IT201800006689A1

IT201800006689A1 - Elemento posizionatore sotto-gengivale di impianti per un innesto osseo

Info

Publication number: IT201800006689A1
Application number: IT102018000006689A
Authority: IT
Priority date: 2018-06-26
Filing date: 2018-06-26
Publication date: 2019-12-26
Also published as: WO2020003092A1

Description

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

“Elemento posizionatore sotto-gengivale di impianti per un innesto osseo”

Il presente trovato ha per oggetto un elemento posizionatore sottogengivale di impianti per un innesto osseo.

Il sollevamento della membrana di Schneider è un passo della procedura chirurgica per aumentare lo spessore dell’osso mascellare e favorire l'inserimento di impianti dentali.

La ricostruzione dell’osso della mascella posteriore richiede l’integrità della membrana del seno mascellare, nota come membrana di Schneider, che forma una barriera tra la cavità del seno e l’osso circostante. L’osso alveolare posteriore può essere sostanzialmente più sottile delle altre porzioni dell’osso crestale a causa del riassorbimento dell’osso negli edentuli, non fornendo così uno spessore sufficiente ad assicurare un impianto dentale permanente.

EP 17154694 dello stesso Richiedente descrive uno strumento per il distacco della membrana di Schneider dal pavimento del seno mascellare comprendente un tubicino flessibile, una siringa per soluzione salina collegata al tubicino flessibile che all’estremità opposta alla siringa ha una testa. La testa ha un tratto terminale del tubicino flessibile con un elemento di estremità sporgente radialmente ed un coassiale organo di fermo destinato a battere con l’osso mascellare da parte opposta alla membrana di Schneider. In questo modo sono lasciati pervi i fori radiali quando nella posizione di lavoro la testa è inserita in un foro praticato nell’osso mascellare in un’operazione chirurgica volta al rialzo del pavimento del seno mascellare. EP 17154694 impiega la pressione idraulica della siringa sulla soluzione salina per il distacco della membrana di Schneider.

Il passo successivo al distacco della membrana di Schneider dal pavimento del seno mascellare è quello di riempire con innesto osseo, o osso artificiale, lo spazio che si è venuto a formare a seguito del suddetto distacco.

Per garantire il mantenimento di questo spazio dove è inserito l’impianto, è utilizzato un dispositivo meccanico come un moncone temporaneo da applicare su un impianto completamente inserito nell’innesto osseo attraverso la mucosa gengivale e l’osso preesistente. Si vedano ad esempio i sinus lift temporary abutments, o monconi temporanei di sollevamento del seno, a pagina 1 del catalogo della BICON, Boston (MA - USA) da applicare sugli impianti mostrati nella stessa pagina. Ogni moncone temporaneo funziona da distanziale, essendo posizionato fra la mucosa gengivale e l’estremità prossimale di un impianto. Il suo scopo è quello di trattenere in posizione l’impianto per tutto il tempo necessario al consolidamento dell’innesto osseo. Tuttavia, questo moncone singolo presenta alcuni inconvenienti. Essendo trattenuto soltanto dalla mucosa gengivale richiusa su di esso, non ha una posizione stabile. Inoltre, in caso di due o più impianti consecutivi, la loro posizione relativa non viene perfettamente stabilita dai monconi temporanei distinti.

Uno scopo del presente trovato è quello di evitare questi inconvenienti.

In particolare lo scopo del trovato è quello di fornire un elemento posizionatore che possa avere una posizione stabile sotto la mucosa gengivale.

Un altro scopo è quello di fornire un elemento posizionatore che possa essere collocato contemporaneamente su più impianti per stabilire una più precisa loro posizione reciproca, creando una maggiore estensione dell’innesto osseo fra l’osso preesistente e la membrana di Schneider.

