IT201800010473A1 - Composizione per l’uso nella prevenzione e/o nel trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile. - Google Patents

Composizione per l’uso nella prevenzione e/o nel trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile. Download PDF

Info

Publication number
IT201800010473A1
IT201800010473A1 IT102018000010473A IT201800010473A IT201800010473A1 IT 201800010473 A1 IT201800010473 A1 IT 201800010473A1 IT 102018000010473 A IT102018000010473 A IT 102018000010473A IT 201800010473 A IT201800010473 A IT 201800010473A IT 201800010473 A1 IT201800010473 A1 IT 201800010473A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
butyric acid
composition
composition according
tamarind
bowel syndrome
Prior art date
Application number
IT102018000010473A
Other languages
English (en)
Inventor
Maio Umberto Di
Original Assignee
Neilos S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Neilos S R L filed Critical Neilos S R L
Priority to US17/295,679 priority Critical patent/US20220008494A1/en
Priority to IT102018000010473A priority patent/IT201800010473A1/it
Priority to PCT/IB2019/060029 priority patent/WO2020104987A1/en
Priority to EP19829678.2A priority patent/EP3883557A1/en
Publication of IT201800010473A1 publication Critical patent/IT201800010473A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61KPREPARATIONS FOR MEDICAL, DENTAL OR TOILETRY PURPOSES
    • A61K36/00Medicinal preparations of undetermined constitution containing material from algae, lichens, fungi or plants, or derivatives thereof, e.g. traditional herbal medicines
    • A61K36/18Magnoliophyta (angiosperms)
    • A61K36/185Magnoliopsida (dicotyledons)
    • A61K36/48Fabaceae or Leguminosae (Pea or Legume family); Caesalpiniaceae; Mimosaceae; Papilionaceae
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61KPREPARATIONS FOR MEDICAL, DENTAL OR TOILETRY PURPOSES
    • A61K31/00Medicinal preparations containing organic active ingredients
    • A61K31/185Acids; Anhydrides, halides or salts thereof, e.g. sulfur acids, imidic, hydrazonic or hydroximic acids
    • A61K31/19Carboxylic acids, e.g. valproic acid
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61KPREPARATIONS FOR MEDICAL, DENTAL OR TOILETRY PURPOSES
    • A61K9/00Medicinal preparations characterised by special physical form
    • A61K9/0012Galenical forms characterised by the site of application
    • A61K9/0053Mouth and digestive tract, i.e. intraoral and peroral administration
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61PSPECIFIC THERAPEUTIC ACTIVITY OF CHEMICAL COMPOUNDS OR MEDICINAL PREPARATIONS
    • A61P1/00Drugs for disorders of the alimentary tract or the digestive system
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61PSPECIFIC THERAPEUTIC ACTIVITY OF CHEMICAL COMPOUNDS OR MEDICINAL PREPARATIONS
    • A61P29/00Non-central analgesic, antipyretic or antiinflammatory agents, e.g. antirheumatic agents; Non-steroidal antiinflammatory drugs [NSAID]

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Natural Medicines & Medicinal Plants (AREA)
  • Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Medicinal Chemistry (AREA)
  • Pharmacology & Pharmacy (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Epidemiology (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Botany (AREA)
  • Biotechnology (AREA)
  • Alternative & Traditional Medicine (AREA)
  • Medical Informatics (AREA)
  • Microbiology (AREA)
  • Mycology (AREA)
  • General Chemical & Material Sciences (AREA)
  • Chemical Kinetics & Catalysis (AREA)
  • Nuclear Medicine, Radiotherapy & Molecular Imaging (AREA)
  • Organic Chemistry (AREA)
  • Rheumatology (AREA)
  • Pain & Pain Management (AREA)
  • Nutrition Science (AREA)
  • Physiology (AREA)
  • Bioinformatics & Cheminformatics (AREA)
  • Medicinal Preparation (AREA)
  • Medicines Containing Plant Substances (AREA)
  • Medicines Containing Material From Animals Or Micro-Organisms (AREA)

