IT201800006120A1 - Apparato per la denocciolatura di olive - Google Patents

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    • A23NMACHINES OR APPARATUS FOR TREATING HARVESTED FRUIT, VEGETABLES OR FLOWER BULBS IN BULK, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; PEELING VEGETABLES OR FRUIT IN BULK; APPARATUS FOR PREPARING ANIMAL FEEDING- STUFFS
    • A23N1/00Machines or apparatus for extracting juice
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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Description

APPARATO PER LA DENOCCIOLATURA DI OLIVE
DESCRIZIONE
Campo tecnico dell’invenzione
La presente invenzione attiene al settore della lavorazione di frutta a nocciolo, in particolare di olive da olio.
L’invenzione fornisce un apparato per separare le polpe dei frutti dai rispettivi noccioli, ed è configurato per operare una lavorazione efficace dei frutti a bassa velocità.
Questo tipo di lavorazione consente di ottenere, con particolare riferimento alle olive, una pasta di olive denocciolate che presenta migliori caratteristiche reologiche rispetto a quella ottenuta mediante macchine centrifughe di tipo tradizionale, con potenziali migliori efficienze e rendimenti delle successive fasi di estrazione dell’olio.
Background
La qualità degli oli di oliva dipende in massima parte dalle caratteristiche della materia prima, cioè dalla qualità delle drupe dell’olivo (nel seguito, per semplicità, olive).
Tradizionalmente, il processo di estrazione dell’olio dalle olive comprende due fasi: la macinazione delle olive e la successiva separazione dell’olio dalla materia macinata che comprende altri componenti sia solidi, sia liquidi.
Nella fase di macinazione (molitura), avviene la rottura delle pareti delle cellule delle olive e la conseguente fuoriuscita dei succhi. Dalla molitura si ottiene un prodotto definito ‘pasta d’olive’, comprendente una fase solida -definita ‘sansa’-e una fase liquida, - definita ‘mosto oleoso’ - costituita da un’emulsione di acqua e olio.
Successivamente, è prevista la fase di gramolatura, che consiste nel rimescolamento della ‘pasta d'olive’, allo scopo di omogeneizzare la massa, favorire la rottura delle emulsioni e l’aggregazione delle particelle di olio.
Si procede, quindi, con l’estrazione dell’olio, che viene separato dalla sansa e dalle acque di vegetazione già nel decanter (frantoi a ciclo continuo), o in una successiva fase di centrifugazione del mosto oleoso (frantoi a presse e fiscoli).
I sistemi più diffusi per la molitura e l’estrazione degli oli di oliva prevedono la processazione di olive intere, compresi i noccioli. Proprio questi ultimi, nella fase di gramolatura, sviluppano attività enzimatiche lipossidasiche (lipolitiche e perossidative) che modificano le caratteristiche organolettiche degli oli e ne pregiudicano stabilità e conservabilità.
Si è infatti osservato che, nei processi di estrazione dell’olio, la molitura di olive già denocciolate risulta nell’ottenimento di oli presentanti una maggiore stabilità, nonché migliori caratteristiche nutraceutiche e sensoriali, rispetto agli oli ottenuti dalla molitura di olive intere.
In particolare, se confrontati con gli oli ottenuti da olive intere, negli oli di sola polpa (denocciolati) si sono evidenziati miglioramenti nei parametri connessi alla qualità e alla resistenza all’ossidazione, quali un minore numero di perossidi e acidità libera, nonché valori più elevati di antiossidanti fenolici, che rallentano le alterazioni dell’olio, prolungandone la shelf life. Inoltre, a livello dell’organismo umano, l’assunzione di tali molecole, capaci di contrastare l’azione negativa dei radicali liberi, è da considerare estremamente importante.
Ancora, vantaggiosamente, i noccioli ottenuti come scarto dall’attività di estrazione dell’olio, soprattutto se integri, trovano collocazione e valorizzazione mercatale come combustibile, nonché con riferimento all’estrazione di ulteriore olio dalla mandorla, destinato all’industria farmaceutica e cosmetica.
