IT201900004467U1 - Cannula per la somministrazione endorettale di un medicamento - Google Patents

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Matteo Lavagna
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Alessandro Lavagna
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Description

DESCRIZIONE del modello industriale di utilit? dal titolo:
"Cannula per la somministrazione endorettale di un medicamento"
DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda in generale una cannula per la somministrazione per via endorettale di un medicamento. In particolare, il trovato riguarda una cannula per la somministrazione endorettale di un medicamento dotata di una particolare comodit? e facilit? d?uso.
Generalmente, una cannula nota per la somministrazione per via endorettale di preparazioni curative comprende una porzione tubolare alla cui estremit? distale ? disposta una porzione di erogazione, presentante un foro di erogazione per l?erogazione di detto medicamento per via endorettale. In maniera di per s? nota, dunque, l?utilizzatore deve inserire detto porzione di erogazione all?interno dell?orifizio anale, e procedere all?erogazione del medicamento. Come facilmente desumibile dal procedimento di utilizzo, la forma di detta porzione di erogazione risulta cruciale per la comodit? di utilizzo di una cannula simile. In particolare, le cannule attuali presentano semplici forme sostanzialmente tubolari ?a siringa?, in cui la porzione di erogazione su cui il foro di erogazione ? disposto costituisce, semplicemente, la continuazione della parte pi? estremale della cannula, e, dunque, presenta una forma cilindrica o troncoconica rastremata. La forma a punta di detta porzione di erogazione, per quanto comunemente smussata o arrotondata, risulta, data la natura particolarmente sensibile dell?utilizzo di cannule simili, non solo fastidiosa, ma anche pericolosa, prefigurando il rischio di danneggiare, o addirittura ferire, la zona perianale o l?interno stesso dell?orifizio. Tale pericolo ? particolarmente rilevante in considerazione del fatto che l?utilizzo di una tale cannula, generalmente, ? associato a momenti di particolare sofferenza della zona perianale o endorettale, come ad esempio in caso di condizioni patologiche di irritazione, infezione, sanguinamento o purulenza del tessuto, come in caso di ragadi o di emorroidi, oppure in caso di condizioni traumatiche del tessuto, come, ad esempio, dopo un intervento chirurgico locale.
Scopo del presente trovato ?, quindi, di fornire una cannula per la somministrazione endorettale di un medicamento che non soffra degli svantaggi della tecnica nota, ed in particolare che sia pi? comoda da introdurre e che riduca il rischio di lesioni o ferimenti accidentali del tessuto.
Questo e altri scopi sono pienamente raggiunti secondo il trovato grazie ad una cannula come definita nell'annessa rivendicazione indipendente 1.
Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono specificate nelle rivendicazioni dipendenti, il cui contenuto ? da intendersi come parte integrale e integrante della descrizione che segue.
In sintesi, il trovato si fonda sull'idea di fornire una cannula per la somministrazione endorettale di un medicamento, atta ad essere inserita almeno parzialmente in un orifizio rettale, comprendente:
una porzione di collegamento atta a mettere un volume interno della cannula in comunicazione di fluido con un contenitore comprimibile contenente il medicamento;
una porzione tubolare estendentesi in una direzione assiale tra una prima estremit?, rivolta verso la porzione di collegamento, ed una seconda estremit?, opposta alla prima estremit?, la porzione tubolare essendo atta a permettere il passaggio al suo interno di detto medicamento; e
una porzione di erogazione, disposta in corrispondenza di detta seconda estremit? della porzione tubolare, e presentante un foro di erogazione atto a permettere l?erogazione di detto medicamento; caratterizzata dal fatto che
detta porzione di erogazione ? di forma arrotondata e ha una dimensione radiale massima maggiore della dimensione radiale di detta porzione tubolare in corrispondenza di detta seconda estremit?.
Preferibilmente, inoltre, detta porzione di erogazione ha una forma sostanzialmente sferoidale o ellissoidale o a goccia, mentre la porzione tubolare ? di forma sostanzialmente troncoconica rastremata in direzione della seconda estremit?.
