IT201600104639A1 - Macchina smontagomme - Google Patents

Macchina smontagomme

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IT201600104639A1
IT201600104639A1 IT102016000104639A IT201600104639A IT201600104639A1 IT 201600104639 A1 IT201600104639 A1 IT 201600104639A1 IT 102016000104639 A IT102016000104639 A IT 102016000104639A IT 201600104639 A IT201600104639 A IT 201600104639A IT 201600104639 A1 IT201600104639 A1 IT 201600104639A1
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IT
Italy
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tool
head
respect
axis
along
Prior art date
Application number
IT102016000104639A
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English (en)
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Giulio Corghi
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Nexion Spa
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Priority to ES19184660T priority patent/ES2875574T3/es
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  • Mechanical Engineering (AREA)
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Description

“MACCHINA SMONTAGOMME”
La presente descrizione ha per oggetto una macchina smontagomme. In generale, con macchina smontagomme si intende una macchina configurata per svolgere le operazioni di smontaggio di uno pneumatico da un rispettivo cerchione di una ruota di un veicolo, e/o per svolgere le operazioni di montaggio di tale pneumatico su tale cerchione.
Le attuali macchine smontagomme includono un gruppo portaruota sul quale può essere disposta e bloccata la ruota comprendente cerchione e pneumatico, o il solo cerchione nel caso di montaggio dello pneumatico. Il gruppo portaruota definisce un asse principale che operativamente coincide con l’asse del cerchione, quando lo stesso cerchione, eventualmente insieme al pneumatico, è montato sul gruppo portaruota stesso. Tali macchine comprendono dei mezzi di rotazione configurati per ruotare tale gruppo portaruota intorno a tale asse di principale, che diventa quindi un asse di rotazione del gruppo portaruota.
Tali macchine possono essere configurate affinché tale asse principale, che come detto coincide operativamente con l’asse del cerchione, sia disposto operativamente parallelo alla forza di gravità. In alternativa tale asse principale può essere trasversale, e in particolare ortogonale, rispetto alla forza di gravità. Di solito, nelle macchine configurate per operare su ruote di grandi dimensioni e/o pesanti, tale asse principale è parallelo alla gravità, e quindi disposto verticalmente, in modo che il cerchione, quando montato sul gruppo portaruota, si trova disposto lungo e su un piano orizzontale.
Tali macchine includono almeno un dispositivo di smontaggio e/o di montaggio configurato per interagire con tale gruppo portaruota e tali mezzi di rotazione per scalzare automaticamente lo pneumatico dal cerchione, nel caso di smontaggio, o per calzare automaticamente lo pneumatico sul cerchione, nel caso di montaggio.
Dispositivi di smontaggio attualmente conosciuti sono per esempio quelli descritti nei documenti brevettuali EP 1398184 B1, EP 1916125 B1, AN2002A000041, o BI2013A000008.
Per effettuare l’operazione di smontaggio dello pneumatico dal cerchione, un dispositivo attualmente noto, per esempio quello descritto nel documento brevettuale EP 1398184 B1, comprende un utensile di smontaggio montato su una testa del dispositivo stesso in modo da poter ruotare rispetto ad essa.
Lo smontaggio dello pneumatico comprende una fase di inserimento, che avviene mediante l’utensile di montaggio in una prima posizione angolare operativa rispetto alla testa, in cui l’utensile è preferibilmente parallelo all’asse della ruota.
Tale smontaggio comprende una successiva fase in cui l’utensile di smontaggio è messo in una seconda posizione angolare operativa rispetto alla testa, che può essere definita “di ricerca” o “di abbrancamento”, nella quale lo stesso è orientato verso l’asse principale definito dal gruppo portaruota.
Tale smontaggio comprende una fase di estrazione, successiva a tale fase di ricerca, e che avviene almeno parzialmente con l’utensile di smontaggio nuovamente in tale prima posizione rispetto alla testa.
Durante la fase di inserimento l’utensile viene infilato all’interno del tallone dello pneumatico.
Mediante un sistema di movimentazione l’utensile di smontaggio viene portato nella seconda posizione o posizione di ricerca rispetto alla testa, nella quale è adatto ad interagire con il bordo dello pneumatico per abbrancare il tallone dello stesso.
In particolare il movimento verso la posizione di ricerca permette all’utensile di smontaggio di incunearsi fra tallone e cerchione per andare ad abbrancare e quindi per agganciarsi al bordo del tallone stesso.
Il sistema di movimentazione successivamente muove nuovamente l’utensile di smontaggio nella prima posizione o posizione neutra, funzionale a svolgere la successiva fase operativa di estrazione del tallone, che comprende il sollevamento dell’utensile per trasferire e quindi estrarre almeno una porzione del tallone fino al di sopra del cerchione. La fase operativa di estrazione può comportare uno stato di sforzo significativo nell’utensile di smontaggio dello pneumatico e soprattutto nel tallone dello pneumatico, a causa della notevole resistenza offerta dallo pneumatico montato o ancora almeno parzialmente montato sul cerchione.
Il summenzionato stato di sforzo significativo aumenta l’usura dell’utensile e/o il danneggiamento del tallone dello pneumatico dovuta a ripetute operazioni di smontaggio effettuate mediante l’utensile stesso, riducendo quindi la sua vita utile.
Per ridurre le tensioni interne all’utensile di montaggio e/o interne al tallone dello pneumatico, nella soluzione tecnica presentata nel documento brevettuale EP 1398184 B1, può essere ottenuto un movimento roto traslatorio dell’utensile stesso, tramite il quale l’utensile di smontaggio, durante la fase di estrazione o immediatamente successivamente ad essa, viene portato in una terza posizione angolare rispetto alla testa operativa. In tale terza posizione angolare l’utensile è orientato dalla parte opposta rispetto alla seconda posizione (di ricerca), considerato che la prima posizione (neutra) è una posizione intermedia fra tali seconda e terza posizione. Tale movimento roto traslatorio può essere considerato operativamente come un movimento roto traslatorio rispetto al cerchione. Mediante tale movimento roto traslatorio l’utensile di smontaggio ruota rispetto alla testa operativa verso tale terza posizione angolare e nel contempo trasla verso l’asse principale del gruppo portaruota, di preferenza in modo tale da non toccare il cerchione stesso. La soluzione tecnica proposta in tale documento brevettuale EP 1398184 B1 può essere migliorata per quanto concerne la robustezza in termini di precisione nell’ottenimento di tale movimento roto traslatorio. Inoltre, tale soluzione tecnica comprende un sistema di movimentazione i cui componenti meccanici sono notevolmente sollecitati durante l’ottenimento di tale movimento roto traslatorio.
Un dispositivo configurato sia per il montaggio dello pneumatico sul cerchione che per lo smontaggio dello pneumatico dal cerchione è per esempio descritto nel documento brevettuale EP1177920B3.
Il dispositivo descritto in quest’ultimo documento presenta una testa sulla quale sono montati sia un utensile di montaggio che un utensile di smontaggio, e permette di selezionare l’utensile che si desidera utilizzare mediante un meccanismo di movimentazione che risulta però ingombrante, molto costosa e la cui attivazione risulta energeticamente dispendiosa, in quanto comporta la rotazione della testa operativa su se stessa per orientare uno o l’altro di tali utensile di smontaggio e utensile di montaggio verso lo pneumatico.
Scopo della presente descrizione è rendere disponibile una macchina smonta gomme che superi gli inconvenienti della tecnica nota sopra citati. Detto scopo è pienamente raggiunto dalla macchina smonta gomme oggetto della presente descrizione, che si caratterizza per quanto contenuto nella rivendicazione 1.
In accordo ad un primo aspetto della presente descrizione, la stessa concerne una macchina smonta gomme configurata per smontare uno pneumatico da un rispettivo cerchione di una ruota di un veicolo.
In una possibile forma realizzativa la macchina smonta gomme comprende un gruppo portaruota atto a sostenere la ruota durante le fasi di montaggio e smontaggio dello pneumatico.
Tale macchina secondo un aspetto della presente descrizione comprende un braccio operativo.
Il braccio operativo include una testa.
In una possibile forma di realizzazione tale braccio operativo include una struttura di supporto.
In una possibile forma di realizzazione tale braccio operativo è orientato e/o si estende e/o si sviluppa lungo una direzione longitudinale.
Il braccio operativo è operativamente disposto rispetto al gruppo portaruota in modo che tale direzione longitudinale sia trasversale, o anche ortogonale, rispetto all’asse principale definito dal gruppo portaruota.
In una possibile forma di realizzazione, tale testa è mobile lungo un asse longitudinale rispetto alla struttura di supporto. Tale asse longitudinale è un asse parallelo a tale direzione longitudinale, che genericamente comprende tutti gli infiniti assi paralleli a tale asse longitudinale.
Il braccio operativo include un utensile di smontaggio infulcrato alla testa per ruotare rispetto ad essa intorno ad un asse di oscillazione. Tale asse di oscillazione è trasversale a tale direzione longitudinale, e per esempio può essere trasversale a detto asse longitudinale.
Tale asse di oscillazione potrebbe essere, in una possibile forma realizzativa della macchina, ortogonale alla direzione longitudinale.
In una forma realizzativa preferita l’utensile di smontaggio è dotato di un’estremità uncinata o ad arpione o ad unghia. Tale estremità è preferibilmente atta ad interagire con il tallone dello pneumatico.
L’utensile di smontaggio è infulcrato alla testa mediante un primo vincolo di rotazione, che definisce tale asse di oscillazione.
Mediante tale primo vincolo di rotazione, tale utensile di smontaggio è mobile rispetto alla testa per rotazione intorno a detto asse di oscillazione, ed è solidale almeno alla traslazione della testa rispetto alla struttura di supporto e lungo tale asse longitudinale.
Mediante tale primo vincolo di rotazione, tale utensile di smontaggio è mobile rispetto alla testa per rotazione intorno a detto asse di oscillazione, ed è solidale alla testa preferibilmente per quanto riguarda tutti gli altri movimenti della testa stessa.
Il braccio operativo include un organo di comando mobile, lungo un asse di manovra parallelo all’asse longitudinale, rispetto alla struttura di supporto e/o alla testa. Tale organo di comando è articolato all’utensile di smontaggio in un punto di manovra distanziato rispetto a detto asse di oscillazione.
Il braccio operativo include un attuatore avente almeno un elemento stazionario, connesso alla struttura di supporto, e almeno un elemento mobile. L’elemento mobile è preposto a movimentare l’utensile di smontaggio in rotazione, intorno a detto asse di oscillazione e rispetto alla testa. L’elemento mobile è preposto a movimentare l’utensile di smontaggio in traslazione, lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto.
Il braccio operativo include un elemento di accoppiamento, accoppiato alla struttura di supporto, alla testa e all’organo di comando.
L’elemento mobile dell’attuatore è collegato all’organo di comando per muoverlo e/o traslarlo direttamente lungo l’asse di manovra.
L’elemento mobile può comprendere per esempio un’asta di comando. In una possibile forma di realizzazione, il braccio operativo comprende un accoppiamento “centrale” fra elemento di accoppiamento e testa, un accoppiamento “anteriore” fra elemento di accoppiamento ed organo di comando, ed un accoppiamento “posteriore” fra elemento di accoppiamento e struttura di supporto.
Mediante tale accoppiamento centrale, l’elemento di accoppiamento è operativamente mobile, rispetto alla testa, per rotazione intorno ad un asse di rotazione centrale. Tale asse di rotazione centrale può essere trasversale o ortogonale alla direzione longitudinale.
Mediante tale accoppiamento anteriore, l’elemento di accoppiamento è operativamente mobile, rispetto all’organo di comando, per rotazione intorno ad un asse di rotazione anteriore, e/o per traslazione lungo la direzione o l’asse longitudinale. Tale asse di rotazione anteriore può essere trasversale o ortogonale alla direzione longitudinale.
Mediante tale accoppiamento posteriore, l’elemento di accoppiamento è operativamente mobile, rispetto alla struttura di supporto, per rotazione intorno ad un asse di rotazione posteriore, e/o per traslazione lungo la direzione o l’asse longitudinale. Tale asse di rotazione posteriore può essere trasversale o ortogonale alla direzione longitudinale.
L’asse di rotazione centrale è definito da tale accoppiamento centrale. Tale asse di rotazione centrale è preferibilmente parallelo all’asse di oscillazione dell’utensile. Tale asse di rotazione centrale è preferibilmente solidale alla testa, in particolare almeno alla sua traslazione rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale. Tale asse di rotazione centrale rimane preferibilmente fisso rispetto alla testa.
Mediante tale accoppiamento centrale, la testa è preferibilmente solidale alla traslazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale.
Mediante tale accoppiamento centrale, la testa, rispetto all’elemento di accoppiamento, preferibilmente può soltanto ruotare intorno all’asse di rotazione centrale.
Tale accoppiamento centrale comprende preferibilmente un fulcro fisso rispetto alla testa o all’elemento di accoppiamento, mentre l’altro di tali elemento di accoppiamento e testa può ruotare intorno a tale fulcro.
Tale fulcro definisce tale asse di rotazione centrale.
L’asse di rotazione anteriore è definito da tale accoppiamento anteriore. Tale asse di rotazione anteriore è preferibilmente parallelo all’asse di oscillazione dell’utensile rispetto alla testa. Tale asse di rotazione anteriore è preferibilmente parallelo all’asse di rotazione centrale, intorno al quale avviene la rotazione fra elemento di accoppiamento e testa.
Tale accoppiamento anteriore permette che l’asse di rotazione anteriore sia mobile rispetto all’asse di rotazione centrale. In tal modo l’elemento di accoppiamento può contemporaneamente ruotare sia rispetto alla testa intorno all’asse di rotazione centrale che rispetto all’organo di comando intorno all’asse di rotazione anteriore.
Tale asse di rotazione posteriore è definito da tale accoppiamento posteriore.
Tale asse di rotazione posteriore è preferibilmente parallelo all’asse di oscillazione dell’utensile rispetto alla testa. Tale asse di rotazione posteriore è preferibilmente parallelo all’asse di rotazione centrale, intorno al quale avviene la rotazione fra elemento di accoppiamento e testa. Tale asse di rotazione posteriore è preferibilmente parallelo all’asse di rotazione anteriore, intorno al quale avviene la rotazione fra elemento di accoppiamento e organo di comando.
Tale accoppiamento posteriore permette che l’asse di rotazione posteriore sia mobile rispetto all’asse di rotazione centrale. In tal modo l’elemento di accoppiamento può contemporaneamente ruotare sia rispetto alla testa intorno all’asse di rotazione centrale che rispetto alla struttura di supporto intorno all’asse di rotazione posteriore.
Per spiegare la generale configurazione del braccio, si considerino:
- una posizione angolare di riferimento dell’utensile di smontaggio rispetto alla testa e intorno all’asse di oscillazione;
- una posizione longitudinale di riferimento dell’utensile di smontaggio lungo la direzione longitudinale e rispetto alla struttura di supporto.
Il braccio operativo è configurato affinché tali posizioni di riferimento dell’utensile corrispondano a:
- una posizione longitudinale di riferimento della testa lungo la direzione longitudinale, o lungo l’asse longitudinale, e rispetto alla struttura di supporto;
- una posizione longitudinale di riferimento dell’organo di comando lungo la direzione longitudinale, o lungo l’asse di manovra, e rispetto alla struttura di supporto.