Pertanto, il problema di un’efficace separazione delle olive dai noccioli è molto sentito nel settore agro-alimentare. Ad oggi, le soluzioni tecniche riguardanti la denocciolatura delle olive da olio consentono la separazione del nocciolo dalla polpa dell’oliva per proiezione centrifuga, influendo negativamente sulle caratteristiche reologiche delle paste e sui rendimenti delle successive fasi di estrazione.
Sommario dell’invenzione
Il problema tecnico posto e risolto dalla presente invenzione è pertanto quello di fornire una macchina configurata per effettuare la separazione della polpa dai noccioli delle olive da olio, limitando le sollecitazioni sulla polpa al fine di ottimizzare i rendimenti delle successive fasi di estrazione e salvaguardare la qualità e le peculiari caratteristiche di origine nel prodotto finito.
Tale problema viene risolto da un apparato secondo la rivendicazione 1.
Secondo un primo aspetto dell’invenzione, l’apparato comprende sostanzialmente un corpo di base fisso e un corpo mobile, configurato per poter ruotare rispetto al corpo di base. L’accoppiamento tra il corpo mobile e il corpo di base determina la definizione di una camera di lavorazione, in cui le olive da denocciolare sono introdotte e soggette a sollecitazioni meccaniche che determinano la separazione della polpa dal nocciolo.
La configurazione dell’apparato è tale che il moto relativo tra i due corpi fisso e mobile determina simultaneamente una compressione e una abrasione reciproca delle olive presenti all’interno della camera di lavorazione.
In particolare, la camera di lavorazione presenta un profilo a spirale conformato per convogliare le olive da una bocca di ingresso fino ad una regione perimetrale della camera stessa.
Secondo varianti preferite di realizzazione, la camera di lavorazione presenta un volume interno decrescente procedendo lungo il profilo a spirale, dalla bocca di ingresso delle olive verso la regione perimetrale della camera di lavorazione.
L’avanzamento obbligato delle olive entro la camera di lavorazione a volume variabile realizza un’azione di pressione -o costrizione- sulle drupe, oltre a favorire un’azione di abrasione reciproca da parte delle stesse olive. Grazie alla combinazione di tali azioni meccaniche, si realizza la separazione della polpa dal nocciolo e lo spappolamento della polpa delle olive, con i fluidi e la polpa estrusi per pressione attraverso dei fori ricavati nel corpo di base.
I noccioli, integri e puliti, sono espulsi per forza centrifuga, al termine del percorso a spirale interno alla parte mobile, ad esempio mediante una apertura ricavata in corrispondenza di una regione perimetrale del corpo di base.
Secondo forme di realizzazione preferite dell’apparato, l’espulsione dei noccioli è operata attraverso una luce perimetrale, o meglio una fessura tra la parte superiore mobile e la base fissa, detta luce presentante uno sviluppo circolare.
Secondo ulteriori aspetti, la presente invenzione è configurata in maniera tale da eseguire efficacemente tali azioni a bassa velocità, ad esempio ad una velocità indicativamente compresa tra 15 e 30 giri al minuto, ovvero tra 4 e 2 secondi per giro, del corpo mobile.
Tale velocità contenuta consente di evitare il surriscaldamento della pasta di olive ottenuta mediante estrusione, con riduzione del degrado delle caratteristiche qualitative dell’olio estratto. Inoltre, vantaggiosamente, sono ridotti i tempi di gramolatura.
Vantaggiosamente, l’apparato secondo la presente invenzione consente di operare la separazione dal nocciolo e lo spappolamento della polpa delle olive mediante costrizione, abrasione ed estrusione a bassa velocità. Tale operazione è realizzata evitando l’emulsione dell’olio nell’acqua, quindi migliorando le caratteristiche reologiche della pasta ottenuta ed il rendimento delle successive operazioni di separazione dei componenti (sansa, acqua di vegetazione, olio).
Pertanto, la denocciolatura mediante l’apparato oggetto della presente invenzione influisce positivamente su alcuni fondamentali parametri di processo che condizionano significativamente i rendimenti delle successive fasi di estrazione e, potenzialmente, le caratteristiche organolettiche e nutraceutiche degli oli ottenibili dalle paste di olive così denocciolate.
Altri vantaggi, caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione, presentate a scopo esemplificativo e non limitativo.
