IT201800003150U1 - Elemento modulare fonoassorbente - Google Patents

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IT201800003150U1
IT201800003150U1 IT202018000003150U IT201800003150U IT201800003150U1 IT 201800003150 U1 IT201800003150 U1 IT 201800003150U1 IT 202018000003150 U IT202018000003150 U IT 202018000003150U IT 201800003150 U IT201800003150 U IT 201800003150U IT 201800003150 U1 IT201800003150 U1 IT 201800003150U1
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IT
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panel
fact
riv
sound
modular
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IT202018000003150U
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Inventor
Simone Baldo
Alberto Roberto Caramello
Manuele Lucisano
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Next Design Innovation Srl
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Description

DESCRIZIONE
annessa a domanda di Brevetto per Modello di Utilità avente per titolo:
“ELEMENTO MODULARE FONOASSORBENTE”
DESCRIZIONE
Forma oggetto del presente trovato un pannello fonoassorbente, atto ad essere impiegato per scopi di miglioramento acustico dell’ambiente in cui viene installato. In particolare, il trovato si inserisce nel settore dei pannelli con proprietà fonoassorbenti e fonodisperdenti, suscettibili di essere utilizzati anche per l’ottenimento di elementi divisori di ambienti domestici o lavorativi, sia in ambito commerciale che industriale.
E’ noto come l’ottimizzazione dell’acustica di un ambiente chiuso possa essere raggiunta attraverso l’utilizzo di uno o più pannelli fonoassorbenti, opportunamente dislocati per assorbire quanta più energia possibile derivante dalle onde sonore emesse in tale ambiente.
Tipicamente i pannelli fonoassorbenti dell’arte nota prevedono una struttura comprendente una porzione di materiale con buone capacità di assorbimento acustico (generalmente schiuma, gommapiuma o materiale similare), sostenuta da un telaio di materiale più rigido, adatto a conferire resistenza al pannello e consentirne l’installazione ed eventualmente il vincolo con analoghi pannelli adiacenti.
Un esempio di tal genere è rinvenibile nel documento US 5992561, il quale descrive un elemento realizzato in fibra di vetro con copertura in materiale poroso, munito di staffe per il fissaggio agli angoli della stanza.
Analogamente al precedente, anche il documento anteriore SE 536365 prevede una struttura di supporto realizzata in un primo materiale rigido, sulla quale è collocato il componente fonoassorbente, di un secondo materiale più leggero.
A fronte di una sufficiente capacità di assorbimento acustico, gli esempi dell’arte nota sopra citati presentano una serie di svantaggi, il primo dei quali attiene all’incapacità della struttura di supporto di fungere da materiale fonoassorbente; lo stesso telaio causa inoltre un considerevole aumento di peso, rendendo il pannello poco maneggevole nelle fasi di installazione.
Altra criticità connaturata ai pannelli dell’arte nota riguarda l’aspetto estetico, poiché la loro struttura in multi-materiale, spesso disomogenei tra di loro, mal si armonizza con lo spazio di installazione, soprattutto nell’eventualità che venga impiegata una pluralità di pannelli fonoassorbenti per la creazione di elementi divisori dell’ambiente.
Tal tipo di inconvenienti sono parzialmente risolti dal documento US20140299407, che presenta un pannello privo di telaio e con struttura in duplice materiale, entrambi funzionali all’obiettivo di assorbire l’energia dell’onda sonora e ridurne la parte riflessa in ambiente: difatti esso prevede un doppio strato di imbottitura in fibra sintetica, collocato all’interno di due facce opposte di tessuto poliestere, conferendo omogeneità estetica e maggior leggerezza rispetto agli esempi precedenti.
Tuttavia anche questa tipologia di pannello fonoassorbente necessita di piastre e mezzi di fissaggio che, sommate ai pregiati materiali della struttura, contribuiscono ad innalzarne il peso ed il costo.
Scopo del presente trovato è di ovviare a tal genere di inconvenienti, prevedendo un pannello in monomateriale, dotato di elevata capacità di fonoassorbenza in una struttura leggera ma resistente.
Ulteriore scopo, almeno di alcune varianti del trovato, è quello di indicare mezzi per semplificare la fase di installazione del singolo pannello fonoassorbente o della pluralità di pannelli quando associati per la realizzazione di superfici fonoassorbenti più estese o per l’ottenimento di pareti divisorie.
Altro scopo, almeno di alcune varianti del trovato, è di indicare mezzi di rapido impiego per il posizionamento e l’orientamento del pannello fonoassorbente in funzione della sorgente sonora e/o dei desiderata dell’installatore e dell’utente.
Questi ed altri scopi, che risulteranno chiari in seguito, si conseguono con un pannello modulare fonoassorbente conforme al dettato della rivendicazione 1.
