IT201800003059A1

IT201800003059A1 - Dispositivo laparoscopico per repertare, mobilizzare e strozzare organi o strutture tubolari.

Info

Publication number: IT201800003059A1
Application number: IT102018000003059A
Authority: IT
Inventors: Francesco Gravina
Original assignee: Francesco Gravina
Priority date: 2018-02-27
Filing date: 2018-02-27
Publication date: 2019-08-27
Also published as: WO2019167093A3; EP3758621A2; US20210085329A1; WO2019167093A2; JP2021514732A; CN111787873A

Description

Dispositivo laparoscopico per repertare, mobilizzare e strozzare organi o strutture tubolari.

La presente invenzione riguarda un dispositivo laparoscopico per repertare, mobilizzare e strozzare organi o strutture tubolari.

Più dettagliatamente l’invenzione concerne un dispositivo del tipo detto, studiato e realizzato in particolare per effettuare delle chiusure, dette strozzamenti, del legamento epato-duodenale, note come manovre di Pringle, durante gli interventi in laparoscopia per resezioni epatiche, ma che può essere usato per qualsiasi resezione di organi aventi una struttura tubolare come vasi, viscere, ureteri e simili, per cui sia necessaria la chiusura reversibile durante un intervento in laparoscopia.

Nel seguito la descrizione sarà rivolta alla esecuzione delle manovre di Pringle in laparoscopia, ma è ben evidente come la stessa non debba essere considerata limitata a questo impiego specifico.

Come è noto, la laparoscopia è una tecnica chirurgica che prevede l'esecuzione di un intervento chirurgico praticando delle piccole incisioni, dette mini-laparotomie, della lunghezza di 5 o 10 o 12 mm per l’inserimento di tubi detti trocar, attraverso i quali vengono introdotti nelle cavità corporee gas come CO2, strumenti ottici per la telecamera e strumenti opportuni per effettuare l’intervento detti, appunto, laparoscopici.

Ogni intervento chirurgico viene eseguito cercando di evitare il più possibile perdite ematiche, mediante cauterizzazioni, applicazione di clip, legature con lacci, e simili procedure di emostasi.

A volte è necessario bloccare temporaneamente il circolo ematico per consentire all’operatore di eseguire l’intervento opportuno; questa interruzione temporanea viene eseguita mediante angiostati o mediante l’utilizzo di cappi, detti loop, che vengono posizionati intorno al vaso e successivamente trazionati, strozzando in modo da interrompere il passaggio di sangue, e che vengono poi allentati e rimossi per riattivare il circolo ematico.

Tale manovra è reversibile e ripetibile, trovando il suo impiego più opportuno oltre che negli interventi sui vasi in chirurgia vascolare, anche nelle resezioni d’organo e più specificatamente nelle resezioni epatiche dove, la capacità del fegato di tollerare l’ischemia consente all’operatore di gestire e controllare l’emostasi, mediante la manovra di Pringle.

La natura reversibile e ripetibile di tale manovra è fondamentale per consentire la ripresa del circolo ematico senza il quale l’organo subirebbe danni irreversibili.

Tuttora, sebbene esistano cappi laparotomici, utilizzati negli interventi a cielo aperto, ossia con apertura di parete, non sono noti cappi laparoscopici.

Infatti, attualmente, gli operatori che eseguono interventi in laparoscopia utilizzano presidi impiegati per altre finalità che non risultano essere completamente sicuri per il paziente.

In particolare, i lacci attualmente utilizzati sono di materiale non elastico quindi, quando impiegati nella manovra di Pringle, esercitano una trazione sul legamento epato-duodenale con aumento del rischio di lacerazione da strappo de legamento.

Inoltre, i lacci sono tra loro annodati, causando spesso problemi di stabilità e tenuta.

Al fine di eseguire un intervento in laparoscopia, è necessario impiegare una strumentazione operativa idonea.

Alla luce di quanto sopra, è, pertanto, scopo della presente invenzione quello di fornire un dispositivo laparoscopico sicuro e di semplice impiego e che sia specifico per repertare, mobilizzare e strozzare organi tubolari.