Con “spostamento longitudinale” si intende uno spostamento, a partire da una rispettiva posizione di riferimento, rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale, e quindi parallelamente o lungo l’asse di manovra o parallelamente o lungo l’asse longitudinale.
Con “spostamento angolare” si intende uno spostamento angolare, causato da una corrispondente rotazione e a partire da una rispettiva posizione di riferimento, intorno all’asse di oscillazione e rispetto alla testa. Il braccio operativo in generale è configurato in modo tale che uno spostamento longitudinale dell’organo di comando, in un verso di avanzamento e a partire da tale sua posizione di riferimento, possa causare uno spostamento longitudinale dell’utensile di smontaggio nello stesso verso di avanzamento.
Il braccio operativo è configurato in modo tale che uno spostamento longitudinale dell’organo di comando, in tale verso di avanzamento e a partire da tale sua posizione di riferimento, possa causare uno spostamento angolare dell’utensile di smontaggio (in un corrispondente verso “di rientro” della sua rotazione, ovvero oscillazione). Tale spostamento angolare avviene per mezzo di una rotazione dell’utensile di smontaggio intorno all’asse di oscillazione summenzionato.
Il braccio operativo in generale è configurato in modo tale che uno spostamento longitudinale dell’organo di comando, in tale verso di avanzamento e a partire da tale sua posizione di riferimento, possa causare uno spostamento longitudinale della testa nello stesso verso di avanzamento.
Il braccio operativo in generale è configurato affinché più tali spostamenti longitudinali di organo di comando e testa sono di intensità o modulo differente uno dall’altro, più aumenta tale spostamento angolare dell’utensile di smontaggio e più diminuisce tale spostamento longitudinale dell’utensile di smontaggio.
Tale verso di rientro riferito a tale spostamento angolare dell’utensile di smontaggio è da intendere tale per cui lo stesso utensile di smontaggio si porta verso la, o nella, posizione angolare di estrazione, nella quale è operativamente orientato in senso opposto rispetto al cerchione della ruota, per sollevare il tallone sopra il cerchione senza toccare il cerchione. Nel seguito quando si fa riferimento alla rotazione dell’utensile di smontaggio si intende una rotazione che genera uno spostamento angolare dello stesso utensile di smontaggio in tale verso di rientro della sua oscillazione attorno all’asse di oscillazione.
Preferibilmente tale verso di avanzamento di tale spostamento longitudinale dell’organo di comando è in allontanamento dalla struttura di supporto.
Nel seguito quando si fa riferimento alla traslazione dell’organo di comando si intende una traslazione che genera uno spostamento longitudinale dello stesso organo di comando in tale verso di avanzamento.
Preferibilmente tale verso di avanzamento di tale spostamento longitudinale dell’utensile di smontaggio è anch’esso in allontanamento dalla struttura di supporto.
Nel seguito quando si fa riferimento alla traslazione dell’utensile di smontaggio si intende una traslazione che genera uno spostamento longitudinale dello stesso utensile di smontaggio in tale verso di avanzamento.
Il braccio operativo è configurato affinché, all’aumentare della differenza di spostamento, lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto, fra organo di comando e testa, aumenta la rotazione dell’utensile di smontaggio rispetto alla testa, rispetto ad una posizione angolare di riferimento, per esempio quella summenzionata.
Il braccio operativo è configurato in modo tale che se l’organo di comando trasla lungo l’asse di manovra rispetto alla struttura di supporto e anche rispetto alla testa, allora l’utensile di smontaggio almeno ruota rispetto alla testa intorno all’asse di oscillazione.
Il braccio operativo è configurato in modo tale che se l’organo di comando trasla lungo l’asse di manovra rispetto alla struttura di supporto, ma non rispetto alla testa, allora l’utensile di smontaggio trasla lungo l’asse longitudinale rispetto alla struttura di supporto.
Il braccio operativo è configurato in modo tale che se l’organo di comando trasla lungo l’asse di manovra rispetto alla struttura di supporto, ma non rispetto alla testa, la possibilità di rotazione dell’utensile di smontaggio rispetto alla testa è impedita o comunque più limitata rispetto al caso in cui l’organo di comando trasli lungo l’asse di manovra sia rispetto alla struttura di supporto che rispetto alla testa.
L’accoppiamento anteriore è configurato affinché la traslazione dell’organo di comando lungo l’asse di manovra e rispetto alla struttura di supporto possa causare, mediante tale accoppiamento anteriore, la trasmissione fra organo di comando ed elemento di accoppiamento di una azione di trascinamento parallela alla direzione longitudinale.
Tale azione di trascinamento trasmessa fra organo di comando ed elemento di accoppiamento fa in modo che la traslazione dell’organo di comando rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse di manovra almeno tenda a causare la traslazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale.
Tale azione di trascinamento trasmessa fra organo di comando ed elemento di accoppiamento tramite l’accoppiamento anteriore, fa in modo che la traslazione dell’organo di comando rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse di manovra causi preferibilmente almeno la rotazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla testa e intorno all’asse di rotazione centrale.
Come sarà più chiaro in seguito, il braccio operativo è preferibilmente configurato affinché, soltanto se l’accoppiamento posteriore lo permette, tale azione di trascinamento trasmessa fra organo di comando ed elemento di accoppiamento faccia in modo che la traslazione dell’organo di comando rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse di manovra causi la traslazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale.
L’accoppiamento centrale è configurato affinché la traslazione dell’elemento di accoppiamento lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto possa causare, mediante tale accoppiamento centrale, la trasmissione fra elemento di accoppiamento e testa di una azione di trascinamento parallela alla direzione longitudinale.
Si fa presente che, in una forma realizzativa del braccio, la testa è proprio solidale, tramite l’accoppiamento centrale, alla traslazione dell’elemento di accoppiamento lungo l’asse longitudinale.
Come sarà più chiaro in seguito, il braccio operativo è preferibilmente configurato affinché tale azione di trascinamento trasmessa fra elemento di accoppiamento e testa faccia in modo che la traslazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale causi la traslazione della testa rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale.
Lo spostamento longitudinale dell’organo di comando, in una possibile realizzazione della macchina, può comprendere una prima corsa e una seconda corsa.
Tale prima corsa definisce un primo segmento sull’asse di manovra e/o lungo l’asse di manovra. Tale seconda corsa definisce un secondo segmento sull’asse di manovra e/o lungo l’asse di manovra. Tali primo segmento e secondo segmento sono distinti.
Tale secondo segmento dell’asse di manovra è preferibilmente consecutivo e/o adiacente a tale primo segmento dell’asse di manovra. L’accoppiamento posteriore è configurato per regolare la traslazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale, a seconda che l’organo di comando stia compiendo tale prima corsa o tale seconda corsa.
Il braccio è preferibilmente configurato affinché, durante tale prima corsa dell’organo di comando, l’accoppiamento posteriore faccia in modo che l’azione di trascinamento, trasmessa fra organo di comando ed elemento di accoppiamento mediante l’accoppiamento anteriore, sia “meno libera”, rispetto a quando l’organo di comando compie tale seconda corsa, di causare la traslazione dello stesso elemento di accoppiamento lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto. Si consideri a questo punto che la testa è almeno accoppiata all’elemento di accoppiamento tramite l’accoppiamento centrale, e che tale accoppiamento centrale è atto a trasmettere, in conseguenza della traslazione dell’elemento di accoppiamento lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto, un’azione di trascinamento parallela alla direzione longitudinale fra elemento di accoppiamento e testa. Da ciò deriva che, quando l’organo di comando compie tale prima corsa, l’accoppiamento posteriore fa in modo che l’azione di trascinamento, trasmessa fra organo di comando ed elemento di accoppiamento mediante l’accoppiamento anteriore, sia “meno libera”, rispetto a quando l’organo di comando compie tale seconda corsa, di causare la traslazione anche della testa lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto.
Da un altro punto di vista, a parità di spostamento longitudinale dell’organo di comando, quando lo stesso organo di comando compie tale seconda corsa, la testa trasla rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale maggiormente, rispetto a quando l’organo di comando compie tale prima corsa. Ciò accade in quanto, quando l’organo di comando compie tale prima corsa, la testa è meno “libera” di traslare lungo l’asse longitudinale, trascinata dall’elemento di accoppiamento a sua volta trascinato dall’organo di comando.
Da ciò deriva che, a parità di spostamento longitudinale dell’organo di comando, quando lo stesso organo di comando compie tale prima corsa, l’utensile di smontaggio ruota rispetto alla testa maggiormente, rispetto a quando l’organo di comando compie tale seconda corsa. Ciò accade in quanto, quando l’organo di comando compie tale seconda corsa, la testa è più “libera” di traslare lungo l’asse longitudinale, trascinata dall’elemento di accoppiamento a sua volta trascinato dall’organo di comando.
In una particolare forma di realizzazione della macchina, quando l’organo di comando compie tale prima corsa, l’accoppiamento posteriore fa in modo che l’azione di trascinamento, trasmessa fra organo di comando ed elemento di accoppiamento mediante l’accoppiamento anteriore, non possa causare la traslazione dello stesso elemento di accoppiamento lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto. In tale particolare forma di realizzazione della macchina, quando l’organo di comando compie tale prima corsa, all’elemento di accoppiamento è quindi proprio impedito di traslare lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto.
In tale particolare forma di realizzazione della macchina, quando l’organo di comando compie tale prima corsa, l’accoppiamento posteriore non solo limita maggiormente, rispetto a quando l’organo di comando compie tale seconda corsa, la traslazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale, ma preferibilmente impedisce tale traslazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale.
Dato che la testa è solidale all’elemento di accoppiamento tramite l’accoppiamento centrale, almeno per quanto riguarda la traslazione rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale, in tale particolare realizzazione, quando l’organo di comando compie tale prima corsa, anche alla testa è impedito di traslare lungo l’asse longitudinale. In altre parole e in generale, l’accoppiamento posteriore è configurato per fare in modo che, quando l’organo di comando compie tale prima corsa, l’azione di trascinamento scambiata fra organo di comando ed elemento di accoppiamento, attraverso l’accoppiamento anteriore, non possa causare la traslazione dell’elemento di accoppiamento lungo l’asse longitudinale rispetto alla struttura di supporto, o comunque in modo che tale azione di trascinamento scambiata fra organo di comando ed elemento di accoppiamento possa causare tale traslazione dell’elemento di accoppiamento, ma in modo più limitato rispetto a quando l’organo di comando compie tale seconda corsa.
Il braccio è preferibilmente configurato affinché, quando l’organo di comando compie tale seconda corsa, l’accoppiamento posteriore faccia in modo che l’azione di trascinamento, trasmessa fra organo di comando ed elemento di accoppiamento mediante l’accoppiamento anteriore, causi la traslazione dello stesso elemento di accoppiamento lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto. Si consideri a questo punto, come detto sopra, che la testa è almeno accoppiata all’elemento di accoppiamento tramite l’accoppiamento centrale, e che tale accoppiamento centrale è atto a trasmettere, in conseguenza della traslazione dell’elemento di accoppiamento lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto, una azione di trascinamento parallela alla direzione longitudinale fra elemento di accoppiamento e testa. Da ciò deriva che, quando l’organo di comando compie tale seconda corsa, l’accoppiamento posteriore fa in modo che l’azione di trascinamento, trasmessa fra organo di comando ed elemento di accoppiamento mediante l’accoppiamento anteriore, causi la traslazione anche della testa lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto.
In altre parole e in generale, l’accoppiamento posteriore è configurato per fare in modo che, quando l’organo di comando compie tale seconda corsa, l’azione di trascinamento scambiata fra organo di comando ed elemento di accoppiamento, attraverso l’accoppiamento anteriore, effettivamente causi la traslazione dell’elemento di accoppiamento, e quindi anche della testa, lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto, o comunque in modo che causi tale traslazione dell’elemento di accoppiamento, e quindi anche della testa, in modo più significativo rispetto a quando l’organo di comando compie tale prima corsa.
Il braccio è preferibilmente configurato affinché, quando l’organo di comando compie tale prima corsa e/o compie tale seconda corsa, l’azione di trascinamento scambiata fra organo di comando ed elemento di accoppiamento, attraverso l’accoppiamento anteriore, causi la rotazione dell’elemento di accoppiamento intorno all’asse di rotazione centrale e rispetto alla testa.
In una possibile forma di realizzazione della macchina, tale accoppiamento anteriore è un accoppiamento a scorrimento.
Tale accoppiamento anteriore definisce una traiettoria di scorrimento anteriore fra l’elemento di accoppiamento e l’organo di comando. L’accoppiamento anteriore è configurato affinché lo scorrimento fra elemento di accoppiamento e organo di comando lungo tale traiettoria di scorrimento anteriore sia correlato ad una rotazione fra gli stessi intorno all’asse di rotazione anteriore e/o a una traslazione fra gli stessi lungo l’asse longitudinale.
Più l’accoppiamento posteriore permette la traslazione dell’elemento di accoppiamento lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto, meno lo scorrimento fra elemento di accoppiamento ed organo di comando lungo tale traiettoria di scorrimento anteriore è correlato ad una traslazione fra gli stessi lungo l’asse longitudinale, e più tale scorrimento fra organo di comando ed elemento di accoppiamento è correlato alla rotazione fra gli stessi intorno all’asse di rotazione anteriore. In una possibile forma di realizzazione della macchina, l’accoppiamento a scorrimento anteriore, fra elemento di accoppiamento e organo di comando, comprende un’asola anteriore, solidale ad uno di detti elemento di accoppiamento ed organo di comando, e un perno anteriore, solidale all’altro di detti elemento di accoppiamento ed organo di comando. Tale perno anteriore è inseribile nella asola anteriore e scorrevole lungo la stessa per definire tale accoppiamento a scorrimento anteriore.
L’asse di rotazione anteriore è definito dal o solidale al perno anteriore. In una possibile forma di realizzazione della macchina, tale accoppiamento posteriore è un accoppiamento a scorrimento.
Tale accoppiamento posteriore definisce una traiettoria di scorrimento posteriore fra l’elemento di accoppiamento e la struttura di supporto. L’accoppiamento posteriore è configurato affinché lo scorrimento fra elemento di accoppiamento e struttura di supporto lungo tale traiettoria di scorrimento posteriore sia correlato ad una rotazione fra gli stessi intorno all’asse di rotazione posteriore e/o a una traslazione fra gli stessi lungo l’asse longitudinale.
Il braccio operativo è configurato affinché, quando l’organo di comando compie tale prima corsa, lo scorrimento fra elemento di accoppiamento e struttura di supporto sia correlato almeno ad una rotazione fra gli stessi intorno all’asse di rotazione posteriore.
Preferibilmente, il braccio operativo è configurato affinché, quando l’organo di comando compie tale prima corsa, lo scorrimento fra elemento di accoppiamento e struttura di supporto sia correlato solo ad una rotazione fra gli stessi intorno all’asse di rotazione posteriore, mentre gli stessi rimangono fissi reciprocamente lungo la direzione longitudinale. Il braccio operativo è configurato affinché, quando l’organo di comando compie tale seconda corsa, lo scorrimento fra elemento di accoppiamento e struttura di supporto sia correlato almeno ad una traslazione fra gli stessi lungo la direzione longitudinale.
Preferibilmente, il braccio operativo è configurato affinché, quando l’organo di comando compie tale seconda corsa, lo scorrimento fra elemento di accoppiamento e struttura di supporto sia correlato anche ad una rotazione fra gli stessi intorno all’asse di rotazione posteriore, mentre gli stessi comunque traslano reciprocamente lungo la direzione longitudinale.