Description

Descrizione dell’invenzione industriale dal titolo: “Composizione per l’uso nella prevenzione e/o nel trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile”
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda una composizione di sostanze, preferibilmente ottenute da fonti naturali, efficace nella prevenzione e/o il trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile.
La sindrome dell’intestino irritabile (IBS), o del colon irritabile, è un disturbo gastrointestinale cronico, né ereditario né contagioso, che compare in genere tra i 15 e i 40 anni di età con frequenza stimata del 10/20% ed è più frequente nelle donne rispetto agli uomini. Si tratta di un disturbo funzionale, non dovuto a modificazioni anatomiche dell’intestino, ma ad una attività disordinata della muscolatura intestinale. Se quest’ultima si contrae troppo compare diarrea (IBS-D), se invece si contrae scarsamente compare stitichezza (IBS-C); se la muscolatura va incontro a contrazioni prolungate (spasmi) si manifesta dolore. Pertanto, il disturbo in oggetto è caratterizzato da dolore addominale, irregolarità dell'alvo, meteorismo e variazione di consistenza delle feci con andamento cronico ricorrente caratterizzato da periodi di riacutizzazione e da periodi di remissione. I sintomi possono essere variamente associati. Le cause della sindrome dell’intestino irritabile non sono ancora ben definite. L’ipersensibilità viscerale è considerata uno dei principali fattori nell’eziopatogenesi, in modo particolare in quei soggetti che presentano come sintomo predominante il dolore addominale determinato dalla liberazione anomala di sostanze chimiche dall’intestino (potassio, ATP, bradichinine, prostaglandina E2) che produrrebbero a loro volta la liberazione di mediatori chimici dalle terminazioni nervose. Il termine “irritabile”, infatti, viene utilizzato per indicare che i nervi che scorrono dentro l’intestino sono sensibili in modo anomalo e che i nervi che controllano i muscoli dell’intestino sono eccessivamente attivi. Il risultato di tutto ciò è una risposta eccessiva dell’intestino a tutto ciò che normalmente avviene, come il passaggio di gas o di fluidi lungo tutta la sua lunghezza. Ciò porta a un’attività muscolare intestinale non appropriata che può, per esempio, fermare temporaneamente un movimento intestinale o rendere inefficaci gli sforzi per espellere le feci. La diagnosi dell’IBS non è dunque semplice: i segni più evidenti sono dolore o disagio addominale, alleviato dall’evacuazione o associato ad alvo alterno o a variabile consistenza delle feci. Il dolore è accompagnato da almeno due dei seguenti sintomi:
- passaggio delle feci alterato: sforzo, urgenza, evacuazione incompleta;
- gonfiore addominale, distensione, tensione o sensazione di addome duro;
- peggioramento dei sintomi in corrispondenza dei pasti;
- presenza di muco.
Altri sintomi sono sonnolenza, nausea, mal di schiena e disturbi urinari che possono essere utilizzati a supporto della diagnosi. I test più utilizzati per confermare la diagnosi di IBS sono ecografia, sigmoidoscopia, colonscopia e clisma opaco. Una meticolosa raccolta della storia clinica è solitamente la chiave per la diagnosi della sindrome del colon irritabile. Per condurre ad una corretta diagnosi i pazienti devono manifestare in maniera continuativa e per almeno 3 mesi nell’arco dell’ultimo anno, almeno tre dei seguenti sintomi: 1) Dolore o disturbo intestinale caratterizzato da sollievo all’evacuazione;
2)Dolore associato al cambiamento della frequenza delle evacuazioni;
3) Dolore associato al cambiamento della consistenza delle feci.
Tali sintomi possono essere accompagnati da distensione addominale e soggettività di gonfiore o modificazioni della frequenza delle evacuazioni. Questi ultimi sintomi possono essere presenti ma non sono elementi sintomatologici fondamentali. È importante che la valutazione di questi criteri sia completata dall’esclusione di altri quadri clinici, che abbiano la presenza di sintomi simili, e che includono patologie organiche o altre patologie funzionali. La sindrome dell’intestino irritabile in alcuni soggetti può compromettere la qualità di vita, nel senso che può influenzare in modo importante le attività quotidiane.
Un trattamento efficace di questa condizione prevede nei casi più lievi il self management con attenzione all’alimentazione e alla conduzione di uno stile di vita sano.
Nei casi più complicati si ricorre invece alla terapia farmacologica.
La terapia farmacologica si basa su farmaci che agiscono antagonizzando l’azione dell’acetilcolina. I farmaci che svolgono questo tipo di azione sono pertanto farmaci anticolinergici o antagonisti dei recettori muscarinici. Tra le loro funzioni vi è anche quella di inibire l’ipereccitabilità della muscolatura liscia dell’intestino tenue e del colon. In particolare la terapia farmacologica è caratterizzata dall’impiego della iosciamina (atropina) e della diciclomina (dicicloverina): entrambe esplicano un effetto rilassante (spasmolitico) sulla muscolatura liscia.
Tuttavia, ad alte dosi questi farmaci inducono importanti effetti avversi di tipo anticolinergico, inclusi disturbi della vista, ritenzione urinaria e stipsi, e per questo motivo non sono frequentemente utilizzati.
