IT201800009456A1 - Cerniera per la movimentazione girevole controllata di una porta, un’anta o similare - Google Patents

Description

CERNIERA PER LA MOVIMENTAZIONE GIREVOLE CONTROLLATA DI UNA PORTA, UN’ANTA O SIMILARE

DESCRIZIONE

Campo di applicazione

La presente invenzione è generalmente applicabile al settore tecnico delle cerniere, ed ha particolarmente per oggetto una cerniera per la movimentazione girevole controllata di una porta, un'anta o similare.

Stato della Tecnica

Sono note cerniere che comprendono un corpo cerniera ed un perno fra loro reciprocamente accoppiati per consentire ad un elemento di chiusura, ad esempio una porta, un’anta o similare, di ruotare tra una posizione aperta e una posizione chiusa.

Tali cerniere includono inoltre una camera di lavoro interna al corpo cerniera in cui scorre un elemento a pistone, e mezzi di smorzamento agenti sul pistone per rallentare il movimento in chiusura e/o apertura della stessa.

Ad esempio, una simile cerniera è descritta nella domanda internazionale WO2015159256.

Tali cerniere, pur assolvendo egregiamente ai compiti prefissatisi, possono essere migliorate per quanto riguarda la semplicità di assemblaggio e, più in generale, i costi e la durata nel tempo.

Presentazione dell’invenzione

Scopo della presente invenzione è quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione una cerniera avente caratteristiche di elevata funzionalità e costo contenuto.

Un altro scopo della presente invenzione è mettere a disposizione una cerniera di facile realizzazione e/o assemblaggio.

Altro scopo della presente invenzione è mettere a disposizione una cerniera in cui le parti a reciproco contatto presentano usura minima.

Un altro scopo dell’invenzione è mettere a disposizione una cerniera che abbia una durata nel tempo elevata.

Un altro scopo della presente invenzione è mettere a disposizione una cerniera compatta e di ingombro contenuto.

Un altro scopo è mettere a disposizione una cerniera con un minimo numero di parti costitutive.

Altro scopo della presente invenzione è mettere a disposizione una cerniera con regolazione della velocità di apertura e/o chiusura dell’elemento di chiusura.

Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da una cerniera in accordo con quanto qui descritto e/o rivendicato e/o illustrato.

Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono definite in accordo con le rivendicazioni dipendenti.

Breve descrizione dei disegni

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite ma non esclusive di una cerniera 1, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:

la FIG.1A è una vista laterale di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva della cerniera 1;

la FIG.1B è una vista in sezione presa lungo il piano I B – I B di FIG.1A;

la FIG.2A è una vista dall’alto della cerniera 1;

la FIG.2B è una vista in sezione presa lungo il piano II B – II B di FIG.2A;

la FIG.3A è una vista in sezione presa lungo il piano III A – III A di FIG.1A;

la FIG.3B è una vista in sezione presa lungo il piano III B – III B di FIG.3A;

la FIG.3C è un ingrandimento di alcuni particolari della FIG.3B;

la FIG. 3D è una vista in sezione presa lungo il piano III D – III D della cerniera di FIG.

3A;

la FIG.3E è un ingrandimento di alcuni particolari della FIG.3D;

la FIG.4A è un ingrandimento di alcuni particolari della FIG.2B;

la FIG.4B è una vista in sezione presa lungo il piano IV B – IV B di FIG.4A;

la FIG.5 è una vista assonometrica della cerniera 1 di FIG.1A;

la FIG.6 è una vista esplosa della cerniera 1 di FIG.1A;

la FIG.7 è un’ulteriore vista esplosa della cerniera 1 di FIG.1A;

la FIG. 8A è una vista in sezione presa lungo il piano I B – I B di FIG. 1A di alcuni particolari della cerniera 1, in cui il perno è in posizione di battuta contro la superficie di battuta 29’’;

la FIG.8B è una vista in sezione presa lungo il piano VIII B – VIII B di FIG.8A;

la FIG. 9A è una vista in sezione di alcuni particolari di una forma di realizzazione alternativa della cerniera 1, in cui il perno è in contatto con la porzione di frenatura 29’’’;

la FIG.9B è una vista in sezione presa lungo il piano IX B – IX B di FIG.9A;

la FIG.9C è un ingrandimento di alcuni particolari della FIG.9A;

la FIG. 10 è una vista schematica di un’ulteriore forma di realizzazione della cerniera 1;

la FIG. 11A è una vista in sezione radiale di un’ulteriore forma di realizzazione di una cerniera 100 che include la valvola di non ritorno 350;

la FIG.11B è un ingrandimento di alcuni particolari della FIG.11A.

Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti

Con riferimento alle figure citate, si descrive una cerniera 1 per la movimentazione girevole controllata di almeno un elemento di chiusura, quale una porta, un’anta o similare, ancorato ad una struttura di supporto stazionaria, quale una parete, un pavimento, un telaio o similare.

A seconda della configurazione, la cerniera 1 potrà essere una cerniera di chiusura e/o apertura, atta cioè a chiudere e/o aprire l’elemento di chiusura dalla posizione aperta e/o chiusa, oppure una cerniera di controllo, in apertura e/o in chiusura.

Opportunamente, la cerniera di chiusura e/o apertura potrà includere una molla di chiusura o apertura, mentre la cerniera di controllo potrà comprendere o meno una molla di ripristino.

Dato che l’elemento di chiusura e la struttura di supporto stazionaria sono in sé noti, non sono stati illustrati nelle figure allegate. Tali elementi, infatti, non fanno parte dell’invenzione rivendicata nelle rivendicazioni allegate.

La cerniera 1 potrà comprendere un corpo cerniera 10, di preferenza sostanzialmente scatolare.

Opportunamente, come ad esempio illustrato nelle FIGG. dalla 1 alla 7 oppure in FIG.

10, il corpo cerniera 10 potrà comprendere ovvero essere formato da una prima porzione ovvero un primo semicorpo cerniera 10’ e una seconda porzione ovvero un secondo semicorpo cerniera 10’’.

I semicorpi cerniera 10’ e 10’’ potranno agire da veri e propri semigusci, racchiudendo quindi internamente tutti i componenti della cerniera 1.

Nella forma di realizzazione illustrata nelle FIGG. dalla 1 alla 7 i semicorpi cerniera 10’ e 10’’ potranno cooperare tra loro per formare il corpo cerniera 10 agendo lungo una direzione radiale, mentre nella forma di realizzazione illustrata in FIG.10 i semicorpi cerniera 10’ e 10’’ potranno cooperare tra loro per formare il corpo cerniera 10 agendo lungo una direzione assiale.

In ogni caso, il corpo cerniera 10 potrà comprendere una camera di lavoro 11 definente un asse Y’ e comprendente mezzi elastici di contrasto 12, ad esempio una o più molle di ripristino o di chiusura/apertura.

Potranno inoltre essere previsti uno o più elementi di interfaccia 13, ad esempio una coppia di rondelle metalliche, posizionati alle estremità dei mezzi elastici di contrasto 12 per minimizzare l’usura delle superfici a contatto con questi ultimi, ed in particolare con la parete di fondo 11’ del corpo cerniera 10.

Preferibilmente, il corpo cerniera 10 potrà comprendere un perno 20 definente un asse X.

Nelle forme di realizzazione illustrate nelle figure allegate, il corpo cerniera scatolare 10 sarà ancorabile alla struttura di supporto stazionaria, mentre il perno 20 sarà ancorabile all’elemento di chiusura, ad esempio mediante la porzione di accoppiamento 22’. Pertanto, il corpo cerniera scatolare 10 sarà fisso, mentre il perno 20 sarà girevole.

Vantaggiosamente, l’asse X potrà quindi definire anche l’asse di rotazione dell’elemento di chiusura.

Si comprende, tuttavia, che il corpo cerniera scatolare 10 potrà essere ancorabile all’elemento di chiusura, mentre il perno 20 potrà essere ancorabile alla struttura di supporto stazionaria senza per questo uscire dall'ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, il perno 20 potrà includere mezzi a camma 21, che nell’esempio di realizzazione qui illustrato saranno rotanti attorno all’asse X. Si comprende che in caso di perno 20 stazionario i mezzi a camma 21 resteranno anch’essi stazionari.

