IT201600126777A1 - Dispositivo per l'applicazione di un additivo. - Google Patents
Dispositivo per l'applicazione di un additivo.Info
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Description
D E S C R I Z I O N E
dell'invenzione industriale dal titolo:
"Dispositivo per l’applicazione di un additivo"
5 a nome di G.D S.p.A., di nazionalità italiana, con sede a 40133 BOLOGNA, Via Battindarno, 91.
Inventori designati: Fulvio Pastore, Michele Alonzo, Lorenzo Selmi, Massimo Sartoni, Luca Federici
Depositata il: ……………………… Domanda N° ………………………
10 _._._._._._._._._._._._
La presente invenzione è relativa ad un dispositivo per l’applicazione di un additivo, ad una macchina per la produzione di filtri, ad un impianto per la produzione di articoli dell’industria della lavorazione del tabacco e ad un metodo per l’applicazione di un additivo.
15 Sono noti dispositivi per l’applicazione di un additivo (normalmente a base di triacetina) ad un nastro fibroso (ottenuto mediante l’allargamento di un cordone) di materiale filtrante dell’industria della lavorazione del tabacco. Tali dispositivi sono in alcuni casi dotati di uno o più ugelli di emissione che emettono rispettivi getti di additivo di forma sostanzialmente conica.
20 Questo tipo di dispositivi presenta diversi inconvenienti, tra i quali ha particolare rilevanza il fatto che la qualità dei filtri non è sempre soddisfacente presentando delle caratteristiche meccaniche e di filtraggio spesso disomogenee e/o non adatte allo scopo che ci si prefigge.
Scopo della presente invenzione è fornire un dispositivo per l’applicazione di un 25 additivo, una macchina per la produzione di filtri, un impianto per la produzione di articoli dell’industria della lavorazione del tabacco ed un metodo per l’applicazione di un additivo, i quali permettano di superare, almeno parzialmente, gli inconvenienti dell’arte nota e siano, nel contempo, di facile ed economica attuazione.
Secondo la presente invenzione vengono forniti un dispositivo per l’applicazione di un additivo, una macchina per la produzione di filtri ed un metodo per 5 l’applicazione di un additivo secondo quanto licitato nelle rivendicazioni indipendenti sotto riportate e, preferibilmente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalle menzionate rivendicazioni indipendenti.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che 10 ne illustrano esempi d’attuazione non limitativi, in cui:
– la figura 1 è una vista laterale, prospettica e con alcuni particolari asportati per chiarezza di una macchina per la produzione di filtri secondo la presente invenzione;
<–>la figura 2 è una vista prospettica di un dispositivo per l’applicazione di un 15 additivo in accordo con la presente invenzione e parte della macchina della figura 1;
– la figura 3 illustra frontalmente e schematicamente un particolare in scala ingrandita del dispositivo della figura 2; e
– la figura 4 è una vista prospettica e dall’alto del particolare della figura 3. 20 Nella figura 2 con 1 è indicato nel suo complesso un dispositivo per l’applicazione di un additivo (in particolare, un additivo legante; ad esempio la triacetina) ad un nastro fibroso 2 di materiale filtrante dell’industria della lavorazione del tabacco. Il dispositivo 1 comprende almeno un convogliatore 3 per avanzare il nastro fibroso 2 lungo un percorso determinato P, in una 25 direzione di convogliamento A, attraverso una stazione di applicazione 4’; ed un gruppo di applicazione 4, il quale è atto ad emettere l’additivo verso il nastro fibroso 2 per applicare l’additivo al nastro fibroso 2 stesso. In particolare, il gruppo di applicazione 4 è disposto in corrispondenza della stazione di applicazione 4’.