Vantaggiosamente, la cannula ? collegabile tramite mezzi di collegamento filettati o tramite un accoppiamento a scatto con un contenitore comprimibile contenente il medicamento per realizzare un dispositivo applicatore.
Grazie ad una tale cannula, ed in particolare grazie alla forma della porzione di erogazione, l?inserimento nell?orifizio rettale ovvero nella cavit? endorettale del paziente e la conseguente somministrazione del medicamento risultano meno dolorose e pi? agevoli.
Inoltre, secondo questo trovato, ? possibile facilmente collegare la cannula con un contenitore comprimibile contenente il medicamento e ottenere un pratico dispositivo applicatore, tale che il paziente possa procedere alla somministrazione del medicamento anche in maniera autonoma.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato risulteranno pi? chiaramente dalla descrizione dettagliata che segue, data a puro titolo di esempio non limitativo con riferimento al disegno allegato, in cui:
la figura 1 ? una vista laterale di una cannula e di un dispositivo applicatore comprendente detta cannula secondo una forma di realizzazione del trovato; e
la figura 2 ? una vista di dettaglio di una porzione della porzione di erogazione della cannula di figura 1.
Con riferimento alle figure, una cannula secondo il trovato ? generalmente indicata con 10.
La cannula 10 ? atta ad essere inserita almeno parzialmente in un orifizio rettale per la somministrazione endorettale di un medicamento. In questa descrizione e nelle rivendicazioni allegate, con il termine ?medicamento? si intende, in maniera esemplificativa ma non limitativa, una preparazione o una composizione atta ad alleviare o prevenire uno stato di sofferenza o uno stato patologico; ad esempio, un medicamento pu? avere un effetto curativo, un effetto terapeutico, un effetto di mantenimento dell?igiene o di prevenzione, o anche un effetto anestetico o antidolorifico. Il medicamento pu? comprendere principi attivi farmacologici o preparazioni erboristiche o galvaniche. Il medicamento pu? essere in una forma qualsiasi; preferibilmente, il medicamento ? fornito in una forma fluida, ad esempio come una crema, un gel o una pomata o una soluzione.
La cannula 10 comprende, essenzialmente, una porzione di collegamento 12, una porzione tubolare 14 e una porzione di erogazione 16, le tre porzioni essendo disposte successivamente collegate o connesse solidalmente l?una all?altra, o essendo realizzate integralmente e disposte in successione.
La porzione di collegamento 12 ? atta a mettere in comunicazione di fluido un volume interno della cannula 10 con un contenitore C, comprimibile, contenente il medicamento. A questo scopo, la porzione di collegamento 12 presenta opportuni mezzi di collegamento 18; i mezzi di collegamento 18 possono comprendere mezzi di collegamento filettati per l?avvitamento della cannula 10 al contenitore C oppure mezzi di collegamento a scatto per il collegamento a scatto, o ancora qualsiasi altro mezzo di collegamento convenzionale adatto a collegare la porzione di collegamento 12 con il contenitore C e a mettere in comunicazione di fluido il volume interno della cannula 10 con il contenitore C.
La porzione tubolare 14 si estende lungo una direzione assiale z, ovvero un?asse centrale, tra una prima estremit? 14a, rivolta verso la porzione di collegamento 12, e una seconda estremit? 14b, opposta alla prima estremit? 14a. La porzione tubolare 14 ? atta a permettere il passaggio al suo interno del medicamento. La porzione tubolare 14 pu? avere forme diverse, ad esempio pu? estendersi in direzione assiale z formando un cilindro, ovvero un classico tubo, oppure, come nella forma di realizzazione mostrata nella figura 1, pu? avere una forma sostanzialmente troncoconica, rastremata in direzione della seconda estremit? 14b.