Opportunamente, il perno 20 potrà essere realizzato in due porzioni 20’ e 20’’, come insegnato nella domanda internazionale WO2015159256, a cui si rimanda per consultazione. In particolare, la porzione 20’ potrà comprendere i mezzi a camma 21, i quali potranno presentare due concavità laterali 21’ e una zona convessa centrale 21’’.

La porzione 20’’ potrà comprendere oppure essere costituita da una base 20’’ accoppiabile alla porzione 20’.

Preferibilmente, potranno essere previsti mezzi frenanti 22, ad esempio una boccola IGUS ®, inseribili in un’opportuna sede del corpo cerniera 10, come insegnato nella domanda internazionale WO2015159256.

Vantaggiosamente, la cerniera 1 potrà comprendere un cilindro di smorzamento 30 accoppiabile amovibilmente con il perno 20 e il corpo cerniera 10.

Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, il semicorpo 10’ potrà comprendere una sede 14 all’interno della quale potrà essere inserito il cilindro di smorzamento 30.

Si comprende tuttavia che potrà essere prevista una simile zona di alloggiamento nel semicorpo 10’’ oppure in entrambi i semicorpi senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Opportunamente, il cilindro di smorzamento 30 potrà comprendere una coppia di zone di estremità 30’, 30’’.

Queste ultime potranno essere interposte rispettivamente tra una parete di battuta 24 del semicorpo 10’’ e una parete di battuta 14’ del semicorpo 10’.

Le pareti di battuta 14’ e 24 potranno, quindi, bloccare assialmente il cilindro di smorzamento 30.

Opportunamente, i semicorpi 10’ e 10’’ potranno comprendere rispettivamente le zone di accoppiamento 15 e 25 per consentire il loro reciproco accoppiamento.

Ad esempio, tali zone di accoppiamento 15 e 25 potranno comprendere rispettivamente una filettatura e una corrispondente controfilettatura.

Si comprende, inoltre, che potranno essere previste delle zone di accoppiamento in corrispondenza delle zone di estremità 30’ e 30’’ reciprocamente accoppiabili alle zone di accoppiamento 15 e 25 stesse senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

In una tale configurazione potrebbero non essere previste sedi di alloggiamento per il cilindro di smorzamento 30 all’interno dei semicorpi 10’ e 10’’, ma lo stesso sarebbe tra questi interposto. In altre parole, il cilindro di smorzamento 30 potrà non essere interno ai semicorpi 10’ e 10’’, ma questi ultimi ed il primo potranno essere fra loro accoppiati per definire il corpo cerniera 10.

Vantaggiosamente, il cilindro di smorzamento 30 potrà comprendere una camicia 31 definente un asse Y che coinciderà con l’asse Y’ quando lo stesso cilindro 30 sarà accoppiato con i semicorpi 10’ e 10’’.

La camicia 31 potrà essere divisa in un primo e secondo vano a volume variabile 31’, 31’’ fra loro in comunicazione fluidica, all’interno dei quali sarà incluso un fluido di lavoro, ad esempio olio o aria compressa.

Altresì, il cilindro di smorzamento 30 potrà comprendere un elemento a pistone 32 comprendente una prima e una seconda estremità.

Preferibilmente, tali estremità del pistone 32 potranno essere costituite da un primo pistone 32’ e un secondo pistone 32’’ scorrevoli a tenuta nella camicia 31.

I pistoni 32’ e 32’’ potranno essere accoppiati solidalmente mediante una coppia di spine antirotazione 33 per prevenirne la rotazione rispetto alla camicia 31 all’atto dello scorrimento degli stessi lungo l’asse Y.

Opportunamente, il pistone 32’ potrà comprendere mezzi a seguicamma 32’’’ suscettibili di interagire con i mezzi a camma 21 per movimentare l’elemento di chiusura tra almeno una posizione aperta e almeno una posizione chiusa.

In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, i mezzi a seguicamma 32’’’ potranno essere configurato secondo gli insegnamenti della domanda internazionale WO2015159256.

Opportunamente, quindi, i mezzi a seguicamma 32’’’ potranno includere un elemento girevole 50 rotante attorno ad un asse X’ sostanzialmente parallelo all’asse X e spaziato dallo stesso.

