IT201800009720A1 - Dispositivo di erogazione di un liquido - Google Patents

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ducts
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Luigi Guerrini
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Isopan Spa
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B05SPRAYING OR ATOMISING IN GENERAL; APPLYING FLUENT MATERIALS TO SURFACES, IN GENERAL
    • B05CAPPARATUS FOR APPLYING FLUENT MATERIALS TO SURFACES, IN GENERAL
    • B05C5/00Apparatus in which liquid or other fluent material is projected, poured or allowed to flow on to the surface of the work
    • B05C5/02Apparatus in which liquid or other fluent material is projected, poured or allowed to flow on to the surface of the work the liquid or other fluent material being discharged through an outlet orifice by pressure, e.g. from an outlet device in contact or almost in contact, with the work
    • B05C5/027Coating heads with several outlets, e.g. aligned transversally to the moving direction of a web to be coated
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B05SPRAYING OR ATOMISING IN GENERAL; APPLYING FLUENT MATERIALS TO SURFACES, IN GENERAL
    • B05BSPRAYING APPARATUS; ATOMISING APPARATUS; NOZZLES
    • B05B15/00Details of spraying plant or spraying apparatus not otherwise provided for; Accessories
    • B05B15/60Arrangements for mounting, supporting or holding spraying apparatus
    • B05B15/65Mounting arrangements for fluid connection of the spraying apparatus or its outlets to flow conduits

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  • Sampling And Sample Adjustment (AREA)
  • Feeding, Discharge, Calcimining, Fusing, And Gas-Generation Devices (AREA)

Description

“DISPOSITIVO DI EROGAZIONE DI UN LIQUIDO”
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo per l’erogazione di un liquido, volendo un liquido viscoso, in modo uniformemente distribuito lungo una superficie da trattare.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti dispositivi per l’erogazione controllata di un liquido lungo una superficie da trattare.
Tali dispositivi di distribuzione comprendono mezzi di erogazione, quali un collettore recante una pluralità di aperture, posti in comunicazione di fluido con un condotto di alimentazione attraverso il quale viene alimentato, in pressione, il liquido da erogare.
Le aperture di erogazione sono opportunamente distanziate tra loro e posizionate lungo il collettore in modo uniformemente distribuito per promuovere una distribuzione omogenea del liquido lungo la superficie.
Un simile dispositivo può essere utilizzato per l’erogazione di un collante liquido lungo una superficie da accoppiare successivamente con un’altra superficie, ad esempio per la realizzazione di pannelli stratificati o corpi compositi similari. Sebbene in generale un simile dispositivo di applicazione sia di pratico impiego lo stesso non risulta scevro da inconvenienti con riferimento, in particolare, alla necessità di impedire l’ostruzione delle singole aperture lungo il collettore di distribuzione.
Successivamente all’erogazione di un collante liquido, infatti, si rende necessaria la pulizia del dispositivo di erogazione per evitare che eventuali residui di collante possano accumularsi in corrispondenza delle aperture di erogazione, occludendole.
Qualora le aperture risultino ostruite si rende poi necessario liberare le stesse, di fatto, bloccando il dispositivo e intervenendo, di volta in volta, su ciascuna apertura.
Risulta di tutta evidenza come una simile manutenzione sia dispendiosa in termini di tempo, per la necessità di intervenire su ciascuna apertura, e di costo dovuto all’impossibilità di utilizzare il dispositivo di erogazione per un determinato periodo.
Si avverte nel settore l’esigenza di disporre di un dispositivo di erogazione che sia di pratico impiego e di agevole manutenzione, nell’ambito di una soluzione in grado di assicurare una elevata cadenza produttiva e di ridurre la necessità di liberare le singole aperture di erogazione al termine di ogni ciclo produttivo.
SCOPI DELL’INVENZIONE
Scopo principale quindi della presente invenzione è quello di migliorare lo stato della tecnica relativo ad un dispositivo di erogazione atto a distribuire uniformemente un liquido su una superficie da trattare.
