IT201800009638A1 - Metodo per la molatura di lastre di vetro - Google Patents

Metodo per la molatura di lastre di vetro Download PDF

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Description

DESCRIZIONE
del brevetto per invenzione industriale dal titolo:
“METODO PER LA MOLATURA DI LASTRE DI VETRO”
La presente invenzione è relativa ad un metodo per la molatura di lastre di vetro.
In particolare, la presente invenzione è relativa ad un metodo per la molatura di superfici perimetrali o laterali di una lastra di vetro, ossia di quelle superfici che si estendono ortogonalmente alle superfici estese della stessa lastra di vetro.
Come è noto, per la molatura delle superfici perimetrali è noto di utilizzare due tipologie di macchine. Ad una prima tipologia appartengono le macchine di molatura cosiddette “bilaterali”, nelle quali le lastre vengono avanzate di piatto e le loro superfici perimetrali opposte molate simultaneamente da due file di mole fra loro affacciate disposte in una stazione di molature della macchina.
Ad una seconda tipologia appartengono, invece, le macchine di molatura cosiddette “rettilinee”, nelle quali le lastre vengono avanzate di taglio e vengono molate avanzando le superfici perimetrali su una sottostante fila di mole, anch’essa disposta in una stazione di molatura della macchina.
Indipendentemente dalla tipologia della macchina utilizzata, ciascuna fila di mole comprende una pluralità di mole di molatura ed una pluralità di mole di lucidatura disposte a valle delle mole di molatura per lucidare le superfici molate dalle mole di molatura; le mole di molatura sono fra loro diverse sia per quanto concerne la capacità abrasiva, che per quanto riguarda il materiale abrasivo e/o la matrice in cui tale materiale abrasivo è disperso. Alcune mole di molatura presentano propri assi di rotazione ortogonali alla superficie da molare, altre presentano propri assi di rotazione inclinati per lavorare un bordo longitudinale della lastra.
Ciascuna mola di molatura asporta una predefinita quantità di materiale secondo un predefinito programma o ciclo di molatura.
Durante la lavorazione della lastra, ciascuna mola di molatura inevitabilmente si usura. L’usura delle mole di molatura deve essere costantemente monitorata e le relative usure recuperate per garantire che ciascuna mola di molatura operi nella condizione di asportazione prevista dal programma di molatura, ossia presenti una sua superficie abrasiva disposta sempre su un proprio piano fisso di molatura o di zero predefinito affinché la mola di molatura asporti la prevista quantità di materiale dalla lastra di vetro. Il recupero dell’usura di una mola di molatura è universalmente indicato come “azzeramento o riposizionamento mola”, e consiste, nel rilevare l’usura della mola di molatura e nell’avanzare la mola di molatura stessa di una quantità pari all’usura, cosi da riportare la superficie abrasiva della mola di molatura sul citato piano di zero.
Ad oggi, rilevata la necessità di azzerare una o più mole di molatura, l’azzeramento mola viene effettuato simultaneamente per tutte le mole di molatura interrompendo l’alimentazione delle lastre da lavorare alla macchina ed attendendo il completo svuotamento della stazione di molatura ossia delle lastre in fase di molatura e delle lastre in fase lucidatura. A questo punto, tutte le mole di molatura vengono azzerate, dopo di che l’alimentazione delle lastre da lavorare riprende ed il processo di molatura prima interrotto continuato. Alla ripresa della molatura, le mole di lucidatura non lavorano fin tanto che non ricevono la prima lastra molata.
Una tale modalità di azzeramento delle mole di molatura, anche se utilizzata, soffre dell’inconveniente di generare una elevata perdita di produzione conseguente alla sospensione ed alla ripresa dell’alimentazione delle lastre da lavorare alla stazione di molatura. Sospensioni e riprese peraltro non così infrequenti, dal momento che alcune mole di molatura, specialmente le mole di finitura, si usurano maggiormente di altre.
Oltre a questo, qualora si presenti la necessità di un immediato azzeramento a causa di una improvvisa perdita di funzionalità di una delle mole, tutte le mole a valle di tale mola nel senso di avanzamento delle lastre operano in condizioni di asportazione non ottimali in quanto diverse da quelle previste dal programma di molatura per tempi relativamente lunghi, con la conseguenza che molte delle lastre in lavorazione possono presentare difetti geometrici, dimensionali o di forma per cui le stesse lastre in lavorazione devono essere scartate, con conseguente perdita di produzione e, qualora mantenute, compromettono la costanza di qualità del lotto prodotto.