Vantaggiosamente, l’elemento girevole 50 potrà presentare forma cilindrica. Ad esempio, esso potrà essere costituito da una rotella 50, la quale a sua volta potrà prevedere un elemento maschio 51 ed un elemento femmina 52 fra loro reciprocamente sovrapposti ed accoppiabili. Grazie a tale caratteristica, gli sforzi derivanti dall'interazione con i mezzi a camma 21 si distribuiranno equamente fra gli elementi maschio 51 e femmina 52, con notevole beneficio per la durata nel tempo della cerniera 1.

Opportunamente, la rotella 50 potrà essere girevolmente alloggiata in una sede di estremità 53 del seguicamma 32’’’ per ruotare attorno all’asse X’.

Allo scopo, la rotella 50 potrà presentare una porzione cilindrica centrale 54 inseribile nella sede 53 e due porzioni discoidali superiore ed inferiore 55’, 55’’ di diametro maggiore rispetto alla porzione centrale destinate a venire a contatto con i mezzi a camma 21.

Vantaggiosamente, la rotella 50 potrà ruotare attorno all’asse X’ su boccole 56, così da minimizzare gli attriti.

Al fine di guidare lo scorrimento lungo l’asse Y, Y’ dei mezzi a seguicamma 32’’’ il corpo cerniera 10, ed in particolare il semicorpo cerniera 10’’, potrà presentare una coppia di parti di guida opposte 17’, 17’’ operativamente impegnate con una corrispondente coppia di superfici di scorrimento opposte 37’, 37’’ del pistone 31’. Tale caratteristica garantirà una lunga durata nel tempo della cerniera 1.

Preferibilmente, il pistone 32’’ potrà interagire con i mezzi elastici di contrasto 12, questi ultimi essendo suscettibili di allontanare il pistone 32’’ dalla parete di fondo 11’ della camera di lavoro 11 una volta che i mezzi a camma 21 ruotando attorno all’asse X avranno portato l’elemento a pistone 32, ed in particolare l’assieme solidale fra i pistoni 32’ e 32’’, dalla posizione di porta chiusa, illustrata ad esempio in FIG. 1B, a quella di porta aperta, illustrata ad esempio in FIG.8A.

Opportunamente, la camicia 31 potrà comprendere un setto di separazione 34 definente i due vani a volume variabile 31’, 31’’.

Tale setto di separazione 34 potrà essere attraversato dalla coppia di spine 33 attraverso le aperture passanti 33’.

Vantaggiosamente, il setto di separazione 34 potrà inoltre comprendere un’apertura 35 e un’apertura 36 per mettere in comunicazione fluidica i due vani 31’, 31’’.

Si comprende che l’apertura 36 potrà essere realizzata sul corpo della camicia 31 senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

L’apertura 35 potrà comprendere una valvola di non ritorno 350 suscettibile di aprirsi all’atto dell’apertura dell’elemento di chiusura.

Si comprende, tuttavia, che la valvola di non ritorno 350 potrà chiudersi all’atto dell’apertura dell’elemento di chiusura ed aprirsi all’atto della chiusura dello stesso senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate. In tal caso, il movimento dell’elemento di chiusura potrà essere smorzato in apertura.

Opportunamente, la valvola di non ritorno 350 potrà comprendere un otturatore 35’ scorrevole parallelamente all’asse Y in una sede valvolare 35’’.

Secondo l’esempio qui descritto e illustrato, all’atto dell’apertura dell’elemento di chiusura, il fluido di lavoro potrà fluire attraverso le aperture 35 e 36 dal primo al secondo vano a volume variabile 31’, 31’’.

Viceversa, all’atto della chiusura dell’elemento di chiusura, l’otturatore 35’, sottoposto alla pressione del fluido di lavoro passante dal secondo al primo vano a volume variabile 31’’, 31’, occluderà l’apertura 35.

In tal modo, il fluido di lavoro potrà fluire unicamente attraverso l’apertura 36 smorzando, quindi la velocità di chiusura dell’elemento di chiusura.

