ITBO950126A1

ITBO950126A1 - Dispositivo per l'irrigazione o il lavaggio delle cavita' nasale e del rinofaringe

Info

Publication number: ITBO950126A1
Application number: IT95BO000126A
Authority: IT
Inventors: Giorgio Mezzoli
Original assignee: Giorgio Mezzoli; Rosa Alessandro; Mezzoli Andrea; Rani Maria
Priority date: 1995-03-23
Filing date: 1995-03-23
Publication date: 1996-09-23
Also published as: EP0814747A1; DE69609950D1; ES2151655T3; DE69609950T2; IT1281763B1; ATE195648T1; AU5272496A; ITBO950126A0; EP0814747B1; WO1996029044A1

Abstract

Dispositivo per l'irrigazione o il lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe che è costituito da un ugello conformato sostanzialmente a campana che è atto a essere premuto e far tenute contro il vestibolo nasale di una delle cavità nasali del soggetto, disposto con la testa leggermente piegata in avanti o di lato, e che presenta assialmente almeno un foro di fuoriuscita della soluzione che comunica con una estremità di un tubicino di adduzione che all'altra estremità presenta mezzi di collegamento ad una sacca o simili di erogazione vantaggiosamente per gravità della soluzione da irrorare, la soluzione ed il prodotto del lavaggio fluendo lungo una cavità nasale e attraverso il rinofaringe nella cavità nasale controlaterale e scaricandosi all'esterno attraverso il vestibolo della cavità nasale controlaterale.

Description

Titolo : DISPOSITIVO PER L'IRRIGAZIONE 0 IL LAVAGGIO DELLE CA-VITA' NASALI E DEL RINOFARINGE.

D E S C R I Z I O N E

Forma oggetto del presente trovato un dispositivo per l'irrigazione o il lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe. Le cavità nasali hanno la funzione di umidificare, depurare e riscaldare l'aria inspirata, di deumidificare e raffreddare l'aria espirata: questo sistola, può subire dei danni e quindi essere inefficace in conseguenza dello sviluppo di una patologia che può provocare difficoltà respiratoria nasale per infiammazione della mucosa nasale, per ristagno di secrezioni mucose o micopurulente, polveri, allergeni. In questi casi si rende necessaria la rimozione delle secrezioni eventualmente presenti all'interno delle cavità nasali oltre che una stimolazione della mucosa nasale stessa con un lavaggio nasale. Attualmente le sostanze che possono essere immesse nelle cavità nasali possono essere o sotto forma di gocce, o sotto forma nebulizzata: nel primo caso è necessario introdurre la soluzione con la testa reclinata all' indietro e la rimozione del prodotto di lavaggio avviale per espirazione forzata attraverso le cavità nasali, o per deglutizione ( la testa del soggetto deve essere reclinata all*indietro per evitare che durante l'introduzione la soluzione fuoriesca trafilando fra il vestibolo nasale e l imboccatura del contenitore della soluzione); nel secondo caso la nebulizzazione avviene invece con bombo-lette a spruzzo che di sovente inpiegano propellenti che possono risultare irritanti per la mucosa nasale.

Nelle tipologie di interventi di cui si è fatto cenno, è costante il fatto che il quantitativo di sostanza che può essere immessa nelle cavità nasali è estremamente esigua.

Le uniche apparecchiature che consentono di effettuare un efficace lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe con quantitativi abbondanti di soluzione sono di tipo termale o ambulatoriale e quindi piuttosto costose: tali apparecchiature richiedono, per l'impiego, personale opportunamente qualificato e comportano la sterilizzazione di volta in volta di alcuni componenti : altri componenti non destinati ad essere puliti ad ogni uso, sono tuttavia soggetti a venire a contatto e a sporcarsi con sostanze rimosse dalle operazioni di lavaggio.

Il soggetto, o il personale addetto, è poi soggetto durante le operazioni di lavaggio a sporcarsi le dita che impugnano l'ugello di erogazione della soluzione.

In pratica non vi sono sul mercato attrezzature per impiego domiciliare che consentano di irrorare quantitativi cospicui di liquidi nelle cavità nasali e nel rinofaringe in maniera agevole, elementare, economica ed igienica e senza comportare pericoli per un non corretto impiego .

Compito tecnico del presente trovato è quello di supplire alle citate carenze dei dispositivi noti, di mettere a punto cioè un dispositivo per l'irrigazione o il lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe che consenta di effettuare tali operazioni in maniera semplice ed igienica.

