IT201800006516A1 - Impianto di distribuzione di oggetti in genere ed in particolare di pubblicazioni a stampa - Google Patents

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Description

DESCRIZIONE PER BREVETTO PER INVENZIONE
Avente titolo: “Impianto di distribuzione di oggetti in genere ed in particolare di pubblicazioni a stampa”
CONTESTO DELL’INVENZIONE
Forma oggetto della presente invenzione un impianto di distribuzione di oggetti in genere, ed in particolare di pubblicazioni a stampa, da un punto di prelievo ad un punto di raccolta ordinata per l’invio a punti vendita.
STATO DELL’ARTE
Nel settore della distribuzione delle pubblicazioni quotidiane e periodiche operano società di distribuzione che ricevono i quantitativi da distribuire ai punti vendita, ad esempio edicole, di una specifica area, preparano i "piani di distribuzione" giornalieri, confezionano in contenitori o pacchi le pubblicazioni destinate ad ogni punto di vendita, e spediscono i contenitori o i pacchi relativi alle pubblicazioni previste per quel giorno ad ogni singolo punto di vendita.
Nella maggior parte dei casi in queste società di distribuzione il lavoro viene eseguito manualmente impiegando un certo numero di operatori.
In genere esistono due modi di operare per eseguire il confezionamento delle pubblicazioni a stampa.
In un primo modo di operare si dispone di una scaffalatura con una serie di celle in ciascuna delle quali viene inserito il contenitore relativo ad un determinato punto vendita. Ciascun operatore inserisce una pubblicazione alla volta nei contenitori, inserendo in ciascun contenitore uno specifico numero di copie della pubblicazione che gli viene indicato da un sistema computerizzato attivato tramite lettura del codice a barre presente sulla pubblicazione.
Nel secondo modo di operare si dispongono su uno o più tavoli le pubblicazioni da distribuire. L’operatore raccoglie tutte le pubblicazioni destinate ad un punto vendita e le colloca in un apposito contenitore destinato a quel punto vendita. Anche in questo caso un sistema computerizzato provvede ad indicare all’operatore i quantitativi di copie di ogni pubblicazione da collocare nel contenitore relativo al punto vendita.
Nel primo caso quindi si riempiono tutti i contenitori di tutti i punti vendita con una pubblicazione alla volta, nel secondo caso, invece, si riempie un contenitore di un punto vendita alla volta con tutte le pubblicazioni previste per quel ciclo di lavorazione.
Nel caso in cui operatori distinti lavorino un numero limitato di testate e vi siano più contenitori per uno stesso punto vendita, per poter raggiungere adeguati livelli di produttività dell'impianto è necessario unificare i diversi contenitori dello stesso punto vendita utilizzati da ciascun operatore nella propria area di lavoro, con rischi di complicazione e difficoltà di gestione della lavorazione.
Esistono degli impianti di distribuzione che meccanizzano una buona parte del lavoro effettuato dagli operatori. Si veda ad esempio le domande di brevetto europeo EP3088340 ed EP3138635.
Questi tipi di impianto noti prevedono una logica di funzionamento in cui si riempiono tutti i contenitori con una pubblicazione alla volta.
Questi tipi di impianto prevedono:
- un punto di accesso dove opera un solo operatore per la pubblicazione da distribuire; - un magazzino statico a più piani con tanti contenitori quanti sono i punti vendita.
Nel punto di immissione l'operatore preleva una copia della pubblicazione da distribuire e la comunica al computer di controllo leggendone il codice a barre con un lettore manuale. Attivata la distribuzione, il terminale del computer gli indica sul monitor le copie da inserire per il primo punto vendita da confezionare; l'operatore conta le copie; il pacchetto di copie, contate dall'operatore, viene inserito sul nastro di immissione dell’impianto.
Una postazione di pesatura controlla che il quantitativo corrisponda a quanto richiesto; se il controllo non passa il pacchetto viene fermato in uscita dalla postazione di pesatura e l'operatore deve provvedere a prelevarlo e a ripetere l'operazione. Nel caso in cui il conteggio risulti comunque esatto, l'operatore può forzare l’impianto ad accettare il pacchetto ed a portarlo a destinazione.
A valle della postazione di immissione l’impianto presenta un sistema di smistamento che ha lo scopo di portare il pacchetto accettato fino al contenitore designato dal computer supervisore dell'impianto: il contenitore è relativo ad uno dei punti vendita a cui le pubblicazioni sono destinate. Esiste un contenitore per ogni punto vendita da servire.
Questo impianto noto presenta diversi problemi qui sotto elencati.
E’ necessario portare le pubblicazioni una alla volta in distribuzione, quindi impiega male il personale addetto a questa funzione.
Occorre predisporre lo spazio di stazionamento di tutte le pubblicazioni da distribuire. L'operatore conta e immette le copie e deve aspettare il segnale del computer di controllo prima di poter immettere le copie del punto vendita successivo.
L'operatore deve riprendere le copie immesse se il controllo del peso non è corretto.
L'impianto deve avere un posto pre-assegnato nel magazzino per tutti i punti vendita esistenti, quindi un costo enorme di tecnologia da realizzare e da mantenere, ed un costo di spazio riservato corrispondente.