Vantaggiosamente, almeno una parte della porzione tubolare 14 della cannula 10 pu? essere realizzata almeno in parte in un materiale polimerico almeno parzialmente trasparente, o comunque non completamente opaco, per permettere di visualizzare il corretto dosaggio e la corretta erogazione del medicamento che passa al suo interno, nonch? per verificare la corretta pulizia dello strumento dopo l?uso o il lavaggio.
In corrispondenza della seconda estremit? 14b della porzione tubolare 14 ? disposta la porzione di erogazione 16. La porzione di erogazione 16 ? atta ad essere inserita interamente nell?orifizio rettale per la somministrazione endorettale del medicamento. A questo scopo, la porzione di erogazione 16 presenta almeno un foro di erogazione 20, passante, che permette il passaggio del medicamento dal volume interno della cannula 10 alla zona di applicazione endorettale. Il foro di erogazione 20 ha generalmente forma circolare, ma ? anche possibile che sia realizzato sotto forma di apertura a fessura. In una forma di realizzazione del trovato, la porzione di erogazione 16 comprende una pluralit? di fori di erogazione 20.
Secondo il trovato, la porzione di erogazione 20 ha una forma arrotondata, come chiaramente visibile nella figura 1. In particolare, la porzione di erogazione pu? avere una forma ellissoidale, o sferoidale, o a goccia, o in particolare una forma sostanzialmente sferica. In una forma di realizzazione preferita del trovato, la porzione di erogazione 16 ha la forma di una sfera avente un centro Q, disposto giacente sull?asse centrale, ovvero sulla direzione assiale z, definito dalla porzione tubolare 14. In ogni caso, la forma arrotondata della porzione di erogazione 20 ? arrotondata e allargata, ovvero bombata, rispetto alla porzione tubolare 14 in corrispondenza della sua seconda estremit? 14b, e cio? tale da avere una dimensione radiale massima d maggiore di una dimensione radiale t della porzione tubolare 14 in corrispondenza della sua seconda estremit? 14b, ed ? preferibilmente raccordata con la porzione tubolare 14, attraverso un raccordo R. Con dimensione radiale t della porzione tubolare 14 si intende in questo contesto una lunghezza di ingombro della porzione tubolare 14 misurata in senso radiale in corrispondenza della seconda estremit? 14b, ovvero misurata su un piano radiale A sostanzialmente perpendicolare alla direzione assiale z. Analogamente, con dimensione radiale massima d della porzione di erogazione 16 si intende in questo contesto una lunghezza di ingombro massima della porzione di erogazione 16 misurata in senso radiale in corrispondenza di un piano radiale B sostanzialmente perpendicolare alla direzione assiale z, e, dunque, sostanzialmente parallelo al piano radiale A.
Chiaramente, ferma restando la condizione dimensionale appena descritta e la forma arrotondata della porzione di erogazione 16, il tecnico del ramo riconoscer? facilmente che sono possibili forme di realizzazioni del trovato anche diverse da quanto qui descritto, ad esempio forme di realizzazione in cui la porzione di erogazione 16 ha una forma ovulare, a cuspide arrotondata, o c.d. a bulbo, ovvero a forma di cipolla, o simili alternative.
Preferibilmente, la porzione di erogazione 16 pu? essere realizzata in un materiale polimerico, e ancora pi? preferibilmente, per ridurre ulteriormente la sensazione di scomodit? derivante dall?utilizzo della cannula 10, almeno una parte della porzione di erogazione 16 ? realizzata in un materiale polimerico adeguatamente flessibile, ovvero non rigido, ovvero pieghevole.
Forma parte del trovato anche un dispositivo applicatore 22 per la somministrazione endorettale di un medicamento comprendente una cannula 10 come precedentemente descritta ed un contenitore C comprimibile.
Il contenitore C ? un contenitore comprimibile atto a contenere il medicamento da erogare, come ad esempio un tubetto in plastica contenente una crema o un tubetto in alluminio contenente una pomata.