In particolare, facendo riferimento alle figure 3 e 4, il nastro fibroso 2 presenta due bordi laterali 5 e 6 (contrapposti) ed almeno due porzioni longitudinali 7 ed 5 8 (contigue e). In particolare, le porzioni longitudinali 7 ed 8 sono delimiate (ciascuna) da uno (rispettivo) dei due bordi laterali 5 e 6. In altre parole, la porzione longitudinale 7 è disposta tra il bordo laterale 5 e la porzione longitudinale 8; la porzione longitudinale 8 è disposta tra il bordo laterale 6 e la porzione longitudinale 7. Più precisamente, la porzione longitudinale 7 si 10 estende dal bordo laterale 5 alla porzione longitudinale 8; la porzione longitudinale 8 si estende dal bordo laterale 6 alla porzione longitudinale 7. Più in particolare, le porzioni longitudinali 7 ed 8 presentano sostanzialmente la stessa larghezza. Ancora più in particolare, le porzioni longitudinali 7 ed 8 costituiscono il nastro fibroso 2 (tra loro non ci sono elementi di separazione e/o 15 discontinuità).
Secondo forme d’attuazione alternative, il nastro fibroso 2 presenta una o più ulteriori porzioni longitudinali (in particolare, disposte tra le porzioni longitudinali 7 ed 8)
Il gruppo di applicazione 4 comprende almeno due teste di emissione 9 e 10, 20 ciascuna delle quali è atta ad emettere l’additivo in una rispettiva direzione di emissione B e C trasversale al nastro fibroso 2 e ad un (rispettivo) piano PP sostanzialmente perpendicolare al nastro fibroso 2 ed estendentesi nella direzione di convogliamento A (in altre parole, il piano PP è sostanzialmente parallelo alla direzione di convogliamento A).
25 Per meglio comprendere l’orientazione delle diverse direzioni e piani, si noti che nella figura 3 la direzione A ed il piano PP sono perpendicolari al piano del foglio e le direzioni B e C sono parallele al piano del foglio. Nella figura 4, il piano PP è perpendicolare al piano del foglio.
In particolare, la testa di emissione 9 è orientata in modo da dirigere l’additivo (almeno) prevalentemente verso la (più precisamente, sulla) porzione longitudinale 7; la testa di emissione 10 è orientata in modo da dirigere 5 l’additivo (almeno) prevalentemente verso la (più precisamente, sulla) porzione longitudinale 8.
In particolare, le teste di emissione 9 e 10 comprendono, ciascuna, un rispettivo foro di uscita 11 attraverso il quale, in uso, l’additivo passa per uscire dalla testa di emissione 9 e 10.
10 Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, un asse di emissione EB che si estende nella direzione di emissione B attraverso il foro di uscita 11 della testa di emissione 9 intercetta il nastro fibroso 2 in corrispondenza della porzione longitudinale 7. Analogamente, un asse di emissione EC che si estende nella direzione di emissione C attraverso il foro di uscita 11 della testa 15 di emissione 10 intercetta il nastro fibroso 2 in corrispondenza della porzione longitudinale 8.
In particolare, la direzione di emissione B della testa di emissione 9 definisce un angolo α acuto con una direzione di riferimento RD perpendicolare alla direzione di convogliamento A e parallela al nastro fibroso 2. La direzione di 20 emissione C della testa di emissione 10 definisce un angolo β ottuso con la direzione di riferimento RD. Più precisamente, le direzioni di emissione B e C sono tra loro trasversali.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, l’orientazione (e/o la posizione nello spazio) delle teste di emissione 9 e 10 è regolabile. Più precisamente, le 25 teste di emissione 9 e 10 sono ruotabili, ciascuna, attorno ad un rispettivo asse R di rotazione non perpendicolare al piano PP (e/o alla direzione di convogliamento A) in modo da modificare la propria direzione di emissione B e C. Ancora più precisamente, l’asse R è parallelo alla direzione di convogliamento A (e/o al piano PP). In particolare, il dispositivo 1 comprende due cinematismi indipendenti (di tipo di per sé noto ma non illustrati) che permettono di modificare l’orientazione (e/o la posizione nello spazio) delle 5 teste di emissione 9 e 10, che sono regolabili.
Regolando l’orientazione (e/o la posizione nello spazio) delle teste di emissione 9 e 10 è possibile adattare la distribuzione dell’additivo sul nastro fibroso 2 a seconda delle necessità.
Più precisamente, le teste di emissione 8 e 9 sono atte ad emettere rispettivi 10 spruzzi di additivo. In particolare, tali spruzzi presentano una forma determinata, ad esempio (come meglio illustrato nella figura 4) conica.
