IT201600103534A1 - Laminatoio multigabbia per un impianto di laminazione con laminatoio finitore di tipo obliquo o pellegrino a caldo o plug mill - Google Patents

Laminatoio multigabbia per un impianto di laminazione con laminatoio finitore di tipo obliquo o pellegrino a caldo o plug mill

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IT201600103534A1
IT201600103534A1 IT102016000103534A IT201600103534A IT201600103534A1 IT 201600103534 A1 IT201600103534 A1 IT 201600103534A1 IT 102016000103534 A IT102016000103534 A IT 102016000103534A IT 201600103534 A IT201600103534 A IT 201600103534A IT 201600103534 A1 IT201600103534 A1 IT 201600103534A1
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Ettore Cernuschi
Danilo Galletti
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Danieli Off Mecc
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Description

LAMINATOIO MULTIGABBIA PER UN IMPIANTO DI LAMINAZIONE CON LAMINATOIO FINITORE DI TIPO OBLIQUO O PELLEGRINO A CALDO O PLUG MILL
DESCRIZIONE CAMPO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione rientra nell’ambito della realizzazione di impianti di laminazione di corpi tubolari. Più precisamente l’invenzione si riferisce ad un laminatoio multi-gabbia preferibilmente, ma non esclusivamente, destinato a linee di laminazione in cui il laminatoio finitore dello spessore è di tipo obliquo, di tipo pellegrino a caldo o plug mill.
STATO DELLA TECNICA
Sono noti impianti per la produzione di corpi forati (o corpi tubolari) quali ad esempio tubi senza saldature. In particolare alcuni impianti di laminazione prevedono un laminatoio finitore dello spessore di tipo obliquo (cioè con rulli ad assi sghembi) il quale attua laminazione su utensile. In questa tipologia di laminatoi rientrano quelli denominati EXPANDER in cui il corpo forato viene laminato fra due rulli motorizzati in cui assi sono inclinati normalmente di 60° rispetto all’asse di laminazione e in cui la laminazione avviene su una punta inserita nel forato. A monte della macchina EXPANDER è tipicamente previsto un perforatore nel quale il corpo, sottoposto all’azione esterna di due rulli obliqui, viene forato attraverso una punta. A valle della macchina EXPANDER è invece prevista un’altra macchina denominata “REELER”, per la lisciatura dello spessore del forato in uscita dall’EXPANDER. La macchina REELER effettua una lisciatura attraverso due rulli obliqui e un utensile interno. A valle della macchina REELER è tipicamente presente un forno, ad esempio di tipo fossile, nel quale il corpo forato viene mantenuto ad una temperatura prestabilita prima di attraversare un laminatoio calibratore, denominato anche SIZER, comprendente un numero relativamente limitato di gabbie, tipicamente non più di sei, il cui numero di rulli può essere variabile a seconda dei casi.
In un impianto della tipologia sopra descritta, si rileva dunque la presenza di almeno tre stazioni (perforatore, EXPANDER e REELER) di tipo “obliquo” che intervengono sul corpo forato in modo sostanzialmente elicoidale. Questo aspetto è particolarmente critico in termini di qualità del laminato in quanto questo tipo di laminazione introduce inevitabilmente difetti dimensionali e/o di forma.
Un altro svantaggio dell’impianto sopra descritto si rileva nella presenza del forno disposto fra la macchina REELER e la macchina SIZER. Tale forno infatti incide in modo determinante sulle dimensioni complessive dell’impianto. Inoltre il forno di riscaldo è critico anche per altre ragioni fra le quali la gestione degli accumuli dei tubi, il problema della eccessiva decarburazione e/o ossidazione in caso di fermo prolungato all’interno del forno, la perdita di peso generata dalla formazione di scaglia all’interno del forno. Nel loro complesso, anche questi aspetti incidono sui costi di progettazione/realizzazione/gestione dell’impianto e conseguentemente sui costi di produzione.
