IT201800006144A1 - Dispositivo anticaduta e per il recupero di persone - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
Titolo: DISPOSITIVO ANTICADUTA E PER IL RECUPERO DI PERSONE
Campo tecnico dell’invenzione
La presente invenzione riguarda un dispositivo anticaduta e per il recupero di persone, in particolare adatto all’impiego temporaneo in ambienti confinati e/o di accesso difficile e/o sospetti di inquinamento, quali tombini, condotte, pozzi neri, fogne, camini, fosse biologiche, depuratori, gallerie, trombe dell’ascensore, recipienti, condutture, caldaie, vasche, canalizzazioni, tubazioni, serbatoi, silos e simili.
Stato della tecnica
In generale, nei suddetti luoghi confinati e/o di difficile accesso, anche a causa della loro stessa conformazione, risulta difficoltoso se non impossibile installare dispositivi di sicurezza anticaduta fissi, quali linee vita o dispositivi di aggancio. Inoltre in tali luoghi, poiché gli interventi sono molto sporadici o solo in situazioni di emergenza, tipicamente non sono previsti sistemi anticaduta fissi.
Sono noti dispositivi anticaduta e per il recupero di persone per l’impiego temporaneo in luoghi confinati e/o di difficile accesso di tipo trasportabile (ad esempio carrellati) e autoportanti. Essi comprendono una struttura di base a telaio rigido avente una pluralità di barre disposte secondo una configurazione a C, ad H o a rettangolo, in grado di appoggiarsi a terra e autoportare l’intero dispositivo. Il dispositivo comprende inoltre un montante fissato su una barra della struttura di base e, fissato al montante, un braccio di supporto su cui sono fissati uno o più dispositivi di sicurezza per l’operatore (come argani, recuperatori, etc). Alcuni di tali dispositivi prevedono che la barra su cui è fissato il montante possa scorrere linearmente lungo le altre barre della struttura di base al fine di regolare la posizione relativa del montante.
Sommario dell’invenzione
La Richiedente ha riscontrato che i dispositivi noti presentano alcuni inconvenienti e/o sono migliorabili in alcuni aspetti.
Ad esempio, i dispositivi noti sono scomodi da utilizzare, in quanto per essere trasportati da un luogo ad un altro è necessario smontare i dispositivi (ad esempio agendo su spine, viti, bulloni, etc), in particolare è necessario smontare la struttura di base e/o disaccoppiare il montante dalla struttura di base e/o il braccio di supporto dal montante, e rimontarli nel luogo di destinazione, con conseguente allungamento dei tempi e costi di impiego.
La configurazione a C, ad H o a rettangolo delle sbarre della struttura di base pone un limite all’applicabilità del dispositivo in quanto richiede sufficiente spazio per disporre la struttura di base, che ha un predeterminato ingombro complessivo.
Scopo della presente invenzione è dunque quello di fornire un dispositivo anticaduta e per il recupero di persone in spazi confinati che sia semplice e pratico da immagazzinare e/o spostare, senza la necessità di smontare la struttura di base e/o di disaccoppiare il montante dalla struttura di base e/o il braccio di supporto dal montante, e che garantisca al contempo affidabilità e stabilità durante l’utilizzo.
Ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo anticaduta e per il recupero di persone che possa essere posizionato a terra saldamente ed in sicurezza in modo versatile a fronte di una variabilità delle dimensioni dello spazio a disposizione e/o dell’ingresso del luogo confinato nel quale si andrà ad operare.
Secondo la Richiedente il problema di realizzare uno o più di tali scopi viene risolto da un dispositivo anticaduta e per il recupero di persone in accordo con le allegate rivendicazioni e/o avente una o più delle seguenti caratteristiche combinate tra loro. Secondo un aspetto l’invenzione riguarda un dispositivo anticaduta e per il recupero di persone comprendente:
- una struttura di base autoportante e comprendente un corpo di base e un primo e un secondo braccio fissati a detto corpo di base,
- un montante fissato a detto corpo di base e
- un braccio di supporto fissato a detto montante,
dove il primo braccio è accoppiato a detto corpo di base in modo che detta struttura di base possa assumere alternativamente una prima configurazione in cui detto primo braccio è vicino a detto secondo braccio e una seconda configurazione nella quale detto primo braccio è ruotato, o roto-traslato, in allontanamento da detto secondo braccio rispetto alla prima configurazione.
Con l’espressione ‘braccio accoppiato al corpo di base’ si ricomprende sia il caso di una cerniera sia il caso in cui il braccio può assumere (anche senza una vera e propria cerniera) almeno due posizioni rispetto al corpo di base tra loro ruotate, o roto-traslate, al fine di variare l’ingombro della struttura di base tra le due posizioni.
Secondo la Richiedente la struttura di base autoportante in cui il primo braccio è accoppiato al corpo di base consente un’agevole spostamento e/o immagazzinamento del dispositivo stesso quando la struttura di base è nella prima configurazione, ad ingombro ridotto per la vicinanza dei due bracci, e realizza, nella seconda configurazione, una struttura solida e affidabile per sostenere il dispositivo in operazione, in virtù dell’ampia superficie in pianta ingombrata dai due bracci tra loro allontanati. Inoltre, l’accoppiamento del primo braccio al corpo di base su cui a sua volta è fissato il montante, consente il passaggio della struttura di base dall’una all’altra configurazione anche in presenza del montante e con il braccio di supporto fissato sul montante (ossia non è necessario smontare il braccio di supporto e/o il montante per disporre il dispositivo nella prima configurazione). In tal modo è possibile spostare l’intero dispositivo (ossia completo di struttura di base, montante e braccio di supporto) con la struttura di base nella prima configurazione, ad ingombro ridotto.
L’accoppiamento del primo braccio al corpo di base può permettere di variare la superficie in pianta ingombrata dai due bracci, quando reciprocamente allontananti, al fine di poter disporre il dispositivo in sicurezza, anche in una configurazione della struttura di base intermedia fra la prima e la seconda configurazione, per adeguarsi allo spazio disponibile.
La presente invenzione in uno o più dei suddetti aspetti può presentare una o più delle seguenti caratteristiche preferite.
In una forma realizzativa detto secondo braccio è rigidamente fissato a detto corpo di base in modo da poter assumere una e una sola posizione relativa al corpo di base, ad esempio forma un corpo unico con detto corpo di base. In tal modo la struttura di base risulta razionale ed economica.
