IT201800004006A1 - Dispositivo di fissaggio per barriere anti-infortunistiche e barriera anti-infortunistica comprendente un simile dispositivo di fissaggio - Google Patents

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IT201800004006A1
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Mora Michele Dalla
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    • F16B39/02Locking of screws, bolts or nuts in which the locking takes place after screwing down
    • F16B39/08Locking of screws, bolts or nuts in which the locking takes place after screwing down with a cap interacting with the nut, connected to the bolt by a pin or cotter pin

Description

DISPOSITIVO DI FISSAGGIO PER BARRIERE ANTI-INFORTUNISTICHE E BARRIERA ANTI-INFORTUNISTICA COMPRENDENTE UN SIMILE DISPOSITIVO DI FISSAGGIO.
DESCRIZIONE
L’invenzione riguarda un dispositivo di fissaggio per barriere antiinfortunistiche, nonché una barriera anti-infortunistica comprendente un simile dispositivo di fissaggio.
Sono oggigiorno note, largamente apprezzate e sempre più diffuse nell’ambito della sicurezza nei cantieri ed in generale negli spazi, coperti o scoperti, in cui possono esservi corpi pesanti movimentati in modo pericoloso, barriere anti-infortunistiche del tipo a pannelli.
Tali barriere anti-infortunistiche comprendono generalmente una pluralità di pannelli in rete metallica, supportati lateralmente da corrispondenti montanti a loro volta fissati al suolo, in modo da definire un perimetro di sicurezza attorno ad un macchinario, o un passaggio sicuro tra macchinari, o una singola parete di protezione in corrispondenza di una zona a rischio dalla quale un operatore si debba tenere a debita distanza.
Il fissaggio dei pannelli in rete metallica ai montanti è realizzato tipicamente mediante collegamenti filettati, ad esempio di tipo a vite o bullone e dado.
Le nuove direttive internazionali impongono che in tali tipi di barriere anti-infortunistiche i sistemi di fissaggio debbano rimanere collegati ai ripari, ovvero ai pannelli di protezione, o ai loro supporti, quando i ripari sono rimossi.
Tali sistemi di fissaggio devono quindi poter essere manovrabili per consentire la separazione di un pannello da un montante che lo supporta, ma allo stesso tempo tali manovre sui sistemi di fissaggio non devono portare anche all’allontanamento degli stessi sistemi di fissaggio dal montante, o dal pannello; i sistemi di fissaggio devono quindi restare vincolati o al montante o al pannello, e non devono andare perduti nell’ambiente circostante.
L’obbligo della permanenza del collegamento dei sistemi di fissaggio sui montanti o sui pannelli nasce dall’importanza di poter ripristinare molto rapidamente la barriera in caso di rimozione di un pannello, rimozione avvenuta per manutenzione o per sostituzione dello stesso pannello rimosso.
Un altro importante motivo per la permanenza dei sistemi di collegamento su uno tra montante e pannello è dovuto al fatto che è normalmente pericoloso che in una zona di passaggio vi siano al suolo corpi inattesi, che possono determinare numerose tipologie di indesiderati imprevisti qualora un operatore o un veicolo vi passassero sopra.
Tra tali sistemi di fissaggio spicca la tipologia di viti che sono allentabili ma non rimovibili, e sono note in gergo come “viti imperdibili”.
Tali viti imperdibili trovano prevalente applicazione laddove ci sia la necessità di togliere temporaneamente uno o più pannelli per la manutenzione ordinaria, e non sia possibile l’intervento dagli accessi già previsti, ove per accessi previsti si intende ad esempio un pannello incernierato ad anta ad un corrispondente supporto.
La norma UNI EN 14120 prevede che tali viti imperdibili non siano sfilabili sia dal pannello che dal montante, e siano sempre a disposizione per il successivo aggancio o assemblaggio del pannello al montante.