Se si deve aumentare il numero di punti vendita da servire oltre quelli disponibili nel magazzino, si deve ampliare l'impianto.
Si devono estrarre i singoli contenitori che si riempiono durante la lavorazione e stoccarli temporaneamente in attesa dello svuotamento dell'impianto.
Si deve svuotare l'impianto quando è finita la distribuzione di tutte le pubblicazioni, adottando un’adeguata tecnologia di trasporto e selezione dei contenitori; questo deve avvenire nel momento in cui i mezzi di trasporto sono in attesa di partire, ritardando la consegna in tutti i punti vendita, ed impedendo di favorire i punti vendita il cui tempo di trasporto per la consegna è maggiore.
SCOPO DELL’INVENZIONE
Scopo della presente invenzione è di proporre un impianto per la distribuzione di oggetti in genere, ed in particolare di pubblicazioni a stampa, che sia in grado di risolvere i suddetti problemi.
BREVE DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
Tale scopo viene raggiunto mediante un impianto di distribuzione in accordo con la rivendicazione 1.
REVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Per meglio comprendere l’invenzione viene di seguito riportata una descrizione di una sua realizzazione esemplificativa illustrata nei disegni allegati in cui:
la fig.1 è una vista prospettica di un impianto di distribuzione secondo l’invenzione; le figg.2-7 sono viste prospettiche ingrandite di particolari dell’impianto di fig.1.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE
L’impianto di distribuzione illustrato in fig.1, indicato genericamente con 10, è destinato alla distribuzione di pubblicazioni a stampa, ad esempio pubblicazioni periodiche.
L’impianto 10 prevede un’area di prelievo formata da una scaffalatura 11.
Con riferimento alle figg.1,2,3, la scaffalatura 11 presenta una incastellatura 12 su cui è montata una pluralità di piani 13 di appoggio disposti secondo una serie di file verticali; nel presente esempio la scaffalatura 11 presenta venti file verticali di tre piani di appoggio 13 ciascuna. Ciascun piano di appoggio 13 corrisponde a tre celle virtuali di prelievo e ciascuna fila di tre piani di appoggio 13 corrisponde ad un modulo di celle.
Ciascun piano di appoggio 13 è munito di piccoli rulli 14 folli disposti in una serie di file parallele; ciascun piano di appoggio 13 è inoltre inclinato verso il basso andando verso la faccia anteriore della scaffalatura 11.
In corrispondenza della parte terminale bassa di ciascun piano di appoggio 13 inclinato, sulla faccia anteriore della scaffalatura 11 è disposta una barriera dentata 15 di arresto, dove si fermeranno le pile di pubblicazioni per gravità.
Lungo i piani di appoggio 13 sono previsti visualizzatori numerici 16 a led montati su piastre 17 solidali alle barriere di arresto 15. I singoli led possono assumere colori diversi, per esempio rosso, verde e giallo, per fornire agli operatori informazioni differenziate, quando necessario.
Lungo i montanti 18 dell’incastellatura 12 della scaffalatura 11 è anche montata una serie di pulsanti luminosi 19, ciascuno in corrispondenza di un rispettivo modulo di celle, che possono assumere due diversi colori, ad esempio verde e rosso, per indicare due diversi stati, come si vedrà in seguito.
In corrispondenza delle barriere di arresto 15 della scaffalatura 11 sono previsti due nastri trasportatori 20 allineati, consecutivi, che corrono lungo tutta la scaffalatura 11.
Di seguito ai nastri 20, ad un’estremità della scaffalatura 11, inizia una prima rulliera 21 motorizzata.
Con particolare riferimento alle figg.4,5, dopo la rulliera 21 è disposto un deviatore 22 a rulli in grado di instradare le pubblicazioni verso l’una o l’altra di due ulteriori rulliere. Il deviatore 22 è di tipo noto ed è illustrato in dettaglio in fig.6: esso prevede una struttura di contenimento 23 all’interno della quale è disposta una serie di file parallele di coppie di rulli 24 motorizzati. Ciascuna coppia di rulli 24 sporge da un’apertura circolare 25 delle struttura di contenimento 23 ed è in grado di ruotare intorno ad un primo asse, orizzontale, per far avanzare le pubblicazioni; inoltre ciascuna coppia di rulli 24 è in grado di ruotare anche intorno ad un secondo asse, verticale, perpendicolare al primo asse per spostarsi in una o nell’altra di due posizioni corrispondenti alle due differenti direzioni di instradamento sopra menzionate. Alcuni assi sono indicati in linea tratteggiata in fig.6.
Le due ulteriori rulliere a valle del deviatore 22 vengono indicate entrambe con 26, sono uguali, e sono dotate di uno stesso numero di zone singolarmente motorizzate e comandate.
All'ingresso ed all'uscita della rulliera 21 e nelle varie zone di ciascuna rulliera 26 sono posti adatti sensori per gestire l'ingresso, l'avanzamento e l'uscita dei pacchetti. Questi sensori possono essere a barriera e vengono mostrati esemplificativamente solo in fig.7, ove vengono indicati con 27.