In base a quanto sopra indicato, emerge la necessità di disporre di una nuova soluzione tecnica che consenta di superare o quanto meno limitare gli inconvenienti sopra indicati. Pertanto compito precipuo della presente invenzione è quello di fornire un laminatoio che consenta di superare detti inconvenienti. Nell’ambito di questo compito un primo scopo della presente invenzione è quello di fornire un laminatoio da impiegarsi a valle di un laminatoio finitore dello spessore di tipo obliquo (ad esempio EXPANDER) in un impianto di laminazione di corpi forati. Altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un laminatoio che consenta di migliorare la qualità del corpo forato lavorato in detto impianto di laminazione. Non ultimo scopo della presente invenzione è quello di fornire un laminatoio che sia affidabile e di facile realizzazione a costi relativamente competitivi.
SOMMARIO
La presente invenzione è relativa ad un laminatoio per corpi tubolari comprendente una struttura di sostegno che definisce una sede per l’alloggiamento di gabbie di laminazione disposte in successione secondo un asse di laminazione. Il laminatoio si caratterizza per il fatto che detta sede comprende una prima sezione di laminazione su mandrino nella quale è alloggiata una prima pluralità di gabbie di laminazione disposte in successione lungo l’asse di laminazione a partire da una sezione di ingresso della sede. La sede comprende inoltre una seconda sezione di laminazione a vuoto definita a valle della prima sezione rispetto al senso di avanzamento dei corpi tubolari nel laminatoio 1. Tale seconda sezione comprende una seconda pluralità di gabbie di laminazione disposte in successione lungo l’asse di laminazione. Il laminatoio secondo l’invenzione comprende inoltre primi mezzi reggi-mandrino e secondi mezzi reggi-mandrino disposti nella prima sezione rispettivamente a monte e a valle della prima pluralità di gabbie rispetto al senso di avanzamento dei corpi tubolari.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui:
- la Figura 1 è una vista laterale di un laminatoio secondo la presente invenzione; - la Figura 2 è una vista in pianta del laminatoio di Figura 1;
- le Figure 3 e 4 sono rispettivamente una vista laterale e una vista frontale di gabbie di laminazione di un laminatoio secondo la presente invenzione;
- le Figure 5 e 6 sono rispettivamente una vista laterale e una vista frontale di una gabbia reggi-mandrino di un laminatoio secondo la presente invenzione;
- la Figura 7 è una vista schematica relativa ad un laminatoio secondo la presente invenzione;
- la Figura 8 è una vista in sezione secondo il piano VIII-VIII indicato in Figura 1. Gli stessi numeri e le stesse lettere di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA
Con riferimento alle citate figure, la presente invenzione è relativa ad un laminatoio 1 multi-gabbia per corpi forati (di seguito indicati anche come corpi tubolari). Il laminatoio 1 secondo l’invenzione può essere vantaggiosamente impiegato in un impianto di laminazione comprendente, come stazione o macchina principale, un laminatoio finitore dello spessore di tipo obliquo, quale ad esempio un laminatoio di tipo EXPANDER, un laminatoio di tipo ASSEL, DIESCHER o PLANETARIO. Il laminatoio 1 secondo l’invenzione può essere impiegato anche in un impianto che prevede un laminatoio del tipo PELLEGRINO A CALDO o PLUG MILL per definire lo spessore del forati. Le tipologie di laminatoi appena sopra citate sono largamente conosciute ad un tecnico del ramo e per questo di seguito non descritti in dettaglio.
A tal proposito, nel settore tecnico di riferimento, un esempio di laminatoio di tipo planetario è quello proposto con la denominazione commerciale KRM™ da parte dell’azienda KOCKS. Un esempio di laminatoio di tipo PLUG MILL è quello fornito anche con la denominazione AUTOMATC MILL dall’ azienda AETNA STANDARD. Un esempio di laminatoio di tipo DIESCHER è quello fornito con la denominazione commerciale ACCU ROLL™ da parte dell’azienda AETNA STANDARD.
L’elenco delle tipologie di laminatoi sopra riportato è fornito solo a titolo di esempio, ma non deve essere considerato in nessun modo esaustivo. In particolare, il laminatoio secondo l’invenzione può essere impiegato anche in altri tipi di impianti nei quali sia richiesta una finitura superficiale migliorata e una migliore qualità dimensionale rispetto a quanto ottenuto con le soluzioni tradizionali. Tale richiesta è soddisfatta attraverso l’utilizzo del laminatoio secondo l’invenzione.