Preferibilmente il secondo braccio è anch’esso accoppiato al corpo di base in modo che nella seconda configurazione detto secondo braccio è ruotato, o roto-tralsato, in allontanamento dal primo braccio rispetto alla prima configurazione. In tal modo è possibile realizzare la struttura di base simmetrica e con i due bracci uguali, semplificandone la realizzazione.
Preferibilmente detto dispositivo si sviluppa lungo una prima direzione. Preferibilmente, in uso, detta prima direzione coincide con una direzione (sostanzialmente) verticale.
Preferibilmente detti primo e secondo braccio hanno una rispettiva direzione principale di sviluppo, più preferibilmente ortogonale a detta prima direzione (sia nella prima sia nella seconda configurazione). In tal modo i due bracci si sviluppano sostanzialmente paralleli ad un piano di appoggio orizzontale del dispositivo.
Preferibilmente detto primo braccio, e più preferibilmente detto secondo braccio, è/sono incernierato/i a detto corpo di base. In tal modo il passaggio dalla prima alla seconda configurazione avviene per semplice rotazione del/dei braccio/i e si semplifica la struttura del dispositivo.
Preferibilmente detto primo braccio, e più preferibilmente detto secondo braccio, è/sono incernierato/i a detto corpo di base in modo che detta struttura di base possa assumere una o più ulteriori configurazioni operative intermedie tra dette prima e seconda configurazione.
Preferibilmente in detta seconda configurazione, ed eventualmente in una o più di dette ulteriori configurazioni, un angolo formato da dette rispettive direzioni principali di sviluppo è maggiore o uguale a 60°, più preferibi lmente maggiore o uguale a 70°, ancor più preferibilmente maggiore o uguale a 80°, e /o minore o uguale a 120°, più preferibilmente minore o uguale a 110°, ancor più p referibilmente minore o uguale a 100°. In tal modo si aumenta la stabilità del dispositiv o.
Preferibilmente una lunghezza di ciascun primo e secondo braccio lungo detta direzione principale di sviluppo è maggiore o uguale a 150 cm, più preferibilmente maggiore o uguale a 175 cm, e/o minore o uguale a 250 cm, più preferibilmente minore o uguale a 225 cm. In tal modo si aumenta la stabilità del dispositivo.
Preferibilmente in detta prima configurazione il primo e secondo braccio sono tra loro adiacenti e paralleli (al fine di minimizzare gli ingombri).
Preferibilmente rispettivi assi di cerniera di detti primo e secondo braccio sono paralleli a detta prima direzione. In tal modo in uso è possibile ruotare i due bracci parallelamente alla superficie di appoggio.
Preferibilmente il primo braccio, o entrambi i bracci, è/sono incernierato/i in corrispondenza di una rispettiva prima estremità prossimale a detto corpo di base. In tal modo si massimizza l’escursione dell’area spazzata dai bracci.
Preferibilmente detta struttura di base comprende una rispettiva cerniera per il primo braccio, e più preferibilmente per il secondo braccio. Preferibilmente dette cerniere sono tra loro distinte e separate, più preferibilmente complanari rispetto a un piano ortogonale a detta prima direzione. In tal modo è possibile realizzare le cerniere in modo più robusto.
Preferibilmente il corpo di base è rigido. In tal modo è migliorata la stabilità della struttura.
Preferibilmente il corpo di base comprende un corpo principale e una piastra inferiore e una piastra superiore rigidamente fissate al corpo principale (e.g. per saldatura) ad una reciproca distanza lungo detta prima direzione (e.g. tra loro parallele). Preferibilmente una rispettiva prima estremità del primo braccio, e più preferibilmente del secondo braccio, si trova interposta tra le due piastre. Preferibilmente ciascuna cerniera comprende un perno passante le due piastre e la rispettiva prima estremità del rispettivo braccio. In tal modo si realizzano in modo semplice ed economico le cerniere, che risultano al contempo robuste.
Preferibilmente detto corpo di base comprende un rispettivo elemento di blocco per il primo braccio, e più preferibilmente per il secondo braccio. In tal modo è possibile bloccare rigidamente il rispettivo braccio in una determinata posizione rispetto al corpo di base. Preferibilmente ciascun elemento di blocco è strutturato per bloccare il rispettivo braccio nella seconda configurazione, e opzionalmente anche nella prima configurazione e/o in una o più delle ulteriori configurazioni. In tal modo, per ragioni di sicurezza, si evita che la struttura di base possa chiudersi e/o aprirsi, ad esempio a seguito di un urto o uno sbilanciamento, compromettendo la stabilità del dispositivo durante l’operatività e/o il trasporto.
In una forma realizzativa detto elemento di blocco comprende una spina inserita in un foro passante detto corpo di base (preferibilmente passante dette piastre inferiore e superiore) e che impegna un rispettivo foro del rispettivo braccio.
Preferibilmente detta struttura di base comprende un rispettivo elemento in materiale polimerico interposto, in corrispondenza della rispettiva cerniera, fra detto corpo di base (e.g. detto perno della rispettiva cerniera) e il primo braccio, e più preferibilmente fra detto corpo di base e il secondo braccio. In tal modo è ridotto l’attrito tra i bracci e il corpo di base.
Preferibilmente detto corpo di base comprende un elemento di movimentazione, strutturato per consentire lo spostamento di detto dispositivo lungo una superficie di appoggio. Preferibilmente detto elemento di movimentazione comprende una o più ruote, preferibilmente gommate. In tal modo è possibile spostare il dispositivo.
Preferibilmente ciascuno di detti primo e secondo braccio comprende una rispettiva maniglia. In tal modo si identificano in maniera chiara dei punti di presa per il dispositivo ed è facilitata la loro rotazione.
Preferibilmente ciascuna rispettiva maniglia è situata in corrispondenza di una seconda estremità del rispettivo braccio distale dal corpo di base. In tal modo risulta semplice per un operatore movimentare il dispositivo in detta prima configurazione sollevandone i bracci per mezzo delle rispettive maniglie, in quanto si predispone una leva favorevole per l’operatore, avente braccio costituito da una distanza delle maniglie dal corpo di base e fulcro nel punto di contatto a terra dell’elemento di movimentazione. Preferibilmente detto corpo di base comprende uno (e preferibilmente uno solo) rispettivo elemento di appoggio a terra, preferibilmente un piedino. In tal modo la struttura di base può poggiare stabilmente a terra in corrispondenza del corpo di base. Preferibilmente ciascuno di detti primo e secondo braccio comprende uno (e preferibilmente uno solo) rispettivo elemento di appoggio a terra, preferibilmente un rispettivo piedino. In tal modo la struttura di base può poggiare stabilmente a terra in corrispondenza dei bracci.