Gli scopi sono raggiunti dal presente trovato che fornisce un elemento posizionatore sotto-gengivale di impianti, atto ad essere temporaneamente collocato su di un impianto applicato in un innesto osseo fra il pavimento del seno mascellare e la membrana di Schneider, l’elemento posizionatore comprendendo una piastra allungata avente un lato prossimale destinato ad essere rivolto verso la mucosa gengivale ed un lato distale destinato ad essere rivolto verso la membrana di Schneider, la piastra allungata ingrossandosi in almeno due coppe separate l’una dall’altra della distanza fra l’asse di un impianto e l’asse di un impianto consecutivo, ogni coppa essendo sporgente dal lato distale della piastra allungata e avendo centralmente una protuberanza rastremata destinata a posizionarsi su di un rispettivo impianto.

Vantaggiosamente, la piastra allungata è dotata, in una posizione intermedia fra un moncone e l’altro, di un foro passante per una vite per il fissaggio della piastra allungata allo strato d’osso preesistente.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del presente trovato appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di forme di realizzazione di un elemento posizionatore sotto-gengivale di impianti per un innesto osseo, come illustrate negli uniti disegni in cui:

- la figura 1 è una vista in pianta dal lato prossimale di una prima forma di elemento posizionatore sotto-gengivale secondo il presente trovato;

- la figura 2 è una vista laterale dell’elemento posizionatore della figura 1; - la figura 3 rappresenta schematicamente la vista laterale dell’elemento posizionatore della figura 2 su impianti, in vista laterale, inseriti in un osso mascellare; e

- la figura 4 è una vista laterale di una seconda forma di realizzazione di elemento posizionatore sotto-gengivale secondo il presente trovato.

Si faccia inizialmente riferimento alle figure 1 e 2 che rappresentano in pianta dal lato prossimale e, rispettivamente, in vista laterale, una prima forma di elemento posizionatore 1 sotto-gengivale secondo il presente trovato.

L’elemento posizionatore 1 comprende una piastra allungata 2. La piastra allungata 2 ha un lato prossimale 3, liscio, destinato ad essere rivolto, in opera, verso la mucosa gengivale mg, ed un lato distale 4, destinato ad essere rivolto verso la membrana di Schneider ms. Ciò si può vedere nella figura 3 che è una vista laterale dell’elemento posizionatore della figura 1 in situ su impianti I, I.

La piastra allungata 2 è ringrossata, alle sue estremità, in due coppe 5, 5 separate l’una dall’altra della distanza fra l’asse y di un impianto I e l’asse y di un impianto I consecutivo. Ogni coppa 5, 5 è sporgente dal lato distale 4 della piastra allungata 2, ed ha centralmente una protuberanza rastremata 6 destinata a posizionarsi su di un rispettivo impianto I. La protuberanza rastremata 6 ha preferibilmente una forma troncoconica.

A titolo di esempio, escluse le coppe, la piastra allungata 2 ha una lunghezza di 10 mm, una larghezza di 5 mm ed uno spessore di 2 mm. Ogni coppa 5, 5, nel suo lato distale 4, ha un raggio di 6,5 mm. Lo spessore di ogni coppa 5, 5 è preferibilmente 1,5 volte lo spessore della piastra, vale a dire 3 mm, mentre la protuberanza ha uno spessore doppio di quello della piastra, vale a dire 4 mm. Dovrebbe essere evidente che queste misure sono solo indicative in quanto l’elemento posizionatore deve essere dimensionato in maniera che le coppe 5, 5 si vengano a trovare in situ con le loro protuberanze 6 in corrispondenza degli impianti I, I, come si vedrà nel seguito con riferimento alla figura 3.

Per quanto riguarda l’uso dell’elemento posizionatore secondo la presente invenzione, dopo aver proceduto chirurgicamente al sollevamento della membrana di Schneider ms dal pavimento del seno mascellare ps, fra l’una e l’altro viene inserito innesto osseo io di tipo tradizionalmente noto. Attraverso la mucosa gengivale ms e l’osso mascellare om sono stati applicati nell’innesto osseo io gli impianti I, I. Aprendo la mucosa gengivale mg con accesso crestale, si applica l’elemento posizionatore 1. Utilizzando la perforazione nell'osso mascellare om servita per l’applicazione degli impianti I, I, le coppe 5, 5 dell’elemento posizionatore 1 vengono situate coassialmente agli impianti I, I, nell’innesto osseo io collocato precedentemente fra il pavimento del seno mascellare ps e la membrana di Schneider ms. La richiusura della mucosa gengivale mg mantiene l’elemento posizionatore sugli impianti I, I per tutto il tempo necessario al consolidamento dell’innesto osseo io.