Forma pertanto oggetto specifico della presente invenzione un dispositivo laparoscopico per repertare, mobilizzare e strozzare organi o strutture tubolari comprendente un elemento introduttore cavo, provvisto di una prima estremità ed una seconda estremità, un elemento elastico atto ad essere inserito in detto elemento introduttore attraverso dette prima e seconda estremità ripiegato su se stesso in modo da formare un cappio atto ad avvolgere detti organi o strutture tubolari, un elemento di fissaggio, accoppiabile a detto elemento introduttore, atto al blocco di detto elemento elastico in una posizione predeterminata.

Ulteriormente secondo l’invenzione, detto elemento elastico è provvisto di una prima estremità ed una seconda estremità atta ad essere inserita attraverso detta prima estremità di detto elemento introduttore in modo da fuoriuscire e rientrare attraverso detta seconda estremità di detto elemento introduttore per formare un cappio.

Preferibilmente secondo l’invenzione, detto elemento introduttore è provvisto di una apertura principale posta in corrispondenza di detta prima estremità in corrispondenza della quale viene accoppiato un elemento deformabile.

Ancora secondo l’invenzione, detto dispositivo può comprendere un elemento di protezione accoppiabile a detta seconda estremità, e su detto elemento di protezione è ricavata una seconda apertura per il passaggio di detta seconda estremità di detto elemento elastico.

Ulteriormente secondo l’invenzione, detto elemento di fissaggio comprende una prima estremità ed una seconda estremità, entrambe provviste di fori passanti per consentire il passaggio di detto elemento elastico.

Preferibilmente secondo l’invenzione, detta seconda estremità presenta una appendice atta ad accoppiarsi con detto elemento deformabile di detto elemento introduttore.

Ancora secondo l’invenzione, sulla superficie esterna di detto elemento di fissaggio sono ricavate una prima fessura ed una seconda fessura, diametralmente opposta a detta prima fessura.

Ulteriormente secondo l’invenzione, detta prima fessura è provvista di una estremità superiore e di una estremità inferiore, e detta seconda fessura è provvista di una estremità superiore e di una estremità inferiore.

Preferibilmente secondo l’invenzione, detto dispositivo può comprendere un organo di blocco e sblocco atto ad impegnarsi con dette prima fessura e seconda fessura, per il blocco di detto elemento elastico in una posizione predefinita.

Ancora secondo l’invenzione, detto organo di blocco e sblocco comprende un organo sostanzialmente sferico collegato ad un primo cursore e ad un secondo cursore, posizionati tra loro diametralmente opposti rispetto a detto organo sferico.

La presente invenzione verrà ora descritta a titolo illustrativo ma non limitativo, secondo le sue preferite forme di realizzazione, con particolare riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui: la figura 1 mostra una vista schematica frontale del dispositivo laparoscopico per repertare, mobilizzare e strozzare organi tubolari oggetto della presente invenzione;

la figura 2 mostra una vista schematica dall’alto di una parte del dispositivo di figura 1;

la figura 3 mostra una vista schematica dal basso di una parte del dispositivo di figura 1;

la figura 4 mostra una vista schematica frontale di una parte del dispositivo di figura 1; e

la figura 5 mostra una vista schematica dall’alto di un particolare di figura 4.

Nelle varie figure le parti simili verranno indicate con gli stessi riferimenti numerici.

Facendo riferimento alle figure allegate, il dispositivo 1 laparoscopico per repertare, mobilizzare e strozzare organi tubolari oggetto della presente invenzione comprende essenzialmente un elemento introduttore 2 al cui interno viene inserito un elastico o laccio 3 e un elemento di fissaggio 4 di detto laccio 3.

Detto elemento introduttore 2 è un corpo allungato tubolare cavo internamente realizzato in materiale rigido trasparente, avente preferibilmente una lunghezza compresa tra 35 e 50 cm ed un diametro di 10 mm.

Detto elemento introduttore 2 è provvisto di una prima estremità 21 ed una seconda estremità 22.

La prima estremità 21 ha una conformazione preferibilmente stondata in modo da consentire all’operatore una presa confortevole per la manipolazione durante la manovra di Pringle.

Sulla faccia superiore di detta prima estremità 21 è ricavata una apertura principale 211 alla quale è accoppiato un elemento deformabile 212.

All’interno di detto elemento deformabile 212 è ricavata una prima apertura 213 per consentire il passaggio di detto laccio 3 e delle pinze laparoscopiche necessarie per la manovra.

Alla seconda estremità 22 è accoppiato un elemento di protezione 23 che ricopre detta seconda estremità 22 e che viene fatto aderire all’organo durante la manovra.