Preferibilmente, detti rispettivi elementi di appoggio a terra del primo e secondo braccio sono disposti in corrispondenza di una seconda estremità di detti primo e secondo braccio distale da detto corpo di base. In tal modo nella seconda configurazione gli elementi di appoggio a terra sono vantaggiosamente distribuiti per definire un triangolo di appoggio a terra della struttura di base avente massima area. Tipicamente, infatti, gli elementi di appoggio a terra realizzano corrispondenti punti stabili attorno ad un’area di lavoro, lasciando contestualmente libera un’area interna del triangolo di appoggio, dove un operatore è libero di agire (e dove è tipicamente situato un ingresso di uno spazio confinato quale un tombino o un serbatoio).
Preferibilmente uno o più di detti elementi di appoggio a terra è/sono regolabile/i in altezza. In tal modo è possibile regolare l’appoggio della struttura di base a seconda della superficie di appoggio.
Preferibilmente detto rispettivo elemento di appoggio a terra di detto corpo di base e/o detto elemento di movimentazione è/sono regolabile/i in altezza in modo da appoggiare in modo mutuamente esclusivo ad una superficie di appoggio. Preferibilmente detto corpo di base comprende due rispettivi fermi corsa per detto primo braccio, più preferibilmente anche per detto secondo braccio, detti due rispettivi fermi corsa essendo disposti da parti opposte del rispettivo braccio per identificare due posizioni estremanti di rotazione del primo e/o del secondo braccio rispetto al corpo di base. In tal modo si impediscono posizioni reciproche dei due bracci che potrebbero causare instabilità di appoggio del dispositivo. Tipicamente le due posizioni estremanti di rotazione del primo (e preferibilmente del secondo braccio) corrispondono rispettivamente alla prima e alla seconda configurazione della struttura di base.
Preferibilmente detto montante ha una direzione di sviluppo prevalente lungo detta prima direzione.
Preferibilmente detto montante è fissato a detto corpo di base in modo tale da poter ruotare, rispetto a detto corpo di base, attorno ad un rispettivo asse di rotazione, tipicamente sostanzialmente parallelo a detta prima direzione. In tal modo è possibile ruotare il montante e il braccio di supporto ad esso fissato per adattarlo alle condizioni operative.
Preferibilmente detto montante ha forma cilindrica. In tal modo è facilitata la rotazione del montante.
Preferibilmente detto corpo di base (più preferibilmente detto corpo principale) comprende una porzione di montaggio di detto montante.
In una forma realizzativa detta porzione di montaggio comprende una cavità almeno parzialmente chiusa in corrispondenza di una sua estremità inferiore e controsagomata ad una porzione di estremità inferiore di detto montante, detta porzione di estremità inferiore di detto montante essendo inserita in detta cavità. In tal modo il montante viene mantenuto in posizione dalla forza di gravità.
Preferibilmente il corpo di base comprende un cuscinetto a sfere avente una prima porzione (e.g. una porzione inferiore) solidale a detta porzione di montaggio e una seconda porzione (e.g. superiore) solidale al montante. In tal modo è facilitata la rotazione del montante.
In una forma realizzativa, il cuscinetto a sfere poggia su una parete di fondo di detta cavità.
Preferibilmente detto dispositivo comprende un sistema di blocco di detto montante in una posizione angolare di una serie discreta di posizioni angolari del montante rispetto a detto corpo di base. In tal modo è possibile mantenere stabilmente il montante in una posizione angolare scelta tra una serie predeterminata di posizioni angolari del montante rispetto al corpo di base operativamente corrette.
Preferibilmente detta struttura di base comprende un ulteriore elemento in materiale polimerico interposto tra detto montante e detto corpo di base (e.g. detto corpo principale del corpo di base), più preferibilmente interposto tra detta porzione di estremità inferiore del montante e detta porzione di montaggio. In tal modo è ridotto l’attrito tra il montante e il corpo di base.
In una forma realizzativa detto montante è fissato rigidamente a detto corpo di base in modo da poter assumere una e una sola posizione relativa rispetto al corpo di base, ad esempio detto montante e detto corpo di base sono in pezzo unico. In tal modo il dispositivo risulta semplice ed economico.
Preferibilmente detto braccio di supporto è fissato a detto montante in corrispondenza di una estremità superiore di detto montante. In tal modo si sfrutta interamente l’estensione del montante.
Preferibilmente detto dispositivo comprende un corpo di aggancio rigidamente fissato a detto montante (anche in pezzo unico con detto montante) e strutturato per agganciare detto braccio di supporto a detto montante.
Preferibilmente detto braccio di supporto è fissato a detto montante (e.g. agganciato a detto corpo di aggancio) in modo tale da poter assumere in modo mutuamente esclusivo una pluralità di posizioni operative che differiscono tra loro per un’ampiezza di un angolo di inclinazione di detto braccio di supporto rispetto a detta prima direzione. In tal modo un utilizzo del braccio di supporto risulta versatile, ad esempio a seconda delle superfici di appoggio.
Preferibilmente detto braccio di supporto ha una rispettiva direzione di sviluppo prevalente sostanzialmente ortogonale a detta prima direzione in una di dette posizioni operative. In tal modo è possibile sfruttare interamente un’estensione del braccio di supporto per movimentare, tipicamente verticalmente, un carico.
Preferibilmente detto braccio di supporto è fissato a detto montante in modo tale da poter assumere una posizione di chiusura, dove detta direzione di sviluppo prevalente del braccio di supporto è sostanzialmente parallela a detta prima direzione, più preferibilmente dove detto braccio di supporto è adiacente a detto montante. In tal modo è possibile diminuire un ingombro del braccio di supporto quando nella posizione di chiusura.
Preferibilmente detto braccio di supporto è agganciato a detto corpo di aggancio per mezzo di un prima e di una seconda cerniera aventi rispettivi assi di cerniera fra loro paralleli, più preferibilmente ortogonali a detta prima direzione e a detta direzione di sviluppo prevalente del braccio di supporto. In tal modo il braccio di supporto risulta rigidamente vincolato al corpo di aggancio.