Altri scopi possono essere inoltre ottenuti mediante le caratteristiche supplementari delle rivendicazioni dipendenti.
Ulteriori caratteristiche del presente trovato risulteranno meglio evidenziate dalla seguente descrizione di una preferita forma di realizzazione, conforme alle rivendicazioni brevettuali e illustrata, a puro titolo esemplificativo e non limitativo, nelle allegate tavole di disegno, in cui:
- le figg.1.A, 1.B e 1.C mostrano il pannello modulare fonoassorbente secondo l’invenzione, rispettivamente secondo viste in pianta, laterale e superiore;
- la fig. 2 raffigura il pannello modulare fonoassorbente secondo l’invenzione, in accordo ad una vista prospettica;
- la fig.3 mostra l’elemento di connessione atto al vincolo reciproco di due pannelli modulari fonoassorbenti secondo l’invenzione;
- la fig. 4 illustra una pluralità di pannelli modulari fonoassorbenti secondo l’invenzione, ciascuno vincolati tramite l’elemento di giunzione di fig.
3.
Si descrivono ora le caratteristiche di una variante preferita del pannello modulare fonoassorbente, avvalendosi dei riferimenti contenuti nelle figure. Si precisa che le suddette figure, pur se schematiche, riproducono gli elementi del trovato secondo proporzioni tra le loro dimensioni ed orientamenti spaziali che sono compatibili con una possibile forma esecutiva.
Con riferimento alla fig. 1, con 1 è indicato il pannello modulare fonoassorbente, da qui in poi identificato sinteticamente con il termine “pannello 1”.
Detto pannello 1 ha forma di triangolo equilatero e ciascun lato, in corrispondenza della propria mediana, è internamente provvisto di una nervatura 2, raccordantesi alle altre nervature 2 nel baricentro 2.2 di tale triangolo.
Più precisamente il pannello 1 è sagomato in modo da presentare uno spessore B2 più pronunciato in corrispondenza di dette nervature 2 ed uno spessore B1 particolarmente ridotto nella porzione di superficie non occupata da tali nervature 2.
Secondo la variante preferita mostrata nelle figure, detto spessore B1 è vantaggiosamente compreso tra 10 e 20 mm (preferibilmente circa 15 mm), mentre detto spessore B2, in corrispondenza di dette nervature 2, aumenta ad un valore compreso tra 40 e 80 mm (preferibilmente circa 60 mm).
Ciascuna di dette nervature 2 realizza una cavità interna al pannello 1 che sfocia in un’apertura esterna 2.1, in corrispondenza del punto mediano di ogni lato del pannello 1.
Tale apertura 2.1 funge da sede per l’inserimento di un elemento di connessione 3, atto a consentire il vincolo reciproco tra più pannelli 1 in adiacenza l’uno all’altro.
Nella variante preferita delle figure allegate, detto elemento di connessione 3 comprende un corpo di sezione circolare in quanto destinato ad inserirsi in aperture 2.1 a sezione circolare; più precisamente, tale elemento di connessione 3 (da qui in poi denominato “giunto 3” e schematicamente rappresentato in fig.
3) comprende due porzioni semi-sferiche 3.1 collegate da un cordolo centrale 3.2, ciascuna delle quali è destinata a trovare allocazione all’interno dell’apertura 2.1 di due pannelli 1 posizionati in vicinanza l’uno all’altro.
La fig. 4 mostra un esempio di una composizione modulare comprendente una pluralità di pannelli 1 collegati l’uno all’altro tramite l’impiego di detti giunti 3: in questo esempio i quattro pannelli 1 realizzano una struttura sostanzialmente trasversale, stante l’associazione di un pannello 1 al successivo per il tramite dei giunti 3 inseriti nelle aperture 2.1 dei lati obliqui di tali pannelli 1; ma ovviamente tale composizione può ulteriormente svilupparsi in qualsiasi direzione, sfruttando giunti 3 collocati nelle aperture 2.1 degli altri lati di ciascun pannello 1. Tali giunti 3 consentono altresì la rotazione dei pannelli 1 con un grado di escursione angolare tale da poterli singolarmente orientare secondo la volontà dell’installatore e/o dell’utente, in accordo alle esigenze di installazione o secondo criteri estetici: in tal modo è possibile ottenere composizioni dalla forme e dimensioni più varie, sì da adattarle allo specifico ambiente di destinazione.
Tale rotazione consente, inoltre, di orientare la superficie di ciascun singolo pannello 1 perpendicolarmente alla direzione di emissione e propagazione della fonte sonora o della pluralità di fonti sonore, permettendo di massimizzare le capacità fonoassorbenti dell’intera composizione modulare.