Nell’ambito di tale compito costituisce uno scopo della presente invenzione quello di fornire un dispositivo di erogazione di pratico impiego e di facile manutenzione.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di erogazione recante una pluralità di condotti di erogazione atti a garantire una distribuzione uniforme di un liquido lungo una superficie da trattare.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo di erogazione configurato per assicurare una ottimale erogazione del liquido dai condotti nell’ambito di una soluzione che permetta di ripristinare agevolmente l’operatività del dispositivo di erogazione qualora i condotti risultino ostruiti. Secondo un aspetto della presente invenzione si fornisce un dispositivo di erogazione secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono a forme preferite e vantaggiose dell’invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, non esclusiva, di un dispositivo di erogazione di un liquido, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista prospettica dal basso di un dispositivo di erogazione di un liquido secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista prospettica dall’alto del dispositivo di erogazione di cui a figura 1;
la figura 3 è una vista laterale del dispositivo di erogazione secondo la presente invenzione;
la figura 4 è una vista in sezione, lungo il piano IV-IV del dispositivo di erogazione illustrato in figura 3;
la figura 5 è una vista prospettica dal basso di un componente del dispositivo di erogazione secondo la presente invenzione;
la figura 6 è una vista in sezione di una ulteriore forma di realizzazione di un dispositivo di erogazione secondo la presente invenzione.
FORME DI ATTUAZIONE DELL’INVENZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un dispositivo per l’erogazione di un liquido secondo la presente invenzione è indicato complessivamente con 1.
Nella descrizione che segue il liquido da erogare è un liquido viscoso quale un collante, pur intendendo che la presente invenzione può essere ugualmente utilizzata per l’erogazione di un qualsiasi liquido o miscela liquida di varia viscosità.
Con il termine “liquido” si intende indicare, in modo indistinto, un liquido o una miscela di liquidi senza limitazione alcuna.
Il dispositivo di erogazione 1 comprende un corpo 2, all’interno del quale è alimentabile un liquido, e mezzi di erogazione 3, operativamente associabili al corpo 2, per l’erogazione uniformemente distribuita del liquido all’esterno del dispositivo di erogazione 1 stesso, lungo una superfice da trattare.
Il corpo 2 presenta almeno una apertura di alimentazione 4, collegabile a tenuta a mezzi per alimentare un liquido in pressione nel dispositivo di erogazione 1, non illustrati nelle allegate figure in quanto non costituenti oggetto della presente invenzione.
Il corpo 2, inoltre, delimita al suo interno un circuito idraulico 5 di distribuzione atto a porre l’almeno una apertura di distribuzione 4 in comunicazione di fluido con i mezzi di erogazione 3
Il corpo 2 presenta una forma allungata lungo una direzione longitudinale A del corpo 2 stesso, con uno sviluppo in pianta rettangolare o sostanzialmente rettangolare, a definire un elemento allungato noto nel settore come “pettine di distribuzione”.
Il corpo 2 presenta una porzione superiore 6, in corrispondenza della quale è realizzata l’almeno una apertura di alimentazione 4, ed una porzione inferiore 7 a cui sono associabili i mezzi di erogazione 3.
Con il termine inferiore e superiore si intendono indicare specifiche porzioni del corpo 2 come orientate durante l’uso del dispositivo di erogazione 1, con riferimento ad esempio a quanto illustrato nelle allegate figure, indipendentemente quindi da ulteriori orientazioni che il corpo 2 può assumere. Più precisamente, qualora il corpo 2 sia posto con la porzione superiore 6 rivolta verso il basso, tale porzione sarà comunque riferita come porzione superiore e, analogamente, la porzione inferiore 7 sarà sempre riferita come tale anche se rivolta verso l’alto. Il circuito idraulico 5, come sarà meglio descritto, presenta una struttura ramificata per distribuire il fluido lungo l’intera estensione del corpo 2 sostanzialmente con il medesimo valore di pressione. In tale modo, si garantisce una erogazione uniforme del fluido in pressione attraverso i mezzi di erogazione 3.
Secondo una forma di realizzazione preferita, il corpo 2 è modulare, nel senso che comprende singoli elementi a piastra collegabili reciprocamente tra loro per formare il circuito idraulico 5.
Più in dettaglio, con riferimento a quanto illustrato nelle allegate figure, il corpo 2 può comprendere una piastra superiore 8, almeno una piastra intermedia 9 ed una piastra inferiore 10, collegabili sovrapposte tra loro.
Si intende comunque che il corpo 2 può comprendere un numero maggiore o minore di elementi a piastra, ad esempio 4, 5 o maggiore o 2, in funzione di specifiche esigenze di impiego.