In generale, il laminatoio secondo l’invenzione può essere vantaggiosamente impiegato al posto delle macchine REELER e SIZER normalmente previsti negli impianti di laminazione sopra indicati.
La Figura 1 è una vista laterale di un laminatoio 1 secondo l’invenzione il quale comprende una struttura 3 di supporto e sostegno che definisce una sede 4 per l’alloggiamento di una pluralità di gabbie di laminazione disposte in successione secondo un asse di laminazione 100 (o direzione di laminazione 100). Tale sede 4 definisce una prima sezione 41 di laminazione e una seconda sezione 42 di laminazione. Questa ultima è definita a valle della prima sezione 41 rispetto al senso di avanzamento dei corpi forati lungo l’asse di laminazione 100.
Nella prima sezione 41 è disposta una prima pluralità di gabbie 10A,10B (di seguito indicate anche con l’espressione prime gabbie 10A,10B) di laminazione disposte in successione lungo l’asse di laminazione 100 a partire da una sezione di ingresso 4A della sede 4. In particolare, le gabbie 10A,10B realizzano una laminazione su mandrino 7. Come più avanti meglio spiegato, questo ultimo viene inserito nel corpo forato immediatamente a monte della sezione di ingresso 4A, rispetto alla direzione di laminazione 100. In particolare, il mandrino 7 è inserito in modo tale che una porzione terminale 7A fuoriesca rispetto alla testa del corpo forato.
Nella seconda sezione 42 è disposta una seconda pluralità di gabbie 15A,15,15B (di seguito indicate anche con l’espressione seconde gabbie 15A,15,15B) di laminazione che realizzano una laminazione a vuoto. Tali seconde gabbie 15A,15,15B sono dunque disposte immediatamente a valle delle prime gabbie 10A,10B rispetto al senso di avanzamento (indicato dalla freccia con riferimento 2 in Figura 1) dei corpi forati lungo l’asse di laminazione 100. In altre parole le seconde gabbie 15A,15,15B sono disposte immediatamente in successione alle prime gabbie 10A,10B. Nel complesso dunque, il laminatoio 1 si presenta come una singola macchina, definita nell’ambito di una stessa struttura 3, che realizza due processi di laminazione in serie: il primo su mandrino, il secondo a vuoto.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, nella prima sezione 41 sono alloggiate due gabbie 10A,10B, mentre nella seconda sezione 42 sono alloggiate quattro gabbie 15A,15,15B per la laminazione a vuoto. Il numero delle gabbie della prima sezione 41 può comunque essere maggiore di due. Anche il numero delle gabbie 15 della seconda sezione 42 può essere maggiore o comunque diverso da quattro, purché sempre superiore a due.
Secondo l’invenzione, il laminatoio 1 è provvisto di primi mezzi reggi-mandrino e preferibilmente di secondi mezzi reggi-mandrino disposti rispettivamente a monte e a valle delle prime gabbie 10A,10B, sempre rispetto al senso di avanzamento 2 dei corpi forati. I mezzi reggi-mandrino sono preferibilmente disposti nella prima sezione 41 e hanno la funzione di sostenere il mandrino 7 quando il mandrino entra nel laminatoio senza essere ancora sostenuto e guidato dal forato stesso e quando il corpo forato viene sfilato dal mandrino stesso per essere laminato a vuoto nella seconda sezione 42. Preferibilmente, i primi mezzi reggi-mandrino comprendono una prima gabbia 112 reggi-mandrino collocata fra la sezione di ingresso 4A della sede 4 e la prima pluralità di gabbie 10A,10B. Di preferenza, anche in secondi mezzi reggi-mandrino sono definiti da una seconda gabbia 113 reggi-mandrino collocata invece fra la prime gabbie 10A,10B della prima sezione 41 e le seconde gabbie 15A,15,15B di laminazione della seconda sezione 42. Le Figure 5 e 6 sono viste relative ad una possibile forma di realizzazione di una gabbia reggi-mandrino utilizzabile nel laminatoio 1 secondo l’invenzione. Tale forma di realizzazione è di per se nota e già impiegata in tutti i laminatoi operanti su mandrino operanti con la tecnica del mandrino trattenuto.