La traiettoria di scorrimento anteriore e la traiettoria di scorrimento posteriore possono determinare una correlazione temporale fra la rotazione dell’utensile rispetto alla testa intorno all’asse di oscillazione e la traslazione dell’utensile lungo l’asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto, permettendo di controllare con elevata precisione il movimento roto traslatorio dell’utensile che, oltre a portarlo nella terza posizione angolare summenzionata, o di estrazione, lo fa anche traslare rispetto al cerchione, in particolare facendolo traslare rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale.
Gli accoppiamenti a scorrimento posteriore e anteriore cooperano fra loro e con l’accoppiamento centrale per garantire una elevata precisione nell’ottenimento di tale movimento roto traslatorio, sulla base delle specifiche di progetto in base alle quali vengono realizzati e posizionati reciprocamente fra loro tali accoppiamenti.
In particolare l’accoppiamento posteriore è configurato per esercitare una azione di regolazione sull’elemento di accoppiamento per limitare almeno parzialmente o impedire o permettere, a seconda che l’organo di comando stia compiendo la prima corsa o la seconda corsa, la traslazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale, e quindi anche la traslazione della testa rispetto alla struttura di supporto e lungo l’asse longitudinale.
La traiettoria di scorrimento posteriore comprende un primo settore e un secondo settore. Tali primo settore e secondo settore della traiettoria di scorrimento posteriore sono contigui, nel senso che sono adiacenti e consecutivi lungo la traiettoria di scorrimento posteriore stessa.
Preferibilmente tali accoppiamenti centrale, posteriore ed anteriore, sono configurati e disposti gli uni rispetto agli altri in modo che, quando l’organo di comando trasla compie tale prima corsa:
- l’elemento di accoppiamento e la struttura di supporto scorrono reciprocamente lungo tale primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore;
- l’elemento di accoppiamento e l’organo di comando scorrono reciprocamente lungo tale traiettoria di scorrimento anteriore.
L’accoppiamento posteriore è configurato affinché, quando elemento di accoppiamento e struttura di supporto scorrono reciprocamente lungo tale primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore, l’elemento di accoppiamento possa soltanto ruotare, rispetto alla struttura di supporto, intorno all’asse di rotazione posteriore, e sia invece impedita la traslazione fra elemento di accoppiamento e struttura di supporto lungo l’asse longitudinale, o almeno sia limitata maggiormente rispetto a quando elemento di accoppiamento e struttura di supporto scorrono reciprocamente lungo tale secondo settore della traiettoria di scorrimento posteriore.
A tal fine il primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore è preferibilmente una linea curva. Tale linea curva è ancora più preferibilmente un arco di circonferenza.
Preferibilmente tali accoppiamenti sono configurati e disposti gli uni rispetto agli altri in modo che, quando l’organo di comando compie tale seconda corsa:
- l’elemento di accoppiamento e la struttura di supporto scorrono reciprocamente lungo tale secondo settore della traiettoria di scorrimento posteriore;
- l’elemento di accoppiamento e l’organo di comando scorrono reciprocamente lungo tale traiettoria di scorrimento anteriore.
L’accoppiamento posteriore è preferibilmente configurato affinché, quando elemento di accoppiamento e struttura di supporto scorrono reciprocamente lungo tale secondo settore della traiettoria di scorrimento posteriore, l’elemento di accoppiamento e la struttura di supporto possano ruotare reciprocamente intorno all’asse di rotazione posteriore, e possano anche traslare reciprocamente lungo l’asse longitudinale, e in particolare possano traslare reciprocamente lungo l’asse longitudinale in maniera più libera rispetto a quando elemento di accoppiamento e struttura di supporto scorrono reciprocamente lungo il primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore.
Il secondo settore della traiettoria di scorrimento posteriore a tale fine si estende a partire da detto primo settore della stessa traiettoria in allontanamento rispetto a tale primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore, e devia rispetto a tale primo settore.
Nel caso il primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore sia una linea curva, il secondo settore della traiettoria di scorrimento posteriore devia rispetto alla linea curva definita dal primo settore.
Nel caso il primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore sia un arco di circonferenza, il secondo settore della traiettoria di scorrimento posteriore devia rispetto a tale arco di circonferenza.
Nel caso il primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore sia un arco di circonferenza, il secondo settore della traiettoria di scorrimento posteriore si estende a partire da detto primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore in allontanamento rispetto al centro di detto arco di circonferenza.
In una possibile forma di realizzazione, l’accoppiamento a scorrimento posteriore, fra elemento di accoppiamento e struttura di supporto, comprende un’asola posteriore, solidale ad uno di detti elemento di accoppiamento e struttura di supporto, e un perno posteriore, solidale all’altro di detti elemento di accoppiamento e struttura di supporto. Tale perno posteriore è inseribile nella asola posteriore e scorrevole lungo la stessa per definire tale accoppiamento a scorrimento posteriore.
L’asse di rotazione posteriore è definito dal o solidale al perno posteriore. Tale asola posteriore comprende una prima porzione che definisce il primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore e una seconda porzione che definisce il secondo settore della traiettoria di scorrimento posteriore.
Nel caso tale primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore sia una linea curva, tale prima porzione della asola posteriore si estende lungo o descrive tale linea curva.
Nel caso tale primo settore della traiettoria di scorrimento posteriore sia un arco di circonferenza, tale prima porzione della asola posteriore si estende lungo o descrive tale arco di circonferenza.
Tali accoppiamenti sono configurati in modo che, durante la rotazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla testa e intorno all’asse di rotazione centrale, in un primo verso, allorquando il perno posteriore si trova nella prima porzione della asola posteriore, il perno anteriore trasla lungo l’asola anteriore. In particolare, tali accoppiamenti sono configurati affinché, considerata tale rotazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla testa in tale primo verso, il perno anteriore continui a traslare lungo l’asola anteriore almeno fino a quando il perno posteriore può iniziare a percorrere la seconda porzione dell’asola posteriore.
In una possibile forma di realizzazione, il braccio comprende un vincolo “posteriore” fra struttura di supporto e testa, mediante il quale testa e struttura di supporto possono traslare reciprocamente lungo l’asse longitudinale.
Tale vincolo posteriore è di preferenza configurato affinché testa e struttura di supporto reciprocamente possano soltanto traslare lungo l’asse longitudinale, e in particolare in modo che non possano ruotare reciprocamente.
In una possibile forma di realizzazione, il braccio comprende un vincolo “anteriore” fra organo di comando e testa, mediante il quale testa e organo di comando possono traslare reciprocamente lungo l’asse longitudinale e/o l’asse di manovra.
Tale vincolo anteriore è di preferenza configurato affinché testa e organo di comando reciprocamente possano soltanto traslare lungo l’asse longitudinale e/o l’asse di manovra, e in particolare in modo che non possano ruotare reciprocamente.
Il braccio è configurato affinché gli accoppiamenti a scorrimento posteriore ed anteriore, l’accoppiamento centrale, il vincolo anteriore e il vincolo posteriore cooperino operativamente per determinare una correlazione temporale fra la rotazione dell’utensile rispetto alla testa intorno all’asse di oscillazione e la traslazione dello stesso utensile rispetto alla struttura di supporto e lungo tale asse longitudinale.
Tale correlazione temporale è definita dal passaggio temporale dell’organo di comando dalla prima corsa, durante la quale la traslazione longitudinale di elemento di accoppiamento, testa e quindi utensile di smontaggio rispetto alla struttura di supporto è “meno libera” o impedita, alla seconda corsa, durante la quale la traslazione longitudinale di elemento di accoppiamento, testa e quindi utensile di smontaggio rispetto alla struttura di supporto è “più libera”.
In una possibile forma di realizzazione, il braccio comprende una molla anteriore.
Il braccio operativo è configurato affinché la molla anteriore operativamente contrasti la rotazione dell’utensile rispetto alla testa (intorno all’asse di oscillazione) e rispetto per esempio a tale summenzionata posizione angolare di riferimento dell’utensile intorno a tale asse di oscillazione e rispetto alla testa. Tale posizione angolare di riferimento dell’utensile rispetto alla testa corrisponde ad una condizione operativa di riferimento della molla anteriore. Tale condizione operativa di riferimento della molla anteriore può essere una condizione di riposo o di equilibrio statico della molla anteriore stessa.
Come detto sopra, in una possibile forma di realizzazione, il braccio è configurato affinché alla traslazione fra organo e testa lungo tale asse longitudinale corrisponda la rotazione dell’utensile rispetto alla testa intorno a tale asse di oscillazione.
Tale molla anteriore è operativamente interposta fra testa e organo di comando o fra testa e elemento mobile dell’attuatore per contrastare la loro traslazione reciproca lungo l’asse longitudinale, e quindi per contrastare tale rotazione dell’utensile rispetto alla testa e intorno all’asse di oscillazione.
In una possibile forma di realizzazione, il braccio comprende una molla posteriore.
Il braccio operativo è configurato affinché la molla posteriore operativamente contrasti la traslazione dell’elemento di accoppiamento rispetto alla struttura di supporto lungo l’asse longitudinale e rispetto per esempio ad una posizione longitudinale di riferimento dell’elemento di accoppiamento, detta posizione di riferimento essendo lungo tale asse longitudinale e rispetto alla struttura di supporto. Tale posizione longitudinale di riferimento dell’elemento di accoppiamento rispetto alla struttura corrisponde ad una condizione operativa di riferimento della molla posteriore. Tale condizione operativa di riferimento della molla posteriore può essere una condizione di riposo o di equilibrio statico della molla posteriore stessa.
Tale molla posteriore è operativamente interposta fra elemento di accoppiamento e struttura di supporto per contrastare la loro traslazione reciproca lungo l’asse longitudinale.
In una possibile forma di realizzazione, l’attuatore include un primo pistone agente sull’elemento mobile dell’attuatore, per causare il movimento di detto organo di comando lungo detto asse di manovra almeno in un primo verso, che può essere il verso di avanzamento summenzionato.
In una possibile forma di realizzazione, l’attuatore include un secondo pistone agente sull’elemento mobile dell’attuatore, per causare il movimento di detto organo di comando lungo detto asse di manovra in detto primo verso o in un secondo verso opposto a detto primo verso. Tali primo pistone e secondo pistone sono a tal fine preferibilmente connessi all’elemento mobile dell’attuatore.
L’elemento stazionario dell’attuatore definisce preferibilmente almeno una camera o più camere dove almeno uno di tali pistoni può traslare per agire sull’elemento mobile dell’attuatore.
Tali primo pistone e secondo pistone esercitano le rispettive forze in contrasto preferibilmente all’elemento stazionario dell’attuatore.
In una possibile forma di realizzazione del braccio operativo, il braccio include un primo utensile e un secondo utensile. Il primo utensile può essere l’utensile di smontaggio descritto finora e infulcrato alla testa per ruotare intorno all’asse di oscillazione.
Anche il secondo utensile è infulcrato alla testa, mediante un secondo vincolo di rotazione, che definisce un asse di ribaltamento.
Mediante tale secondo vincolo di rotazione, tale secondo utensile è mobile rispetto alla testa per rotazione intorno a detto asse di ribaltamento, ed è solidale almeno alla traslazione della testa rispetto alla struttura di supporto e lungo tale asse longitudinale.
Mediante tale secondo vincolo di rotazione, tale secondo utensile è mobile rispetto alla testa per rotazione intorno a detto asse di ribaltamento, ed è solidale alla testa preferibilmente per quanto riguarda tutti gli altri movimenti della stessa.
Tale asse di ribaltamento può essere trasversale o ortogonale alla direzione longitudinale.
In una possibile forma di realizzazione la testa può assumere una prima configurazione operativa ed una seconda configurazione operativa.
Il primo utensile, in entrambe tali configurazioni operative della testa, aggetta a partire dalla testa e in un primo verso.
Il secondo utensile, in tale prima configurazione operativa della testa, è disposto in una prima posizione in cui aggetta a partire dalla testa in un secondo verso opposto al primo verso.
Il secondo utensile è disposto, in tale seconda configurazione operativa della testa, in una seconda posizione in cui aggetta a partire dalla testa e in tale primo verso.
Tale primo verso è orientato lungo una prima direzione trasversale alla direzione longitudinale e/o trasversale sia all’asse longitudinale che all’asse di ribaltamento.
Tale secondo verso è orientato lungo una seconda direzione trasversale alla direzione longitudinale e/o trasversale sia all’asse longitudinale che all’asse di ribaltamento.
Tali prima direzione trasversale e seconda direzione trasversale possono coincidere.
Il secondo utensile può ruotare intorno all’asse di ribaltamento per spostarsi fra la prima posizione e la seconda posizione.
Tale seconda posizione del secondo utensile è ribaltata rispetto alla prima posizione. In tale seconda posizione il secondo utensile aggetta quindi anch’esso nel primo verso.
In una possibile forma di realizzazione, tali primo verso e secondo verso sono rivolti da parti reciprocamente opposte di tale asse longitudinale, o di un asse parallelo a tale asse longitudinale.
In una forma realizzativa il braccio può essere anche configurato in modo che, quando la testa è nella sua seconda configurazione operativa, e quindi il secondo utensile è nella sua seconda posizione, il primo utensile e il secondo utensile cooperano per definire un utensile di montaggio dello pneumatico sul cerchione.
Il secondo utensile potrebbe definire comunque, autonomamente, tale utensile di montaggio.
Il braccio è configurato in modo che, quando la testa è nella sua seconda configurazione operativa, e quindi il secondo utensile è nella sua seconda posizione, una prima superficie esterna del primo utensile e una seconda superficie esterna del secondo utensile sono disposte su una unica superficie di giacitura trasversale alla direzione longitudinale e/o all’asse longitudinale.
In una possibile forma di realizzazione, il secondo utensile presenta un’apertura.
Tale apertura è adatta a ricevere detto primo utensile, in detta seconda configurazione operativa della testa, o viceversa.
Tale apertura è adatta al passaggio di almeno una parte della testa attraverso tale apertura nel passaggio del secondo utensile dalla prima posizione alla seconda posizione o viceversa.
Quando si trova nella seconda posizione, il secondo utensile aggetta dalla testa, lungo detto primo verso, maggiormente rispetto al primo utensile. In una possibile forma di realizzazione, il braccio operativo include un perno di bloccaggio, accoppiato al secondo utensile e mobile tra una posizione estratta, di non interferenza rispetto allo spostamento del secondo utensile tra dette prima e seconda posizione, e una posizione inserita, in cui interferisce con tale spostamento per impedire il passaggio del secondo utensile da tale prima a tale seconda posizione e/o viceversa.
In una possibile realizzazione, il braccio operativo comprende una molla di bloccaggio collegata al perno di bloccaggio per forzarlo verso la posizione inserita.
Il perno di bloccaggio è connesso a una molla di bloccaggio.
Il braccio è configurato in modo che, durante la rotazione del secondo utensile tra la prima e la seconda posizione, tale perno di bloccaggio resti in contatto scorrevole su una superficie della testa, finché il secondo utensile non raggiunga una di dette prima e seconda posizione, in cui si sposta automaticamente nella posizione inserita.
In accordo ad un secondo aspetto, la presente descrizione concerne tale braccio operativo, che può avere una o più delle caratteristiche precedenti descritte in precedenza con riferimento a tale braccio operativo.