Al termine di ciascuna rulliera 26 è presente una bilancia elettronica 28 per pesare le pubblicazioni.
In corrispondenza di ciascuna bilancia 28 è prevista una stazione terminale 29 di confezione presso la quale sono destinati a lavorare due operatori.
La stazione 29 è ben visibile nella fig.7.
Nell’esempio illustrato la stazione 29 prevede due bancali trasportabili B affiancati, su ciascuno dei quali sono disposte quattro ceste C dotate di coperchi richiudibili.
Ogni cesta C è destinata a contenere le pubblicazioni confezionate per un solo cliente. Quando una cesta risultasse piena, una volta chiuso il coperchio e applicata un’etichetta identificativa, sopra di essa può essere appoggiata una seconda cesta C dello stesso tipo e destinata allo stesso cliente, e così fino a, per esempio, quattro ceste C impilate.
I due bancali B ospitano, pertanto, in modo ordinato, le ceste C di otto clienti.
Il numero di clienti presenti in lavorazione nella stazione 29 e durante il ciclo di prelievo viene definito all'inizio del ciclo di distribuzione.
La stazione 29 prevede un’incastellatura 30 disposta a cavallo dei bancali B e delle ceste C.
Sull’incastellatura 30, in corrispondenza della bilancia 28, sono montati due lettori di codice a barre 31, uno per ciascun operatore.
Sopra le ceste C, montati sull’incastellatura 30, sono disposti otto monitor 32 a schermo touch screen controllati tramite computer; quattro monitor 32 sono disposti dal lato di un operatore, e altri quattro dal lato opposto dove opera l'altro operatore.
Ogni monitor 32 sovrasta una rispettiva coppia di ceste C. Tra i monitor 32 che sovrastano la stessa coppia di ceste C è presente una stampante di etichette 33 montata sull’incastellatura 30, per un totale di quattro stampanti 33. Ogni stampante 33 è a disposizione dei due operatori.
Al di sotto dei monitor 32 sono presenti quattro sensori a telecamera 34 per il controllo dell'immissione copie nelle ceste; ogni sensore 34 è disposto in corrispondenza di una rispettiva coppia di ceste C. Questi sensori 34 presiedono al controllo dell'avvenuta immissione o meno di copie all'interno delle ceste C.
Tutto l’impianto 10 è gestito da un’unità U di controllo, illustrata schematicamente in fig.7, collegata ai visualizzatori numerici 16 ed ai pulsanti luminosi 19, collegata inoltre ai motori dei nastri trasportatori 20, delle rulliere 21 e 26, e del deviatore 22 a rulli, ed alle bilance elettroniche 28, ed infine collegata ai sensori a barriera 27, ai lettori di codice a barre 31, ai monitor 32, alle stampanti 33, ed ai sensori a telecamera 34.
Il funzionamento dell’impianto 10 è il seguente.
Sulla scaffalatura 11 agiscono uno o più operatori che si muovono lungo la scaffalatura. Se gli operatori sono più di uno, ciascuno di essi opera sempre su uno stesso gruppo di celle di prelievo. Tutto ciò viene comunicato, all’inizio del ciclo di lavoro, all’unità di controllo U.
Preventivamente, sui piani di appoggio 13 delle scaffalature 11 vengono disposte le copie delle varie pubblicazioni in modo ordinato in accordo con quanto indicato dall’unità di controllo U agli operatori, ad esempio mediante monitor non illustrati. Su ogni piano di appoggio 13 vengono disposte tre pile di copie di pubblicazioni a stampa, ciascuna pila in corrispondenza di un visualizzatore numerico 16. Ogni pila di pubblicazioni si riferisce a copie di una specifica pubblicazione uguale a o diversa da quella delle altre pile disposte sui piani di appoggio 13 delle scaffalature 11. I rulli folli 14 dei piani di appoggio 13 e l’inclinazione dei piani di appoggio 13 determinano lo scivolamento delle copie contro le barriere di arresto 15, pronte per il prelievo.
Quando inizia il ciclo di distribuzione i nastri trasportatori 20 entrano in movimento. L’unità di controllo U accende con colore verde il pulsante 19 del primo modulo di celle ove sono presenti copie da prelevare. Sui visualizzatori 16 viene indicato dall’unita di controllo U il numero di copie da prelevare e l' operatore preleva le copie indicate dai visualizzatori 16 e le posa su uno dei nastri trasportatori 20, impilate senza separarle. Per la propria comodità e per operare in modo rapido, l'operatore può anche prelevare più di un pacchetto di copie fino al raggiungimento del totale indicato dai visualizzatori 16. I singoli pacchetti possono anche essere posati sul nastro 20 separatamente o sovrapposti, ma non a copie singolarizzate.
Nel caso in cui il numero di copie da prelevare fosse superiore al numero di copie che compongono un pacco cosiddetto editoriale (cioè il pacco con cui le copie giungono confezionate e legate dall'editore che le ha prodotte), l’unità di controllo U presenterebbe all'operatore separatamente il numero di pacchi interi da prelevare e il numero di copie sciolte, con una sequenza di numeri del tipo "1--3" per indicare di prelevare un pacco intero e tre copie sciolte.