Vantaggiosamente, la sede valvolare 35’’ potrà avere una forma sostanzialmente a “T” e potrà comprendere un risalto di bordo 35’’’ suscettibile di fare da battuta assiale per l’otturatore 35’.

Preferibilmente, la sede valvolare 35’’ e l’apertura passante 33’ potranno essere in una relazione spaziale tale che almeno una delle spine 33 blocchi lo scorrimento radiale dell’otturatore 35’ per impedirne la fuoriuscita dalla sede valvolare 35’’.

Più in particolare, la sede valvolare 35’’ potrà essere realizzata immediatamente al disotto dell’apertura passante 33’, così che la sede valvolare 35’’ e l’apertura passante 33’ potranno definire una forma sostanzialmente a “T”.

Si comprende che la valvola di non ritorno 350 sopra descritta potrà essere implementata su una qualsivoglia cerniera senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate. In particolare, tale valvola di non ritorno 350 montata su una qualsivoglia cerniera, ed in particolare sull’elemento a pistone della stessa, potrà includere l’otturatore 35’ inserito in una sede valvolare 35’’ sostanzialmente a “T” avente un risalto di bordo 35’’’ per bloccarne lo scorrimento radiale ed un elemento di battuta superiore per bloccarne lo scorrimento assiale. Ad esempio, tali caratteristiche potranno essere implementate su una cerniera realizzata secondo gli insegnamenti della domanda internazionale WO2015159256, come ad esempio illustrato nelle FIGG.11A e 11B.

Vantaggiosamente, il setto di separazione 34 potrà comprendere un canale 37 intersecante l’apertura 36.

All’interno del canale 37 potrà essere inserita una vite di regolazione 38 per variare la sezione di passaggio del fluido di lavoro attraverso la sessa apertura 36.

In tal modo, secondo l’esempio di realizzazione qui descritto, sarà possibile variare la velocità di chiusura dell’elemento di chiusura.

Opportunamente, la vite di regolazione 38 potrà comprendere una porzione d’estremità 38’ inserita nell’apertura 36 e una porzione d’estremità 38’’ opposta accessibile da un utente o un operatore per comandare la vite 38 stessa.

Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, il semicorpo 10’ potrà comprendere un foro passante 16 in corrispondenza del canale 37 per consentire l’accesso alla vite 38.

Si comprende che la filettatura e la controfilettatura delle zone di accoppiamento 15 e 25 dei semicorpi 10’, 10’’ saranno opportunamente realizzate per consentire l’allineamento del foro passante 16 e del canale 37 quando il corpo camicia 10 e il cilindro di smorzamento 30 saranno reciprocamente accoppiati.

Vantaggiosamente, il foro passante 16 potrà avere una diametro θ1 inferiore al diametro θ2 della porzione d’estremità 38’’ della vite 38 per impedire lo sfilamento assiale di quest’ultima.

Secondo un esempio di realizzazione preferito ma non esclusivo, l’intercapedine 39 tra la camicia 31 e il semicorpo 10’ potrà comprendere una coppia di elementi di tenuta 40 posti da parti opposte rispetto al foro passante 16 per definire con la stessa intercapedine 39 una camera stagna 41 di drenaggio per i fluidi eventualmente entranti o uscenti attraverso il foro 16.

Tale camera 41 potrà inoltre comprendere un’ulteriore porta 42 per l’uscita o l’entrata degli stessi fluidi di drenaggio.

Vantaggiosamente, il corpo cerniera 10 e la camicia 31 potranno essere realizzati in alluminio, mentre la porzione di perno 20’, le spine 33, i mezzi elastici 12, gli elementi di interfaccia 13 e la rotella 50 potranno essere realizzati in acciaio. Opportunamente, inoltre, la porzione di perno 20’’ e i pistoni 32’, 32’’ potranno essere realizzati in ottone.

In tal modo, verranno interposti elementi a maggior durezza ad altri di durezza inferiore e, quindi, maggiormente soggetti ad usura.

Inoltre, tale scelta di materiali potrà consentire un notevole risparmio in relazione alla realizzazione della cerniera 1.

Il corpo cerniera 10 potrà comprendere una sede cilindrica 26 all’interno della quale potrà alloggiare il perno 20.