Preferibilmente ciascuna di dette prima e seconda cerniera comprende un perno passante il montante (e.g. il corpo di aggancio) e il braccio di supporto. In tal modo si realizzano le cerniere in modo semplice e robusto.
Preferibilmente ciascuno di detti perni della prima e seconda cerniera è rimovibile, più preferibilmente alternativamente. In tal modo è possibile mantenere il braccio di supporto agganciato al corpo di aggancio ed inoltre ammettere (alternativamente) la rotazione del braccio di supporto attorno alla prima e/o seconda cerniera.
Preferibilmente detto braccio di supporto comprende una prima estremità prossimale a, e fissata a, detto montante, più preferibilmente fissata a detto corpo di aggancio, e una seconda estremità distale da detto montante e protrudente, rispetto al montante, da una medesima parte dei bracci di base. In tal modo si sfrutta interamente un’estensione del braccio di supporto e il dispositivo risulta stabile.
Preferibilmente detto dispositivo comprende un primo organo di ancoraggio rigidamente fissato a detto montante (più preferibilmente in corrispondenza di una porzione mediana di detto montante) e strutturato per ancorare a detto dispositivo un primo argano. In tal modo un operatore può agire sul primo argano in modo semplice ed ergonomico.
Preferibilmente detto dispositivo comprende un secondo organo di ancoraggio rigidamente fissato a detto braccio di supporto (più preferibilmente in corrispondenza di una prima estremità di detto braccio di supporto) e strutturato per ancorare a detto dispositivo un secondo argano. In tal modo il dispositivo risulta versatile.
Preferibilmente detto braccio di supporto comprende una prima carrucola montata in corrispondenza di una seconda estremità del braccio di supporto. In tal modo il cavo di uno tra il primo e il secondo argano viene guidato dalla prima carrucola.
Preferibilmente detto braccio di supporto comprende una seconda carrucola montata in corrispondenza di una prima estremità del braccio di supporto e giacente sullo stesso piano di giacenza di detta prima carrucola. In tal modo il cavo del primo argano viene guidato dalla prima e seconda carrucola.
Preferibilmente detto braccio di supporto comprende una terza carrucola montata in corrispondenza di detta seconda estremità del braccio di supporto, affiancata a detta prima carrucola (più preferibilmente con assi di rotazione tra loro paralleli, ancor più preferibilmente coincidenti). In tal modo è possibile guidare i cavi di entrambi il primo e secondo argano.
Preferibilmente detto dispositivo comprende detto primo argano e/o detto secondo argano, dove detto primo argano comprende un rispettivo cavo che impegna dette prima e seconda carrucola e dove detto secondo argano comprende un rispettivo cavo che impegna detta terza carrucola.
Preferibilmente detto primo argano è strutturato per assumere un primo modo operativo in cui il cavo è libero di essere srotolato da una bobina appartenente all’argano per velocità di srotolamento al di sotto di una soglia, mentre per velocità di srotolamento al di sopra di detta soglia detto primo argano blocca detto cavo. In tal modo l’argano funge da dispositivo anticaduta. Preferibilmente nel primo modo operativo l’argano riavvolge automaticamente il cavo per tensioni del cavo al di sotto di una rispettiva soglia.
Preferibilmente detto primo argano è strutturato per assumere un secondo modo operativo in cui il cavo è srotolato e arrotolato su detta bobina a seguito di una rotazione di una manovella rigidamente collegata alla bobina. In tal modo l’argano funge da dispositivo di calata e/o recupero di persone. Infatti in situazione di emergenza in cui occorre salvare un primo operatore agganciato al cavo, un secondo operatore può ruotare la manovella, con l’argano nel secondo modo operativo, in modo da recuperare il cavo e quindi riportare il primo operatore verso il dispositivo, oppure in modo da rilasciare il cavo e quindi calare il primo operatore in allontanamento (tipicamente verticale) dal dispositivo verso un luogo sicuro (ad esempio a terra). Preferibilmente detto secondo argano è strutturato per assumere (solamente) detto secondo modo operativo.
In una forma realizzativa detto primo argano è strutturato per assumere solamente detto secondo modo operativo e/o detto secondo argano è strutturato per assumere entrambi detti primo e secondo modo operativo.
Preferibilmente detto dispositivo comprende un parapetto fissato, più preferibilmente superiormente e rimovibilmente, a detta struttura di base, più preferibilmente a detti bracci. In tal modo l’area di lavoro è fisicamente delimitata e/o provvista di una prevenzione anticaduta a operatori (ed eventualmente a personale estraneo ai lavori) durante l’uso del dispositivo.
Preferibilmente detto parapetto comprende, per ciascun braccio, una prima porzione solidalmente fissata, più preferibilmente superiormente e rimovibilmente, al rispettivo braccio. Preferibilmente ciascuna prima porzione ha una rispettiva estensione prevalente parallela a detta direzione di sviluppo principale del rispettivo braccio, e una rispettiva estensione secondaria parallela a detta prima direzione. In tal modo ciascuna prima porzione preclude un passaggio lungo una direzione sostanzialmente ortogonale al rispettivo braccio.
Preferibilmente detto parapetto comprende inoltre, per ciascun braccio, una seconda porzione strutturata per poter essere movimentata relativamente al rispettivo braccio. Preferibilmente ciascuna seconda porzione ha una rispettiva estensione prevalente ortogonale a detta prima direzione e una rispettiva estensione secondaria parallela a detta prima direzione.
Preferibilmente, quando la struttura di base è in detta seconda configurazione, ciascuna seconda porzione è strutturata per assumere alternativamente una prima posizione, in cui la seconda porzione giace adiacente e parallela alla rispettiva prima porzione, e una seconda posizione, in cui detta rispettiva estensione prevalente della seconda porzione definisce un angolo di apertura (sostanzialmente retto) con detta direzione di sviluppo principale del rispettivo braccio. In tal modo è possibile delimitare ulteriormente un’area di lavoro del dispositivo per mezzo delle seconde porzioni quando nella seconda posizione.
Preferibilmente, quando la struttura di base è in detta prima configurazione, ciascuna seconda porzione è strutturata per assumere (solamente) detta prima posizione. In tal modo l’ingombro del parapetto è ridotto e non eccede l’ingombro complessivo del dispositivo, consentendo un agevole spostamento del dispositivo nella prima configurazione.
