IT201800004908A1 - Apparato di trasporto e macchina comprendente tale apparato - Google Patents

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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"APPARATO DI TRASPORTO E MACCHINA COMPRENDENTE TALE APPARATO"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un apparato di trasporto di oggetti tra due stazioni di lavorazione di una macchina automatica per realizzare e confezionare gli oggetti. Ad esempio, i suddetti oggetti possono comprendere capsule di tabacco o sostanze similari che, in uso, vengono impiegate associate a dispositivi inalatori o vaporizzatori, come ad esempio sigarette elettroniche.
Il presente trovato si riferisce altresì ad un procedimento per alimentare oggetti verso un convogliatore di trasporto compreso nel suddetto apparato, e anche alla macchina automatica comprendente l’apparato.
STATO DELLA TECNICA
Come noto, le sigarette elettroniche sono costituite da una pluralità di componenti, di dimensioni molto ridotte, che vengono assemblati insieme a formare un prodotto che ha generalmente dimensioni compatibili con quelle di una sigaretta tradizionale.
Le sigarette elettroniche comprendono una cartuccia di forma sostanzialmente tubolare, anche detta cartomizzatore, all’interno della quale è disposto un atomizzatore in grado di trasformare selettivamente in vapore un determinato liquido contenuto all’interno della stessa cartuccia.
In corrispondenza di un’estremità della cartuccia sono disposte le parti elettriche ed elettroniche dell’atomizzatore, mentre in corrispondenza dell’altra estremità della cartuccia è ricevuta una capsula che definisce un piccolo serbatoio per il liquido da trasformare in vapore. Ad esempio, la capsula può contenere tabacco, o un’altra sostanza idonea a conferire un determinato gusto al vapore inalato dall’utente.
La sempre maggiore diffusione delle sigarette elettroniche sul mercato, rende necessario sviluppare macchine, dispositivi e linee di lavoro ad elevata automazione allo scopo di realizzare i singoli componenti che costituiscono la sigaretta elettronica, come ad esempio la suddetta capsula, o il cartomizzatore stesso, di assemblarli assieme, e, infine, di confezionarli in apposite confezioni.
Considerando le piccole dimensioni dei componenti che formano la sigaretta elettronica, uno dei problemi tecnici che i progettisti di macchine, dispositivi e linee per realizzare i suddetti componenti si trovano a dover affrontare e risolvere è quello di eseguire le diverse fasi operative in modo estremamente preciso, manipolando i componenti con cura senza danneggiarli.
Un altro problema tecnico è quello dell’elevata produttività che si vuole ottenere con le macchine, i dispositivi e le linee di lavoro per realizzare i componenti per sigarette elettroniche, assemblare e confezionare queste ultime. Affinché il costo di produzione di ogni singolo componente sia sufficientemente basso, per rendere il componente stesso competitivo sul mercato, sarebbe auspicabile raggiungere una elevata produttività.
Un ulteriore problema tecnico è quello legato alla gestione degli scarti nell’ambito di una linea di lavoro che movimenta gli oggetti in maniera ordinata e indicizzata per passi. È evidente che la presenza sulla linea di oggetti che devono essere scartati complica notevolmente le lavorazioni da eseguire nelle stazioni di lavorazione disposte a valle perché si deve gestire il fatto che in certe posizioni, disposte casualmente sulla linea, mancano gli oggetti.
Allo stato attuale le apparecchiature della tecnica nota non sono in grado di risolvere i suddetti problemi tecnici e di raggiungere la suddetta produttività.
Uno scopo del presente trovato è quindi quello di realizzare un apparato di trasporto di capsule, e mettere a punto il relativo procedimento di alimentazione, che, ovviando agli inconvenienti della tecnica nota, sia veloce ed affidabile.
Un altro scopo del presente trovato è quello di realizzare un apparato di trasporto e mettere a punto il relativo procedimento in grado di garantire una elevata produttività, fino a un migliaio di capsule trasportate al minuto, o anche più.
Un altro scopo ancora del presente trovato è quello di realizzare un apparato di trasporto riempito con le capsule pressoché al massimo della sua capacità di trasporto, a prescindere dalla presenza di eventuali capsule da scartare.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di realizzare una macchina automatica per la produzione e il confezionamento di oggetti di piccole dimensioni, in particolare capsule di tabacco per sigarette elettroniche, che comprenda l’apparato di trasporto menzionato in precedenza.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il dispositivo alimentatore, la macchina, e messo a punto il relativo procedimento secondo il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
Forme di realizzazione del presente trovato si riferiscono ad un apparato di trasporto per trasportare oggetti da una prima stazione di lavorazione ad una seconda stazione di lavorazione di una macchina automatica per il trattamento di detti oggetti.
In forme di realizzazione, l’apparato è atto a trasportare componenti per articoli da fumo, ad esempio per sigarette elettroniche, in particolare capsule contenenti tabacco o sostanze similari.
Secondo forme di realizzazione qui descritte, l’apparato di trasporto comprende un convogliatore di trasporto provvisto di una pluralità di sedi per ricevere ciascuna un oggetto, e un dispositivo manipolatore configurato per prelevare gli oggetti dal convogliatore di trasporto e portarli almeno nella seconda stazione di lavorazione.
Secondo un aspetto caratteristico dell’apparato di trasporto qui descritto, esso comprende mezzi di stoccaggio temporaneo configurati per lo stoccaggio temporaneo degli oggetti, mezzi di trasferimento configurati per trasferire gli oggetti dai mezzi di stoccaggio temporaneo a rispettive sedi del convogliatore di trasporto, e mezzi sensori configurati per rilevare almeno la presenza e la posizione, nel convogliatore di trasporto, di una o più sedi prive di oggetti. I mezzi sensori sono configurati per fornire, ai mezzi di stoccaggio temporaneo e/o ai mezzi di trasferimento, un segnale corrispondente alla rilevazione di una o più sedi prive di oggetti per comandare selettivamente il trasferimento di uno degli oggetti in una rispettiva sede priva di oggetti.
Secondo un altro aspetto caratteristico dell’apparato di traporto qui descritto, è previsto che il dispositivo manipolatore sia inoltre configurato per rifornire i mezzi di stoccaggio temporaneo con oggetti prelevati dal convogliatore di trasporto
Secondo forme di realizzazione qui descritte, i mezzi di stoccaggio temporaneo comprendono una pluralità di canali, ciascuno configurato per ricevere una pluralità di oggetti disposti in sequenza. In una forma di realizzazione preferita, i canali si sviluppano sostanzialmente paralleli ad una direzione di avanzamento degli oggetti lungo i mezzi di stoccaggio temporaneo.
Secondo forme di realizzazione, i mezzi di stoccaggio temporaneo sono disposti sopra al convogliatore di trasporto in modo da essere distanziati da un piano di trasporto degli oggetti di una certa distanza variabile. È infatti previsto che i mezzi di stoccaggio temporaneo siano mobili tra una posizione operativa e una posizione non operativa, nelle quali rispettivamente la suddetta distanza è pari ad un valore minimo e massimo.
Secondo forme di realizzazione, i mezzi di stoccaggio temporaneo comprendono un’area di stoccaggio degli oggetti, fissa, e un cassetto di alimentazione, mobile rispetto all’area di stoccaggio.