Le viti imperdibili oggi note comprendono ad esempio una vite ed un dado, ove la vite presenta una testa e un gambo filettato con filetto interrotto per un certo tratto; nel tratto ove il filetto è assente, il gambo è lavorato in modo tale che la sua superficie esterna sia sostanzialmente liscia e di diametro inferiore al diametro interno del dado, cosicché il dado possa posizionarsi libero tra i due tratti di filettatura; in tale posizione la giunzione determinata dall’avvitamento del dado su un primo tratto filettato del gambo, che è più prossimo alla testa della vite, è allentata, ma al dado è impedito lo sfilamento dal gambo stesso grazie al secondo tratto filettato, posto in corrispondenza dell’estremità del gambo.
Una simile vite imperdibile, pur ampiamente utilizzata, presenta alcuni inconvenienti.
Un primo di tali inconvenienti è legato alla relativa complessità di manovra di una simile vite imperdibile in fase di primo montaggio, poiché un operatore che la fissi per la prima volta ad un montante è costretto ad eseguire una prima avvitatura del dado sul secondo tratto filettato del gambo, ovvero il tratto anti-sfilamento che conferisce la caratteristica di imperdibilità alla vite, spostare il dado lungo il tratto liscio del gambo e poi eseguire una seconda avvitatura sul primo tratto filettato del gambo della vite, per realizzare il bloccaggio vero e proprio.
Tale doppia operazione di avvitamento va ripetuta per ogni vite imperdibile montata, quindi nell’allestimento di una recinzione antiinfortunistica comprendente numerosi pannelli il tempo dedicato al montaggio di tali viti imperdibili può rivelarsi estremamente oneroso. Un secondo inconveniente di tali viti imperdibili di tipo noto è costituito dal fatto che la realizzazione di una vite con un gambo con filettatura interrotta da un tratto liscio richiede, rispetto alla realizzazione di una vite semplice, la ripresa della vite con gambo filettato per una operazione di lavorazione meccanica apposita per rimuovere una parte di filetto per realizzare il tratto liscio.
La realizzazione di tali viti imperdibili di tipo noto costituisce quindi anche un costo aggiuntivo a causa delle peculiari lavorazioni necessarie alla sua realizzazione.
Compito del presente trovato è quello di mettere a punto un dispositivo di fissaggio, particolarmente ma non esclusivamente per barriere anti-infortunistiche, capace di ovviare ai citati limiti dell’arte nota.
In particolare, uno scopo del trovato è quello di mettere a punto un dispositivo di fissaggio più semplice e rapido da montare e manovrare rispetto alle viti imperdibili di tipo noto, a parità di mancata rimozione da un supporto.
Un altro scopo del trovato è quello di mettere a punto una barriera anti-infortunistica più facile e rapida da maneggiare nelle situazioni di emergenza e di manutenzione rispetto alle barriere antiinfortunistiche di tipo noto.
Il compito nonché gli scopi sopra citati sono raggiunti da un dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1 e da una barriera anti-infortunistica secondo la rivendicazione 5.
Ulteriori caratteristiche del dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 1 vengono descritte nelle rivendicazioni dipendenti da 2 a 4, mentre ulteriori caratteristiche del dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 5 sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti da 6 a 12.
Il compito ed i suddetti scopi, assieme ai vantaggi che verranno menzionati in seguito, sono di seguito evidenziati dalla descrizione di una forma esecutiva di un dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione e da due forme esecutive della barriera anti-infortunistica secondo il trovato, che vengono date, a titolo indicativo ma non limitativo, con riferimento alle tavole di disegno allegate, dove:
- la figura 1 rappresenta una barriera anti-infortunistica secondo l’invenzione in una sua prima variante realizzativa;
- la figura 2 rappresenta un primo esploso prospettico di un dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione;
- la figura 3 rappresenta un secondo esploso prospettico del dispositivo di fissaggio di figura 2;
- la figura 4 rappresenta una vista frontale in sezione di un dettaglio della barriera anti-infortunistica di figura 1;
- la figura 5 rappresenta una sezione longitudinale di un particolare di un dispositivo di fissaggio secondo l’invenzione;
- la figura 6 rappresenta una vista prospettica di un dettaglio della barriera di figura 1 in un primo assetto di montaggio;
- la figura 7 rappresenta la medesima vista prospettica di figura 6 in un secondo assetto di montaggio;
- la figura 8 rappresenta una barriera anti-infortunistica secondo il trovato in una sua seconda variante realizzativa;
- la figura 9 rappresenta un parziale esploso prospettico di un dettaglio della barriera di figura 8;
- la figura 10 rappresenta l’assieme dell’esploso prospettico di figura 9 in un primo assetto di montaggio;
- la figura 11 rappresenta la medesima vista prospettica di figura 10 in un secondo assetto di montaggio;
- la figura 12 rappresenta una vista frontale in sezione di un dettaglio della barriera anti-infortunistica di figura 8.