Una macchina smonta gomme comprendente un braccio operativo secondo la presente descrizione è particolarmente robusta, in quanto riduce l’usura e lo stato di sforzo complessivo nei componenti meccanici della macchina stessa a seguito dell’utilizzo ripetuto della macchina stessa, rispetto alle macchine attualmente note e rivolte almeno allo smontaggio dello pneumatico.
Tale macchina smonta gomme permette anche di non dover muovere il gruppo portaruota, per ottenere il movimento roto traslatorio dell’utensile di smontaggio rispetto al cerchione, allorquando lo stesso utensile deve sollevare il tallone dello pneumatico sopra al cerchione, e quindi risulta anche più economica da un punto di vista energetico e di complessità nella struttura della macchina.
Tale macchina smonta gomme secondo la presente descrizione garantisce inoltre una significativa precisione nella movimentazione dell’utensile di smontaggio e/o dell’utensile di montaggio, o comunque di almeno uno di tali primo e secondo utensile, ciascuno dei quali può essere tale utensile di smontaggio, tale utensile di montaggio, o un utensile di un’altra tipologia.
Tale macchina smonta gomme consente inoltre di effettuare, almeno parzialmente o completamente in automatico, sia lo smontaggio che il montaggio dello pneumatico rispetto al cerchione riducendo i tempi fra la fase di smontaggio a quella di montaggio, e permettendo di passare da una di tali fasi all’altra con facilità e rapidità e un dispendio di energia minore rispetto alle macchine attualmente note.
Secondo un altro aspetto la presente descrizione concerne un metodo di smontaggio di uno pneumatico da un rispettivo cerchione di una ruota di un veicolo, tramite un braccio operativo che include un utensile di smontaggio il quale è infulcrato a una testa, supportata da una struttura di supporto del braccio operativo, e un organo di comando articolato a tale utensile di smontaggio in un punto di manovra.
Tale metodo di smontaggio comprende le seguenti fasi:
- spostamento dell’organo di comando rispetto alla struttura di supporto, lungo una direzione longitudinale, tramite un attuatore connesso o interposto tra l’organo di comando e la struttura di supporto;
- rotazione dell’utensile di smontaggio rispetto alla testa per effetto di tale spostamento dell’organo di comando;
- movimentazione di un elemento di accoppiamento per effetto di tale spostamento dell’organo di comando;
- spostamento della testa rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale, e di conseguenza anche dell’utensile rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale, per trascinamento della testa stessa da parte dell’elemento di accoppiamento.
Tale fase di spostamento dell’organo di comando avviene preferibilmente da una posizione arretrata ad una posizione avanzata, per esempio nel verso di avanzamento citato in precedenza.
Tale posizione arretrata dell’organo di comando può corrispondere alla posizione longitudinale di riferimento dell’organo di comando citata in precedenza.
La fase di spostamento dell’organo di comando fra la posizione arretrata e la posizione avanzata, induce quindi almeno la fase di rotazione dell’utensile di smontaggio rispetto alla testa, per esempio nel verso di rientro citato in precedenza.
La fase di spostamento dell’organo di comando fra la posizione arretrata e la posizione avanzata, tramite la fase di movimentazione dell’elemento di accoppiamento, induce quindi almeno la fase di spostamento dell’utensile di smontaggio rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale, per esempio nel verso di avanzamento citato in precedenza. Lo spostamento dell’organo di comando rispetto alla struttura di supporto include una prima corsa lungo tale direzione longitudinale, tra la posizione arretrata e una posizione intermedia, e una seconda corsa lungo tale direzione longitudinale, tra una posizione intermedia e la posizione avanzata.
Per causare la fase di rotazione dell’utensile di smontaggio rispetto alla testa, la fase di spostamento dell’organo di comando rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale induce, tramite la fase di movimentazione dell’elemento di accoppiamento, uno spostamento dello stesso organo di comando rispetto alla testa e lungo la direzione longitudinale.
Per causare la fase di spostamento dell’utensile di smontaggio rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale, la fase di spostamento dell’organo di comando rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale induce, tramite la fase di movimentazione dell’elemento di accoppiamento, la fase di spostamento della testa rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale.
La rotazione dell’utensile rispetto alla testa è correlata alla differenza fra lo spostamento dell’organo di comando rispetto alla struttura di supporto lungo la direzione longitudinale e lo spostamento della testa rispetto alla struttura di supporto lungo la direzione longitudinale, e quindi alla traslazione dell’organo di comando rispetto alla testa e lungo la direzione longitudinale.
Tale differenza, e quindi la traslazione dell’organo di comando rispetto alla testa e lungo la direzione longitudinale, è regolata dalla movimentazione dell’elemento di accoppiamento.
Durante la prima corsa, la testa è preferibilmente ferma rispetto alla struttura di supporto, almeno lungo l’asse longitudinale, e l’organo di comando, e quindi il punto di manovra dell’utensile di smontaggio, avanzano sia rispetto alla struttura di supporto che rispetto alla testa, lungo la direzione longitudinale.
Durante la seconda corsa, testa, organo di comando, e quindi anche il punto di manovra dell’utensile di smontaggio avanzano rispetto alla struttura di supporto, lungo la direzione longitudinale.
Lo spostamento dell’organo di comando rispetto alla struttura di supporto lungo la direzione longitudinale è complessivamente maggiore dello spostamento della testa rispetto alla struttura di supporto lungo la direzione longitudinale.
Potrebbe essere che anche soltanto la seconda corsa summenzionata, dell’organo di comando rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale, sia maggiore dello spostamento della testa rispetto alla struttura di supporto e lungo la direzione longitudinale.
In quest’ultimo caso, l’utensile ruota rispetto alla testa anche per almeno una parte della seconda corsa.
Secondo un ulteriore aspetto la presente descrizione concerne un metodo di smontaggio e di montaggio di uno pneumatico rispettivamente da e su un rispettivo cerchione di una ruota di un veicolo, tramite una testa, supportata da un braccio operativo orientato lungo una direzione longitudinale, un primo utensile, connesso alla testa e aggettante, in una sua prima posizione, in un primo verso a partire da detta testa, e un secondo utensile connesso alla testa e aggettante, in una sua prima posizione, in un secondo verso a partire da detta testa.
Tale metodo prevede che lo smontaggio dello penumatico dal cerchione avvenga mediante una interazione di detto primo utensile con lo pneumatico, durante una fase di rotazione del cerchione attorno ad un suo asse.
Tale metodo comprende una fase di rotazione del secondo utensile attorno a un asse di ribaltamento trasversale rispetto a tale direzione longitudinale, per ribaltare detto secondo utensile tra tale prima posizione e una seconda posizione, in cui aggetta in tale primo verso.
Tale metodo può prevedere che il montaggio dello pneumatico dal cerchione avvenga mediante una interazione con lo pneumatico di un utensile definito dal secondo utensile autonomamente.
Tale metodo può prevedere che il montaggio dello pneumatico dal cerchione avvenga mediante una interazione con lo pneumatico di un utensile definito in cooperazione in cooperazione da tale primo utensile nella sua prima posizione e da tale secondo utensile nella sua seconda posizione, durante una fase di rotazione del cerchione attorno a tale suo asse.
Tale metodo può prevedere che il montaggio dello pneumatico dal cerchione avvenga mediante una interazione con lo pneumatico del solo secondo utensile.
Tale metodo può prevedere che prima di effettuare la rotazione del secondo utensile attorno a all’asse di ribaltamento, si sposta un perno di blocco da una posizione inserita a una posizione estratta.
Questa ed altre caratteristiche risulteranno maggiormente evidenziate dalla descrizione dettagliata seguente di preferite realizzazioni rispettivamente di tali braccio, macchina e metodi, descritte e illustrate a puro titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento alle unite tavole di disegno, in cui:
- la figura 1 illustra schematicamente una macchina smontagomme secondo la presente descrizione;
- la figura 2a illustra un braccio operativo della macchina di figura 1, in vista laterale, con un primo utensile in una posizione neutra o di riposo; - la figura 2b illustra il braccio operativo di figura 2a, in sezione;
- la figura 2c illustra il braccio operativo di figura 2a, in vista dall’alto; - la figura 2d illustra il braccio operativo di figura 2a, in vista prospettica; - la figura 3 illustra una porzione del braccio operativo di figura 2b, con tale primo utensile in posizione di ricerca;
- la figura 4 illustra la porzione del braccio operativo di figura 3, con tale primo utensile in una posizione intermedia tra la posizione di ricerca e una posizione di estrazione;
- la figura 5a illustra la porzione del braccio operativo di figura 3, con tale primo utensile in tale posizione di estrazione;
- la figura 5b illustra la porzione del braccio operativo di figura 5a, in vista dall’alto;
- la figura 6 illustra un elemento di accoppiamento del braccio operativo di figura 2a;
- la figura 7 illustra il braccio operativo di figura 2a, in vista posteriore;
- la figura 8 illustra il braccio operativo di figura 2a, in vista frontale;
- la figura 9 illustra il braccio operativo di figura 7, con un secondo utensile ribaltato e in sovrapposizione a tale primo utensile;
- la figura 10a illustra una testa del braccio operativo di figura 2a, con il secondo utensile in opposizione al primo utensile;
- la figura 10b illustra la testa di figura 10a, con il secondo utensile ribaltato e in sovrapposizione al primo utensile.
Nelle figure, si è indicata con 1 una macchina smonta gomme.
La macchina smonta gomme 1 è configurata per smontare, in modo almeno parzialmente automatico, uno pneumatico da un rispettivo cerchione di una ruota 2 di un veicolo. In una forma realizzativa, la macchina smontagomme 1 è anche configurata per montare, in modo almeno parzialmente automatico, lo pneumatico sul rispettivo cerchione della ruota 2.
Con 101 si è indicato un basamento della macchina 1. Con 102 si è indicata una colonna della macchina 1, che ha la funzione di sostenere attrezzature utili alle operazioni di smontaggio e montaggio. La colonna 102 si estende lungo un suo asse di allungamento, nelle figure non indicato.
La macchina 1 include un gruppo portaruota 3, che definisce un suo asse principale. Il gruppo portaruota 3 comprende un elemento rotante 301, che può ruotare attorno a un asse di rotazione 302, che operativamente coincide con tale asse principale. Il gruppo portaruota 3 è configurato per porre in rotazione la ruota 2 attorno al proprio asse principale, operativamente coincidente con l’asse di rotazione 302. In uso, il cerchio della ruota 2 viene bloccato sull’elemento rotante 301, in modo che l’asse della ruota 2 sia allineato all’asse di rotazione 302.
Nell’esempio illustrato, l’asse di rotazione 302 è verticale (parallelo alla direzione della forza peso), ma, in altre forme realizzative, l’asse di rotazione 302 può avere orientazioni diverse, per esempio può essere orizzontale (trasversale alla direzione della forza peso). Si osservi anche che, nella forma realizzativa illustrata, l’asse di allungamento della colonna 102 è parallelo all’asse di rotazione 302 del gruppo portaruota 3. In altre forme realizzative, l’asse di allungamento della colonna 102 è inclinato o perpendicolare all’asse di rotazione 302 del gruppo portaruota 3.
L’elemento rotante 301 può avere diverse forme realizzative e anche la modalità di bloccaggio del cerchio sull’elemento rotante 301 può variare, secondo forme realizzative note nel settore delle macchine di servizio alla ruota.
In alcune forme realizzative è previsto che il gruppo portaruota 3 sia mobile rispetto al basamento 101, rispetto e/o parallelamente ad un asse di spostamento trasversale all’asse di rotazione 302 (per esempio in avvicinamento e allontanamento dalla colonna 102). Tuttavia, preferibilmente, il gruppo portaruota 3 è stazionario rispetto al basamento 101, per cui l’asse di rotazione 302 ha una posizione fissa rispetto alla colonna 102; e ciò semplifica la macchina 1.
La macchina 1 include almeno un braccio operativo 4.
Il braccio operativo 4 include una testa 5.
Nell’esempio di cui alle figure allegate, la testa 5 comprende a sua volta una prima parte 5a della testa 5 e una seconda parte 5b della testa 5, fissate reciprocamente. La testa 5 potrebbe comprendere anche un numero di parti superiore a due o essere in una parte unica.
Il braccio operativo 4 include una struttura di supporto 401. La struttura di supporto 401 realizza un telaio per il braccio operativo 4.
Il braccio operativo 4 è mobilmente accoppiato alla colonna 102, per spostarsi, rispetto al gruppo portaruota 3, tra una posizione di lavoro, in cui almeno un utensile dello smontagomme può interagire con la ruota, e una posizione di non interferenza o di riposo, in cui gli utensili dello smontagomme sono lontani dalla ruota.
In una forma realizzativa, il braccio operativo 4 è mobile per traslazione lungo la colonna 102 o lungo l’asse di allungamento della colonna 102. Per esempio, a tal fine il braccio operativo 4 è accoppiato alla colonna 102 mediante l’interposizione di un cursore 103, il quale è mobile per traslazione lungo la colonna 102 o lungo l’asse di allungamento della colonna 102.
In una diversa forma realizzativa (non illustrata), il braccio operativo 4 può essere mobile per rotazione rispetto alla colonna 102. A tal fine il braccio operativo 4 può essere accoppiato alla colonna 102 per ruotare attorno all’asse di allungamento della colonna 102 stessa o a un asse trasversale a tale asse di allungamento.
In una forma realizzativa, il braccio operativo 4 è mobile trasversalmente o ortogonalmente rispetto alla colonna 102 o rispetto all’asse di allungamento della colonna 102, in avvicinamento e allontanamento da tale colonna 102 o da tale asse di allungamento.
Il braccio operativo 4 è orientato lungo una direzione longitudinale.
In un esempio di realizzazione della macchina 1, il braccio operativo 4 è allungato lungo un asse longitudinale 402, parallelo a tale direzione longitudinale.
In una forma realizzativa della macchina 1, il movimento del braccio 4 rispetto alla colonna 102 e trasversale alla colonna 102 o al suo asse di allungamento, avviene lungo l’asse longitudinale 402.
A tal fine, in una forma realizzativa della macchina 1, la struttura di supporto 401 è scorrevolmente accoppiata al (cursore 103 della) colonna 102 per traslare lungo l’asse longitudinale 402.
In un esempio di realizzazione della macchina 1, la testa 5 è mobile rispetto alla struttura di supporto 401 lungo tale asse longitudinale 402. L’asse longitudinale 402 può avere diverse orientazioni rispetto alla colonna 102, e anche rispetto al gruppo portaruota 3.
In una forma realizzativa della macchina 1, il braccio operativo 4 è disposto in modo che l’asse longitudinale 402 del braccio operativo 4 sia trasversale all’asse di rotazione 302 del gruppo 3 portaruota, ovvero giaccia in un piano trasversale a tale asse di rotazione 302.
Nell’esempio di cui alle figure allegate, l’asse longitudinale 402 è ortogonale all’asse di rotazione 302 del gruppo portaruota 3, ovvero giace in un piano ortogonale a tale asse di rotazione 302.
In una forma realizzativa della macchina 1, l’asse longitudinale 402 del braccio operativo 4 è trasversale all’asse di allungamento lungo il quale è allungata la colonna 102.
Nell’esempio di cui alle figure allegate, l’asse longitudinale 402 del braccio operativo 4 è ortogonale all’asse di allungamento lungo il quale è allungata la colonna 102.
In una forma realizzativa della macchina 1, il braccio operativo 4 sporge a sbalzo rispetto alla colonna 102.