Talvolta la terapia farmacologica associa ai farmaci anticolinergici dei farmaci antidepressivi, come imipramina e amitriptilina che possono essere somministrati contestualmente. Tuttavia, anche questi farmaci possono provocare diversi tipi di effetti collaterali che possono insorgere a causa della stimolazione dei recettori dell’acetilcolina e dell’istamina, per esempio vertigini, aumento ponderale, visione offuscata, sedazione, tremori, fino ad arrivare all’epilessia e ai disturbi del ritmo cardiaco.
Nei pazienti affetti dalla sindrome dell’intestino irritabile è stata osservata un’anomalia della microflora intestinale, in particolare si assiste a una diminuzione di Bifidobatteri e Lattobacilli. Questa perturbazione dell’ecosistema intestinale genera uno stato di disbiosi che contribuisce all’insorgenza dei sintomi caratteristici della sindrome dell’intestino irritabile: produzione di gas, alterazione della motilità e aumento della sensibilità del tratto intestinale.
La disponibilità di un prodotto a base di sostanze naturali, in grado di riequilibrare il microambiente e ripristinare la normale fisiologia intestinale, sarebbe dunque estremamente utile e vantaggiosa per i soggetti affetti da sindrome dell’intestino irritabile. Un prodotto a base di sostanze naturali consentirebbe inoltre di evitare i summenzionati trattamenti convenzionali della sindrome dell’intestino irritabile, che presentano gli effetti avversi sopra descritti.
Queste ed altre necessità sono soddisfatte dalla presente invenzione, che mette a disposizione una composizione caratterizzata dal fatto di comprendere una combinazione sinergica di sostanze attive, ottenute da fonti naturali, la suddetta combinazione essendosi dimostrata particolarmente efficace nel trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile.
La composizione dell’invenzione è come definita nell’annessa rivendicazione 1. Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione sono definiti nelle rivendicazioni dipendenti. Le rivendicazioni formano parte integrante della presente descrizione.
Nel seguito è fornita una descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite dell’invenzione.
La composizione sinergica della presente invenzione è utile per il trattamento e la prevenzione della sindrome dell’intestino irritabile.
Nella composizione della presente invenzione l’azione sinergica avviene tra l’acido butirrico, o suo sale, e l’estratto di Tamarindus indica.
L’acido butirrico, anche denominato acido butanoico, è un acido carbossilico che si trova principalmente esterificato col glicerolo in molti grassi naturali, animali e vegetali. L'acido butirrico normale, detto anche acido butirrico di fermentazione, si trova anche come un estere esilico nell'olio di Heracleum giganteum e come estere octile nella Pastinaca sativa, piante della stessa famiglia; è anche stato rinvenuto nella carne viva, durante i processi di sudorazione. Ordinariamente l'acido butirrico è un composto che si prepara dagli zuccheri o dall'amido, tramite fermentazione innescata da formaggi fermentati, con aggiunta di carbonato di calcio allo scopo di salificare altri acidi che dovessero formarsi nel processo. La fermentazione butirrica dell'amido è aiutata dall'aggiunta diretta di Bacillus subtilis. Gli acidi butirrico, acetico e propionico, rappresentano circa l’83% degli acidi grassi a catena corta presenti nel colon umano. La concentrazione di questi acidi nel lume intestinale varia da 60 a 150 mmol/kg e si trovano in un rapporto acetato-propionato-butirrato di 60:25:10. Gli acidi grassi a catena corta sono rapidamente assorbiti dall’epitelio del tratto gastrointestinale. Nell’intestino crasso, l’assorbimento raggiunge i picchi più elevati nel cieco e nel colon ascendente sia attraverso un trasporto attivo che passivo, mentre i livelli di produzione di acido butirrico nel colon sigmoideo e nel retto sono bassi. Il butirrato rappresenta la fonte di energia preferita delle cellule dell’epitelio del colon, mentre una dieta ben bilanciata, ricca di fibre, probiotici e prebiotici, è la fonte preferita di butirrato. Analogamente ad altri acidi grassi a catena corta (acetico e propionico), l’acido butirrico endogeno è prodotto dalla fermentazione batterica di carboidrati non digeribili e di oligomeri esosi con diversi gradi di polimerizzazione come polisaccaridi non amidacei, amido resistenti (particolarmente butirrogenici), oligosaccaridi (inulina e FOS), disaccaridi (lattosio) e zuccheri alcolici (mannitolo e sorbitolo). Le specie batteriche coinvolte nella produzione di butirrato sono Clostridium spp., Eubacterium spp., Fusobacterium spp., Butyrivibrio spp., Megasphaera elsdenii, Mitsuokella multiacida, Roseburia intestinalis, Faecalibacterium prausnitzii e Eubacterium hallii.
Nell’ambito della presente invenzione, l’acido butirrico è di notevole interesse grazie alla sua capacità di donare sostegno energetico ai colonociti, di mantenere integra la mucosa intestinale attraverso la stimolazione della produzione di muco e di inibire l’attività dei mediatori proinfiammatori a livello dell’epitelio intestinale.