Con riferimento alle figure citate, ed in particolare, alle figure 2 e 3, un dispositivo di fissaggio per barriere anti-infortunistiche secondo l’invenzione è indicato nel suo complesso con il numero 13.
Tale dispositivo di fissaggio 13 comprende:
- una vite 17, comprendente una testa 18 e un gambo 19,
- il gambo 19 presenta una prima estremità 19a unita alla testa 18 e un’opposta seconda estremità libera 19b,
- un dado 20, posizionato sul gambo 19 quando in assetto d’uso come da figure 4, 6, 7, 10, 11 e 12.
La peculiarità del dispositivo di fissaggio 13 secondo l’invenzione risiede nel fatto di comprendere:
- un elemento anti-sfilamento 21, configurato per essere montato su detto gambo 19 in modo da coprire almeno un punto tra detto dado 20 e detta seconda estremità 19b, libera, per impedire la separazione di detto dado 20 dal gambo 19.
Il gambo 19 è filettato, completamente o almeno parzialmente dalla parte della seconda estremità 19b.
Nel presente esempio realizzativo dell’invenzione, tale elemento antisfilamento 21, una cui sezione longitudinale è ben rappresentata in figura 5, comprende un corpo a bicchiere presentante una parete anulare 22, di accoppiamento con il gambo 19 della vite 17, e un fondello 23.
Il fondello 23 è atto a coprire la seconda estremità 19b del gambo 19 della vite 17, così da determinare una protezione atta a mettere al sicuro un utilizzatore dal graffiarsi o tagliarsi incontrando in modo inavvertito e indesiderato tale seconda estremità 19b.
Il fondello 23 preferibilmente è posizionato in modo da incontrare la seconda estremità 19b del gambo 19 della vite 17, come esemplificato in figure 4 e 12.
Opportunamente, la parete anulare 22 si accoppia senza gioco con detto gambo 19; ciò implica che l’elemento anti-sfilamento 21 resta stabilmente accoppiato al gambo 19 per interferenza tra la superficie interna 24 della parete anulare 22 e la filettatura del tratto d’estremità del gambo 19 in corrispondenza della seconda estremità 19b.
Ad esempio, la parete anulare 22 delimita al suo interno un foro cilindrico di accoppiamento 26.
Il diametro D1 di tale foro cilindrico di accoppiamento 26 ha un valore di 0,1 millimetri minore rispetto al diametro esterno della filettatura del gambo 19 della vite 17.
Preferibilmente, la parete anulare 22 presenta un rilievo interno 25 anti-estrazione.
Tale rilievo interno 25, ad esempio, presenta sagoma anulare.
Tale rilievo interno 25 è preposto ad aggrapparsi ad uno o più giri di filettatura del gambo 9, così da garantire la sua non sfilabilità dal gambo 19, a meno ovviamente dell’applicazione di una opportuna forza di trazione.
L’elemento anti-sfilamento 21 è realizzato, ad esempio, in un unico pezzo di materia plastica.
Tale elemento anti-sfilamento 21 è realizzato, ad esempio in polipropilene.