Per maggiore chiarezza, i numeri che indicano i pacchi interi ed i numeri che indicano le copie sciolte possono essere di colore diverso.
Nel caso in cui il nastro 20 fosse momentaneamente fermo, l'operatore potrebbe anche posare un nuovo pacchetto di copie di una diversa testata su un pacchetto di copie già presente sul nastro e appartenente ad una diversa testata, purché girato di 90° allo scopo di renderlo visibile ai successivi operatori; in questo modo egli può continuare il proprio lavoro senza fermarsi.
Il moto relativo tra l'operatore ed il nastro trasportatore 20 aiuta l'operatore a inserire i pacchetti uno accanto all'altro separati, per consentire all’unità di controllo U di gestire l'accumulo dei pacchetti sulla successiva rulliera motorizzata a zone 26.
L'operatore avanza nella direzione opposta al moto del nastro 20, quindi da destra a sinistra nella fig.1, fino a prelevare le pubblicazioni da tutte le celle di un modulo di celle.
L'operazione appena descritta rappresenta un ciclo di prelievo che può riferirsi ad un numero di clienti variabile da uno a otto, come definito preferibilmente all'inizio del ciclo di lavoro. L’unità di controllo U determina caso per caso il numero di clienti compresi in quel ciclo di lavoro, fino al massimo consentito dalla geometria dell'impianto, ovvero otto nell’esempio, in assoluta autonomia.
Giunto al termine della scaffalatura 11, o giunto fino al modulo su cui è presente il pulsante luminoso 19 acceso di colore rosso, il ciclo di prelievo è terminato e l'operatore premerà il pulsante rosso per comunicare all’unità di controllo U il termine del ciclo di prelievo.
Terminato il ciclo di prelievo, l’unità di controllo U accenderà nuovamente il pulsante 19 di colore verde per segnalare il punto più favorevole di inizio del ciclo di prelievo successivo. L'operatore andrà fino al modulo di celle con il pulsante verde acceso e durante questo percorso potrà prendersi cura di rifornire di pubblicazioni le celle rimaste vuote o con poche copie. Giunto al suddetto modulo di celle, l’operatore premerà il tasto verde del modulo di inizio del ciclo di prelievo successivo; solo allora verranno accesi i visualizzatori 16 relativi al nuovo ciclo di lavoro.
I pacchetti di copie posati sui nastri trasportatori 20 vengono trascinati avanti fino a raggiungere la rulliera 21 e poi, attraverso il deviatore a rulli 22, una delle due rulliere 26.
L'instradamento dei pacchetti all'interno della rulliera 21 verso l’una o l’altra delle successive rulliere 26 tramite il deviatore a rulli 22 viene deciso tra un ciclo di prelievo ed il successivo.
I sensori a barriera 27 disposti lungo le rulliere 21 e 26 permettono all’unità di controllo U di rilevare il passaggio dei pacchetti sulle rulliere 21 e 26 e di arrestare o mettere in moto tali rulliere 21 e 26 a seconda delle necessità del processo di avanzamento dei pacchetti, onde mantenere in posizione ordinata i pacchetti lungo il percorso.
Il cambio di direzione del deviatore 21 a rulli verrà attivato dall’unità di controllo U al termine di un ciclo di lavoro dell'operatore della scaffalatura 11, cioè quando egli avrà terminato il prelievo per un gruppo di clienti, e dopo che sia trascorso il giusto tempo dal termine del ciclo di prelievo precedente (cioè quando viene premuto il pulsante rosso di fine ciclo) per consentire il transito dell'ultimo pacchetto oltre il deviatore 21 a rulli.
L’unità di controllo U controllerà anche l'eventuale concomitante arresto del nastro 20 per ragioni connesse al processo.
Ciascuno dei pacchetti trasportati da una delle due rulliere 26 perviene alla bilancia 28, ove viene pesato e prelevato da un operatore addetto alla stazione 29.
Quando un pacchetto viene prelevato, lo spazio rimasto vuoto viene immediatamente riempito facendo avanzare tutti i pacchetti precedenti.
Qualora, durante la lavorazione, tutte le zone della rulliera 26 fossero riempite, non potrebbero essere inseriti nuovi pacchetti, ed i nastri 20 andrebbero in arresto temporaneo.
Non appena gli operatori della stazione 29 preleveranno nuovi pacchetti, i nastri 20, la rulliera 21, il deviatore 22 a rulli e la rulliera 26 si rimetteranno in moto.
Un volta prelevato il pacchetto di testate dalla bilancia 28, l’operatore fa leggere il codice a barre della testata da uno dei lettori 31, e immediatamente vengono visualizzati sui monitor 32 i quantitativi da inserire nelle ceste C di ciascun cliente.
Ogni monitor 32 presenta i dati in modo geometricamente corrispondente alla sistemazione delle ceste C cui si riferiscono.