Preferibilmente, quest’ultimo potrà presentare una sporgenza 27 in corrispondenza della porzione 20’ selettivamente impegnabile con una rientranza 28 presente nella sede 26 ed estendentesi lungo una direzione parallela all’asse X, in corrispondenza dell’asse Y’.

La rientranza 28 sarà destinata a fare da guida per l’inserimento/sfilamento assiale del perno 20 in/dalla stessa. Più in particolare, la rientranza 28 potrà essere configurato come un’asola assiale ricavata nel corpo cerniera 10.

Si comprende, tuttavia, che potrà avvenire anche il contrario, ovvero il perno 20 potrà comprendere una rientranza e la sede cilindrica 26 potrà comprendere una sporgenza selettivamente impegnabile con quest’ultima, senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate.

Opportunamente, la sede cilindrica 26 potrà consentire la movimentazione girevole del perno 20 attorno all’asse X e potrà quindi comprendere una coppia di rientranze 29 atte a consentire tale movimentazione girevole nei due sensi di rotazione opposti rispetto alla rientranza 28.

Tali rientranze 29 potranno giacere su un piano sostanzialmente perpendicolare all’asse X. Più in particolare, tali rientranze 29 potranno essere configurate come asole curvilinee ricavate nel corpo cerniera 10.

Vantaggiosamente, le rientranze 29 potranno comprendere ognuna una superficie di battuta 29’ suscettibile di impattare la sporgenza 27 del perno 20 per impedirne lo sfilamento assiale. Opportunamente, tale superficie di battuta 29’ potrà seguire l’andamento curvilineo della rientranza 29.

D’altra parte, le rientranze 29 potranno comprendere ognuna una superficie di battuta 29’’ suscettibile di impattare la sporgenza 27 del perno 20 per bloccarne la rotazione lungo il rispettivo senso di rotazione.

In pratica, la superficie di battuta 29’’ potrà essere posta alla fine della rientranza 29 per fare da battuta meccanica per il perno. Naturalmente, la posizione angolare della superficie di battuta 29’’ determinerà la posizione di bloccaggio della porta.

D’altra parte, come ad esempio illustrato nelle FIGG. 9A - 9C, le rientranze 29 potranno comprendere ognuna una porzione finale di frenatura 29’’’ configurata per agire progressivamente in frenata sulla sporgenza 27. In altre parole, tale porzione 29’’’, che sarà posta alla fine della sporgenza 29, potrà essere configurata in modo che a partire dalla posizione angolare di impatto della sporgenza 27 con la stessa la porta sia frenata con resistenza progressiva.

In altre parole, a partire da tale posizione angolare l’utente sentirà una resistenza progressiva, naturalmente variabile a seconda della configurazione della stessa porzione di frenatura 29’’’.

Come evidente, le rientranze 28 e 29 definiranno rispettivamente una guida per l’inserimento / disinserimento del perno 20 nella sede cilindrica 26 e mezzi antisfilamento da quest’ultima durante la rotazione. I mezzi antisfilamento, inoltre, agiranno anche da battuta meccanica per limitare l’angolo di apertura dell’elemento di chiusura e/o da frenata meccanica progressiva.

Preferibilmente, la sporgenza del perno 27 e la rientranza 28 potranno essere reciprocamente configurati in modo quando il perno 20 è in posizione di inserimento/sfilamento assiale nella/dalla sede cilindrica 26, i mezzi a camma 21 sono sostanzialmente perpendicolari rispetto all’asse Y. In altre parole, l’inserimento/sfilamento del perno 20 avverrà nella posizione corrispondente alla porta chiusa, interposta fra quelle di massima apertura della stessa.

SI comprende che la guida per l’inserimento / disinserimento del perno e i mezzi antisfilamento sopra descritti potranno essere implementati su una qualsivoglia cerniera senza per questo uscire dall’ambito di tutela delle rivendicazioni allegate. Ad esempio, tali caratteristiche potranno essere implementate su una cerniera realizzata secondo gli insegnamenti della domanda internazionale WO2015159256.

Si comprende inoltre che la cerniera potrà includere anche una singola rientranza o sporgenza 29, cioè che i mezzi antisfilamento sopra descritti potranno estendersi in un solo verso di rotazione del perno 20.