Il dispositivo di fissaggio 13 secondo l’invenzione, grazie all’elemento anti-sfilamento 21 apposto alla seconda estremità libera 19b del gambo 19 della vite 17, dalla parte opposta rispetto alla testa 18 della stessa vite 17, consente di avvitare e svitare il dado 20 attorno al gambo 19 senza che lo stesso dado 20 abbia mai occasione di separarsi dallo stesso gambo 19, poiché il posizionamento presso l’unico punto della vite 17 da cui il dado 20 potrebbe allontanarsi dal gambo 19, ovvero la seconda estremità 19b, è impedito dall’elemento anti-sfilamento 21.
Il gambo 19 della vite 17 presenta, ovviamente, una lunghezza tale da comprendere, come ben visibile in figura 4:
- un primo tratto 30 di attraversamento di almeno una porzione di giunzione di un montante di una barriera anti-infortunistica, e di almeno una porzione di giunzione di un pannello di protezione di una barriera anti-infortunistica, con tali porzioni di giunzione addossate una all’altra in assetto di montaggio, come meglio verrà descritto più sotto,
- un secondo tratto 31, di spostamento libero per il dado 20 tra: - un assetto di fissaggio della porzione di giunzione del pannello di protezione con la porzione di giunzione del montante di supporto, - e un assetto di non fissaggio, in cui il dado 20 è libero di rototraslare sulla filettatura del gambo 19,
- un terzo tratto 32 di accoppiamento con detto elemento antisfilamento 21; tale terzo tratto 32 corrisponde sostanzialmente con il tratto d’estremità del gambo 19 in corrispondenza della seconda estremità 19b.
Quando il dispositivo di fissaggio 13 è montato in una barriera antiinfortunistica, il dado 20 può quindi essere ruotato tra due posizioni limite:
- un assetto di fissaggio in cui è posto a premere contro una porzione di giunzione di un pannello,
- e un assetto di non fissaggio in cui è addossato all’elemento antisfilamento 21.
In figure 2 e 3 è ben rappresentata, per completezza, anche una rondella 33, da intendersi ausiliaria e di tipo in sé noto.
Forma oggetto dell’invenzione anche una barriera anti-infortunistica, indicata nel suo complesso con il numero 10.
Tale barriera anti-infortunistica 10 comprende:
- almeno un pannello di protezione 11, comprendente almeno una sua porzione di giunzione 12 configurata per il passaggio di un dispositivo di fissaggio 13 per il collegamento di detto almeno un pannello di protezione 11 con un montante di supporto 14,
- almeno un montante di supporto 14, comprendente almeno una sua porzione di giunzione 15 recante almeno un’apertura passante 16 per il passaggio del dispositivo di fissaggio 13 per il collegamento di un pannello di protezione 11 con un montante di supporto 14,
- almeno un dispositivo di fissaggio 13 per il collegamento di una porzione di giunzione 12 di un pannello di protezione 11 con una porzione di giunzione 15 di un montante di supporto 14.
La peculiarità della barriera anti-infortunistica 10 secondo l’invenzione risiede nel fatto che il dispositivo di fissaggio 13 comprende, come sopra descritto:
- una vite 17, comprendente una testa 18 e un gambo 19,
- tale gambo 19 presenta una prima estremità 19a unita alla testa 18 e un’opposta seconda estremità 19b, libera,
- un dado 20, posizionato sul gambo 19,
- un elemento anti-sfilamento 21, configurato per essere montato su detto gambo 19 in modo da coprire almeno un punto tra detto dado 20 e la seconda estremità 19b, libera, per impedire la separazione del dado 20 dal gambo 19.
Nell’esempio realizzativo delle figure 1, 4, 6 e 7, la barriera antiinfortunistica 10 è rappresentata in via esemplificativa, ed essa comprende due pannelli di protezione 11 e 11a, un montante di supporto 14 e un dispositivo di fissaggio 13, superiore, che unisce i due pannelli 11 e 11a al montante 14.