Con riferimento a quanto sopra esposta, si osserva che dal punto di vista operativo la prima sezione 41 di laminazione su mandrino e la seconda sezione 42 di laminazione a vuoto possono sostituire rispettivamente una macchina REELER e una macchina SIZER. In altre parole, la prima sezione 41 può realizzare la funzione di lisciatura dello spessore, mentre la seconda sezione 42 può realizzare la calibratura del corpo forato, portandolo al diametro esterno desiderato. Pertanto, il laminatoio 1 secondo l’invenzione può essere vantaggiosamente impiegato al posto di queste due macchine (REELER-SIZER) consentendo, al contempo, di eliminare il forno di riscaldo previsto, negli impianti tradizionali, fra le macchine stesse. In particolare, secondo un altro aspetto vantaggioso, si osserva che la prima sezione 41 consente una lisciatura dello spessore di tipo “longitudinale” e non di tipo “elicoidali” come nelle macchine REELER tradizionali. Questa possibilità si traduce in una riduzione del numero di difetti rispetto al caso di una lisciatura di tipo elicoidale realizzabile attraverso una macchina REELER di tipo tradizionale.
Le Figure 3 e 4 sono relative ad una possibile forma di realizzazione delle prime gabbie 10A,10B e/o delle secondi gabbie 15A,15,15B del laminatoio 1. Nell’esempio illustrato, sono previste gabbie a quattro rulli. Rientra tuttavia nell’ambito della presente invenzione la possibilità di impiegare gabbie a tre rulli. In ogni caso, per entrambe le sezioni 41,42 del laminatoio 1, ciascuna gabbia di laminazione è meccanicamente uguale a quella adiacente. In particolare ciascuna gabbia, rispetto a quella adiacente, è ruotata di 180° intorno ad un asse verticale passante per l’asse di laminazione 100. A tal proposito dunque, la prima gabbia 15A della seconda sezione 42 sarà ruotata di 180°, intorno a detto asse verticale, rispetto all’ultima gabbia 10B della prima sezione 41. I termini “prima” e “ultima” sono considerati rispetto al senso di avanzamento 2 del corpo forato nel laminatoio 1.
In ogni caso, i rulli delle gabbie 10A,10B,15A,15,15B di laminazione sono azionati attraverso allunghe di comando (non illustrate nelle figure) a loro volta collegate a dei motori 40. A tal proposito, ciascuna allunga può essere azionata in modo indipendente dalle altre allunghe, cioè attraverso un motore funzionalmente indipendente. In alternativa e secondo principi noti, nel caso di gabbie a tre rulli, può essere prevista una trasmissione meccanica interna alla gabbia tale pe cui tutti i rulli di una gabbia vengono azionati attraverso un solo motore. Nel caso di gabbie a quattro rulli, due rulli adiacenti possono essere azionati attraverso corrispondenti allunghe comandate attraverso uno stesso motore.
Preferibilmente, le prime gabbie 10A,10B della prima sezione 41 sono gabbie a rulli regolabili, intendendo indicare con questa espressione gabbie nelle quali la posizione radiale dei rulli, rispetto all’asse di laminazione 100, può essere regolata. Preferibilmente, anche nella seconda sezione 42 è prevista almeno una gabbia di laminazione con rulli regolabili. Secondo una possibile variante, tutte le prime gabbie 10A,10B e le seconde gabbie 15A,15,15B presentano rulli regolabili. Per regolare la posizione radiale dei rulli possono essere impiegati sistemi di regolazione di per se noti, ad esempio di tipo eccentrico. Tali sistemi vengono azionati da dispositivi di comando solidali alla struttura del laminatoio.
Preferibilmente inoltre, le prime gabbie 10A,10B e/o le seconde gabbie 15A,15,15B del laminatoio 1 comprendono preferibilmente rulli smontabili. Con questo termine si vogliono indicare dei rulli che possono essere rimossi dalla gabbia senza smontare e/o aprire la stessa. In alternativa, possono comunque essere impiegati anche dei rulli fissi che richiedono cioè l’apertura delle gabbie nel caso in cui sia richiesta la loro sostituzione o il loro ripristino.