Secondo una ulteriore versione della presente invenzione, non illustrata nelle allegate figure, il corpo 2 può essere realizzato come un corpo unico delimitante al suo interno il circuito idraulico 5, ramificato. A titolo esemplificativo, il corpo 2 potrebbe essere ottenuto tramite un processo di fusione o tramite stampaggio tridimensionale, eccetera.
Nella descrizione che segue si farà riferimento ad un corpo 2 di tipo modulare. Il dispositivo di erogazione 1 comprende mezzi di collegamento 11 per collegare i mezzi di erogazione 3 al corpo 2.
Qualora il corpo 2 sia di tipo modulare, si osserva che i mezzi di collegamento 11 permettono inoltre di collegare tra loro i singoli elementi a piastra che compongono il corpo 2 stesso.
La piastra superiore 8 comprende un condotto 12, a sviluppo verticale, che afferisce inferiormente dalla piastra superiore 8 stessa e definisce un canale in comunicazione di fluido con l’almeno una apertura di alimentazione 4.
L’almeno una piastra intermedia 9 può comprendere una prima camera 13 di forma allungata, a sviluppo orizzontale, realizzata in prossimità della porzione superiore, in uso, dell’almeno una piastra intermedia 9.
La prima camera 13 è aperta superiormente e quindi accessibile dall’alto.
La prima camera 13 si sviluppa lungo la direzione longitudinale A del corpo 2 per una lunghezza inferiore a quella dell’almeno una piastra intermedia 9, in posizione centrale alla stessa (si veda figura 4).
La prima camera 13 si dirama almeno in corrispondenza delle estremità opposte 14 in canali verticali 15 che afferiscono in rispettive seconde camere 16 realizzate in corrispondenza di una porzione inferiore dell’almeno una piastra intermedia 9 (si veda figura 4).
Le seconde camere 16, almeno due in numero, sono distanziate speculari tra loro. Inoltre, le seconde camere 16 si sviluppano in modo simmetrico rispetto all’almeno una piastra intermedia 9.
Le seconde camere 16 sono aperte inferiormente risultando quindi accessibili dalla porzione inferiore dell’almeno una piastra intermedia 9.
La piastra inferiore 10 presenta rispettivi canali verticali 17, distanziati tra loro e posizionati in modo da affacciarsi almeno in prossimità di rispettive estremità opposte di ciascuna delle seconde camere 16 realizzate nell’almeno una piastra intermedia 9.
I rispettivi canali verticali 17 afferiscono all’esterno della piastra inferiore 10 in corrispondenza della sua porzione superiore.
La piastra inferiore 10 presenta poi una terza camera 18 che si sviluppa sostanzialmente per l’intera lunghezza della piastra inferiore 10, lungo la direzione longitudinale A, ed è aperta inferiormente.
La terza camera 18 risulta accessibile dalla porzione inferiore della piastra inferiore 10.
I rispettivi canali verticali 17 sono in comunicazione di fluido con la terza camera 18.
Da quanto sopra esposto, appare evidente che il circuito idraulico 5 permette di distribuire il fluido all’interno del corpo 2 con una pressione sostanzialmente uniforme lungo l’estensione della porzione inferiore 7, nella direzione longitudinale A.
Collegando reciprocamente la piastra superiore 8, l’almeno una piastra intermedia 9 e la piastra inferiore 10, si definisce il circuito 5, associando in comunicazione di fluido reciproca il condotto 12 con la prima camera 13 e le seconde camere 16 con i rispettivi canali verticali 17.
Sono possibili ulteriori versioni del dispositivo di erogazione 1, non illustrate nelle allegate figure, in cui il corpo 2 può presentare una dimensione lungo la direzione longitudinale A maggiore rispetto a quella della versione illustrata. In tal caso, per garantire una distribuzione del fluido all’interno del corpo 2 con una pressione sostanzialmente uniforme è possibile prevedere un numero maggiore di elementi modulari, allo scopo di garantire una sufficiente ramificazione del circuito idraulico 5, secondo uno schema affine a quello sopra descritto.
A titolo esemplificativo ma non limitativo, un circuito idraulico 5 di tipo maggiorato potrebbe comprendere ulteriori camere poste in cascata, in comunicazione di fluido, alla prima camera 13 o alle seconde camere 16, a monte della terza camera 18, allo scopo di alimentare il fluido in pressione in modo omogeneamente distribuito all’interno di quest’ultima. Secondo tale versione, potrebbero essere presenti ulteriori canali verticali 15 anche lungo la prima camera 13 e non solo in corrispondenza delle sue estremità 14 e, analogamente, potrebbero essere presenti ulteriori rispettivi canali verticali 17 per assicurare una distribuzione omogenea del liquido in corrispondenza della porzione inferiore 7 del corpo 2.