Preferibilmente ciascuna prima porzione si estende sostanzialmente lungo un’intera estensione del rispettivo braccio.
Preferibilmente detta rispettiva estensione prevalente di ciascuna prima porzione ha una lunghezza sostanzialmente uguale a detta rispettiva estensione prevalente di ciascuna seconda porzione. In tal modo le porzioni possono delimitare un’area di lavoro quadrata.
Preferibilmente ciascuna seconda porzione, in corrispondenza di una rispettiva estremità, è incernierata alla rispettiva prima porzione del parapetto, più preferibilmente in corrispondenza di una rispettiva estremità della rispettiva prima porzione. In tal modo ciascuna seconda porzione può essere posta in rotazione rispetto alla rispettiva prima porzione per passare dalla prima alla seconda posizione. Preferibilmente detto parapetto comprende almeno una cerniera, più preferibilmente una pluralità di cerniere, per ciascuna seconda porzione incernierata.
Preferibilmente ciascuna cerniera del parapetto ha un asse di rotazione parallelo a detta prima direzione. In tal modo ciascuna seconda porzione può essere ruotata parallelamente ad una superficie di appoggio del dispositivo.
Preferibilmente ciascuna seconda porzione comprende, in corrispondenza di una estremità libera, un elemento di appoggio a terra, più preferibilmente regolabile in altezza. In tal modo è possibile stabilizzare a terra l’estremità libera di ciascuna seconda porzione.
Breve descrizione dei disegni
Le caratteristiche e i vantaggi della presente invenzione saranno ulteriormente chiariti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme realizzative, presentata a titolo esemplificativo e non limitativo della presente invenzione, con riferimento alle figure allegate, in cui:
la figura 1 mostra una vista prospettica di un dispositivo anticaduta e per il recupero di persone secondo la presente invenzione nella seconda configurazione;
la figura 2 mostra una vista prospettica del dispositivo di figura 1 con il parapetto rimosso;
la figura 3 mostra una vista prospettica di un dettaglio della figura 2;
la figura 4 mostra una vista prospettica del dispositivo di figura 1 nella prima configurazione;
la figura 5 mostra un esploso parziale del dispositivo di figura 1;
la figura 6 mostra una vista prospettica di un dettaglio di figura 1.
Descrizione dettagliata di alcune forme realizzative dell’invenzione
Esemplarmente nelle figure è mostrato un dispositivo anticaduta e per il recupero di persone 1 comprendente:
- una struttura di base autoportante 2 e comprendente un corpo di base 3 e un primo 4 e un secondo braccio 5 fissati al corpo di base 3,
- un montante 6 fissato al corpo di base 3 e
- un braccio di supporto 7 fissato al montante 6.
Il primo braccio 4 e il secondo braccio 5 sono incernierati al corpo di base 3 in modo che la struttura di base 2 possa assumere alternativamente una prima configurazione (mostrata nella figura 4) in cui il primo braccio 4 è vicino al secondo braccio 5 e una seconda configurazione (mostrata nelle figure 1-3) nella quale il primo braccio 4 è ruotato in allontanamento dal secondo braccio 5 rispetto alla prima configurazione e viceversa.
In una forma realizzativa non mostrata, il primo e/o il secondo braccio sono accoppiati al corpo di base in modo da poter assumere due rispettive posizioni tra loro ruotate o roto-traslate (corrispondenti alla prima e seconda configurazione), ad esempio per mezzo di bulloni che impegnano rispettivi fori sul corpo di base.
Esemplarmente il dispositivo 1 si sviluppa lungo una prima direzione 100, che, in uso, coincide con una direzione verticale.
Esemplarmente il primo 4 e secondo braccio 5 hanno una rispettiva direzione principale di sviluppo 101, ortogonale alla prima direzione 100 sia nella prima sia nella seconda configurazione. Esemplarmente ciascun primo 4 e secondo braccio 5 ha una lunghezza lungo la direzione principale di sviluppo 101 uguale a 208 cm.
Esemplarmente nella seconda configurazione un angolo 300 formato dalle rispettive direzioni principali di sviluppo 101 è uguale a 90°.
Esemplarmente nella prima configurazione il primo 4 e secondo braccio 5 sono tra loro adiacenti e paralleli.
Esemplarmente rispettivi assi di cerniera 102 del primo 4 e del secondo braccio 5 sono paralleli alla prima direzione 100.
Esemplarmente la struttura di base 2 comprende una rispettiva cerniera 9 per ciascuno del primo braccio 4 e secondo braccio 5 in corrispondenza di una rispettiva prima estremità 8 prossimale al corpo di base 3, dove le cerniere 9 sono tra loro distinte, separate e complanari rispetto a un piano ortogonale alla prima direzione 100.
In una forma realizzativa non mostrata, il primo e secondo braccio sono incernierati al corpo di base per mezzo di un’unica cerniera, ad esempio sono incernierati su un unico perno.
Esemplarmente il corpo di base 3 è rigido e comprende un corpo principale 10 e una piastra inferiore 11 e una piastra superiore 12 saldate al corpo principale 10 ad una reciproca distanza lungo la prima direzione 100 e tra loro parallele.
Esemplarmente ciascuna cerniera 9 comprende un perno 13 (e.g. un bullone) passante le due piastre (11,12) e la rispettiva prima estremità 8 del rispettivo braccio, che si trova interposta tra le due piastre (11, 12).
Esemplarmente il corpo di base 3 comprende un rispettivo elemento di blocco 14 per il primo braccio 4 e per il secondo braccio 5, strutturato per bloccare il rispettivo braccio nella seconda configurazione. Esemplarmente l’elemento di blocco 14 comprende una spina 15 (e.g. un bullone) inserita in un foro 16 passante la piastra inferiore e la piastra superiore e che impegna un rispettivo foro 17 passante la prima estremità 8 del rispettivo braccio.
Esemplarmente la struttura di base 2 comprende un rispettivo elemento in materiale polimerico 19 interposto rispettivamente fra il primo 4 e il secondo braccio 5 e i perni 13 delle rispettive cerniere 9.
Esemplarmente il corpo di base 3 comprende un elemento di movimentazione 20, comprendente due ruote gommate 25, strutturato per consentire lo spostamento del dispositivo 1 lungo una superficie di appoggio.