Come chiaro da quanto mostrato nella figura 1, il contenitore C ? atto ad essere collegato alla porzione di collegamento 12 della cannula 10 per mettere il volume interno della cannula 10 in comunicazione di fluido con il contenitore C, e permettere cos? il passaggio del medicamento inizialmente contenuto nel contenitore C al volume interno della cannula 10, prima, e alla zona di applicazione endorettale, poi. A questo scopo il contenitore C pu? presentare inoltre un beccuccio tubolare (di per s? noto, non mostrato), disposto in corrispondenza di una estremit? di collegamento 24 del contenitore C, realizzata preferibilmente con forma troncoconica.
Il collegamento del contenitore C con la porzione di collegamento 12 della cannula 10 ? naturalmente realizzato in maniera concorde e compatibile. Ad esempio, quando i mezzi di collegamento 18 della porzione di collegamento 12 della cannula 10 presentano mezzi di collegamento filettati, anche il beccuccio del contenitore C presenta opportuni mezzi di collegamento filettati complementari a quelli della porzione di collegamento 12 della cannula 10, in modo da permettere l?avvitamento tra loro.
In una forma di realizzazione del dispositivo applicatore 22, la cannula 10 ed il contenitore C sono realizzati integralmente, ovvero in un corpo unico.
In una forma di realizzazione del trovato, il dispositivo applicatore 22 comprende inoltre un cappuccio di protezione 26 che pu? essere disposto in maniera rimovibile sulla porzione di erogazione 16. Il cappuccio di protezione 26 pu? essere atto a chiudere il foro di erogazione 20 a tenuta, o anche solo ad occluderlo parzialmente o a coprirlo o a proteggerlo per evitare di contaminare la porzione di erogazione 16 o il medicamento con agenti esterni potenzialmente fastidiosi o patogeni.
Il funzionamento del dispositivo applicatore 22 ? molto semplice e come segue.
L?utilizzatore pu? collegare la cannula 10 al contenitore C grazie ai mezzi di collegamento 18 predisposti sulla cannula 10, ed in questo modo mettere in collegamento di fluido il contenitore C con l?interno della cannula 10 e permettere il passaggio del medicamento dal contenitore C alla cannula 10.
Quando ? presente un cappuccio di protezione 26, l?utilizzatore deve rimuovere tale cappuccio prima dell?inserimento endorettale della cannula 10.
A questo punto, l?utilizzatore pu? inserire nella cavit? endorettale la cannula 10, inserendo almeno la porzione di erogazione 16, e, in virt? della necessit?, anche parte della porzione tubolare 14. In questo modo, grazie alla presenza del foro di erogazione 20, il medicamento pu? passare dalla cannula 10 alla zona di applicazione endorettale. Il passaggio del medicamento dal contenitore C alla cannula 10 e dalla cannula 10 alla zona di applicazione endorettale ? favorito se l?utilizzatore schiaccia esternamente, o comprime, il contenitore C, analogamente a quanto si fa, in maniera di per s? nota, ad esempio, nell?utilizzo di un tubetto contenente una pomata o una crema. Come risulta evidente dalla descrizione sopra fornita, grazie alla particolare forma della porzione di erogazione della cannula, la cannula secondo il trovato risulta pi? agevole da inserire nell?orifizio endorettale, in particolare se l?operazione di inserimento deve essere eseguita autonomamente dal paziente su s? stesso o se deve essere effettuata su bambini o neonati.
Inoltre, la forma arrotondata e allargata della porzione di erogazione permette di favorire lo scorrimento della cannula nella fase di inserimento e di somministrazione del medicamento, permettendo al tessuto perianale di adattarsi ed accomodare meglio il dispositivo e, dunque, riducendo non solo il dolore, ma anche il rischio di lesioni accidentali a cui il paziente potrebbe andare incontro.
Infine, l?utilizzo di materiali polimerici non rigidi o flessibili e/o di materiali trasparenti, come avviene in alcune forme di realizzazioni del trovato qui descritte, permette di facilitare ulteriormente le operazioni di inserimento e/o, rispettivamente, di controllare e dosare con pi? precisione l?erogazione del medicamento.