Descrizione breve delle figure
Verrà fatto riferimento alle Figure allegate, in cui:
− la Figura 1 mostra una vista in prospettiva frontale, in configurazione esplosa, di un apparato secondo la presente invenzione;
− la Figura 2 mostra una vista in prospettiva, parzialmente in sezione, di una forma di realizzazione preferita di un corpo mobile compreso in un apparato secondo la presente invenzione;
− la Figura 3 mostra schematicamente una forma di realizzazione preferita di un profilo a spirale del canale di captazione delle olive;
− la Figura 4 mostra una vista in prospettiva della superficie interna di una forma di realizzazione preferita di un corpo mobile secondo la presente invenzione;
− la Figura 5 una vista in prospettiva dall’alto di una forma di realizzazione preferita di un corpo di base secondo la presente invenzione;
− la Figura 6 mostra una vista in sezione del corpo di base di Figura 5;
− la Figura 7 mostra una vista in prospettiva dal basso del corpo di base di Figura 5, durante una fase di estrusione della polpa delle olive;
− la Figura 8 mostra una vista in prospettiva frontale di una forma di realizzazione preferita di un apparato secondo la presente invenzione, in che in particolare si riferisce ad un prototipo dell’apparato sviluppato in scala ridotta.
Le Figure suindicate sono da intendersi esclusivamente a fini esemplificativi e non limitativi. In particolare, le lunghezze, gli spessori e le proporzioni reciproche tra gli elementi ivi rappresentati possono presentare parametri dimensionali diversi -maggiorati o ridotti- rispetto a quanto descritto nella sezione a seguire, a scopo di chiarezza di rappresentazione.
Descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite
Con riferimento alla Figure 1 e 8, una forma di realizzazione preferita di un apparato di separazione delle olive dai noccioli secondo la presente invenzione è complessivamente denotata con 1.
L’apparato 1 comprende sostanzialmente un corpo di base 2 e un corpo mobile 3 configurato per poter ruotare rispetto al corpo di base 2. L’accoppiamento tra corpo mobile 3 e corpo di base 2 determina la definizione di una camera di lavorazione, in cui le olive da denocciolare sono soggette a sollecitazioni meccaniche che determinano la separazione delle polpe dai rispettivi noccioli.
La configurazione dell’apparato 1 è tale che il moto relativo tra i due corpi 2, 3 suddetti determina simultaneamente una compressione e una abrasione reciproca delle olive presenti all’interno della camera di lavorazione, come potrà essere meglio apprezzato a seguire.
Come mostrato nelle Figure da 5 a 7, il corpo di base 2 presenta una configurazione complessiva sostanzialmente piastriforme o meglio discoidale, in quanto preferibilmente è conformato a piatto.
Il corpo di base 2 comprende una superficie di supporto 8 delle olive, che realizza una faccia inferiore della suddetta camera di lavorazione. La superficie di supporto 8 può presentare una o più scanalature radiali 17, a realizzare delle zigrinature intese a favorire l’abrasione e il distacco della polpa delle olive dal rispettivo nocciolo.
Preferibilmente, tali scanalature 17 presentano una profondità decrescente procedendo dal centro verso la periferia della superficie 8, e ancora più preferibilmente sono disposte a reciproche distanze radiali di valore costante, secondo una configurazione simmetrica rispetto al centro di detta superficie 8, quando quest’ultima presenta un profilo circolare in pianta.
In particolare, la superficie di supporto 8 può presentare una conformazione lievemente concava, con concavità maggiore in corrispondenza di una porzione centrale del corpo di base 2. In altre parole, il corpo di base 2 può presentare una lieve rastremazione dalla periferia verso la porzione centrale del corpo di base 2, meglio visibile in Figura 6.
La superficie di supporto 8 reca una pluralità di aperture 5, passanti rispetto al corpo di base 2, preferibilmente recanti sezione circolare, e ancora più preferibilmente a sviluppo sostanzialmente rettilineo. Tali aperture sono atte a realizzare dei fori di sgrondo, in altre parole sono configurate per consentire il passaggio della polpa delle olive e di materia fluida, e a non consentire il passaggio dei rispettivi noccioli.