Nell' ambito di tale carpito tecnico, altro scopo del presente trovato è quello di assolvere il compito precedente con una struttura serpiice, di relativamente facile attuazione pratica, di sicuro impiego ed efficace funzionamento,nonché di costo relativamente contenuto.

Questo carpito e questi scopi vengono tutti raggiunti dal presente dispositivo per l'irrigazione o il lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe che è costituito da un ugello conformato sostanzialmente a campana che è atto a essere premuto a far tenuta contro il vestibolo nasale di una delle cavità nasali del soggetto, disposto con la testa leggermente piegata in avanti o di lato, e che presenta assialmente almeno un foro di fuoriuscita della soluzione che comunica con una estremità di un tubicino di adduzione che all'altra estremità presenta mezzi di collegamento ad una sacca o simili di erogazione vantaggiosamente per gravità della soluzione da irrorare, la soluzione ed il prodotto del lavaggio fluendo lungo una cavità nasale e attraverso il rinofaringe nella cavità nasale controlaterale e scaricandosi all'esterno attraverso il vestibolo della cavità nasale controlaterale .

Ulteriori particolarità risulteranno maggiormente chiare ed evidenti dalla descrizione dettagliata di ima forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un dispositivo per l'irrigazione o il lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe secondo il trovato, illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni, in cui:

la fig.l è una vista frontale schematica di un dispositivo per l'irrigazione o il lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe secondo il trovato ;

in fig.2 sono le proiezioni ortogonali di una versione preferita dell'ugello del dispositivo visto in A ed i D in alzato sezionato ed in B e C dall'alto e dal basso ;

in fig. 3 sono le proiezioni ortogonali di una versione alternativa dell'ugello del dispositivo visto in A ed i D in alzato sezionato ed in B e C dall'alto e dal basso ;

la fig.4 è una vista prospettica di un dispositivo secondo il trovato in condizione di impiego;

la fig.5 è una vista schematica dall'alto del percorso della soluzione di lavaggio nelle cavità nasali;

la fig.6 è una vista schematica laterale dell'accoppiamento del dispositivo al vestibolo di una cavità nasale.

Oon particolare riferimento a tali figure è indicato globalmente con 1 un dispositivo per l'irrigazione o il lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe secondo il travato. Il dispositivo 1 è costituito da un ugello 2 conformato sostanzialmente a campana che è destinato ad essere premuto a far tenuta contro il vestibolo nasale V di una delle cavità nasali CN del soggetto: la particolare forma consente di fare tenuta su vestiboli di diverse tipologie, sfruttando la deformabilità sia del vestibolo che della campana:se sarà necessario si prevede di realizzare la campana in diverse taglie. L' ugello 2 a campana è realizzato per stampaggio di materiali del tipo della plastica o della gonna e nella forma realizzativa di fig.2 è cavo con sezione delle pareti eventualmente variabile per fornire la morbidezza e rigidità richieste:nell'altra prevista versione di fig.3 l'ugello 2 ha sezione piena.

L'ugello 2, nelle varie versioni,presenta il bordo 3 leggermente ripiegato a gronda verso l'esterno ed è leggermente schiacciato in modo da assumere sezione sostanzialmente ellittica secondo i piani ortogonali all'asse longitudinale dell'ugello: il bordo 3 è atto ad inpedire l'eventuale deflusso della soluzione lungo il tubicino di adduzione e ad evitare che il soggetto si sporchi le dita con la soluzione e con le sostanze rimosse dal lavaggio.

L'ugello 2 presalta almeno un foro 4 di fuoriuscita del liquido: nelle preferite versioni illustrate nelle figure i fori sono tre 4a, 4b, 4c, hanno getti leggermente divergenti e sono disposti sul piano di simmetria maggiore dell'ugello; in tal modo i tre meati delle cavità nasali verranno interessati dalla irrorazione in maniera ottinale .

I fori 4 dell'ugello comunicano con un raccordo tubolare 4d di accoppiamento con una estremità di un tubicino 5 di adduzione, tubicino che all'altra estremità presenta mezzi di collegamento 6 ad una sacca 7 o simili di erogazione, vantaggiosamente per gravità,della soluzione da irrorare:nel caso particolare illustrato in figura 1 i mezzi di collegamento consistono in un fissaggio diretto del tubicino alla sacca,ma si prevede la possibilità che 1'accoppiamento possa avvenire mediante punta perforante , agganci a vite o a baionetta o simili.

La sacca 7 è vantaggiosamente di tipo flessibile e provvista di occhiello 8 per il fissaggio, ad esempio con ventosa, in posizione sollevata rispetto al capo del soggetto.