Il braccio operativo 4 ha la funzione di sostenere uno o più utensili destinati ad interagire con lo pneumatico della ruota 2 (per esempio per le operazioni di smontaggio, montaggio o stallonatura).
In un esempio di realizzazione, il braccio operativo 4 include almeno un utensile.
In una forma realizzativa, tale almeno un utensile è infulcrato alla testa 5 per ruotare rispetto ad essa intorno ad un asse di oscillazione. Tale asse di oscillazione può essere per esempio trasversale o ortogonale alla direzione longitudinale. Tale almeno un utensile è quindi mobile rispetto alla testa 5 per rotazione intorno a tale asse di oscillazione.
Tale almeno un utensile è infulcrato alla testa 5 mediante un vincolo di rotazione.
Tale vincolo di rotazione, è configurato inoltre per fare in modo che tale almeno un utensile sia solidale alla traslazione della testa rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402.
Tale vincolo di rotazione, è configurato preferibilmente per fare in modo che tale almeno un utensile sia solidale alla testa 5 per quanto riguarda tutti i movimenti della testa 5, a meno della possibilità di rotazione di tale almeno un utensile rispetto alla testa 5 e intorno a tale asse di oscillazione.
In una forma realizzativa, il braccio 4 operativo include un solo utensile (un primo utensile).
In una diversa forma realizzativa (per esempio quella illustrata), il braccio operativo include un primo utensile e un secondo utensile, ma potrebbe includere anche più di due utensili.
Nella forma di realizzazione di cui alle figure allegate, il primo utensile è un utensile si smontaggio, indicato con 403, e il secondo utensile è un utensile di montaggio, indicato con 404.
In un’altra forma di realizzazione, il primo utensile indicato con 403 potrebbe essere un utensile di montaggio, o un’altra tipologia di utensile, e il secondo utensile indicato con 404 un utensile di smontaggio, o un’altra tipologia di utensile. Tale altra tipologia di utensile potrebbe essere per esempio un utensile stallonatore, adatto ad eseguire la stallonatura dello pneumatico, eventualmente ai fini dello smontaggio dello stesso pneumatico.
Con riferimento alla realizzazione di cui alle figure allegate, l’utensile di smontaggio 403 è infulcrato alla testa 5, mediante un primo vincolo di rotazione 405, per ruotare rispetto ad essa intorno ad un primo asse di rotazione trasversale rispetto alla direzione o all’asse longitudinale 402. Il primo asse di rotazione può essere definito, per motivi che saranno più chiari in seguito, asse di oscillazione, ed è indicato con 405’.
Anche l’utensile di montaggio 404, nella realizzazione di cui alle figure allegate, è infulcrato alla testa 5, mediante un secondo vincolo di rotazione 406, per ruotare rispetto ad essa intorno ad un secondo asse di rotazione trasversale rispetto alla direzione o all’asse longitudinale 402. Il secondo asse di rotazione può essere definito, per motivi che saranno più chiari in seguito, asse di ribaltamento, ed è indicato con 406’.
In una forma di realizzazione, almeno uno di tali asse di oscillazione 405’ e asse di ribaltamento 406’, è ortogonale alla direzione longitudinale o all’asse longitudinale 402. Preferibilmente tali asse di oscillazione 405’ e asse di ribaltamento 406’ sono paralleli fra loro.
Ciascuno di tali vincoli di rotazione primo 405 e secondo 406, è configurato inoltre per fare in modo che il rispettivo utensile 403 o 404 sia solidale alla traslazione della testa 5 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402.
Ciascuno di tali vincoli di rotazione primo 405 e secondo 406, è configurato inoltre per fare in modo che il rispettivo utensile 403 o 404 sia solidale alla testa 5 per quanto riguarda tutti i movimenti di essa, a meno della possibilità dello stesso rispettivo utensile 403 o 404 di ruotare rispetto alla testa 5 e intorno al rispettivo asse di oscillazione 405’ o asse di ribaltamento 406’.
Ciascuno di tali primo vincolo di rotazione 405 e secondo vincolo di rotazione 406 può comprendere per esempio un perno che realizza il rispettivo asse di oscillazione 405’ o asse di ribaltamento 406’ fra rispettivo primo utensile 403 o secondo utensile 404 e la testa 5.
Si osservi che i movimenti sopra citati del braccio operativo 4 rispetto alla colonna 102 (traslatori parallelamente e/o trasversalmente all’asse lungo il quale è allungata la colonna 102, o rotatori attorno a detto asse) sono finalizzati a permettere un pre-posizionamento degli utensili montati sul braccio 4 operativo stesso, rispetto alla ruota 2, e in particolare rispetto a zone prestabilite della ruota, quali ad esempio la flangia del cerchio, o il tallone dello pneumatico.
In pratica, operativamente, il gommista, dopo avere montato il cerchio sul gruppo portaruota 3, sposta il braccio 4 operativo per portare l’utensile ivi connesso da una posizione di riposo o non interferenza (allontanata dalla ruota, per non interferire con il montaggio della ruota sul gruppo portaruota 3 o con l’impiego di eventuali altri utensili) a una posizione di lavoro, in cui è collocato in prossimità di detta zone prestabilite della ruota 2.
Ciò costituisce il presupposto per effettuare l’operazione vera e propria sullo pneumatico, per esempio smontaggio, montaggio o stallonatura, durante la quale un utensile interagisce meccanicamente con lo pneumatico.
Il braccio 4 include un organo di comando mobile 6. L’organo di comando 6 è mobile lungo un asse di manovra 402’ parallelo all’asse longitudinale 402, e rispetto alla struttura di supporto 401 e alla testa 5. Nella vista da sopra di figura 2c, per quanto riguarda la realizzazione di cui alle figure allegate, l’asse longitudinale 402 e l’asse di manovra 402’ sono allineati. L’organo di comando 6 è articolato all’utensile di smontaggio 403 in un punto di manovra P distanziato rispetto all’asse di oscillazione 405’. Il punto di manovra P è distanziato dall’asse di oscillazione 405’ in direzione trasversale o ortogonale all’asse di oscillazione 405’, in modo che la traslazione dell’organo di comando 6 rispetto all’asse di oscillazione 405’ e lungo la direzione longitudinale, possa causare la rotazione dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla testa 5 e intorno a tale asse di oscillazione 405’.
Il braccio operativo 4 include un attuatore 407 per causare un movimento dell’organo di comando 6 lungo l’asse di manovra 402’, e, tramite lo stesso movimento dell’organo di comando 6 lungo l’asse di manovra 402’, per muovere l’utensile di smontaggio 403 almeno in traslazione rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, e/o in rotazione rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’.
L’attuatore 407 comprende almeno un elemento stazionario 407a e un elemento mobile 407b.
L’elemento stazionario 407a è connesso alla struttura di supporto 401, ed è preferibilmente fisso rispetto alla stessa struttura di supporto 401.
L’elemento mobile 407b è preposto a movimentare l’utensile di smontaggio 403, mediante movimentazione dell’organo di comando 6 lungo l’asse di manovra 402’, in rotazione rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’, e in traslazione lungo l’asse longitudinale 402 e rispetto alla struttura di supporto 401. L’elemento mobile 407b dell’attuatore 407 è collegato o connesso all’organo di comando 6 per muoverlo direttamente lungo l’asse di manovra 402’.
L’elemento mobile 407b dell’attuatore 407, nella realizzazione della macchina 1 di cui alle figure allegate, è almeno parzialmente rigidamente collegato, almeno per quanto riguarda la traslazione lungo l’asse di manovra 402’, all’organo di comando 6.
Nella realizzazione mostrata, l’elemento mobile 407b dell’attuatore 407 è collegato all’organo di comando 6 in modo da rimanere completamente fisso rispetto allo stesso organo di comando 6, durante la traslazione dell’organo di comando 6 e/o dell’elemento mobile 407b lungo la direzione longitudinale o l’asse di manovra 402’.
Nella realizzazione mostrata, l’elemento mobile 407b comprende un’asta di manovra.
Il braccio 4 è configurato affinché ad un movimento dell’organo di comando 6 parallelamente all’asse longitudinale 402 rispetto alla struttura di supporto 401, ma non rispetto alla testa 5, corrisponda una traslazione di testa 5 ed utensile di smontaggio 403 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402.
Il braccio 4 è configurato affinché ad un movimento dell’organo di comando 6 parallelamente all’asse longitudinale 402, rispetto alla struttura di supporto 401 e anche rispetto alla testa 5, corrisponda almeno una rotazione dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’.
Il braccio operativo 4 include un elemento di accoppiamento 7. L’elemento di accoppiamento 7 è accoppiato alla struttura di supporto 401, alla testa 5 e all’organo di comando 6.
In una forma realizzativa, il braccio operativo 4 comprende un accoppiamento centrale 701 fra elemento di accoppiamento 7 e testa 5. Tale accoppiamento centrale 701 è configurato affinché l’elemento di accoppiamento 7 sia operativamente mobile, rispetto alla testa 5, per rotazione intorno ad un asse di rotazione centrale 701’.
Tale asse di rotazione centrale 701’, in una forma realizzativa, è parallelo almeno all’asse di oscillazione 405’ dell’utensile di smontaggio 403.
Tale asse di rotazione centrale 701’ è solidale (o fisso rispetto) alla testa 5, e in particolare è solidale almeno alla traslazione della testa 5 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402.
In una forma realizzativa, il braccio operativo 4 comprende un accoppiamento anteriore 702 fra elemento di accoppiamento 7 ed organo di comando 6, e un accoppiamento posteriore 703 fra elemento di accoppiamento 7 e struttura di supporto 401.
Tale accoppiamento anteriore 702 è configurato affinché l’elemento di accoppiamento 7 sia operativamente mobile, rispetto all’organo di comando 6, per traslazione lungo l’asse longitudinale 402.
Tale accoppiamento anteriore 702 è configurato affinché l’elemento di accoppiamento 7 sia operativamente mobile, rispetto all’organo di comando 6, per rotazione, intorno ad un asse di rotazione anteriore 702’. L’accoppiamento anteriore 702, nella realizzazione mostrata, può permettere una roto traslazione fra elemento di accoppiamento 7 ed organo di comando 6, comprendente una rotazione intorno all’asse di rotazione anteriore 702’ e una contemporanea traslazione lungo la direzione longitudinale o l’asse longitudinale 402.
Tale asse di rotazione anteriore 702’, in una forma realizzativa, è parallelo al asse di oscillazione 405’ dell’utensile di smontaggio 403.
Tale asse di rotazione anteriore 702’, in una forma realizzativa, è parallelo all’asse di rotazione centrale 701’.
Tale accoppiamento anteriore 702 permette che l’asse di rotazione anteriore 702’ sia mobile rispetto all’asse di rotazione centrale 701’. In questo modo, l’elemento di accoppiamento 7 può ruotare contemporaneamente rispetto alla testa 5, intorno all’asse di rotazione centrale 701’, e rispetto all’organo di comando 6, intorno all’asse di rotazione anteriore 702’.
L’accoppiamento anteriore 702 è configurato quindi affinché la rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di rotazione centrale 701’ implichi anche la rotazione contemporanea dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto all’organo di comando 6 e intorno all’asse di rotazione anteriore 702’.
In una forma realizzativa, il braccio operativo 4 comprende, come detto sopra, l’accoppiamento posteriore 703 fra elemento di accoppiamento 7 e struttura di supporto 401.
Tale accoppiamento posteriore 703 è configurato affinché l’elemento di accoppiamento 7 sia operativamente mobile, rispetto alla struttura di supporto 401, per traslazione lungo l’asse longitudinale 402.
Tale accoppiamento posteriore 703 è configurato affinché l’elemento di accoppiamento 7 sia operativamente mobile, rispetto alla struttura di supporto 401, per rotazione, intorno ad un asse di rotazione posteriore 703’.
L’accoppiamento posteriore 703, nella realizzazione mostrata, e in certe condizioni che saranno più chiare in seguito, può permettere una roto traslazione fra elemento di accoppiamento 7 e struttura di supporto 401, comprendente una rotazione intorno all’asse di rotazione posteriore 703’ e una contemporanea traslazione lungo la direzione longitudinale o l’asse longitudinale 402.
Tale asse di rotazione posteriore 703’, in una forma realizzativa, è parallelo all’asse di oscillazione 405’ dell’utensile di smontaggio 403.
Tale asse di rotazione posteriore 703’, in una forma realizzativa, è parallelo all’asse di rotazione centrale 701’.
Tale asse di rotazione posteriore 703’, in una forma realizzativa, è parallelo all’asse di rotazione anteriore 702’.
Tale accoppiamento posteriore 703 permette che l’asse di rotazione posteriore 703’ sia mobile rispetto all’asse di rotazione centrale 701’. In questo modo, l’elemento di accoppiamento 7 può ruotare contemporaneamente rispetto alla testa 5, intorno all’asse di rotazione centrale 701’, e rispetto alla struttura di supporto 401, intorno all’asse di rotazione posteriore 703’.
L’accoppiamento posteriore 703 è configurato quindi affinché la rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di rotazione centrale 701’ implichi la rotazione contemporanea dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla struttura di supporto 401 e intorno all’asse di rotazione posteriore 703’.
L’accoppiamento posteriore 703, l’accoppiamento centrale 701 e l’accoppiamento anteriore 702 sono configurati affinché gli assi di rotazione centrale 701’, anteriore 702’ e posteriore 703’ siano mobili fra loro. In questo modo, l’elemento di accoppiamento 7 può ruotare contemporaneamente rispetto alla testa 5, intorno all’asse di rotazione centrale 701’, rispetto alla struttura di supporto 401, intorno all’asse di rotazione posteriore 703’, e rispetto all’organo di comando 6, intorno all’asse di rotazione anteriore 702.
Si considerino:
- una posizione angolare di riferimento dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’, per esempio la posizione angolare dell’utensile di smontaggio 403 di cui alle figure 2a-2b, che può essere considerata la posizione neutra;
- una posizione longitudinale di riferimento dell’utensile di smontaggio 403 lungo la direzione longitudinale e rispetto alla struttura di supporto 401, per esempio la posizione longitudinale dell’utensile di smontaggio 403 di cui alle figure 2a-2b.
Il braccio operativo 4 è configurato affinché tali posizioni di riferimento dell’utensile di smontaggio 403 corrispondano a:
- una posizione longitudinale di riferimento della testa 5 lungo la direzione longitudinale, o l’asse longitudinale 402, e rispetto alla struttura di supporto 401, per esempio la posizione longitudinale della testa 5 di cui alle figure 2a-2b;
- una posizione longitudinale di riferimento dell’organo di comando 6 lungo la direzione longitudinale, o l’asse di manovra 402’, e rispetto alla struttura di supporto 401, per esempio la posizione longitudinale dell’organo di comando 6 di cui alle figure 2a-2b.
Con “spostamento longitudinale” si intende uno spostamento, a partire da una rispettiva posizione di riferimento, rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo la direzione longitudinale, e quindi parallelamente o lungo l’asse di manovra 402’ o parallelamente o lungo l’asse longitudinale 402. Con “spostamento angolare” si intende uno spostamento angolare, causato da una corrispondente rotazione e a partire da una rispettiva posizione di riferimento, intorno all’asse di oscillazione 405’ e rispetto alla testa 5.
Il braccio operativo 4 in generale è configurato in modo tale che uno spostamento longitudinale dell’organo di comando 6, in un verso di avanzamento (freccia F1 di figura 2a) e a partire da tale sua posizione di riferimento, possa causare, in certe condizioni definite da una cooperazione fra tali accoppiamenti 701-703 di cui sopra, uno spostamento longitudinale dell’utensile di smontaggio 403 nello stesso verso di avanzamento.