Scopo della presente invenzione è quello di fornire un metodo per la molatura di lastre di vetro, il quale permetta di risolvere in maniera semplice ed economica i problemi sopra esposti e, in particolare, permetta di ridurre drasticamente il fermo macchina per l’azzeramento delle mole di molatura e la conseguente perdita di produzione.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di azzerare una mola di molatura solo quando questa raggiunge una usura non più tollerabile.
Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo per la molatura di una lastra di vetro, il metodo comprendendo le fasi di: avanzare una successione ordinata di lastre di vetro disposte ad una distanza determinata l’una dall’altra in una direzione longitudinale ed attraverso una stazione di molatura, di molare progressivamente in detta stazione di molatura almeno una superficie perimetrale delle lastre mediante almeno mole abrasive di molatura indipendenti l’una dall’altra ed accostate fra loro in una direzione parallela alla detta direzione longitudinale, di rilevare l’usura di ciascuna delle dette mole abrasive di molatura e di riposizionare ciascuna delle mole abrasive di molatura in funzione delle usure rilevate, caratterizzato dal fatto che il riposizionamento di almeno una prima di dette mole abrasive di molatura viene effettuato mantenendo la successione di lastre in movimento all’interno della detta stazione di molatura e in un periodo di tempo compreso tra l’istante in cui una lastra in molatura sulla prima mola abrasiva di molatura ha disimpegnato la prima mola abrasiva di molatura stessa e prima che una consecutiva lastra da molare raggiunga la detta prima mola abrasiva di molatura.
Preferibilmente, nel metodo sopra definito, il riposizionamento della detta prima mola abrasiva di molatura viene effettuato distanziando la detta lastra in molatura e la detta lastra da molare l’una dall’altra fino a disporle ad una nuova distanza determinata l’una dall’altra maggiore della detta distanza determinata.
L’invenzione verrà ora descritta con riferimento alle figure allegate, che ne illustrano un preferito esempio di attuazione in cui:
la figura 1 illustra, schematicamente e sostanzialmente a blocchi, una macchina di molatura per l’attuazione di una preferita forma di attuazione del metodo di molatura secondo i dettami della presente invenzione; e
la figura 2 è una figura analoga alla figura 1 ed illustra una diversa modalità di attuazione del metodo di molatura secondo l’invenzione.
Nelle figure 1 e 2, con 1 è indicata, nel suo complesso, una macchina di molatura di lastre 2 di vetro, nell’esempio illustrato lastre di vetro piane rettangolari presentanti due superfici piane estese contrapposte, indicate con 3 e quattro superfici perimetrali o laterali piane consecutive di cui almeno una da molare, indicata con 5.
La macchina 1, che può, indifferentemente essere una macchina rettilinea o una macchina bilaterale, comprende una struttura rettilinea rigida 6 allungata lungo un precorso 12 rettilineo di avanzamento di una successione 7 di lastre 2 da molare disposte ad una distanza D una dall’altra.
La macchina 1 comprende, poi, un gruppo 8 motorizzato di convogliamento lastre, di per sé noto e parzialmente visibile nelle figure allegate. Nel caso specifico, il gruppo 8 comprende un convogliatore 9 di ingresso delle lastre 2 da molare, un convogliatore 10 di uscita delle lastre molate ed un convogliatore 11 intermedio di trattenimento ed avanzamento lastre 2. Il convogliatore 9 è controllabile indipendente dal convogliatore 11, mentre i convogliatori 10 e 11 sono normalmente sincronizzati fra loro.
Il convogliatore 11 sposta le lastre 2 da molare all’interno di una stazione 13 di molatura delle superfici perimetrali 5 disposte lungo il percorso 12 di avanzamento prelevando le lastre 2 stesse da un ingresso 14 della stazione 13 stessa. I convogliatori 9,10 e 11 sono comandati e controllati da una unità elettronica 15 di comando e controllo per avanzare le lastre 2 ad una velocità costante, generalmente variabile tra 0.2 e 20 metri al minuto, in un senso 16 di avanzamento. Il transito di una testa e di una coda di ciascuna delle lastre 2 entranti nella stazione 13 è rilevato da un sensore 17 di presenza collegato all’unità 15. Tramite il sensore 17, l’unità 25 conosce l’esatta posizione di tutte le lastre 2 lungo tutto il percorso 12.