La sacca 7 può essere riempita con soluzioni di qualsiasi natura semplicemente detergenti, leggermente disinfettanti o addirittura medicamentose.

Il dispositivo 1 è di tipo monouso ed è contenuto in una confezione sterile: utilmente ugello, tubicino e sacca formano corpo unico e la sacca contiene già la soluzione da irrorare in confezione sterile: in quest'ultimo caso l'ugello 2 può presentare un tappino di sigillo 9, eventualmente a strappo, che viene rimosso imnediatamente prima dell'uso: in alternativa l'ugello è infilato in un cappuccio di protezione rimovibile prima dell'uso.

Il funzionamento del dispositivo secondo il trovato è il seguente: il soggetto, dopo avere eventualmente riscaldato il contenuto della sacca 7 fino a circa 37 “C ( ad esempio per immersione in acqua calda), fissa la sacca 7 in posizione sollevata e si dispone con la testa leggermente piegata in avanti o di lato su una vasca di raccolta 10 che può essere un lavandino o simili ( posizione illustrata in fig.4): rimosso il tappino 9, dopo aver strozzato il tubicino per evitare la fuoriuscita indébita della soluzione, il soggetto preme l'ugello a campana 2 a fare tenuta contro il vestibolo V1 di una cavità nasale CN1: liberando la strozzatura del tubicino la soluzione ed il pro dotto del lavaggio fluiscono lungo la cavità nasale CN1, attraversano il rinofaringe per fluire nella cavità nasale controlaterale CN2 e si scaricano all'esterno attraverso il vestibolo della cavità nasale contro laterale V2 ( vedere freccette di figura 5).

La conformazione e l'orientazione dei fori 4 dell'ugello determinano una propagazione a ventaglio della soluzione all'interno delle cavità nasali nelle aree alta, media e bassa, la pressione di lavaggio è ridotta e registrabile, unitamente alla portata della soluzione, per semplice innalzamento o abbassamento della sacca rispetto alla quota alla quale si trova il naso del soggetto : pertanto non vi è la possibilità che durante l'uso si possano verificare sovrappressioni dannose alle mucose.

Si è così visto come il trovato raggiunge gli scopi proposti. Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.

Inoltre tutti i dettagli seno sostituibili da altri tecnicamente equivalenti.

In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall' ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo per l'irrigazione o il lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe che è costituito da un ugello conformato sostanzialmente a campana che è atto a essere premuto a far tenuta contro il vestitolo nasale di una delle cavità nasali del soggetto, disposto con la testa leggermente piegata in avanti o di lato, e che presenta assialmente almeno un foro di fuoriuscita della soluzione che comunica con una estremità di un tubicino di adduzione che all'altra estremità presenta mezzi di collegamento ad una sacca o simili di erogazione vantaggiosamente per gravità della soluzione da irrorare, la soluzione ed il prodotto del lavaggio fluendo lungo una cavità nasale e attraverso il rinofaringe nella cavità nasale controlaterale e scaricandosi all'esterno attraverso il vestitolo della cavità nasale controlaterale .
2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto ugello a campana è leggermente schiacciato in modo da assumere sezione sostanzialmente ellittica secondo i piani ortogonali al tubicino.
3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detti fori di fuoriuscita del liquido sono tre e sono disposti sul piano di simmetria maggiore dell'ugello.
4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che è di tipo monouso ed è contenuto in una confezione sterile.
5) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto ugello a campana presenta il bordo leggermente ripiegato a gronda verso l’esterno che è atto ad impedire l'eventuale cheflusso della soluzione lungo il tubicino di adduzione.
6) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto ugello, detto tubicino e detta sacca formano corpo unico e che detta sacca contiene la soluzione da irrorare.
7) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 ed in alternativa alla rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che detto ugello con detto tubicino e detta sacca sono separati e vengono collegati al momento dell'uso e che detta sacca contiene la soluzione da irrorare.
8) Dispositivo secondo le rivendicazioni 6 e 7 caratterizzato dal fatto che è realizzato in materiale del tipo della plastica per uso medicale ed atto ad essere riscaldato ad una temperatura di circa 37°C prima dell'uso.
9) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la pressione di lavaggio è ridotta e registrabile per semplice innalzamento o abbassamento della sacca rispetto alla quota alla quale si trova il naso del soggetto.
10) Dispositivo per l'irrigazione o il lavaggio delle cavità nasali e del rinofaringe secondo una o più delle rivendicazioni precedenti e secondo quanto descritto ed illustrato agli scopi specificati.