Secondo un ulteriore aspetto, il laminatoio 1 comprende un sistema di allineamento e bloccaggio delle gabbie nella sede 4. In una forma di realizzazione preferita, illustrata nelle figure, le gabbie 10A,10B,112,113 alloggiate nella prima sezione 41 e quelle alloggiate nella seconda sezione 42 sono provviste di almeno una coppia di perni flottanti 71 collocati su lati opposti della gabbia e su un piano orizzontale 300 passante per l’asse di laminazione 100. Il sistema di allineamento comprende almeno una prima coppia di cilindri 81 idraulici e una seconda coppia di cilindri 82 idraulici fissati alla struttura 3 rispettivamente in corrispondenza di una sezione di uscita 4B della sede 4 e della sezione di ingresso 4A della sede 4. I cilindri 81 della prima coppia agiscono su un corrispondente perno flottante 71 dell’ultima gabbia 15B della seconda sezione 41, mentre i cilindri 81 della seconda coppia agiscono su un perno flottante della prima gabbia alloggiata nella prima sezione 41, ovvero della gabbia 112 reggi-mandrino. I cilindri 81 della prima coppia spingono i perni flottanti 71 della gabbia 15B della seconda sezione 42 in modo che gli stessi si inseriscano nelle corrispondenti sedi femmine definite nella gabbia 15 adiacente spingendo al contempo i perni flottanti già presenti in tali sedi. Tale azione si ripete fino alla prima gabbia reggi-mandrino 112 adiacente alla sezione di ingresso 4A della sede 4. In particolare i perni 71A della prima gabbia reggi-mandrino 112 si inseriscono all’interno di corrispondenti sedi nella struttura 3. In questo modo tutte le gabbie sono vincolate e bloccate assialmente. I cilindri 82 sono fissati alla struttura 3 in corrispondenza della sezione di ingresso 4A e agiscono sui perni flottanti 7A della gabbia reggi-mandrino 112 in modo da spingere gli stessi in senso opposto, cioè verso la sezione di uscita 4B. In questo modo i perni flottanti 71,71A vengono sbloccati dalle sedi i cui sono stati precedentemente impegnati in modo da consentire la successiva rimozione di una o più gabbie del laminatoio 1.
Secondo una forma di realizzazione preferita, le gabbie 112,10A,10B,113,15A,15,15B del laminatoio 1 sono provviste di una ulteriore coppia di punti di spinta 73,73A collocati fissi su lati opposti della gabbia, in corrispondenza di un piano sostanzialmente verticale 302 passante per l’asse di laminazione 100. In questa configurazione, il laminatoio 1 comprende ulteriori cilindri di spinta 91 fissati alla struttura 3 in corrispondenza della sezione di uscita 4B della sede 4. I cilindri 91 agiscono sui punti di spinta 73,73A disposti sul piano verticale 302 in modo analogo a quanto sopra descritto per i cilindri che agiscono sui perni flottanti disposti sul piano orizzontale. Le azioni scambiate tra i cilindri 91 e le gabbie 112,10A,10B,113,15A,15,15B sono di pura compressione.
Secondo un ulteriore aspetto, mostrato nelle Figure 2, 7 e 8, il laminatoio 1 secondo l’invenzione è preferibilmente provvisto di un sistema di cambio gabbia per l’inserimento e la successiva rimozione delle gabbie 112,10A,10B,113,15A,15,15B delle due sezioni 41 e 42. A tal proposito, la Figura 8 è una sezione trasversale che consente di osservare la conformazione della struttura 3 del laminatoio 1 nel quale la sede 4 risulta definita fra un piano di appoggio 101, su cui appoggiano le gabbie 112,10A,10B,113,15A,15,15B, e un piano di riferimento 102 sostanzialmente parallelo a quello di appoggio e distanziato di un’altezza superiore all’altezza delle gabbie. Il sistema di cambio gabbia comprende una prima piattaforma 601 in corrispondenza di un lato di carico 3A e una seconda piattaforma 602 in corrispondenza di un lato di scarico 3B. La prima piattaforma 601 è configurata per portare gabbie di cambio (indicate genericamente con il riferimento 9), mentre la seconda per trasportare le gabbie da cambiare. Il sistema comprende inoltre un dispositivo di traslazione trasversale 650 che opera su una o più delle gabbie di cambio 9 collocate sulla prima piattaforma 601 per spingere le stesse contro corrispondenti gabbie da cambiare (alloggiate nella sede 4) fino a quando queste ultime non sono traslate (secondo una direzione 105 perpendicolare all’asse di laminazione 100) sulla seconda piattaforma 602. Le due piattaforme 601,602 sono movimentate, attraverso opportuni mezzi di trascinamento 670, secondo una direzione parallela all’asse di laminazione come mostrano le frecce con riferimento 8 riportate in Figura 2.