In particolare, le direzioni di emissione B e C sono date dal movimento del centro del rispettivo spruzzo.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, ciascun foro di uscita 11 giace sul 15 rispettivo asse R di rotazione. Più precisamente, un punto di uscita di ciascuna testa di emissione 9 e 10 giace sul rispettivo asse R di rotazione. Per punto di uscita si intende un punto dato dall’intersezione del rispettivo asse di emissione EB ed EC (passante attraverso il centro del foro) con la superficie terminale dell’ugello della relativa testa di emissione 9 e 10.
20 Secondo alcune forme d’attuazione non limitative (come quella illustrata nelle figure 3 e 4), gli assi di rotazione R sono coincidenti. In altre parole, le teste di emissione 9 e 10 sono ruotabili, ciascuna, attorno ad un (comune) asse R di rotazione.
In questo modo è possibile ottenere una distribuzione ancora più omogenea. 25 In particolare, l’asse R di rotazione giace sul piano PP.
Nella figura 3, l’asse R di rotazione è perpendicolare al piano del foglio.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, le teste di emissione 9 e 10 sono disposte dalla stessa parte del nastro fibroso 2.
Si noti che la forma d’attuazione non limitativa illustrata nella figura 2 prevede il convogliamento di due nastri fibrosi 2 e quindi l’utilizzo contemporaneo di due gruppi di applicazione 4. Secondo esempi alternativi, il dispositivo 1 è atto 5 a trattare (e quindi a convogliare) un singolo nastro fibroso 2 alla volta oppure tre o più nastri fibrosi 2.
Si noti che il dispositivo 1 secondo la presente invenzione permette di migliorare l’omogeneità della distribuzione dell’additivo sul nastro fibroso 2. Il dispositivo 1 secondo la presente invenzione permette, inoltre, di regolare la 10 distribuzione dell’additivo sul nastro fibroso 2 a seconda delle necessità e di quanto rilevato sul prodotto finito.
Facendo particolare riferimento alla figura 1, secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, viene fornita una macchina 12 per la produzione di filtri per articoli dell’industria della lavorazione del tabacco. La macchina 12 15 comprende il dispositivo 1 come sopra descritto.
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, viene fornito un impianto per la produzione di articoli dell’industria della lavorazione del tabacco (in particolare, sigarette). Tale impianto comprende la macchia 11 per la produzione di filtri come sopra descritta.
20 In particolare, l’impianto comprende, inoltre, una macchina (di tipo di per sé noto e non illustrata) per la produzione di spezzoni di sigaretta (elementi sostanzialmente cilindrici di tabacco avvolto da carta); ed una macchina combinatrice (di tipo di per sé noto e non illustrata) per unire tali spezzoni di sigaretta con i filtri realizzati dalla macchina 12.
25 Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, viene fornito un metodo per l’applicazione di un additivo (in particolare, un additivo legante; ad esempio la triacetina) su un nastro fibroso 2 di materiale filtrante dell’industria della lavorazione del tabacco. Il metodo comprende almeno una fase di convogliamento, durante la quale il nastro fibroso 2 viene avanzato lungo un percorso determinato P, in una direzione convogliamento A, attraverso una stazione di applicazione 4’; ed una fase di applicazione, durante la quale un 5 gruppo di applicazione 4, disposto in corrispondenza della stazione di applicazione 4’, emette l’additivo verso il nastro fibroso 2 in modo da applicare l’additivo al nastro fibroso 2 stesso. Il nastro fibroso 2 presenta due bordi laterali 5 e 6 e due porzioni longitudinali 7 ed 8 (disposte contigue) e delimitate, ciascuna, da un rispettivo bordo laterale 5 e 6.
10 Il gruppo di applicazione 4 comprende almeno due teste di emissione 9 e 10.
Durante la fase di applicazione, ciascuna testa di emissione 9 e 10 emette l’additivo in una rispettiva direzione di emissione B e C trasversale al nastro fibroso 2 e ad un (rispettivo) piano PP sostanzialmente perpendicolare al nastro fibroso 2 e sostanzialmente parallelo alla direzione di convogliamento A.