Detto pannello 1 non prevede una struttura di supporto o un telaio in grado di conferirgli resistenza meccanica e/o rigidezza: come sopra descritto, infatti, ciascun lato del pannello 1 è provvisto di una nervatura 2 ed è sagomato in modo da presentare uno spessore B2 più pronunciato in corrispondenza di detta nervatura 2. Dette nervature 2, raccordate centralmente nel baricentro 2.2 del pannello 1, fungono da elemento d’irrigidimento del medesimo e contribuiscono a renderlo autoportante; ciò consente di ridurre o eliminare l’impiego di telai o strutture simili, facilitando le operazioni d’installazione.
Al contempo, tali nervature 2 si sostanziano in cavità interne allo spessore B2 del pannello 1 e, conseguentemente, conferiscono estrema leggerezza al singolo pannello 1 ed all’intera composizione modulare di una pluralità di pannelli 1.
La struttura del pannello 1, quindi, non necessita di alcun telaio di supporto e ciò gli consente di avere lo stesso comportamento acustico e meccanico in ogni sua zona o sezione; detto pannello 1 è inoltre preferibilmente mono-materico, ossia realizzato con un unico materiale, così da fornire una risposta univoca e sostanzialmente omogenea alle sollecitazioni sonore.
In sintesi, l’impiego di un solo materiale permette di:
- mantenere caratteristiche acustiche omogenee su tutto il pannello 1, in ogni sua zona e sezione, originando una risposta fonoassorbente uniforme; - contenere il peso;
- semplificare il processo produttivo.
Tal materiale può consistere in qualsiasi materiale adatto allo scopo, ovvero che presenti buone proprietà fonoassorbenti e buona lavorabilità.
In accordo alla variante preferita del trovato, detto materiale consiste in polipropilene espanso; più precisamente, detto materiale è preferibilmente del tipo poroso (c.d. EPP porous), più performante del polipropilene espanso standard (c.d. EPP standard) sia in termini di fono-assorbenza che di leggerezza.
Detta tipologia di materiale presenta caratteristiche particolarmente idonee allo scopo, conferendo al pannello 1 estrema leggerezza, ottima resistenza al fuoco, igienicità (poiché facilmente lavabile), inattaccabilità da agenti chimici e assenza di igroscopia (evitando, pertanto, la proliferazione di muffe o la dispersione in ambiente di particelle di materiale).
Sempre secondo una variante preferita del trovato, il pannello 1 ha un ingombro di circa 450 mm x 450 mm ed uno spessore variabile tra 10 e 80 mm, in accordo con quanto precedentemente illustrato.
Dalla descrizione di cui sopra appaiono chiari i benefici conseguibili con il pannello 1 secondo l’invenzione, il primo dei quali è strettamente connesso alla conformazione geometrica triangolare che, per il tramite dei giunti 3, conferisce la possibilità di creare composizioni modulari attraverso l’accoppiamento di una pluralità di pannelli 1.
Dalla modularità del pannello 1 deriva una serie di vantaggi, qui di seguito sintetizzati:
- possibilità di orientare ogni singolo pannello 1 ortogonalmente alla direzione di emissione e propagazione delle fonti sonore, allo scopo di amplificare le funzioni di fonoassorbenza e fonodispersione del singolo pannello 1 e della composizione modulare ottenuta dall’accostamento di tale pluralità di pannelli 1;
- possibilità di creare composizioni modulari dal design e dall’estetica più varia, secondo le volontà dell’utente e/o in accordo alle esigenze di armonizzazione con l’ambiente di destinazione;
- facilità di installazione e manutenzione, con possibilità di sostituire, rimuovere e riposizionare all’occorrenza i soli uno o più pannelli 1 eventualmente rovinati.
L’altra peculiarità innovativa del presente trovato risiede nel fatto di essere realizzato in monomateriale, diversamente dalle soluzioni sinora note allo stato della tecnica: ciò ha particolare rilievo pratico poiché consente all’intera struttura del pannello 1 di cooperare alla funzione fonoassorbente, senza discontinuità tra zone o sezioni di materiale differente. Più in dettaglio, quando realizzato in accordo alla variante preferita del trovato, il pannello 1 è in polipropilene espanso poroso (EPP porous) o polipropilene espanso standard (EPP standard), dal peso notevolmente inferiore (circa 1,4 Kg/mq) rispetto ai prodotti dell’arte nota.
Connesso al vantaggio appena citato è quello della rapidità e semplicità d’installazione, attuabile senza alcun ausilio di tecnici specializzati ed anche da una sola persona: va sottolineato come la posa in opera del singolo pannello 1 o della pluralità di pannelli 1 a formare una composizione modulare può esplicarsi nelle modalità (appensione a soffitto, a parete, a terra) e con i mezzi più vari e comuni, compresi mezzi di installazione a terra, quali piantane da inserirsi nelle aperture 2.1 di tali pannelli 1.