Naturalmente, è da intendersi che il dimensionamento della sezione di passaggio di tali aperture 5 è funzione di parametri caratteristici delle olive, o in generale dei frutti, trattati. A fini esemplificativi, si indicano possibili diametri delle aperture 5 pari a 4, 5 o 6 mm, a seconda della tipologia di olive da denocciolare (dimensioni delle drupe e/o dei noccioli, grado di maturazione della polpa).
Mediante le aperture 5 è realizzata pertanto una estrusione della polpa delle olive e della ulteriore materia fluida. I rispettivi noccioli, invece, sono espulsi dalla camera di lavorazione mediante mezzi di scarico dedicati 7, disposti preferibilmente in corrispondenza di una regione periferica dell’apparato 1 compresa tra il corpo di base 2 e il corpo mobile 3.
Tali mezzi di scarico 7 possono in particolare comprendere una luce o apertura ricavata in corrispondenza di una regione perimetrale del corpo di base 2. Tale apertura presenta preferibilmente una conformazione anulare continua, che preferibilmente si sviluppa secondo una corona perimetrale del corpo di base 2.
Secondo forme di realizzazione preferite dell’apparato, l’espulsione dei noccioli è operata attraverso una fessura o intercapedine tra il corpo mobile 3 e il corpo di base 2.
Una volta espulsi, i noccioli possono essere raccolti e incanalati da uno scivolo collettore verso un convogliatore, ad esempio a nastro o a coclea. Secondo tale configurazione, i noccioli espulsi sono integri e puliti. In particolare, il corpo di base 2 può essere collegato ad una vasca di raccolta dei fluidi dotata di collettore alla pompa di alimentazione di una gramola/decanter.
Il corpo di base 2 può essere supportato in maniera fissa all’interno di un carter (corpo macchina), a sua volta dotato di elementi strutturali dedicati, ad esempio delle gambe, per consentirne l’appoggio, come anche la movimentazione ed il trasporto.
Le olive sono addotte alla camera di lavorazione mediante mezzi di alimentazione che comprendono una bocca o luce di adduzione 4 compresa in, o meglio ricavata da, il corpo mobile 3, di cui una forma di realizzazione preferita è mostrata nelle Figure da 2 a 4.
In particolare, il corpo mobile 3 è disposto superiormente al corpo di base 2 nella realizzazione dell’accoppiamento con il medesimo, con la luce di adduzione 4 collocata in posizione superiore a detto corpo mobile 3, in maniera tale che le olive siano indotte ad entrare nella camera di lavorazione, almeno parzialmente, per gravità. La luce di adduzione è posta preferibilmente in una posizione centrale del corpo mobile 3, in particolare, in uso, in corrispondenza del punto più alto del corpo mobile 3.
Il corpo mobile 3 può presentare una conformazione complessiva sostanzialmente a campana o tronco-conica, e comprende una superficie interna concava rivolta verso il corpo di base 2 nell’accoppiamento con lo stesso.
La superficie interna del corpo mobile 3 è conformata a realizzare un canale 6 di captazione e convogliamento, in particolare configurato per indurre il contenimento e la traslazione delle olive, alimentate mediante la luce di adduzione 4, verso la regione perimetrale della camera di lavorazione.
In sostanza, la superficie interna concava comprende una o più paratie laterali e una parete principale (superiore in uso) di tale canale 6, che in uso è affacciata, o meglio contrapposta, alla superficie di supporto 8 del corpo di base 2.
Le paratie sono disposte sostanzialmente secondo un orientamento ortogonale rispetto alla parete superiore. La parete principale, invece, può sostanzialmente seguire l’andamento concavo della superficie interna del corpo mobile 3.
Tale conformazione può essere ottenuta direttamente al momento della creazione della superficie interna stessa, oppure successivamente, mediante l’applicazione alla superficie interna concava delle paratie laterali atte a definire appunto il canale di captazione e convogliamento 6 delle olive.
Preferibilmente, le suddette paratie laterali sono disposte in maniera tale che il canale di captazione e convogliamento 6 si sviluppi secondo un andamento a spirale, avvolgendosi su sé stesso, procedendo dalla luce di adduzione 4 verso una porzione periferica della camera di lavorazione, come mostrato schematicamente in Figura 3.
In virtù della conformazione concava della superficie interna del corpo mobile 3, la sezione di passaggio del canale di captazione e convogliamento 6 si riduce andando dalla luce di adduzione 4 verso la porzione periferica di detto corpo mobile 3. Corrispondentemente, si riduce l’altezza delle paratie spiraliformi del canale di captazione e convogliamento 6.
