IT201800002778A1 - Metodo di realizzazione di un flacone in vetro - Google Patents

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Roland Baranes
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    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C03GLASS; MINERAL OR SLAG WOOL
    • C03BMANUFACTURE, SHAPING, OR SUPPLEMENTARY PROCESSES
    • C03B9/00Blowing glass; Production of hollow glass articles
    • C03B9/30Details of blowing glass; Use of materials for the moulds
    • C03B9/34Glass-blowing moulds not otherwise provided for
    • C03B9/347Construction of the blank or blow mould
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C03GLASS; MINERAL OR SLAG WOOL
    • C03BMANUFACTURE, SHAPING, OR SUPPLEMENTARY PROCESSES
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    • C03B9/30Details of blowing glass; Use of materials for the moulds
    • C03B9/32Giving special shapes to parts of hollow glass articles

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“Metodo di realizzazione di un flacone in vetro”
Oggetto della presente invenzione è un metodo di realizzazione di un flacone in vetro comprendente una prima e una seconda cavità interna. Tali flaconi possono essere utilizzati per il contenimento di prodotti cosmetici, come ad esempio smalto per le unghie, fragranze, creme e fondotinta, detergenti, oli e lozioni, ecc....
È già nota la realizzazione di flaconi dotati di due cavità dotate di corrispondenti imboccature. Essi sono realizzati ottenendo per stampaggio due distinti flaconi e poi incollandoli tra loro. Un inconveniente di tale soluzione è legato al fatto che lo strato adesivo non offre adeguate garanzie sulla stabilità strutturale del collegamento, soprattutto in periodi temporali prolungati.
Scopo della presente invenzione è mettere a disposizione un metodo di realizzazione di un flacone in vetro con due cavità interne e corrispondenti imboccature che sia automatizzabile e conferisca al prodotto finito una adeguata resistenza strutturale.
Il compito tecnico precisato e gli scopi specificati sono sostanzialmente raggiunti da un metodo comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno maggiormente chiari dalla descrizione indicativa, e pertanto non limitativa, di un metodo e di un flacone come illustrato negli uniti disegni in cui: - figure 1-6 mostrano fasi successive del metodo secondo la presente invenzione;
-figure 7 e 8 mostrano rispettivamente una vista frontale e una vista dall’alto di un flacone secondo la presente invenzione (si precisa che il flacone illustrato è un esempio non limitativo di una geometria ottenibile con il metodo secondo la presente invenzione).
Oggetto della presente invenzione è un metodo di realizzazione di un flacone 1 in vetro comprendente una prima e una seconda cavità 110, 120 interna e un primo e un secondo collo 111, 121 che permettono l’accesso rispettivamente alla prima e alla seconda cavità 110, 120. Tale flacone è esemplificato in figure 7 e 8. Il metodo comprende la fase di ottenere per stampaggio una prima e una seconda porzione 11, 12 del flacone in vetro. La prima e la seconda porzione 11, 12 sono vantaggiosamente realizzate in un medesimo stampo (come meglio illustrato in seguito), ma potrebbero anche essere realizzati in stampi distinti. La prima porzione 11 definisce la prima cavità 110, la seconda porzione 12 definisce la seconda cavità 120. Al termine di tale fase la prima e la seconda porzione 11, 12 sono ancora distinte e separate. Esse sono quindi ancora due corpi indipendenti. Vantaggiosamente l'ottenimento della prima e della seconda porzione 11, 12 comprende l'espletamento di una pluralità di fasi, come di seguito descritto.
Innanzitutto è prevista l'introduzione di una prima e una seconda goccia 91, 92 di vetro (allo stato fuso) in un primo stampo 3 (definibile anche come stampo 3 preparatore). Vedasi ad esempio figura 1.
La prima e la seconda goccia 91, 92 solitamente hanno uguali caratteristiche. Vengono infatti generate uniformemente (almeno per massa, temperatura, altezza di caduta nello stampo 3 preparatore). Per permetterne l’ingresso nello stampo 3 preparatore esse transitano in un imbuto 8.