Uno studio clinico randomizzato a doppio cieco e placebo-controllato, mostra gli effetti dell’acido butirrico microincapsulato sui sintomi e sulla qualità della vita dei pazienti con IBS. Nello studio vengono somministrati 300 mg al giorno di acido butirrico microincapsulato o placebo come aggiunta alle terapie standard. Alla quarta settimana di trattamento si verifica una diminuzione significativa nella frequenza del dolore addominale associato alla defecazione nei pazienti che hanno assunto acido butirrico. Alla dodicesima settimana, si verifica inoltre una diminuzione del dolore addominale spontaneo, di quello post-prandiale, di quello associato alla defecazione e dello stimolo post-defecazione. Un altro studio clinico mostra gli effetti dell’acido butirrico su pazienti con IBS-D. 50 pazienti, di cui 22 con IBS-D e 28 con IBS-C ricevono 1 g/ die di acido butirrico (suddiviso in 4 somministrazioni di capsule da 250 mg) e inulina per 1 mese. Il trattamento con acido butirrico risulta in una normalizzazione dello stato dei pazienti con IBS-D, con riduzione significativa della frequenza degli episodi diarroici e un aumento significativo della consistenza fecale rispetto ai pazienti con IBS-C.
Esempi non limitativi di sali dell’acido butirrico idonei all’impiego nell’ambito della presente invenzione sono sodio butirrato o calcio butirrato.
Il Tamarindo è un albero da frutto tropicale appartenente alla famiglia delle Fabaceae, che può raggiungere i 24 metri di altezza e i 7 metri di larghezza e reca fiori gialli e rosa pallidi. Ha bisogno di un clima secco per poter crescere per cui si sviluppa maggiormente nelle aree dell’Africa orientale e dell’India, ma anche nelle zone tropicali asiatiche e dell’America latina. Tutte le parti del Tamarindo hanno non solo un grande valore nutrizionale ma anche un ampio uso in medicina. Secondo la World Health Organization, il frutto del tamarindo è una fonte ideale di tutti gli amminoacidi essenziali, eccetto il triptofano. Anche i suoi semi hanno proprietà simili, pertanto il tamarindo rappresenta una fonte importante di proteine, soprattutto in quelle aree dove la carenza di proteine è un problema comune. Risultati di analisi chimiche indicano che il Tamarindo contiene composti fenolici come procianidine, catechine, epicatechine, acido tartarico, mucillagini, pectine, arabinosio, xilosio, galattosio, acido uronico e triterpeni. I semi sono ricchi di tannini, saponine, flavonoidi, alcaloidi e glicosidi che sono responsabili dell’effetto antinfiammatorio e analgesico del Tamarindo, che reca anche un effetto antimicrobico su patogeni come Salmonella paratyphi, Bacillus subtilis, Salmonella typhi, e Staphylococcus aureus. Le sostanze contenute all’interno del suddetto attivo, rendono questa specie correlabile al trattamento di diversi disordini dell’apparato gastrointestinale.
Il Tamarindo viene infatti utilizzato come lassativo grazie soprattutto al suo contenuto in acido malico, acido tartarico e potassio. È stato inoltre dimostrato che l’estratto di semi di Tamarindo ha un effetto protettivo dose dipendente su modelli di ulcera indotti da ibuprofene, alcol o legatura del piloro. Questo grazie al contenuto fenolico, soprattutto in procianidine, epicatechine e tannini polimerici, che effettuano un’azione antiossidante e prevengono lo sviluppo dell’ulcera attraverso un accumulo di proteine e vasocostrizione. Il Tamarindo esplica anche un’azione spasmolitica attraverso un blocco dei canali del calcio che risulta in un rilassamento della muscolatura liscia intestinale, che può essere utile in caso di diarrea. Nell’ambito della presente invenzione, il Tamarindo risulta interessante perché può apportare effetti benefici in caso di dolore addominale associato a diarrea o a costipazione. Infatti in particolare le foglie (per la diarrea), il frutto (per la costipazione) e le parti molli di corteccia e radice (per il dolore addominale in generale), possono essere utilizzate per alleviare le manifestazioni tipiche della sindrome del colon irritabile.
Uno studio in vivo condotto su ratti mostra l’effetto analgesico e antinfiammatorio dell’estratto metanolico dei semi di Tamarindo. L’infiammazione viene indotta attraverso la somministrazione di 0,1 ml di carragenina nella zona sub-plantare della zampa posteriore sinistra dei ratti. Gli animali vengono divisi in 5 gruppi:
1- Acqua distillata (10 ml/kg) Carragenina (0,1 ml in 1% di salina);
2- Diclofenac sodico (10 mg/kg p.o.) Carragenina (0,1 ml in 1% di salina);
3- Estratto metanolico di Tamarindus indica (100 mg/kg p.o.) Carragenina (0,1 ml in 1% di salina); 4- Estratto metanolico di Tamarindus indica (200 mg/kg p.o.) Carragenina (0,1 ml in 1% di salina); 5- Estratto metanolico di Tamarindus indica (400 mg/kg p.o.) Carragenina (0,1 ml in 1% di salina).
La carragenina viene somministrata a tutti gli animali 1 ora dopo il trattamento di Diclofenac o Tamarindo e si misura il volume della zampa pletismometricamente a 1h, 2h, 3h, 4h, 5h e a 24h. I ratti trattati con Diclofenac mostrano diminuzione significativa dell’edema da 1 a 24 h (p<0,01) rispetto al controllo. I ratti trattati con Tamarindo 100 mg/kg mostrano una diminuzione significativa a 5h (p<0,05) e a 24 h (p<0.01) rispetto al controllo. I ratti trattati con Tamarindo 200 mg/kg mostrano una diminuzione significativa a 2 h (p<0.05) e da 3h a 24 h (p<0,01) rispetto al controllo. I ratti trattati con Tamarindo 400 mg/kg mostrano una diminuzione significativa a 1h (p<0,05) e da 2 a 24 h (p<0,01) rispetto al controllo. Quindi l’estratto metanolico di Tamarindo ha mostrato una percentuale di inibizione dell’edema indotto da carragenina dose-dipendente e ha prodotto, soprattutto quando somministrato a 400 mg/kg, un ripristino nella conta di neutrofili e linfociti, spesso alterati in un processo infiammatorio.