In una forma di realizzazione, i mezzi di stoccaggio temporaneo comprendono guide lineari che si estendono parallele ad una direzione trasversale che è sostanzialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento degli oggetti; in cui il cassetto di alimentazione può scorrere sulle guide lineari per allineare selettivamente un voluto canale del cassetto di alimentazione ad un desiderato canale dell’area di stoccaggio.
In forme di realizzazione, la pluralità di canali si estende sia sull’area di stoccaggio, sia sul cassetto di alimentazione, in cui almeno un canale dell’area di stoccaggio è allineato ad almeno un rispettivo canale del cassetto di alimentazione così da definire un percorso per l’avanzamento degli oggetti che si sviluppa dal cassetto di alimentazione ai mezzi di trasferimento parallelamente alla direzione di avanzamento.
Secondo forme di realizzazione, l’apparato di trasporto comprende mezzi pneumatici operativamente connessi ad una sorgente di aria compressa e sfocianti in corrispondenza di ciascuno dei suddetti canali per far avanzare gli oggetti nei canali lungo la direzione di avanzamento. Secondo forme realizzative qui descritte, l’apparato di trasporto comprende mezzi di bloccaggio provvisti di una pluralità di elementi di riscontro, ciascuno associato ad un rispettivo canale dell’area di stoccaggio; in cui gli elementi di riscontro sono azionati indipendentemente gli uni dagli altri per alternativamente consentire o impedire il passaggio di un oggetto ricevuto nel rispettivo canale verso i mezzi di trasferimento.
Secondo forme di realizzazione, l’apparato di trasporto comprende elementi barriera configurati per impedire l’accidentale caduta degli oggetti dai canali che si estendono sul cassetto di alimentazione.
In una forma di realizzazione qui descritta, i mezzi di trasferimento comprendono almeno un rullo di trasferimento provvisto di una o più cavità di ricezione idonee a ricevere e trattenere gli oggetti durante il trasferimento dall’area di stoccaggio al convogliatore di trasporto.
Secondo forme di realizzazione qui previste, l’apparato di trasporto comprende uno o più ulteriori organi di rilevamento associati alla pluralità di canali che si estendono sull’area di stoccaggio per rilevare la quantità di oggetti presenti in tali canali. In forme di realizzazione, sulla base delle informazioni rilevate dagli ulteriori organi di rilevamento, è previsto far scorrere il cassetto di alimentazione sulle guide lineari per portarlo in una posizione tale da consentire l’allineamento selettivo tra un voluto canale del cassetto di alimentazione e un desiderato canale dell’area di stoccaggio.
Secondo altri aspetti del presente trovato sono previsti un metodo per trasportare oggetti da una prima stazione di lavorazione ad una seconda stazione di lavorazione di una macchina automatica per il trattamento di tali oggetti, e la suddetta macchina automatica comprendente l’apparato di trasporto menzionato in precedenza.
Grazie alle forme di realizzazione dell’apparato di trasporto e del corrispondente metodo qui descritte, è possibile far sì che il convogliatore di trasporto degli oggetti sia riempito fino alla sua massima capienza. In altre parole, l’apparato di trasporto oggetto del presente trovato, consente di riempire selettivamente le sedi rimaste prive di oggetti sul convogliatore di trasporto con altrettanti oggetti immagazzinati nei mezzi di stoccaggio temporaneo compresi nell’apparato.
Un altro vantaggio dell’apparato di trasporto e del metodo qui descritti è che essi operano in modo molto efficace. Infatti, qualora sul nastro convogliatore rimangano una o più sedi prive di oggetti, l’apparato e il metodo secondo il presente trovato sono configurati per prelevare dal convogliatore di trasporto gli oggetti delle file che non sono complete per disporli nei mezzi di stoccaggio temporaneo. In questo modo, i mezzi di stoccaggio temporaneo vengono riforniti con oggetti prelevati direttamente dal convogliatore di trasporto che fanno parte di gruppi di oggetti non completi, che non sarebbero comunque adatti ad essere spostati verso la stazione di lavorazione a valle.
Questo consente di mantenere un’elevata produttività della macchina, sostanzialmente pari alla produttività nominale prevista dal costruttore, senza che eventuali malfunzionamenti di una stazione di lavoro a monte possano diminuire significativamente la produttività.
Inoltre, questo consente vantaggiosamente di semplificare la gestione e il controllo della macchina. Infatti, evitando che gruppi di oggetti disposti in file comprendenti una o più sedi vuote raggiungano la seconda stazione di lavoro, è più semplice gestire le lavorazioni successive così da prevenire imprecisioni o errori nei cicli di lavoro. Ad esempio, questo consente di evitare che all’interno delle confezioni sia presente un numero di oggetti inferiore a quello previsto.
Un vantaggio dell’apparato di trasporto secondo forme di realizzazione qui previste, è che esso consente di far giungere alla seconda stazione una pluralità di oggetti, ordinati secondo una configurazione a matrice (su righe e colonne), senza che alcuna sede sia vuota, cioè priva del corrispondente oggetto. Infatti, anche nel caso in cui uno o più oggetti siano assenti dalle rispettive sedi perché scartati oppure a causa di malfunzionamenti della prima stazione a monte, essi vengono sostituiti con altrettanti oggetti provenienti dai mezzi di stoccaggio temporaneo, in modo che l’apparato di trasporto sia completamente riempito con gli oggetti prima di giungere alla seconda stazione.
Un altro vantaggio dell’apparato di trasporto qui descritto è che esso consente di definire un “polmone” o “buffer” che definisce un magazzino per gli oggetti da disporre entro le sedi vuote del convogliatore di trasporto.
Un ulteriore vantaggio dell’apparato di trasporto qui descritto è che esso non aumenta gli ingombri complessivi della macchina a cui esso è associato. Infatti, la disposizione dei mezzi di stoccaggio temporanei e dei mezzi di trasferimento al di sopra del convogliatore di trasporto consente di ottimizzare gli spazi, senza che l’apparato aumenti notevolmente gli ingombri della macchina.
Un altro vantaggio dell’apparato di trasporto qui descritto è che esso può essere usato in maniera molto flessibile. Infatti, il fatto di poter spostare trasversalmente il cassetto di alimentazione rispetto all’area di stoccaggio, consente di poter alimentare gli oggetti esattamente lì dove occorrono. Grazie all’apparato e al metodo secondo il presente trovato, è infatti possibile rifornire con altri oggetti un desiderato canale dell’area di stoccaggio che si sta svuotando, allineando a tale canale un voluto canale del cassetto di alimentazione, oppure uno dopo l’altro più canali del cassetto di alimentazione.
Un ulteriore vantaggio dell’apparato di trasporto e del metodo qui descritti è che essi consentono di monitorare in modo affidabile il livello di riempimento dei diversi canali disposti nell’area di stoccaggio, cioè la quantità di oggetti ivi ricevuti, per rifornire tali canali prima che si svuotino completamente.
È pure un vantaggio dell’apparato di trasporto e del metodo qui descritti il fatto che essi consentono in maniera semplice e affidabile di trasferire dall’area di stoccaggio al convogliatore di trasporto un oggetto alla volta, esattamente nella fila e nella posizione voluta, in correlazione con la fila e la posizione della sede vuota che deve essere riempita.
La presenza dei mezzi di bloccaggio, e l’azionamento indipendente degli elementi di riscontro in essi compresi, consente infatti di trattenere nell’area di stoccaggio le file di oggetti entro i canali, consentendo l’avanzamento di un oggetto alla volta verso i mezzi di trasferimento, solamente nel canale o nei canali corrispondenti alla/e fila/e in cui si trova la sede vuota da riempire.