L’unità di controllo U può essere configurata per attuare due diverse modalità di lavoro nella stazione 29:
a) Modalità di lavoro "confezione di otto edicole per ogni operatore"
In questa modalità, ogni volta che un operatore preleva un pacchetto, le copie relative dovranno essere inserite potenzialmente in tutte le ceste C a disposizione, che nell’esempio sono otto disposte su due file.
b) Modalità di lavoro "in tandem - confezione di quattro edicole per ogni operatore" In questa modalità, ogni volta che un operatore preleva un pacchetto, le copie relative dovranno essere inserite soltanto nelle quattro ceste C più vicine all'operatore, mentre le altre quattro saranno gestite dall'altro operatore, per la stessa testata. In questa modalità è possibile che il secondo operatore debba chiedere le copie necessarie all'altro operatore.
Quando l'operatore lo riterrà opportuno premerà sul monitor 32 un bottone "cesta piena" relativo a quella cesta C.
Al comando "cesta piena", mentre l'operatore chiude i coperchi della cesta C, segue immediatamente la stampa su una delle stampanti 33 dell’etichetta di accompagnamento e identificazione della cesta C, che verrà apposta nello spazio a ciò previsto della cesta C.
L'etichetta evidenzierà, almeno, codice del cliente e relativo codice a barre, dati anagrafici del punto vendita, data di distribuzione, numero progressivo della cesta C ed eventualmente le pubblicazioni contenute nella cesta C.
Durante l'operazione di sostituzione della cesta C non verranno più visualizzati i dati relativi a questa cesta C sul monitor 32 dell'altro operatore. Quando l'operazione sarà terminata, premendo un tasto "nuova cesta inserita", il ciclo riprenderà.
Gli operatori della stazione 29, se presenti entrambi (la stazione 29 può funzionare anche con un solo operatore, se dichiarato all'inizio del ciclo di prelievo), lavorano sulle medesime ceste-cliente ed inseriscono le copie indicate dai loro rispettivi monitor 32, appartenenti a diverse testate (modalità a) ) oppure alla medesima testata (funzionamento in tandem, modalità b) ).
Nella modalità a), ciascuno di essi opererà "a tornata", cioè inserirà in una corsa, passando dalla bilancia 28 fino all'ultima cesta C, le copie relative alle ceste C a lui più vicine, mentre nella corsa di ritorno verso la bilancia 28 inserirà le copie relative alle ceste C poste più lontano.
Nella modalità b), invece, inserirà solo le copie delle ceste C più vicine, come verrà visualizzato anche dai monitor 32.
La scelta tra le due modalità potrà essere effettuata dagli operatori stessi, nei casi in cui siano presenti sulla rulliera 26 più pacchetti della stessa testata, e si attiverà automaticamente ogni volta che il secondo operatore abbia prelevato un pacchetto della testata che si trovi già in lavorazione da parte dell'altro operatore.
Al momento dell'attivazione dell'impianto sarà possibile, comunque, decidere di lavorare obbligatoriamente in modalità tandem.
Una volta letto il codice a barre della testata cui si riferisce il pacchetto, l’unità di controllo U provvederà a verificare la congruenza tra peso rilevato dalla bilancia 28 e copie previste per quel pacchetto, così da realizzare una forma di controllo automatica. L’eventuale incongruenza verrà segnalata sul monitor 32, e l’operatore aggiungerà la copia o le copie mancanti oppure toglierà la copia o le copie eccedenti; in alternativa si potrà lasciare l’errore, correggendo i quantitativi visualizzati sul monitor 32 da distribuire nelle ceste C e registrando tale errore da parte dell’unità di controllo U in un rapporto di lavorazione associato agli operatori, al cliente, alla testata e ad altri interessati.
Può essere prevista una forma di controllo manuale, in cui viene effettuato il conteggio delle copie in due fasi, da parte di operatori diversi: l'uno controlla il lavoro dell'altro. L'operatore della scaffalatura 11 conta il totale copie previsto per quel ciclo di prelievo; l'operatore della stazione 29 conta le copie di ogni singolo cliente da confezionare per quel ciclo, come gli viene indicato dai monitor 32. La somma deve essere uguale al totale: in caso contrario l’operatore della stazione terminale 29 segnalerà la differenza riscontrata agendo su appositi tasti del monitor 32. Gli errori riscontrati verranno registrati dall’unità di controllo U che provvederà poi a fornire un rapporto sul comportamento degli operatori. In questa modalità di lavoro la presenza della bilancia elettronica 28 diventa superflua.
I sensori a telecamera 28, posti sopra le ceste C dei clienti, controllano lo stato delle ceste C. Essi forniscono all’unità di controllo U l'informazione relativa al fatto che l'immagine di ciascuna cesta C da essi ripresa cambi oppure no, nella distribuzione dei quantitativi di pubblicazioni all’interno delle ceste C. In questo modo, quando l'operatore immette copie in una cesta, l'immagine ad essa relativa cambia. In questo modo è possibile verificare se:
- in una cesta siano state inserite delle copie, come richiesto dal relativo monitor;
- in una cesta, nella quale nulla doveva essere inserito, sia stato immesso qualcosa.