L’attività analgesica viene valutata all’interno dello stesso studio attraverso il metodo dell’immersione della coda. Gli animali vengono divisi in 5 gruppi:
1- Acqua distillata (10 ml/kg)
2- Pentazocina (30 mg/kg);
3- Estratto metanolico di Tamarindus indica (100 mg/kg p.o.);
4- Estratto metanolico di Tamarindus indica (200 mg/kg p.o.);
5- Estratto metanolico di Tamarindus indica (400 mg/kg p.o.);
Dopo il rispettivo trattamento farmacologico, la coda di ciascun animale viene immersa in un beaker di acqua appena riempita di esattamente 55°C e il tempo di reazione (il ratto che ritira la coda) è stato misurato a 0, 15, 30, 45 e 60 minuti, rispettivamente. Il gruppo trattato con Pentazocina ha mostrato un aumento significativo (p<0,01) nel tempo di reazione a 15, 30, 45 e 60 minuti rispetto al gruppo di controllo. Il gruppo trattato con Tamarindo 100 mg/kg mostra un aumento significativo del tempo di reazione a 45 min (p<0,05) rispetto al gruppo di controllo. Il gruppo trattato con Tamarindo 200 mg/kg mostra un aumento significativo del tempo di reazione a 30 e a 45 min (p<0,01) e anche a 15 e a 60 min (p<0,05) rispetto al gruppo di controllo. Il gruppo trattato con Tamarindo 400 mg/kg mostra un aumento significativo del tempo di reazione a 15, 30, 45 e a 60 min (p<0,01) rispetto al gruppo di controllo. Quindi l’estratto metanolico di Tamarindo ha mostrato un’attività analgesica dose-dipendente.
Uno studio clinico randomizzato e multicentrico condotto su bambini (dai 3 mesi ai 12 anni) con gastroenterite acuta mostra gli effetti antidiarroici degli xiloglucani estratti dai semi di Tamarindo. I bambini vengono randomizzati ad assumere Tamarindo insieme ad una soluzione reidratante o solo soluzione reidratante per via orale. Già a sei ore dall’assunzione, gli xiloglucani del tamarindo riducono significativamente gli episodi diarroici dei bambini con gastroenterite. Quest’ azione è deputata alla capacità degli xiloglucani di formare un biofilm protettivo sulla mucosa intestinale che migliora la resistenza della mucosa all’aggressione di patogeni e aiuta a restaurare la sua normale funzione. Anche uno studio effettuato su adulti dimostra l’efficacia e la sicurezza degli xiloglucani da Tamarindo su pazienti con diarrea, mostrando una capacità di azione più rapida rispetto ad altri prodotti antidiarroici come il probiotico Saccharomyces boulardii e la diosmectite, un silicato di alluminio e magnesio utilizzato come adsorbente intestinale nelle più comuni gastroenteriti. In virtù delle diverse proprietà enunciate, i vari estratti di Tamarindo sono di notevole interesse nell’ambito della prevenzione e trattamento della sintomatologia dell’IBS agendo su diversi aspetti caratteristici della patologia (dolore, diarrea, costipazione).
Come indicato in precedenza, la composizione della presente invenzione è efficace nel trattamento e/o la prevenzione della sindrome dell’intestino irritabile.
La presente invenzione permette di ottenere contemporaneamente:
• Effetto analgesico
• Effetto antinfiammatorio
• Effetto antiossidante
• Effetto modulante del transito intestinale Più in particolare, la presente invenzione costituisce un valido e pronto intervento per contrastare la sintomatologia tipica della sindrome del colon irritabile quali diarrea, costipazione e dolore addominale. L’acido butirrico rappresenta una valida fonte energetica per le cellule dell’epitelio intestinale e aiuta a ripristinare l’integrità della mucosa; inoltre tale composto è in grado di inibire l’attività pro-infiammatoria di citochine a livello dell’epitelio intestinale migliorando la diversa sintomatologia dell’IBS (stipsi, diarrea). Il Tamarindo, grazie alle sue molteplici componenti (flavonoidi, saponine, tannini, glicosidi) effettua un’azione antinfiammatoria, analgesica, antiossidante e antimicrobica. Gli xiloglucani del Tamarindo, in particolare, formano una pellicola sulla mucosa intestinale che consente di prevenire l’attacco dei più comuni microrganismi patogeni. Il frutto invece grazie al contenuto di diversi metaboliti favorisce il transito intestinale.
L’efficacia della composizione, oggetto della presente invenzione, è stata valutata secondo protocolli sperimentali noti all’esperto del ramo. In particolare, per la valutazione delle diverse attività della composizione di cui alla presente invenzione, possono essere impiegati saggi in vitro e/o in vivo noti nella letteratura scientifica.
Per dimostrare l’efficacia antinfiammatoria della composizione di cui alla presente invenzione, di particolare interesse per il trattamento della sindrome del colon irritabile, risultano adatti saggi in vitro che valutano la capacità di inibire il rilascio di citochine infiammatorie come IL-1, IL-6 e TNF-α e di inibire l’espressione di enzimi quali COX-2 e metalloproteasi-13 indotta da IL-1β in colture primarie di cellule umane (ad esempio macrofagi, condrociti e fibroblasti).