Anche se nella precedente descrizione si è convenzionalmente parlato di innesto osseo od osso artificiale come sostanza riempitiva dello spazio creato con il sollevamento della membrana di Schneider, andrebbe precisato che, con il dispositivo secondo la presente invenzione, si potrebbe fare a meno dell'innesto osseo perché gli impianti che tengono sollevata la membrana di Schneider creano un effetto tenda sul coagulo di sangue che si interpone tra membrana di Schneider e osso mascellare. In questo modo, il coagulo, non essendo schiacciato dal peso della membrana che rimane sollevata, si stabilizza e si trasforma esso stesso in osso. Può essere evitato, così, l'inserimento di quei materiali oggi denominati genericamente innesto osseo, ma la cui funzione è soltanto quella di spaziatore, con conseguente risparmio economico e facilitazione chirurgica.

Vantaggiosamente, la piastra allungata 2 è dotata di un foro passante 7 in posizione intermedia fra una coppa 5 e l’altra. Il foro passante 7 serve all’inserimento di una vite 8 per il fissaggio della piastra allungata 2 all’osso mascellare om. In questo modo, è assicurato ulteriormente l’elemento posizionatore 1 sopra gli impianti I, I.

Si faccia riferimento adesso alla figura 4, in cui è mostrata una seconda forma realizzazione del trovato. Nella figura 4 sono utilizzati gli stessi numeri di riferimento per parti uguali o simili a quelle delle figure precedenti. La seconda forma di realizzazione del trovato differisce dalla prima per il fatto che l’elemento posizionatore 10 comprende una piastra allungata 20 ringrossata in tre coppe 5 separate l’una dall’altra della distanza fra l’asse y di un impianto e l’asse y di un impianto consecutivo.

In definitiva, l’elemento posizionatore 10 viene combinato con tre impianti consecutivi. Per il resto, caratteristiche e funzionalità sono identiche a quelle della prima forma di realizzazione.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Elemento posizionatore sotto-gengivale di impianti, atto ad essere temporaneamente collocato su di un impianto (I) applicato in un innesto osseo (io) fra il pavimento del seno mascellare (ps) e la membrana di Schneider (ms), caratterizzato dal fatto che l’elemento posizionatore comprende una piastra allungata (2, 20) avente un lato prossimale (3) destinato ad essere rivolto verso la mucosa gengivale (mg) ed un lato distale (4) destinato ad essere rivolto verso la membrana di Schneider (ms), la piastra allungata (2, 20) essendo ringrossata in almeno due coppe (5, 5) separate l’una dall’altra della distanza fra l’asse (y) di un impianto (I) e l’asse (y) di un impianto consecutivo (I), ogni coppa (5) essendo sporgente dal lato distale (4) della piastra allungata (2, 20) e avendo centralmente una protuberanza rastremata (6) destinata a posizionarsi su di un rispettivo impianto (I).
2. Elemento posizionatore sotto-gengivale secondo la rivendicazione 1, in cui la piastra allungata (2, 20) è dotata di almeno un foro passante (7) in una posizione intermedia fra una coppa (5) e l’altra.
3. Elemento posizionatore sotto-gengivale secondo la rivendicazione 2, comprendente inoltre una vite (8) in ogni foro passante (7) per il bloccaggio della piastra allungata (2, 20) all’osso mascellare (om).
4. Elemento posizionatore sotto-gengivale secondo la rivendicazione 1, in cui la piastra allungata (2, 20) ha una sezione rettangolare con spigoli distali smussati.
5. Elemento posizionatore sotto-gengivale secondo la rivendicazione 1, in cui ogni coppa (5) della piastra allungata (2, 20) ha uno spessore pari a 1,5 volte lo spessore della piastra allungata (2, 20).
6. Elemento posizionatore sotto-gengivale secondo la rivendicazione 1, in cui la protuberanza (6) di ogni coppa (5) ha uno spessore doppio dello spessore della piastra allungata (2, 20).