In tale esempio realizzativo è rappresentato un solo dispositivo di fissaggio 13, intendendosi che ve ne possono essere anche altri, ad esempio un secondo eguale dispositivo di fissaggio posizionato in una zona centrale del montante e un terzo eguale dispositivo di fissaggio posizionato inferiormente sul montante 14, in posizione sostanzialmente opposta rispetto al dispositivo di fissaggio superiore. Il gambo 19 presenta una lunghezza tale da comprendere, come da figura 4:
- un primo tratto 30 di attraversamento di almeno una porzione di giunzione 15 di un montante 14 e di almeno una porzione di giunzione 12 di un detto pannello di protezione 11 addossate una all’altra in assetto di montaggio, come da figura 4,
- un secondo tratto 31, di spostamento libero per il dado 20 tra un assetto di fissaggio della porzione di giunzione 12 del pannello di protezione 11 con una porzione di giunzione 15 di un montante di supporto 14, e un assetto di non fissaggio,
- un terzo tratto 32 di accoppiamento con l’elemento anti-sfilamento 21.
Nell’esempio realizzativo qui presentato, il primo tratto 30 del gambo 19 è tale da attraversare una porzione di giunzione 15 di un montante 14 e due opposte porzioni di giunzione 12 e 12a rispettivamente, di un corrispondente pannello di protezione 11 e 11a, quest’ultime addossate alla porzione di giunzione 15 del montante 14 in assetto di montaggio, come da figura 4.
Nella prima variante realizzativa della barriera anti-infortunistica 10 secondo l’invenzione rappresentata nelle figure 1, 4, 6 e 7, il pannello di protezione 11 e 11a comprende una rete 40 e 40a rispettivamente. Tale rete 40 e 40a è priva di cornici che la circondino.
In presenza di una simile tipologia di pannello di protezione 11 e 11a, la porzione di giunzione 12 e 12a comprende una staffa piattiforme 41 e 41a con appendici di centraggio 42 e 42a per il corretto posizionamento rispetto al montante 14, e con appendici di aggancio 43 e 43a rispettivamente, per almeno un tratto perimetrale di detta rete 40 e 40a.
La rete 40 e 40a è vantaggiosamente sagomata, almeno perimetralmente, con tratti inclinati rispetto alla direzione verticale di montaggio del pannello 11 e 11a, atti all’accoppiamento con le appendici di aggancio 43 e 43a, così da favorire e facilitare la presa e il supporto dei pannelli 11 e 11a da parte delle staffe piattiformi 41 e 41a rispettivamente.
In particolare, ciascuna rete 40 e 40a presenta zone di piegatura 44 e 44a in corrispondenza delle altezze del pannello 11 e 11a ove è previsto il fissaggio ad un montante 14.
Il montante 14, nei qui presenti esempi realizzativi, è costituito da un elemento tubolare.
La porzione di giunzione 15 del montante 14 reca, per il passaggio del dispositivo di fissaggio 13, due aperture passanti 16, opposte, una su ciascuna di due opposte facce dell’elemento tubolare che costituisce il montante 14, e definite ciascuna da un corrispondente foro passante, ovviamente coassiale con l’opposto foro passante. La staffa piattiforme 41 e 41a rispettivamente presenta almeno un’asola 45 di passaggio per detto gambo 19 di detta vite 17 di detto dispositivo di fissaggio 13.
Una seconda variante realizzativa di una barriera anti-infortunistica secondo l’invenzione è rappresentata nelle figure da 8 a 12 e ivi indicata con il numero 110.
In tale seconda variante realizzativa, ciascun pannello di protezione 111 e 111a comprende una rete 140 e 140a circondata almeno lateralmente da una cornice 150 e 150a rispettivamente.
Nel presente esempio realizzativo, la cornice 150 e 150a comprende elementi tubolari a sviluppo longitudinale 151 e 151a.
La porzione di giunzione 112 e 112a comprende un tratto di un elemento tubolare 152 e 152a della corrispondente cornice 150 e 150a.
Ciascuno di tali tratti di elemento tubolare 152 e 152a sono configurati per consentire l’aggancio della cornice 150 e 150a al gambo 19 del dispositivo di fissaggio 13, quando il dispositivo di fissaggio 13 sia in un corrispondente assetto con dado 20 in assetto di non fissaggio.