Questi ed altri aspetti, caratteristiche e vantaggi della presente divulgazione saranno meglio compresi con riferimento alla seguente descrizione, alle tavole di disegno e alle annesse rivendicazioni. Le tavole di disegno, che sono integrate e facenti parte della presente descrizione, illustrano alcune forme di realizzazione del presente oggetto e, unitamente alla descrizione, si propongono di descrivere i principi della divulgazione.
I vari aspetti e caratteristiche descritte nella presente descrizione possono essere applicati individualmente, dove possibile. Questi aspetti individuali, ad esempio aspetti e caratteristiche presenti nella descrizione oppure nelle rivendicazioni dipendenti allegate, possono essere oggetto di domande divisionali.
Si fa notare che qualsiasi aspetto o caratteristica che si trovi essere già nota durante la procedura di brevettazione si intende non essere rivendicata ed essere l’oggetto di un disclaimer.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, con le connesse metodiche, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista prospettica, parziale, di un apparato di trasporto in accordo con forme di realizzazione qui descritte, in cui alcuni elementi sono stati asportati per meglio evidenziarne altri;
- la fig. 2 è una vista in elevazione laterale dell’apparato di trasporto di fig. 1;
- le figg. 3 e 4 viste prospettiche, parziali, di un apparato di trasporto in accordo con forme di realizzazione qui descritte, in cui l’apparato è mostrato in due diverse configurazioni operative;
- la fig. 5 è una vista in pianta, parziale e schematica, di una porzione dell’apparato di trasporto di fig.1;
- la fig. 6 è una vista in elevazione frontale di un dettaglio ingrandito compreso nell’apparato di trasporto, secondo una forma di realizzazione del presente trovato;
- le figg. 7a e 7b sono viste prospettiche di un altro dettaglio ingrandito compreso in forme di realizzazione dell’apparato di trasporto secondo il presente trovato, mostrato in due diverse posizioni operative;
- le figg. 8a e 8b sono viste in pianta dal basso del dettaglio ingrandito delle figg. 7a e 7b, illustrato nelle rispettive posizioni operative;
- la fig. 8c è una vista come quella delle figg. 8a e 8b, che mostra una ulteriore posizione operativa;
- la fig. 9 è una vista in pianta dall’alto dell’apparato di trasporto secondo forme di realizzazione del presente trovato, e di una porzione di macchina automatica che comprendente l’apparato.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Si farà ora riferimento nel dettaglio alle varie forme di realizzazione del trovato, delle quali uno o più esempi sono illustrati nelle figure allegate. Ciascun esempio è fornito a titolo di illustrazione del trovato e non è inteso come una limitazione dello stesso. Ad esempio, le caratteristiche illustrate o descritte in quanto facenti parte di una forma di realizzazione potranno essere adottate su, o in associazione con, altre forme di realizzazione per produrre un’ulteriore forma di realizzazione. Resta inteso che il presente trovato sarà comprensivo di tali modifiche e varianti.
Forme di realizzazione qui descritte con riferimento alle figure, si riferiscono ad un apparato di trasporto, che è indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 10.
L’apparato di trasporto 10 è associato ad una macchina 100, una cui porzione è visibile in fig.9.
L’apparato di trasporto 10 comprende un convogliatore di trasporto 102 configurato per trasportare una pluralità di oggetti 101 tra due stazioni di lavorazione 107, 108 della macchina 100. In particolare, il convogliatore di trasporto 102 trasporta gli oggetti 101 da una prima stazione di lavorazione 107, disposta a monte, verso una seconda stazione di lavorazione 108, disposta a valle, in una direzione di avanzamento che è indicata dalla freccia X nelle figure.
Secondo forme di realizzazione, gli oggetti 101 sono componenti di articoli da fumo, in particolare capsule per sigarette elettroniche.
In una forma di realizzazione, gli oggetti 101 sono configurati come capsule di forma sostanzialmente cilindrica e comprendenti un corpo 103 e una porzione di testa 104.
All’interno del corpo 103 è definito un serbatoio per una sostanza, ad esempio tabacco in forma di polvere o sostanze aromatiche similari, che consente di aromatizzare il vapore che l’attraversa prima che esso venga inalato o aspirato dall’utilizzatore.
La porzione di testa 104 integra un filtro, di tipo noto e non raffigurato, configurato per filtrare le polveri durante l’inalazione. Si noti che la porzione di testa 104 sporge leggermente in direzione radiale rispetto al corpo 103 così da definire un gradino anulare 104a.
Si intende che, in altre forme di realizzazione, gli oggetti manipolabili dall’apparato di trasporto 10 e dalla macchina 100 possono essere anche diversi dalle capsule sopra descritte. Il tecnico esperto del ramo, comprenderà senza difficoltà che l’apparato, il metodo e la macchina secondo il presente trovato possono essere vantaggiosamente utilizzati per alimentare qualsiasi oggetto, una volta apportati i necessari adattamenti strutturali o funzionali, senza per questo uscire dall’ambito di tutela del presente trovato.
Ad esempio, gli oggetti 101 possono comprendere altri componenti necessari per l’assemblaggio della sigaretta elettronica, oppure componenti di piccole dimensioni necessari per l’assemblaggio di componenti afferenti a settori diversi da quello degli articoli da fumo. In una forma realizzativa, il convogliatore di trasporto 102 comprende un nastro trasportatore.
Secondo forme di realizzazione qui descritte, il nastro trasportatore comprende una pluralità di elementi modulari 105, di tipo noto nella tecnica, disposti affiancati gli uni agli altri.
Il convogliatore di trasporto 102 comprende una pluralità di sedi 106 destinate a ricevere gli oggetti 101.
In una forma di realizzazione, le sedi 106 sono sagomate in modo da avere una forma complementare alla sagoma degli oggetti 101.
Secondo forme di realizzazione qui descritte, ciascun elemento modulare 105 comprende dieci sedi 106 per ricevere altrettanti oggetti 101, le dieci sedi 106 essendo disposte affiancate tra loro a formare una fila, nella quale gli oggetti 101 sono disposti in maniera ordinata, in particolare tutti paralleli tra loro.
In una forma di realizzazione, il nastro trasportatore è configurato come un anello chiuso su almeno due rulli, almeno uno dei quali essendo motorizzato da propri mezzi motori, di tipo noto e non raffigurato, che consentono di movimentare il convogliatore di trasporto 102.
Come visibile in fig. 9, il convogliatore di trasporto 102 è configurato per trasportare gli oggetti 101 da una prima stazione di lavorazione 107 della macchina 100, disposta a monte, in cui vengono eseguite una o più operazioni per realizzare gli oggetti 101, ad una seconda stazione di lavorazione 108 della macchina 100, disposta a valle, in cui vengono ad esempio eseguite le operazioni per confezionare gli oggetti 101 entro idonei contenitori.
L’apparato di trasporto 10 comprende inoltre un dispositivo manipolatore 109, ad esempio comprendente un braccio articolato a più assi di lavoro, di tipo noto nella tecnica. Il dispositivo manipolatore 109 è configurato per prelevare gli oggetti 101 dal convogliatore di trasporto 102, nella maniera che verrà spiegata con maggior dettaglio nel seguito. Il convogliatore di trasporto 102 definisce un piano di trasporto T (fig.