Con riferimento a Figura 7, secondo un altro aspetto, il laminatoio 1 è provvisto di mezzi di ritegno del mandrino 7 (non illustrati) per trattenere lo stesso durante la fase di laminazione del corpo forato nella prima sezione 41. In particolare, i mezzi di ritegno possono essere configurati per mantenere il mandrino fermo durante la fase di laminazione, o alternativamente per consentirne l’avanzamento fino ad una posizione prestabilita. Infatti, al fine di garantire delle corrette condizioni di laminazione, quando la testa del corpo forato raggiunge il piano centrale 200 dell’ultima gabbia 10B della prima sezione 41, l’estremità 7A del mandrino 7 deve sporgere rispetto al piano stesso. Quando invece la coda del corpo forato raggiunge il piano centrale 200, l’estremità 7A del mandrino deve trovarsi in corrispondenza della sezione di ingresso (piano 205 in Figura 7) della prima gabbia 15A della seconda sezione 42. Pertanto i mezzi di ritegno sono configurati per consentire al mandrino 7 di avanzare in modo da garantire le condizioni di laminazione sopra indicate. A tal proposito, si osserva che nel laminatoio 1 secondo l’invenzione la velocità di laminazione è particolarmente contenuta (nell’ordine di 0,1-0,3 m/s). Pertanto, al fine di contenere il riscaldamento del mandrino durante la laminazione nella prima sezione, di preferenza vengono laminati corpi forati realizzati, a monte del laminatoio 1, in singola lunghezza ovvero dell’ordine di 6-15 m.
La presente invenzione è dunque relativo anche ad un impianto di laminazione comprendente un laminatoio finitore dello spessore e un ulteriore laminatoio avente le peculiarità sopra descritte. Come già sopra accennato, il laminatoio 1 secondo l’invenzione è configurato per effettuare una laminazione su mandrino e una laminazione a vuoto su corpi forati il cui spessore è stato già definito attraverso il laminatoio finitore dello spessore. Questo ultimo può essere di tipo obliquo, ad esempio di tipo EXPANDER, ASSEL, DIESCHER o PLANETARIO. Alternativamente, il laminatoio finitore può essere del tipo PLUG MILL o PELLEGRINO A CALDO.
Con riferimento allo schema di Figura 7, l’impianto di laminazione secondo l’invenzione comprende preferibilmente una stazione 6 per il raffreddamento e la lubrificazione del mandrino 7 impiegato nella prima sezione 41 del laminatoio 1. Al termine della laminazione nella prima sezione 41, il mandrino 7 viene arretrato parallelamente alla direzione di laminazione 100 fino ad una posizione di riferimento indicata con (A) in Figura 7. Successivamente il mandrino 7 viene spostato trasversalmente (direzione 105) fino ad una seconda posizione prestabilita, indicata con (B), interna alla stazione 6. In tale posizione, il mandrino 7 viene raffreddato. Successivamente, il mandrino 7 viene fatto avanzare parallelamente alla direzione di laminazione 100 fino ad una terza posizione prestabilita, indicata con (C). Una volta completamente lubrificato in mandrino 7 viene riportato nella seconda posizione prestabilita (B) e quindi nella prima posizione prestabilita (A). Da questa posizione, il mandrino viene fatto avanzare lungo la direzione di laminazione per inserirsi in un corpo forato destinato al laminatoio 1. A tal proposito, il corpo forato (indicato con 8) viene collocato nella direzione di laminazione 100 a partire da un lato opposto a quello in cui si colloca la stazione 6 sopra indicata.