Il metodo prevede di sagomare il primo e il secondo collo 111, 121. Il primo e il secondo collo 111, 121 permetteranno l'accesso rispettivamente alla prima e alla seconda cavità 110, 120 ancora da formarsi. A questo proposito in una porzione inferiore di tale primo stampo 3 è posto un collarino 5. La prima e la seconda goccia 91, 92 per gravità si disporranno nella porzione inferiore del primo stampo 3 in corrispondenza del collarino 5. Opportunamente il primo stampo 3 viene pressurizzato in modo da comprimere la prima e la seconda goccia 91, 92 contro il collarino 5. A questo proposito un gas in pressione viene introdotto dall'alto (vedasi figura 2).
L'ottenimento della prima e della seconda porzione 11,12 prevede inoltre di introdurre un fluido (gas) in pressione all’interno delle masse di vetro presenti nello stampo 3 preparatore e destinate a definire la prima e la seconda porzione 11, 12 (vedasi figura 3). Tale fluido (gas) in pressione viene introdotto attraverso il collarino 5 (tale operazione può definirsi “controsoffiata” perché il getto fluido in pressione viene insufflato dal basso verso l’alto, cioè in senso opposto rispetto al getto fluido utilizzato per la sagomatura del primo e del secondo collo 111, 121). In particolare ciò avviene attraverso un primo e un secondo ugello 51, 52 che indirizzano il fluido in pressione all'interno rispettivamente della zona di formatura del primo e del secondo collo 111, 121 di imboccatura. In particolare il primo e il secondo ugello 51, 52 si protendono all'interno del primo e del secondo collo 111, 121. Il primo e il secondo ugello 51, 52 con la propria testa definiscono un invito per una porzione interna del primo e del secondo collo 111, 121 da cui si sviluppano la prima e la seconda cavità 110, 120. La fase di introdurre il fluido (gas) in pressione attraverso il collarino 5 avviene successivamente alla fase (precedentemente descritta) di comprimere le gocce contro il collarino 5. Come esemplificato in figura 3 il metodo prevede di sostituire con un tampone 80 l’imbuto 8 prima di eseguire la “controsoffiata”. Tipicamente un canale comune che si ramifica alimenta il fluido in pressione al primo e al secondo ugello 51, 52.
Il metodo comprende poi la fase di collegare la prima e la seconda porzione 11, 12 realizzando un corpo unico inscindibile.
La fase di collegare la prima e la seconda porzione 11, 12 avviene in uno stampo 2 predeterminato, in particolare uno stampo 2 finitore.
Come meglio spiegato in seguito figura 4 esemplifica un possibile modo di trasferimento della prima e della seconda porzione dallo stampo 3 preparatore allo stampo 2 finitore.
La fase di collegare la prima e la seconda porzione 11, 12 in detto stampo 2 predeterminato comprende la fase di posizionare tra la prima e la seconda porzione 11, 12 un setto 13 che si unisce in corpo unico con la prima e la seconda porzione 11, 12. Tale setto 13 è in vetro. Tale setto 13 definisce un distanziatore tra la prima e la seconda porzione 11, 12.
La fase di collegare la prima e la seconda porzione 11, 12 comprende la fase di introdurre un getto di fluido (gas) in pressione nella prima e/o nella seconda cavità 110, 120 facendola/e espandere (vedasi figura 5). Opportunamente il getto di fluido in pressione viene introdotto nella prima e nella seconda cavità 110, 120 dall'alto. Ciò avviene mediante ugelli 6 erogatori. A questo proposito gli ugelli 6 erogatori prendono il posto del collarino 5.
La fase di espandere la prima e la seconda cavità 110, 120 determina la connessione inamovibile dalla prima e della seconda porzione 11, 12 con il setto 13.
Opportunamente prima della fase di collegare la prima e la seconda porzione lo stampo 2 predeterminato è riscaldato. Infatti la fase di collegare la prima e la seconda porzione 11, 12 avviene con la prima e/o la seconda porzione 11, 12 che si trovano almeno in parte ad una temperatura superiore a 400°C. A tale temperatura il vetro non è rigido come a temperatura ambiente. Esso può quindi essere plasmato in base alla forma dello stampo 2 finitore.