In uso, la suddetta superficie interna è affacciata sul corpo di base 2 in maniera tale che le paratie spiraliformi e la parete superiore del canale 6 definiscano la camera di lavorazione delle olive insieme alla superficie di supporto 8.
Tale camera di lavorazione presenta un volume variabile, che in particolare si riduce andando dalla luce di adduzione 4 verso la regione perimetrale della camera stessa. La riduzione del volume della camera di lavorazione è dovuta sostanzialmente alla riduzione della sezione di passaggio del canale 6 rispetto al corpo di base 2, procedendo dalla luce di adduzione 4 verso la regione perimetrale del corpo mobile 3.
Il corpo mobile 3 è accoppiato con il corpo di base 2 in maniera tale da conservare un grado di libertà in rotazione intorno ad un asse di rotazione A, sostanzialmente ortogonale rispetto alla superficie di supporto 8 del corpo di base 2.
L’asse di rotazione A preferibilmente coincide con un asse di simmetria centrale del corpo di base 2 e/o del corpo mobile 3. Inoltre, la luce di adduzione 4 è disposta preferibilmente in corrispondenza dell’asse di rotazione A, che può coincidere con un asse di simmetria della luce di adduzione 4 stessa.
Preferibilmente, il corpo mobile 3 è configurato per ruotare secondo un verso di rotazione concorde con il verso di sviluppo del canale a spirale 6 dalla luce di adduzione 4 verso la periferia della camera di lavorazione.
In altre parole, il profilo interno del corpo mobile 3 è costituito da un settore a rampa - con origine in corrispondenza della luce di adduzione 4 - per la captazione ed il convogliamento delle olive all’interno del percorso a spirale, lungo il quale le olive vengono progressivamente compresse e traslate verso l’esterno della macchina.
Pertanto, la rotazione del corpo mobile 3 provoca la separazione delle polpe dai noccioli per l’azione combinata di spinta, costrizione ed abrasione reciproca delle drupe, coadiuvata dalle eventuali scanalature 17 presenti sulla superficie di supporto 8 del corpo di base 2.
La polpa è quindi estrusa per pressione attraverso le aperture 5 della superfice di supporto 8, in cui la pressione è esercitata dalla progressiva riduzione di volume della camera di lavorazione nel percorso a spirale lungo il quale le olive sono costrette a causa della rotazione del corpo mobile 3.
Contestualmente all’estrusione della polpa, i noccioli sono soggetti ad un moto di traslazione indotto dal profilo spiraliforme del canale 6, che li indirizza verso la regione perimetrale dell’insieme corpo mobile/corpo fisso, in cui sono presenti i mezzi di scarico 7.
La velocità di rotazione del corpo mobile 3 può essere indicativamente compresa tra 15 e 30 giri al minuto, variabile in funzione di molteplici fattori, in primo luogo le dimensioni complessive della macchina e la distanza tra le spire del canale 6 definite dalle paratie (in una macchina con diametro maggiore, le drupe percorreranno una maggiore distanza lineare, a velocità superiore, per coprire il percorso dalla luce di adduzione 4 all’uscita dei noccioli in corrispondenza dei mezzi di scarico 7, rispetto ad una macchina a diametro minore).
Nello specifico, può essere previsto un elemento di perno, ad esempio ricavato dal corpo di base 2, configurato per impegnarsi con il corpo mobile 3 affinché il corpo di base 2 sia accoppiabile meccanicamente con il corpo mobile 3, e il corpo mobile 3 sia disposto in posizione centrata rispetto al corpo di base 2 durante l’accoppiamento. Il perno realizza inoltre un primo elemento di guida al convogliamento delle drupe nella camera di lavorazione definita tra il corpo mobile 3 ed il corpo di base 2.
Preferibilmente, l’apparato 1 comprende mezzi di azionamento selettivo del corpo mobile 3 atti a portarlo in rotazione intorno all’asse A, comprendenti ad esempio un motore elettrico a velocità variabile, con trasmissione a cinghia e puleggia o a ingranaggi, presentante preferibilmente un blocco di sicurezza da sovraccarichi, come anche l’inversione del senso di rotazione in esercizio.