Il laminatoio secondo l’invenzione consente di assolvere pienamente i compiti e gli scopi prefissati. In particolare la configurazione del laminatoio consente di contenere le dimensioni e i costi dell’impianto nonché di eliminare l’impiego di un forno di riscaldo. Allo stesso tempo il laminatoio secondo l’invenzione consente di ottenere un prodotto finale con meno difetti rispetto quanto attualmente ottenibile negli impianti tradizionali comprendenti, ad esempio, un laminatoio finitore di tipo obliquo.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Laminatoio (1) per corpi tubolari comprendente una struttura (3) di sostegno che definisce una sede (4) per l’alloggiamento di gabbie (10A,10B, 15A,15,15B) di laminazione disposte in successione secondo un asse di laminazione (100), caratterizzato dal fatto che detta sede (4) comprende: - una prima sezione (41) di laminazione su mandrino nella quale è alloggiata una prima pluralità di gabbie (10A,10B) di laminazione disposte in successione lungo detto asse di laminazione (100) a partire da una sezione di ingresso (4A) di detta sede (4); - una seconda sezione (42) di laminazione a vuoto, a valle di detta prima sezione (41), rispetto al senso di avanzamento di detti corpi tubolari, detta seconda sezione (42) comprendendo una seconda pluralità di gabbie (15A,15,15B) di laminazione disposte in successione lungo detto asse di laminazione (100); - mezzi reggi-mandrino per sostenere detto mandrino, e in cui in detta prima sezione (41) e in detta seconda sezione (42) viene attuata rispettivamente la lisciatura e la calibrazione del diametro esterno di detti corpi tubolari.
  2. 2. Laminatoio (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto laminatoio comprende primi mezzi reggi-mandrino a monte di detta prima pluralità di gabbie (10A,10B) rispetto a detto senso di avanzamento di detti corpi tubolari e/o secondi mezzi secondi mezzi reggi-mandrino disposti a valle di detta prima pluralità di gabbie (10A,10B) rispetto a detto senso di avanzamento di detti corpi tubolari.
  3. 3. Laminatoio (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti primi mezzi reggimandrino comprendono una gabbia reggi-mandrino (112) collocata fra detta sezione di ingresso (4A) di detta sede (4) e detta prima pluralità di gabbie (10).
  4. 4. Laminatoio (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detti secondi mezzi reggimandrino comprendono una gabbia reggi-mandrino (113) collocata fra detta prima pluralità di gabbie (10A,10B) e detta seconda pluralità di gabbie (15A,15,15B).
  5. 5. Laminatoio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 4, in cui ciascuna gabbia (10) di detta prima sezione (41) comprende rulli (11,12,13,14) la cui posizione radiale, rispetto a detto asse di laminazione (100), è regolabile.
  6. 6. Laminatoio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, in cui detta seconda pluralità di gabbie (15) di detta seconda sezione (42) comprende almeno una gabbia comprendente rulli (11,12,13,14) la cui posizione radiale, rispetto a detto asse di laminazione (100), è regolabile.
  7. 7. Laminatoio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detto laminatoio (1) comprende un sistema di allineamento e bloccaggio di dette gabbie in detta sede (4).
  8. 8. Laminatoio (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7, in cui detta prima pluralità di gabbie (10) e/o detta seconda pluralità di gabbie (15) comprendono almeno una gabbia con rulli rimovibili.
  9. 9. Impianto di laminazione per la laminazione di corpi tubolari, comprendente un laminatoio finitore dello spessore, caratterizzata dal fatto di comprendere un laminatoio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 8 a valle di detto laminatoio finitore.
  10. 10. Impianto secondo la rivendicazione 9, in cui detto laminatoio finitore dello spessore è di tipo PELLEGRINO A CALDO o di tipo PLUG MILL.
  11. 11. Impianto secondo la rivendicazione 9, in cui detto laminatoio finitore dello spessore è un laminatoio obliquo operante su un utensile.
  12. 12. Impianto secondo la rivendicazione 11, in cui detto laminatoio obliquo è di una tipologia scelta nel gruppo costituito da laminatoi di tipo EXPANDER, ASSEL, DIESCHER e PLANETARIO.
  13. 13. Impianto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 9 a 12, in cui detto impianto comprende una stazione (6) per il raffreddamento e la lubrificazione di detto mandrino utilizzato in detto laminatoio (1).
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