Come già accennato in precedenza si ribadisce che la fase di ottenere per stampaggio la prima e la seconda porzione 11, 12 del flacone 1 avviene nello stampo 3 preparatore mentre la fase di collegare la prima e la seconda porzione 11, 12 avviene nello stampo 2 finitore (in precedenza chiamato anche "stampo 2 predeterminato").
La fase di posizionare il setto 13 in vetro tra la prima e la seconda porzione 11, 12 avviene nello stampo 2 finitore. Infatti è qui che il setto 13 diventa un tutt'uno con la prima e la seconda porzione 11,12.
La presenza del setto 13 agevola il reciproco collegamento della prima e della seconda porzione 11, 12 e permette di rendere più uniforme la zona di giunzione.
Il trasferimento della prima e della seconda porzione 11, 12 dallo stampo 3 preparatore allo stampo 2 finitore avviene mediante un braccio 4 (vedasi figura 4). Il braccio è automatizzato. Tale trasferimento interessa anche il collarino 5 a cui la prima e la seconda porzione 11, 12 rimangono vincolate. Vantaggiosamente tale braccio 4 determina il ribaltamento della prima e della seconda porzione 11, 12. Infatti come esemplificato in figura 4 il braccio 4 ruota attorno ad un asse, preferibilmente orizzontale. In particolare tale rotazione avviene per una ampiezza superiore a 120°, preferibilmente pari a circa 180°. Nello stampo 2 finitore la prima e la seconda porzione 11, 12 trovano già presente il setto 13.
La fase di ottenere per stampaggio la prima e la seconda porzione 11, 12 del flacone 1 in vetro e la fase di collegare la prima e la seconda porzione 11, 12 nello stampo 2 predeterminato sono sincronizzate in automatico ad un movimento del braccio 4 automatizzato. Questo al fine di ottenere una linea di produzione industriale.
Dopo il collegamento della prima e della seconda porzione 11, 12 nello stampo 2 finitore il flacone 1 può essere prelevato da una pinza 81 (vedasi figura 6). In tal modo il flacone 1 può essere portato in un forno per la ricottura o per eventuali processi addizionali.
Il metodo si ripete iterativamente dando luogo a più cicli ad ognuno dei quali è associata la produzione di detto flacone. Il metodo è automatizzato senza richiedere l’intervento di un operatore durante uno dei cicli o tra due o più di detti cicli. Vi è dunque una sincronizzazione automatica delle varie fasi.
Oggetto della presente invenzione è inoltre un flacone 1 ottenuto mediante un metodo presentante una o più delle caratteristiche sopraindicate. Il flacone 1 comprende una prima e una seconda cavità 110, 120 che sono reciprocamente affiancate e separate una dall'altra. Opportunamente il flacone 1 comprende un primo e un secondo collo 111, 121 di imboccatura che permettono rispettivamente l'accesso alla prima e alla seconda cavità 110, 120. Il primo e/o il secondo collo 111, 121 possono essere preferibilmente filettati. In questo modo un tappo è avvitabile. Ciò non porta però ad escludere altre forme di chiusura non illustrate in cui potrebbe essere assente tale collegamento filettato. Il primo e il secondo collo 111, 121 sono affiancati. Essi si sviluppano da una porzione 122 superiore del flacone 1, opposta ad una base 123 di appoggio. Un setto 13 collega la prima e la seconda porzione 11, 12. Se si considera che la prima e la seconda porzione 11, 12 sono affiancate lungo una prima direzione 7 di sviluppo, il setto 13 definisce un restringimento del flacone 1 ortogonalmente a tale prima direzione 7. Ad esempio in corrispondenza del setto 13 la larghezza del flacone 1 ortogonalmente alla prima direzione 7 è meno della metà della massima larghezza del flacone 1 misurata ortogonalmente alla prima direzione. Opportunamente in corrispondenza del setto 13 la prima e la seconda porzione 11, 12 definiscono due concavità 124, 125 rivolte in senso opposto.