Tale verso di avanzamento di tale spostamento longitudinale dell’organo di comando 6 è in allontanamento dalla struttura di supporto 401, per esempio parallelamente alla freccia F1 di figura 2a.
Tale verso di avanzamento di tale spostamento longitudinale dell’utensile di smontaggio 403 è anch’esso in allontanamento dalla struttura di supporto 401, per esempio parallelamente alla freccia F1 di figura 2a. Tale spostamento longitudinale dell’utensile di smontaggio 403 in tale verso di avanzamento avviene, nella realizzazione mostrata, fra la figura 4 e la figura 5a.
Il braccio operativo 4 in generale è configurato in modo tale che uno spostamento longitudinale dell’organo di comando 6, in tale verso di avanzamento (freccia F1 di figura 2a) e a partire da tale sua posizione di riferimento, possa causare, in certe condizioni definite da una cooperazione fra tali accoppiamenti 701-703 di cui sopra, uno spostamento angolare dell’utensile di smontaggio 403 in un verso “di rientro”.
Tale verso di rientro riferito a tale spostamento angolare dell’utensile di smontaggio 403 è da intendere tale per cui lo stesso utensile di smontaggio 403 si porta verso o nella posizione angolare di estrazione, nella quale è operativamente orientato in senso opposto rispetto al cerchione della ruota, per sollevare il tallone sopra il cerchione senza toccare il cerchione. Tale spostamento angolare dell’utensile di smontaggio 403 in tale verso di rientro avviene, nella realizzazione mostrata, fra la figura 2a-2b e la figura 4 e, in misura maggiore, fra la figura 4 e la figura 5a.
Nella figura 4 l’utensile di smontaggio si trova in una posizione angolare intermedia fra la posizione di riferimento, o neutra, di figura 2a, e la posizione di estrazione di figura 5a.
Il braccio operativo 4 in generale è configurato in modo tale che uno spostamento longitudinale dell’organo di comando 6, in tale verso di avanzamento (freccia F1 di figura 2a) e a partire da tale sua posizione di riferimento, possa causare, in certe condizioni definite da tale cooperazione fra tali accoppiamenti 701-703 di cui sopra, uno spostamento longitudinale della testa 5 nello stesso verso di avanzamento.
Il braccio operativo 4 in generale è configurato affinché più tali spostamenti longitudinali di organo di comando 6 e testa 5 sono di intensità o modulo differente uno dall’altro, più aumenta tale spostamento angolare dell’utensile di smontaggio 403 e più diminuisce tale spostamento longitudinale dell’utensile di smontaggio 403.
L’accoppiamento anteriore 702 è configurato affinché l’organo di comando 6, durante la traslazione dell’organo di comando 6 lungo l’asse di manovra 402’, eserciti una azione di trascinamento sull’elemento di accoppiamento 7. Tale azione di trascinamento è atta ad accoppiare la traslazione dell’organo di comando 6 lungo l’asse di manovra 402’ stesso e rispetto alla struttura di supporto 401, alla rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 intorno all’asse di rotazione centrale 701’ e rispetto alla testa 5.
Si consideri, come situazione di partenza, la situazione di figura 2a-2b, in cui l’utensile di smontaggio 403 si trova, rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’, in una posizione angolare di riferimento o neutra.
Si consideri, come situazione finale, la situazione di figura 4, in cui l’utensile di smontaggio 403 si trova, rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’, in una posizione angolare intermedia fra la posizione neutra o di riferimento e la posizione angolare di estrazione. La posizione angolare di estrazione dell’utensile di smontaggio 403 è mostrata in figura 5a.
Come situazione finale si potrebbe considerare anche la situazione di figura 5a, in cui l’utensile di smontaggio 403 è appunto nella posizione angolare di estrazione.
Si consideri la possibilità di generare, mediante l’elemento mobile 407b dell’attuatore 407, una traslazione dell’organo di comando 6, lungo l’asse di manovra 402’, rispetto alla struttura di supporto 401 e in allontanamento dall’elemento stazionario 407a dell’attuatore 407, per esempio secondo la freccia F1 di figura 2a. L’utensile 403 tenderà a ruotare intorno all’asse di oscillazione 405’ verso la posizione di estrazione di figura 5a, come sarà più chiaro in seguito.
La traslazione dell’organo di comando 6 rispetto alla struttura di supporto 401, lungo l’asse di manovra 402’ e secondo la freccia F1, per esempio fra la situazione di figura 2a-2b e la situazione di figura 4 o 5a, causa, mediante l’accoppiamento anteriore 702, la rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 intorno all’asse di rotazione centrale 701’ e rispetto alla testa 5, in un primo verso. Tale rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di rotazione centrale 701’ è permessa dall’accoppiamento posteriore 703, come sarà più chiaro in seguito.
Ciò accade anche, a meno del verso di rotazione dell’elemento di accoppiamento 7, se si considera come situazione finale quella di figura 3, in cui l’utensile di smontaggio 403 si trova, rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’, nella posizione angolare di ricerca. In tal caso, per passare quindi dalla situazione di partenza di figura 2a-2b alla situazione finale di figura 3, occorre generare una traslazione dell’organo di comando 6, lungo l’asse di manovra 402’, rispetto alla struttura di supporto 401 e in avvicinamento all’elemento stazionario 407a dell’attuatore 407, per esempio secondo la freccia F2 di figura 2a.
La traslazione dell’organo di comando 6 rispetto alla struttura di supporto 401, lungo l’asse di manovra 402’ e secondo la freccia F2, per esempio fra la situazione di figura 2a-2b e la situazione di figura 3, causa, mediante l’accoppiamento anteriore 702, la rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 intorno all’asse di rotazione centrale 701’ e rispetto alla testa 5, in un secondo verso opposto a tale primo verso.
L’accoppiamento anteriore 702 definisce una traiettoria di scorrimento anteriore fra l’elemento di accoppiamento 7 e l’organo di comando 6. Tale traiettoria di scorrimento anteriore è, nella realizzazione mostrata, giacente su un piano parallelo per esempio alle figure 2a-2b.
Lo scorrimento fra elemento di accoppiamento 7 e organo di comando 6 lungo tale traiettoria di scorrimento anteriore è correlato alla rotazione fra gli stessi intorno all’asse di rotazione anteriore 702’ e alla traslazione fra gli stessi lungo l’asse longitudinale 402.
L’accoppiamento anteriore 702 comprende un’asola anteriore 702a, solidale ad uno di tali elemento di accoppiamento 7 ed organo di comando 6, e un perno anteriore 702b solidale all’altro di tali elemento di accoppiamento 7 ed organo di comando 6. Il perno anteriore 702b è inseribile nell’asola anteriore 702a e scorrevole lungo la stessa.
Il perno anteriore 702b definisce l’asse di rotazione anteriore 702’, che quindi è solidale al perno anteriore 702b.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, l’asola anteriore 702a appartiene all’elemento di accoppiamento 7, e il perno anteriore 702b appartiene all’organo di comando 6.
Tale traiettoria di scorrimento anteriore è definita dall’asola anteriore 702a, e lo scorrimento fra elemento di accoppiamento 7 e organo di comando 6 lungo tale traiettoria di scorrimento anteriore è definito operativamente dallo scorrimento del perno anteriore 702b lungo l’asola anteriore 702a. L’accoppiamento posteriore 703 è configurato per esercitare un’azione di regolazione sull’elemento di accoppiamento 7, per regolare, e in particolare limitare almeno parzialmente, durante la traslazione dell’organo di comando 6 lungo l’asse di manovra 402’, la traslazione dell’elemento di accoppiamento 7 lungo l’asse (ovvero la direzione) longitudinale 402 e rispetto alla struttura di supporto 401, e per correlarla alla rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di rotazione centrale 701’.
Per quanto riguarda lo spostamento dell’organo di comando 6 lungo l’asse di manovra 402’, in una possibile forma realizzativa, detto spostamento include una prima corsa e una seconda corsa.
La prima corsa lungo l’asse di manovra 402’ definisce un primo segmento situato lungo l’asse di manovra 402’ tale per cui, quando viene percorso dall’organo di comando 6 secondo il verso della freccia F1, lo stesso organo di comando 6 si porta dalla situazione di figura 2a-2b, in cui l’utensile di smontaggio 403 è in posizione neutra, alla situazione di figura 4, in cui l’utensile di smontaggio 403 è in una posizione intermedia.
La seconda corsa (lungo l’asse di manovra 402’) definisce un secondo segmento situato lungo l’asse di manovra tale per cui, quando viene percorsa dall’organo di comando 6 secondo il verso della freccia F1, lo stesso organo di comando 6 si porta dalla situazione di figura 4, in cui l’utensile di smontaggio 403 è in posizione intermedia, alla situazione di figura 5a-5b, in cui l’utensile di smontaggio 403 è in posizione di estrazione.
In una possibile forma realizzativa, lo spostamento dell’organo di comando 6 lungo l’asse di manovra 402’ può includere anche una terza corsa.
La terza corsa (lungo l’asse di manovra 402’) definisce un terzo segmento situato lungo l’asse di manovra 402’ tale per cui, quando viene percorso dall’organo di comando 6 secondo il verso della freccia F2, lo stesso organo di comando 6 si porta dalla situazione di figura 2a-2b, in cui l’utensile di smontaggio 403 è in posizione neutra, alla situazione di figura 3, in cui l’utensile di smontaggio 403 è in posizione di ricerca.
La seconda corsa (secondo segmento dell’asse di manovra 402’) è adiacente e consecutiva alla prima corsa (primo segmento dell’asse di manovra 402’).
La terza corsa (terzo segmento dell’asse di manovra 402’) è adiacente e consecutiva alla prima corsa (primo segmento dell’asse di manovra 402’), ma dalla parte opposta rispetto alla seconda corsa (secondo segmento dell’asse di manovra 402’).
La terza corsa (terzo segmento dell’asse di manovra 402’) dell’organo di comando 6 e la seconda corsa (secondo segmento dell’asse di manovra 402’) dell’organo di comando 6 si trovano da parti reciprocamente opposte, rispetto alla prima corsa (primo segmento dell’asse di manovra 402’) dell’organo di comando 6.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, tale azione di regolazione è atta ad impedire, durante prima corsa dell’organo di comando 6, la traslazione dell’elemento di accoppiamento 7 lungo l’asse longitudinale 402 e rispetto alla struttura di supporto 401.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, tale azione di regolazione dell’accoppiamento posteriore 703 è atta a permettere, durante la prima corsa dell’organo di comando 6, solo la rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di rotazione centrale 701’.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, tale azione di regolazione è atta a permettere, durante la seconda corsa dell’organo di comando 6, la traslazione dell’elemento di accoppiamento 7 lungo l’asse longitudinale 402 e rispetto alla struttura di supporto 401.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, tale azione di regolazione è atta a permettere, durante la seconda corsa dell’organo di comando 6, anche la rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di rotazione centrale 701’.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, quindi, durante la prima corsa dell’organo di comando 6, l’utensile di smontaggio 403 ruota rispetto alla testa 5, ma non trasla rispetto alla struttura di supporto 401 lungo l’asse longitudinale 402. Ciò in quanto lo stesso utensile di smontaggio 403 sarebbe solidale alla traslazione della testa 5 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, mediante il primo vincolo di rotazione 405, e la testa 5 sarebbe solidale alla traslazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, mediante l’accoppiamento centrale 701. Non potendo l’elemento di accoppiamento 7 traslare rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, durante la prima corsa dell’organo di comando 6, ne consegue che l’utensile di smontaggio 403, durante la prima corsa dell’organo di comando 6, è soggetto solo ad una rotazione rispetto alla testa 5 intorno all’asse di oscillazione 405’.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, quindi, durante la seconda corsa dell’organo di comando 6, l’utensile di smontaggio 403 almeno trasla rispetto alla struttura di supporto 401 lungo l’asse longitudinale 402. Ciò in quanto lo stesso utensile di smontaggio 403 è solidale alla traslazione della testa 5 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, mediante il primo vincolo di rotazione 405, e la testa 5 è solidale alla traslazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, mediante l’accoppiamento centrale 701. Potendo l’elemento di accoppiamento 7 traslare rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, durante la seconda corsa dell’organo di comando 6, ne consegue che l’utensile di smontaggio 403, durante la seconda corsa dell’organo di comando 6, è soggetto almeno ad una traslazione lungo l’asse longitudinale 402 e rispetto alla struttura di supporto 401. Nella realizzazione di cui alle figure allegate, anche durante la seconda corsa dell’organo di comando 6, l’utensile di smontaggio 403 ruota rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’. Ciò in quanto, anche durante la seconda corsa dell’organo di comando 6, l’elemento di accoppiamento 7 è comunque meno libero di traslare rispetto all’organo di comando 6, e quindi, anche durante la seconda corsa dell’organo di comando 6, si verifica una rotazione dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’.
Si noti che, nella realizzazione mostrata, lo spostamento angolare dell’utensile 403 fra la figura 2a-2b e la figura 4, causato dalla prima corsa dell’organo di comando 6, è minore dello spostamento angolare dell’utensile 403 fra la figura 4 e la figura 5a-5b, causato dalla seconda corsa dell’organo di comando 6. Comunque, lo spostamento angolare dell’utensile 403, a parità di spostamento longitudinale e quindi per unità di spostamento longitudinale dell’organo di comando 6, è comunque maggiore durante il passaggio dalla figura 2a-2b alla figura 4, e quindi durante la prima corsa dell’organo di comando 6, che durante il passaggio dalla figura 4 alla figura 5a-5b, e quindi durante la seconda corsa dell’organo di comando 6.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, tale azione di regolazione dell’accoppiamento posteriore 703 è atta ad impedire, durante la terza corsa dell’organo di comando 6, la traslazione dell’elemento di accoppiamento 7 lungo l’asse longitudinale 402 e rispetto alla struttura di supporto 401.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, tale azione di regolazione è atta a permettere, durante la terza corsa dell’organo di comando 6, solo la rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di rotazione centrale 701’.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, quindi, durante la terza corsa dell’organo di comando 6, l’utensile di smontaggio 403 ruota rispetto alla testa 5, ma non trasla rispetto alla struttura di supporto 401 lungo l’asse longitudinale 402. Ciò in quanto lo stesso utensile di smontaggio 403 sarebbe solidale alla traslazione della testa 5 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, mediante il primo vincolo di rotazione 405, e la testa 5 sarebbe solidale alla traslazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, mediante l’accoppiamento centrale 701. Non potendo l’elemento di accoppiamento 7 traslare rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, durante la terza corsa dell’organo di comando 6, ne consegue che l’utensile di smontaggio 403, durante la terza corsa dell’organo di comando 6, è soggetto solo ad una rotazione rispetto alla testa 5 intorno all’asse di oscillazione 405’.
L’accoppiamento posteriore 703 definisce una traiettoria di scorrimento posteriore fra l’elemento di accoppiamento 7 e la struttura di supporto 401. Tale traiettoria di scorrimento posteriore è, nella realizzazione mostrata, giacente su un piano parallelo all’asse longitudinale 402.
Lo scorrimento fra elemento di accoppiamento 7 e struttura di supporto 401 lungo tale traiettoria di scorrimento posteriore è correlato alla rotazione fra gli stessi intorno all’asse di rotazione posteriore 703’ e alla traslazione fra gli stessi lungo l’asse longitudinale 402.