Per dimostrare invece l’efficacia antiossidante della composizione di cui alla presente invenzione, di particolare interesse per la prevenzione e/o il trattamento dell’IBS, risultano adatti saggi in vitro quali, ad esempio: test del DPPH, attività radical scavenging sull’ossido nitrico o sul radicale perossinitrile, test TEAC (Total radical-trapping antioxidant parameter), FRAP (Ferric reducingantioxidant power), HORAC (Hydroxyl radical averting capacity), ORAC (Oxygen radical absorbance capacity) e similari.
Un modello in vivo propone di testare la presente invenzione per il suo effetto antinfiammatorio su topi. Dopo anestesia, viene iniettato acido dinitrobenzensolfonico (DNBS) all’interno del colon, utilizzando un catetere in polietilene per via rettale. L’iniezione di DNBS provoca una forte danno tissutale della mucosa, infiltrazione di granulociti nella mucosa/sottomucosa con edema ed infiammazione. Lo scopo del modello è quello di dimostrare che una somministrazione per via orale della presente composizione, riduce i segni di danno al colon, quindi una riduzione dell’edema e delle aree di erosione nella mucosa e sottomucosa in maniera significativa rispetto ad un gruppo di controllo e ai singoli componenti della composizione in esame. Inoltre, l’infiammazione indotta dal DNBS provoca un aumento significativo dell’attività delle mieloperossidasi MPO, considerate come indice di infiltrazione di neutrofili e come parametro per quantificare un’infiammazione intestinale. Il modello sperimentale propone di dimostrare come l’attività di questi enzimi venga sensibilmente ridotta dalla somministrazione orale di Tamarindo e Acido butirrico in misura maggiore rispetto al controllo e all’assunzione dei singoli componenti. Inoltre la composizione in esame propone di migliorare la permeabilità intestinale significativamente alterata dalla somministrazione intracolonica di acido dinitrobenzensolfonico.
Come modelli in vivo per indurre la sintomatologia tipica dell’IBS agli animali, possono essere utilizzati anche i modelli di stress cronico come test WRS (Wrap Restrain Stress), test MS (Maternal Separation) e il test WAS (Water avoidance Stress). Dopo aver stabilito il modello sperimentale, vengono somministrati agli animali le sostanze singolarmente e la loro associazione in modo da confermare la loro l’azione sinergica.
L’azione sinergica degli attivi della presente invenzione viene valutata anche in relazione alla loro capacità di modulare il transito intestinale. Nello specifico, possono essere utilizzati protocolli sperimentali in vivo per dimostrare l’effetto pro-cinetico e lassativo utile in caso di costipazione; e l’effetto antidiarroico utile nel caso di sindrome dell’intestino irritabile nella fase diarrea predominante.
I modelli sperimentali utilizzabili sono tutti quelli noti agli esperti del ramo come modello di costipazione indotta da loperamide, valutazione del transito intestinale mediante carbone attivo, diarrea indotta da solfato di magnesio, serotonina, olio di ricino.
In una forma di realizzazione preferita, la composizione della presente invenzione è preparata come forma farmaceutica di dosaggio comprendente da 1 mg a 10 g di acido butirrico o suo sale e da 1 mg a 10 g di estratto di Tamarindus indica, oltre agli usuali eccipienti impiegati nella preparazione della forma di dosaggio prescelta.
Regime posologico: la posologia sopra indicata è riferita al contenuto in peso delle sostanze per singola unità posologica.
In un’ulteriore forma di realizzazione preferita, la composizione della presente invenzione è preparata come forma farmaceutica di dosaggio comprendente:
- dallo 0.1 al 90% in peso di acido butirrico o suo sale, preferibilmente dall’1% al 50% in peso; e
- dallo 0.1 al 90% in peso di estratto di Tamarindus indica, preferibilmente dall’1 al 50% in peso,
oltre agli usuali eccipienti impiegati nella preparazione della forma di dosaggio prescelta. Le percentuali in peso sopra indicate si riferiscono al peso totale della composizione comprensivo comprensivo di eventuali eccipienti, veicoli e/o diluenti La via di somministrazione preferita della composizione della presente invenzione è orale. Le forme farmaceutiche di dosaggio preferite a questo scopo sono compresse, compresse rivestite, compresse a rilascio modificato, capsule, capsule a rilascio modificato, capsule gastro-resistenti, capsule molli, polveri, granulati, soluzioni, sospensioni, sciroppi.
Gli esempi che seguono sono forniti a titolo illustrativo e non limitativo della portata dell’invenzione come definita dalle annesse rivendicazioni.
Esempi
ESEMPIO 1
Principio attivo Quantità per una capsula Acido butirrico 400 mg
Tamarindo 150 mg
Forma farmaceutica: capsule
ESEMPIO 2
Principio attivo Quantità per una capsula Acido butirrico 300 mg
Tamarindo 100 mg
Forma farmaceutica: capsule
ESEMPIO 3
Principio attivo Quantità per una compressa Acido butirrico 250 mg
Tamarindo 200 mg
Forma farmaceutica: compresse
ESEMPIO 3
Principio attivo Quantità per misurino dosatore
Acido butirrico 250 mg
Tamarindo 100 mg
Forma farmaceutica: flacone orale
ESEMPIO 4
Principio attivo Quantità per una bustina Acido butirrico 200 mg
Tamarindo 50 mg
Forma farmaceutica: bustine