I mezzi di erogazione 3 sono configurati per essere operativamente collegati alla porzione inferiore 7 del corpo 2.
Più precisamente, i mezzi di erogazione 3 sono configurati per essere collegati a tenuta alla piastra inferiore 10, da lato opposto all’almeno una piastra intermedia 9.
In particolare, i mezzi di erogazione 3 sono configurati per essere operativamente associabili, in comunicazione di fluido, alla terza camera 18.
Si osserva che il liquido viene alimentato lungo la terza camera 18 sostanzialmente con un valore di pressione costante per l’intera lunghezza della terza camera 18 stessa, lungo la direzione longitudinale A.
I mezzi di erogazione 3 comprendono un inserto 19 di forma allungata, lungo il quale sono realizzati passanti una pluralità di condotti 20, e un elemento a cornice 21 delimitante una sede sagomata 22 per alloggiare e a trattenere in posizione l’inserto 19 stesso con accoppiamento di forma.
Collegando i mezzi di erogazione 3 inferiormente al corpo 2 e, più precisamente, alla piastra inferiore 10, i singoli condotti 20 da un lato sono posti in comunicazione di fluido con l’interno della terza camera 18, realizzata nella piastra inferiore 10 e, dall’altro, sfociano all’esterno del dispositivo di erogazione 1.
Il corpo 2 e i mezzi di erogazione 3 presentano delle sedi passanti 23 impegnabili dai mezzi di collegamento 11 per garantire il loro collegamento reciproco.
Le sedi passanti 23 sono posizionate in modo da non interferire con il circuito idraulico 5.
Secondo una versione preferita, le sedi passanti 23 possono essere realizzate allineate lungo due file parallele e distanziate tra loro, tra le quali è delimitato centralmente il circuito idraulico 5.
I mezzi di collegamento 11, che nelle allegate figure sono illustrati parzialmente per favorire l’intelligibilità del dispositivo di erogazione 1, possono essere configurati come dei bulloni o mezzi similari atti allo scopo.
Come detto, l’elemento a cornice 21 è configurato per alloggiare e trattenere l’inserto 19 in riscontro con la piastra inferiore 10, con l’elemento a cornice 21 collegato inferiormente al corpo 2.
Più in dettaglio, l’elemento a cornice 21 definisce una porzione di collegamento in sottosquadro 24 per l’inserto 19, lungo la direzione di erogazione del fluido all’esterno del dispositivo di erogazione 1.
A tale proposito, si osserva che l’inserto 19 presenta una porzione di testa 25 ed una porzione di fondo 26, in cui la porzione di testa 25 ha un’area con sviluppo in pianta maggiore rispetto a quella della porzione di fondo 26 (si veda figura 5). Secondo una versione della presente invenzione, la porzione di testa 25 può comprendere un bordo perimetrale 27 che si protende lateralmente intorno all’inserto 19 (si vedano figure 4 e 5).
In tale caso, la porzione in sottosquadro 24, delimitata dall’elemento a cornice 21, presenta una rispettiva porzione di bordo 28 complementare all’inserto 19.
Più precisamente, la porzione di bordo 28 dell’elemento a cornice 21 è complementare al bordo perimetrale 27 dell’inserto 19.
La porzione di bordo 28, di fatto, supporta il bordo perimetrale 27 con l’inserto 19 introdotto nell’elemento a cornice 21, trattenendo così l’inserto 19.
Secondo una ulteriore versione l’inserto 19 può presentare una conformazione convergente o sostanzialmente convergente dalla porzione di testa 25 alla porzione di fondo 26 (si veda figura 6). In tale caso, la sede sagomata 22 presenta un andamento convergente complementare a quello dell’inserto 19 per le medesime finalità precedentemente descritte.
Scollegando l’elemento a cornice 21 dal corpo 2 è possibile rimuovere l’inserto 19 dall’elemento a cornice 21 medesimo.
L’inserto 19 può quindi essere facilmente sostituito qualora la pluralità di condotti 20 si ostruisca, permettendo così di ripristinare agevolmente e rapidamente una piena operatività del dispositivo di erogazione 1.