L’accoppiamento posteriore 703 esercita tale azione di regolazione mediante la traiettoria di scorrimento posteriore, la cui forma contribuisce a determinare una correlazione, durante la traslazione dell’organo di comando 6 lungo l’asse di manovra 402’, fra la rotazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di rotazione centrale 701’, e la traslazione dell’elemento di accoppiamento 7 lungo l’asse longitudinale 402 e rispetto alla struttura di supporto 401.
La traiettoria di scorrimento posteriore comprende un primo settore S1 ed un secondo settore S2. Tali primo settore S1 e secondo settore S2 della traiettoria di scorrimento posteriore sono contigui, nel senso che sono adiacenti e consecutivi lungo la traiettoria di scorrimento posteriore stessa. Il primo settore S1 è preferibilmente una linea curva. Nella realizzazione mostrata, il primo settore S1 è un arco di circonferenza.
Nella realizzazione mostrata, durante la prima corsa dell’organo di comando 6, e quindi fra la situazione di figura 2a-2b e la situazione di figura 4:
- l’elemento di accoppiamento 7 scorre rispetto alla struttura di supporto 401 lungo tale primo settore S1 della traiettoria di scorrimento posteriore; - l’elemento di accoppiamento 7 scorre rispetto all’organo di comando 6 lungo la traiettoria di scorrimento anteriore.
Il secondo settore S2 si estende a partire dal primo settore S1, in allontanamento da tale primo settore S1, e deviando rispetto a tale primo settore.
Nella realizzazione mostrata, durante la seconda corsa dell’organo di comando 6, e quindi fra la situazione di figura 4 e la situazione di figura 5a:
- l’elemento di accoppiamento 7 scorre rispetto alla struttura di supporto 401 lungo tale secondo settore S2 della traiettoria di scorrimento posteriore;
- l’elemento di accoppiamento 7 scorre rispetto all’organo di comando 6 lungo la traiettoria di scorrimento anteriore.
In particolare, nel caso il primo settore S1 sia una linea curva, il secondo settore S2 devia rispetto a tale linea curva. Nel caso delle figure allegate in cui il primo settore S1 è un arco di circonferenza, il secondo settore S2 devia rispetto a tale arco di circonferenza.
In particolare, nel caso il primo settore S1 sia un arco di circonferenza, il secondo settore S2 si estende a partire da tale primo settore S1, in allontanamento rispetto al centro di tale arco di circonferenza.
L’accoppiamento a scorrimento posteriore 703 comprende un’asola posteriore 703a, solidale ad uno di tali elemento di accoppiamento 7 e struttura di supporto 401, e un perno posteriore 703b, solidale all’altro di tali elemento di accoppiamento 7 e struttura di supporto 401. Il perno posteriore 703b è inseribile nell’asola posteriore 703a e scorrevole lungo la stessa. Nella realizzazione di cui alle figure allegate, l’asola posteriore 703a appartiene all’elemento di accoppiamento 7, e il perno posteriore 703b appartiene alla struttura di supporto 401.
Tale traiettoria di scorrimento posteriore è definita dall’asola posteriore 703a, e lo scorrimento fra elemento di accoppiamento 7 e struttura di supporto 401 lungo tale traiettoria di scorrimento posteriore è definito operativamente dallo scorrimento del perno posteriore 703b lungo l’asola posteriore 703a.
L’asola posteriore 703a comprende una prima porzione 703a’ che definisce il primo settore S1 della traiettoria di scorrimento posteriore.
Nel caso tale primo settore S1 sia una linea curva, tale prima porzione 703a’ si estende lungo o descrive tale linea curva.
Nel caso tale primo settore S1 sia un arco di circonferenza, tale prima porzione 703a’ si estende lungo o descrive tale arco di circonferenza.
L’asola posteriore 703a comprende una seconda porzione 703a’’ che definisce il secondo settore S2 della traiettoria di scorrimento posteriore. Gli accoppiamenti centrale 701, anteriore 702 e posteriore 703 sono configurati affinché:
- durante la prima corsa e/o la terza corsa dell’organo di comando 6 secondo rispettivamente il verso della freccia F1 o il verso della freccia F2, e quindi fra la situazione di figura 2a e quella rispettivamente di figura 4 o di figura 3, il perno anteriore 702b scorre lungo l’asola anteriore 702a e il perno posteriore 703b scorre lungo la prima porzione 703a’ dell’asola posteriore 703a, e l’elemento di accoppiamento 7 ruota rispetto alla testa 5 intorno all’asse di rotazione centrale 701’, rispetto all’organo di comando 6, intorno all’asse di rotazione anteriore 702’, e rispetto alla struttura di supporto 401, intorno all’asse di rotazione posteriore 703’;
- durante la prima corsa e/o la terza corsa dell’organo di comando 6, l’elemento di accoppiamento 7 rimane fisso, lungo l’asse longitudinale 402, rispetto alla struttura di supporto 401, grazie alla conformazione della prima porzione 703a’ dell’asola posteriore 703a;
- durante la prima corsa e/o la terza corsa dell’organo di comando 6, l’utensile di smontaggio 403 ruota rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’, considerato che la testa 5 rimane fissa, lungo l’asse longitudinale 402, rispetto alla struttura di supporto 401, in quanto la testa 5 sarebbe solidale, in traslazione lungo l’asse longitudinale 402, rispetto all’elemento di accoppiamento 7, mediante l’accoppiamento centrale 701 fra testa 5 ed elemento di accoppiamento 7;
- durante la seconda corsa dell’organo di comando 6 secondo il verso della freccia F1, e quindi fra la situazione di figura 4 e quella di figura 5a-5b, il perno anteriore 702b scorre lungo l’asola anteriore 702a, il perno posteriore 703b scorre lungo la seconda porzione 703a’’ dell’asola posteriore 703a, e l’elemento di accoppiamento 7 ruota rispetto alla testa 5 intorno all’asse di rotazione centrale 701’, rispetto all’organo di comando 6 intorno all’asse di rotazione anteriore 702’, e rispetto alla struttura di supporto 401 intorno all’asse di rotazione posteriore 703’;
- durante la seconda corsa dell’organo di comando 6 secondo il verso della freccia F1, e quindi fra la situazione di figura 4 e quella di figura 5a, l’elemento di accoppiamento 7 trasla anche rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, grazie alla conformazione della seconda porzione 703a’’ dell’asola posteriore 703a;
- durante la seconda corsa dell’organo di comando 6, l’utensile di smontaggio 403 trasla rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, in quanto la testa 5 viene trascinata in traslazione lungo l’asse longitudinale 402, rispetto alla struttura di supporto 401, mediante l’accoppiamento centrale 701 fra testa 5 ed elemento di accoppiamento 7. In questo modo, durante lo smontaggio dello pneumatico, con riferimento alle prima corsa e seconda corsa dell’organo di comando 6, quando si esegue l’estrazione del tallone sopra al cerchione, si può generare con una elevata precisione un movimento roto traslatorio dell’utensile di smontaggio 403, mediante un meccanismo di movimentazione robusto. In una forma di realizzazione, il braccio 4 comprende un vincolo posteriore 408 fra struttura di supporto 401 e testa 5. Tale vincolo posteriore 408 è configurato per permettere la traslazione fra struttura di supporto 401 e testa 5 lungo l’asse longitudinale 402.
Tale vincolo posteriore 408 è preferibilmente configurato affinché sia impedito almeno uno degli altri movimenti possibili fra testa 5 e struttura di supporto 401, per esempio la loro rotazione reciproca. Tale vincolo posteriore 408 è configurato preferibilmente affinché siano impediti tutti gli altri movimenti possibili fra testa 5 e struttura di supporto 401, a parte la loro traslazione reciproca lungo l’asse longitudinale 402.
La testa 5 è quindi accoppiata alla struttura di supporto 401 ed è vincolata a traslare senza ruotare rispetto ad essa.
In una forma di realizzazione, il braccio 4 comprende un vincolo anteriore 409 fra organo di comando 6 e testa 5. Tale vincolo anteriore 409 è configurato per permettere la traslazione fra organo di comando 6 e testa 5 lungo l’asse longitudinale 402.
Tale vincolo anteriore 409 è preferibilmente configurato affinché sia impedito almeno uno degli altri movimenti possibili fra testa 5 ed organo di comando 6, per esempio la loro rotazione reciproca. Tale vincolo anteriore 409 è configurato preferibilmente affinché siano impediti tutti gli altri movimenti possibili fra testa 5 ed organo di comando 6, a parte la loro traslazione reciproca lungo l’asse longitudinale 402.
La testa 5 è quindi accoppiata all’organo di comando 6 ed è vincolata a traslare senza ruotare rispetto ad esso.
In una possibile forma di realizzazione, il braccio 4 comprende una molla posteriore 410.
Il braccio 4 è configurato affinché la molla posteriore 410 operativamente contrasti la o si opponga alla traslazione dell’elemento di accoppiamento 7 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo l’asse longitudinale 402, quando tale traslazione è tale da spostare l’elemento di accoppiamento 7 rispetto ad una posizione di riferimento dell’elemento di accoppiamento 7 stesso. Tale posizione di riferimento dell’elemento di accoppiamento 7 è da considerare anch’essa lungo l’asse longitudinale 402 e rispetto alla struttura di supporto 401.
Tale molla posteriore 410 è quindi operativamente interposta fra elemento di accoppiamento 7 e struttura di supporto 401 per contrastare il loro spostamento reciproco lungo l’asse longitudinale 402, rispetto a tale posizione di riferimento dell’elemento di accoppiamento 7.
Nella realizzazione di cui alle figure allegate, tale posizione di riferimento dell’elemento di accoppiamento 7 è quella di figura 2a, e quindi corrisponde alla posizione neutra dell’utensile di smontaggio 403.
Tale posizione di riferimento dell’elemento di accoppiamento 7 corrisponde ad una condizione operativa di riferimento della molla posteriore 410 stessa. Tale condizione operativa di riferimento della molla posteriore 410 può essere per esempio una condizione di riposo o equilibrio statico della molla posteriore 410 stessa.
La molla posteriore 410, ha quindi preferibilmente una prima estremità collegata all’elemento di accoppiamento 7 e una seconda estremità collegata alla struttura di supporto 401.
In una possibile forma di realizzazione, il braccio 4 comprende una molla anteriore 411.
Il braccio 4 è configurato affinché la molla anteriore 411 operativamente contrasti lo o si opponga allo spostamento angolare dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’, quando tale spostamento angolare è tale da spostare l’utensile di smontaggio 403 rispetto ad una posizione angolare di riferimento dell’utensile di smontaggio 403 stesso. Tale posizione angolare di riferimento dell’utensile di smontaggio 403 è da considerare intorno all’asse di oscillazione 405’ e rispetto alla testa 5.
Si tenga presente che il braccio 4 è configurato affinché alla traslazione fra organo di comando 6 e testa 5 lungo tale asse longitudinale 402 corrisponda la rotazione dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di oscillazione 405’. Tale posizione angolare di riferimento dell’utensile di smontaggio 403 corrisponde quindi ad una posizione longitudinale di riferimento dell’organo di comando 6 rispetto alla testa 5. Tale posizione longitudinale di riferimento dell’organo di comando 6 rispetto alla testa 5 è da considerare lungo l’asse longitudinale 402.
Tale molla anteriore 411 è quindi operativamente interposta fra testa 5 e organo di comando 6 o fra testa 5 ed elemento mobile 407b dell’attuatore 407, per contrastare lo spostamento reciproco di organo di comando 6 e testa 5 rispetto alla posizione longitudinale di riferimento dell’organo di comando 6, e quindi per contrastare contemporaneamente lo spostamento angolare dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla posizione angolare di riferimento dell’utensile di smontaggio 403 stesso. Nella realizzazione di cui alle figure allegate, tale posizione angolare di riferimento dell’utensile di smontaggio 403 è quella di figura 2a-2b, e quindi corrisponde alla posizione neutra dell’utensile di smontaggio 403 stesso.
Tale posizione angolare di riferimento dell’utensile di smontaggio 403 corrisponde ad una condizione operativa di riferimento della molla anteriore 411 stessa. Tale condizione operativa di riferimento della molla anteriore 411 può essere per esempio una condizione di riposo o equilibrio statico della molla anteriore 411 stessa.
La molla anteriore 411, ha quindi preferibilmente una prima estremità collegata alla testa 5 e una seconda estremità collegata all’organo di comando 6.
Come si nota nelle figure 2c e 5b, nella realizzazione di cui alle figure allegate, ci sono almeno due elementi di accoppiamento 7, almeno due accoppiamenti centrali 701, almeno due accoppiamenti anteriori 702, due accoppiamenti posteriori 703, almeno due molle posteriori 411, rispettivamente situati rispettivamente ai due lati opposti dell’asse longitudinale 402 o dell’asse di manovra 402’.
In una possibile forma di realizzazione, il braccio 4 include un primo pistone 412 agente sull’elemento mobile 407b dell’attuatore 407, per causare, tramite detto elemento mobile 407b, il movimento di detto organo di comando 6 lungo detta direzione longitudinale o detto asse di manovra 402’, almeno in un primo verso lungo l’asse longitudinale 402.
In una possibile forma di realizzazione, il braccio 4 include un secondo pistone 413 agente sull’elemento mobile 407b dell’attuatore 407, per causare, tramite detto elemento mobile 407b, il movimento di detto organo di comando 6 lungo detta direzione longitudinale o detto asse di manovra 402’, in detto primo verso o in un secondo verso opposto a detto primo verso.
Tale primo pistone 412 e secondo pistone 413 esercitano le rispettive forze in contrasto preferibilmente all’elemento stazionario 407a dell’attuatore.
In una possibile forma di realizzazione della macchina 1, la testa 5 può assumere una prima configurazione operativa, mostrata in tutte le figure allegate tranne che nelle figure 9 e 10b, ed una seconda configurazione operativa, mostrata nelle figure 9 e 10b.
Il primo utensile, che in una possibile realizzazione può essere l’utensile di smontaggio 403, in entrambe le configurazioni operative aggetta dalla testa 5 e in un primo verso.
Il secondo utensile, che in una possibile realizzazione può essere l’utensile di montaggio 404, in tale prima configurazione operativa è disposto in una prima posizione in cui aggetta a partire dalla testa 5 e in un secondo verso, opposto al primo verso.
Il secondo utensile, in tale seconda configurazione operativa della testa 5, è disposto in una seconda posizione in cui aggetta a partire dalla testa 5 e in tale primo verso. Tale seconda posizione del secondo utensile è ribaltata rispetto alla prima posizione del secondo utensile.
In una possibile realizzazione, il primo utensile e il secondo utensile, quando quest’ultimo è nella sua seconda posizione, definiscono in cooperazione fra loro un utensile di montaggio.
Il secondo utensile potrebbe quindi definire autonomamente tale utensile di montaggio, anche senza la cooperazione con il primo utensile.
Tale primo verso è orientato lungo una prima direzione trasversale alla direzione longitudinale, e preferibilmente sia all’asse longitudinale 402 che all’asse di ribaltamento 406’.
Tale secondo verso è orientato lungo una seconda direzione trasversale alla direzione longitudinale, e preferibilmente sia all’asse longitudinale 402 che all’asse di ribaltamento 406’.
Tale prima direzione trasversale e seconda direzione trasversale possono coincidere.
Il secondo vincolo di rotazione 406 è configurato affinché il secondo utensile 404 possa spostarsi dalla prima posizione alla seconda posizione e/o viceversa mediante rotazione rispetto alla testa 5 e intorno all’asse di ribaltamento 406’.