L'analisi logica di questi segnali (immagini) permette di decidere sulla presenza, oppure no, di errori nella procedura di confezione e sulle segnalazioni che l’unità di controllo U deve fare agli operatori tramite i monitor 32 della stazione 29.
L'operatore alla scaffalatura 11, al termine di un lotto di clienti corrispondenti ad un gruppo di spedizione omogeneo, può lavorare i pacchi-editoriali interi relativi a quel gruppo di spedizione: i pacchi-editoriali interi sono i pacchi di pubblicazioni, inviati dagli editori, che devono essere consegnati interi ad un determinato cliente. Per comodità di chi effettuerà poi la consegna materiale ai clienti, e per evitare errori di consegna, questi pacchi devono essere etichettati con l'indicazione del cliente di destinazione e vengono messi su uno dei due bancali B su cui poggiano le ceste C di quel gruppo di consegna già chiuse, o su un bancale B separato se necessario. Pertanto, al termine del prelievo delle copie di tutto un gruppo di spedizione, l'operatore della scaffalatura 11 preleverà i pacchi interi, come verrà indicato dai visualizzatori 16 delle celle della scaffalatura 11 (sarà l’unità di controllo U a "ricordarsi" di effettuare questo ciclo di lavoro). I pacchi posti sul nastro trasportatore 20 saranno trasportati ad una delle stazioni 29, come già visto, e saranno presi dagli operatori di tale stazione 29. Essi li preleveranno uno ad uno e, letto il codice a barre, l’unità di controllo U provvederà a stampare le etichette personalizzate per il cliente di destinazione da una delle stampanti 33 della stazione 29. Avendo quattro stampanti 33 a disposizione, l’unità di controllo U assegnerà una stampante 33 ad un operatore ed un'altra all'altro. Terminata la lavorazione dei pacchi interi di un gruppo di spedizione deve essere sostituito il bancale B relativo. Sui monitor 32 della stazione 29 appariranno i messaggi appropriati per avvertire gli operatori.
L’impianto 10 descritto ed illustrato presenta numerosi vantaggi.
Le copie di pubblicazioni da inserire nelle ceste C per i punti vendita vengono caricate sulle scaffalature 11 a mano a mano che arrivano dagli editori: questo ottimizza il processo di carico, quindi riduce le ore di lavoro necessarie.
I piani inclinati 13 con i rulli 14 favoriscono il caricamento e la corretta disposizione delle copie.
Durante il prelievo è possibile ridurre al minimo il percorso dell'operatore/i davanti alle copie, mettendo all'inizio della scaffalatura le pubblicazioni più richieste dai punti vendita, e lasciando all'altra estremità quelle meno richieste dai punti vendita.
Il gesto dell'operatore per il prelievo delle copie dai piani di appoggio 13 è elementare ed è in parte sovrapposto allo spostamento dello stesso operatore davanti alla scaffalatura 11.
La possibilità indicata dai visualizzatori 16 di prelevare pacchi interi più le copie residue per raggiungere il totale da prelevare riduce ancora sensibilmente il tempo globale di lavoro di questo operatore.
La possibilità di controllare i nastri trasportatori 20 e le rulliere 21,22,26, nonché il percorso dei pacchetti lungo queste ultime, permette all'operatore della scaffalatura di iniziare un nuovo ciclo di prelievo indipendentemente dal fatto che il ciclo precedente sia stato o no completato dagli operatori alle stazioni terminali di confezione.
Dato il percorso che deve essere fatto dall'operatore alla scaffalatura 11 per ritornare all'inizio, questa soluzione permetterebbe di inserire un secondo operatore per effettuare un ciclo di lavoro che inizia subito dopo il termine di quello effettuato dal precedente operatore, ma destinato ad una diversa stazione terminale di confezione, aumentando sensibilmente la produttività dell'impianto.
I documenti di consegna ai punti vendita possono essere esatti rispetto a quanto presente nelle ceste C: infatti gli eventuali errori degli operatori riscontrati dal doppio conteggio sulle copie prelevate e immesse nelle ceste C (per esempio nel caso in cui l'operatore della scaffalatura 11 abbia prelevato meno di quanto richiesto) possono essere trasformati in variazione di quantità consegnata; il controllo dell'immissione in cesta C, effettuato con l'ausilio dei sensori a telecamera 34 presenti nella stazione 29, permette di eliminare l'immissione di copie in ceste C errate e la non immissione di copie nelle ceste C previste.
Basta quindi stampare i documenti di consegna dopo la confezione per averli esattamente corrispondenti al contenuto delle ceste C.
La sequenza delle ceste C da riempire per i punti vendita può essere scelta nella maniera più conveniente per il processo successivo di consegna; per esempio si possono riempire e spedire per prime le ceste C relative ai punti vendita più lontani, mentre il resto delle ceste C verranno riempite e spedite successivamente. Questo sistema permette di anticipare il tempo di consegna dei prodotti ai clienti.
Le ceste C vengono riempite e sono posizionate direttamente sul bancale B usato per la spedizione, relativo ad un gruppo di punti vendita da servire; non c'è quindi il processo di selezione e carico ceste, né la relativa tecnologia. La semplificazione è notevolissima in termini di lavoro risparmiato e tecnologia non acquistata né mantenuta.