2) degli oggetti 101, sostanzialmente orizzontale. Il piano di trasporto T è individuato da un ramo di andata 102a del nastro trasportatore, nel quale la maggior parte delle sedi 106 sono generalmente riempite con gli oggetti 101 che devono essere trasportati. Il nastro trasportatore comprende inoltre un ramo di ritorno 102b (fig. 1), in cui le sedi 106 sono tutte vuote, dopo che il dispositivo manipolatore 109 ha prelevato gli oggetti 101 dal convogliatore di trasporto 102.
L’apparato di trasporto 10 comprende un magazzino 11 che definisce mezzi di stoccaggio temporaneo per gli oggetti 101.
L’apparato di trasporto 10 comprende altresì almeno un rullo di trasferimento 12 configurato per prelevare uno o più oggetti 101 alla volta dal magazzino 11 e per depositarli in corrispondenti sedi 106 del convogliatore di trasporto 102.
Nella forma di realizzazione illustrata, l’apparato di trasporto 10 comprende un primo rullo di trasferimento 12a, superiore, e un secondo rullo di trasferimento 12b, inferiore, controrotanti l’uno rispetto all’altro, e cooperanti reciprocamente per trasferire gli oggetti 101. I due rulli di trasferimento 12a, 12b ruotano attorno ad assi di rotazione K (fig. 2) che sono disposti paralleli l’uno rispetto all’altro.
Ciascun rullo 12a, 12b comprende una pluralità di cavità 13, ciascuna destinata a ricevere un oggetto 101.
In una forma di realizzazione, le cavità 13 sono disposte sostanzialmente alla periferia dei rulli di trasferimento 12a, 12b orientate secondo una direzione tangenziale.
In una forma di realizzazione, le cavità 13 sono sagomate in maniera sostanzialmente analoga alle sedi 106, in modo da presentare una forma complementare a quella degli oggetti 101 da trasferire.
In una forma di realizzazione preferita, ciascun rullo 12a, 12b comprende quattro file di cavità 13, disposte secondo una configurazione “a croce” rispetto all’asse di rotazione K, ciascuna fila comprendendo dieci cavità 13.
Secondo forme di realizzazione qui descritte, l’apparato di trasporto 10 comprende un meccanismo di azionamento 14 (fig. 9), di tipo noto nella tecnica, che aziona in rotazione i rulli di trasferimento 12a, 12b.
In forme di realizzazione, solo uno dei rulli di trasferimento 12a, 12b è motorizzato mentre l’altro rullo di trasferimento 12b, 12a è un rullo condotto.
In altre forme realizzative, il meccanismo di azionamento 14 è configurato in modo che entrambi i rulli di trasferimento 12a, 12b siano rulli motorizzati.
Secondo forme di realizzazione qui descritte, il magazzino 11 è disposto sopra il piano di trasporto T ad una certa distanza D da quest’ultimo, e sostanzialmente parallelo al piano di trasporto T.
In forme di realizzazione, il primo e il secondo rullo di trasferimento 12a, 12b sono racchiusi, almeno in parte, da un carter di protezione 34, schematizzato in fig. 2.
Il magazzino 11 e i rulli di trasferimento 12a, 12b sono supportati da una struttura di supporto 15, meglio visibile nelle figg. 3 e 4.
In una forma di realizzazione, la struttura di supporto 15 è mobile rispetto al convogliatore di trasporto 102.
Secondo forme di realizzazione preferite, la struttura di supporto 15 è mobile verticalmente, nella direzione indicata dalla freccia F1 nelle figg.
2-4, in avvicinamento a, o in allontanamento da, il piano di trasporto T. Nelle figure allegate, la struttura di supporto 15, e con essa il magazzino 11 e i rulli di trasferimento 12a, 12b sono disposti in una configurazione operativa A, abbassata, nella quale la distanza D è minima.
In fig. 2, è, invece, mostrato con linea tratteggiata il profilo di una porzione superiore del magazzino 11 e dei rulli di trasferimento 12 quando la struttura di supporto 15, e con essa il magazzino 11 e i rulli di trasferimento 12a, 12b sono stati portati in una configurazione non operativa B, sollevata, nella quale la distanza D è tale da permettere l’accesso alla parte sottostante del convogliatore di trasporto 102.
In uso, la struttura di supporto 15 è normalmente mantenuta nella configurazione operativa A.
Quando è necessario eseguire operazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria, oppure operazioni di pulizia periodiche, all’apparato di trasporto 10 e/o al convogliatore di trasposto 102 sottostante, la struttura di supporto 15 viene portata nella configurazione non operativa B. Questo è vantaggioso perché agevola l’accesso dell’operatore alle zone interessate dalla manutenzione o dalla pulizia, così da rendere queste operazioni più rapide ed efficaci.
Secondo forme di realizzazione qui descritte, il magazzino 11 comprende una pluralità di canali 16, ciascuno destinato a ricevere una pluralità di oggetti 101.
In una forma di realizzazione, sono previsti dieci canali 16, affiancati e paralleli gli uni agli altri.
Secondo forme di realizzazione qui descritte, il numero dei canali 16, il numero delle cavità 13 sui rulli di trasferimento 12 e il numero delle sedi 106 disposte affiancate a formare una fila sono correlati tra loro, come risulterà evidente dalla successiva descrizione dettagliata del funzionamento dell’apparato di trasporto 10. In forme di realizzazione preferite, il numero dei canali 16, delle cavità 13 e delle sedi 106 disposte affiancate a formare una fila è il medesimo.
In forme di realizzazione, i canali 16 si sviluppano sostanzialmente paralleli ad una direzione di avanzamento X’ lungo la quale avanzano gli oggetti 101 nel magazzino 11.
Secondo una forma di realizzazione preferita, le direzioni di avanzamento X, X’, lungo le quali avanzano gli oggetti 101 rispettivamente sul ramo di andata 102a del convogliatore di trasporto 102, e nei canali 16 del magazzino 11, sono parallele e opposte una rispetto all’altra.
Secondo forme di realizzazione qui descritte, il magazzino 11 comprende un’area di stoccaggio 17 e un cassetto di alimentazione 18. Secondo forme di realizzazione qui descritte, i canali 16 si estendono sia sull’area di stoccaggio 17, sia sul cassetto di alimentazione 18.
In una forma di realizzazione, sull’area di stoccaggio 17 e sul cassetto di alimentazione 18 è previsto il medesimo numero di canali 16. Ad esempio, possono essere previsti dieci canali sia sull’area di stoccaggio 17, sia sul cassetto di alimentazione 18.
In una forma di realizzazione, l’area di stoccaggio 17 è fissa e supportata da detta struttura di supporto 15.
In una forma di realizzazione, il cassetto di alimentazione 18 è mobile e può spostarsi rispetto all’area di stoccaggio 17.
Per consentire il movimento del cassetto di alimentazione 18, il magazzino 11 comprende guide lineari 19, che si estendono parallele una direzione trasversale Y, che è disposta trasversalmente rispetto alla direzione di avanzamento X, X’.
In una particolare forma realizzativa, la direzione trasversale Y è sostanzialmente perpendicolare rispetto alla direzione di avanzamento X, X’.
Il cassetto di alimentazione 18 è quindi configurato come un carrello in grado di scorrere sulle guide lineari 19 lungo la direzione trasversale Y.