Secondo una versione preferenziale della presente invenzione, la pluralità di condotti 20 è realizzata lungo almeno una fila 29 (si vedano figure 1 e 5).
Più in dettaglio, i singoli condotti 20 possono essere allineati tra loro in direzione longitudinale A e opportunamente distanziati allo scopo di ottenere una distribuzione uniforme del liquido lungo una superficie da trattare.
Si intende che il dispositivo di erogazione 1 secondo una ulteriore versione della presente invenzione, non illustrata nelle allegate figure, può comprendere un inserto 19 recante una pluralità di condotti 20 allineati in due o più file.
Secondo tale versione i condotti 20 di una prima fila potrebbero essere allineati o sfalsati lungo la direzione longitudinale A rispetto a quelli di una fila adiacente e presentare il medesimo passo o sostanzialmente il medesimo passo.
Nel caso in cui le singole file presentino i rispettivi condotti 20 sfalsati rispetto a quelli di una fila adiacente, ad esempio secondo una disposizione ad angolo retto, è possibile ottenere una erogazione ancora più uniforme del liquido in pressione sulla superficie da trattare.
Nelle allegate figure la porzione di fondo 26 dell’inserto 19 è illustrata sporgente inferiormente dall’elemento a cornice 21.
Si intende che sono possibili ulteriori forme di realizzazione, in cui la porzione di fondo 26 risulta a filo della porzione inferiore dell’elemento a cornice 21.
Secondo una versione della presente invenzione, il dispositivo di erogazione 1 può comprendere una pluralità di ugelli 30 operativamente collegabili all’inserto 19 (si veda figura 4, nella quale è illustrato un singolo ugello 30 con una linea a tratto discontinuo, pur intendendo che ogni condotto 20 può presentare un rispettivo ugello 30 collegato ad esso).
Gli ugelli sono collegabili alla porzione di fondo 26 dell’inserto 19, allo scopo di regolare i getti del liquido in uscita dalla pluralità di condotti 20. Come noto, infatti, in generale, un ugello permette di incrementare localmente la velocità di uscita di un liquido rispetto a quella che possiede il liquido stesso in corrispondenza dell’apertura a cui è collegato l’ugello. Eventualmente gli ugelli potrebbero essere di tipo orientabile per modificare la direzione di erogazione del liquido in uscita dal dispositivo di erogazione 1 secondo specifiche esigenze di impiego.
Di seguito si descrive brevemente il funzionamento del dispositivo di erogazione 1.
Si fornisce un dispositivo di erogazione 1 con il corpo 2 ed i mezzi di erogazione 3 collegati reciprocamente tramite i mezzi di collegamento 11. Quindi si collega la piastra superiore 8 del corpo 2, e più precisamente l’almeno una apertura di alimentazione 4 ai mezzi di alimentazione.
Si alimenta poi un liquido in pressione all’interno del corpo 2 dove, per effetto della configurazione del circuito 5, viene distribuito all’interno di una terza camera 18 realizzata nella piastra inferiore 19 del corpo 2 stesso, la quale a sua volta è collegata in comunicazione di fluido con i condotti 20.
All’interno della terza camera 18 il liquido presenta una pressione sostanzialmente costante consentendo così una erogazione uniforme del medesimo attraverso i singoli condotti 20.
Terminata l’erogazione del liquido, qualora il medesimo sia un collante, potrebbe solidificarsi ed ostruire uno o più dei condotti 20. Quindi, per ripristinare la piena operatività del dispositivo di erogazione 1 è possibile rimuovere i mezzi di erogazione 3, previo rilascio dei mezzi di collegamento 11.
Separati i mezzi di erogazione 3 dal corpo 2 si procede rimuovendo l’inserto 19, recante la pluralità di condotti 20, dall’elemento a cornice 21 e lo si sostituisce con un nuovo inserto 19 che presenta tutti i condotti 20 liberi.
Quindi, si collegano nuovamente i mezzi di erogazione alla porzione inferiore 7 del corpo 2, ponendo i singoli condotti 20 in comunicazione di fluido diretta con la terza camera 3 presente nella piastra inferiore 10 del corpo 2.