Sempre con riferimento alla figura 1, la stazione 13 alloggia una fila 18 di gruppi di molatura, di per sé noti, fra loro indipendenti ed accostati l’uno all’altro in una direzione parallela al percorso 12. La fila 18 di gruppi di molatura comprende un insieme A di gruppi abrasivi 19, ed un insieme B di gruppi di lucidatura 20, che lucidano le superfici molate dall’insieme A.
Ciascuno dei gruppi abrasivi 19 comprende una rispettiva mola abrasiva 22, la quale presenta una propria superficie abrasiva 22A ed è ruotata attorno ad un suo asse M ortogonale al percorso 12 da un rispettivo motore 23 comandato dall’unità 15.
Ciascun motore 23 è portato da una relativa slitta 24 che è accoppiata al telaio 6 della macchina 1 in maniera scorrevole ed in sensi opposti lungo il relativo asse M sotto la spinta di un servomotore 25 controllato dall’unità elettronica 15 di comando e controllo.
Per ciascuna mola abrasiva 22, la macchina 1 comprende, inoltre, un rispettivo dispositivo di azzeramento o riposizionamento mola, di per sé noto ed indicato con 27 collegato con l’unità 15. Ciascun dispositivo 27 permette di rilevare l’usura della relativa mola abrasiva 22 e di correggere la posizione della relativa slitta 24 così da mantenere nel tempo la relativa superficie abrasiva 22A della mola 22 praticamente sempre in una posizione di zero prevista nel ciclo di molatura ed illustrata con linea continua in figura 1.
Nella soluzione descritta, ciascun dispositivo 27 comprende oltre al relativo motore 25, un tassello 30 di riferimento disposto lungo il relativo asse M in una posizione fissa, affacciata e distanziata dalla relativa superficie abrasiva 22A quando la superficie abrasiva 22A stessa è disposta nella sua posizione di zero. Ciascun dispositivo 27 comprende poi un sensore 31 di contatto comunicante con l’unità 15. Un traduttore di posizione, noto e non visibile nelle figure allegate, è associato alla slitta 24 o al motore 25 per determinare la variazione della corsa della slitta 24 a seguito dell’usura della mola 22. L’unità elettronica 15, alla quale è nota la posizione del tassello 30 di riferimento, comprende un blocco comparatore 33 che, in funzione del segnale ricevuto dal trasduttore, rileva l’usura della relativa mola abrasiva 22, ossia lo scostamento tra la posizione effettiva della superficie abrasiva 22A e la posizione di zero della stessa superficie abrasiva 22A. L’unità elettronica 15 comprende, poi, un blocco correttore 34 di posizione che in funzione del citato scostamento riporta la superficie abrasiva 22A della mola 22 nella sua posizione di zero.
Il metodo di molatura delle superfici 5 delle lastre 2 verrà ora descritto a partire dalla condizione in cui la superficie abrasiva 22A di ciascuna mola 22 è disposta nella sua posizione di zero prevista dal ciclo di molatura e la successione 7 di lastre è avanzata nella stazione 13 a velocità costante.
A partire da tale condizione, nel momento in cui l’unità elettronica 15 apprende, ad esempio rilevando la variazione di corrente assorbita dal relativo motoriduttore 23 oppure dal motoriduttore 23 della mola a valle o su segnalazione di un addetto alla macchina 1 o ancora da conteggi della quantità di vetro asportata dalla mola abrasiva, che l’usura di una delle mole abrasive 22, ad esempio la mola 22’ di figura 1, ha raggiunto o sta raggiungendo un valore limite per garantire la corretta esecuzione del ciclo di molatura, arresta o rallenta il convogliatore 9 di ingresso lasciando attivi i convogliatori 10 e 11. Il rallentamento o l’arresto delle lastre avanzate dal convogliatore 9 stesso aumenta la distanza D o lo spazio tra l’ultima lastra entrata nella stazione 13, indicata con 2’ e la lastra 2 da molare disposta immediatamente a monte dell’ingresso 14 della stazione 13 stessa ed indicata con 2”, portandola ad un valore D1 maggiore di D. La distanza D1 o spazio tra le lastre 2’ e 2” viene calcolato moltiplicando un tempo di riposizionamento mola per la velocità di traslazione delle lastre 2 nella stazione 13 di molatura. Il tempo di riposizionamento mola è almeno pari alla somma di un tempo di arresto della rotazione della mola abrasiva, di un tempo di rilevamento usura della mola abrasiva, di un tempo di regolazione della posizione della mola abrasiva lungo il suo asse M e di un tempo di riavvio mola. Sperimentalmente, si è potuto constatare, che il tempo di riposizionamento è dell’ordine di 5-10 secondi.