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Composizione comprendente acido butirrico o un suo sale ed estratto di Tamarindus indica.
  2. 2. Composizione secondo la rivendicazione 1, in cui il sale dell’acido butirrico è scelto dal gruppo che consiste di calcio butirrato e sodio butirrato.
  3. 3. Composizione secondo la rivendicazione 1 o 2, che è una forma farmaceutica di dosaggio per somministrazione orale.
  4. 4. Composizione secondo la rivendicazione 3, che è una forma farmaceutica di dosaggio scelta dal gruppo che consiste di compresse, compresse rivestite, compresse a rilascio modificato, capsule, capsule a rilascio modificato, capsule gastro-resistenti, capsule molli, polveri, granulati, soluzioni, sospensioni e sciroppi.
  5. 5. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 4, comprendente da 1 mg a 10 g di acido butirrico o suo sale e da 1 mg a 10 g di estratto di Tamarindus indica per singola unità posologica.
  6. 6. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 5, comprendente dallo 0,1 al 90% in peso di acido butirrico o suo sale e dallo 0,1 al 90% in peso di estratto di Tamarindus indica, le percentuali essendo riferite al peso totale della composizione comprensivo di eventuali eccipienti, veicoli e/o diluenti.
  7. 7. Composizione secondo la rivendicazione 6, comprendente preferibilmente dall’1 al 50% in peso di acido butirrico o suo sale e dall’1 al 50% in peso di estratto di Tamarindus indica.
  8. 8. Composizione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 7, per l’uso nel trattamento e/o la prevenzione della sindrome dell’intestino irritabile.
  9. 9. Composizione per l’uso secondo la rivendicazione 8, in cui il trattamento è un trattamento terapeutico sintomatico.
IT102018000010473A 2018-11-21 2018-11-21 Composizione per l’uso nella prevenzione e/o nel trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile. IT201800010473A1 (it)