Ancora, l’apparato 1 può prevedere mezzi di interfaccia per il controllo (anche da remoto) di tali mezzi di azionamento e/o per consentire la regolazione della velocità di rotazione del corpo mobile 3 da parte di un operatore.
La configurazione complessiva dell’apparato 1 è tale che la rotazione intorno all’asse A di detto corpo mobile 3 rispetto a detto corpo di base 2 comporta l’estrusione della polpa delle olive addotte nella camera di lavorazione attraverso le aperture 5 e l’espulsione dei noccioli integri di tali olive attraverso i mezzi di scarico 7.
Tali azioni meccaniche di estrusione della polpa dalle aperture 5 ed espulsione dei noccioli mediante i mezzi di scarico 7 sono causate dalla rotazione del corpo mobile 3 rispetto al corpo fisso 2, in particolare rispetto alla superficie di supporto 8. Ciò coincide con la rotazione delle paratie del canale 6, che genera una forza centrifuga sulle olive presenti nello stesso canale 6, le quali sono dunque indotte ad avanzare lungo il canale 6 dalla luce di adduzione 4 verso la regione perimetrale della camera di lavorazione.
Durante tale percorso, le olive sono soggette ad una pressione maggiore della pressione esterna alla camera di lavorazione (cioè della pressione standard dell’ambiente esterno) indotta dal restringimento della sezione di passaggio del canale 6, dovuta alla concorrente concavità (o rastremazione) della superficie interna del corpo mobile 3 e della superficie di supporto 8 del corpo di base 2.
La combinazione di tutte le suddette sollecitazioni causa una compressione e un’abrasione reciproca tra le olive che risulta nella estrusione della polpa delle olive stesse attraverso le aperture 5. Contemporaneamente, i noccioli sono spinti - per azione del profilo spiraliforme del canale 6 - verso i mezzi di espulsione 7, ovvero convogliati nell’apertura (intercapedine) anulare ricavata tra il corpo di base 2 ed il corpo mobile 3, in corrispondenza della porzione perimetrale esterna.
Ancora, il corpo mobile 3 può comprendere ulteriori mezzi di supporto 9 rispetto al corpo di base 2, configurati per realizzare una guida alla rotazione del corpo mobile 3 rispetto appunto al corpo di base 2. I mezzi di supporto 9 sono disposti in corrispondenza della porzione periferica del corpo mobile 3, esternamente alla sua regione perimetrale. Tali mezzi 9 comprendono preferibilmente un cuscinetto a sfere (semiguscio superiore), o in alternativa una pluralità di coppie di rotelle disposte simmetricamente rispetto all’asse A.
In accordo con quanto appena descritto, il corpo di base 2 può comprendere mezzi di guida 10 per rispettivi detti mezzi di supporto 9, i quali mezzi di guida 10 comprendono una pista (semiguscio inferiore del cuscinetto a sfere) o un binario configurato per impegnarsi con le suddette ruote, ad esempio a sviluppo anulare. In alternativa, i suddetti mezzi di guida 10 possono essere ricavati in corrispondenza del profilo perimetrale del corpo macchina nel quale è alloggiato il corpo di base 2.
Secondo una forma di realizzazione preferita dell’apparato 1, il corpo di base 2 e/o il corpo mobile 3 presentano in pianta un profilo circolare, ancora più preferibilmente simmetrico, in cui entrambi i corpi 2, 3 presentano il medesimo asse di simmetria centrale A.
Secondo varianti preferite dell’apparato 1, il volume interno della camera di lavorazione è variabile in funzione del diametro trasversale dei noccioli delle drupe da processare mediante la regolazione della distanza tra la superficie di supporto 8 del corpo di base 2 e la parete superiore del canale 6 tramite apposizione di un eccentrico o puntone a vite sulle flange di collegamento del suddetto binario/semiguscio inferiore del cuscinetto a sfere al corpo macchina. In alternativa, tale distanza può essere regolata mediante analoghi eccentrici o puntoni a vite sulle flange di collegamento delle ruote di appoggio/semiguscio superiore del cuscinetto a sfere del corpo mobile 3, rispetto al corpo di base 2.