Detto elemento di protezione 23 è realizzato in materiale di tipo deformabile, preferibilmente siliconato e trasparente e presenta una seconda apertura 231 per il passaggio di detto laccio 3.

Detto elemento introduttore 2 è atto ad essere inserito in tubi o trocar noti per l’esecuzione della manovra.

Detto laccio 3 è una fettuccia o un tubicino avente una prima estremità 31 ed una seconda estremità 32.

Detto laccio 3 è realizzato in materiale deformabile, preferibilmente di tipo siliconato, avente un diametro compreso tra 8 e 10 French (Fr) ed una lunghezza compresa tra 120 e 160 cm.

Detto laccio 3 è radiopaco, per essere identificato con l'utilizzo di macchinari radioscopici, se necessari durante la manovra.

Detta seconda estremità 32 di detto laccio 3 viene inserita mediante pinze laparoscopiche all’interno di detto elemento introduttore 2 attraverso detta prima apertura 213 fino a fuoriuscire da detta seconda apertura 231, per poi ritornare indietro in modo da formare un cappio e uscire nuovamente da detta prima apertura 213.

Detto elemento di fissaggio 4 ha una forma sostanzialmente cilindrica cava, preferibilmente avente una lunghezza di 5-10 cm.

Detto elemento di fissaggio 4 comprende una prima estremità 41 ed una seconda estremità 42, entrambe provviste di fori passanti per consentire il passaggio di detto laccio 3.

Detta seconda estremità 42 presenta una appendice 421 atta ad accoppiarsi con detto elemento deformabile 212 e ad impegnarsi in detta prima apertura 213.

Sulla superficie esterna di detto elemento di fissaggio 4 sono ricavate una prima fessura 43 ed una seconda fessura 44, diametralmente opposta a detta prima fessura 43, aventi preferibilmente una lunghezza di 4-6 cm.

Detta prima fessura 43 è provvista di una estremità superiore 431 o inizio corsa, e di una estremità inferiore 432 o fine corsa.

Analogamente, anche detta seconda fessura 44 è provvista di una estremità superiore 441 o inizio corsa, e di una estremità inferiore 442 o fine corsa.

All’interno di detto elemento di fissaggio 4 è presente un organo di blocco e sblocco 45 di detto laccio 3.

In particolare detto organo di blocco e sblocco 45 comprende un organo 450 sostanzialmente sferico collegato ad un primo cursore 451 e ad un secondo cursore 452, posizionati tra loro diametralmente opposti rispetto a detto organo sferico 450.

Detto organo sferico 450 è realizzato preferibilmente in materiale rigido ed ha una superficie zigrinata ed un diametro di 13-15 mm.

Detto organo di blocco e sblocco 45 si impegna con dette prima fessura 43 e seconda fessura 44, in particolare, detto primo cursore 451 si impegna con detta prima fessura 43, mentre detto secondo cursore 452 si impegna con detta seconda fessura 44.

Detto organo di blocco e sblocco 45 passa da una posizione di riposo o sblocco, in cui detto primo cursore 451 è disposto a contatto con detta estremità superiore 431 di detta prima fessura 43 e detto secondo cursore 452 è disposto a contatto con detta estremità superiore 441 di detta seconda fessura 44, ad una posizione di lavoro o blocco, in cui detto primo cursore 451 è disposto a contatto con detta estremità inferiore 432 di detta prima fessura 43 e detto secondo cursore 452 è disposto a contatto con detta estremità inferiore 442 di detta seconda fessura 44.

Il funzionamento del dispositivo 1 laparoscopico per repertare, mobilizzare e strozzare organi o strutture tubolari, oggetto della presente invenzione, sopra descritto si svolge nel modo seguente.

Detto elemento introduttore 2 viene inserito in un trocar noto.

Detta seconda estremità 32 di detto laccio 3, come già descritto, viene inserita in detto elemento introduttore 2 per mezzo di una prima pinza laparoscopica, viene fatto passare attorno alla struttura tubulare interessata sulla quale effettuare la manovra di Pringle, viene ripresa da una seconda pinza laparoscopica per poi condurla nuovamente all’interno di detto elemento introduttore 2 attraverso detta seconda apertura 231 per poi fuoriuscire da detto elemento introduttore 2 attraverso detta prima apertura 213.