15 In particolare, le teste di emissione 9 e 10 comprendono, ciascuna, un rispettivo foro di uscita 11 attraverso il quale, in uso, l’additivo passa per uscire dalla testa di emissione 9 e 10.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, l’asse di emissione EB che si estende nella direzione di emissione B attraverso il foro di uscita 11 della testa 20 di emissione 9 intercetta il nastro fibroso 2 in corrispondenza della porzione longitudinale 7. Analogamente, l’asse di emissione EC che si estende nella direzione di emissione C attraverso il foro di uscita 11 della testa di emissione 10 intercetta il nastro fibroso 2 in corrispondenza della porzione longitudinale 8. In particolare, la direzione di emissione B della testa di emissione 9 definisce un 25 angolo α acuto con una direzione di riferimento RD perpendicolare alla direzione di convogliamento A e parallela al nastro fibroso 2. La direzione di emissione C della testa di emissione 10 definisce un angolo β ottuso con la direzione di riferimento RD. Più precisamente, le direzioni di emissione B e C sono tra loro trasversali.
Secondo alcune forme d’attuazione non limitative, durante la fase di emissione, la testa di emissione 9 dirige l’additivo (almeno) prevalentemente verso la (più 5 precisamente, sulla) porzione longitudinale 7; la testa di emissione 10 dirige l’additivo (almeno) prevalentemente verso la (più precisamente, sulla) porzione longitudinale 8.
Vantaggiosamente ma non necessariamente, il metodo comprende una fase di regolazione, durante la quale ciascuna testa di emissione 9 e 10 viene ruotata 10 attorno ad un rispettivo asse R di rotazione parallelo alla direzione di convogliamento A in modo da modificare la propria direzione di emissione B e C, rispettivamente.
Le teste di emissione 9 e 10, la direzione di convogliamento A, le direzioni di emissione B e C, gli assi di emissione EB ed EC, il nastro fibroso 2 (e quindi 15 anche le rispettive porzioni longitudinali 7 ed 8), il gruppo di applicazione 4 e l’asse R di rotazione sono come sopra descritti quando definiti relativamente al dispositivo 1.
In particolare, secondo alcune forme d’attuazione non limitative, il metodo qui descritto è implementato da (mediante) il dispositivo 1.
20
Claims (13)
- R I V E N D I C A Z I O N I 1. Dispositivo per l’applicazione di un additivo ad un nastro fibroso (2) di materiale filtrante dell’industria della lavorazione del tabacco; il dispositivo (1) comprende almeno un convogliatore (3) per avanzare il nastro fibroso (2) lungo 5 un percorso determinato (P), in una direzione di convogliamento (A), attraverso una stazione di applicazione (4’); ed un gruppo di applicazione (4), il quale è atto ad emettere l’additivo verso il nastro fibroso (2) per applicare l’additivo al nastro fibroso (2) stesso; il nastro fibroso (2) presenta due bordi laterali (5, 6), una prima ed almeno una seconda porzione longitudinale (7, 8), in particolare 10 delimitate, ciascuna, da un rispettivo bordo laterale (5, 6); il dispositivo (1) essendo caratterizzato dal fatto che il gruppo di applicazione (4) comprende una prima ed una seconda testa di emissione (9, 10), ciascuna delle quali è atta ad emettere l’additivo in una rispettiva direzione di emissione (B, C) trasversale al nastro fibroso (2) e ad un piano (PP) sostanzialmente 15 perpendicolare al nastro fibroso (2) e sostanzialmente parallelo alla direzione di convogliamento (A); la prima testa di emissione (9) è orientata in modo da dirigere l’additivo almeno prevalentemente verso la prima porzione longitudinale (7); la seconda testa di emissione (10) è orientata in modo da dirigere l’additivo almeno prevalentemente verso la seconda porzione 20 longitudinale (8).