La presente invenzione consegue un importante vantaggio.
Innanzitutto permette di realizzare un flacone dotato di adeguata resistenza strutturale (che non varia nel tempo) e dotato di due distinte cavità destinate al contenimento di prodotti diversi.
Come indicato in precedenza, la soluzione illustrata nelle figure 7 e 8 è un esempio non limitativo di un flacone ottenuto utilizzando il metodo secondo la presente invenzione. Tale metodo può essere utilizzato per realizzare una pluralità di flaconi che potrebbero avere anche forma diversa da quella di figure 7 e 8.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo che la caratterizza. Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, tutti i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di realizzazione di un flacone (1) in vetro comprendente una prima e una seconda cavità (110, 120) interna e un primo e un secondo collo (111, 121) di imboccatura rispettivamente della prima e della seconda cavità (110, 120), detto metodo comprendendo le fasi di: -ottenere per stampaggio una prima e una seconda porzione (11, 12) del flacone in vetro, la prima porzione (11) definendo la prima cavità (110), la seconda porzione (12) definendo la seconda cavità (120); -collegare la prima e la seconda porzione (11, 12) realizzando un corpo unico inscindibile; caratterizzato dal fatto che la fase di collegare la prima e la seconda porzione (11, 12) avviene in uno stampo (2) predeterminato.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di ripetersi iterativamente dando luogo a più cicli ad ognuno dei quali è associata la produzione di detto flacone; detto metodo essendo automatizzato senza richiedere l’intervento di un operatore durante uno dei cicli o tra due o più di detti cicli.
  3. 3.Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che la fase di collegare la prima e la seconda porzione (11, 12) in detto stampo (2) predeterminato comprende la fase di posizionare tra la prima e la seconda porzione (11, 12) un setto (13) in vetro che si unisce in corpo unico con la prima e la seconda porzione (11, 12).
  4. 4. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la fase di collegare la prima e la seconda porzione (11, 12) comprende la fase di introdurre un getto di fluido in pressione nella prima e/o nella seconda cavità (110, 120) facendola/e espandere.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4 quando dipende dalla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la fase di espandere la prima e la seconda cavità (110, 120) determina la connessione inamovibile dalla prima e della seconda porzione (11, 12) con il setto (13).
  6. 6. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di riscaldare lo stampo (2) predeterminato; la fase di collegare la prima e la seconda porzione (11, 12) in detto stampo (2) predeterminato avviene con la prima e/o la seconda porzione (11, 12) che si trovano almeno in parte ad una temperatura superiore a 400°C.
  7. 7. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la fase di ottenere per stampaggio la prima e la seconda porzione (11, 12) del flacone (1) avviene in uno stampo (3) preparatore, la fase di collegare la prima e la seconda porzione (11, 12) avviene in uno stampo (2) finitore coincidente con detto stampo (2) predeterminato.
  8. 8. Metodo secondo la rivendicazione 7 quando dipende direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che la fase di posizionare tra la prima e la seconda porzione (11, 12) il setto (13) in vetro avviene in detto stampo (2) finitore.
  9. 9. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di trasferire la prima e la seconda porzione (11, 12) dallo stampo (3) preparatore allo stampo (2) finitore mediante un braccio (4) automatizzato; la fase di ottenere per stampaggio la prima e la seconda porzione (11, 12) del flacone (1) in vetro e la fase di collegare la prima e la seconda porzione (11, 12) sono sincronizzate in automatico ad un movimento del braccio (4) automatizzato.
  10. 10. Metodo secondo la rivendicazione 9 quando dipende direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto braccio (4) automatico ruota per più di 120° attorno ad un asse orizzontale per portare la prima e la seconda porzione (11, 12) dallo stampo (3) preparatore allo stampo (2) finitore.
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Citations (3)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
BE502502A (it) *
DE640707C (de) * 1935-04-18 1937-01-11 Haidemuehler Glashuettenwerke Verfahren zur Herstellung von Mehrfachflaschen
US3189422A (en) * 1960-10-19 1965-06-15 Maryland Glass Corp Production of multi-cavity containers

Patent Citations (3)

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