Come visibile nelle figg. 3 e 4, il cassetto di alimentazione 18 può essere affacciato all’area di stoccaggio 17 (fig. 3), in modo che tutti i canali 16 del cassetto di alimentazione 18 siano allineati con corrispondenti omologhi canali 16 dell’area di stoccaggio 17, oppure può essere spostato rispetto all’area di stoccaggio 17 (fig. 4). In questo caso, soltanto alcuni dei canali 16 del cassetto di alimentazione 18 sono allineati con rispettivi canali dell’area di stoccaggio 17. A titolo di esempio, in fig. 4 la disposizione del cassetto di alimentazione 18 è tale per cui solamente tra uno dei suoi canali 16 è allineato con un rispettivo canale dell’area di stoccaggio 17.
In forme di realizzazione, l’apparato di trasporto 10 comprende elementi barriera 33 che sono configurati per impedire l’accidentale caduta degli oggetti 101 dai canali 16. In una forma di realizzazione, sono previsti due elementi barriera 33 che si proiettano ciascuno da un lato della struttura di supporto 15. Gli elementi barriera 33 sono mantenuti in una posizione fissa e consentono di impedire la fuoriuscita degli oggetti 101 dai rispettivi canali 16 quando il cassetto di alimentazione 18 non è allineato all’area di stoccaggio 17, ad esempio come nella disposizione mostrata in fig.4.
L’apparato di trasporto 10 comprende un motore elettrico 20, di tipo noto, che comanda lo spostamento del cassetto di alimentazione 18.
L’apparato di trasporto 10 comprende un sistema pneumatico configurato per far avanzare gli oggetti 101 lungo i canali 16.
Il sistema pneumatico comprende una pluralità di condotti (non raffigurati) che collegano una sorgente di aria compressa a ciascun canale 16 in modo che ogni condotto sfoci entro un rispettivo canale. In forme di realizzazione qui descritte, il sistema pneumatico comprende una pluralità di raccordi 21, visibili nelle figg. 2-4, che collegano i condotti dell’aria ai canali 16.
In una particolare forma realizzativa, è previsto un numero di raccordi 21 pari al numero complessivo di canali 16 (cioè tutti i canali 16, sia quelli realizzati sull’area di stoccaggio 17, sia quelli realizzati sul cassetto di alimentazione 18), ed altrettanti condotti per l’aria.
Secondo forme di realizzazione, l’apparato di trasporto 10 comprende organi di trattenimento degli oggetti 101 nell’area di stoccaggio 17, che fungono da mezzi di bloccaggio che trattengono selettivamente gli oggetti 101 nell’area di stoccaggio 17.
In forme di realizzazione, gli organi di trattenimento comprendono una pluralità di elementi di riscontro 22, ciascuno associato a un rispettivo canale 16 dell’area di stoccaggio 17, in prossimità della sua estremità rivolta verso il primo rullo di trasferimento 12a.
In una forma di realizzazione preferita, ciascun elemento di riscontro 22 è azionato in maniera indipendente dagli altri elementi di riscontro 22, in modo da alternativamente consentire o impedire il passaggio degli oggetti 101 ricevuti nel rispettivo canale 16 verso il primo rullo di trasferimento 12a.
In una forma di realizzazione esemplificativa, ciascun elemento di riscontro 22 è comandato da un rispettivo cilindro pneumatico 25, di tipo noto nella tecnica, visibile in fig.1.
Secondo forme realizzative, meglio visibili negli ingrandimenti delle figg. 7a, 7b, 8a e 8, ogni elemento di riscontro 22 comprende un corpo 23 girevole attorno ad un proprio asse C dal quale si proietta un’aletta 24 che è configurata per contattare, e bloccare, gli oggetti 101.
In uso, ciascun elemento di riscontro 22 è mobile alternativamente tra una posizione di bloccaggio P (figg. 7a, 8a e 8c) e una posizione di rilascio R (figg. 7b e 8b) in cui l’aletta 24 è orientata rispettivamente in maniera da ostruire o liberare l’estremità del corrispondente canale 16 per rispettivamente impedire o consentire il passaggio degli oggetti 101. Tra la posizione di bloccaggio P e la posizione di rilascio R, l’elemento di riscontro 22 ruota attorno al proprio asse C di un certo angolo predeterminato. Quando l’elemento di riscontro 22 è disposto nella posizione di rilascio R, il primo oggetto 101 della fila di oggetti disposta entro il rispettivo canale 16 avanza nel verso indicato dalla freccia F2 per entrare in una cavità 13 ad esso affacciata del primo rullo di trasferimento 12a, come schematizzato in fig.8c.
Secondo forme realizzative, l’apparato di trasporto 10 secondo il presente trovato comprende organi di rilevamento ottico 26 (fig. 9), che definiscono mezzi sensori in grado di rilevare la presenza/assenza degli oggetti 101 entro le sedi 106 del convogliatore di trasporto 102.
In una forma di realizzazione, gli organi di rilevamento ottico 26 comprendono almeno una telecamera digitale ad alta risoluzione e ad alta velocità, di tipo noto nella tecnica.
In forme di realizzazione alternative, non raffigurate, gli organi di rilevamento ottico 26 comprendono una pluralità di sensori ottici, di tipo noto nella tecnica, in particolare ciascun sensore essendo disposto sopra una rispettiva fila del convogliatore di trasporto 102 per rilevare la presenza/assenza degli oggetti 101 entro le sedi 106 di quella specifica fila. In queste forme realizzative, sono quindi previsti dieci sensori ottici, cioè un numero di sensori ottici pari al numero delle file presenti sul convogliatore di trasporto 102.
Gli organi di rilevamento ottico 26 sono disposti a monte del magazzino 11, con riferimento alla direzione di avanzamento X.
L’apparato di trasporto 10 comprende inoltre una pluralità di ulteriori organi di rilevamento 29, associati all’area di stoccaggio 17.
Secondo forme di realizzazione, è previsto un numero di ulteriori organi di rilevamento 29 pari al numero di canali 16 presenti sull’area di stoccaggio 17. Ad esempio, sono quindi previsti dieci ulteriori organi di rilevamento 29.
Come visibile in fig. 6, gli ulteriori organi di rilevamento 29 comprendono un sensore ottico, di tipo noto nella tecnica, che emette un raggio 29a incidente sugli oggetti 101 per rilevarne la presenza.
Secondo forme di realizzazione, gli ulteriori organi di rilevamento 29 sono supportati da un elemento di sostegno 30, che si sviluppa parallelo alla direzione trasversale Y in modo da estendersi al di sopra di tutti i canali 16.
In una forma di realizzazione, sono previsti due gruppi distinti 31, 32 di ulteriori organi di rilevamento 29, che sono schematizzati con linea tratteggiata in fig.9.
Un primo gruppo 31 di dieci ulteriori organi di rilevamento 29 è disposto a valle, cioè verso il cassetto di alimentazione 18, mentre un secondo gruppo 32 di dieci ulteriori organi di rilevamento 29 è disposto a monte, cioè verso i rulli di trasferimento 12a, 12b.
Il primo gruppo 31 funge da riferimento come valore di soglia superiore degli oggetti 101 presenti nei canali 16. In altre parole, se gli ulteriori organi di rilevamento 29 del primo gruppo 31 rilevano la presenza di un oggetto 101 sotto di essi, significa che il corrispondente canale 16 sottostante è pieno e non necessita di ricevere altri oggetti. Il secondo gruppo 32 funge invece da riferimento come valore di soglia inferiore degli oggetti 101 presenti nei canali 16. In altre parole, se gli ulteriori organi di rilevamento 29 del secondo gruppo 32 non rilevano la presenza di un oggetto 101 sotto di essi, significa che il corrispondente canale 16 sottostante è quasi vuoto e necessita di ricevere altri oggetti 101.