Da quanto sopra descritto, appare evidente che la cerniera raggiunge gli scopi prefissatisi.

In particolare, la cerniera risulta molto semplice da realizzare ed assemblare, oltre che particolarmente economica.

Il numero di pezzi è minimo, il che oltre a contenere i costi ne rende semplice la manutenzione e la sostituzione in caso di malfunzionamenti.

In caso di malfunzionamenti al cilindro idraulico, infatti, è possibile semplicemente sostituire quello danneggiato con uno nuovo in pochissimo tempo. In pratica, infatti, i due semicorpi 10’ e 10’’ sono due semigusci che racchiudono il cilindro di smorzamento 30.

Il fluido di lavoro, inoltre, permarrà all’interno del corpo cerniera anche in caso di fuoriuscita dal cilindro di smorzamento.

Grazie alla presenza della camera stagna di cui sopra si eviteranno penetrazioni all’interno del corpo cerniera di eventuali fluidi che entrano nello stesso, proteggendo quindi dall’ossidazione sia i mezzi a camma e seguicamma che quelli elastici.

Grazie alle caratteristiche di cui sopra, inoltre, le parti a reciproco contatto presenteranno usura minima e, più in generale, la cerniera avrà un’elevata durata nel tempo.

La cerniera, inoltre, risulterà estremamente compatta e di ingombro contenuto.

La cerniera secondo l’invenzione è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito dell’invenzione.