Raggiunta la distanza D1, il convogliatore 9 introduce la lastra 2” nella stazione 13 di molatura e da questo punto in poi entrambe le lastre 2’ e 2” vengono avanzate nella stazione di molatura 13 alla citata velocità costante, mentre le restanti lastre 2 da lavorare continuano ad essere disposte alla distanza D.
Mentre le lastre 2 nella stazione 13 continuano ad essere lavorate, l’unità 15 attende che le lastre 2’ e 2” si dispongano in prossimità della mola 22’ e, nel momento in cui la coda della lastra 2’ molata supera la mola 22’, ossia la mola abrasiva 22’ è disposta in corrispondenza dello spazio D1,(figura 1), l’unità 15 stessa mantenendo sempre costante la velocità delle lastre 2 transitanti nella stazione 13, arresta la rotazione della mola 22’, dopo di che attiva il motore 25 di avanzamento e porta la superficie abrasiva 22A della mola 22’ contro il relativo riscontro 30 di riferimento, come illustrato con linea tratteggiata in figura 1, azionando il relativo motore 25. Quando la superficie abrasiva 22A si dispone contro il riscontro 30 di riferimento. Come illustrato con linea tratteggiata in figura 1, l’unità 15 calcola, in modo noto, l’usura, arretra la slitta 24 invertendo il senso di rotazione del motore 25 di posizionamento e riporta la superficie abrasiva 22A nella sua posizione di zero e la mola 22’ in rotazione attorno al suo asse M prima che la testa della lastra 2” da molare raggiunga la mola 22’ stessa.
Il riposizionamento mola sopra descritto viene ripetuto per tutte le mole 22 dell’assieme A in tempi diversi e quando una delle mole 22 è prossima a raggiungere o ha raggiunto una condizione di usura.
Convenientemente, una volta creato lo spazio D1 per una delle mole abrasive, ad esempio la mola abrasiva 22’, una o più della mole abrasive 22 disposte a valle della mola abrasiva 22’ nel senso di avanzamento delle lastre 2, se necessario, possono essere riposizionate quando lo spazio D1 si dispone in corrispondenza delle mole abrasive interessate.
Alternativamente, la distanza o lo spazio D1 è definito in modo tale per cui una parte di mole abrasive 22 accostate o addirittura tutte le mole abrasive 22 possono essere simultaneamente azzerate nel momento in cui si trovano in corrispondenza dello spazio D1, come illustrato nella figura 2. Ovviamente, il numero di spazi D1 possibili all’interno della stazione 13 varia al variare del numero di mole 22.
Secondo una variante, anche il convogliatore 9 è sincronizzato con i convogliatori 10 e 11 e in tal caso, le lastre 2 da molare vengono disposte sul convogliatore manualmente da un operatore o da un alimentatore robotizzato. In tal caso, quando si rende necessario fermare l’ingresso delle lastre 2 da lavorare nella stazione 13 per creare lo spazio D1, l’unità 15 invia un segnale di sospensione o comanda l’alimentatore in modo che sul convogliatore 9 non vengano disposte lastre 2 fin tanto che lo spazio D1 è stato creato e a quel punto l’alimentazione può riprendere.