Secondo forme di realizzazione alternative, non raffigurate, gli ulteriori organi di rilevamento 29 sono configurati come una telecamera ad alta velocità e alta risoluzione, di tipo noto nella tecnica, disposta ad esempio al di sopra dell’area di stoccaggio 17 in modo che il suo campo di visione comprenda tutti i canali 16 che si estendono su quest’area. Verrà ora descritto in dettaglio il funzionamento di un dispositivo alimentatore 10 secondo il presente trovato, con riferimento alle figg. 1-9.
In uso, gli oggetti 101 passano dalla prima stazione di lavorazione 107 all’interno delle sedi 106 del convogliatore di trasporto 102, che li movimenta lungo la direzione di avanzamento X verso la seconda stazione di lavorazione 108.
Gli organi di rilevamento ottico 26 rilevano la presenza degli oggetti 101 entro le sedi 106 al fine di verificare se alcune di esse rimangono vuote, a causa – ad esempio – di possibili malfunzionamenti nelle stazioni di lavorazioni poste a monte.
Gli organi di rilevamento ottico 26 sono inoltre configurati per rilevare la posizione delle sedi 106 rimaste vuote. Ad esempio, grazie agli organi di rilevamento ottico 26 è possibile rilevare sia su quale/i fila/e si trovi/no la/e sede/i 106 rimasta/e vuota/e tra le dieci file di sedi 106 disposte affiancate lungo la direzione trasversale Y, sia su quale/i elemento/i modulare/i 105 siano disposte le sedi 106 rimaste vuote.
Di conseguenza, l’unità di controllo e gestione (non raffigurata) che comanda il funzionamento dell’apparato di trasporto 10 sulla base della posizione delle sedi 106 rimaste vuote che devono essere riempite con altri oggetti 101 stoccati nel magazzino 11.
La sede 106 vuota viene riempita quando raggiunge una posizione di trasferimento Z predefinita disposta al di sotto del secondo rullo di trasferimento 12b, indicata dalla freccia Z in fig. 2.
L’apparato di trasporto 10 comanda gli elementi di riscontro 22 e i rulli di trasferimento 12 nella maniera spiegata di seguito, in maniera coordinata con l’avanzamento del convogliatore di trasporto 102, in modo che l’oggetto 101 da disporre nella sede 106 vuota si presenti nella posizione di trasferimento Z sostanzialmente nel momento in cui vi giunge anche la sede 106 da riempire. Ad esempio, poiché il convogliatore di trasporto 102 avanza per passi, anche i rulli di trasferimento 12 si spostano per passi successivi in modo coordinato con il convogliatore di trasporto 102.
Una volta nota in quale fila è disposta la sede 106 da riempire, il cilindro pneumatico 25 aziona l’elemento di riscontro 22 associato al canale 16 corrispondente alla suddetta fila, cioè disposto sostanzialmente sopra tale fila, per portarlo dalla posizione di bloccaggio P (visibile nelle figg. 7a e 8a) alla posizione di rilascio R (visibile nelle figg.8a e 8b). Nella posizione di rilascio R, il primo oggetto 101 avanza ed entra nella cavità 13 del primo rullo di trasferimento 12a ad essa affacciata (fig. 8c). Dopodiché l’elemento di riscontro 22 è riportato nella posizione di bloccaggio P per trattenere gli altri oggetti 101 all’interno del rispettivo canale 16.
Successivamente, i rulli di trasferimento 12a, 12b vengono azionati in rotazione per condurre l’oggetto 101 nella posizione di trasferimento Z, facendogli seguire il percorso visibile in fig. 2, durante il quale l’oggetto 101 è movimentato inizialmente dal primo rullo di trasferimento 12a, e successivamente, dal secondo rullo di trasferimento 12b.
In questo percorso, l’oggetto 101 è ceduto dalla cavità 13 del primo rullo di trasferimento 12a ad una rispettiva cavità 13 del secondo rullo di trasferimento 12b, dal quale è poi depositato nella sede 106.
Durante la movimentazione dell’oggetto 101 da parte dei rulli 12a, 12b, gli oggetti 101 sono trattenuti entro le cavità 13 grazie alla presenza del carter di protezione 34.
Secondo forme di realizzazione, in aggiunta o in alternativa all’azione del carter di protezione 34, può essere previsto un sistema pneumatico di trattenimento degli oggetti 101 entro le cavità 13 che pone queste ultime in collegamento con una sorgente di aria ad una pressione inferiore a quella atmosferica così da generare una depressione che consente di trattenere gli oggetti 101 entro le cavità 13.
All’interno di ogni canale 16 dell’area di stoccaggio 17 è presente una pluralità di oggetti 101, disposti in modo da formare una fila in cui gli oggetti 101 sono tutti orientati in verticale con la porzione di testa 104 rivolta verso l’alto (fig.2).
Come visibile in fig. 6, ciascun canale 16 dell’area di stoccaggio 17 comprende due bordi di supporto 27 ricavati nelle pareti laterali 28 che delimitano lateralmente il canale. In questo modo, il gradino anulare 104a appoggia sui bordi di supporto 27.
In uso, gli oggetti 101 disposti nei canali 16 del cassetto di alimentazione 18 sono destinati a rifornire i canali 16 dell’area di stoccaggio 17.
È evidente che il numero di oggetti 101 contenuti nei diversi canali 16 dell’area di stoccaggio 17 varia da canale a canale in base al numero di oggetti 101 che è stato prelevato da ciascun canale 16 per riempire le sedi 106 vuote sottostanti.
In fig. 5, è mostrato il caso in cui uno dei canali 16 dell’area di stoccaggio 17 è vuoto poiché tutti gli oggetti 101 in esso disposti sono stati posizionati in altrettante sedi 106 del sistema di trasporto 102. In particolare, si tratta del sesto canale 16 a partire dall’estremità sinistra dell’area di stoccaggio 17.
Quando gli oggetti 101 disposti in un canale 16 dell’area di stoccaggio 17 terminano, o stanno per terminare, è previsto rifornire altri oggetti 101 a tale canale.
Dapprima è previsto far avanzare in questo canale 16 gli oggetti 101 presenti nell’omologo canale 16 del cassetto di alimentazione 18, cioè nell’esempio di fig. 5, i due oggetti 101 disposti nel sesto canale (da sinistra) del cassetto di alimentazione 18.
Si noti, infatti, che normalmente il cassetto di alimentazione 18 e l’area di stoccaggio 17 sono disposti nella configurazione mostrata in fig.
3 e in fig.5, in cui omologhi canali 16 del cassetto di alimentazione 18 e dell’area di stoccaggio 17 sono reciprocamente allineati.
Successivamente, se un canale 16 dell’area di stoccaggio 17 necessita di altri oggetti 101, oltre a quelli disposti nel suo omologo canale del cassetto di alimentazione 18, è previsto spostare quest’ultimo sulle guide lineari 19 lungo la direzione trasversale Y, di una opportuna quantità per allineare un altro canale del cassetto di alimentazione 18 al canale da riempire dell’area di stoccaggio 17.