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui la prima e la seconda testa di emissione (9, 10) sono ruotabili, ciascuna, attorno ad un rispettivo asse (R) di rotazione sostanzialmente parallelo alla direzione di convogliamento (A) in modo da modificare la propria direzione di emissione (B, C). 25
- 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui la prima e la seconda testa di emissione (9, 10) comprendono, ciascuna, un rispettivo foro di uscita (11) attraverso il quale, in uso, l’additivo passa per uscire dalla testa di emissione (9, 10); ciascun foro di uscita (11) giace sul rispettivo asse (R) di rotazione.
- 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui i detti assi (R) di rotazione sono tra loro coincidenti.
- 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui le direzioni di 5 emissione (B, C) sono tra loro trasversali; la direzione di emissione (B) della prima testa di emissione (9) definisce un angolo (α) acuto con una direzione di riferimento (RD) perpendicolare alla direzione di convogliamento (A) e parallela al nastro fibroso (2); la direzione di emissione (C) della seconda testa di emissione (10) definisce un angolo (β) ottuso con la direzione di riferimento 10 (RD).
- 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui la prima e la seconda testa di emissione (9, 10) sono disposte dalla stessa parte del nastro fibroso (2).
- 7. Macchina per la produzione di filtri per articoli dell’industria della 15 lavorazione del tabacco; la macchina (12) comprende un dispositivo (1) per l’applicazione di un additivo secondo una delle rivendicazioni precedenti.
- 8. Metodo per l’applicazione di un additivo su un nastro fibroso (2) di materiale filtrante dell’industria della lavorazione del tabacco; il metodo comprende almeno una fase di convogliamento, durante la quale il nastro fibroso (2) viene 20 avanzato lungo un percorso determinato (P), in una direzione convogliamento (A), attraverso una stazione di applicazione (4’); ed una fase di applicazione, durante la quale un gruppo di applicazione (4), disposto in corrispondenza della stazione di applicazione (4’), emette l’additivo verso il nastro fibroso (2) in modo da applicare l’additivo al nastro fibroso (2) stesso; il nastro fibroso (2) 25 presenta due bordi laterali (5, 6), una prima ed almeno una seconda porzione longitudinale (7, 8), in particolare delimitate, ciascuna, da un rispettivo bordo laterale (5, 6); il metodo essendo caratterizzato dal fatto che il gruppo di applicazione (4) comprende almeno due teste di emissione (9, 10); durante la fase di applicazione, ciascuna testa di emissione (9, 10) emette l’additivo in una rispettiva direzione di emissione (B, C) trasversale al nastro fibroso (2) e ad un 5 piano (PP) sostanzialmente perpendicolare al nastro fibroso (2) e sostanzialmente parallelo alla direzione di convogliamento (A).
- 9. Metodo secondo la rivendicazione 8, in cui la direzione di emissione (B) della prima testa di emissione (9) definisce un angolo acuto (α) con una direzione di riferimento (RD) perpendicolare alla direzione di convogliamento (A) e 10 parallela al nastro fibroso (2); la direzione di emissione (C) della seconda testa di emissione (10) definisce un angolo ottuso (β) con la direzione di riferimento (RD).
- 10. Metodo secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui, durante la fase di emissione, la prima testa di emissione (9) dirige l’additivo almeno prevalentemente verso la 15 prima porzione longitudinale (7); la seconda testa di emissione (10) dirige l’additivo almeno prevalentemente verso la seconda porzione longitudinale (8).
- 11. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 8 ad 10, e comprendente una fase di regolazione, durante la quale ciascuna testa di emissione (9, 10) viene ruotata attorno ad un rispettivo asse (R) di rotazione parallelo alla direzione di 20 convogliamento (A) in modo da modificare la propria direzione di emissione (B, C).
- 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui ciascuna testa di emissione (9, 10) comprende un rispettivo foro di uscita (11) attraverso il quale l’additivo passa per uscire dalla testa di emissione (9, 10) stessa; ciascun foro d’uscita (11) 25 giace sul rispettivo asse (R) di rotazione.
- 13. Metodo secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui i detti assi (R) di rotazione sono tra loro coincidenti.
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Citations (4)
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2016
- 2016-12-15 IT IT102016000126777A patent/IT201600126777A1/it unknown
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