Da quanto precede appare evidente come il metodo di riposizionamento o azzeramento mole sopra descritto, permette di tenere in considerazione e correggere la posizione delle superfici abrasive di tutte le mole abrasive 22 senza interrompere l’avanzamento delle lastre 2 in lavorazione nella stazione e senza la necessità di rimuovere tutte le lastre dalla stazione di molatura stessa, come avviene nelle macchine note. Questo permette, da un lato, di mantenere praticamente invariata la produzione di lastre molate in quando durante il riposizionamento, le mole abrasive di molatura non interessate dal riposizionamento e le mole di lucidatura continuano a lavorare le lastre e, dall’altro, di avere elevati standard di qualità e precisione dimensionale e di forma per l’intero lotto molato. Quanto precede è conseguente al fatto che qualsiasi mola di molatura può essere azzerata o riposizionata immediatamente dopo il rilevamento del suo raggiungimento di una usura limite o prudente per salvaguardare la corretta molatura delle lastre e, quindi senza attendere il raggiungimento dell’usura limite di altre mole, come nelle soluzioni note. In altre parole, il metodo descritto permette di tenere in considerazione la maggiore o minore usura di determinate mole rispetto ad altre e quindi di molare le lastre operando sempre nelle condizioni ottimali di molatura previste dal ciclo di molatura evitando condizioni di compromesso, come nelle soluzioni note.
Da quanto precede appare evidente che le considerazioni sopra esposte sono valide non solo indipendentemente dalle caratteristiche delle mole ma anche dalla disposizione delle mole di molatura nella fila di mole.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo per la molatura di lastre di vetro, il metodo comprendendo le fasi di: avanzare una successione ordinata di lastre di vetro disposte ad una distanza determinata l’una dall’altra in una direzione longitudinale ed attraverso una stazione di molatura, di molare progressivamente in detta stazione di molatura almeno una superficie perimetrale delle lastre mediante almeno mole abrasive di molatura indipendenti l’una dall’altra ed accostate fra loro in una direzione parallela alla detta direzione longitudinale, di rilevare l’usura di ciascuna delle dette mole abrasive di molatura e di riposizionare ciascuna delle mole abrasive di molatura in funzione delle usure rilevate, caratterizzato dal fatto che il riposizionamento di almeno una prima di dette mole abrasive di molatura viene effettuato mantenendo la successione di lastre in movimento attraverso la detta stazione di molatura e in un periodo di tempo compreso tra l’istante in cui una lastra in molatura sulla prima mola abrasiva di molatura ha disimpegnato la prima mola abrasiva di molatura stessa e prima che una consecutiva lastra da molare raggiunga la detta prima mola abrasiva di molatura.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il riposizionamento della detta prima mola abrasiva di molatura viene effettuato distanziando la detta lastra in molatura e la detta lastra da molare l’una dall’altra fino a disporle ad una nuova distanza determinata l’una dall’altra maggiore della detta distanza determinata.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che il detto distanziamento viene effettuato all’interno della detta stazione di molatura.
  4. 4. Metodo secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che la detta nuova distanza determinata viene calcolata con riferimento ad un tempo di riposizionamento della detta prima mola di molatura e considerando la velocità di traslazione delle lastre nella detta stazione di molatura.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 3 o 4, caratterizzato dal fatto che il detto distanziamento viene effettuato ritardando l’ingresso della detta lastra da lavorare nella detta stazione di molatura.
  6. 6. Metodo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il detto distanziamento viene effettuato rallentando o fermando un alimentatore delle dette lastre in detta stazione di molatura.
  7. 7. Metodo secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il detto distanziamento viene effettuato interrompendo fermando o rallentando un convogliatore di ingresso lastre in detta stazione di molatura o interrompendo temporaneamente l’alimentazione delle lastre da lavorare sul detto convogliatore di ingresso.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che il detto tempo di riposizionamento mola è almeno pari alla somma di un tempo di arresto rotazione mola, di un tempo di rilevamento usura della mola, di un tempo di regolazione della posizione della detta mola e di un tempo di riavvio mola.
  9. 9. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che la detta nuova distanza viene determinata in modo tale da consentire il riposizionamento simultaneo di una parte delle dette mole abrasive fra loro accostate.
  10. 10. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che la detta nuova distanza viene determinata in modo tale da consentire il riposizionamento simultaneo di tutte le mole abrasive di molatura presenti nella detta stazione di molatura.
  11. 11. Metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di lucidatura delle dette lastre molate; la detta fase di lucidatura venendo effettuata in detta stazione di molatura utilizzando almeno una mola di lucidatura e durante il riposizionamento di almeno una delle dette mole abrasive di molatura.
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