Insieme all’apparato 1 per la denocciolatura di olive possono essere previsti ulteriori dispositivi ad esso accessori per consentire l’alimentazione delle olive all’apparato e la successiva processazione della polpa e dei noccioli.
Ad esempio, possono essere previsti mezzi di adduzione delle olive, in particolare comprendenti una tramoggia, con alimentatore a coclea o nastro trasportatore, in comunicazione con la luce di adduzione 4.
Ancora, possono essere connessi all’apparato 1 mezzi di convogliamento della polpa estrusa ad un contenitore di raccolta, che preferibilmente è collocato inferiormente alla superficie di supporto 8 del corpo di base 2, in maniera tale da raccogliere la polpa estrusa che cade per gravità.
In particolare, possono essere previsti mezzi di raccolta sagomati ad imbuto posti al di sotto della superfice di supporto 8 del corpo di base 2, atti a raccogliere e convogliare la polpa estrusa alla gramola (o direttamente al decanter) grazie all’azione di una pompa.
Inoltre, si possono prevedere mezzi di convogliamento della polpa estrusa, ad esempio condotte di distribuzione, preferibilmente comprendenti mezzi per la circolazione forzata della polpa estrusa.
Si intende dunque che l’apparato 1 come sopra descritto in accordo a forme di realizzazione preferite, nonché il metodo implementato mediante tale apparato, possano trovare applicazione in tutti i contesti dell’olivicoltura da olio, per diversificare e valorizzare il prodotto finito anche verso altre tipologie mercatali (olio di sola polpa).
L’apparato 1 secondo la presente invenzione è stato descritto con riferimento alla denocciolatura di olive da olio, ma è da intendersi che possa essere impiegato per la separazione della polpa dai noccioli con riferimento ad altri frutti a nocciolo, per la produzione di paste e/o succhi di polpa.
Naturalmente, l’applicazione ad altri tipi di frutta comporta la variazione di alcune specifiche dimensionali, ad esempio il diametro dei fori di passaggio presenti nella superficie di estrusione e/o la velocità di rotazione della campana, che si ritengono alla portata dei tecnici esperti del settore.
La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento a forme preferite di realizzazione. È da intendersi che possano esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, come definito dall’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (17)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1) per denocciolare olive, comprendente: - un corpo di base (2) comprendente una superficie di supporto (8) delle olive, detta superficie di supporto (8) presentando una pluralità di aperture (5) passanti atte a consentire il passaggio della polpa delle olive e a non consentire il passaggio dei rispettivi noccioli; - un corpo mobile (3) comprendente una luce di adduzione (4) delle olive, detto corpo mobile (3) presentando una superficie interna conformata a realizzare un canale di captazione (6) per il convogliamento delle olive alimentate mediante detta luce di adduzione (4), il quale canale di captazione (6) si sviluppa secondo un andamento a spirale da detta luce di adduzione (4) verso una porzione periferica di detto corpo mobile (3), in cui la sezione di passaggio di detto canale di captazione (6) si riduce andando da detta luce di adduzione (4) verso detta porzione periferica di detto corpo mobile (3), detta superficie interna essendo affacciata su detto corpo di base (2) in maniera tale che detto canale di captazione (6) e detta superficie di supporto (8) sono disposti a definire una camera di lavorazione, in cui detto corpo mobile (3) è accoppiato con detto corpo di base (2) in maniera tale da conservare un grado di libertà in rotazione intorno ad un asse di rotazione (A) sostanzialmente ortogonale rispetto a detta superficie di supporto (8); e - mezzi di scarico (7) dei noccioli, disposti in corrispondenza di una regione periferica di detto apparato (1) compresa tra detto corpo di base (2) e detto corpo mobile (3); la configurazione complessiva di detto apparato (1) essendo tale che la rotazione di detto corpo mobile (3) rispetto a detto corpo di base (2) comporta l’estrusione della polpa delle olive addotte in detta camera di lavorazione attraverso detta pluralità di aperture (5) e l’espulsione dei noccioli di tali olive attraverso detti mezzi di scarico (7).
  2. 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detta camera di lavorazione presenta un volume variabile, che si riduce andando da detta luce di adduzione (4) verso detta porzione periferica di detto corpo mobile (3).