Priority Applications (4)

Application Number Priority Date Filing Date Title
US17/295,679 US20220008494A1 (en) 2018-11-21 2018-11-21 Composition for use in the prevention and/or symptomatic treatment of irritable bowel syndrome
IT102018000010473A IT201800010473A1 (it) 2018-11-21 2018-11-21 Composizione per l’uso nella prevenzione e/o nel trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile.
PCT/IB2019/060029 WO2020104987A1 (en) 2018-11-21 2019-11-21 Composition for use in the prevention and/or symptomatic treatment of irritable bowel syndrome
EP19829678.2A EP3883557A1 (en) 2018-11-21 2019-11-21 Composition for use in the prevention and/or symptomatic treatment of irritable bowel syndrome

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102018000010473A IT201800010473A1 (it) 2018-11-21 2018-11-21 Composizione per l’uso nella prevenzione e/o nel trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile.

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201800010473A1 true IT201800010473A1 (it) 2020-05-21

Family

ID=65409406

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102018000010473A IT201800010473A1 (it) 2018-11-21 2018-11-21 Composizione per l’uso nella prevenzione e/o nel trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile.

Country Status (4)

Country Link
US (1) US20220008494A1 (it)
EP (1) EP3883557A1 (it)
IT (1) IT201800010473A1 (it)
WO (1) WO2020104987A1 (it)

Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
CN102119738A (zh) * 2010-12-27 2011-07-13 陈慧婷 缓解过敏性肠炎酸角花生乳的配方及制备方法
EP3187175A1 (en) * 2015-12-22 2017-07-05 Euro-Pharma S.r.l. Supplementary therapeutic formulations for the sequential or separate administration of butyric acid and probiotics

Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
CN102119738A (zh) * 2010-12-27 2011-07-13 陈慧婷 缓解过敏性肠炎酸角花生乳的配方及制备方法
CN102119738B (zh) * 2010-12-27 2012-10-03 陈慧婷 缓解过敏性肠炎酸角花生乳的配方及制备方法
EP3187175A1 (en) * 2015-12-22 2017-07-05 Euro-Pharma S.r.l. Supplementary therapeutic formulations for the sequential or separate administration of butyric acid and probiotics

Non-Patent Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Title
DATABASE WPI Week 201162, Derwent World Patents Index; AN 2011-K06543, XP002793128 *
GAITONDE SAPNA S ET AL: "Screening Plant Products forRalstoniasolanacearumInhibition and Characterization of Antibacterial Compounds inGarciniaindicaandTamarindusindica", PROCEEDINGS OF THE NATIONAL ACADEMY OF SCIENCES. INDIA. SECTION B, BIOLOGICAL SCIENCES, NATIONAL ACADEMY OF SCIENCE, INDIA, GENERAL SECY, ALLAHABAD, IN, vol. 88, no. 1, 27 June 2016 (2016-06-27), pages 265 - 276, XP036437779, ISSN: 0369-8211, [retrieved on 20160627], DOI: 10.1007/S40011-016-0755-6 *
PERIASAMY SRINIVASAN ET AL: "Tamarind xyloglucan attenuates dextran sodium sulfate induced ulcerative colitis: Role of antioxidation", JOURNAL OF FUNCTIONAL FOODS, ELSEVIER BV, NL, vol. 42, 3 February 2018 (2018-02-03), pages 327 - 338, XP085358037, ISSN: 1756-4646, DOI: 10.1016/J.JFF.2018.01.014 *

Also Published As

Publication number Publication date
WO2020104987A1 (en) 2020-05-28
US20220008494A1 (en) 2022-01-13
EP3883557A1 (en) 2021-09-29

Similar Documents

Publication Publication Date Title
Lee et al. Effects of Ficus carica paste on loperamide-induced constipation in rats
ES2624285T3 (es) Uso de una composición de Salvia miltiorrhiza en la preparación de fármacos para la prevención secundaria de una enfermedad cardíaca coronaria
PT2448637E (pt) Utilização de um fitocanabinóide ou de uma combinação de fitocanabinóides no tratamento da epilepsia
ES2734251T3 (es) Formulación para el tratamiento del SII
WO2002074295A1 (en) A composition for the prophylaxis or treatment of senile dementia
Malpass et al. Effects of the non‐competitive NMDA receptor antagonist memantine on the volitional consumption of ethanol by alcohol‐preferring rats
US20120128807A1 (en) Composition for preventing or treating irritable bowel syndrome
US11179430B2 (en) Extracts from mother-of-thyme and the use i&#39;hereof
IT201800010473A1 (it) Composizione per l’uso nella prevenzione e/o nel trattamento sintomatico della sindrome dell’intestino irritabile.
JP2007112795A (ja) アントラキノン系薬剤含有下剤医薬組成物
JP2012229242A (ja) アントラキノン系薬剤含有下剤医薬組成物
IT202000022477A1 (it) Composizioni comprendenti una condroitina vegetale o un suo analogo e loro uso nel trattamento disturbi della mucosa del tratto orale, faringo-laringeo e/o gastro-esofageo
Odukanmi et al. Kolaviron modulates intestinal motility and secretion in experimentally altered gut functions of Wistar rats
US9662367B2 (en) Adaptogenic compositions and method for production thereof
KR20140056651A (ko) 지방산을 유효성분으로 하는 히스타민 수용체 길항제 조성물
WO2023026227A1 (en) Composition for the prevention and/or treatment of gastric and esophageal diseases
ES2896689T3 (es) Composición para el tratamiento del estreñimiento
RU2773084C2 (ru) Композиция для кратковременного и долговременного лечения запоров
Shetty Pre-Clinical Screening of Aqueous Extract of Terminalia Belerica Fruit Pulp for Its Anti-Epileptic Property in Rodent Models
IT202100021992A1 (it) Composizione per la prevenzione e/o il trattamento delle patologie gastriche ed esofagee
Ogunjemite et al. Protective Activity of Chloroform Extract of Gomphrena celosioides Leaves (Amaranthaceae) on Some Biochemical Indices in Aspirin-induced Wistar Rats
IT202100032543A1 (it) Composizione comprendente gelatina, psillio e rosolaccio e suoi usi per il trattamento della sindrome dell’intestino irritabile
CN107205978A (zh) 制剂及使用方法
IT202000022471A1 (it) Composizioni comprendenti una condroitina vegetale o un suo analogo e loro uso nel trattamento disturbi della mucosa del tratto orale, faringo-laringeo e/o gastro-esofageo
IT201900008265A1 (it) Integratore alimentare a rilascio colonico come coadiuvante nel trattamento dei disturbi del colon causati da sospetta o confermata alterazione del quadro infiammatorio e destabilizzazione del microbiota