Esemplarmente ciascuno del primo 4 e secondo braccio 5 comprende una rispettiva maniglia 21, situata in corrispondenza di una seconda estremità 22 del rispettivo braccio distale dal corpo di base 3.
Esemplarmente il corpo di base 3 comprende uno e uno solo rispettivo elemento di appoggio a terra 23, esemplarmente un piedino 23.
Esemplarmente ciascuno di detti primo 4 e secondo braccio 5 comprende uno e uno solo rispettivo elemento di appoggio a terra 24, esemplarmente un rispettivo piedino 24 disposto in corrispondenza della rispettiva seconda estremità 22 del primo 4 e secondo braccio 5.
Esemplarmente gli elementi di appoggio a terra 23, 24 sono regolabili in altezza. Esemplarmente il corpo di base 3 comprende due rispettivi fermi corsa 26 per ciascuno del primo 4 e secondo braccio 5, dove i due rispettivi fermi corsa 26 sono disposti da parti opposte del rispettivo braccio per identificare due posizioni estremanti di rotazione del primo e del secondo braccio rispetto al corpo di base 3 (corrispondenti rispettivamente alla prima e alla seconda configurazione).
Esemplarmente il montante 6 ha una direzione di sviluppo prevalente lungo la prima direzione 100.
Esemplarmente il montante 6 è fissato al corpo di base 3 in modo tale da poter ruotare, rispetto al corpo di base 3, attorno ad un rispettivo asse di rotazione 100, parallelo alla prima direzione 100 (mostrato per questo motivo con il medesimo numero di riferimento).
Esemplarmente il montante 6 ha forma cilindrica e il corpo principale 10 comprende una porzione di montaggio 27 del montante 6. Esemplarmente la porzione di montaggio 27 comprende una cavità 28 almeno parzialmente chiusa in corrispondenza di una estremità inferiore (e.g. dotata di una parete di fondo, non visibile nelle figure) e controsagomata ad una porzione di estremità inferiore 30 del montante 6, la porzione di estremità inferiore 30 del montante 6 essendo inserita nella cavità 28.
In una forma realizzativa alternativa (non mostrata) la porzione di montaggio comprende un elemento che protrude superiormente dalla porzione di montaggio parallelamente alla prima direzione. In questo caso il montante comprende una cavità realizzata in corrispondenza di una sua porzione di estremità inferiore e controsagomata all’elemento protrudente, dove il montante viene calzato, grazie alla cavità, sull’elemento protrudente della porzione di montaggio.
Esemplarmente il corpo di base 3 comprende un cuscinetto a sfere 31 poggiante sulla parete di fondo (non visibile in figura) della cavità 28 e avente una prima porzione inferiore solidale alla porzione di montaggio 27 e una seconda porzione solidale al montante 6.
Esemplarmente il dispositivo 1 comprende un sistema di blocco 34 del montante 6 in una posizione angolare di una serie discreta di posizioni angolari del montante 6 rispetto al corpo di base 3. Esemplarmente il sistema di blocco 34 comprende una staffa (solo parzialmente mostrata) solidale al montante 6 e comprendente un foro passante, una serie di fori (solo parzialmente mostrati) realizzati nel corpo di base 3, angolarmente equispaziati rispetto all’asse di rotazione 100 del montante 6, e una spina (solo parzialmente mostrata) inserita nel foro passante della staffa e in uno dei fori della serie di fori. Esemplarmente ciascuno dei fori della serie di fori corrisponde ad una posizione angolare della serie discreta di posizioni angolari del montante 6. Esemplarmente la struttura di base 2 comprende un ulteriore elemento in materiale polimerico 39 (esemplarmente composto da due parti) interposto tra la porzione di estremità inferiore 30 del montante 6 e la porzione di montaggio 27.
Esemplarmente il braccio di supporto 7 è fissato al montante 6 in corrispondenza di una estremità superiore 40 del montante 6.
In una forma realizzativa alternativa (non mostrata) il braccio di supporto è fissato al montante ad un’altezza inferiore rispetto all’estremità superiore del montante ed in corrispondenza di un punto qualsiasi del montante.
Esemplarmente il dispositivo 1 comprende un corpo di aggancio 41 rigidamente fissato al montante 6 e strutturato per agganciare il braccio di supporto 7 al montante 6.
In una forma realizzativa (non mostrata) il braccio di supporto è fissato direttamente al montante, ad esempio in corpo unico.
Esemplarmente il braccio di supporto 7 ha una rispettiva direzione di sviluppo prevalente 103.
Esemplarmente il braccio di supporto 7 è fissato al corpo di aggancio 41 in modo tale da poter assumere in modo mutuamente esclusivo una pluralità di posizioni operative che differiscono tra loro per un’ampiezza di un angolo di inclinazione 301 del braccio di supporto 7 rispetto alla prima direzione 100. Esemplarmente il braccio di supporto 7 è mostrato nella sola posizione operativa orizzontale (angolo di inclinazione 301 uguale a 90°). Esemplarmente una differenza fra le ampi ezze di due angoli di inclinazione 301 del braccio di supporto 7 in due posizioni operative consecutive è uguale a circa 20°.
Esemplarmente il braccio di supporto 7 è agganciato al corpo di aggancio 41 per mezzo di un prima 42 e di una seconda cerniera 43 aventi rispettivi assi di cerniera 104 fra loro paralleli e ortogonali alla prima direzione 100 e alla direzione di sviluppo prevalente 103 del braccio di supporto 7.
Preferibilmente ciascuna cerniera 42, 43 comprende un perno (e.g. un bullone) passante il corpo di aggancio 41 e il braccio di supporto 7. Esemplarmente ciascuno dei perni della prima 42 e seconda cerniera 43 è rimovibile in modo che il braccio di supporto 7 può assumere una posizione di chiusura (non mostrata), dove la direzione di sviluppo prevalente 103 è sostanzialmente parallela alla prima direzione 100 e dove il braccio di supporto 7 è adiacente al montante 6.
Esemplarmente il corpo di aggancio 41 comprende una serie di fori 45 (e.g. tre) angolarmente distribuiti in modo equidistante lungo un arco di circonferenza avente centro nella seconda cerniera 43. Esemplarmente il perno della prima cerniera 42 è passante il corpo di aggancio 41 attraverso uno dei fori della serie di fori 45, corrispondente alla posizione operativa mostrata del braccio di supporto 7.