Contestualmente, detto elemento deformabile 212 si avvicina a contatto con detta struttura tubulare interessata.

Successivamente, dette prima 31 e seconda estremità 32 di detto laccio 3 vengono inserite in detto elemento di fissaggio 4 prima attraverso detta appendice 421 e poi vengono condotte fuori attraverso detta prima estremità 41.

Detto elemento di fissaggio 4 viene accoppiato a detto elemento introduttore 2, inserendo detta appendice 421 in detta prima apertura 213.

Successivamente, detto laccio 3 viene trazionato dall’operatore in una posizione necessaria per l’esecuzione della manovra di Pringle e viene poi bloccato portando detto organo di blocco e sblocco 45 da detta posizione di riposo o sblocco a detta posizione di lavoro o blocco, agendo su detti primo cursore 451 e secondo cursore 452, come descritto in precedenza.

Al termine della manovra di Pringle, detto laccio 3 viene rilasciato, sbloccando detto organo di blocco e sblocco 45, ossia riportando detto organo di blocco e sblocco 45 in detta posizione di riposo o sblocco.

Come è evidente dalla descrizione sopra riportata, detto dispositivo 1 consente di effettuare la manovra di Pringle in modo semplice e sicuro, evitando danneggiamenti delle strutture interessate.

La presente invenzione è stata descritta a titolo illustrativo, ma non limitativo, secondo le sue forme preferite di realizzazione, ma è da intendersi che variazioni e/o modifiche potranno essere apportate dagli esperti del ramo senza per questo uscire dal relativo ambito di protezione, come definito dalle rivendicazioni allegate.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) laparoscopico per repertare, mobilizzare e strozzare organi o strutture tubolari comprendente: un elemento introduttore (2) cavo, provvisto di una prima estremità (21) ed una seconda estremità (22); un elemento elastico (3) atto ad essere inserito in detto elemento introduttore (2) attraverso dette prima (21) e seconda estremità (22) ripiegato su se stesso in modo da formare un cappio atto ad avvolgere detti organi o strutture tubolari; un elemento di fissaggio (4), accoppiabile a detto elemento introduttore (2), atto al blocco di detto elemento elastico (3) in una posizione predeterminata.
2. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente caratterizzato dal fatto che detto elemento elastico (3) è provvisto di una prima estremità (31) ed una seconda estremità (32) atta ad essere inserita attraverso detta prima estremità (21) di detto elemento introduttore (2) in modo da fuoriuscire e rientrare attraverso detta seconda estremità (22) di detto elemento introduttore (2) per formare un cappio.
3. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento introduttore (2) è provvisto di una apertura principale (211) posta in corrispondenza di detta prima estremità (21) in corrispondenza della quale viene accoppiato un elemento deformabile (212).
4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 o 3, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di protezione (23) accoppiabile a detta seconda estremità (22), e dal fatto che su detto elemento di protezione (23) è ricavata una seconda apertura (231) per il passaggio di detta seconda estremità (32) di detto elemento elastico (3).
5. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di fissaggio (4) comprende una prima estremità (41) ed una seconda estremità (42), entrambe provviste di fori passanti per consentire il passaggio di detto elemento elastico (3).
6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, quando dipendente dalle rivendicazioni 3-5, caratterizzato dal fatto che detta seconda estremità (42) presenta una appendice (421) atta ad accoppiarsi con detto elemento deformabile (212) di detto elemento introduttore (2).
7. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5 o 6, caratterizzato dal fatto che sulla superficie esterna di detto elemento di fissaggio (4) sono ricavate una prima fessura (43) ed una seconda fessura (44), diametralmente opposta a detta prima fessura (43).
8. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detta prima fessura (43) è provvista di una estremità superiore (431) e di una estremità inferiore (432), e dal fatto che detta seconda fessura (44) è provvista di una estremità superiore (441) e di una estremità inferiore (442).
9. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto di comprendere un organo di blocco e sblocco (45) atto ad impegnarsi con dette prima fessura (43) e seconda fessura (44), per il blocco di detto elemento elastico (3) in una posizione predefinita.
10. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione precedente, caratterizzato dal fatto che detto organo di blocco e sblocco (45) comprende un organo (450) sostanzialmente sferico collegato ad un primo cursore (451) e ad un secondo cursore (452), posizionati tra loro diametralmente opposti rispetto a detto organo sferico (450).