Tali tratti di elemento tubolare 152 e 152a comprendono ciascuno una finestra laterale 153 e 153a, come da figura 11, aperta su un’asola di aggancio 154 e 154a, all’interno della quale va ad alloggiare un corrispondente tratto del gambo 19 in un assetto anti-estrazione in cui il vertice superiore dell’asola di aggancio 154 e 154a è in appoggio sul gambo 19.
Ciascuna di tali asole passanti 154 e 154a comprende due opposte aperture ad asola definite simmetricamente su due opposte facce del corrispondente tratto di elemento tubolare 152 e 152a della cornice 150 e 150a.
In figura 9 è rappresentato un particolare di una barriera antiinfortunistica 110 con il dispositivo di fissaggio 13 in esploso.
In figura 10 è rappresentato il medesimo particolare di figura 9, con il dispositivo di fissaggio 13 assemblato e in assetto di fissaggio, ovvero con il dado 20 che preme contro la porzione di giunzione 112 del pannello di protezione 111.
In figura 11 è rappresentata la medesima vista di figura 10, con il dispositivo di fissaggio 13 in assetto di non fissaggio, ovvero con il dado 20 lontano dalla porzione di giunzione 112 e addossato all’elemento anti-sfilamento 21.
Il montante 14 comprende una base 14a di ancoraggio al suolo.
Il montante 14 è da intendersi realizzabile anche con elementi a sviluppo prevalentemente longitudinale di sezione non tubolare, ad esempio di sezione a ‘H’ o a ‘T’ o a ‘C’, o con altre sezioni simili ed equivalenti.
Si è in pratica constatato come il trovato raggiunga il compito e gli scopi preposti.
In particolare, con il trovato si è messo a punto un dispositivo di fissaggio più semplice e rapido da montare e manovrare rispetto alle viti imperdibili di tipo noto, a parità di mancata rimozione da un supporto, grazie alla presenza dell’elemento anti-sfilamento.
Tale dispositivo di fissaggio, di tipo ‘imperdibile’ consente di adottare viti più semplici ed economiche rispetto alla tecnica nota, ovvero realizzate senza la lavorazione di ripresa per la rimozione di un tratto filettato di libera traslazione per il dado.
In più, con l’invenzione si è messa a punto una barriera antiinfortunistica più facile e rapida da maneggiare nelle situazioni di emergenza e di manutenzione rispetto alle barriere antiinfortunistiche di tipo noto, poiché in fase di montaggio, il dado dev’essere avvitato su una unica filettatura continua presente sul gambo della vite, anziché su due filettature separata dal tratto privo di filetto come nella citata tecnica nota.
Il trovato così concepito è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo; inoltre, tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti.
In pratica, i componenti ed i materiali impiegati, purché compatibili con l’uso specifico, nonché le dimensioni e le forme contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze e dello stato della tecnica.
Ove le caratteristiche e le tecniche menzionate in qualsiasi rivendicazione siano seguite da segni di riferimento, tali segni di riferimento sono da intendersi apposti al solo scopo di aumentare l’intelligibilità delle rivendicazioni e di conseguenza tali segni di riferimento non hanno alcun effetto limitante sull’interpretazione di ciascun elemento identificato a titolo di esempio da tali segni di riferimento.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di fissaggio (13) per barriere anti-infortunistiche, comprendente: - una vite (17), comprendente una testa (18) e un gambo (19), - detto gambo (19) presentando una prima estremità (19a) unita a detta testa (18) e un’opposta seconda estremità (19b), libera, - un dado (20), configurato per essere posizionato su detto gambo (19), caratterizzato dal fatto di comprendere: - un elemento anti-sfilamento (21), configurato per essere montato su detto gambo (19) in modo da coprire almeno un punto tra detto dado (20) e detta seconda estremità (19b), libera, per impedire la separazione di detto dado (20) da detto gambo (19).