A titolo di esempio, in fig. 5 il cassetto di alimentazione 18 viene spostato verso sinistra di due passi in modo che l’ottavo canale 16 di tale cassetto sia allineato con il sesto canale 16 (vuoto) dell’area di stoccaggio 17 cosicché i due oggetti 101 disposti in questo canale siano introdotti nel suddetto sesto canale, nel verso indicato dalle frecce F3. In questa figura, è riportata in linea tratteggiata sia la posizione del cassetto di alimentazione 18, sia la posizione gli oggetti 101 in esso presenti, dopo che tale cassetto è stato spostato verso sinistra.
Il numero degli oggetti 101 presenti nei canali 16 dell’area di stoccaggio 17 viene rilevato dagli ulteriori organi di rilevamento 29. Questi ultimi comunicano al sistema di controllo e gestione dell’apparato di trasporto 10 se un canale 16 dell’area di stoccaggio 17 deve essere rifornito con altri oggetti 101, ad esempio quando l’ulteriore organo di rilevamento 29 del secondo gruppo 32 non rileva più la presenza di oggetti 101 nel canale 16 sottostante.
In questo caso, l’unità di controllo e gestione aziona il motore elettrico 20, che sposta opportunamente il cassetto di alimentazione 18 nella modalità spiegata in precedenza in modo che altri oggetti 101 in esso contenuti si spostino da uno o più canali 16 del cassetto di alimentazione 18 al voluto canale 16 dell’area di stoccaggio 17 che deve essere riempito nuovamente con gli oggetti 101.
Si noti che, grazie alla presenza degli elementi barriera 33, gli oggetti 101 contenuti nei canali 16 del cassetto di alimentazione 18 non possono cadere accidentalmente, cosa che potrebbe verificarsi in particolare quando il cassetto di alimentazione 18 è disallineato rispetto all’area di stoccaggio 17, come mostrato in fig. 5, oppure – con linea tratteggiata – in fig. 6.
Durante l’avanzamento lungo i canali 16, gli oggetti 101 modificano il loro orientamento, come schematizzato in fig.2.
Infatti, gli oggetti 101 vengono inizialmente disposti sui canali 16 del cassetto di alimentazione 18 in orizzontale, paralleli al piano di trasporto T.
Successivamente, grazie alla conformazione degli oggetti 101, questi ultimi passano da una disposizione orizzontale ad una disposizione verticale, mostrata con linea tratteggiata in fig. 2. Infatti gli oggetti 101 tendono a disporsi verticalmente da un lato perché presentano un proprio baricentro spostato verso la porzione di testa 104, e dall’altro lato perché i canali 16 presentano una conformazione tale per cui gli oggetti 101 non sono in una posizione di equilibrio stabile se disposti orizzontalmente. In fig. 9 è anche mostrata la modalità di rifornimento degli oggetti al cassetto di alimentazione 18.
Nel convogliatore di trasporto 102 è definita una zona di scarico 110, evidenziata con linea tratteggiata in fig.9.
Nella forma di realizzazione illustrata, la zona di scarico 110 comprende due elementi modulari 105 adiacenti. Di conseguenza, la zona di scarico 110 comprende due file di dieci sedi 106, per un totale di venti sedi 106, che sono potenzialmente tutte riempite con altrettanti oggetti 101.
Nel caso in cui la zona di scarico 110 comprenda venti oggetti 101, il dispositivo manipolatore 109 preleva gli oggetti 101 per deporli nella seconda stazione di lavorazione 108, così come schematizzato in figura. Si noti che questa situazione può verificarsi sia quando nel passaggio dalla prima stazione di lavorazione 107 al convogliatore di trasporto 102 sono state riempite con gli oggetti 101 tutte le sedi 106 di due elementi modulari 105 adiacenti, sia quando in alcune di queste sedi 106, inizialmente prive di un oggetto, è stato disposto un altro oggetto 101 contenuto nel magazzino 11, tramite i rulli di trasferimento 12a, 12b, come descritto in precedenza.
Nel caso in cui, invece, la zona di scarico 110 comprenda diciannove oggetti 101, o anche meno, significa che una o più sedi 106 sono prive di oggetti. In figura, a titolo esemplificativo, la zona di scarico 110 comprende diciassette oggetti 101; tre sedi 106 essendo prive di un rispettivo oggetto.
In questa situazione, il dispositivo manipolatore 109 preleva tutti gli oggetti 101 presenti nell’area di scarico 110 e li deposita sul cassetto di alimentazione 18.
In una forma di realizzazione alternativa, può essere previsto un elemento di deposito temporaneo 111 sul quale il dispositivo manipolatore 109 deposita temporaneamente tutti gli oggetti 101 presenti nell’area di scarico 110. Successivamente, il dispositivo manipolatore 109 preleva gli oggetti dall’elemento di deposito temporaneo 111 e li deposita sul cassetto di alimentazione 18, come indicato dalle frecce F4. È chiaro che al dispositivo, al metodo e alla macchina fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti o fasi, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di dispositivo, metodo o macchina, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.
Nelle rivendicazioni che seguono, i riferimenti tra parentesi hanno il solo scopo di facilitare la lettura e non devono essere considerati come fattori limitativi per quanto attiene all’ambito di protezione sotteso nelle specifiche rivendicazioni.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di trasporto per trasportare oggetti (101) da una prima stazione di lavorazione (107) ad una seconda stazione di lavorazione (108) di una macchina automatica (100) per il trattamento di detti oggetti (101), l’apparato comprendendo un convogliatore di trasporto (102) comprendente una pluralità di sedi (106) per ricevere ciascuna uno di detti oggetti (101), e un dispositivo manipolatore (109) configurato per prelevare gli oggetti (101) da detto convogliatore di trasporto (102) per portarli almeno in detta seconda stazione di lavorazione (108); detto apparato essendo caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di stoccaggio temporaneo (11) configurati per lo stoccaggio temporaneo di detti oggetti (101), mezzi di trasferimento (12) configurati per trasferire detti oggetti (101) da detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) a rispettive sedi (106) di detto convogliatore di trasporto (102), e mezzi sensori (26) configurati per rilevare almeno la presenza e la posizione, in detto convogliatore di trasporto (102), di una o più sedi (106) prive di oggetti (101), detti mezzi sensori (26) essendo configurati per fornire, a detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) e/o a detti mezzi di trasferimento (12), un segnale corrispondente alla rilevazione di una o più sedi (106) prive di oggetti (101) per comandare selettivamente il trasferimento di uno di detti oggetti (101) in una rispettiva sede (106) priva di oggetti (101), e che detto dispositivo manipolatore (109) è inoltre configurato per rifornire detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) con oggetti (101) prelevati da detto convogliatore di trasporto (102).
  2. 2. Apparato come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) comprendono una pluralità di canali (16), ciascuno configurato per ricevere una pluralità di detti oggetti (101) disposti in sequenza, detti canali (16) sviluppandosi sostanzialmente paralleli ad una direzione di avanzamento (X’) degli oggetti (101) ricevuti in detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11).
  3. 3. Apparato come nella rivendicazione 1, o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) sono disposti sopra a detto convogliatore di trasporto (102) in modo da essere distanziati da un piano di trasporto (T) di detti oggetti (101) di una certa distanza (D); in cui detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) sono mobili tra una posizione operativa (A) e una posizione non operativa (B), nelle quali rispettivamente detta distanza (D) è pari ad un valore minimo e massimo.