Nel caso in cui si debbano servire più punti vendita e quindi più ceste di quelle previste in precedenza, per esempio per l'ampliamento di una zona di spedizione, semplicemente aumenterà il tempo di distribuzione effettuata dall’impianto.
L'impianto può lavorare con pochi operatori, nell’esempio con tre operatori, che possono essere ridotti a due con aumento ovviamente del tempo di lavorazione.
Nel caso in cui si vogliano effettuare due cicli di lavoro, basterà semplicemente sostituire gli operatori alla fine del loro turno di lavoro, continuando con la nuova squadra di operatori.
L’uso di entrambe le stazioni 29 permette di avere ridotti tempi di lavorazione. Ovviamente si potrà utilizzare anche una sola stazione 29, se non è necessario utilizzarne due.
Avendo a disposizione due nastri trasportatori 20 separati con azionamenti separati in corrispondenza della scaffalatura 11, è possibile ipotizzare l'utilizzo dell'impianto 10 anche per la lavorazione di un numero ridotto di prodotti con volumi globali elevati e in un tempo di lavorazione molto ridotto. Queste sono le richieste tipiche per la lavorazione dei giornali quotidiani che sono appunto pochi prodotti diversi (meno di 50 in una piazza provinciale o regionale), hanno grandi volumi da distribuire e un ridottissimo tempo di lavorazione. Per ottenere questo, la scaffalatura 11 sarà considerata suddivisa in due parti uguali, disponendo gli stessi prodotti da distribuire sulle due metà della scaffalatura 11 così ottenute. Uno dei nastri 20 funzionerà come nella descrizione precedente, e l'altro nastro 20 funzionerà in senso inverso in modo da indirizzare i pacchetti prelevati all'altra estremità rispetto al precedente nastro 20. Disponendo quindi, a questa altra estremità gli stessi componenti 21-34,B,C visti nell’esempio, è possibile duplicare la produttività dell'impianto, avendo quindi quattro punti di uscita delle ceste C da indirizzare alle edicole. In questo modo viene riutilizzata la stessa scaffalatura 11 per impieghi molto diversi tra loro. Il tutto avverrebbe comunque sotto il controllo dell’unità di controllo U.
E’ chiaro che possono essere previste varianti e/o aggiunte a quanto sopra descritto ed illustrato nei disegni allegati.
Il numero e la disposizione delle scaffalature 11 può variare in funzione delle esigenze. Lo stesso vale per il numero di piani di appoggio 13.
Anche il numero e la disposizione delle rulliere 21,26, del deviatore a rulli 22, e delle stazioni terminali di confezione 29 può variare in funzione delle esigenze.
Si possono anche sostituire le rulliere 26 con nastri trasportatori a tela dotati di sensori a barriera alle estremità per rilevare la presenza dei pacchetti. In questo caso il deviatore a rulli 22 può essere sostituito con un nastro basculante su un asse orizzontale, sollevato od abbassato alle estremità per mezzo di un adatto attuatore, per indirizzare i pacchetti su uno o su un altro di più nastri sovrapposti su piani paralleli, ottenendo lo stesso risultato di separazione del flusso di pacchetti verso una od un’altra stazione terminale di confezione. Questa soluzione di trasportatori può essere preferibile ad esempio nel caso di una particolare tipologia di prodotti da trasportare che potrebbero generare dei problemi se trasportati su rulli.
Anche il numero e la disposizione delle bilance elettroniche 28 può variare. Come visto sopra, le bilance elettroniche possono anche non essere previste.
I sensori disposti lungo le rulliere motorizzate possono essere di qualsiasi tipo.
Il sistema di riconoscimento della copia con codice a barre può essere realizzato con un dispositivo a raggio laser o a riconoscimento di immagine.
Per identificare le ceste C si possono utilizzare anche etichette a carta elettronica (ipaper).
Rispetto all’esempio illustrato si può prevedere un numero diverso di ceste e quindi di clienti, ma anche diversa dimensione delle ceste e un diverso numero e dimensione dei bancali.
Le ceste possono essere prive di coperchio.
In generale, le ceste possono essere sostituite da qualunque tipo di contenitore adatto allo scopo.
E’ possibile prevedere di disporre per ogni lato della stazione terminale di confezione un singolo monitor touch screen di grandi dimensioni, in cui lo schermo permetta di riprodurre la geometria delle ceste per rendere naturale e comprensibile alla sola vista la relazione tra copie da inserire e cesta in cui inserirle.
Una diversa sistemazione potrebbe permettere l'adozione di una stampante per ogni operatore.
I sensori a telecamera 32 possono essere uno per cesta oppure uno per due o più ceste, a seconda delle sistemazioni geometriche preferite.