In una preferita forma realizzativa, il braccio 4 è configurato in modo che, quando la testa 5 è nella sua seconda configurazione operativa, e quindi il secondo utensile è nella sua seconda posizione, una prima superficie esterna, appartenente al primo utensile, e una seconda superficie esterna, appartenente al secondo utensile, sono disposte su una unica superficie di giacitura 415 trasversale all’asse longitudinale 402.
Nella seconda posizione, il secondo utensile è complanare al primo utensile, secondo un piano trasversale o ortogonale all’asse longitudinale 402.
Il secondo utensile presenta un’apertura 414 adatta a ricevere detto primo utensile in detta seconda configurazione operativa della testa operativa 5, o viceversa.
Tale apertura 414 è adatta al passaggio di almeno una parte della testa 5, attraverso tale apertura 414, nel passaggio del secondo utensile dalla prima posizione alla seconda posizione e viceversa.
Come si nota in figura 10b, il secondo utensile, che può essere l’utensile di montaggio 404, quando si trova nella seconda posizione, aggetta a partire dalla testa 5, in detto primo verso, maggiormente rispetto al primo utensile, che può essere l’utensile di smontaggio 403.
In una possibile forma di realizzazione, il braccio operativo 4 include un perno di bloccaggio 416, accoppiato al secondo utensile. Tale perno di bloccaggio 416 è mobile tra una posizione estratta, di non interferenza rispetto allo spostamento del secondo utensile fra tali prima posizione e seconda posizione, e una posizione inserita, in cui interferisce con tale spostamento per impedire il passaggio del secondo utensile da tale prima posizione a tale seconda posizione e/o viceversa.
In una possibile forma di realizzazione, il braccio 4 comprende una molla di bloccaggio collegata al perno di bloccaggio 416 per forzarlo verso la posizione inserita.
Il braccio 4 è configurato in modo che, durante la rotazione del secondo utensile fra la prima e la seconda posizione, tale perno di bloccaggio resta in contatto scorrevole su una superficie della testa 5, finché il secondo utensile 404 non raggiunge una di tali prima e seconda posizione, in cui si sposta automaticamente nella posizione inserita.
In un esempio di realizzazione, tali primo e secondo verso sono allineati lungo un medesimo asse, per cui il secondo utensile, per spostarsi dalla prima alla seconda posizione o viceversa, esegue una rotazione di 180 gradi o all’incirca di 180 gradi.
Secondo un altro aspetto la presente descrizione concerne un metodo di smontaggio di uno pneumatico da un rispettivo cerchione di una ruota di un veicolo. Tale metodo è svolto mediante un utensile di smontaggio 403 il quale è infulcrato ad una testa 5, supportata da una struttura di supporto 401 del braccio operativo 4, e un organo di comando 6 articolato a tale utensile di smontaggio 403 in un punto di manovra P.
Tale metodo comprende una fase di spostamento dell’organo di comando 6 rispetto alla struttura di supporto 401, lungo una direzione longitudinale, tramite un attuatore 407 connesso o interposto fra l’organo di comando 6 e la struttura di supporto 401. Tale fase di spostamento avviene per esempio fra la situazione di figura 2a-2b e la situazione di figura 4 o di figura 5a.
Tale metodo comprende una fase di rotazione dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla testa 5 per effetto di tale spostamento dell’organo di comando 6. Tale fase di rotazione avviene per esempio fra la situazione di figura 2a-2b e la situazione di figura 4 o di figura 5a.
Tale metodo comprende una fase di movimentazione di un elemento di accoppiamento 7 per effetto di tale spostamento dell’organo di comando 6. Tale fase di movimentazione avviene per esempio fra la situazione di figura 2a-2b e la situazione di figura 4 o di figura 5a.
Tale metodo comprende una fase di spostamento della testa 5 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo tale direzione longitudinale, e di conseguenza anche dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo tale direzione longitudinale. Tale fase di spostamento della testa 5 e anche dell’utensile di smontaggio 403 avviene per esempio fra la situazione di figura 4 e la situazione di figura 5a.
Per causare la fase di rotazione dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla testa 5, la fase di spostamento dell’organo di comando 6 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo la direzione longitudinale induce, tramite la fase di movimentazione dell’elemento di accoppiamento 7, uno spostamento dello stesso organo di comando 6 rispetto alla testa 5 e lungo la direzione longitudinale.
Lo spostamento dell’organo di comando 6 rispetto alla testa 5 e lungo la direzione longitudinale avviene per esempio fra la situazione di figura 2a-2b e la situazione di figura 4.
Per causare la fase di spostamento dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo la direzione longitudinale, la fase di spostamento dell’organo di comando 6 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo la direzione longitudinale induce, tramite la fase di movimentazione dell’elemento di accoppiamento 7, la fase di spostamento della testa 5 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo la direzione longitudinale.
Tale rotazione dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla testa 5 avviene intorno ad un asse di oscillazione 405’ trasversale o ortogonale alla direzione longitudinale.
La rotazione dell’utensile di smontaggio 403 rispetto alla testa 5 è correlata alla differenza fra lo spostamento dell’organo 6 rispetto alla struttura di supporto 401, lungo la direzione longitudinale, e lo spostamento della testa 5 rispetto alla struttura di supporto 401, sempre lungo la direzione longitudinale. Tale rotazione è quindi correlata allo spostamento dell’organo di comando 6 rispetto alla testa 5 lungo la direzione longitudinale.
La traslazione, e quindi lo spostamento, dell’organo di comando 6 rispetto alla testa 5 e lungo la direzione longitudinale è regolata dalla movimentazione dell’elemento di accoppiamento 7.
Lo spostamento dell’organo di comando 6 rispetto alla struttura di supporto 401, include una prima corsa lungo tale direzione longitudinale, tra una posizione arretrata, per esempio quella di figura 2a-2b, e una posizione intermedia, per esempio quella di figura 4.
Lo spostamento dell’organo di comando 6 rispetto alla struttura di supporto 401, include una seconda corsa lungo tale direzione longitudinale, tra tale posizione intermedia, per esempio quella di figura 4, e una posizione avanzata, per esempio quella di figura 5a-5b.
Durante la prima corsa, la testa 5 è ferma rispetto alla struttura di supporto 401, almeno lungo la direzione longitudinale, mentre l’organo di comando 6, insieme al punto di manovra P dell’utensile di smontaggio 403, avanzano, lungo la direzione longitudinale 402, sia rispetto alla struttura di supporto 401, che rispetto alla testa 5.
Durante la seconda corsa, testa 5, organo di comando 6, e quindi anche punto di manovra P dell’utensile di smontaggio 403 avanzano rispetto alla struttura di supporto 401, lungo la direzione longitudinale.
Lo spostamento dell’organo di comando 6 rispetto alla struttura di supporto 401 lungo la direzione longitudinale è complessivamente maggiore dello spostamento della testa 5 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo la direzione longitudinale.
Potrebbe anche essere che soltanto la seconda corsa summenzionata dell’organo di comando 6 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo la direzione longitudinale, sia maggiore dello spostamento della testa 5 rispetto alla struttura di supporto 401 e lungo la direzione longitudinale. In quest’ultimo caso, l’utensile di smontaggio 403 ruota rispetto alla testa 5 anche per almeno una parte della seconda corsa.
Si può affermare che, l’avanzamento dell’organo di comando 6 dalla posizione arretrata alla posizione avanzata determina, per la testa 5, una traslazione longitudinale di una prima quantità e, per il punto di manovra P dell’utensile di smontaggio 403, una traslazione longitudinale di una seconda quantità maggiore della prima quantità.
Si può affermare che, durante la prima corsa, la testa 5 è longitudinalmente stazionaria e il punto di manovra P dell’utensile di smontaggio 403 avanza longitudinalmente, e, durante la seconda corsa, sia la testa 5 che il punto di manovra P dell’utensile di smontaggio 403 avanzano longitudinalmente.
Durante la prima corsa e/o la seconda corsa dell’organo di comando 6, l’elemento di accoppiamento 7 ruota rispetto alla testa 5 attorno a un asse di rotazione 701’ che resta stazionario rispetto alla testa 5.
Secondo un ulteriore aspetto la presente descrizione concerne un metodo di smontaggio e montaggio di uno pneumatico rispettivamente da e su un rispettivo cerchione di una ruota di un veicolo, tramite una testa 5, supportata da un braccio operativo 4 orientato lungo una direzione longitudinale, un primo utensile 403, connesso alla testa 5 e aggettante, in una sua prima posizione, a partire da tale testa 5 in un primo verso, e un secondo utensile 404 connesso alla testa 5 e aggettante, in una sua prima posizione, a partire da tale testa 5 in un secondo verso.
Tale secondo verso è rivolto dalla parte opposta del primo verso, rispetto a tale direzione longitudinale. Tali primo e secondo verso sono trasversali e/o ortogonali alla direzione longitudinale.
Tale metodo prevede che lo smontaggio dello pneumatico dal cerchione avvenga mediante interazione del primo utensile con lo pneumatico, durante una fase di rotazione del cerchione intorno al suo asse.
Tale metodo comprende una fase di rotazione del secondo utensile 404 intorno ad un asse di ribaltamento 406’, per ribaltare tale secondo utensile 404 tra tale prima posizione e tale seconda posizione. In tale seconda posizione il secondo utensile 404 aggetta anch’esso in tale primo verso. Tale metodo prevede che il montaggio dello pneumatico dal cerchione avvenga mediante una interazione con lo pneumatico di un utensile definito preferibilmente in cooperazione da tale primo utensile nella sua prima posizione e da tale secondo utensile nella sua seconda posizione, durante una fase di rotazione del cerchione attorno al suo asse.
Tale montaggio potrebbe avvenire anche mediante soltanto il secondo utensile, nel caso lo stesso possa definire autonomamente un utensile di montaggio.
Tale metodo prevede che prima di effettuare la rotazione del secondo utensile attorno all’asse di ribaltamento, si sposta un perno di bloccaggio da una posizione inserita ad una posizione estratta.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina (1) configurata per smontare e per montare uno pneumatico da e su un rispettivo cerchione di una ruota (2) di un veicolo, comprendente: - un braccio operativo (4), orientato lungo una direzione longitudinale; - una testa (5), supportata dal braccio operativo (4); - un primo utensile e un secondo utensile; - il primo utensile è connesso alla testa (5) e aggetta in un primo verso, detto primo verso essendo orientato in una direzione trasversale a tale direzione longitudinale; - il secondo utensile è connesso alla testa (5) e disposto, in una prima configurazione operativa della testa (5), in una prima posizione in cui aggetta in un secondo verso opposto al primo verso, caratterizzata dal fatto che il secondo utensile è infulcrato alla testa (5) per ruotare attorno a un asse di ribaltamento (406’), trasversale rispetto a detta direzione longitudinale (402), per spostarsi dalla prima posizione ad una seconda posizione, corrispondente ad una seconda configurazione operativa della testa (5) e ribaltata rispetto alla prima posizione, per aggettare nel primo verso.
  2. 2. Macchina (1) secondo la rivendicazione 1, in cui il primo utensile è un utensile di smontaggio (403) e il secondo utensile è un utensile di montaggio (404), o viceversa.
  3. 3. Macchina (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo utensile, nella seconda posizione, è complanare al primo utensile.
  4. 4. Macchina (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, il cui il secondo utensile presenta un’apertura (414) adatta a ricevere detto primo utensile in detta seconda configurazione operativa della testa (5), o viceversa.
  5. 5. Macchina (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detta direzione trasversale è trasversale sia alla direzione longitudinale (402) che all’asse di ribaltamento (406’).
  6. 6. Macchina (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detto secondo verso è orientato lungo detta direzione trasversale.
  7. 7. Macchina (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui detti primo e secondo verso sono allineati lungo un medesimo asse, per cui il secondo utensile, per spostarsi dalla prima alla seconda posizione, esegue una rotazione di 180 gradi.
  8. 8. Macchina (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente un perno di bloccaggio (416), accoppiato al secondo utensile e mobile tra una posizione estratta, di non interferenza rispetto allo spostamento del secondo utensile tra dette prima e seconda posizione, e una posizione inserita, in cui impedisce spostamenti del secondo utensile rispetto alla testa (5).
  9. 9. Macchina (1) secondo la rivendicazione 8, comprendente una molla di bloccaggio collegata al perno di bloccaggio (416) per forzarlo verso la posizione inserita, in assenza di forze esterne agenti sul perno di bloccaggio (416) stesso.
  10. 10. Macchina (1) secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, comprendente un gruppo portaruota (3) rotante attorno ad un asse di rotazione (302), detto asse di rotazione (302) essendo parallelo a detta direzione trasversale.
  11. 11. Metodo per smontare e per montare uno pneumatico da e su un rispettivo cerchione di una ruota (2) di un veicolo, tramite una testa (5), supportata da un braccio operativo (4) orientato lungo una direzione longitudinale, un primo utensile, connesso alla testa (5) e aggettante in un primo verso, e un secondo utensile connesso alla testa (5), in cui il montaggio e lo smontaggio avvengono mediante un’interazione del primo e del secondo utensile, rispettivamente o viceversa, con lo pneumatico, durante una fase di rotazione del cerchio attorno a un proprio asse, il metodo essendo caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di rotazione del secondo utensile attorno a un asse di ribaltamento (406’) trasversale rispetto alla direzione longitudinale (402), per ribaltare detto secondo utensile tra una prima posizione, dove aggetta in un secondo verso opposto al primo verso, e una seconda posizione, dove aggetta nel primo verso, in cui, per smontare lo pneumatico, il secondo utensile viene posizionato nella prima posizione e, per montare lo pneumatico, il secondo utensile viene posizionato nella seconda posizione, o viceversa.
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11, in cui detto primo verso è orientato lungo una direzione trasversale sia alla direzione longitudinale (402) che all’asse di ribaltamento (406’).
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 11 o la 12, in cui, prima effettuare detta rotazione del secondo utensile attorno a all’asse di ribaltamento (406’), si sposta un perno di bloccaggio (416) da una posizione inserita a una posizione estratta.
  14. 14. Metodo secondo la rivendicazione 13, in cui il perno di bloccaggio (416) è connesso a una molla di blocco e, durante la rotazione del secondo utensile tra la prima e la seconda posizione, resta in contatto scorrevole su una superficie della testa (5), finché il secondo utensile non raggiunge una di dette prima e seconda posizione, in cui si sposta automaticamente nella posizione inserita.
  15. 15. Braccio operativo (4) per una macchina (1) configurata per smontare e per montare uno pneumatico da e su un rispettivo cerchione di una ruota (2) di un veicolo, detto braccio operativo (4) essendo orientato lungo una direzione longitudinale e comprendendo: - una testa (5), supportata dal braccio operativo (4); - un primo utensile e un secondo utensile, in cui il primo utensile è connesso alla testa (5) e aggetta in un primo verso e il secondo utensile è connesso alla testa (5) e disposto, in una prima configurazione operativa della testa (5), in una prima posizione in cui aggetta in un secondo verso opposto al primo verso, caratterizzato dal fatto che il secondo utensile è infulcrato alla testa (5) per ruotare attorno a un asse di ribaltamento (406’), trasversale rispetto a detta direzione longitudinale (402), per spostarsi dalla prima posizione ad una seconda posizione, corrispondente ad una seconda configurazione operativa della testa (5) e ribaltata rispetto alla prima posizione, per aggettare nel primo verso.
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