  4. 4. Apparato come nella rivendicazione 2 o 3 quando dipendente dalla 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) comprendono un’area di stoccaggio (17), fissa, e un cassetto di alimentazione (18), mobile, in cui detta pluralità di canali (16) si estende sia su detta area di stoccaggio (17) sia su detto cassetto di alimentazione (18), in cui almeno un canale (16) di detta area di stoccaggio (17) è allineato ad almeno un rispettivo canale (16) di detto cassetto di alimentazione (18) così da definire un percorso per l’avanzamento di detti oggetti (101) che si sviluppa da detto cassetto di alimentazione (18) a detti mezzi di trasferimento (12) parallelamente a detta direzione di avanzamento (X’).
  5. 5. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 4, quando le rivendicazioni 3 e 4 dipendono dalla rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi pneumatici operativamente connessi ad una sorgente di aria compressa e sfocianti in corrispondenza di ciascuno di detti canali (16) per far avanzare gli oggetti (101) lungo detta direzione di avanzamento (X’).
  6. 6. Apparato come nelle rivendicazioni 4 o 5, quando dipendente dalla 4, caratterizzato dal fatto che comprende mezzi di bloccaggio provvisti di una pluralità di elementi di riscontro (22), ciascuno associato ad un rispettivo canale (16) di detta area di stoccaggio (17); in cui detti elementi di riscontro (22) sono azionati indipendentemente gli uni dagli altri per alternativamente consentire o impedire il passaggio di uno di detti oggetti (101) ricevuti nel rispettivo canale (16) verso detti mezzi di trasferimento (12).
  7. 7. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, quando la rivendicazione 5 dipende dalla 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) comprendono guide lineari (19) che si estendono parallele ad una direzione trasversale (Y) che è sostanzialmente perpendicolare a detta direzione di avanzamento (X’); in cui detto cassetto di alimentazione (18) può scorrere su dette guide lineari (19) per allineare selettivamente un voluto canale (16) di detto cassetto di alimentazione (18) ad un desiderato canale (16) di detta area di stoccaggio (17).
  8. 8. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, quando la rivendicazione 5 dipende dalla 4, caratterizzato dal fatto che comprende elementi barriera (33) configurati per impedire l’accidentale caduta di detti oggetti (101) da detti canali (16) realizzati in detto cassetto di alimentazione (18).
  9. 9. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasferimento (12) comprendono almeno un rullo di trasferimento (12a, 12b) provvisto di una o più cavità di ricezione (13) idonee a ricevere e trattenere detti oggetti (101) durante il trasferimento da un’area di stoccaggio (17) compresa in detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) a detto convogliatore di trasporto (102).
  10. 10. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende uno o più ulteriori organi di rilevamento (29) associati a una pluralità di canali (16) configurati per ricevere detti oggetti (101) e realizzati in un’area di stoccaggio (17) compresa in detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11); in cui detti ulteriori organi di rilevamento (29) sono configurati per rilevare la quantità di oggetti (101) presenti in detti canali (16).
  11. 11. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che convogliatore di trasporto (102) definisce un piano di trasporto (T) su cui sono movimentati gli oggetti (101) da detta prima stazione di lavorazione (107) a detta seconda stazione di lavorazione (108); in cui detto convogliatore di trasporto (102) comprende un nastro trasportatore provvisto di una pluralità di elementi modulari (105) disposti affiancati l’uno all’altro; su ciascun elemento modulare (105) essendo realizzata una pluralità di dette sedi (106) disposte affiancate lungo una direzione trasversale (Y) sostanzialmente perpendicolare alla direzione di avanzamento (X) di detti oggetti (101) su detto convogliatore di trasporto (102).
  12. 12. Metodo per trasportare oggetti (101) da una prima stazione di lavorazione (107) ad una seconda stazione di lavorazione (108) di una macchina automatica (100) per il trattamento di detti oggetti (101) tramite un convogliatore di trasporto (102) comprendente una pluralità di sedi (106) per ricevere ciascuna uno di detti oggetti (101) ed un dispositivo manipolatore (109) configurato per prelevare gli oggetti (101) da detto convogliatore di trasporto (102) per portarli almeno in detta seconda stazione di lavorazione (108); detto metodo essendo caratterizzato dal fatto che comprende una fase di disposizione di detti oggetti (101) in mezzi stoccaggio temporaneo (11), nella quale gli oggetti (101) da disporre in detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) sono prelevati da detto convogliatore di trasporto (102) tramite detto dispositivo manipolatore (109); una fase di trasferimento di detti oggetti (101) da detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) a dette sedi (106) tramite mezzi di trasferimento (12); e una fase di rilevazione almeno della presenza e della posizione di una o più sedi (106) prive di oggetti (101) in detto convogliatore di trasporto (102) cosicché nella fase di rilevazione sia trasmesso a detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) e/o a detti mezzi di trasferimento (12) un segnale corrispondente alla rilevazione di una o più sedi (106) prive di oggetti (101) sulla base del quale è previsto attivare detta fase di trasferimento per comandare selettivamente il trasferimento di uno di detti oggetti (101) in una rispettiva sede (106) priva di oggetti (101).
  13. 13. Metodo come nella rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di avanzamento di detti oggetti (101) lungo una direzione di avanzamento (X’) da un cassetto di alimentazione (18) compreso in detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11) fino a raggiungere detti mezzi di trasferimento (12), dopo che gli oggetti (101) hanno attraversato un’area di stoccaggio (17) degli oggetti (101) compresa in detti mezzi di stoccaggio temporaneo (11); detta fase di avanzamento essendo realizzata tramite mezzi pneumatici connessi a una sorgente di aria compressa e sfocianti in una pluralità di canali (16) realizzati in detto cassetto di alimentazione (18) e in detta area di stoccaggio (17) e destinati a ricevere detti oggetti (101) per immettervi aria in pressione che consente di far avanzare gli oggetti (101).
  14. 14. Metodo come nella rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che comprende bloccare selettivamente detti oggetti (101) entro detti canali (16) di detta area di stoccaggio (17) tramite mezzi di bloccaggio provvisti di una pluralità di elementi di fine corsa (22) che vengono azionati indipendentemente gli uni dagli altri per alternativamente consentire o impedire il passaggio di uno di detti oggetti (101) verso detti mezzi di trasferimento (12).
  15. 15. Metodo come nella rivendicazione 13 o 14, caratterizzato dal fatto che comprende una fase di spostamento di detto cassetto di alimentazione (18) su guide lineari (19) che si estendono parallele ad una direzione trasversale (Y) che è sostanzialmente perpendicolare a detta direzione di avanzamento (X’) in modo tale da movimentare detto cassetto di alimentazione (18) rispetto a detta area di stoccaggio (17) per allineare selettivamente un voluto canale (16) di detto cassetto di alimentazione (18) con un rispettivo desiderato canale (16) di detta area di stoccaggio (17) in cui è necessario introdurre uno o più oggetti (101).
  16. 16. Macchina automatica per il trattamento di oggetti (101) di piccole dimensioni, in particolare componenti per un dispositivo inalatore o vaporizzatore definente una sigaretta elettronica, comprendente una prima stazione di lavorazione (107) disposta a monte, in cui vengono eseguite una o più operazioni per realizzare detti oggetti (101), una seconda stazione di lavorazione (108) disposta a valle, in cui vengono eseguite una o più operazioni per confezionare detti oggetti (101); detta macchina essendo caratterizzata dal fatto di comprendere un apparato di trasporto (10) di detti oggetti (101) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11.
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