L’impianto descritto ed illustrato è destinato alla distribuzione di pubblicazioni a stampa. Non si può comunque escludere l’impiego dell’impianto per altre tipologie di oggetti, magari confezionati in scatole, che possono essere impilati, prelevati, trasportati e raccolti in modo analogo a quanto visto per le pubblicazioni a stampa.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Impianto (10) per la distribuzione di oggetti in genere ed in particolare di pubblicazioni a stampa, comprendente: - almeno una scaffalatura (11) con una serie di piani di appoggio (13), ciascuno dei quali è atto ad accogliere una o più pile di pubblicazioni, ciascuna pila di pubblicazioni essendo composta da copie della stessa pubblicazione; - una serie di mezzi visualizzatori (16) ciascuno disposto in corrispondenza di una rispettiva pila di copie; - primi mezzi trasportatori (20) disposti in corrispondenza della scaffalatura (11), che trasportano pacchetti di copie prelevati dalle pile e depositati singolarmente sui primi mezzi trasportatori (20); - secondi mezzi trasportatori (21-26) disposti a valle dei primi mezzi trasportatori (20), che trasportano i pacchetti di copie provenienti dai primi mezzi trasportatori (20); - primi mezzi sensori (27) disposti lungo i secondi mezzi trasportatori (21-26), che conteggiano i pacchetti di copie trasportati ed individuano il passaggio delle copie trasportate; - almeno una stazione terminale (29) di confezione, disposta al termine dei secondi mezzi trasportatori (26), comprendente una pluralità di contenitori (C) atti a contenere le pubblicazioni raccolte al termine dei secondi mezzi trasportatori, mezzi di identificazione (31) che identificano le copie contate, uno o più monitor (32) per visualizzare lo schema di distribuzione delle pubblicazioni nei contenitori (C), secondi mezzi sensori (34) per il rilevamento di immissione copie nei contenitori (C); - un’unità di controllo (U) collegata ai mezzi visualizzatori (16), ai mezzi trasportatori (20-26), ai mezzi sensori (27), ai mezzi di identificazione (31), ai monitor (32), ed agli ulteriori mezzi sensori (34), detta unità di controllo (U) indicando attraverso i mezzi visualizzatori (16) il numero di copie da prelevare da ogni pila per ogni gruppo di punti vendita, controllando la corretta movimentazione delle pubblicazioni sui secondi mezzi trasportatori (21-26), ed indicando sul monitor (32) il suddetto schema di distribuzione delle pubblicazioni nei contenitori (C) relativi ai singoli clienti.
  2. 2. Impianto di distribuzione secondo la rivendicazione 1, in cui sono previste più stazioni terminali (29) ed i secondi mezzi trasportatori (21-26) comprendono uno o più mezzi deviatori (22) per smistare le pubblicazioni alle stazioni terminali (29).
  3. 3. Impianto di distribuzione secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui al termine dei secondi mezzi trasportatori (21-26), in corrispondenza di ciascuna stazione terminale (29), è prevista una bilancia (28) per pesare i pacchetti di copie collegata all’unità di controllo (U).
  4. 4. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascun piano di appoggio (13) è inclinato verso la faccia anteriore della scaffalatura (11) ed è munito di rulli folli (14) per lo scorrimento delle copie, ed in cui la scaffalatura (11) presenta una barriera (15) di arresto per le copie in corrispondenza della parte terminale bassa di ciascun piano inclinato (13).
  5. 5. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi visualizzatori comprendono visualizzatori numerici a led (16).
  6. 6. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui su ciascuna scaffalatura (11) sono previsti pulsanti luminosi (19) ad uno o più colori, collegati all’unità di controllo (U) per indicare l’inizio e la fine di un’operazione di prelievo di copie relative ad un punto vendita.
  7. 7. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i primi mezzi trasportatori sono costituiti da nastri trasportatori (20).
  8. 8. Impianto di distribuzione secondo la rivendicazione 7, in cui sono previsti due nastri trasportatori (20) allineati in corrispondenza della scaffalatura (11).
  9. 9. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i secondi mezzi trasportatori comprendono rulliere motorizzate (21-26).
  10. 10. Impianto di distribuzione secondo la rivendicazione 9, in cui i secondi mezzi trasportatori comprendono rulliere motorizzate a zone (26).
  11. 11. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i primi mezzi sensori comprendono sensori (27) a barriera.
  12. 12. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di identificazione comprendono lettori (31) di codice a barre.
  13. 13. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i secondi mezzi sensori comprendono sensori (34) a telecamera.
  14. 14. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna stazione terminale (29) comprende una o più stampanti (33) di etichette da applicare ai contenitori (C) per associare i contenitori (C) ai punti vendita.
  15. 15. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna stazione terminale (29) comprende uno o più bancali trasportabili (B), ciascuno dei quali è atto a supportare una pluralità di contenitori (C) relativi ad un gruppo di clienti appartenenti alla stessa zona di consegna.
  16. 16. Impianto di distribuzione secondo la rivendicazione 2, in cui i mezzi deviatori sono deviatori a rulli (22).
  17. 17. Impianto di distribuzione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-8, in cui i secondi mezzi trasportatori comprendono nastri trasportatori a tela.
  18. 18. Impianto di distribuzione secondo la rivendicazione 2, in cui i secondi mezzi trasportatori comprendono nastri trasportatori a tela ed i mezzi deviatori comprendono un nastro basculante tra una posizione abbassata ed una posizione sollevata.
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