Anche se la cerniera è stata descritta con particolare riferimento alle figure allegate, i numeri di riferimento usati nella descrizione e nelle rivendicazioni sono utilizzati per migliorare l'intelligenza del trovato e non costituiscono alcuna limitazione all'ambito di tutela rivendicato.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Una cerniera per la movimentazione girevole controllata di almeno un elemento di chiusura, quale una porta, un’anta o similare, ancorato ad una struttura di supporto stazionaria, quale una parete, un pavimento, un telaio o similare, la cerniera comprendendo: - un perno (20) definente un primo asse (X) ancorabile ad uno fra detto almeno un elemento di chiusura e detta struttura di supporto stazionaria; - un corpo cerniera (10) ancorabile all’altro fra detto almeno un elemento di chiusura e detta struttura di supporto stazionaria, detto corpo cerniera (10) e detto perno (20) essendo girevolmente accoppiati per ruotare in relazione l’uno all’altro attorno a detto primo asse (X); in cui detto corpo cerniera (10) include una sede cilindrica (26) per detto perno (20), quest’ultimo includendo una sporgenza o rientranza (27) selettivamente impegnabile in una corrispondente prima rientranza o sporgenza (28) di detta sede cilindrica (26) destinata a fare da guida per l’inserimento / sfilamento assiale di detto perno (20) in / dalla stessa.
2. 2. Cerniera secondo la rivendicazione 1, in cui detta sede cilindrica (26) consente la movimentazione girevole di detto perno (20) in relazione a detto corpo cerniera (10) attorno a detto primo asse (X) in almeno un senso di rotazione, detta sede cilindrica (26) includendo una seconda rientranza o sporgenza (29) estendentesi lungo detto almeno un senso di rotazione per guidare girevolmente detto perno (20), detta seconda rientranza o sporgenza (29) comprendendo una prima superficie di battuta (29’) destinata a venire a contatto con la sporgenza o rientranza (27) di detto perno (20) per impedirne lo sfilamento assiale.
3. 3. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detta seconda rientranza o sporgenza (29) comprende inoltre almeno una seconda superficie di battuta (29’’) destinata a venire a contatto con la sporgenza o rientranza (27) di detto perno (20) per bloccarne la rotazione lungo detto senso di rotazione.
4. 4. Cerniera secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui detta prima rientranza o sporgenza (28) di detta sede cilindrica (26) si estende lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare a detto primo asse (X), detta seconda rientranza o sporgenza (29) giacendo su un piano sostanzialmente parallelo a detto primo asse (X).
5. 5. Cerniera secondo la rivendicazione 1, 2, 3 o 4, in cui detto corpo cerniera (10) definisce un secondo asse (Y) sostanzialmente perpendicolare rispetto a detto primo asse (X), detto perno (20) includendo mezzi a camma (21) definenti un piano (π), detta sporgenza o rientranza (27) di detto perno (20) e detta prima rientranza o sporgenza (28) di detta sede cilindrica (26) essendo reciprocamente configurate in modo che quando il perno (20) è in posizione di inserimento/sfilamento assiale nella/dalla sede cilindrica (26) detti mezzi a camma (21) risultano sostanzialmente perpendicolari rispetto a detto secondo asse (Y).
6. 6. Cerniera secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo cerniera (10) comprende internamente una camera di lavoro (11) definente detto secondo asse (Y’) sostanzialmente perpendicolare a detto primo asse (X), detto perno (20) comprendendo mezzi a camma (21), detta camera di lavoro (11) comprendendo almeno un elemento a pistone (32) solidalmente accoppiato con mezzi a seguicamma (32’) suscettibili di interagire reciprocamente con detti mezzi a camma (21), detta camera di lavoro (11) comprendendo inoltre mezzi elastici di contrasto (12) agenti su detto almeno un elemento a pistone (32) per movimentare l’almeno un elemento di chiusura tra almeno una posizione aperta e almeno una posizione chiusa.
7. 7. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detta camera di lavoro (11) include internamente un fluido di lavoro, detto almeno un elemento a pistone (32) essendo scorrevolmente inserito in detta camera di lavoro (11) per dividere la stessa in almeno un primo e un secondo vano a volume variabile (31’, 31’’) fra loro fluidicamente comunicanti e preferibilmente adiacenti.
8. 8. Cerniera secondo la rivendicazione 7, in cui detta camera di lavoro (11) comprende almeno una prima apertura (35) ed almeno una seconda apertura (36) per mettere in comunicazione fluidica detti primo e secondo vano (31’, 31’’) a volume variabile, detta almeno una prima apertura (35) comprendendo una valvola di non ritorno (350) suscettibile di aprirsi all’atto di una fra l’apertura o la chiusura dell’elemento di chiusura e di chiudersi all’atto dell’altra fra l’apertura o la chiusura dell’elemento di chiusura per forzare il fluido di lavoro a passare esclusivamente per detta seconda apertura (36).
9. 9. Cerniera secondo la rivendicazione 6, 7 o 8, comprendente inoltre almeno un cilindro di smorzamento (30) comprendente: - una camicia (31) definente almeno parzialmente detta camera di lavoro (11); - detto almeno un elemento a pistone (32), in cui quest’ultimo comprende una prima ed una seconda estremità (32’, 32’’) rispettivamente inserite in detti almeno un primo e un secondo vano a volume variabile (31’, 31’’) per scorrere solidalmente a tenuta in detta camicia (31); in cui detto almeno un cilindro di smorzamento (30) è reciprocamente accoppiabile in modo amovibile con detto perno (20) e con detto corpo cerniera (10) così che: - detti secondo e terzo asse (Y, Y’) coincidano oppure risultino paralleli fra loro; - detti mezzi elastici di contrasto (12) interagiscano con una fra dette prima e seconda estremità di detto elemento a pistone (32’’), l’altra fra dette prima e seconda estremità di detto elemento a pistone (32’) essendo solidalmente accoppiata con mezzi a seguicamma (32’) suscettibili di interagire reciprocamente con detti mezzi a camma (21) per movimentare l’almeno un elemento di chiusura tra almeno una posizione aperta e almeno una posizione chiusa.
10. 10. Cerniera secondo la rivendicazione precedente, in cui detto almeno un elemento a pistone (32) comprende un primo pistone (32’) che include oppure definisce detta una fra dette prima e seconda estremità (32’, 32’’) e un secondo pistone (32’’) che include oppure definisce detta altra fra dette prima e seconda estremità (32’, 32’’), detti primo e secondo pistone (32’, 32’’) essendo tra loro solidalmente accoppiati, detta camicia (31) comprendendo almeno un setto di separazione (34), detti primo e secondo pistone (32’, 32’’) essendo inseriti in detta camicia (31) da parti opposte rispetto a detto almeno un setto di separazione (34) in modo da definire con lo stesso detti almeno un primo e un secondo vano a volume variabile (31’, 31’’).