  3. 3. Apparato (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto corpo mobile (3) è configurato per ruotare ad una velocità compresa tra 15 e 30 giri al minuto.
  4. 4. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo mobile (3) è configurato per ruotare secondo un verso di rotazione concorde con il verso di sviluppo di detto canale di captazione (6) da detta luce di adduzione (4) verso detta porzione periferica di detto corpo mobile (3).
  5. 5. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto asse di rotazione (A) coincide con un asse di simmetria di detto corpo di base (2) e/o di detto corpo mobile (3).
  6. 6. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo mobile (3) è complessivamente conformato a campana, o presenta una conformazione complessivamente tronco-conica.
  7. 7. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta luce di adduzione (4) è disposta in posizione centrale rispetto a detto corpo mobile (3), preferibilmente in corrispondenza di detto asse di rotazione (A).
  8. 8. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui: - detto corpo mobile (3) comprende mezzi di supporto (9) in corrispondenza di detta porzione periferica, in corrispondenza di una regione perimetrale della stessa, e - detto corpo di base (2) è associato a mezzi di guida (10) per detti mezzi di supporto (9), in cui l’accoppiamento di detti mezzi di supporto (9) con detti mezzi di guida (10) è atto a consentire la suddetta rotazione di detto corpo mobile (3) rispetto a detto corpo di base (2).
  9. 9. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di supporto (9) comprendono una o più ruote disposte esternamente a detto corpo mobile (3) e detti mezzi di guida (10) comprendono un binario configurato per impegnarsi con dette una o più ruote.
  10. 10. Apparato (1) secondo la rivendicazione 9, in cui detto corpo di base (2) è supportato in maniera fissa all’interno di un corpo macchina e detto binario è ricavato lungo un profilo perimetrale di detto corpo macchina.
  11. 11. Apparato (1) secondo la rivendicazione 8, in cui in cui detto corpo di base (2) è supportato in maniera fissa all’interno di un corpo macchina, e in cui ulteriormente: - detti mezzi di supporto (9) comprendono un semiguscio superiore di un cuscinetto a sfere anulare, flangiato a detto corpo mobile (3), e - detti mezzi di guida (10) comprendono un semiguscio inferiore di detto cuscinetto a sfere anulare, flangiato a detto corpo macchina.
  12. 12. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni da 8 a 10, in cui detti mezzi di supporto (9) e/o mezzi di guida (10) comprendono mezzi di regolazione a camma e/o a vite della distanza tra detta superficie interna di detto corpo mobile (3) e detta superficie di supporto (8), detta distanza corrispondendo all’altezza di detta camera di lavorazione.
  13. 13. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detto corpo di base (2) e detto corpo mobile (3) presentano un profilo circolare in pianta e preferibilmente presentano sostanzialmente il medesimo ingombro in pianta.
  14. 14. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui detta superficie di supporto (8) presenta una o più scanalature (17) a sviluppo radiale, preferibilmente a profondità decrescente andando da una porzione centrale di detta superficie di supporto (8) verso una regione periferica di detta superficie di supporto (8).
  15. 15. Apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di azionamento selettivo di detto corpo mobile (3) atti a portarlo in rotazione intorno a detto asse di rotazione (A), comprendenti preferibilmente un motore elettrico.
  16. 16. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, comprendente mezzi di interfaccia per il controllo di detti mezzi di azionamento selettivo di detto corpo mobile (3) e/o per la regolazione della velocità e del verso di rotazione di detto corpo mobile (3).
  17. 17. Sistema per la denocciolatura di olive comprendente un apparato (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, ed ulteriormente comprendente: − mezzi di adduzione delle olive in comunicazione con detta luce di adduzione (4), quali ad esempio una tramoggia; e/o − mezzi di convogliamento della polpa delle olive estrusa mediante detta superficie di supporto (8) ad un contenitore di raccolta; e/o − un contenitore di raccolta, preferibilmente posto inferiormente a detta superficie di supporto (8) in maniera tale da raccogliere la polpa estrusa delle olive che cade per gravità; e/o − mezzi di convogliamento della polpa estrusa delle olive, ad esempio condotte di distribuzione, preferibilmente comprendenti mezzi per la circolazione forzata della polpa estrusa, quali una pompa a lobi, a coclea o stantuffo.
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