’ è costituito da una coppia di gruppi di rilevamento 3, preferibilmente indipendenti l’uno dall’altro, così da poter effettuare rispettivi rilevamenti indipendenti, senza reciproca interferenza .

Preferibilmente il gruppo di rilevamento 3’’ comprende un primo organo di contatto 31a, 31b e un secondo organo di contatto 32a, 32b, contrapposti rispetto alla linea di alimentazione, per ciascun elemento 2 da rilevare. Nella forma di realizzazione illustrata ad esempio in figura 7, le coppie di organi di contatto suddette sono sovrapposte trasversalmente alle linee di alimentazione dei rispettivi elementi 2. Secondo una ulteriore forma di realizzazione illustrata in figura 8, l’apparecchiatura secondo l’invenzione è, come nel caso precedente, destinata all’alimentazione di una coppia di elementi 2 affiancati lungo rispettive linee di alimentazione. In tale caso, però, gli organi di contatto del dispositivo di rilevamento 3’’’ sono disposti sfalsati, in successione, lungo la direzione di alimentazione degli elementi 2. In particolare, preferibilmente, le coppie di organi di contatto 31a,32a e 31b, 32b sono disposte in successione lungo la suddetta direzione di alimentazione.

L’apparecchiatura secondo l’invenzione consente dunque di rilevare qualsiasi scostamento dell’elemento 2 dalla linea di alimentazione, in particolare da una configurazione rettilinea e anche quando gli elementi alimentati sono più di uno. L’apparecchiatura di rilevamento descritta a titolo esemplificativo è suscettibile di numerose modifiche e varianti a seconda delle diverse esigenze.

Nella pratica attuazione dell’invenzione, i materiali impiegati, nonché la forma e le dimensioni, possono essere qualsiasi a seconda delle esigenze.

Laddove le caratteristiche tecniche menzionate in ogni rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono stati inclusi al solo scopo di aumentare la comprensione delle rivendicazioni e di conseguenza essi non hanno alcun valore limitativo sullo scopo di ogni elemento identificato a titolo d’esempio da tali segni di riferimento.