Il dispositivo di erogazione 1 sopra descritto è suscettibile di numerose modifiche e varianti entro l’ambito di protezione delle rivendicazioni che seguono.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di erogazione di un liquido comprendente un corpo (2), recante almeno una apertura di alimentazione (4) per alimentare un liquido in pressione all’interno di detto dispositivo di erogazione, mezzi di erogazione (3) per l’erogazione distribuita di detto liquido da detto dispositivo di erogazione, in cui detti mezzi di erogazione (3) sono collegabili a detto corpo (2), un circuito idraulico (5) delimitato in detto corpo (2) atto a porre in comunicazione di fluido detta almeno una apertura di alimentazione (4) con detti mezzi di erogazione (3), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di erogazione (3) comprendono un elemento a cornice (21) e almeno un inserto (19) in cui è realizzata una pluralità di condotti (20) per l’erogazione di detto liquido, in cui detti condotti (20) si estendono passanti attraverso detto inserto (19), detto elemento a cornice (21) delimitando almeno una sede sagomata (22) atta ad alloggiare e a trattenere detto almeno un inserto (19) ed essendo collegabile in modo rimovibile a detto corpo (2) per porre detta pluralità di condotti (20) in comunicazione di fluido a tenuta con detto circuito (5).
  2. 2. Dispositivo di erogazione secondo la rivendicazione 1, in cui detta sede sagomata (22) e detto inserto (19) sono accoppiabili reciprocamente tramite accoppiamento di forma, in cui detta sede sagomata (22) definisce una porzione in sottosquadro (24) per detto inserto (19).
  3. 3. Dispositivo di erogazione secondo la rivendicazione 1, in cui detto inserto (19) presenta una porzione di testa (25) ed una porzione di fondo (26), in cui detta porzione di testa (25) presenta un’area con uno sviluppo in pianta maggiore rispetto a quella di detta porzione di fondo (26).
  4. 4. Dispositivo di erogazione 1 secondo la rivendicazione 3, in cui detta porzione di testa (25) presenta un bordo perimetrale (27) che si protende lateralmente intorno a detto inserto (19) e detta porzione in sottosquadro (24) presenta una rispettiva porzione di bordo (28) complementare a detto bordo perimetrale (27) o in cui detto inserto (19) presenta una conformazione convergente da detta porzione di testa (25) a detta porzione di fondo (26) e detta sede sagomata (22) presenta una conformazione convergente complementare a detto inserto (19).
  5. 5. Dispositivo di erogazione secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo (2) presenta una forma allungata, con uno sviluppo in pianta rettangolare.
  6. 6. Dispositivo di erogazione secondo la rivendicazione 1, in cui detto inserto (19) è configurato come un elemento a barra allungato, in cui detti condotti (20) sono affiancati tra loro e distanziati lungo una direzione longitudinale (A), a definire almeno una fila (29).
  7. 7. Dispositivo di erogazione secondo la rivendicazione 1, comprendente mezzi di collegamento (11) per il collegamento rimovibile di detti mezzi di erogazione (3) a detto corpo (2).
  8. 8. Dispositivo di erogazione secondo la rivendicazione precedente, in cui detto corpo (2) e detti mezzi di erogazione (3) presentano delle sedi passanti (23) impegnabili da detti mezzi di collegamento (11) per garantire il loro collegamento reciproco, dette sedi passanti (23) essendo realizzate lungo detto corpo (2) in modo da non interferire con detto circuito idraulico (5).
  9. 9. Dispositivo di erogazione secondo la rivendicazione 1, in cui detto corpo (2) è modulare e comprende una piastra superiore (8), almeno una piastra intermedia (9) ed una piastra inferiore (10) collegabili sovrapposte tra loro tramite detti mezzi di collegamento (11).
  10. 10. Dispositivo di erogazione secondo la rivendicazione precedente, in cui detta piastra superiore (8) comprende un condotto (12) a sviluppo verticale, detta almeno una piastra intermedia (9) comprende una prima camera (13) orizzontale, associabile a detto condotto (8) ed almeno una coppia di seconde camere orizzontali (16), in cui detta prima camera (13) e detta almeno una coppia di seconde camere orizzontali (16) sono collegate tra loro, e detta piastra inferiore (10) comprende una pluralità di rispettivi canali verticali (17) associabili e rispettive di detta almeno una coppia di seconde camere orizzontali (16) e ad una terza camera (18) realizzata in detta piastra inferiore (10), in cui detta piastra superiore (8), detta almeno una piastra intermedia (9) e detta piastra inferiore (10) collegate tra loro definiscono detto circuito idraulico (5).
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