Naturalmente, fermo restando il principio del trovato, le forme di attuazione e i particolari di realizzazione potranno essere ampiamente variati rispetto a quanto ? stato descritto e illustrato a puro titolo di esempio non limitativo, senza per questo fuoriuscire dall'ambito del trovato come definito nelle annesse rivendicazioni.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Cannula (10) per la somministrazione endorettale di un medicamento, atta ad essere inserita almeno parzialmente in un orifizio rettale, comprendente: una porzione di collegamento (12) atta a mettere un volume interno della cannula (10) in comunicazione di fluido con un contenitore (C) comprimibile contenente il medicamento; una porzione tubolare (14) estendentesi in una direzione assiale (z) tra una prima estremit? (14a), rivolta verso la porzione di collegamento (12), ed una seconda estremit? (14b), opposta alla prima estremit? (14a), la porzione tubolare (14) essendo atta a permettere il passaggio al suo interno di detto medicamento; e una porzione di erogazione (16), disposta in corrispondenza di detta seconda estremit? (14b) della porzione tubolare (14), e presentante un foro di erogazione (20) atto a permettere l?erogazione di detto medicamento; caratterizzata dal fatto che detta porzione di erogazione (16) ? di forma arrotondata e ha una dimensione radiale massima (d) maggiore della dimensione radiale (t) di detta porzione tubolare (14) in corrispondenza di detta seconda estremit? (14b).
  2. 2. Cannula secondo la rivendicazione 1, in cui detto porzione di erogazione (16) ha una forma sostanzialmente sferoidale o ellissoidale o a goccia o a bulbo.
  3. 3. Cannula secondo la rivendicazione 2, in cui la porzione di erogazione (16) ha sostanzialmente la forma di una sfera avente il suo centro (Q) giacente sulla direzione assiale (z).
  4. 4. Cannula secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione tubolare (14) ? di forma sostanzialmente troncoconica rastremata in direzione di detta seconda estremit? (14b).
  5. 5. Cannula secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione di collegamento (12) presenta mezzi di collegamento (18) filettati per l?avvitamento della cannula (10) al contenitore (C).
  6. 6. Cannula secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 4, in cui detta porzione di collegamento (12) presenta mezzi di collegamento (18) a scatto per il collegamento della cannula (10) al contenitore (C).
  7. 7. Cannula secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione di erogazione (16) ? realizzata in un materiale polimerico, preferibilmente un materiale polimerico flessibile.
  8. 8. Cannula secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta porzione tubolare (14) ? realizzata almeno in parte in un materiale polimerico almeno parzialmente trasparente.
  9. 9. Dispositivo applicatore (22) per la somministrazione endorettale di un medicamento comprendente: una cannula (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; e un contenitore (C) comprimibile contenente detto medicamento, in cui un volume interno della cannula (10) ? in comunicazione di fluido con detto contenitore (C) tramite la porzione di collegamento (12) di detta cannula (10).
  10. 10. Dispositivo applicatore secondo la rivendicazione 9, in cui il contenitore (C) presenta inoltre un beccuccio atto a mettere in collegamento la porzione di collegamento (12) della cannula (10) con il contenitore (C).
  11. 11. Dispositivo applicatore secondo la rivendicazione 9 o la rivendicazione 10, in cui la cannula (10) ed il contenitore (C) sono realizzati in un corpo unico.
  12. 12. Dispositivo applicatore secondo la rivendicazione 10, in cui detto beccuccio del contenitore (C) presenta mezzi di collegamento filettati per l?avvitamento con rispettivi mezzi di collegamento (18) filettati della porzione di collegamento (12) della cannula (10).
  13. 13. Dispositivo applicatore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 9 alla 12, comprendente inoltre un cappuccio di protezione (26) disposto in maniera rimovibile sulla porzione di erogazione (16).
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