E’ chiaro che numerose varianti dell’elemento modulare 1 sopra descritto sono possibili all’uomo del ramo, senza per questo uscire dagli ambiti di novità insiti nell’idea inventiva, così come è chiaro che nella pratica attuazione dell’invenzione i vari componenti in precedenza descritti potranno essere sostituiti da elementi tecnicamente equivalenti.
Ad esempio, nelle figure è sempre mostrata una variante del pannello 1 in cui i vertici 1.1 sono elisi, per meri motivi di design e di resa estetica, soprattutto nel caso di composizioni modulari; ovviamente è altresì possibile prevedere una versione del pannello 1 in cui tali vertici 1.1 siano presenti.
Parimenti, nella variante preferita mostrata in figura la nervatura 2 e la rispettiva apertura 2.1 sono a sezione circolare ed il corrispondente giunto 3 è pertanto sferico, ma detta nervatura 2 (e rispettiva apertura 2.1) possono anche avere sezione di forma differente, con il giunto 3 della stessa forma o con forma compatibile alla forma di detta apertura 2.1.
Ugualmente dette nervature 2 in corrispondenza di ciascuna mediana del lato del pannello 1 possono anche non prolungarsi sino al baricentro 2.2, bensì interrompersi prima. In una ulteriore variante, dette nervature 2 potrebbero anche essere del tutto assenti o presenti solo in uno o due lati del pannello 1, prevedendosi solamente l’apertura 2.1 nel punto mediano di ciascun lato di detto pannello 1: tali due varianti riducono tuttavia i vantaggi sopra citati relativi alla leggerezza del pannello 1, mantenendo comunque tutti gli altri benefici relativi agli altri aspetti sopra descritti.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI Riv 1. Pannello modulare fonoassorbente (1), caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura avente forma di triangolo equilatero, ciascun lato del quale presentando un’apertura esterna (2.1) in corrispondenza del suo punto mediano, detta apertura esterna (2.1) essendo atta a fungere da sede per l’inserimento di un giunto (3) idoneo a consentire il vincolo reciproco con un identico pannello modulare fonoassorbente (1). Riv 2. Pannello (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una nervatura interna (2), in corrispondenza della mediana di almeno un lato. Riv 3. Pannello (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere una nervatura interna (2) in corrispondenza della mediana di ciascun lato. Riv 4. Pannello (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che dette nervature interne (2) sono raccordate nel baricentro (2.2) di tale pannello (1). Riv 5. Pannello (1) secondo qualsiasi rivendicazione dalla 2 in poi, caratterizzato dal fatto che dette nervature interne (2) realizzano cavità interne a detto pannello (1), sfocianti in dette aperture esterne (2.1). Riv 6. Pannello (1) secondo qualsiasi rivendicazione dalla 2 in poi, caratterizzato dal fatto di avere uno spessore B2 più pronunciato in corrispondenza di dette nervature (2) ed uno spessore B1 ridotto nella porzione di superficie non occupata da dette nervature (2). Riv 7. Pannello (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto spessore B2 più pronunciato è compreso tra 40 e 80 mm, mentre detto spessore B1 ridotto è compreso tra 10 e 20 mm. Riv 8. Pannello (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto spessore B2 più pronunciato è di circa 15 mm, mentre detto spessore B1 ridotto è di circa 60 mm. Riv 9. Pannello (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta apertura esterna (2.1) ha sezione circolare, fungendo da sede per l’inserimento di un giunto (3) avente corpo di sezione circolare. Riv 10. Pannello (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto giunto (3) comprende due porzioni semi-sferiche (3.1) collegate da un cordolo centrale (3.2), ciascuna porzione semi-sferica (3.1) essendo atta ad inserirsi all’interno dell’apertura esterna (2.1) di due pannelli (1) posizionati in vicinanza l’uno all’altro. Riv 11. Pannello (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di essere in mono-materiale. Riv 12. Pannello (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto mono-materiale consiste in polipropilene espanso. Riv 13. Pannello (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto mono-materiale in polipropilene espanso è del tipo poroso (c.d. EPP porous). Riv 14. Pannello (1) secondo qualsiasi rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di avere uno spessore compreso tra 10 e 80 mm e un ingombro di circa 450 mm x 450 mm. Riv 15. Composizione modulare caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di pannelli modulari fonoassorbenti (1) secondo qualsiasi rivendicazione dalla 1 alla 14, ciascuno di detti pannelli (1) essendo collegato all’adiacente per il tramite di un giunto (3) atto ad essere collocato nell’apertura esterna (2.1) di cui è dotato almeno un lato di ciascun pannello (1), in corrispondenza del punto mediano di detto almeno un lato. Riv 16. Composizione modulare secondo la rivendicazione precedente, caratterizzata dal fatto che detto giunto (3) consente la rotazione di ciascun pannello (1) con un grado di escursione angolare tale da poter singolarmente orientare ciascun pannello (1) di detta composizione modulare.
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