Esemplarmente le tre posizioni operative prevedono un inserimento di entrambi i perni della prima 42 e della seconda cerniera 43. La posizione di chiusura (non mostrata) del braccio di supporto 7 prevede un inserimento del perno della prima cerniera 42 ed una rimozione del perno della seconda cerniera.
Esemplarmente il braccio di supporto 7 comprende una prima estremità 46 fissata al corpo di aggancio 41, e una seconda estremità 47 distale dal montante 6 e protrudente, rispetto al montante, da una medesima parte dei bracci di base.
In una forma realizzativa (non mostrata) il braccio di supporto è fissato al montante in corrispondenza di un punto qualsiasi del braccio di supporto, compreso tra la prima e la seconda estremità del braccio di supporto.
Esemplarmente il dispositivo 1 comprende un primo organo di ancoraggio 48 rigidamente fissato al montante 6, in corrispondenza di una porzione mediana del montante 6, e strutturato per ancorare al dispositivo 1 un primo argano 49.
Esemplarmente il dispositivo 1 comprende un secondo organo di ancoraggio 50 rigidamente fissato in corrispondenza della prima estremità 46 del braccio di supporto 7 e strutturato per ancorare al dispositivo 1 un secondo argano 51.
Esemplarmente il braccio di supporto 7 comprende una prima carrucola 52 montata in corrispondenza della seconda estremità 47, una seconda carrucola 53 montata in corrispondenza della prima estremità 46 e giacente sullo stesso piano di giacenza della prima carrucola 52 e una terza carrucola 54 montata in corrispondenza della seconda estremità 47, affiancata alla prima carrucola 52 con assi di rotazione tra loro paralleli e coincidenti. Esemplarmente la prima 52, seconda 53 e terza carrucola 54 sono rispettivamente scanalate circonferenzialmente e il dispositivo 1 comprende un rispettivo controrullo adiacente a ciascuna carrucola.
Esemplarmente un rispettivo cavo del primo argano 49 impegna la prima 52 e la seconda carrucola 53 e un rispettivo cavo del secondo argano 51 impegna la terza carrucola 54.
Esemplarmente il dispositivo 1 comprende un parapetto 58 fissato superiormente e rimovibilmente al primo 4 e al secondo braccio 5.
Esemplarmente il parapetto 58 comprende, per ciascun braccio, una prima porzione 59 solidalmente fissata superiormente e rimovibilmente al rispettivo braccio. Esemplarmente ciascuna prima porzione 59 ha una rispettiva estensione prevalente 200 parallela alla direzione di sviluppo principale 101 del rispettivo braccio, e una rispettiva estensione secondaria 201 parallela alla prima direzione 100.
Esemplarmente il parapetto 58 comprende inoltre, per ciascun braccio, una seconda porzione 60 strutturata per poter essere movimentata relativamente al rispettivo braccio.
Esemplarmente ciascuna seconda porzione 60 ha una rispettiva estensione prevalente 202 ortogonale alla prima direzione 100 e una rispettiva estensione secondaria 203 parallela alla prima direzione 100.
Preferibilmente il parapetto 58 comprende una pluralità di cerniere 63 per incernierare ciascuna seconda porzione 60, in corrispondenza di una rispettiva estremità 61, ad una rispettiva estremità 62 della rispettiva prima porzione 59. Esemplarmente ciascuna cerniera 63 ha un asse di rotazione 105 parallelo alla prima direzione 100.
In tal modo, quando la struttura di base 2 è nella seconda configurazione, ciascuna seconda porzione 60 può assumere alternativamente una prima posizione (non mostrata quando il dispositivo è nella seconda configurazione), in cui la seconda porzione 60 giace adiacente e parallela alla rispettiva prima porzione 59, e una seconda posizione (mostrata in figura 1), in cui la rispettiva estensione prevalente 202 della seconda porzione 60 definisce un angolo di apertura 302 (e.g. pari a 90°) con la direzione di sviluppo principale 101 del rispettivo braccio. Esemplarmente l’angolo di apertura 302 è adiacente al rispettivo braccio e rivolto verso l’altro braccio.
Come mostrato in figura 4, quando la struttura di base 2 è nella prima configurazione, ciascuna seconda porzione 60 può assumere la prima posizione.
Esemplarmente ciascuna prima 59 e seconda porzione 60 comprende due rispettivi montanti 64, paralleli alla prima direzione 100, posti rispettivamente in corrispondenza di estremità della rispettiva porzione, e una pluralità di correnti longitudinali 65, paralleli alla rispettiva estensione prevalente, colleganti i due rispettivi montanti 64.
Esemplarmente ciascuna seconda porzione 60 comprende, in corrispondenza di una estremità libera, un elemento di appoggio a terra 66 regolabile in altezza.
In una forma realizzativa alternativa, non mostrata, la piastra superiore è simmetrica alla piastra inferiore 11 rispetto ad un piano di simmetria orizzontale e pertanto dotata di rispettivi fermi corsa superiori. Inoltre sia la piastra superiore sia la piastra inferiore possono essere dotate di fori passanti verticalmente allineati e distribuiti tra i due rispettivi fermi corsa. In tal modo il primo e secondo braccio 4 e 5 possono essere fissati (ad esempio tramite un rispettivo perno che impegna i suddetti fori verticalmente allineati e il rispettivo foro 17) in una o più posizioni angolari intermedie tra le due posizioni estremanti, in modo che la struttura di base possa assumere rispettive ulteriori configurazioni operative intermedie tra la prima e la seconda configurazione. In una forma realizzativa non mostrata, le cerniere di accoppiamento del primo e/o secondo braccio sono realizzate tramite un rispettivo manicotto solidale al braccio e inserito ad esempio sul corpo principale per consentire la rotazione del braccio.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo anticaduta e per il recupero di persone (1) comprendente: - una struttura di base autoportante (2) e comprendente un corpo di base (3) e un primo (4) e un secondo braccio (5) fissati a detto corpo di base (3), - un montante (6) fissato a detto corpo di base (3) e - un braccio di supporto (7) fissato a detto montante (6), dove il primo braccio (4) è accoppiato a detto corpo di base (3) in modo che detta struttura di base (2) possa assumere alternativamente una prima configurazione in cui detto primo braccio (4) è vicino a detto secondo braccio (5) e una seconda configurazione nella quale detto primo braccio (4) è ruotato, o roto-traslato, in allontanamento da detto secondo braccio (5) rispetto alla prima configurazione.