Claims

Rivendicazioni 1) Metodo per rilevare la configurazione di elementi di foggia allungata, in particolare elementi metallici, comprendente le fasi di a. predisporre lungo una linea di alimentazione (A) per un detto elemento (2) un gruppo di traino e/o raddrizzatura (4), una stazione di rilevamento (S) posizionata a valle di detto gruppo di traino e/o raddrizzatura (4), un gruppo di rilevamento (3, 3’, 3’’, 3’’’, 30) comprendente almeno un primo organo di contatto (31, 32, 31a, 31b, 32a, 32b) predisposto in detta stazione di rilevamento (S) e conformato per interagire a contatto con detto elemento (2) per forzare detto elemento (2) lungo detta linea di alimentazione (A) qualora detta configurazione di detto elemento (2) sia deviante rispetto ad essa, detto almeno primo organo di contatto (31, 32, 31a, 31b, 32a, 32b) essendo associato a un dispositivo sensore (33, 33’) comprendente un elemento sensibile (35, 35’) configurato per emettere un segnale indicatore di una sollecitazione prodotta dal contatto tra detto almeno primo organo di contatto (31, 32, 31a, 31b, 32a, 32b) e detto elemento (2), almeno quando detto elemento (2) è forzato da detto almeno primo organo di contatto (31, 32, 31a, 31b, 32a, 32b) lungo detta linea di alimentazione (A); b. alimentare detto elemento (2) attraverso detta stazione di rilevamento (S) lungo detta linea di alimentazione (A), portando così detto almeno primo organo di contatto (31, 32, 31a, 31b, 32a, 32b) a contatto con detto elemento (2), detto contatto producendo detta sollecitazione; c. rilevare mediante detto elemento sensibile (35, 35’) detta sollecitazione esercitata da detto elemento (2) su detto almeno primo organo di contatto (31, 32, 31a, 31b, 32a, 32b) a contatto con esso, mediante emissione di almeno un segnale indicatore di detta sollecitazione.
2) Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende l’ulteriore fase di d. inviare detto almeno un segnale a una unità di elaborazione di detto gruppo di rilevamento (3, 3’, 3’’, 3’’’, 30).
3) Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che comprende l’ulteriore fase di e. correlare mediante detta unità di elaborazione detto segnale indicatore ricevuto a detta configurazione di detto elemento (2), elaborando una visualizzazione di detta configurazione in forma intellegibile per un operatore e/o una corrispondente istruzione di regolazione per detto gruppo di traino e/o raddrizzatura (4).
4) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende l’ulteriore fase di serrare detto elemento (2) mediante almeno un dispositivo di guida o filtro (6) predisposto lungo detta linea di alimentazione (A) almeno a monte di detto gruppo di rilevamento (3, 30), per rimuovere, mediante il serraggio di detto elemento (2), eventuali deviazioni imposte a detto elemento (2) da detto gruppo di traino e/o raddrizzatura (4) o da organi di correzione disposti a monte di detto gruppo di guida (6).
5) Metodo secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di predisporre un gruppo di taglio (5) a valle di detta stazione di rilevamento (S).
6) Apparecchiatura per rilevare la configurazione di elementi di foggia allungata, in particolare elementi metallici, comprendente un gruppo di traino e/o raddrizzatura (4), una stazione di rilevamento (S) posizionata a valle di detto gruppo di traino e/o raddrizzatura (4), un gruppo di rilevamento (3, 3’, 3’’, 3’’’, 30) comprendente almeno un primo organo di contatto (31, 32, 31a, 31b, 32a, 32b) predisposto in detta stazione di rilevamento (S) e conformato per interagire a contatto con detto elemento (2) per forzare detto elemento (2) lungo detta linea di alimentazione (A) qualora detta configurazione di detto elemento (2) sia deviante rispetto ad essa, detto almeno primo organo di contatto (31, 32, 31a, 31b, 32a, 32b) essendo associato a un dispositivo sensore (33, 33’) comprendente un elemento sensibile (35, 35’) configurato per emettere un segnale indicatore di una sollecitazione prodotta dal contatto tra detto organo di contatto (31, 32, 31a, 31b, 32a, 32b) e detto elemento (2), almeno quando detto elemento (2) è forzato da detto organo di contatto (2) lungo detta linea di alimentazione (A).
7) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di rilevamento (3, 3’, 3’’, 3’’’, 30) comprende una unità di elaborazione configurata per ricevere detto segnale indicatore emesso da detto elemento sensibile (35, 35’).
8) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 7, caratterizzata dal fatto che detta unità di elaborazione è configurata per correlare detto segnale indicatore ricevuto a detta configurazione di detto elemento metallico (2), mediante elaborazione di una visualizzazione di detta configurazione in forma intellegibile per un operatore e/o una corrispondente istruzione di regolazione per detto gruppo di traino e/o raddrizzatura (4).
9) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 6 a 8, caratterizzata dal fatto che comprende una coppia di organi di contatto formata da detto primo organo di contatto (31, 31a, 31b) e da un secondo organo di contatto (32, 32a, 32b), contrapposti rispetto a detta linea di alimentazione (A) in detta stazione di rilevamento (S) e atti a definire tra di essi un canale di passaggio (34) per detto elemento (2) lungo detta linea di alimentazione (A).
10) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 6 a 9, caratterizzata dal fatto che ciascun detto organo di contatto (31, 31a, 31b, 32, 32a, 32b) è realizzato mediante una ruota montata girevole su un piano contenente detta linea di alimentazione (A) e tangente a contatto con detto elemento (2) quando è alimentato lungo di essa.
11) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 6 a 10, caratterizzata dal fatto che detto gruppo di rilevamento (30) comprende una prima coppia di organi di contatto (3a) e una seconda coppia di organi di contatto (3b) disposte in successione lungo detta linea di alimentazione (A).
12) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 6 a 11, caratterizzata dal fatto che comprende un gruppo di guida o filtro (6) predisposto a valle di detto gruppo di traino e/o raddrizzatura (4) e a monte di detta stazione di rilevamento (S) per guidare mediante serraggio detto elemento (2) alimentato lungo detta linea di alimentazione (A), rimuovendo così deviazioni imposte a detto elemento (2) da organi raddrizzatori o da altri organi di correzione disposti a monte di detto gruppo di guida o filtro (6).
13) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 6 a 12, caratterizzata dal fatto che detto organo di contatto (31, 31a, 31b, 32, 32a, 32b) è montato su un telaio di supporto (36), detto dispositivo sensore (33) essendo applicato a detto telaio di supporto (36).
14) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo sensore (33, 33’) è montato su un braccio (37) collegato a detto telaio di supporto (36).
15) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detto braccio (37) comprende una sede di alloggiamento (37a) di foggia appiattita per ricevere detto elemento sensibile (35).
16) Apparecchiatura secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che detto braccio (37) è collegato a detto telaio di supporto (36) mediante l’interposizione di almeno un organo di collegamento articolato (38), in modo da accrescere la sensibilità di detto elemento sensibile (33, 33’) a rilevare detta sollecitazione.
17) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 6 a 16, caratterizzata dal fatto che detto dispositivo sensore (33) è realizzato mediante almeno un estensimetro (35).
18) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 6 a 16, caratterizzata dal fatto che detto organo sensibile sensore (33’) è realizzato mediante almeno una cella di carico (35’).
19) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 6 a 18, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un gruppo di taglio (5) disposto a valle di detta stazione di rilevamento (S).
20) Apparecchiatura secondo una delle rivendicazioni da 6 a 19, caratterizzata dal fatto che comprende almeno un gruppo di piega disposto a valle di detta stazione di rilevamento (S).