  2. 2) Dispositivo di fissaggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto elemento anti-sfilamento (21) comprende un corpo a bicchiere presentante una parete anulare (22), di accoppiamento con il gambo (19) di detta vite (17), e un fondello (23).
  3. 3) Dispositivo di fissaggio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta parete anulare (22) si accoppia senza gioco con detto gambo (19).
  4. 4) Dispositivo di fissaggio secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta parete anulare (22) presenta un rilievo interno (25), anti-estrazione.
  5. 5) Barriera anti-infortunistica (10), comprendente - almeno un pannello di protezione (11), comprendente almeno una sua porzione di giunzione (12) configurata per il passaggio di un dispositivo di fissaggio (13) per il collegamento di detto almeno un pannello di protezione (11) con un montante di supporto (14), - almeno un montante di supporto (14), comprendente almeno una sua porzione di giunzione (15) recante almeno un’apertura passante (16) per il passaggio di detto dispositivo di fissaggio (13) per il collegamento di un pannello di protezione (11) con un montante di supporto (14), - almeno un dispositivo di fissaggio (13) per il collegamento di una porzione di giunzione (12) di un pannello di protezione (11) con una porzione di giunzione (15) di un montante di supporto (14), caratterizzata dal fatto che detto dispositivo di fissaggio (13) comprende - una vite (17), comprendente una testa (18) e un gambo (19), - detto gambo (19) presentando una prima estremità (19a) unita a detta testa (18) e un’opposta seconda estremità (19b), libera, - un dado (20), posizionato su detto gambo (19), - un elemento anti-sfilamento (21), configurato per essere montato su detto gambo (19) in modo da coprire almeno un punto tra detto dado (20) e detta seconda estremità (19b), libera, per impedire la separazione di detto dado (20) da detto gambo (19).
  6. 6) Barriera anti-infortunistica secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto gambo (19) presenta una lunghezza tale da comprendere - un primo tratto (30) di attraversamento di almeno una porzione di giunzione di detto montante (15) e di almeno una porzione di giunzione (12) di un detto pannello di protezione (11) addossate una all’altra in assetto di montaggio, - un secondo tratto (31), di spostamento libero per detto dado (20) tra un assetto di fissaggio di detta porzione di giunzione (12) di un detto pannello di protezione (11) con una detta porzione di giunzione (15) di un detto montante di supporto (14), e un assetto di non fissaggio, - un terzo tratto (32) di accoppiamento con detto elemento antisfilamento (21).
  7. 7) Barriera anti-infortunistica secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto almeno un pannello di protezione (11) comprende una rete (40).
  8. 8) Barriera anti-infortunistica secondo la rivendicazione precedente, che si caratterizza per il fatto che detta porzione di giunzione (12) comprende una staffa piattiforme (41) con appendici di centraggio (42) per il corretto posizionamento rispetto a detto montante, e con appendici di aggancio (43) per almeno un tratto perimetrale di detta rete (40).
  9. 9) Barriera anti-infortunistica secondo una o più delle rivendicazioni da 5 a 8, caratterizzata dal fatto che detta staffa piattiforme (41) presenta almeno un’asola (45) di passaggio per detto gambo (19) di detta vite (17) di detto dispositivo di fissaggio (13).
  10. 10) Barriera anti-infortunistica secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che detto almeno un pannello di protezione (111) comprende una rete (140) circondata almeno lateralmente da una cornice (150).
  11. 11) Barriera anti-infortunistica secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detta cornice (150) comprende elementi tubolari a sviluppo longitudinale (151).
  12. 12) Barriera anti-infortunistica secondo una o più delle rivendicazioni 10 e 11, caratterizzata dal fatto che detta porzione di giunzione (112) comprende un tratto di un elemento tubolare di detta cornice (152).
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FR87673E (fr) * 1964-05-19 1966-06-03 Dispositif de blocage ou desserrage d'un écrou sur une vis ou un boulon. boulonnerie à écran indesserrable
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