- 2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, dove detto secondo braccio (5) è anch’esso accoppiato a detto corpo di base (3) in modo che nella seconda configurazione detto secondo braccio (5) è ruotato, o roto-traslato, in allontanamento dal primo braccio (4) rispetto alla prima configurazione.
- 3. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, dove detto primo braccio (4), o entrambi detti primo (4) e secondo braccio (5), è/sono incernierato/i a detto corpo di base (3) in modo che detta struttura di base (2) possa assumere una o più ulteriori configurazioni operative intermedie tra dette prima e seconda configurazione, dove in detta seconda configurazione, ed eventualmente in una o più di dette ulteriori configurazioni, un angolo (300) formato da rispettive direzioni principali di sviluppo (101) del primo (4) e secondo braccio (5) è maggiore o uguale a 60°, e/o minore o uguale a 120°, dove una lunghezza di ciascun primo (4) e secondo braccio (5) lungo detta direzione principale di sviluppo (101) è maggiore o uguale a 150 cm, e/o minore o uguale a 250 cm, e dove in detta prima configurazione il primo (4) e il secondo braccio (5) sono tra loro adiacenti e paralleli.
- 4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto primo braccio (4), o entrambi detti primo (4) e secondo braccio (5), è/sono incernierato/i a detto corpo di base (3) in corrispondenza di una rispettiva prima estremità (8) prossimale a detto corpo di base (3), dove rispettivi assi di cerniera (102) di detto primo braccio (4), o di entrambi detti primo (4) e secondo braccio (5), sono paralleli ad una prima direzione (100) di sviluppo del dispositivo (1), dove detta struttura di base (2) comprende una rispettiva cerniera (9) per il primo braccio (4), o per detti primo (4) e secondo braccio (5), dove dette cerniere (9) sono tra loro distinte e separate e preferibilmente complanari rispetto a un piano ortogonale a detta prima direzione (100).
- 5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto corpo di base (3) è rigido, dove il corpo di base (3) comprende un corpo principale (10) e una piastra inferiore (11) e una piastra superiore (12) rigidamente fissate al corpo principale (10) ad una reciproca distanza lungo una prima direzione (100) di sviluppo del dispositivo (1), dove una rispettiva prima estremità (8) del primo braccio (4), o di detti primo (4) e secondo braccio (5), si trova interposta tra le due piastre, dove ciascuna cerniera (9) comprende un perno (13) passante le due piastre (11, 12) e la rispettiva prima estremità (8) del rispettivo braccio (4, 5), dove detto corpo di base (3) comprende un rispettivo elemento di blocco (14) per il primo braccio (4), o per detti primo (4) e secondo braccio (5), e dove ciascun elemento di blocco (14) è strutturato per bloccare il rispettivo braccio nella seconda configurazione.
- 6. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto corpo di base (3) comprende un elemento di movimentazione (20), strutturato per consentire lo spostamento di detto dispositivo (1) lungo una superficie di appoggio, dove detto elemento di movimentazione (20) comprende una o più ruote (25), dove ciascuno di detti primo (4) e secondo braccio (5) comprende una rispettiva maniglia (21) situata in corrispondenza di una seconda estremità (22) del rispettivo braccio distale dal corpo di base (3), dove detto corpo di base (3) comprende uno e uno solo rispettivo elemento di appoggio a terra (23), dove ciascuno di detti primo (4) e secondo braccio (5) comprende uno e uno solo rispettivo elemento di appoggio a terra (24) disposti in corrispondenza di detta seconda estremità (22) di detti primo (4) e secondo braccio (5) distale da detto corpo di base (3), dove uno o più di detti elementi di appoggio a terra (23, 24) è/sono regolabile/i in altezza.
- 7. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto corpo di base (3) comprende due rispettivi fermi corsa (26) per detto primo braccio (4), preferibilmente anche per detto secondo braccio (5), detti due rispettivi fermi corsa (26) essendo disposti da parti opposte del rispettivo braccio per identificare due posizioni estremanti di rotazione del primo (4) e/o del secondo braccio (5) rispetto al corpo di base (3) e dove le due posizioni estremanti di rotazione del primo (4) e preferibilmente del secondo braccio (5) corrispondono rispettivamente alla prima e alla seconda configurazione della struttura di base (2).
- 8. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto montante (6) è fissato a detto corpo di base (3) in modo tale da poter ruotare, rispetto a detto corpo di base (3), attorno ad un rispettivo asse di rotazione, sostanzialmente parallelo a detta prima direzione (100), dove detto corpo di base (3) comprende una porzione di montaggio (27) di detto montante (6), dove detta porzione di montaggio (27) comprende una cavità (28) almeno parzialmente chiusa in corrispondenza di una sua estremità inferiore e controsagomata ad una porzione di estremità inferiore (30) di detto montante (6), detta porzione di estremità inferiore (30) di detto montante (6) essendo inserita in detta cavità (28) e dove detto montante ha forma cilindrica.
- 9. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detto dispositivo (1) comprende un parapetto (58) fissato, preferibilmente superiormente e rimovibilmente, a detta struttura di base (2), preferibilmente a detti primo e secondo braccio (4, 5).
- 10. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, dove detto parapetto (58) comprende, per ciascun braccio, una prima porzione (59) solidalmente fissata, preferibilmente superiormente e rimovibilmente, al rispettivo braccio, dove detto parapetto (58) comprende inoltre, per ciascun braccio (4, 5), una seconda porzione (60) strutturata per poter essere movimentata relativamente al rispettivo braccio, dove ciascuna seconda porzione (60), in corrispondenza di una rispettiva estremità (61), è incernierata alla rispettiva prima porzione (59) del parapetto (58), dove, quando la struttura di base (2) è in detta seconda configurazione, ciascuna seconda porzione (60) è strutturata per assumere alternativamente una prima posizione, in cui la seconda porzione (60) giace adiacente e parallela alla rispettiva prima porzione (59), e una seconda posizione, in cui una rispettiva estensione prevalente (202) della seconda porzione (60) definisce un angolo di apertura (302), sostanzialmente retto, con una direzione di sviluppo principale (101) del rispettivo braccio, dove, quando la struttura di base (2) è in detta prima configurazione, ciascuna seconda porzione (60) è strutturata per assumere detta prima posizione.
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